Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L’Entropia
Le variazioni di Entropia permettono di prevedere la direzione
dei processi.
In determinate condizioni alcuni processi avvengono
spontaneamente:
•lo scioglimento di una solido (sale, zucchero) in acqua
•lo scioglimento del ghiaccio per T > O °C, 1 atm
•il mescolamento dei gas
•l’espansione dei gas quando pint > pex
•la combustione della carta a T elevata
I processi spontanei avvengono in una sola direzione: l’inverso
di un processo spontaneo non avviene nelle stesse condizioni
1
V1 V2
W ∝V N
W ∝V N W = cV N
N
V2
∆S = k B ln R = kB N A
V1
con NA numero di Avogadro
N
R V2 N V2 N
∆S = ln ∆S = R ln =n numero di moli
N A V1 NA V1 NA
V2
∆S = nR ln
V1 3
Consideriamo l’espansione reversibile isotermica di un gas
dU = δ q + δ w = 0
δ q = −δ w a T costante
Vf
il lavoro reversibile è wrev = −n RT ln
Vi
Vf
qrev = n RT ln
Vi
Dividendo per T:
qrev Vf
= n R ln
T Vi
Confrontando con l’espressione ottenuta dalla definizione
statistica di ∆ S
q
∆S = rev
T 4
L’entropia è una funzione di stato la cui variazione dipende solo dalle
condizioni iniziali e finali: se l’espansione isotermica è irreversibile la
variazione di entropia è la stessa
V2
∆S rev = ∆Sirr = ∆S = nR ln
V1
dU = δ q + δ w = 0
Anche U è una finzione di stato: poiché |wrev | > |wirr | anche qrev > qirr
qrev qirr
∆S = ∆S >
T T
q → Macchina termica →w
T1
P q1
1 T1 > T2
2 isoterme 2
T2 Ciclo di
2 adiabatiche w Carnot
4 3
7
q2 V
Ciclo di Carnot
La sostanza che lavora ritorna alla fine al suo stato iniziale e tutti gli
stadi del ciclo sono condotti in modo reversibile.
8
∆U TOT = 0 = q1 + q2 + w 1 w = w1 + w2 + w3 + w4
T1
P 2
4 T1 > T2
3T2
V
Stadio 1 → 2: espansione reversibile isotermica
V2
∆U1→2 = 0 q1 = − w1 = n R T1 ln q1 > 0
V1
Stadio 2 → 3: espansione reversibile adiabatica
∆U 2→3 = w2 = CV ( T2 − T1 ) w2 < 0 ∆T < 0
Stadio 3 → 4: compressione reversibile isotermica
V4
∆U 3→4 = 0 q2 = − w3 = n R T2 ln q2 < 0
V3
Stadio 4 → 1: compressione reversibile adiabatica
∆U 4→1 = w4 = CV ( T1 − T2 ) w4 > 0 ∆T > 0
9
∆U TOT = 0 = q1 + q2 + w
− w = q1 + q2
Il valore assoluto del lavoro totale è perciò uguale al calore q1 prelevato
dal serbatoio caldo più il lavoro q2 ceduto al serbatoio freddo
w = q1 + q2
q1 > 0 q2 < 0
Si definisce rendimento della macchina
w q +q
η= = 1 2
q1 q1
η <1
η = f ( T1 ,T2 )
11
q2
η = 1+
q1
La dipendenza di q da T è semplice: q ∝T
Possiamo sostituire q con T
Il rapporto tra due temperature assolute è sempre maggiore di zero
T2 − q2
= poiché q2 < 0
T1 q1
T2 T1 − T2
Sostituendo η = 1− =
T1 T1
T1 − T2
η=
T1
12
La resa dipende dalle due temperature estreme
In base all’uguaglianza
q1 + q2 T1 − T2
=
q1 T1
q2 T2
1+ = 1−
q1 T1
Come abbiamo già visto:
q2 T2
=−
q1 T1
13
q2 T2
=−
q1 T1
riarrangiando si ha:
q2 q1
=−
T2 T1
q2 q1
e si ottiene: + =0
T2 T1
L’entropia è il rapporto tra il calore scambiato reversibilmente
alla temperatura Τ e la temperatura stessa
qrev
∆S =
T
La funzione S è l’entropia
d qrev
dS =
T 14
.
L’entropia è una funzione di stato la cui variazione dipende solo dalle
condizioni iniziali e finali, ovvero in un processo ciclico
q2 q1
+ =0
T2 T1
Nel ciclo di Carnot la variazione di entropia totale è la somma
delle variazioni di entropia lungo le curve (i cammini) isotermiche:
∆S 2 + ∆S1 = 0
d qrev
Il rapporto è indipendente dal cammino
T
d qrev
dS =
T
In un processo reversibile:
T1 − T2
ηrev =
T1
q1 + q2 T1 − T2
<
q1 irr T1
ηirr ≤ η rev
18
Trasformazioni di calore in lavoro
Th
qh
w Macchina
|w| = |qh| - |qc| termica
qc
Tc
w qh − qc Th − Tc
La resa è: =η = = in un ciclo di Carnot:
qh qh Th
P Th
qh T1 > T2 w = w1 + w2 + w3 + w4
w ∆U TOT = q + w
Tc = qh − qc + w
qc
19
V
Raffreddamento
Il raffreddamento di un corpo, ovvero il passaggio del calore da un
corpo freddo a un corpo caldo, non è un processo spontaneo:
Th
qh
w Macchina
|w| = |qh| - |qc| termica
qc
Tc
E’ necessario fornire lavoro w .
q
Il rendimento termico è il rapporto: C = c
w
Prelevando la quantità qc di calore col lavoro w, la quantità di calore
da trasferire a Th sarà:
w + qc = q h
quindi:
w = q h − qc 20
Allora:
qc qc 1 w qh
C= = ⇒ = = −1
w qh − qc C qc qc
Se operiamo in condizioni reversibili si ha il lavoro minimo e il rendi-
mento C0 .
