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Sistema Ematico.

Le funzioni principali del sangue.


-respiratoria. Trasporta gas disciolti portando ossigeno dai polmoni ai tessuti e anidride carbonica
dai tessuti ai polmoni.
-nutritizia. Adibita al trasporto di sostanze nutritizie assorbite nel tubo digerente o rilasciate dai
depositi del tessuto adiposo o dal fegato.
-escretrice. Trasporta i prodotti del catabolismo dai tessuti periferici ai siti di eliminazione quali
reni, ghiandole sudoripare e polmoni.
-termoregolatrice. Assorbendo e ridistribuendo calore. Il sangue, quasi al 50%, fatto dacqua che
ha una capacit elevata di trattenere il calore.
-mantenimento del tasso idrico. Regola il pH e la composizione elettrolitica dei liquidi interstiziali
in ogni parte del corpo.
-regolamento e coordinazione mediante il trasporto di ormoni ed enzimi a specifici tessutibersaglio
-difesa di tipo specifico e aspecifico. Trasporta globuli bianchi, cellule specializzate che migrano
nei tessuti periferici per combattere infezioni o per rimuovere detriti e apporta anticorpi, proteine
speciali che attaccano microrganismi o agenti estranei. Il sangue, inoltre, riceve tossine prodotte da
infezioni, danni fisici o attivit metaboliche e le consegna al fegato o ai reni dove possono essere
inattivate o espulse.
Il sangue un liquido viscoso costituito da una parte corpuscolare composta da globuli rossi,
bianchi e piastrine, i cosiddetti elementi figurati (40-50% del volume del sangue), dispersa in una
parte fluida detta plasma. Ponendo il sangue in una provetta e centrifugandolo, possibile notare
una stratificazione in tre comparti differenti: in alto il plasma, in basso i globuli rossi e, al centro, il
buffy coat costituito dai globuli bianchi e dalle piastrine. Linsieme dei globuli rossi, dei globuli
bianchi e delle piastrine rappresenta lematocrito, le sostanze nutritive, assieme ad altri elementi,
costituiscono il plasma.
Il plasma (55-60% del volume del sangue) ha una densit poco pi alta di quella dellacqua proprio
perch formato per pi del 90% proprio da acqua, nella quale sono disciolte numerose sostanze:
proteine, ormoni, sostanze nutritive (glucosio, vitamine, amminoacidi, lipidi), gas (diossido di
carbonio, ossigeno), ioni (sodio, cloruro, calcio, potassio, magnesio) e sostanze di rifiuto come
lurea. Le sostanze presenti in quantit maggiore sono le proteine, principalmente di tre tipi:
albumine, le globuline, il fibrogeno.
Le albumine possiedono importanti funzioni osmotiche. Le globuline trasportano i grassi e sono
essenziali nei processi immunitari. Esse includono: le immunoglobuline o anticorpi, le proteine
vettrici che trasportano ioni e ormoni che altrimenti potrebbero passare attraverso il filtro renale. Sia
alle albumine che alle globuline si possono attaccare i lipidi, quali i trigliceridi, gli acidi grassi o il
colesterolo che non sono solubili in acqua. Le globuline coinvolte nel trasporto dei lipidi sono
chiamate lipoproteine. Il fibrogeno invece fondamentale per la coagulazione del sangue. Le
proteine plasmatiche contribuiscono a mantenere costantemente a 7.4 il pH del sangue (funzione
tampone). Inoltre rappresentano una riserva di proteine importante e, soprattutto immediatamente
disponibile. Le maggiori componenti cellulari o elementi figurati del sangue sono i globuli rossi, i
globuli bianchi e le piastrine.
I globuli rossi, o eritrociti, come altri elementi figurati, vengono prodotti nel midollo delle ossa
brevi o piatte (ala iliaca, sterno, corpi vertebrali) nonch nelle epifisi di omero e femore. La forma
biconcava delleritrocita, provocata dalla perdita di nucleo in fase di maturazione, garantisce una
superficie maggiore di quella di una cellula sferica di uguale volume e ci ne esalta la sua capacit
di assorbire o cedere ossigeno attraverso la sua membrana. I globuli rossi veicolano lossigeno per
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mezzo della principale proteina in essi contenuta: lemoglobina. Lemoglobina una molecola
proteica molto grande, costituita da 4 amminoacidi. formata da due catene alfa e beta (costituenti
la globina) oltre che da 4 gruppi eme, ognuno dei quali contiene uno ione Fe-, diretto responsabile
del legame con lossigeno. Il legame debole e reversibile, quando si forma lemoglobine diviene
