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Agenda
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Generalità sulla direttiva PED
Introduzione alla direttiva PED
Tale direttiva, recepita in Italia con il D.Lgs del 25/02/2000 n°93 ed è entrata in
vigore obbligatoriamente il 29/05/2002.
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Generalità sulla direttiva PED
Requisiti essenziali da soddisfare (Allegato 1)
Il cuore della PED è l’Allegato n°1 nel quale vengono indicati i Requisiti Essenziali
di Sicurezza (RES) a cui si devono attenere i fabbricanti di componenti in
pressione che ricadono nel campo di definizione.
Analisi dei rischi (Par.1): il costruttore deve preoccuparsi del presente e del futuro
dell’apparecchio (dal trasporto al cliente fino al suo smaltimento a fine vita).
Una volta individuati i rischi connessi, il fabbricante deve rispettare i Requisiti
Essenziali di Sicurezza (RES) pertinenti atti a garantire la sicurezza durante
l’utilizzo:
Individuazione dei rischi dalla presenza di un fluido in pressione
Analisi dei carichi presenti in esercizio e durante le prove;
Influenza del tipo di esercizio prevedibile;
• Valutazione dei modi di cedimento
Analisi delle conseguenza
Identificazione dei RES applicabili al fine della riduzione o eliminazione dei rischi.
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Generalità sulla direttiva PED
Requisiti essenziali da soddisfare (Allegato 1)
l’esercizio;
• Valutazione dei modi di cedimento
Analisi delle conseguenza
Identificazione dei RES applicabili al fine della mitigazione dei rischi non
eliminabili.
Per rendere cosciente il cliente dei rischi connessi con l’acquisto del prodotto, il
produttore deve fornire istruzioni per l’installazione, l’uso e la sua manutenzione. In
questa documentazione si devono evidenziare quali siano i comportamenti non corretti
da evitare durante il funzionamento e si deve rendere consapevole il cliente sui rischi
residui presenti e le misure da intraprendere per attenuarli.
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Generalità sulla direttiva PED
Requisiti essenziali da soddisfare (Allegato 1)
Resistenza adeguata
Esercizio in conduzione di sicurezza
Mezzi di ispezione
La PED non è un codice di
Mezzi di scarico e sfiato calcolo!
Corrosione e aggressioni chimiche La progettazione deve
essere supportata da
Usura calcoli, seguendo le norme
Disposizioni per il carico e lo scarico nazionali e internazionali, e
da prove sperimentali.
Protezioni contro i limiti ammissibili
Accessori di sicurezza
Incendio dall’esterno
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Generalità sulla direttiva PED
Requisiti essenziali da soddisfare (Allegato 1)
Fabbricazione (Par.3):
Procedure
Verifica finale
Marcatura e/o etichettatura
Istruzioni operative
Materiali (Par. 4)
Requisiti particolari
Attrezzature a pressione a focolare
Tubazioni
Requisiti particolari espressi in cifre
Sollecitazioni ammissibili e coefficienti di giunzione
Dispositivi di limitazione della pressione
Pressione di prova idraulica
Caratteristiche dei materiali
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Generalità sulla direttiva PED
Applicazione della PED
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Generalità sulla direttiva PED
Classificazione delle attrezzature a pressione
1. Tipologia
Lettera A
Lettera B
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Generalità sulla direttiva PED
Classificazione delle attrezzature a pressione
Per i sistemi indiretti (dispositivi di limitazione che attivano i sistemi di regolazione o che
chiudono e disattivano l’attrezzatura) si ha la seguente distinzione:
• Dispositivi di limitazione della pressione: tali dispositivi devono essere scelti in modo che
la pressione non superi in permanenza la pressione massima ammissibile PS; è tuttavia
ammesso un picco di pressione di breve durata pari al 10%;
• Dispositivi di controllo della temperatura: questi dispositivi devono avere un tempo di
risposta adeguato sotto il profilo della sicurezza e coerente con le funzioni di misurazione.
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Generalità sulla direttiva PED
Classificazione delle attrezzatture a pressione
Alcuni componenti, che per caratteristiche proprie rientrerebbero nella Direttiva, sono
esclusi esplicitamente:
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Generalità sulla direttiva PED
Classificazione delle attrezzature a pressione
Per fluidi si intendono i gas, i liquidi e i vapori allo stato puro nonché le loro
miscele. Un fluido può inoltre contenere una sospensione di solidi; la distinzione
è però effettuata fra gas e liquidi.
Nel caso un recipiente sia costituito da più camere, esso viene classificato nella
categoria più elevata di ciascuna delle singole camere. Se una camera contiene
più fluidi, viene classificata in base al fluido che comporta la categoria più
elevata.