1 qh
= −1
C0 qc rev
qh qc qh Th
= =
Th rev Tc rev qc rev Tc
Si ricava:
Tc
C0 =
Th − Tc
Tc 273
C0 = = = 10.9
Th − Tc 298 − 273
33.4 kJ
w0 = = 3.05 kJ
10.9 23
Il coefficiente di rendimento diminuisce al diminuire di Tc e tende a 0
al tendere a 0 K di Tc .
Tc
Tc lim 0 =0
Th − Tc
A B
V
Il percorso irreversibile è A → B ed è un’espansione adiabatica
25
Supponiamo di far avvenire il processo A → B in un
sistema chiuso e adiabatico
che può essere una reazione chimica o un’espansione
P D
A B
V
Dopo che il processo è avvenuto spontaneamente all’interno del
contenitore facciamo avvenire il processo inverso in condizioni
reversibili
26
Il percorso inverso B → A è costituito da tre stadi:
P D
A B
V
1) B → C Compressione adiabatica reversibile qrev = 0
∆U C → D = qC → D + wC → D = 0
qB → A = qC → D = − wC → D
qB→ A < 0 28
La variazione di entropia nel processo B → A è data dall’equazione:
A
d qB→ A
∆S B→ A = ∫
B
T rev
= S A − SB
qB→ A
∆S = <0
T
Quindi la variazione di entropia nel processo irreversibile A → B sarà
l’inverso della variazione di entropia nel processo reversibile B → A :
∆S A→B > 0
L’espansione irreversibile è un processo spontaneo (naturale)
q A→ B = 0 wA→ B = 0
∆U = 0
30
In generale la variazione di entropia è data da:
∆Suniv = ∆S sis + ∆S amb
32
Se il processo è un’espansione irreversibile ∆ S è ancora nRln(Vf/Vi)
perché S è una funzione di stato e non dipende dal percorso:
nRT ln(V f Vi )
∆Suniv = + ∆S amb
T
Al limite prendiamo un’espansione contro il vuoto in cui non c’è
scambio di calore e lavoro tra sistema e ambiente:
qamb = 0, ∆ Samb = 0
dq
dS =
T rev
∂U ∂U
dU = dT + dV
∂T V ∂V T
Per un gas ideale l’energia interna dipende solo dalla temperatura
∂U = 0
∂V T
∂U
dU = dT = CV dT
∂T V
Allora riarrangiando l’equazione del Primo Principio:
dU = dq + dw
dq = dU − dw
la variazione di calore è data da
dq = CV dT + P dV 36
Per un processo reversibile:
nRT
dq = CV dT + dV
V
Utilizziamo la definizione di entropia secondo il Secondo Principio:
dq
dS =
T rev
dq dT dV
otteniamo dividendo per T : dS = = CV +nR
T rev T V
Quindi integrando tra lo stato 1 e 2:
T2 dT V2 dV
S 2 − S1 = ∆S = ∫ CV +∫ nR
T1 T V1 V
T2 V2
∆S = CV ln + n R ln
T1 V1
37
Con CV indipendente dalla temperatura
1° caso T = costante T1 = T 2
L’espressione ∆ S si riduce a:
V2
∆S = nR ln
V1
oppure poiché per un gas ideale vale la relazione ( legge di Boyle):
P1
P1V1 = P2V2 ∆S = n R ln
P2
Di conseguenza se una mole di gas si espande raddoppiando il suo
volume, la variazione di entropia sarà positiva:
∆S = R ln 2 = 5.76 J K −1mol −1
e il calore acquisito dall’ambiente sarà se T = 300 K:
qrev
∆S = qrev = 5.76 J K −1mol −1 ⋅ 300 K = 1.73 kJ mol −1
T 38
2° caso V = costante V 1 = V2
La variazione di entropia è:
T2
∆S = CV ln
T1
Se raddoppiamo la temperatura di una mole di gas che ha una capacità
termica:
CV ,m = 2.5 J K −1mol −1
β
H
∆H tr (α → β )
α
Ttr (α → β ) T
Ttr (α → β ) T
qrev ∆H tr
∆Str = S β − Sα = =
T T
∆H tr
∆Str =
T
dU = T dS − P dV
valida per un sistema chiuso nel quale non ci sia variazione
44
della sua composizione all’equilibrio
Tuttavia è valida anche per un sistema chiuso irreversibile
45
Ricordiamo la disuguaglianza di Clausius:
dq < dS
T irr
dU = T dS − P dV 46
Un’altra considerazione importante è relativa ai processi ciclici per i
quali vale l’equazione:
∫ dU = 0
Applicando la relazione fondamentale:
dU = T dS − PdV
otteniamo l’espressione:
∫ T dS − ∫ PdV = 0
ovvero:
∫ T dS = ∫ PdV
Il lavoro compiuto durante un ciclo reversibile può essere ottenuto
come l’area di un diagramma P - V o come l’area del diagramma T - S
47
Consideriamo ancora il ciclo di Carnot:
1
T1 1 2
P 2
4 wrev qrev
T2
3 4 3
V S
∫
Area = PdV = wrev = ∫
Area = T dS = qrev
48
In conclusione, U è funzione di S e V U( S , V ).
Derivando parzialmente si ottiene:
∂U ∂U
dU = dS + dV
∂S V ∂V S
∂U ∂U
=T − =P
∂S V ∂V s