ossiemoglobina. Laffinit O-emoglobina variabile in virt del pH, della temperatura e della
concentrazione 2.3-disosfoglicerato. Queste caratteristiche agevolano la fissazione polmonare e il
rilascio a livello tessutale. Il numero di globuli rossi circolanti pressoch costante. Hanno una vita
di circa 120 giorni prima di venire fagocitati dai macrofagi. La loro produzione regolata dalla
proteina eritropoietina, prodotta e liberata in massima parte dal rene. Leritropoietina accelera il
processo di differenziazione delle cellule staminali presenti nel midollo osseo. Nella milza vi la
distruzione dei globuli rossi e del riciclaggio dellemoglobina attraverso il processo di
eritrocateresi.
I leucociti, o globuli bianchi, possono essere non granulati, ovvero linfociti (30%) e monociti (5%)
o granulati, ossia granulociti (65%). Il nucleo dei granulociti, reniforme completamente
differente da quello dei linfociti, centrale e tondeggiante. I granuli dei granulociti reagiscono con
coloranti basici, acidi o neutri, pertanto occorre una classificazione in granulociti neutrofili,
acidofili e basofili. I granulociti neutrofili hanno capacit di fagocitosi ed intervengono nella difesa
dellorganismo. Dopo la nascita, granulociti e monociti vengono prodotti nel midollo osseo, mentre
i linfociti vengono prodotti nei linfonodi, nella milza e nel timo. I leucociti costituiscono uno dei pi
potenti mezzi difesa dellorganismo contro le infezioni. Dalla fagocitosi di sostanze estranee ad
opera dei leucociti vengono prodotti radicali liberi, ossigeno. Derivati e perossido di idrogeno. I
linfociti, come i granulociti, possono essere divisi in: linfociti di tipo B, che nascono e giungono a
maturazione nel midollo osseo e linfociti T, che migrano in via di formazione nel timo. I primi
conferiscono immunit umorale, i secondi immunit cellulare. Entrambi i tipi hanno la presenza di
ricettori di membrana per il riconoscimento di particolari antigeni, capacit di proliferazione clonale
in seguito ad attivazione recettore-antigene, presenza di membrana. I linfociti B inattivano lintruso
mediante un anticorpo, i linfociti t lo fagocitano. Sotto lo stimolo di un antigene, i linfociti B, si
trasformano in plasmacellule in grado di sintetizzare e liberare anticorpi. che poi vengono
trasportati nel sito dazione dal ematico.
Le piastrine sono privi di nucleo come gli eritrociti. Si formano da frammenti di grosse cellule
presenti nel midollo osseo, chiamati megacariociti come gemmazione citoplasmatica avvolte da
membrana. Una volta staccate dal megacariocita, le piastrine entrano nel sangue, dove svolgono un
ruolo essenziale nel processo di coagulazione. Hanno una vita breve che oscilla tra i 10 e i 12
giorni. Le piastrine sono fondamentali quanto il fibrogeno nella coagulazione del sangue. La
formazione del coagulo un processo che ha inizio quando le piastrine, insieme ad altri fattori
contenuti nel plasma, giungono a contatto con una superficie irregolare, per esempio un vaso
sanguigno lesionato. Le piastrine tendono ad aderire alle superfici irregolari, per cui si accumulano
una sullaltra e, se il vaso di piccolo diametro, lo otturano completamente. A integrare il
meccanismo provvede poi la coagulazione del sangue che costituisce la pi importante delle difese
delorganismo contro le emorragie. Le lesioni della superficie di un vaso sanguigno non soltanto
induce le piastrine a esercitare le loro capacit adesive, ma anche ad innescare tra le proteine
plasmatiche circolanti una complessa sequenza di eventi che culminano nella produzione
dellenzima trombina. La trombina catalizza la trasformazione del fibrogeno, una delle tante
proteine ematiche, in molecole filiformi di fibrina. Le molecole di fibrina si intrecciano fittamente
tra di loro dando origine a una matrice fibrosa, una sorta di ragnatela proteica che immobilizza la
porzione fluida del sangue, provocandone la solidificazione in una massa gelatinosa. Via via che
nella ragnatela restano imprigionati i globuli, la densit del coagulo aumenta. Le piastrine poi si
attaccano al reticolo fibroso ed emanano estroflessioni appiccicose che si agganciano luna con
laltra. Si crea cos un coagulo denso e compatto che contrae la ferit ravvicinando le superfici
danneggiate e favorendo la cicatrizzazione.

