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mezzo della principale proteina in essi contenuta: lemoglobina. Lemoglobina una molecola
proteica molto grande, costituita da 4 amminoacidi. formata da due catene alfa e beta (costituenti
la globina) oltre che da 4 gruppi eme, ognuno dei quali contiene uno ione Fe-, diretto responsabile
del legame con lossigeno. Il legame debole e reversibile, quando si forma lemoglobine diviene
ossiemoglobina. Laffinit O-emoglobina variabile in virt del pH, della temperatura e della
concentrazione 2.3-disosfoglicerato. Queste caratteristiche agevolano la fissazione polmonare e il
rilascio a livello tessutale. Il numero di globuli rossi circolanti pressoch costante. Hanno una vita
di circa 120 giorni prima di venire fagocitati dai macrofagi. La loro produzione regolata dalla
proteina eritropoietina, prodotta e liberata in massima parte dal rene. Leritropoietina accelera il
processo di differenziazione delle cellule staminali presenti nel midollo osseo. Nella milza vi la
distruzione dei globuli rossi e del riciclaggio dellemoglobina attraverso il processo di
eritrocateresi.
I leucociti, o globuli bianchi, possono essere non granulati, ovvero linfociti (30%) e monociti (5%)
o granulati, ossia granulociti (65%). Il nucleo dei granulociti, reniforme completamente
differente da quello dei linfociti, centrale e tondeggiante. I granuli dei granulociti reagiscono con
coloranti basici, acidi o neutri, pertanto occorre una classificazione in granulociti neutrofili,
acidofili e basofili. I granulociti neutrofili hanno capacit di fagocitosi ed intervengono nella difesa
dellorganismo. Dopo la nascita, granulociti e monociti vengono prodotti nel midollo osseo, mentre
i linfociti vengono prodotti nei linfonodi, nella milza e nel timo. I leucociti costituiscono uno dei pi
potenti mezzi difesa dellorganismo contro le infezioni. Dalla fagocitosi di sostanze estranee ad
opera dei leucociti vengono prodotti radicali liberi, ossigeno. Derivati e perossido di idrogeno. I
linfociti, come i granulociti, possono essere divisi in: linfociti di tipo B, che nascono e giungono a
maturazione nel midollo osseo e linfociti T, che migrano in via di formazione nel timo. I primi
conferiscono immunit umorale, i secondi immunit cellulare. Entrambi i tipi hanno la presenza di
ricettori di membrana per il riconoscimento di particolari antigeni, capacit di proliferazione clonale
in seguito ad attivazione recettore-antigene, presenza di membrana. I linfociti B inattivano lintruso
mediante un anticorpo, i linfociti t lo fagocitano. Sotto lo stimolo di un antigene, i linfociti B, si
trasformano in plasmacellule in grado di sintetizzare e liberare anticorpi. che poi vengono
trasportati nel sito dazione dal ematico.
Le piastrine sono privi di nucleo come gli eritrociti. Si formano da frammenti di grosse cellule
presenti nel midollo osseo, chiamati megacariociti come gemmazione citoplasmatica avvolte da
membrana. Una volta staccate dal megacariocita, le piastrine entrano nel sangue, dove svolgono un
ruolo essenziale nel processo di coagulazione. Hanno una vita breve che oscilla tra i 10 e i 12
giorni. Le piastrine sono fondamentali quanto il fibrogeno nella coagulazione del sangue. La
formazione del coagulo un processo che ha inizio quando le piastrine, insieme ad altri fattori
contenuti nel plasma, giungono a contatto con una superficie irregolare, per esempio un vaso
sanguigno lesionato. Le piastrine tendono ad aderire alle superfici irregolari, per cui si accumulano
una sullaltra e, se il vaso di piccolo diametro, lo otturano completamente. A integrare il
meccanismo provvede poi la coagulazione del sangue che costituisce la pi importante delle difese
delorganismo contro le emorragie. Le lesioni della superficie di un vaso sanguigno non soltanto
induce le piastrine a esercitare le loro capacit adesive, ma anche ad innescare tra le proteine
plasmatiche circolanti una complessa sequenza di eventi che culminano nella produzione
dellenzima trombina. La trombina catalizza la trasformazione del fibrogeno, una delle tante
proteine ematiche, in molecole filiformi di fibrina. Le molecole di fibrina si intrecciano fittamente
tra di loro dando origine a una matrice fibrosa, una sorta di ragnatela proteica che immobilizza la
porzione fluida del sangue, provocandone la solidificazione in una massa gelatinosa. Via via che
nella ragnatela restano imprigionati i globuli, la densit del coagulo aumenta. Le piastrine poi si
attaccano al reticolo fibroso ed emanano estroflessioni appiccicose che si agganciano luna con
laltra. Si crea cos un coagulo denso e compatto che contrae la ferit ravvicinando le superfici
danneggiate e favorendo la cicatrizzazione.
Il gruppo sanguigno.
Il gruppo sanguigno determinato da proteine specifiche presenti sulla membrana dei globuli rossi.
