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Epidemie e Teoria del Caos

Massimo Blasone
Dipartimento di Fisica
Università di Salerno
&
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

1
Sommario
• Teoria del Caos
– Sistemi dinamici e complessità
– Determinismo, Riduzionismo, Caos

• Modelli epidemici
– Modelli matematici delle popolazioni
– Modelli matematici delle epidemie (SIR, SIRS, SEIR)

• Conclusioni/riflessioni

2
Motivazioni

• L’attuale emergenza sanitaria dovuta alla pandemia COVID-19 ci sottopone


quotidianamente a notizie e concetti riguardanti modelli epidemici (picco
dei contagi, R0, immunità di gregge, etc.)

• E’ perciò importante comprendere i concetti di base in materia

• I modelli epidemici vengono formulati nell’ambito dei sistemi dinamici non-


lineari, che possono avere caratteristiche di complessità e caoticità.

3
Determinismo
• Determinismo: concezione secondo cui in natura nulla avviene a caso ma
tutto è determinato secondo una catena causale di eventi precedenti,
escludendo qualsiasi forma di casualità nelle cose. Nella sua forma più
estrema, il determinismo nega la possibilità del libero arbitrio.

• Democrito: realtà consiste del vuoto infinito e degli atomi (immutabili,


eterni, in moto incessante tra di loro). Le proprietà dei corpi sono
determinate dal modo in cui gli atomi si aggregano.

• Epicuro e poi Lucrezio riprendono le idee di Democrito e Leucippo


introducendo un nuovo ingrediente: il “clinamen” (parenklisis), la
possibilità per gli atomi di deviare talvolta dalla loro traettoria in modo
casuale. Si salvava così il libero arbitrio.

• Dante parla di Democrito come colui ``che il mondo a caso pone’’


(Inferno, IV).

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Il fato

Le Moire Cloto e Lachesi intente a tessere il filo del fato. La Moira Atropo
siede nell'attesa inesorabile di reciderlo.
John Strudwick, A Golden Thread (Un filo prezioso), 1885 (olio su tela) 5
Determinismo classico
« La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che
continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico
l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara
a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è
scritto.
Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son
triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali
mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola;
senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro Galileo Galilei
laberinto. » (Il Saggiatore). (1564 – 1642)
Determinismo classico
Dalla pubblicazione dei Principia di Newton (1697), la
meccanica newtoniana diventa il punto di riferimento per
tutte le teorie scientifiche, e la base della visione filosofica
del mondo, il meccanicismo.

F=ma Isaac Newton


(1642-1727)

Equazioni differenziali  evoluzione dinamica del sistema

Condizioni iniziali  stato iniziale del sistema

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Determinismo classico
“Noi dobbiamo considerare lo stato presente
dell’universo come l’effetto di un dato stato
anteriore e come le causa di ciò che sarà in
avvenire.
Una intelligenza che, in un dato istante,
conoscesse tutte le forze che animano la natura
e la rispettiva posizione degli esseri che la
costituiscono, e che fosse abbastanza vasta per
sottoporre tutti i dati alla sua analisi,
abbraccerebbe in un’unica formula i movimenti
dei più grandi corpi dell’universo come quello
dell’atomo più sottile;
Pierre Simon de Laplace per una tale intelligenza tutto sarebbe chiaro e
(1749-1827)
certo e così l’avvenire come il passato le
sarebbero presenti”
(Essai philosophique sur les probabilitès, 1814)
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E’ interessante notare che gli stessi concetti appaiono molto prima.
Cicerone nel «De divinatione», riferendosi agli Stoici, scrive:

Se mai esistesse un uomo che sapesse con la sua mente cogliere l’intera serie
delle cause, nulla sfuggirebbe alla sua conoscenza, perché chi conosce le cause
degli eventi futuri, necessariamente conosce il futuro […] Gli eventi futuri,
infatti, non vengono in esistenza all’improvviso, perché la successione del
tempo […] non inventa nulla di nuovo, ma sviluppa ciò che c’era prima.