Il gruppo sanguigno.
Il gruppo sanguigno determinato da proteine specifiche presenti sulla membrana dei globuli rossi.
Viene definito e contraddistinto quindi in base al numero di antigeni presenti. Il sangue, infatti,
classificato in gruppi A, B, AB, 0 a seconda della presenza o meno di proteine specifiche (indicate
con le lettere A e B) sulla membrana plasmatica dei globuli rossi. Nel sangue di gruppo A presente
la proteina A, nel sangue di gruppo B la proteina B, e nel sangue del gruppo AB entrambe le
proteine, al contrario, nel sangue di gruppo 0 entrambe le proteine sono assenti. Inoltre nel plasma
di ciascun individuo sono presenti gli anticorpi contro le proteine mancanti sui globuli rossi (quindi
ad esempio un individuo di gruppo A possiede anticorpi conto le proteine B). Lereditariet del
gruppo sanguigno avviene in base alla legge di Mandel. Nellindividuo la coppia dei cromosomi
formata da uno di origine materna da uno di origine paterna. Su ciascuna coppia esiste un gene
(nella stessa posizione) che svolge la stessa funzione. Se i geni sono uguali individuo si chiama
omozigote, mentre s i due geni sono diversi allora si dice eterozigote; se il carattere espresso dal
gene si impone sullaltro detto dominante, in caso contrario recessivo.

Sistema Trofo connettivo.


