38 Mercoledì 28 Novembre 2018 Il Sole 24 Ore

INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Speciale RICERCA INDUSTRIALE - Realtà Eccellenti

Archita engineering: la consulenza 4.0 Eccellenza in ricerca e formazione

Ingegneria ed Innovazione per le Imprese nella 4a Rivoluzione Industriale Dipartimento di Ingegneria industriale - Università degli Studi di Trento

C ome ogni grande cam-

biamento che ha con-
traddistinto la storia, anche
la 4a Rivoluzione Industria-
le, nota ai più come Indu-
stria 4.0, affonda le proprie
radici non solo nell’introdu-
zione di “nuove” tecnologie,
bensì anche, e soprattutto,
in un radicale cambiamento
nel concetto di “impresa”; e
quando si parla di cambia-
mento, questo può essere
tale solo se calato nella re-
altà contingente dell’impre-
sa stessa, che ogni giorno è
chiamata ad affrontare sfide
sempre più impegnative, in
un mercato dinamico e se-
lettivo. Oggi, le condizioni
contingenti di mercato e le
intrinseche difficoltà di ac-
cesso al credito, impongo-
no alle aziende, di qualsiasi
dimensione, di valutare con
estrema attenzione ogni
tipo di investimento volto al
“cambiamento”, sia esso di
prodotto, processo od orga-
nizzativo. Per prendere la
“decisione giusta” in mate-
ria di innovazione e svilup-
po aziendale, l’imprenditore
è chiamato a valutare rischi
e benefici di natura molto
eterogenea, che richiedo-
no sempre competenze va-
rie e trasversali. Nata dalla
passione e competenza di
un team di giovani profes-
sionisti, Archita Enginee-
ring affianca gli imprendi-
tori italiani con un nuovo
paradigma di consulenza,
la CONSULENZA 4.0 ap-
punto, basata sul concetto
S.A.F.E. (Sicuro, Affidabile,
Fattibile, Efficiente), appli-
cato ad ogni progetto di in-
vestimento che il cliente gli
affida. Un progetto di inve-
stimento e “cambiamento”,
in ogni azienda, infatti deve
essere “SICURO” per tut-
ti gli attori coinvolti (dipen-
denti, stakeholders, ecc.),
“AFFIDABILE” per portare
risultati e ritorni certi (in ter-
mini di produzione, organiz-
zazione, ecc.), “FATTIBILE”
in quanto deve poggiare su
solide basi (economiche, fi-
nanziarie, normative, ecc.)
ed “EFFICIENTE”, in quanto
deve usare bene le risorse
disponibili (come le risorse
energetiche, ecc.).
Declinando nella propria at-
tività quotidiana questo pa-
radigma, Archita Enginee-
ring supporta le imprese che
si affacciano alla 4° rivolu-
zione industriale, fornendo
loro servizi di consulenza
specialistica ad ampio rag-
gio, che spaziano dal set-
tore energia a quello dell’in-
novazione, della salute e
sicurezza sul lavoro fino alla
ricerca e sviluppo. Vengo-
Il Management di Archita Engineering al lavoro: (da sinistra) Ing. Nicola
Scardovi, Ing. Matteo Iubatti e Ing. Francesco Vigliaturo
no fornite diagnosi energeti- ca “Industria 4.0” e fornisce
che, perizie tecniche giurate quotidianamente analisi tec-
in vari ambiti, consulenze in niche, studi di fattibilità ed
modelli organizzativi e tutela attestazioni e perizie di con-
del soggetto impresa ed at- formità. L’esperienza di tan-
testazioni di fattibilità di pro- ti anni, ha fatto maturare in
getti di innovazione tecnolo- Archita Engineering la con-
gica e di ricerca e sviluppo, vinzione che, nel mercato
come richiesto dalle vigen- attuale, la figura del consu-
ti normative regionali e na- lente ha senso solo se decli-
zionali. Esperta del PIANO nata in questo nuovo modo
IMPRESA 4.0, e riconosciu- e su tale fronte si impegna
ta tale dai principali players ogni giorno, convinta che
nazionali delle agevolazioni, solo attraverso un’attenzio-
Archita Engineering è oggi ne quotidiana al migliora-
un punto di riferimento per mento si può arrivare ad ot-
la trasformazione tecnolo- tenere grandi risultati per sé
gica ed organizzativa in otti- e per i propri clienti. “Oggi,
agevolazioni come il Credi-
to d’Imposta R&S, l’Iperam-
mortamento e la Patent Box
sono strumenti eccezionali