L.Russo, La rivoluzione dimenticata, Feltrinelli (2015)

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Crisi del determinismo classico - 1
Meccanica Quantistica (Einstein, Planck, Bohr, Heisenberg,
De Broglie, Schroedinger, etc..): dualismo onda-particella,
principio di indeterminazione di Heisenberg.

A.Einstein: “Dio non gioca a dadi con l’universo”

N.Bohr: “Piantala di dire a Dio che cosa fare con


i suoi dadi”

S.Hawking: “Non solo Dio gioca a dadi, ma li


getta laddove non possiamo vederli”

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Meccanica Quantistica
Principio di indeterminazione di Heisenberg:
Δx Δp ≥ ħ/2
E’impossibile misurare contemporaneamente con
precisione arbitraria posizione e momento di un oggetto.

W.Heisenberg: ``Nell’ambito della realtà le cui connessioni


sono formulate dalla teoria quantistica, le leggi naturali
non conducono quindi ad un completa determinazione di
ciò che accade nello spazio e nel tempo; l’accadere … è W. Heisenberg
piuttosto rimesso al gioco del caso.’’ (1901–1976)

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Effetto fotoelettrico

Impossibile da spiegare con la fisica


classica. Einstein ipotizzò che la luce
viaggia in pacchetti discreti di
energia, i quanti di luce o fotoni.

L’effetto fotoelettrico è il principio di


base per il funzionamento delle celle
fotovoltaiche, usate per produrre
energia elettrica.

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Dualismo onda particella

Esperimento di Young con elettroni. Ogni elettrone


passa contemporaneamente in ciascuna delle due
fenditure!

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Entanglement

Nel 1935 Einstein, Podolsky e Rosen proposero un paradosso, detto poi


“Paradosso EPR’’, con l’intento di dimostrare che la meccanica
quantistica non è una teoria fisica completa.

Il principale risultato fu invece quello di evidenziare l’esistenza di stati con


proprietà speciali, gli stati entangled.

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Qubit

Computer quantistici,
crittografia quantistica.

Teletrasporto quantistico

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Logica classica e logica quantistica
Con la meccanica quantistica si passa da una logica aristotelica o del terzo escluso,
ad una eraclitea (antidialettica) che invece lo include.
In uno stato quantistico convivono contemporaneamente due rappresentazioni
opposte di una stessa realtà: particella ed onda.

"nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo" (Eraclito).

``Penso si possa tranquillamente affermare che


nessuno capisce la meccanica quantistica’’

R.P.Feynman
(1918-1988)
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Crisi del determinismo classico - 2
• La teoria della relatività speciale (Einstein, 1905): spazio e tempo non
sono più assoluti come era per Newton, ma hanno proprietà dipendenti
dall’osservatore.

• H.Minkowski (1908): ``Le concezioni di spazio e di tempo


che desidero esporvi sono sorte dal terreno della fisica
sperimentale, e in ciò sta la loro forza. Esse sono
fondamentali. D'ora in poi lo spazio di per se stesso o il
tempo di per se stesso sono condannati a svanire in pure
ombre, e solo una specie di unione tra i due concetti
conserverà una realtà indipendente.’’

H.Minkowski
(1864-1909)

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Relatività speciale
• La maggior parte dei fisici dell’epoca erano convinti dell’esistenza dell’etere
luminifero, ipotetica sostanza in cui, secondo la visione meccanicistica, le
onde luminose si propagavano.

• Ma gli esperimenti condotti mostravano che la velocità della luce era la


stessa per tutti gli osservatori.

• Per spiegare questi fenomeni, Einstein abbandona il concetto di spazio e


tempo assoluti, come era per Newton.

• Ottiene quindi la celebre formula

𝐸 = 𝑚𝑐 2
che è alla base della energia nucleare (bomba atomica inclusa).