Lapparato linfatico pu essere definito come parte specializzata del sistema circolatorio.
costituito da tessuti e organi preposti alla produzione e al trasporto della linfa, un fluido composto
da una parte liquida (simile a quella del plasma sanguigno) e contenente materiale prodotto dal
metabolismo cellulare, e di una parte corpuscolata formata da globuli bianchi, soprattutto linfociti
sia prodotti negli organi linfatici tonsille, milza, timo e linfonodi. Di colore trasparente, giallo
paglierino o lattescente a seconda dei casi, la linfa contiene zuccheri, proteine, sali, lipidi,
amminoacidi, ormoni, vitamine, globuli bianchi. Rispetto al sangue, la linfa particolarmente ricca
di lipidi. Essa si forma negli spazi interstiziali o intercellulari dei tessuti (compresi tra una cellula e
laltra) e da l viene drenata in un circuito di vasi linfatici, capillari a fondo cieco presente in tutto
del corpo ubiquitaria, sottocutanea, nello strato profondo, immediatamente sottostante alle fasce
muscolari o nel tessuto di sostegno interposto tra i muscoli, in tutte le cavit corporee in rapporto
con i tronchi vascolari addossati alla colonna vertebrale, alla periferia degli organi o
intraparenchimali, tranne che nel Sistema Nervoso Centrale (SNC) riversandosi nel sangue
attraverso la vena cava superiore*. Il passaggio della linfa al capillare dovuto alla maggiore
pressione osmotica che esiste in esso, e attraverso condotti di diametro crescente sbocca alla fine in
tre collettori principali: dotto tronco giugulare (linfa drenata dalla testa e dal collo), dotto tronco
succlavio (dallarto superiore, spalla e base del collo), e dotto toracico (dal resto del corpo).
Il dotto linfatico destro e il dotto toracico scaricano il proprio contenuto nelle grosse vene alla base
del collo: rispettivamente nella vena anonima destra e nel punto di confluenza tra la vena giugulare
interna e la vena succlavica sinistra. A differenza del sangue, la linfa non viene spinta dallattivit
cardiaca, ma scorre nei vasi mossa dallazione dei muscoli. Contraendosi e rilassandosi, questi
tessuti funzionano come una vera e propria pompa: il movimento di questa pompa dovuto alla
somma della pressione del liquido interstiziale, della contrazione dei muscoli propri dei vasi
linfatici e delle sollecitazioni meccaniche esercitate in seguito alla contrazione dei muscoli
scheletrici. Inoltre, la presenza nei vasi linfatici di valvole simili a quelle delle vene consente il
flusso in una sola direzione.
Quando tale azione viene meno, per esempio a causa delleccessiva immobilit, la linfa tende a
ristagnare, accumulandosi nei tessuti, provocando ledema. Ecco spiegato come nei piedi e caviglie
si gonfiano quando si rimane a lungo in piedi in una posizione statica.
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La vena cava superiore una delle pi grandi e importanti vene dell'organismo: la sua funzione consiste, infatti, nel trasportare il sangue privo di
ossigeno dai tessuti che si trovano al di sopra del cuore fino all'atrio destro di quest'ultimo, per fare in modo che esso sia riossigenato tramite il
meccanismo della piccola circolazione. Tra le sostanze che si trovano disciolte nel sangue che scorre in questa vena ricordiamo l'anidride carbonica da
eliminare tramite la respirazione e i vari scarti cellulari.

Organi specializzati del sistema linfatico primario e secondario.


Linfonodi. La linfa, nel suo viaggio verso il cuore, incontra varie Ghiandole linfatiche (linfonodi o
nodi linfatici, sede dello stadio finale di maturazione di alcuni linfociti e monociti.). Alcune
cellule del linfonodo, dette reticolari, svolgono una funzione di filtro, trattenendo e spesso
distruggendo particelle dannose, che la linfa stessa ha trasportato da altre regioni
dellorganismo (cellule morte, microbi uccisi, particelle estranee, ecc.). I linfonodi si
presentano come strutture a forma di fagiolo e misurano da 1 mm a 20 mm di diametro. Il loro
numero varia a seconda della localizzazione e va da poche unit a qualche decina, come nel
caso dei linfonodi ascellari, presenti in un numero compreso tra 20 e 50. La linfa entra in essi
da vari vasi linfatici (afferenti), circola nel tessuto linfoide e se ne esce da uno solo
(efferente). Troviamo i linfonodi nel tessuto connettivo, sotto il primo rivestimento (epitelio)
delle membrane (specialmente quelle che rivestono la parte superiore del tratto respiratorio),
nell'intestino e nell'apparato genito-urinario. Va notato che nessuna parte di linfa riesce ad
entrare nel sangue se prima non ha attraversato uno o pi linfonodi e che a livello
dellintestino, la linfa provvede all'assorbimento dei grassi che da cibo digerito passano nei
villi intestinali.

