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Dott.

ssa Valentina Oliveri


Email: valentina.oliveri@unict.it
Diagramma di fase
Un diagramma di fase è una rappresentazione grafica delle relazioni
pressione-temperatura che governano gli equilibri fra le fasi della sostanza
in esame.

Diagramma di fase dell’acqua

A cosa serve il diagramma


di fase?

A determinare in quale fase si


trova una sostanza in certe
condizioni di T e P.
Diagramma di fase dell’acqua
La linea AB è la curva della pressione di vapore del solido (ghiaccio);
ciascun punto di questa curva corrisponde a una coppia di valori di
temperatura e pressione a cui il ghiaccio e il suo vapore sono in
equilibrio.
A -10 °C il ghiaccio ha una pressione di vapore all’equilibrio di 2,15 torr.
Diagramma di fase dell’acqua
La linea BD è la curva della pressione di vapore dell’acqua liquida.
Questa indica i valori di temperatura e pressione a cui liquido e vapore
sono in equilibrio.

Quando la pressione ambiente è


1 atm (760 torr), l’acqua bolle a
100 °C perché questa è la
temperatura a cui la sua
pressione di vapore è pari a 1
atm.
Diagramma di fase dell’acqua
Le curve che corrispondono agli equilibri solido-vapore (AB) e liquido-
vapore (BD) si intersecano nel punto B. Poiché questo punto appartiene a
entrambe, esiste un equilibrio simultaneo fra tutte e tre le fasi.
Il punto triplo è un particolare stato termodinamico di T e P in cui
coesistono in condizioni di equilibrio 3 fasi di aggregazione di una
sostanza.

Nel caso dell’acqua, il


punto triplo si ha a 0,01°C
e 4,58 torr.
Diagramma di fase dell’acqua
La linea BC, che si estende dal punto triplo verso l’alto, è la curva di equilibrio
solido-liquido o curva del punto di fusione, che indica i valori di temperatura e
pressione a cui solido e liquido sono in equilibrio.
La linea solido-liquido inclinata verso sinistra evidenzia un comportamento
insolito dell’acqua: aumentando la pressione, la temperatura di fusione del
ghiaccio diminuisce.

Al punto triplo, il ghiaccio fonde


a 0,01 °C (e 4,58 torr); a 760 torr
la fusione avviene a una
temperatura leggermente
inferiore, 0,00 °C.
Diagramma di fase di CO2
Il comportamento dell’acqua è molto particolare; per quasi tutte le altre
sostanze, infatti, il punto di fusione aumenta all’aumentare della
pressione.
diagramma di diagramma di
fase di CO2 fase di C
Diagramma di fase: punto critico
Nel caso dell’acqua, la curva della pressione di vapore del liquido, che
inizia dal punto B, termina nel punto D, chiamato punto critico.
I valori di temperatura e pressione corrispondenti al punto critico sono
detti, rispettivamente, temperatura critica, tc, e pressione critica, Pc.
Al di sopra della temperatura critica la fase liquida non può esistere,
indipendentemente dal valore della pressione.
Diagramma di fase: punto critico
Un gas può essere liquefatto solo quando si trova a una temperatura
inferiore alla sua temperatura critica.
La temperatura critica permette di distinguere tra gas e vapore:
un gas è un aeriforme che si trova al di sopra della sua tc, quindi non si
può liquefare per compressione
un vapore è una specie chimica che si trova al di sotto della sua tc, il
vapore è liquefabile per compressione.
Temperatura critica
• I valori di temperatura e pressione critica sono caratteristici per ogni
sostanza chimica e dipendono dalle attrazioni intermolecolari.
• I liquidi con forti attrazioni intermolecolari, come l’acqua, hanno
temperature critiche elevate.
• Le sostanze con deboli attrazioni intermolecolari, come il metano e
l’elio, tendono ad avere basse temperature critiche.
Le soluzioni

• Le soluzioni sono miscugli omogenei i cui costituenti


conservano le loro proprietà.
• Nelle soluzioni il solvente è il componente in maggiore quantità.
• Il soluto è il componente delle soluzioni che si trova in minore
misura.
Le soluzioni

La formazione di una
soluzione presenta sempre
una variazione del contenuto
energetico dovuto alla
rottura (energia acquisita) e
alla formazione (energia
liberata) di interazioni: il
sistema tende alla minor
energia potenziale possibile.
Le soluzioni
Le sostanze che formano le soluzioni sono miscibili, cioè si mescolano
completamente e spontaneamente.

La miscibilità dipende dallo stato fisico delle sostanze e dai legami che si
formano.
I gas sono miscibili in qualunque rapporto, mentre non tutte le miscele liquide
sono omogenee.
La dissoluzione è il processo fisico per cui le particelle di una sostanza solida,
liquida o aeriforme si disperdono in modo omogeneo in un solvente liquido.