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Relatività

• Applicazioni della relatività: Global


Positioning System (24 satelliti con
orologi atomici a bordo)

Relatività speciale
Rallentamento tempo dovuto a velocità:
-7 μs/giorno.

Relatività Generale:
Accelerazione tempo dovuta alla gravità:
45 μs/giorno.

Errore spaziale totale: 0.000038 s/giorno 


300000 km/s = 11.4 km/giorno !
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Relatività generale
• Principio di equivalenza:
massa inerziale = massa gravitazionale

• Curvatura dello spazio-tempo:

• Equazioni di Einstein:

« La materia dice allo spaziotempo


come incurvarsi, e lo spazio curvo dice
alla materia come muoversi »
(J.Wheeler)
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Previsioni Relatività Generale
• Precessione perielio di Mercurio

• Deviazione raggi di luce

• Rallentamento orologi

• Esistenza buchi neri

• Onde gravitazionali

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Rivelazione onde gravitazionali (LIGO)
Il 14 settembre 2015 gli strumenti gemelli Laser Interferometer Gravitational-wave
Observatory (LIGO), negli Stati Uniti, a Livingston, in Louisiana, e a Hanford, nello
stato di Washington, hanno rivelato contemporaneamente questo evento:

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Riduzionismo
• La Fisica si occupa dello studio delle leggi che regolano i fenomeni naturali e
le interazioni dei costituenti della materia.

• Generalmente l’approccio di un fisico è quello di rendere il problema il più


semplice possibile, cercando di individuare le caratteristiche fondamentali
del fenomeno in studio e trascurando il resto. Ad esempio: lo studio del
moto di un grave o di un pendolo, trascurando l’attrito.

• Riduzionismo: tentativo di “ridurre il mondo dei fenomeni fisici a un insieme


finito di equazioni fondamentali” (F.Dyson).

• Questo approccio ha portato a degli enormi successi - come le attuali teorie


delle interazioni fondamentali - alla base di tutti i fenomeni che osserviamo,
che sicuramente costituiscono una delle più alte conquiste del genere
umano.

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Interazioni fondamentali
Tutti i fenomeni fisici finora osservati sono descrivibili in termini di 4 interazioni
fondamentali e delle (anti-)particelle elementari.
La teoria che descrive queste interazioni è detta Modello Standard.

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Sistemi complessi
• I fenomeni naturali sono in generale più complessi di quanto a prima vista
possa spesso sembrare. Alcuni esempi:

• il moto della pallina alla roulette


• il moto di una piuma che cade
• il tempo che farà fra due settimane
• Il gocciolamento di un rubinetto
• i terremoti
• l’andamento della borsa
• la diffusione di un’epidemia

• Come mai questi e altri fenomeni sembrano essere dominati dal caso e
sfidano la nostra possibilità di previsione, nonostante siano tutti fenomeni
descrivibili con leggi deterministiche?

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• L’idea riduzionista che basta scomporre un oggetto o un fenomeno in
quelle che sono le sue parti fondamentali per spiegarne il suo
comportamento complessivo, non è sempre valida.

• Le singole componenti di un sistema fisico non interagiscono sempre


debolmente, ma sono spesso fortemente accoppiate con termini non
lineari.

• Ad esempio a differenza della semplice forza elastica F  kx che


contiene solo un termine lineare, è spesso più realistico considerare dei
termini quadratici o di ordine superiore.

• Il tutto non è sempre la semplice somma delle singole parti.

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Crisi del determinismo classico - 3
``Una causa piccolissima che sfugga alla nostra attenzione
determina un effetto considerevole che non possiamo mancar di
vedere, e allora diciamo che l'effetto è dovuto al caso. Se
conoscessimo esattamente le leggi della natura e la situazione
dell'universo all'istante iniziale, potremmo prevedere esattamente
la situazione dello stesso universo in un istante successivo.

