Massimo Blasone
Dipartimento di Fisica
Università di Salerno
&
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
1
Sommario
• Teoria del Caos
– Sistemi dinamici e complessità
– Determinismo, Riduzionismo, Caos
• Modelli epidemici
– Modelli matematici delle popolazioni
– Modelli matematici delle epidemie (SIR, SIRS, SEIR)
• Conclusioni/riflessioni
2
Motivazioni
3
Determinismo
• Determinismo: concezione secondo cui in natura nulla avviene a caso ma
tutto è determinato secondo una catena causale di eventi precedenti,
escludendo qualsiasi forma di casualità nelle cose. Nella sua forma più
estrema, il determinismo nega la possibilità del libero arbitrio.
4
Il fato
Le Moire Cloto e Lachesi intente a tessere il filo del fato. La Moira Atropo
siede nell'attesa inesorabile di reciderlo.
John Strudwick, A Golden Thread (Un filo prezioso), 1885 (olio su tela) 5
Determinismo classico
« La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che
continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico
l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara
a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è
scritto.
Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son
triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali
mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola;
senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro Galileo Galilei
laberinto. » (Il Saggiatore). (1564 – 1642)
Determinismo classico
Dalla pubblicazione dei Principia di Newton (1697), la
meccanica newtoniana diventa il punto di riferimento per
tutte le teorie scientifiche, e la base della visione filosofica
del mondo, il meccanicismo.
7
Determinismo classico
“Noi dobbiamo considerare lo stato presente
dell’universo come l’effetto di un dato stato
anteriore e come le causa di ciò che sarà in
avvenire.
Una intelligenza che, in un dato istante,
conoscesse tutte le forze che animano la natura
e la rispettiva posizione degli esseri che la
costituiscono, e che fosse abbastanza vasta per
sottoporre tutti i dati alla sua analisi,
abbraccerebbe in un’unica formula i movimenti
dei più grandi corpi dell’universo come quello
dell’atomo più sottile;
Pierre Simon de Laplace per una tale intelligenza tutto sarebbe chiaro e
(1749-1827)
certo e così l’avvenire come il passato le
sarebbero presenti”
(Essai philosophique sur les probabilitès, 1814)
8
E’ interessante notare che gli stessi concetti appaiono molto prima.
Cicerone nel «De divinatione», riferendosi agli Stoici, scrive:
Se mai esistesse un uomo che sapesse con la sua mente cogliere l’intera serie
delle cause, nulla sfuggirebbe alla sua conoscenza, perché chi conosce le cause
degli eventi futuri, necessariamente conosce il futuro […] Gli eventi futuri,
infatti, non vengono in esistenza all’improvviso, perché la successione del
tempo […] non inventa nulla di nuovo, ma sviluppa ciò che c’era prima.
9
Crisi del determinismo classico - 1
Meccanica Quantistica (Einstein, Planck, Bohr, Heisenberg,
De Broglie, Schroedinger, etc..): dualismo onda-particella,
principio di indeterminazione di Heisenberg.
10
Meccanica Quantistica
Principio di indeterminazione di Heisenberg:
Δx Δp ≥ ħ/2
E’impossibile misurare contemporaneamente con
precisione arbitraria posizione e momento di un oggetto.
11
Effetto fotoelettrico
12
Dualismo onda particella
13
Entanglement
14
Qubit
Computer quantistici,
crittografia quantistica.
Teletrasporto quantistico
15
Logica classica e logica quantistica
Con la meccanica quantistica si passa da una logica aristotelica o del terzo escluso,
ad una eraclitea (antidialettica) che invece lo include.
In uno stato quantistico convivono contemporaneamente due rappresentazioni
opposte di una stessa realtà: particella ed onda.
"nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo" (Eraclito).
R.P.Feynman
(1918-1988)
16
Crisi del determinismo classico - 2
• La teoria della relatività speciale (Einstein, 1905): spazio e tempo non
sono più assoluti come era per Newton, ma hanno proprietà dipendenti
dall’osservatore.
H.Minkowski
(1864-1909)
17
Relatività speciale
• La maggior parte dei fisici dell’epoca erano convinti dell’esistenza dell’etere
luminifero, ipotetica sostanza in cui, secondo la visione meccanicistica, le
onde luminose si propagavano.
𝐸 = 𝑚𝑐 2
che è alla base della energia nucleare (bomba atomica inclusa).
18
Relatività
Relatività speciale
Rallentamento tempo dovuto a velocità:
-7 μs/giorno.
Relatività Generale:
Accelerazione tempo dovuta alla gravità:
45 μs/giorno.