Si ottiene una soluzione liquida solo


quando le interazioni intermolecolari
tra le particelle del solvente e del soluto
sono forti almeno quanto quelli presenti
nelle sostanze separate.
Le soluzioni
La polarità delle molecole determina la solubilità della sostanza nei
diversi solventi.

I solventi sciolgono le sostanze che hanno polarità simile: solventi


polari sciolgono sostanze polari, solventi apolari solubilizzano
sostanze apolari.
Soluzioni acquose ed elettroliti
I composti ionici in acqua si dissociano, ovvero liberano ioni: le
molecole d’acqua separano gli ioni di carica opposta già presenti nel
composto:
NaCl(s) ⇄ Na+(aq) + Cl-(aq)

Nella dissociazione gli ioni vengono circondati dalle molecole


d’acqua orientate in modo che il polo positivo sia rivolto verso lo
ione negativo, e il polo negativo verso lo ione positivo. Si formano
ioni idratati o solvatati.
Le soluzioni solide
Due solidi formano una soluzione se hanno una struttura cristallina
simile.
Alcuni minerali sono soluzioni solide, chiamate miscele isomorfe.

Le leghe sono esempi di miscugli omogenei solido-solido


ottenuti dalla fusione di due o più metalli.

Esempi:
Acciaio:
Ferro (Fe) + carbonio (C) in % fino al 2%
Bronzo: Rame (Cu) + Stagno (Sn)
Ottone: Rame (Cu) + Zinco (Zn)
La concentrazione delle soluzioni
La concentrazione di una soluzione è il rapporto tra la quantità
di soluto e la quantità di solvente in cui il soluto è disciolto.

È possibile esprimere
questo rapporto in
funzione di diverse
grandezze:
➢ Molarità
➢ Molalità
È una proprietà intensiva: ogni soluzione ha
➢ Frazione molare
la medesima concentrazione in ogni suo punto,
➢ Percentuale in massa indipendentemente dal campione prelevato.
La molarità o concentrazione molare
La concentrazione molare o molarità (M) è il numero di moli di
soluto disciolte in un litro di soluzione. L’unità di misura è mol/L.
La molarità o concentrazione molare
Calcolare la molarità di una sostanza A sapendo che 1.20 mol
vengono sciolti in 2.50 L di soluzione.

1.20 𝑚𝑜𝑙 𝑚𝑜𝑙


[A] = = 0.480 = 0.480 𝑀
2.50 𝐿 𝐿
La molarità o concentrazione molare
A cosa può servire la molarità?

• Calcolare il numero di moli di un soluto in un dato volume di


soluzione
• Calcolare il volume di una soluzione che contenga un dato
numero di moli di soluto
Si consideri una soluzione di HCl di 12.0 M.
a) Quante moli di HCl ci sono in 25 mL di questa soluzione?
b) Che volume di HCl si deve prelevare per avere 1.00 mol di
HCl?

𝑚𝑜𝑙
a) 𝑛 = 12.0 × 0.025 𝐿 = 0.3 𝑚𝑜𝑙
𝐿
1.00 𝑚𝑜𝑙
b) 𝑉= = 0.0833 𝐿 ≡ 83.3 𝑚𝐿
𝑚𝑜𝑙
12.0 𝐿
La molarità o concentrazione molare

Preparazione di una soluzione acquosa 1 M di NaCl:


Quanti grammi di NaCl devi pesare per preparare 750 mL di
soluzione 2,00 M?
La molarità o concentrazione molare
Come preparare una soluzione ad una data molarità:
1) Pesando la massa calcolata di soluto e sciogliendola in una quantità di solvente
sufficiente a formare il volume di soluzione desiderato.

2) Si può utilizzare una soluzione più concentrata e diluire con acqua fino ad
ottenere una soluzione della molarità desiderata.

Aggiungendo solvente non si può cambiare il numero di moli di soluto.

nsoluto in soluzione concentrata = nsoluto in soluzione diluita


𝑛𝒄 = 𝑛𝒅

𝑀𝒄 × 𝑉𝒄 = 𝑀𝒅 × 𝑉𝒅
Come preparereste 1.00 L di CuSO4 0.100 M partendo da
CuSO4 2.00M?

