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l’aria comprese per primo che fosse un insieme di gas distinti. In seguito nel 1661 lo studioso
irlandese Robert Boyle scrisse un’opera scientifica dove raccolse tutti risultati dei suoi studi sui gas
secondo i quali l’aria è costituita da piccoli corpuscoli in movimento, dispersi in uno spazio vuoto,
in grado di legarsi tra loro e dare origine a corpi macroscopici. Queste affermazioni però vennero
prese in considerazione solo quando Dalton formulò la teoria atomica.
Grazie agli sviluppi della scienza ben sappiamo che la miscela gassosa che noi introduciamo con la
respirazione contiene come componenti principali l’azoto e l’ossigeno e infinitesime percentuali di
altri tipi di gas. Dal punto di vista macroscopico tutti i gas si comportano in modo pressochè
identico. Questi, infatti, non hanno forma propria e assumono il volume del recipiente che li
contiene; la loro densità è scarsa poiché le loro molecole non sono coese tra di loro e sono molto
sensibili alle variazioni di pressione e temperatura. La teoria cinetico-molecolare spiega i
comportamenti dei gas dal punto di vista microscopico servendosi di un modello di gas perfetto,
ottenuto approssimando le caratteristiche di un modello di gas reale. Il gas perfetto presenta le
seguenti caratteristiche:
- L’energia cinetica media delle particelle del gas è direttamente proporzionale alla
temperatura assoluta ottenendo la formula Ec= 3\2KT
- Le particelle del gas perfetto sono puntiformi, per cui il loro volume è del tutto trascurabile
rispetto a quello occupato del gas. Inoltre non si attraggono reciprocamente e sono
separate da spazio vuoto.
- Le particelle del gas perfetto si muovono in modo disordinato e a grande velocità in tutte le
direzioni. Il “cammino” viene continuamente interrotto da urti elastici (non viene dissipata
energia cinetica) fra le molecole stesse o con le pareti del contenitore.
Anche l’atmosfera esercita una pressione sulle pareti del palloncino: le particelle dei gas
atmosferici colpiscono le pareti le pareti cosi come, senza che ce ne rendiamo conto urtano contro
il nostro corpo. In generale la pressione atmosferica è una grandezza fisica che esprime il rapporto
tra la forza- peso della colonna d’aria che grava su una superficie e la misura dell’aria della
superficie stessa. (guarda se vuoi esperimento di Torricelli)
Nel 1662 Boyle compie una serie di esperimenti sui gas mantenendo costante la temperatura. Egli
osserva che: comprimendo un gas fino alla metà del suo volume la pressione raddoppia; riducendo
a un terzo il volume, la pressione aumenta di tre volte e cosi via. Queste osservazioni portano alla
formulazione della legge di Boyle secondo appunto la quale la pressione di una determinata
quantità di gas, a temperatura costante, è inversamente proporzionale al volume, va da sé che
dalla rappresentazione grafica otterremo un ramo di iperbole equilatera che prenderà il nome di
curva isoterma perché ottenuta con t costant. Se due grandezze sono inversamente proporzionali,
il loro prodotto è costante. Pertanto la legge può essere espressa mediante la relazione p per v = K
TEMPERATURA CRITICA E GAS REALI
per osservare in che modo la relazione tra pressione e volume è modificata dalla temperatura per
un gas reale sono stati eseguiti una serie di esperimenti dai quali si è osservato che al di sotto di
una determinata temperatura, detta temperatura critica, è possibile condensare il gas solo
aumentando la pressione, mentre superata tale temperatura, ciò non risulta più possibile.