• Equazioni di Einstein:
• Rallentamento orologi
• Onde gravitazionali
21
Rivelazione onde gravitazionali (LIGO)
Il 14 settembre 2015 gli strumenti gemelli Laser Interferometer Gravitational-wave
Observatory (LIGO), negli Stati Uniti, a Livingston, in Louisiana, e a Hanford, nello
stato di Washington, hanno rivelato contemporaneamente questo evento:
22
Riduzionismo
• La Fisica si occupa dello studio delle leggi che regolano i fenomeni naturali e
le interazioni dei costituenti della materia.
23
Interazioni fondamentali
Tutti i fenomeni fisici finora osservati sono descrivibili in termini di 4 interazioni
fondamentali e delle (anti-)particelle elementari.
La teoria che descrive queste interazioni è detta Modello Standard.
24
Sistemi complessi
• I fenomeni naturali sono in generale più complessi di quanto a prima vista
possa spesso sembrare. Alcuni esempi:
• Come mai questi e altri fenomeni sembrano essere dominati dal caso e
sfidano la nostra possibilità di previsione, nonostante siano tutti fenomeni
descrivibili con leggi deterministiche?
25
• L’idea riduzionista che basta scomporre un oggetto o un fenomeno in
quelle che sono le sue parti fondamentali per spiegarne il suo
comportamento complessivo, non è sempre valida.
26
Crisi del determinismo classico - 3
``Una causa piccolissima che sfugga alla nostra attenzione
determina un effetto considerevole che non possiamo mancar di
vedere, e allora diciamo che l'effetto è dovuto al caso. Se
conoscessimo esattamente le leggi della natura e la situazione
dell'universo all'istante iniziale, potremmo prevedere esattamente
la situazione dello stesso universo in un istante successivo.
• Nella Teogonia, Esiodo racconta che dal Caos si generarono Gea (la Terra),
Tartaro (un luogo infernale situato al di sotto dell'Ade) ed Eros (amore). Dal
Caos poi nacquero Notte (l'oscurità della notte) ed Erebo (le tenebre degli
Inferi). Dal Caos infine nacque Urano, la personificazione del Cielo infinito.
28
Caos deterministico
• Un sistema esibisce caos deterministico quando abbiamo una dipendenza
molto sensibile dalle condizioni iniziali, quando cioè una incertezza iniziale
cresce esponenzialmente col tempo.
29
• In regime di caos, l’incertezza iniziale ε0 si propaga nel tempo secondo la
legge t
(t ) 0e
dove λ si chiama massimo esponente di Lyapunov.
1 1
tmax log
0
• Per quanto piccolo possa essere il nostro tasso di crescita esponenziale λ,
se λ>0, per poter raddoppiare il tempo di previsione bisogna diminuire di
molti ordini di grandezza l’incertezza iniziale, raggiungendo
inevitabilmente dei limiti invalicabili.
30
Esempi di Caos deterministico
Il biliardo di Sinai
31
Esempi di Caos deterministico
Esempi:
- Il moto irregolare di
Iperione un satellite molto
deformato di Saturno
dx
dt ( x y )
dy
rx y xz
dt
dz
dt xy bz
35
La turbolenza
36
Altri esempi di sistemi caotici
• Biologia: Dinamica delle popolazioni (May, 1987)
* G.Pontuale, S.Genovese, E.La Nave, A.Petri, Forum di Quaderni Costituzionali, Il Mulino, 2008.
38
I frattali
Insieme di Mandelbrot
• Così Mandelbrot nel suo libro The Fractal
Geometry of Nature descrive l'inadeguatezza della
geometria euclidea nella descrizione della natura.
39
Cos’è un frattale
non intera.
40
Frattali: geometria non banale
4
• Per n=1 abbiamo L a
3
2
• Per n=2 abbiamo L 4 a
3
n
• Per n generico 4
L a
3
• Ne segue che
L per n
41
La dimensione frattale
• Il termine frattale fu coniato da Mandelbrot e ha origine nel termine latino
fractus, poichè la dimensione di un frattale non è intera.
• per un punto è 0
• per una linea è 1
• per una superficie è 2
• …
42
La dimensione frattale
• La dimensione frattale (o di Hausdorff) è una generalizzazione
della definizione di dimensione euclidea
ln( N ( ))
DF lim
0 ln(1 / )
43
La polvere di Cantor
N ε Itera-
zione
1 1 0
2 1/3 1
22 (1/3) 2 2
2n (1/3) n n
n
ln( 2)
DF lim n
0.63..
0 ln(3)
44
La curva di Koch
ln 4
DF lim 1.26..
0 ln 3
L lim N ( ) lim 4 a a
log 4/log 3
DF n
0 n
3 45
Il tappeto di Sierpinski
ln 8
DF lim 1.9
0 ln 3
46
Esempi di strutture frattali
47
Esempi di strutture frattali
48
Esempi di strutture frattali
49
Esempi di strutture frattali
50
Frattali in economia
• L’andamento degli
indici di Borsa ha una
struttura irregolare ed
autosimilare, quindi è
un frattale
51
Simulazione frattale di paesaggi
52
Frattali nell’arte
Frattali nell’arte
54
Frattali e musica
Abstract: The Bourrée Part I from Johann Sebastian Bach's Cello Suite No.