per lo sviluppo delle impre-
se, ma devono essere uti-
lizzati con estrema attenzio-
ne” afferma Matteo Iubatti,
AD di Archita Engineering
“al fine di evitare criticità a
medio-lungo termine. Noi ci
impegniamo in questo ogni
giorno”.
I l Dipartimento di Ingegneria
Industriale (DII) dell’Universi-
tà di Trento è stato riconosciu-
sibili, degli attuatori elettro/ter-
mo-attivi e dei componenti fun-
zionali deformabili ed elastici”.
to dal MIUR tra i dipartimen- Presso il DII sono attivi anche i
ti eccellenti a livello nazionale progetti:
nell’area “Ingegneria Industria- - Nuovi materiali e strutture per
le e dell’Informazione”. Grazie l’attuazione e controllo di Robot;
a questo riconoscimento, nella - Studio delle emissioni inqui-
legge di Stabilità 2016 il DII ha nanti da sistemi frenanti in au-
ottenuto un finanziamento ag- toveicoli;
giuntivo di 6,6 milioni di euro - Manipolazione di materiali me-
per promuovere attività di ricer- diante campi elettrici o elettro-
ca e di alta formazione di tipo magnetici;
interdisciplinare che sono alla - Stampa 3D di materiali inorga-
base della quarta rivoluzione nici o metallici.
industriale. Il ruolo da protago- Nel laboratorio Processing sono localizzate attrezzature e Il DII sta lavorando inoltre su ul-
nista del DII nell’innovazione strumentazioni per la preparazione, produzione e trattamento di teriori due programmi nel cam-
industriale è testimoniato an- materiali vetrosi, ceramici, metallici, polimerici e compositi po dell’assistenza sanitaria:
che dalla sua capacità di attrar- “Regenera: a platform for bone
re finanziamenti che, nell’anno tissue engineering” che punta a
2017, hanno raggiunto la cifra di 2,9 mi- e capaci di un’interazione naturale con sviluppare tecnologie e materiali per la
lioni di euro, di cui circa due terzi de- l’utilizzatore. Saranno inoltre energica- progettazione e la fabbricazione di prote-
rivanti da progetti di ricerca europei e mente autonomi grazie a nuovi sistemi si biomediche (in particolare dischi verte-
circa un terzo frutto di contratti stipulati per la cattura di energia dall’ambiente brali), completamente integrabili e capaci
con aziende. e a una sua gestione ottimale; eserci- di favorire la rigenerazione dei tessuti.
Il DII gestisce inoltre percorsi formativi teranno forze controllate per agevolare “Flexible sensors for soft robotics” mira
innovativi e di qualità negli ambiti di sua l’attività motoria o sopperire a un defi- invece allo sviluppo di sensori flessibi-
pertinenza: un corso di laurea trienna- cit dell’utilizzatore. Saranno integrati li per la soft robotics, capaci di grandi
le in Ingegneria Industriale, due corsi di sistemi basati sui più recenti sviluppi deformazioni elastiche e di interagire in
laurea magistrale in lingua inglese (Me- nell’ambito dei sensori embedded fles- sicurezza con l’utilizzatore.
chatronics Engineering e Materials and
Production Engineering) e un dottorato
di ricerca in Materials, Mechatronics and
Systems Engineering. Proprio quest’ulti-
mo sarà potenziato - grazie ai fondi del
MIUR - nelle dimensioni internazionale e
interdisciplinare per aumentarne l’attrat-
tività e rafforzare la rete internazionale di
collaborazioni scientifiche.
In questo ambito il DII sta sviluppando
il progetto ingegneristico “Sistemi mec-
catronici flessibili e indossabili basati su
materiali multifunzionali”, con l’obiettivo
di creare una nuova classe di tecnolo-
gie indossabili basata su strutture de-
formabili, realizzate con materiali smart
e dotate di attuatori e sensori integrati;
ambiti applicativi elitari saranno l’acti-
ve ageing, la riabilitazione, la protezio-
ne civile e lo sport. “I nuovi dispositivi
- spiega il direttore del DII Dario Petri
- noti come wearable robots o esosche-
letri soft, saranno realmente indossabili Ultracriomicrotomo per la preparazione di campioni analizzabili al microscopio elettronico in trasmissione