Capillari linfatici

Ghiandole linfatiche ascellari

Midollo osseo. Il midollo osseo il principale organo emopoietico, definito con il termine di tessuto
mieloide, responsabile della produzione di tutti gli elementi figurati del sangue. contenuto
allinterno di strutture ossee: viene definito midollo rosso mentre si parla di midollo giallo
quando con lavanzare dellet cessa lattivit emopoietica e viene sostituito da tessuto
adiposo. Nelladulto il midollo osseo si trova nello sterno, nelle vertebre e nelle coste, nella
diploe delle ossa craniche, nelle epifisi prossimali di omero e femore e nella cresta iliaca.
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Timo. Organo centrale primario del sistema linfatico situato nel mediastino che si estende dal collo,
in corrispondenza del margine inferiore della ghiandola tiroide, fino alla quarta cartilagine costale.
un organo che adempie alle sue funzioni gi prima della nascita (come sede di formazione di
linfociti), nell'infanzia fino alla pubert dove raggiunge la sua massima grandezza per poi ridursi in
un processo di atrofizzazione nell'et adulta. Ha un colore grigiastro nel bambino che poi diventa
giallastro nell'adulto quando il tessuto linfoide viene rimpiazzato dal grasso. Svolge un ruolo
importante nei meccanismi immunitari. Secerne diversi fattori, tra cui la Timosina, che controllano
la differenziazione dei linfociti nelle loro trasformazioni in vari tipi di cellule T.
Milza. situata nella cavit addominale, al di sotto del diaframma, sopra il colon discendente e ed
esternamente al fondo dello stomaco e al rene di sinistra. un organo linfoide che pu essere
considerato come un voluminoso ganglio linfatico dove vengono prodotti leucociti non granulari:
linfociti, monociti, plasmacellule. Ha diverse funzioni:
Difesa: eliminazione per fagocitosi dei microrganismi presenti nel sangue durante il passaggio
attraverso i sinusoidi della milza (cellule reticoloendoteliali macrofagi).
Emolisi: I macrofagi dei sinusoidi inoltre rimuovono dal sangue anche i globuli rossi invecchiati e
la piastrine imperfette. Scindono dagli eritrociti distrutti le molecole di emoglobina, ricavandone
ferro e globina che vengono riportate nel torrente sanguigno per essere utilizzate successivamente
dal midollo osseo e dal fegato.
Riserva: la milza pu accumulare un considerevole volume di sangue al suo interno (nei seni
venosi).
La milza a livello circolatorio sanguigno rifornita dell'arteria lienale o splenica (aorta > tronco
celiaco > arteria lienale > vena lienale > vena porta).
I tessuti del malt (Mucosa Associated Lymph Tissue). I Tessuti Linfatici Associati alla Mucosa, che
sono disposti strategicamente in ogni parte del corpo, costituiscono uno dei maggiori organi
linfatici secondari. Sono distribuiti sulla superficie delle mucose ed arrivano a coprire
un'area di circa 400m2. Considerata l'enorme quantit di antigeni* che entra in contatto con
tali mucose, si comprende quanto sia importante la loro azione di difesa immunitaria. Le
tonsille, le Placche di Peyer nella membrana dell'intestino Ileo, e l'appendice ileo-cecale,
sono tutti luoghi ove il Malt presente. Possiamo perci affermare che la funzione strategica
del Malt quella di proteggere l'apparato respiratorio, digerente, genitale e urinario, da
microbi ed altro materiale estraneo.
*sono macromolecole che inducono il sistema immunitario a produrre anticorpi. Si tratta di solito o di una proteina di
rivestimento di cellule o di microrganismi o di una sostanza chimica che i linfociti riconoscono come estranea al corpo e
che scatena la loro reazione.

ALTRE FUNZIONI DEL SISTEMA LINFATICO


Riportare il circolo il liquido e le proteine filtrati dai capillari sanguigni.
Trasferire i grassi assorbiti a livello dellintestino tenue nella circolazione sistematica.
Catturare e distruggere patogeni estranei allorganismo, producendo e trasformando le cellule
deputate alla loro neutralizzazione.

Fantauzzi Marika
Milioni Adelmo
Verri Alessandra

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