3 provides a clear example of structural scaling. The recursive form of this
structure can be visualized in the manner of a well known fractal
construction — the Cantor set.
http://www.brotherstechnology.com/math/fractal-music.html
55
Sistemi viventi e complessità
Gli organismi viventi hanno caratteristiche tipiche dei sistemi complessi:
• La vita può essere definita come il “fenomeno che si colloca tra ordine e caos” *
• Si osserva che gli organismi sani hanno caratteristiche caotiche (battito cardiaco,
respirazione, pressione sanguigna, etc.).
* S. A. Kauffman, The origins of order: Self-organization and selection in evolution. (Oxford Univ. Press, 1993)
56
Studio delle popolazioni
Lo studio delle epidemie è storicamente legato a quello delle popolazioni.
Modelli per la dinamica delle popolazioni:
• Fibonacci
• Malthus
• Equazione logistica
• Modello di Lotka-Volterra
57
La successione di Fibonacci
Nel ”Liber Abaci” (1202), oltre all’introduzione della numerazione araba, viene
enunciato il primo problema conosciuto di dinamica di popolazioni:
”Un uomo possiede una coppia di conigli in una conigliera e vorrebbe sapere
quante coppie di conigli possiederà dopo un anno se, in modo naturale, ogni
coppia di conigli che abbia due mesi di vita genera una nuova coppia ogni mese.”
58
Si ottiene il seguente risultato (successione di Fibonacci):
Relazione di ricorrenza:
con soluzione
60
Equazione logistica
• Il modello malthusiano funziona bene su brevi periodi, finché le risorse
possono considerarsi inesauribili. Per tempi più lunghi questo non può
essere vero e deve essere introdotto un meccanismo di «compensazione»
che impedisca la crescita esponenziale della popolazione.
61
Equazione logistica
62
Il picco di Hubbert
Il geofisico M.K. Hubbert elaborò nel 1956 un modello per descrivere l’evoluzione di
una risorsa mineraria finita, con una curva detta appunto di Hubbert. Tale curva è
stata poi derivata a partire dalla equazione logistica.
63
Mappa Logistica
Versione discreta dell’equazione logistica:
64
Modello di Lotka-Volterra
65
Le soluzioni delle equazioni di Lotka-Volterra hanno un caratteristico andamento
oscillatorio che descrive l’equilibrio dinamico tra le due popolazioni.
66
Modelli epidemici
• Modelli statistici
Evoluzione:
Equazioni:
con il vincolo:
68
Ipotesi alla base del modello SIR:
69
Dalla equazione per I(t): dI/dt = (α S – β) I, si ricava il valore di soglia γ = β/α.
70
Numero di riproduzione di base R0
71
Soluzioni del modello SIR
𝑁
𝐼∗ = 𝑁 − γ − γ 𝑙𝑜𝑔
γ
72
Effetti della vaccinazione
Per un’infezione data, l’unica variabile su cui poter agire è S0. Questo può essere
diverso da N o a causa di un’immunità acquisita geneticamente, o a seguito
di una campagna di vaccinazione.
Quindi, per una determinata infezione α e β sono date, mentre una campagna di
vaccinazione può incidere su S0.
𝑆0 = 1 − η 𝑁
possiamo dunque scendere sotto il valore di soglia se (1 − η)N < γ, vaccinando
una sufficente frazione η della popolazione, η > 1 − (γ/N).
73
Immunità di gregge
74
75
Epidemia ed Endemia
76
Modello SIRS
Nel caso in cui l’immunità sia solo temporanea, lo schema diviene
77
78
79
80
Modello SI
Il caso più semplice è quello di una infezione per cui non si ha immunità neanche
temporanea: i malati guariti sono immediatamente nuovamente suscettibili.
con S + I = N
81
Modelli con ritardo (SEIR, SEI)
Si introduce una nuova classe, E (expecting) per tenere conto del tempo di
incubazione, in cui l’infetto non è ancora infettivo. La dinamica è
con 𝑆 𝑡 +𝐸 𝑡 +𝐼 𝑡 +𝑅 𝑡 =𝑁
83
Considerazioni – 2
• Il virus non è un organismo vivente, ma una molecola che sfrutta cellule ospiti
per replicarsi.
• La differenza tra i due tipi di «virus» è che nel primo caso, la cellula ospite
muore (aumento di entropia), nel secondo il cervello ospite si arricchisce di
informazione, cioè si ordina (diminuzione di entropia).
• Nel corso delle repliche, il virus o l’opera d’arte possono subire delle
modifiche (mutazioni).
84