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CERTIFICAZIONEENERGETICA
DM26/06/2015 AttuazionedelDLgs192/05
INTRODUZIONE
PubblicatoinGazzettaUfficialeil15luglio2015ilDM26/06/2015aggiornail
D.P.R.59/2009chedefinivalemetodologiedicalcoloeirequisitiminimiperla
prestazioneenergeticadegliedificiedegliimpiantitermici,inattuazione
dellarticolo4,comma1,delD.Lgs.192/2005.
Alfinedievitarelaframmentazionelegislativaregionalestabilisceladiretta
applicazionedellenuoveregolealleRegionichenonabbianoancora
dettatonormedirecepimentodelladirettiva2010/31/UE.
La vera novit contenuta nel decreto del Mise lintroduzione del concetto
di edificio di riferimento, vale a dire un edificio identico a quello di
progetto o reale in termini di geometria, orientamento, ubicazione territoriale,
destinazione duso e situazione al contorno e avente caratteristiche termiche
e parametri energetici predeterminati.
In pratica occorre effettuare 2 calcoli: uno sulla prestazione energetica
delledificio di riferimento e laltro sulla prestazione energetica delledificio
reale, che deve raggiungere la medesima prestazione delledificio di
riferimento.
Qual lo scopo? Mettere a disposizione un riferimento generale per
calcolare il valore di energia primaria limite che gli edifici di nuova
costruzione o quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti dovranno
rispettare.
Tali requisiti entreranno in vigore il 1 luglio 2015 e saranno resi pi
stringenti dal 1 gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1 gennaio 2021
per tutti gli altri immobili.
IlDM26/06/2015sicomponedi10articoliedi5allegati:leLineeGuida
NazionaliperlacertificazioneenergeticasonocontenutenellAllegato1cheha
4appendici.
Art3:leLineeguidaprevedono:
a)metodologiedicalcolo,anchesemplificatepergliedificicaratterizzatida
ridottedimensionieprestazionienergetichedimodestaqualit,finalizzatea
ridurreicostiacaricodeicittadini;
b)ilformatdiAPE,dicuiallappendiceBdelleLineeguida,comprendentetuttii
datirelativiall'efficienzaenergeticadell'edificioeallutilizzodellefonti
rinnovabilinellostesso,alfinediconsentireaicittadinidivalutareeconfrontare
edificidiversi;
c)loschemadiannunciodivenditaolocazione,dicuiallappendiceCdelle
Lineeguida,cherendauniformileinformazionisullaqualitenergeticadegli
edificiforniteaicittadini;
d)ladefinizionedelsistemainformativocomunepertuttoilterritorio
nazionale,diseguitoSIAPE,dicuiallarticolo1,comma1,letterac).
Art.4,comma1:
Costituisconoelementiessenzialidelsistemadiattestazionedellaprestazione
energeticadegliedifici,desumibilidalleLineeguidadicuiall'Allegato1:
a)leinformazionichedevonoobbligatoriamenteesserecontenutenell'APE,
compresiidatirelativiall'efficienzaenergeticadell'edificio,ivalorivigentianorma
dilegge,ivaloridiriferimentooclassiprestazionalicheconsentanoaicittadinidi
valutareeraffrontarelaprestazioneenergeticadell'edificioinformasinteticae
anchenontecnica,isuggerimentieleraccomandazioniinmeritoagliinterventi
pisignificativiedeconomicamenteconvenientiperilmiglioramentodella
predettaprestazione;
b)lenormetecnichediriferimento,conformiaquellesviluppateinambito
europeoenazionale;
c)leprocedureeimetodidicalcolo dellaprestazioneenergeticadegliedifici,
compresiimetodisemplificatidicuiallarticolo6,comma12,letteraa)deldecreto
legislativo.
Larticolo6definiscelavaliditdellattestatodicertificazionein10anniapartiredalsuo
rilascioedaggiornatoaogniinterventodiristrutturazioneoriqualificazionecheriguardi
elementiedilizioimpiantitecniciinmanierataledamodificarelaclasseenergetica
dell'edificioodell'unitimmobiliare.Lavalidittemporalemassimasubordinataal
rispettoditutteleprescrizioninormativevigentieleoperazionidicontrollodiefficienza
energetica,compresiicontrollisullimpiantodiclimatizzazione.