Ma se pure accadesse che le leggi naturali non avessero più alcun


segreto per noi, anche in tal caso potremmo conoscere la
Henri Poincaré situazione iniziale solo approssimativamente. Se questo ci
(1854-1912) permettesse di prevedere la situazione successiva con la stessa
approssimazione, non ci occorrerebbe di più e dovremmo dire che
il fenomeno è stato previsto, che è governato da leggi.

Ma non sempre è così: può accadere che piccole differenze nelle


condizioni iniziali ne producano di grandissime nei fenomeni finali.
Un piccolo errore nelle prime produce un errore enorme nei
secondi. La previsione diviene impossibile e si ha un fenomeno
fortuito’’. (Science et méthode)
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Il Caos
• Nella mitologia greca, il Caos è lo stato primordiale di vuoto buio anteriore
alla creazione del cosmo da cui emersero gli dei e gli uomini.

• Nella Teogonia, Esiodo racconta che dal Caos si generarono Gea (la Terra),
Tartaro (un luogo infernale situato al di sotto dell'Ade) ed Eros (amore). Dal
Caos poi nacquero Notte (l'oscurità della notte) ed Erebo (le tenebre degli
Inferi). Dal Caos infine nacque Urano, la personificazione del Cielo infinito.

• Nella Fisica moderna, il termine caos ha un significato preciso, legato al


peculiare comportamento di alcuni sistemi che mostrano una forte
dipendenza della loro evoluzione temporale dalle condizioni iniziali.
L’importanza del caos è stata riconosciuta solo di recente (Poincarè (1900)
Kolmogorov (1941), E. Lorenz (1963), B. Mandelbrot (1970), D. Ruelle (1971),
M. Feigenbaum (1980) )

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Caos deterministico
• Un sistema esibisce caos deterministico quando abbiamo una dipendenza
molto sensibile dalle condizioni iniziali, quando cioè una incertezza iniziale
cresce esponenzialmente col tempo.

• Questo determina una impredicibilità a lungo termine della sua evoluzione


futura.

29
• In regime di caos, l’incertezza iniziale ε0 si propaga nel tempo secondo la
legge t
 (t )   0e
dove λ si chiama massimo esponente di Lyapunov.

• Supponiamo di non volere un’incertezza maggiore di 1, e indichiamo


questo tempo di previsione massimo con tmax , cioè sia ε(tmax)=1 .

• Allora prendendo i logaritmi di entrambi i membri si ottiene

1 1
tmax  log  
  0 
• Per quanto piccolo possa essere il nostro tasso di crescita esponenziale λ,
se λ>0, per poter raddoppiare il tempo di previsione bisogna diminuire di
molti ordini di grandezza l’incertezza iniziale, raggiungendo
inevitabilmente dei limiti invalicabili.

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Esempi di Caos deterministico

Il biliardo di Sinai

Gli ostacoli sferici per il potere


defocalizzante delle superfici curve
fanno sì che piccole differenze
iniziali vengano amplificate e dopo
pochi rimbalzi due traiettorie
inizialmente simili hanno una
evoluzione completamente diversa.

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Esempi di Caos deterministico

Instabilità nel sistema solare


Già Poincarè si rese conto agli inizi del secolo che il problema dei tre corpi non
ammette una soluzione analitica e un piccolo corpo di prova si muove in
maniera erratica nel campo gravitazionale di due grossi corpi massivi.

Esempi:

- Il moto irregolare di
Iperione un satellite molto
deformato di Saturno

- La distribuzione dei periodi


degli asteroidi, che mostra
dei buchi in corrispondenza
di valori razionali con il
periodo dell’orbita di Giove.
32
Il modello di Lorenz
• Il modello di Lorenz (1963) descrive un fluido in un campo gravitazionale
costante posto tra due piani a temperature fissate.

 dx
 dt   ( x  y )

 dy
  rx  y  xz
 dt
 dz
 dt  xy  bz

• Il modello di Lorenz serve a modellare il comportamento dell’atmosfera o del


magma sotto la crosta terrestre.
33
L’effetto farfalla
• Nello studiare numericamente il suo modello, Lorenz ripetè
un calcolo inserendo valori iniziali leggermente diversi
rispetto a quelli usati precedentemente. Notò che il risultato
era invece completamente diverso. Lorenz aveva osservato
un fenomeno di forte dipendenza dalle condizioni iniziali.