𝑀𝒄 × 𝑉𝒄 = 𝑀𝒅 × 𝑉𝒅

𝑀𝒄 = concentrazione molare soluzione concentrata = 2.00 M


𝑀𝒅 = concentrazione molare soluzione diluita = 0.100 M
𝑉𝒅 = volume della soluzione diluita=1.00 L

𝑉𝒄 = volume della soluzione concentrata=

𝑀𝒅 × 𝑉𝒅
𝑉𝒄 =
𝑀𝒄

𝑚𝑜𝑙
0.100 𝐿 × 1.00 𝐿
𝑉𝒄 = = 0.0500𝐿 ≡ 50.0 𝑚𝐿
𝑚𝑜𝑙
2.00 𝐿
Un eccesso di NaHCO3 viene aggiunto a 525 mL di Cu(NO3)2 0,220
M. Queste sostanze reagiscono come segue:
Cu(NO3)2 + 2 NaHCO3 → CuCO3 + 2 NaNO3 + H2O + CO2
a) Quanti grammi di NaHCO3 vengono consumati?
b) Quanti grammi di CuCO3 vengono prodotti?

a) Cu(NO3)2 + 2 NaHCO3 → CuCO3 + 2 NaNO3 + H2O + CO2

V Cu(NO3)2= 525 mL =0.525 𝑚𝑜𝑙


𝒏 Cu(NO3)2 = 0.220 × 0.525 𝐿 = 0.115 𝑚𝑜𝑙
L 𝐿
[Cu(NO3)2]= 0.220 M
𝒏 (NaHCO3) = 2 × 𝒏 Cu(NO3)2 = 2 × 0.115 mol = 0.230 mol
𝑔
𝒎 (NaHCO3) = MM (NaHCO3) × 𝒏 NaHCO = 84.01
3 × 0.231 𝑚𝑜𝑙 = 19.4 𝑔
𝑚𝑜𝑙
Il punto b) vi aspetta!
La molalità e la frazione molare
La molalità (m) è il numero di moli di
soluto disciolte in un kg di solvente.
L’unità di misura è mol/kg.

La frazione molare di ciascun componente di una miscela è il


rapporto tra il numero di moli di quel componente e il numero di
moli totali di tutti i componenti presenti.
Calcola la molalità della seguente soluzione:
23 g di CH3OH in 100 g di H2O

𝑛𝑪𝑯𝟑𝑶𝑯 𝐶𝐻3𝑂𝐻 = 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑡𝑜


𝑚𝑜𝑙𝑎𝑙𝑖𝑡à =
𝑚𝑯𝟐𝑶 𝑯𝟐𝑶 = solvente

𝑚𝐶𝐻3𝑂𝐻 23 𝑔
𝑛𝑪𝑯𝟑𝑶𝑯 = = = 0.72 𝑚𝑜𝑙
𝑀𝑀𝐶𝐻3𝑂𝐻 32.00 𝑔
𝑚𝑜𝑙

𝑚𝑯𝟐𝑶 = 100 g =0.100 kg

𝑛𝑪𝑯𝟑𝑶𝑯 0.72 𝑚𝑜𝑙


𝑚𝑜𝑙𝑎𝑙𝑖𝑡à = = = 7.2 𝑚
𝑚𝑯𝟐𝑶 0.100 𝑘𝑔
Calcola la frazione molare di acido acetico in una soluzione
ottenuta sciogliendo 10.0 g di CH3COOH in 125 g di H2O.

𝑛𝐶𝐻3𝐶𝑂𝑂𝐻 𝑛𝐶𝐻3𝐶𝑂𝑂𝐻
𝜒𝐶𝐻3𝐶𝑂𝑂𝐻 = =
𝑛 𝑇𝑂𝑇 𝑛𝐶𝐻3𝐶𝑂𝑂𝐻 + 𝑛𝐻2𝑂

10.0 𝑔
𝑛𝐶𝐻3𝐶𝑂𝑂𝐻 = 𝑔 = 0.166 𝑚𝑜𝑙
60.05
𝑚𝑜𝑙

125 𝑔
𝑛𝐻2𝑂 = 𝑔 = 6.94 mol
18,01
𝑚𝑜𝑙

𝑛 𝑇𝑂𝑇 = 𝑛𝐶𝐻3𝐶𝑂𝑂𝐻 + 𝑛𝐻2𝑂 = 0.166 𝑚𝑜𝑙 + 6.94 𝑚𝑜𝑙 = 7.11 𝑚𝑜𝑙

𝑛𝐶𝐻3𝐶𝑂𝑂𝐻 0.166 𝑚𝑜𝑙


𝜒𝐶𝐻3𝐶𝑂𝑂𝐻 = = = 0.0233
𝑛 𝑇𝑂𝑇 7.11 𝑚𝑜𝑙
La concentrazione delle soluzioni
La concentrazione percentuale in massa (% m/m) indica la
quantità in grammi di soluto sciolta in 100 grammi di soluzione.

La concentrazione percentuale massa su volume (% m/V)


indica la quantità in grammi di soluto sciolta in 100 mL di
soluzione.
La concentrazione delle soluzioni
La concentrazione percentuale in volume (% V/V) indica il
volume in millilitri di soluto sciolto in 100 mL di soluzione.

Questo è il metodo usato anche per calcolare il grado


alcolico di una bevanda.
La concentrazione delle soluzioni

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