Incasodimancatorispettoditalidisposizionilattestatoperdeefficaciail31dicembre
dellannosuccessivoaquelloincuiprevistalaprimascadenzanonrispettata.Ilibrettidi
impiantoodicentraledevonoessereallegatiallattestatodicertificazioneenergetica.
PrincipalinovitrispettoalleprecedentiLineeGuida
laclasseenergeticacalcolata sullabasedellindicediprestazioneenergeticaglobale
nonrinnovabiledelledificiodiriferimento
leclassienergetichesalgonodasetteadieci,A4,A3,A2,A1,B,C,D,E,F,Genelcaso
di edificioaenergiaquasizero occorrespuntareunacasellaapposita
aggiornatiicasidiesclusionedallobbligodidotazionedellAPE
sopralluogoobbligatorio
istituzionediunarchiviodicosti mediperlaredazionedellattestatodiprestazione
energetica(ENEA)
istituitouncatastoenergeticouniconazionale,ilsistemainformativonazionaleAPE
(SIAPE),incuisonoraccoltituttigliattestatidiprestazioneenergetica,anchequelli
delleregionichehannounaproprialegislazioneinmateria.
SINTESIALLEGATOA LINEEGUIDANAZIONALI
CAMPODAPPLICAZIONE
ValepertuttelecategoriediedificidefinitidalDPR412/93indipendentementedalla
presenzadiimpianti.
Unicheesclusioni:box,cantine,autorimesse,parcheggimultipiano,depositi,strutture
stagionaliacoperturadiimpiantisportivie altri edifici a questi equiparabili in cui non
necessario garantire un confort abitativo (aggiunto nel D.M. 22 novembre 2012).
Nelcasodiedificicondiversedestinazionidusoincuinonpossibilesuddividerelezone
termicheledificiovalutatoinbasealladestinazionedusoprevalente.
INDICIDIPRESTAZIONEENERGETICA
Laprestazioneenergeticadefinitasostanzialmenteattraversogliindicidi
prestazione:
EPH climatizzazioneinvernale
EPC climatizzazioneestiva
EPW produzioneacquacaldasanitaria
EPV ventilazione
EPL illuminazione(perilnonresidenziale)
EPT trasportodipersoneecose(perilnonresidenziale)
LindicediprestazioneglobaleEPgl rappresentalasommadituttigliindici
edespressoinkWh/m2 pertutteledestinazioniduso.
Appendice A -Casi di esclusione dallobbligo di dotazione dellAPE
Sono esclusi dallobbligo di dotazione dellattestato di prestazione energetica i seguenti casi:
a) i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati (art. 3, c. 3, lett. d) del decreto legislativo);
b) edifici industriali e artigianali quando gli ambienti sono riscaldati o raffrescati per esigenze del processo produttivo o
utilizzando reflui energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili (art. 3, c. 3, lett. b) del decreto legislativo)
ovvero quando il loro utilizzo e/o le attivit svolte al loro interno non ne prevedano il riscaldamento o la climatizzazione;
c) gli edifici agricoli, o rurali, non residenziali, sprovvisti di impianti di climatizzazione (art. 3, c. 3, lett. c) del decreto
legislativo);
d) gli edifici che risultano non compresi nelle categorie di edifici classificati sulla base della destinazione d'uso di cui
all'articolo 3, D.P.R. 26.8.1993, n. 412, il cui utilizzo standard non prevede l'installazione e l'impiego di sistemi tecnici,
quali box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi,
(art. 3, c. 3, lett. e) del decreto legislativo). Lattestato di prestazione energetica , peraltro, richiesto con riguardo alle
porzioni eventualmente adibite ad uffici e assimilabili, purch scorporabili ai fini della valutazione di efficienza energetica
(art. 3, c. 3-ter, del decreto legislativo);
e) gli edifici adibiti a luoghi di culto e allo svolgimento di attivit religiose, (art. 3, c. 3, lett. f) del decreto legislativo);
f) i ruderi, purch tale stato venga espressamente dichiarato nellatto notarile;
g) i fabbricati in costruzione per i quali non si disponga dell'abitabilit o dell'agibilit al momento della compravendita,
purch tale stato venga espressamente dichiarato nellatto notarile. In particolare si fa riferimento:
- agli immobili venduti nello stato di "scheletro strutturale", cio privi di tutte le pareti verticali esterne o di elementi
dell'involucro edilizio;
- agli immobili venduti "al rustico", cio privi delle rifiniture e degli impianti tecnologici;
l) i manufatti, comunque, non riconducibili alla definizione di edificio dettata dallart. 2 lett. a) del decreto legislativo
(manufatti cio non qualificabili come sistemi costituiti dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di
volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici che si
trovano stabilmente al suo interno) (ad esempio: una piscina allaperto, una serra non realizzata con strutture edilizie,
ecc.).