• Una conferenza tenuta da Lorenz nel 1979 ha come titolo:


Può il battito d’ali di una farfalla in Brasile provocare un
tornado in Texas?

• Fluttuazioni su scale di qualche centimetro, possono


estendersi amplificate su scale di un metro e poi di chilometri
in poche settimane! E.N. Lorenz
(1917-2008)
• Filastrocca popolare:
Per colpa di un chiodo si perse lo zoccolo
per colpa di uno zoccolo si perse il cavallo
per colpa di un cavallo si perse il cavaliere
per colpa di un cavaliere si perse la battaglia
per colpa di una battaglia si perse il regno!
34
Caos e mescolamento di fluidi
• Il meccanismo dell’allungamento e del ripiegamento (stretch
and fold).

35
La turbolenza

• All’aumentare della velocità oltre una certa soglia il moto di un fluido


passa da un regime laminare ad uno turbolento.
• Si formano strutture complesse che variano nello spazio e nel tempo. Si
ha caos spazio-temporale.

36
Altri esempi di sistemi caotici
• Biologia: Dinamica delle popolazioni (May, 1987)

• Chimica: reazioni oscillanti (Zabotinsky, 1961), del tipo


A+B→ C+D e C+D →A+B

• Medicina: frequenza cardiaca (Mackey, Glass, 1977); encefalogramma (May,


1991); epidemie (Olsen, 1988).

• Politica: il nostro precedente sistema elettorale, denominato Porcellum


(Calderoli, 2005), per quanto riguarda il Senato dove prevedeva soglie di
sbarramento e premi di maggioranza su base regionale.*

• Cinema: Jurassic Park (1993), Sliding Doors (1998).

* G.Pontuale, S.Genovese, E.La Nave, A.Petri, Forum di Quaderni Costituzionali, Il Mulino, 2008.

Si veda anche: A.Vulpiani, Determinismo e Caos, Carocci (2004). 37


La geometria del caos: i frattali

• I sistemi caotici possono avere degli attrattori con particolari


caratteristiche geometriche: gli attrattori strani.

• Gli esponenti di Lyapunov sono correlati con le dimensioni frattali degli


attrattori strani.

L’attrattore di Hénon L’attrattore di Lorenz

38
I frattali

“Perché la geometria viene spesso descritta come fredda e


arida? Una ragione è l’inabilità di descrivere la forma di una
nuvola o di una montagna, una linea costiera o un albero.
Le nuvole non sono delle sfere, le montagne non sono dei
coni, le linee costiere non sono dei cerchi, il sughero non è
liscio ed i fulmini non si muovono lungo linee diritte.” B. Mandelbrot
(1924-)

Insieme di Mandelbrot
• Così Mandelbrot nel suo libro The Fractal
Geometry of Nature descrive l'inadeguatezza della
geometria euclidea nella descrizione della natura.

39
Cos’è un frattale

Un frattale è un oggetto che

mostra una invarianza di

scala, ovvero ha la stessa

struttura a tutte le scale e

possiede una dimensione

non intera.

40
Frattali: geometria non banale

• Consideriamo la curva di Koch

• Per n=0 la sua lunghezza è L=a

4
• Per n=1 abbiamo L  a
3
2
• Per n=2 abbiamo L   4  a
3
n
• Per n generico 4
L  a
3

• Ne segue che

L   per n  
41
La dimensione frattale
• Il termine frattale fu coniato da Mandelbrot e ha origine nel termine latino
fractus, poichè la dimensione di un frattale non è intera.

• La dimensione di un oggetto è data dal numero minimo di coordinate


necessarie ad individuare i punti dell’oggetto stesso.

