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L’atomo si spiega in base ad

onde stazionarie di …
elettroni
Relazione di L. De Broglie

E=h Plank
E = m c2 Eistein
m c2 = h  = h c/

m c = h/
Interferenza e diffrazione
Due onde possono combinarsi in modo costruttivo e distruttivo

Onde in fase Onde fuori fase Onde in un liquido

Dispersione della luce bianca in un prisma


È noto che la luce solare può essere scomposta nei vari colori
Lo stato di un elettrone è descritto dalla
funzione d’onda Ψ.
La funzione d’onda Ψ non ha significato fisico
diretto. Si può invece dimostrare che la
funzione Ψ2, nota come densità di probabilità
fornisce la probabilità di trovare l’elettrone
nell’unità di volume ed è quindi proporzionale
alla densità di carica presente.
Mentre Ψ può assumere anche valori negativi
(l’ampiezza di un’onda può essere sia positiva
che negativa), Ψ2 assume solo valori positivi
Erwin Schrödinger
Orbitale atomico
Regione dello spazio intorno al nucleo delimitata
da una superficie all’interno della quale c’e’ il
99% di probabilita’ di trovare l’elettrone
Essi sono le funzioni d’onda Y ottenute
dalla risoluzione della equazione di
Schroedinger

la probabilità di trovare un
elettrone entro una certa
area, dt, è data dal valore
di Y2 dt.
L’atomo quanto-meccanico
• Gli elettroni nell’atomo hanno energie quantizzate
• Le funzioni d’onda dell’elettrone sono tridimensionali,
quindi definiti da tre numeri
La funzione d’onda che descrive un elettrone in un atomo è
l’orbitale atomico
• Le energie e le forme matematiche degli orbitali sono
calcolati con l’equazione di Shrodinger
Ogni elettrone aggiunge 3 variabili (x, y e z) all’equazione,
Le differenze di livello energetico calcolate con l’equazione sono
in accordo con quelle calcolate dagli spettri atomici
• Ogni orbitale è definito da tre numeri quantici, più un
quarto per definire l’elettrone in un atomo
I numeri quantici degli orbitali
• Numero quantico principale, n (=1,2,3..)
• Determina la dimensione ed energia
• livello o “shell”

• Numero quantico secondario, l (0  l  n-1)


• Indica la forma
• sottolivello (subshell)

• Numero quantico magnetico m (-l  ml  l)


– Determina l’orientamento spaziale
Gli orbitali e i numeri quantici

n=1
1s
l=0
n=1 l=0
n=2 l=0
n=3 l=0
Gli orbitali e i numeri quantici

n=2
2p
l=1
n=2 l=1
Se l = 1 allora m = -1,0,+1

m=0 m = +1 m = -1
n=3 l=1
n=4 l=1
Gli orbitali e i numeri quantici

n=3
3d
l=2
m = +2 m = +1 m = -1

m = -2 m=0
Gli orbitali e i numeri quantici

n=4 l=3 orbitali ‘f’


Essendo l = 3 m = -3,-2,-1,0,+1,+2,+3
a) il valore assunto da 'n' determina l'energia
dell'orbitale ed individua i 7 livelli energetici
possibili, detti anche strati o gusci.
b) il valore assunto da 'l' è associabile al tipo ed
alla forma dell'orbitale. Esistono 4 tipi di
orbitali. Gli orbitali 's' presentano simmetria
sferica, gli orbitali 'p' presentano una forma a
otto di rotazione, gli orbitali 'd' ed 'f' forme
complesse.
c) il valore assunto da 'm' è associabile al
numero di orbitali per tipo presenti in ciascun
livello energetico.
1° Livello energetico
1 orbitale s (1s) capienza max:
2 elettroni
2° Livello energetico
1 orbitale s (2s) capienza max: 2 elettroni

3 orbitali p (2p) capienza max: 6 elettroni


3° Livello energetico
1 orbitale s (3s) capienza max: 2 elettroni
3 orbitali p (3p) capienza max: 6 elettroni
5 orbitali d (3d) capienza max: 10 elettroni

4° Livello energetico
1 orbitale s (4s) capienza max: 2 elettroni
3 orbitali p (4p) capienza max: 6 elettroni
5 orbitali d (4d) capienza max: 10 elettroni
7 orbitali f (4f) capienza max: 14 elettroni
Prima conferenza, 1911
17 of the 29 attendees were or became Nobel Prize winners.
Concetto di probabilità radiale
Dividiamo lo spazio intorno al nucleo in gusci sferici concentrici di spessore
infinitesimo dr. Il volume di un generico guscio di superficie 4r2, che si trovi a
distanza r, sarà pari a 4r2dr e la probabilità di trovarvi l’elettrone si otterrà
ovviamente come prodotto della probabilità di trovare l’elettrone nell’unità di
volume Y2 ed il volume del guscio stesso.

dP = Ψ2 4 π r2 dr.
Il rapporto dP/dr rappresenta la variazione della probabilità al variare della distanza
dal nucleo ed è quindi una funzione di distribuzione della probabilità in funzione
del raggio (radiale)

dP/dr = Ψ2 4 π r2
La natura CORPUSCOLARE della luce

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