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LA CONFIGURAZIONE ELETTRONICA DELL’ATOMO

Dalla configurazione elettronica dipendono tante delle proprietà dell’atomo. Col termine configurazione si
intende il modo con cui, in ogni atomo , gli elettroni si dispongono intorno al nucleo negli orbitali seguendo
regole e un ordine ben preciso. In luogo degli orbitali si scrivono dei quadretti e al posto degli elettroni
delle frecce. Gli orbitali sono di tipo s, di tipo p , di tipo d, di tipo f e hanno naturalmente forme diverse che
ricordano una sfera, una clessidra, hanno diversa direzione e solo per semplicità li rappresentiamo con dei
quadretti. La configurazione elettronica si può anche scrivere come
1s2 2s2 2p6 3s2 3p6……scrittura che vedremo più avanti.
Dell’atomo bisogna però conoscere alcune cose importanti. La prima è che le particelle subatomiche, con
carica diversa, hanno una posizione ben definita nell’atomo: i protoni e i neutroni si trovano nel nucleo e gli
elettroni nella zona vuota esterna al nucleo costituita dagli orbitali. Sono appunto gli elettroni e la loro
posizione che hanno importanza per quanto riguarda anche il discorso del legame chimico.
Ma quanti elettroni ha ogni atomo? Ciò è dato dal Numero Atomico, indicato con Z , che ci dice quanti sono
gli elettroni presenti negli orbitali ( corrispondente al numero dei protoni presenti nel nucleo). Il numero
atomico nella Tavola Periodica degli Elementi è scritto sopra al simbolo di ogni elemento.
E’ importante conoscere anche il significato dei quattro Numeri Quantici ( n, l, m,ms) poiché ci danno
informazioni circa l’energia dei livelli, la forma degli orbitali, la loro disposizione o orientamento nello
spazio e la particolare rotazione dell’elettrone intorno a se stesso in senso orario e antiorario. Tali due
rotazioni sono importanti perché , generando campi magnetici contrapposti, permettono a due elettroni di
poter coesistere all’interno dello stesso orbitale pur avendo la stessa carica.
Ci sono poi dei principi da cui non si può prescindere : il Principio di Aufbau, il Principio di Pauli e il Principio
di Hund.
Il Principio di Aufbau afferma che gli elettroni si distribuiscono negli orbitali partendo dall’orbitale ad
energia minore.
Nel livello n=1 abbiamo un orbitale di tipo s
Nel livello n=2 abbiamo gli orbitali di tipo s e di tipo p
Nel livello n=3 abbiamo orbitali di tipo s, di tipo p e di tipo d
Dal livello n=4 abbiamo orbitali di tipo s, di tipo p, di tipo d e di tipo f.
L’ordine di riempimento è 1s,2s,2p,3s,3p,4s,3d,4p,5s ……Noi faremo esempi di atomi in cui si arriva a
sistemare gli elettroni fino al livello 3.
Il Principio di Pauli è detto anche di Esclusione. Tale principio ci spiega che all’interno di ogni orbitale
possono stare solamente due elettroni a spin opposto. Infatti la rotazione di un elettrone in senso orario e
dell’altro in senso antiorario permette a due elettroni di stare nello stesso orbitale. Le due rotazioni
opposte vengono indicate dalle due diverse direzioni delle frecce nel quadretto.
Il Principio di Hund è detto anche della Massima Molteplicità. Tale principio ci spiega che, quando gli
elettroni vanno ad occupare gli orbitali multipli( p, d, f) si sistemano prima uno su ciascun orbitale con lo
stesso spin, poi si ricomincia con gli altri a spin opposto fino a completamento.
A pag. 17 del libro di testo c’è una rappresentazione di orbitali (quadretti) e di elettroni (freccette) per
l’atomo di ossigeno che ha Z=8 e quindi presenta due elettroni sull’orbitale 1s nel livello n=1, altri due
elettroni nell’orbitale 2s e quattro negli orbitali 2p nel livello n=2.
Dallo schema si può vedere che possiamo avere orbitali pieni (con due elettroni), e semipieni (con un solo
elettrone). Un atomo, oltre ad orbitali pieni e semipieni , può avere anche orbitali vuoti. Ciò si può vedere a
pag. 196 dove troviamo la configurazione del carbonio che ha Z=6.
Nel carbonio nel livello n=1 abbiamo l’orbitale s con due elettroni. Nel secondo livello n=2 abbiamo un
orbitale s con due elettroni e due orbitali p semipieni e uno vuoto. Questa configurazione però, come
vedremo in seguito facendo il legame chimico, non viene mantenuta dal carbonio che invece presenterà nel
livello n=2 quattro orbitali semipieni, uno di tipo s e tre di tipo p (ibridazione).
Tornando alla struttura dell’ossigeno questa può essere rappresentata anche con la scrittura

1s2 2s2 2p4


Dove gli esponenti indicano il numero degli elettroni che troviamo in quel tipo di orbitale. Per l’ossigeno
infatti abbiamo : nel livello n=1 un orbitale s con due elettroni, nel livello n=2 un orbitale s con due
elettroni e tre orbitali p con quattro elettroni in totale.
Nella Tavola Periodica a pag.19 e pag.20 del libro si possono individuare quattro blocchi, rispettivamente: il
blocco s (azzurro), il blocco p (rosa), il blocco d (verde) e il blocco f (giallo).Nel blocco s si riempono gli
orbitali s. Nel blocco p dopo gli orbitali s si riempono quelli p. E cosi via….
A tali appunti saranno allegati alcuni esempi di configurazione elettronica.

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