Per le lettere da f) a l), resta fermo lobbligo di presentazione, prima dellinizio dei lavori di completamento, di una nuova
relazione tecnica di progetto attestante il rispetto delle norme per lefficienza energetica degli edifici in vigore alla data di
presentazione della richiesta del permesso di costruire, o denuncia di inizio attivit, comunque denominato, che, ai sensi
di quanto disposto al paragrafo 2.2, dellAllegato 1 del decreto requisiti minimi, il proprietario delledificio, o chi ne ha
titolo, deve depositare presso le amministrazioni competenti contestualmente alla denuncia dellinizio dei lavori.
METODIPERLADETERMINAZIONEDELLAPRESTAZIONE
1.Proceduradicalcolodiprogettoodicalcolostandardizzato
Laproceduradicalcolodiprogettoodicalcolostandardizzatoprevedela
valutazionedellaprestazioneenergeticaapartiredaidatidiingressorelativi:
alclimaeallusostandarddelledificio;
allecaratteristichedelledificioedegliimpianti,coscomerilevabilidalprogetto
energetico,previaverificadirispondenzadelcostruitoalprogetto.
2. Procedura di calcolo da rilievo sulledificio
Ai fini della redazione dellAPE, sono rispettati i seguenti criteri per lapplicazione delle
procedure di calcolo:
a) in caso di edifici di nuova costruzione o di edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni
importanti, si applica la procedura di calcolo di progetto o di calcolo standardizzato;
b) per gli edifici esistenti non sottoposti a ristrutturazione importante, ferma restando la
possibilit di avvalersi della procedura di calcolo di progetto o di calcolo standardizzato, si pu
applicare la procedura di calcolo da rilievo.
Il metodo di calcolo di progetto applicabile a tutte le tipologie edilizie, sia per gli
edifici nuovi che per quelli esistenti, indipendentemente dalla loro dimensione.
2. Metodo di calcolo di rilievo
2.1 Rilievo in sito (metodo analitico e per analogia costruttiva)
In merito alla procedura di calcolo da rilievo sulledificio, lettere a) e b), il metodo di calcolo
quello previsto dalle medesime norme tecniche di cui al metodo di calcolo di progetto, con
riferimento alle relative semplificazioni ivi previste per gli edifici esistenti (a tal fine, le
predette norme prevedono infatti, per gli edifici esistenti, modalit di determinazione dei dati
descrittivi delledificio e degli impianti sotto forma di abachi e tabelle in relazione, a esempio,
alle tipologie e allanno di costruzione) previa verifica della loro congruenza con le reali
caratteristiche delledificio oggetto di valutazione energetica da realizzarsi mediante rilievo in
situ, eventualmente con lausilio di adeguate strumentazioni.