Quando l’eccellenza premia Da spin-off a tech company di successo

Il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management - Politecnico di Bari Altilia, professionisti in soluzioni di augmented intelligence partendo dai big data

I l Dipartimento di Meccanica, Mate-

matica e Management (DMMM) del
Politecnico di Bari ha ricevuto dal Mi-
nistero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca (MIUR) il prestigioso ri-
conoscimento “Dipartimento di Eccel-
lenza” per il quinquennio 2018-2023. Il
DMMM è stato selezionato tra i circa
800 dipartimenti delle università italia-
ne per la elevata qualità della ricerca
e, per tali meriti, ha anche ottenuto dal
MIUR un finanziamento di oltre 9 milio-
ni di euro da impiegare per perseguire
un piano di sviluppo e potenziamento
in 5 anni. Il Dipartimento svolge attivi-
tà di alta formazione, ricerca e trasfe-
rimento tecnologico nelle sedi di Bari
e Taranto.
Il DMMM si distingue per l’eccellenza
nella ricerca industriale sulle aree del-
la meccatronica, dell’energia, dell’ae-
rospazio, delle tecnologie abilitanti in-
dustria 4.0 e dello sviluppo sostenibile.
L’attività di ricerca è svolta in sinergia
con le più importanti imprese del ter-
ritorio pugliese: Tecnologie Diesel
S.p.A. (Bosch), Centro Studi Compo-
nenti per Veicoli S.p.A, General Elec-
tric - Avio s.r.l., Indeco Ind. S.p.A., Mer
Mappa termografica in tempo reale della
distribuzione degli sforzi in un biella
Manutenzione industriale in Realtà Aumentata
Mec S.p.A., Blackshape S.p.A., Ma-
smec S.p.A. e Getrag S.p.A. Il DMMM
è coinvolto principalmente in attività di
ricerca nel campo automotive, che ri-
guardano sistemi innovativi di iniezio-
ne e strategie ottimali di controllo della
combustione. Inoltre, il Dipartimento
è particolarmente attivo nello svilup-
po di processi innovativi di produzio-
ne di energia da fonti rinnovabili, nello
sviluppo di tecniche di additive manu-
facturing & repair, nell’elaborazione di
procedure user-friendly di tipo nume-
rico-sperimentale per l’ottimizzazio-
ne delle caratteristiche di resistenza
e dimensionali di materiali polimerici
e metallici anche ad alta temperatura
e nello sviluppo di tecniche di diagno-
stica per l’aerospazio. Il DMMM parte-
cipa alla rete dei Competence Center
previsti dal Piano Nazionale Industria
4.0 per la promozione e sviluppo delle
Tecnologie Abilitanti I4.0. In tale am-
bito, il Dipartimento si distingue per
attività di ricerca di eccellenza sui se-
guenti aspetti: i) sistemi di agenti (ro-
bot) collaborativi finalizzati a processi
integrati e connessi per la produzione
industriale; ii) horizontal/vertical In-
tegration, con particolare riferimento
all’innovazione e digitalizzazione delle
modalità di interazione lungo la cate-
na del valore in ottica resiliente ed ef-
ficiente; iii) Industrial Augmented Re-
ality, con particolare riferimento allo
sviluppo di metafore di assistenza alla
manutenzione e assemblaggio, uti-
lizzando nuovi modelli on-demand di
gestione delle informazioni tecniche e
della manualistica. Il DMMM è impe-
gnato in progetti di ricerca sul tema
dello sviluppo sostenibile, finalizzati
alla formulazione di idonei modelli e
approcci che supportino gli attori eco-
nomici (imprese, città, territori e na-
zioni) nella realizzazione degli obiet-
tivi economico-finanziari, ambientali e
sociali. Particolare enfasi è data alle
strategie di sviluppo dei prodotti gre-
en, ai modelli di stakeholder engage-
ment per l’analisi delle performance di
sostenibilità e il sustainability repor-
ting, agli approcci per la simbiosi indu-
striale a livello industriale e urbano e
alla logistica sostenibile.
L’eccellenza della ricerca industriale
del DMMM è testimoniata anche dal-
la sua valorizzazione economica attra-
verso la nascita di spin-off universita-
ri che, stabilmente attivi sul mercato,