• per un punto è 0
• per una linea è 1
• per una superficie è 2
• …

• Questa dimensione è detta topologica ed è sempre un numero intero.

42
La dimensione frattale
• La dimensione frattale (o di Hausdorff) è una generalizzazione
della definizione di dimensione euclidea

ln( N ( ))
DF  lim
 0 ln(1 /  )
43
La polvere di Cantor

N ε Itera-
zione

1 1 0
2 1/3 1
22 (1/3) 2 2
2n (1/3) n n
n
ln( 2)
DF  lim n
 0.63..
 0 ln(3)
44
La curva di Koch

ln 4
DF  lim  1.26..
 0 ln 3

Con questa definizione di dimensione, la lunghezza della curva di Koch è:


log 4/log3
 1  
n

L  lim N ( )  lim 4   a  a
log 4/log 3
DF n
 0 n 
 3   45
Il tappeto di Sierpinski

ln 8
DF  lim  1.9
 0 ln 3

46
Esempi di strutture frattali

47
Esempi di strutture frattali

48
Esempi di strutture frattali

49
Esempi di strutture frattali

Una rete fluviale

50
Frattali in economia

• L’andamento degli
indici di Borsa ha una
struttura irregolare ed
autosimilare, quindi è
un frattale

51
Simulazione frattale di paesaggi

52
Frattali nell’arte
Frattali nell’arte

54
Frattali e musica

• H.J.Brothers, ``Structural Scaling in Bach’s Cello Suite No. 3’’, Fractals


(Vol. 15, No. 1, 2007; pages 89-95)

Abstract: The Bourrée Part I from Johann Sebastian Bach's Cello Suite No.
3 provides a clear example of structural scaling. The recursive form of this
structure can be visualized in the manner of a well known fractal
construction — the Cantor set.

Esempi di musica generata


con algoritmi frattali: 1 , 2

http://www.brotherstechnology.com/math/fractal-music.html
55
Sistemi viventi e complessità
Gli organismi viventi hanno caratteristiche tipiche dei sistemi complessi:

• grande numero di componenti che interagiscono non-linearmente


• auto-organizzazione
• adattabilità (resilienza verso perturbazioni esterne)
• comportamento emergente (dinamica collettiva non predicibile a partire dalle
singole componenti)
• invarianza di scala (struttura frattale spaziale e temporale).

• La vita è caratterizzata da un equilibrio omeostatico tra robustezza e adattabilità,


caratteristiche di sistemi caotici vicini al punto critico (self-organized criticality)

• La vita può essere definita come il “fenomeno che si colloca tra ordine e caos” *

• Si osserva che gli organismi sani hanno caratteristiche caotiche (battito cardiaco,
respirazione, pressione sanguigna, etc.).

* S. A. Kauffman, The origins of order: Self-organization and selection in evolution. (Oxford Univ. Press, 1993)
56
Studio delle popolazioni
Lo studio delle epidemie è storicamente legato a quello delle popolazioni.
Modelli per la dinamica delle popolazioni:

• Fibonacci
• Malthus
• Equazione logistica
• Modello di Lotka-Volterra

57
La successione di Fibonacci
Nel ”Liber Abaci” (1202), oltre all’introduzione della numerazione araba, viene
enunciato il primo problema conosciuto di dinamica di popolazioni:

”Un uomo possiede una coppia di conigli in una conigliera e vorrebbe sapere
quante coppie di conigli possiederà dopo un anno se, in modo naturale, ogni
coppia di conigli che abbia due mesi di vita genera una nuova coppia ogni mese.”

58
Si ottiene il seguente risultato (successione di Fibonacci):

Relazione di ricorrenza:

Keplero riscopre questa successione e trova che

dove φ è la sezione aurea.


59
Legge di Malthus
T.Malthus nel 1786 formula un modello (discreto) che
prevede una crescita esponenziale di una popolazione.
La versione continua è

con soluzione

dove r = n − m è il tasso di crescita effettiva, cioè la differenza tra i tassi di nascita


e di morte.