Viene definito e contraddistinto quindi in base al numero di antigeni presenti. Il sangue, infatti,
classificato in gruppi A, B, AB, 0 a seconda della presenza o meno di proteine specifiche (indicate
con le lettere A e B) sulla membrana plasmatica dei globuli rossi. Nel sangue di gruppo A presente
la proteina A, nel sangue di gruppo B la proteina B, e nel sangue del gruppo AB entrambe le
proteine, al contrario, nel sangue di gruppo 0 entrambe le proteine sono assenti. Inoltre nel plasma
di ciascun individuo sono presenti gli anticorpi contro le proteine mancanti sui globuli rossi (quindi
ad esempio un individuo di gruppo A possiede anticorpi conto le proteine B). Lereditariet del
gruppo sanguigno avviene in base alla legge di Mandel. Nellindividuo la coppia dei cromosomi
formata da uno di origine materna da uno di origine paterna. Su ciascuna coppia esiste un gene
(nella stessa posizione) che svolge la stessa funzione. Se i geni sono uguali individuo si chiama
omozigote, mentre s i due geni sono diversi allora si dice eterozigote; se il carattere espresso dal
gene si impone sullaltro detto dominante, in caso contrario recessivo.
La vena cava superiore una delle pi grandi e importanti vene dell'organismo: la sua funzione consiste, infatti, nel trasportare il sangue privo di
ossigeno dai tessuti che si trovano al di sopra del cuore fino all'atrio destro di quest'ultimo, per fare in modo che esso sia riossigenato tramite il
meccanismo della piccola circolazione. Tra le sostanze che si trovano disciolte nel sangue che scorre in questa vena ricordiamo l'anidride carbonica da
eliminare tramite la respirazione e i vari scarti cellulari.
Capillari linfatici
Midollo osseo. Il midollo osseo il principale organo emopoietico, definito con il termine di tessuto
mieloide, responsabile della produzione di tutti gli elementi figurati del sangue. contenuto
allinterno di strutture ossee: viene definito midollo rosso mentre si parla di midollo giallo
quando con lavanzare dellet cessa lattivit emopoietica e viene sostituito da tessuto
adiposo. Nelladulto il midollo osseo si trova nello sterno, nelle vertebre e nelle coste, nella
diploe delle ossa craniche, nelle epifisi prossimali di omero e femore e nella cresta iliaca.
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Timo. Organo centrale primario del sistema linfatico situato nel mediastino che si estende dal collo,
in corrispondenza del margine inferiore della ghiandola tiroide, fino alla quarta cartilagine costale.
un organo che adempie alle sue funzioni gi prima della nascita (come sede di formazione di
linfociti), nell'infanzia fino alla pubert dove raggiunge la sua massima grandezza per poi ridursi in
un processo di atrofizzazione nell'et adulta. Ha un colore grigiastro nel bambino che poi diventa
giallastro nell'adulto quando il tessuto linfoide viene rimpiazzato dal grasso. Svolge un ruolo
importante nei meccanismi immunitari. Secerne diversi fattori, tra cui la Timosina, che controllano
la differenziazione dei linfociti nelle loro trasformazioni in vari tipi di cellule T.
Milza. situata nella cavit addominale, al di sotto del diaframma, sopra il colon discendente e ed
esternamente al fondo dello stomaco e al rene di sinistra. un organo linfoide che pu essere
considerato come un voluminoso ganglio linfatico dove vengono prodotti leucociti non granulari:
linfociti, monociti, plasmacellule. Ha diverse funzioni:
Difesa: eliminazione per fagocitosi dei microrganismi presenti nel sangue durante il passaggio
attraverso i sinusoidi della milza (cellule reticoloendoteliali macrofagi).
Emolisi: I macrofagi dei sinusoidi inoltre rimuovono dal sangue anche i globuli rossi invecchiati e
la piastrine imperfette. Scindono dagli eritrociti distrutti le molecole di emoglobina, ricavandone
ferro e globina che vengono riportate nel torrente sanguigno per essere utilizzate successivamente
dal midollo osseo e dal fegato.
Riserva: la milza pu accumulare un considerevole volume di sangue al suo interno (nei seni
venosi).
La milza a livello circolatorio sanguigno rifornita dell'arteria lienale o splenica (aorta > tronco
celiaco > arteria lienale > vena lienale > vena porta).
I tessuti del malt (Mucosa Associated Lymph Tissue). I Tessuti Linfatici Associati alla Mucosa, che
sono disposti strategicamente in ogni parte del corpo, costituiscono uno dei maggiori organi
linfatici secondari. Sono distribuiti sulla superficie delle mucose ed arrivano a coprire
un'area di circa 400m2. Considerata l'enorme quantit di antigeni* che entra in contatto con
tali mucose, si comprende quanto sia importante la loro azione di difesa immunitaria. Le
tonsille, le Placche di Peyer nella membrana dell'intestino Ileo, e l'appendice ileo-cecale,
sono tutti luoghi ove il Malt presente. Possiamo perci affermare che la funzione strategica
del Malt quella di proteggere l'apparato respiratorio, digerente, genitale e urinario, da
microbi ed altro materiale estraneo.
*sono macromolecole che inducono il sistema immunitario a produrre anticorpi. Si tratta di solito o di una proteina di
rivestimento di cellule o di microrganismi o di una sostanza chimica che i linfociti riconoscono come estranea al corpo e
che scatena la loro reazione.
Fantauzzi Marika
Milioni Adelmo
Verri Alessandra