contribuiscono alla crescita economica
e sociale del territorio.
A ltilia, oggi 30 dipendenti e
un fatturato di 1,5 milioni
di euro, entrambi parametri
che dimostrano un significati-
vo trend di crescita, nasce nel
2010 come spin-off del CNR,
con sede nell’Università del-
la Calabria, per registrare in
poco tempo un’ascesa straor-
dinaria, diventando una delle
realtà italiane eccellenti e più
interessanti del panorama AI.
Dopo la vincita del premio
Working Capital per l’innova-
zione nel 2011, l’ottenimento
di un investimento di 2,6 mi-
lioni di euro dal venture ca-
pitalist italiano Principia sgr,
il riconoscimento internazio-
nale nel 2013 di società tra
le più innovative nel settore
Big Data Analytics da parte
dell’Enterprise Data World di
San Diego (US) e il raggiun-
gimento nel 2015 del break
even, Altilia, forte di una tec-
nologia unica nel suo genere,
si muove nel complesso mon-
do dell’intelligenza artificiale e
della trasformazione digitale
propria dell’industria 4.0.
Grazie al suo sofisticato sof-
tware “Mantra Deep Insight
Platform”, Altilia si rivolge in
particolare ai grandi player
del mondo finanziario e dell’e-
commerce, proponendo un
paradigma di cooperazione
tra uomo e macchina che po-
tenzia le capacità di entrambi
e genera un processo di “in-
telligenza aumentata”.
«L’intelligenza artificiale -
spiega Massimo Ruffolo, fon-
datore di Altilia e ricercatore
dell’ICAR-CNR - punta ad
automatizzare completamen-
te alcune capacità umane,
ma le persone sono, ancora
oggi, più intelligenti dei com-
puter, per know-how e intu-
izioni che vanno oltre il puro
Sede di Altilia in TechNest, incubatore dell’Università della Calabria
esercizio statistico e la po-
tenza di calcolo. L’augmented
intelligence applica metodi di
self-learning e self-assuring
che emulano ed estendono
ai sistemi software le exper-
tise umane su uno specifico
contesto».
Questa è la sfida di Altilia,
che con un team interno di
ricercatori e ingegneri con
forte vocazione all’innova-
zione continua, sfrutta open
source e algoritmi proprietari
brevettati a livello internazio-
nale per implementare solu-
zioni di AI capaci di trovare
risposte - istantanee, accu-
rate, precise e profonde - ai
problemi del mondo reale in
qualsiasi settore, dal Finan-
ce all’Online Retail, al Telco,
Utilities ed Health Care. «Tut-
ti i clienti di Altilia - prosegue
Ruffolo - sono impegnati in
profondi sforzi di innovazio-
ne che coinvolgono sia i loro
processi interni, sia il modo in
cui gestiscono il rapporto con
il mercato e i clienti, la con-
correnza, la valutazione di
rischi e opportunità e le rela-
tive reazioni. Da Altilia com-
prano soluzioni di augmen-
ted intelligence flessibili, che
tengono conto della quantità
e complessità dei dati a loro
disposizione, insieme alle
competenze necessarie per
sfruttare al massimo queste
tecnologie per portare a buon
fine il proprio percorso di di-
gital transformation. Si tratta
di tecnologie che non cam-
biano il modello di business o
il modo di lavorare delle per-
sone, ma ne semplificano i
compiti e ne potenziano le
possibilità, liberando le ener-
gie umane per compiti più
evoluti e strategici, di mag-
giore valore per le loro orga-
nizzazioni».
Core business di Altilia è la
capacità di acquisire enormi
quantità di informazioni tipi-
che e alternative, multi-strut-
turate e provenienti da sor-
genti eterogenee (ad esempio
log dai siti web, email, news,
documenti finanziari,
post sui social media),
di modellarle, conte-
stualizzarle e renderle
fruibili in via automa-
tica e con semplicità,
in una vera e propria
catena del valore dei
dati, l’unica capace di
trasformare l’enorme
massa indistinta di big
data oggi disponibile
in maggiore redditività
e capacità di compe-
tere sul mercato.
www.altiliagroup.com
Massimo Ruffolo,
founder Altilia