60
Equazione logistica
• Il modello malthusiano funziona bene su brevi periodi, finché le risorse
possono considerarsi inesauribili. Per tempi più lunghi questo non può
essere vero e deve essere introdotto un meccanismo di «compensazione»
che impedisca la crescita esponenziale della popolazione.

• Modificando la legge di Malthus con una R non costante, si arriva


all’equazione logistica (non-lineare) (Verhulst, 1838)

La costante k = r/r’ viene detta capacità portante dell’ambiente (carrying capacity)


oppure soglia ecologica.

61
Equazione logistica

62
Il picco di Hubbert
Il geofisico M.K. Hubbert elaborò nel 1956 un modello per descrivere l’evoluzione di
una risorsa mineraria finita, con una curva detta appunto di Hubbert. Tale curva è
stata poi derivata a partire dalla equazione logistica.

63
Mappa Logistica
Versione discreta dell’equazione logistica:

Ponendo si ottiene R.May (1937-2020)

• Modello più semplice che esibisce comportamento caotico

64
Modello di Lotka-Volterra

Il modello di Lotka e Volterra descrive la dinamica di due


popolazioni, una di prede (x) , l’altra di predatori (y).

• In assenza di predatori, la specie x aumenta esponenzialmente con tasso di


crescita A
• In assenza di prede, la specie y diminuisce esponenzialmente con tasso di
decrescita B

65
Le soluzioni delle equazioni di Lotka-Volterra hanno un caratteristico andamento
oscillatorio che descrive l’equilibrio dinamico tra le due popolazioni.

66
Modelli epidemici

• Primo modello (vaiolo) ad opera di Bernoulli


(1766)
• Equazione logistica usata per modellizzare
epidemie W.Kermack (1898-1970), A.McKendrick (1876-1943)

• Modelli deterministici (modello a compartimenti di Kermack-McKendrick, ~1930)

• Modelli statistici

G.Gaeta, Modelli Matematici in Biologia, Springer (2007)


67
Modello SIR
Nei cosiddetti modelli SIR la popolazione è divisa in tre classi:
- S (suscettibili di essere infettati),
- I (infettivi)
- R (rimossi: guariti o deceduti)

Evoluzione:

Equazioni:

con il vincolo:

68
Ipotesi alla base del modello SIR:

• non c’è un tempo di incubazione: ogni infetto è immediatamente infettivo;


• il contagio avviene per contatto diretto;
• la probabilità di incontro tra due individui della popolazione è la stessa;
• ogni malato ha una probabilità di guarigione per unità di tempo costante.

Nota: eliminando R(t) dalle equazioni del modello SIR, si ottiene

cioè un sistema di Lotka-Volterra con A=0 , B=β e αV=βV= α, in cui i suscettibili


sono le «prede» e gli infetti i «predatori».

69
Dalla equazione per I(t): dI/dt = (α S – β) I, si ricava il valore di soglia γ = β/α.

Condizione per lo sviluppo dell’epidemia:

γ è detto tasso relativo di rimozione, poiché misura quanto la rimozione


(guarigione o morte) è più veloce dell’infezione.

Il numero r = (α/β) S0 è anche detto tasso riproduttivo dell’infezione nella


popolazione; esso misura quante infezioni secondarie sono prodotte da ogni
infezione primaria.

Chiaramente, r > 1 corrisponde al caso epidemico.

Per un dato valore di S0 si avrà r > 1 o r < 1 a seconda delle caratteristiche


dell’infezione, regolate dai parametri α e β.

70
Numero di riproduzione di base R0

71
Soluzioni del modello SIR

Picco di I(t) in corrispondenza di S(t) = γ = β/α e di altezza

𝑁
𝐼∗ = 𝑁 − γ − γ 𝑙𝑜𝑔
γ
72
Effetti della vaccinazione
Per un’infezione data, l’unica variabile su cui poter agire è S0. Questo può essere
diverso da N o a causa di un’immunità acquisita geneticamente, o a seguito
di una campagna di vaccinazione.