Questo metodo applicabile a tutti gli edifici esistenti, indipendentemente dalla tipologie
edilizia e dalla dimensione.
lindicatore di cui alla Tabella 3 definito a partire dal valore dellindice di prestazione termica utile per il
riscaldamento delledificio di riferimento (EPH,nd,limite (2019/21)), calcolato secondo quanto previsto
dallAllegato 1, capitolo 3 del decreto requisiti minimi, ipotizzando, come indicato dal pedice, che in esso
siano installati elementi edilizi dotati dei requisiti minimi di legge in vigore dal 1 gennaio 2019 per gli edifici
pubblici, e dal 1 gennaio 2021 per tutti gli altri. Tale valore posto quale limite di separazione tra gli
involucri edilizi di qualit alta e di qualit media.
Per quanto riguarda la prestazione energetica estiva dellinvolucro, lindicatore di
cui alla Tabella 4 definito in base alla trasmittanza termica periodica YIE e
allarea solare equivalente estiva per unit di superficie utile Asol,est/Asup utile di cui
allAllegato 1, capitolo 3 e Appendice A del decreto requisiti minimi.
dove:
Fsh,ob il fattore di riduzione per ombreggiatura relativo ad elementi esterni
per larea di captazione solare effettiva della superficie vetrata kesima,
riferito al mese di luglio;
ggl+sh la trasmittanza di energia solare totale della finestra calcolata nel
mese di luglio, quando la schermatura solare utilizzata;
FF la frazione di area relativa al telaio, rapporto tra larea proiettata del telaio
e larea proiettata totale del componente finestrato;
Aw,p larea proiettata totale del componente vetrato (area del vano finestra);
Fsol,est il fattore di correzione per lirraggiamento incidente, ricavato come
rapporto tra lirradianza media nel mese di luglio, nella localit e
sullesposizione considerata, e lirradianza media annuale di Roma, sul piano
orizzontale.
2. Comparazione della prestazione energetica degli immobili
Nel rispetto di quanto disposto dallarticolo 6, comma 12, lettera b), numero 4),
del decreto legislativo, nella prima pagina dellAPE, la sezione denominata
Riferimenti posta accanto alla scala di classificazione, riporta gli indici di
prestazione e la classificazione per gli edifici aventi le stesse caratteristiche
dellimmobile oggetto di APE (zona climatica, esposizione, tipologia costruttiva e
di utilizzo, ecc.) nel caso che essi siano nuovi (quindi nel rispetto dei requisiti
per gli edifici nuovi disposti dal decreto requisiti minimi) e nel caso che essi
siano esistenti (lindice in questo caso riferito alla prestazione media degli
edifici analoghi).
Sono riportati infine gli indici di prestazione energetica dei singoli servizi.
PROCEDURADI CERTIFICAZIONE
AttestatodiQualificazioneEnergetica undocumentocontenenteindicazionisulla
qualitenergeticadiunedificio(nuovooesistente).AdifferenzaACE,l'AQEunicosu
tuttoilterritorioitaliano;ilformatoedicontenutisonostatisancitidald.m.19febbraio
2007erevisionatidald.m.26giugno2015.
richiestoinsiemealladichiarazionedifinelavori,alladichiarazionediconformitdelle
opererispettoalprogettoealladichiarazionedirispondenzaallaL.10/91:inquestocaso
deveessereasseveratodaldirettorelavori.
L'AQEdeveesserepredispostodauntecnicoabilitatononnecessariamenteestraneoalla
propriet,allaprogettazioneoallarealizzazionedell'edificio;essenzialmentesi
differenziadallACEperisoggettichesonochiamatiaredigerloeperl'assenza
dell'attribuzionediunaclassediefficienzaall'edificioinesame.
AttestatodiCertificazioneEnergetica riportaiprincipalidaticaratteristicidelsistema
edificioimpiantodellunitimmobiliareoggettodellacertificazione,gliindicatoridi
prestazioneglobaleeparziale(riscaldamento,raffrescamento,illuminazioneeproduzione
diacs),ilrendimentomediostagionaledell'impiantotermicoeleemissionidigasad
effettoserra(CO2 equivalenti);inoltre,ricordandolefinalitdelladirettivaeuropea,deve
indicareleraccomandazioniperilmiglioramentodelleprestazionienergetiche (con
relativevalutazionicosti/benefici).Taliinformazionisonoraggruppatepertipologienelle
diversesezionidell'ACE.