I fluidi sono suddivisi in due gruppi a seconda della loro pericolosità per l’uomo e
per l’ambiente.
GRUPPO 1
GRUPPO 2
Fluidi pericolosi
Fluidi non pericolosi
Esplosivi
Infiammabili Tutti quelli che non rientrano
Tossici nel gruppo 1
Comburenti
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Generalità sulla direttiva PED
Classificazione delle attrezzature a pressione
Caldaie Tabella 5
Accessori di sicurezza Tabella 4
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Generalità sulla direttiva PED
Tabella 2
Dati di partenza: pressione massima ammissibile e volume contenuto; in funzione
di questi due parametri si identifica la categoria.
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Generalità sulla direttiva PED
Tabella 3
Dati di partenza: pressione massima ammissibile e volume contenuto; in funzione
di questi due parametri si identifica la categoria.
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Generalità sulla direttiva PED
Tabella 4
Dati di partenza: pressione massima ammissibile e volume contenuto; in funzione
di questi due parametri si identifica la categoria.
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Generalità sulla direttiva PED
Tabella 5
Dati di partenza: pressione massima ammissibile e volume contenuto; in funzione
di questi due parametri si identifica la categoria.
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Generalità sulla direttiva PED
Tabella 6
Dati di partenza: pressione massima ammissibile e il diametro nominale (DN)
della condotta; in funzione di questi due parametri si identifica la categoria.
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Generalità sulla direttiva PED
Tabella 7
Dati di partenza: pressione massima ammissibile e il diametro nominale (DN)
della condotta; in funzione di questi due parametri si identifica la categoria.
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Generalità sulla direttiva PED
Tabella 8
Dati di partenza: pressione massima ammissibile e il diametro nominale (DN)
della condotta; in funzione di questi due parametri si identifica la categoria.
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Generalità sulla direttiva PED
Tabella 9
Dati di partenza: pressione massima ammissibile e il diametro nominale (DN)
della condotta; in funzione di questi due parametri si identifica la categoria.
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Generalità sulla direttiva PED
Categoria di rischio
1 A
2 A1 D1 E1
4 B+D B+F G H1
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Agenda
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Esempio applicativo
Esercitazione 1
Dati:
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Esempio applicativo
Esercitazione 1
a) Ogni singolo elemento deve essere valutato singolarmente. Nella tabella sono
riportati i principali dati di progetto per ciascuno:
Pompa NO PED - - - - - -
Accessorio a
Valvola di intercettazione 25 - 25 625 ? ?
pressione
Accessorio di
Valvola di sicurezza - - - - NA 4
sicurezza
Accessorio di
Valvola servo-comandata - - - - NA 4
sicurezza
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Esempio applicativo
Esercitazione 1
Separatore di vapore
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Esempio applicativo
Esercitazione 1
Tabella 1: come si
vede l’attrezzatura è
di categoria 2
PS=25 bar
V=4 lt
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Esempio applicativo
Esercitazione 1
Valvola di intercettazione
1. Poiché PS > 0,5 barg, la valvola è un accessorio a pressione e rientra nelle PED.
2. Tipologia: La valvola a farfalla è da considerarsi come una tubazione.
3. L’apparecchiatura contiene un liquido con TV > 0,5 barg: si considera il fluido
come gas.
4. L’apparecchiatura contiene un fluido pericoloso: gruppo 1.
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Esempio applicativo
Esercitazione 1
PS=25 bar
DN25
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Esempio applicativo
Articolo 3, comma 3
Casi particolari:
Gli estintori portatili e le bombole per apparecchi respiratori ricadenti in tale
campo di applicabilità devono tuttavia essere classificati almeno in categoria 2; le
pentole a pressione sono soggette ad una procedura di verifica effettuata per la
categoria 3.
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Esempio applicativo
Esercitazione 1
Tubazioni
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Esempio applicativo
Esercitazione 1
PS=25 bar
DN25
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Esempio applicativo
Esercitazione 1
b) Conclusioni
Apparecchiatura Tipologia PS V [L] DN PS x V o Tabella Categoria
[barg] PS x DN
Pompa NO PED - - - - - -
Separatore di vapore Recipiente 25 4 - 100 1 2
Valvola di Accessorio a Articolo 3
25 - 25 625 6
intercettazione pressione comma 3
Accessorio di
Valvola di sicurezza - - - - NA 4
sicurezza
Articolo 3
Tubazioni Tubazione 25 - 25 625 6
comma 3
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Corso di Impianti Meccanici – Laurea Magistrale