Quindi, per una determinata infezione α e β sono date, mentre una campagna di
vaccinazione può incidere su S0.

Nel caso in cui in assenza di vaccinazione i suscettibili siano N, vaccinando una


percentuale η della popolazione il numero dei suscettibili diviene

𝑆0 = 1 − η 𝑁
possiamo dunque scendere sotto il valore di soglia se (1 − η)N < γ, vaccinando
una sufficente frazione η della popolazione, η > 1 − (γ/N).

A seguito della vaccinazione, il picco dei contagi si abbassa al valore

73
Immunità di gregge

74
75
Epidemia ed Endemia

• Il modello SIR descrive un’epidemia, che è una malattia infettiva localizzata


nel tempo: l'espansione del morbo è tanto rapida da rendere trascurabili le
nascite e le morti, avvenute non a causa dell’epidemia, degli individui della
popolazione.

• L'endemia, al contrario, è una malattia che permane su tempi lunghi.

• Da un punto di vista matematico, il caso endemico comporta l’aggiunta alle


equazioni del modello SIR di fattori che tengano conto di nascite e morti
(modello SIR endemico).

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Modello SIRS
Nel caso in cui l’immunità sia solo temporanea, lo schema diviene

In questo caso le equazioni SIR vanno modificate come segue, introducendo


un tasso effettivo ρ di ritorno allo stato suscettibile:

Conservazione del numero totale:

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Modello SI
Il caso più semplice è quello di una infezione per cui non si ha immunità neanche
temporanea: i malati guariti sono immediatamente nuovamente suscettibili.

In questo caso, abbiamo le cosiddette equazioni SI:

con S + I = N

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Modelli con ritardo (SEIR, SEI)
Si introduce una nuova classe, E (expecting) per tenere conto del tempo di
incubazione, in cui l’infetto non è ancora infettivo. La dinamica è

con 𝑆 𝑡 +𝐸 𝑡 +𝐼 𝑡 +𝑅 𝑡 =𝑁

Il modello può essere trattato in modo equivalente introducendo un ritardo


all’interno delle l’infettività si manifesta con un ritardo rispetto all’infezione.

• Comportamento complesso, possibilità di dinamica caotica.


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Considerazioni - 1
• L’attuale pandemia da Coronavirus (COVID19) ha evidenziato una instabilità
macroscopica della nostra società (altamente tecnologica) a livello globale:
è bastato un «battito d’ali» di un pipistrello a scatenare una crisi sanitaria
ed economica di dimensioni epocali, che avrà riflessi sull’organizzazione
futura del nostro mondo.

• L’aspetto preoccupante di questa situazione non è tanto il non aver previsto


l’epidemia, quanto il non aver compreso che, rispetto a questo tipo di
fenomeni, eravamo (e siamo) in un regime di dinamica caotica, esposti cioè
a grandi effetti potenzialmente generabili da piccole cause.

• Analogia con i terremoti: non possiamo prevedere quando accadono, ma


possiamo costruire edifici antisismici.

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Considerazioni – 2
• Il virus non è un organismo vivente, ma una molecola che sfrutta cellule ospiti
per replicarsi.

• In questo senso è suggestiva l’analogia con un’opera d’arte (p.es. un brano


musicale, o una poesia) che ha il solo scopo di essere «replicato» da
organismi ospiti, propagando così in qualche modo la vita dell’autore.

• La differenza tra i due tipi di «virus» è che nel primo caso, la cellula ospite
muore (aumento di entropia), nel secondo il cervello ospite si arricchisce di
informazione, cioè si ordina (diminuzione di entropia).

• Nel corso delle repliche, il virus o l’opera d’arte possono subire delle
modifiche (mutazioni).

• Domanda: chi è l’ «artista maligno» che ha «creato» COVID-19?

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