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Prof.

Patrizia Gallucci
MAPPA CONCETTUALE
Gli atomi ,ad eccezione dei gas nobili, si legano tra
di loro a formare molecole o aggregati di ioni.
• Teoria di Lewis:
– Gli elettroni esterni, di valenza, sono implicati nel
legame chimico.
– Se gli elettroni vengono trasferiti si ha legame
ionico.
– Se gli elettroni sono in compartecipazione si ha
legame covalente
– Gli atomi tendono ad assumere la configurazione
elettronica dei gas nobili, regola dell’ottetto.
L’elettronegatività è la capacità di un
atomo,che ha già formato un legame ,
di attrarre verso di sé gli elettroni del
legame.
Importante: il tipo di legame che si forma tra gli atomi di due elementi
dipende dalla loro differenza di elettronegatività.
Se Δe ˃ 1,9 LEGAME IONICO
Se Δe < 1,9 LEGAME COVALENTE
Il legame ionico è l'attrazione che si stabilisce
tra le cariche opposte di cationi ed anioni :
questi si formano grazie al trasferimento di
elettroni dal metallo al non metallo.
• un atomo di K e un atomo di Cl si avvicinano, il K
perde
un elettrone e diventa K+, mentre Cl acquista un
elettrone diventando Cl- .
• Poi gli ioni si uniscono a formare un solido ionico
che risulta stabile perché l'attrazione che nel
solido ogni catione ha per ogni anione supera la
repulsione tra ioni dello stesso segno.
+

SOLIDO IONICO
 Il legame ionico si forma tra un metallo e un
non metallo con differenza di
elettronegatività ≥ 1,9;
 Il Metallo cede i suoi elettroni ,
trasformandosi in catione, al nonMetallo che
si trasforma in anione;
 I cationi e gli anioni si attraggono e formano
un SOLIDO IONICO
Nel legame covalente gli elettroni responsabili del
legame sono condivisi tra i due atomi legati.
Il legame chimico singolo(o semplice) coinvolge due
elettroni che possono provenire da ciascuno dei due
atomi legati ,oppure da uno solo dei due (legame
covalente dativo).
Tra due atomi può instaurarsi più di un singolo
legame. Si parla di legame multiplo: doppio ,se nel
legame complessivo tra i due atomi sono coinvolte
due coppie di elettroni; triplo, se sono coinvolte tre
coppie di elettroni.
Il composto che si ottiene è di tipo molecolare
La condivisione di elettroni è equamente
ripartita tra i due atomi solo quando questi sono
identici es. H2, N2, O3, P4 (legame covalente
omopolare).
In caso contrario gli elettroni di legame passano
più tempo intorno all’atomo che ha maggiore
capacità di attrarli verso di sé (cioè è più
elettronegativo). In questi casi la molecola
risultante presenta un eccesso di carica negativa
localizzata su un atomo: si genera quindi un
dipolo elettrico. Queste molecole sono dette
dipolari(o semplicemente polari) e il legame si
chiama legame covalente polare.
N.B: Δe < 0,4 Legame covalente apolare
0,4<Δe < 1,9 Legame covalente polare
LEGAME COVALENTE POLARE
Nel 1957 Gillespie elaborò una teoria che permette di ricavare
le strutture molecolari delle Formule di Lewis.
Questa teoria è indicata con la sigla VSEPR: teoria della
repulsione delle coppie di elettroni del guscio di valenza.
La teoria si basa sul concetto che ,siccome le nubi
elettroniche si respingono, le coppie di elettroni esterni si
dispongono il più lontano possibile l’una dall’altra. Non
solo, ma i doppietti di non legame si respingono di più
delle coppie di legame.
I legami covalenti semplici, doppi e tripli ,ai fini della
geometria molecolare valgono come i legami covalenti
singoli.
In linea di massima la forza repulsiva tra coppie di elettroni
varia nel seguente modo:
repulsione tra doppietti solitari > repulsione tra doppietti
solitari e doppietti condivisi > repulsione tra doppietti
condivisi

Per determinare la geometria molecolare è necessario


calcolare il valore del numero sterico NS sommando il
numero di atomi (X), legati all'atomo centrale (A), e il
numero di coppie di elettroni libere presenti sull'atomo
centrale. In base a questo valore è possibile prevedere la
geometria della molecola.
Ogni molecola potrà essere rappresentata con la formula
generica AX n Em
in cui A rappresenta l'atomo centrale, X il numero di atomi
legati all'atomo centrale ed E le coppie di elettroni di non
legame presenti sull' atomo centrale.
NS = 2; geometria lineare
Per molecole con struttura AX2

La geometria lineare è assunta da quelle molecole il


cui atomo centrale presenta due legami chimici e
nessun doppietto solitario e che quindi hanno formula
generica AX2. (A = atomo centrale; X = atomi legati
all'atomo centrale).
Queste molecole risultano lineari
X—A—X
e i due legami si dispongono a 180° l'uno dall'altro.
Es: BeH2
NS = 3 ; geometria trigonale planare
Per molecole con struttura AX3, AX2E.
 Molecole ,con tre legami e nessun doppietto
solitario sull'atomo centrale (molecole con formula
generica AX3), assumono geometria trigonale
planare con i legami disposti su un unico piano a 120°
l'uno dall'altro.
Presentano questa geometria il tricloruro di boro
(BCl3)
 Molecole ,con due legami e una coppia di elettroni
solitaria sull'atomo centrale (molecole con formula
generica AX2E), assumono geometria
angolata (derivata dalla geometria trigonale planare).
A causa della maggior repulsione della coppia solitaria
sulle coppie di legame, l'angolo di legame risulta
inferiore a 120°.
Presenta questa geometria l'anidride solforosa SO2
Molecola trigonale planare
Molecola angolata
NS = 4 ; geometria tetraedrica
Per molecole con struttura AX4, AX3E, AX2E2.
 Molecole, con quattro legami e nessun doppietto solitario
sull'atomo centrale (molecole con formula generica AX4),
assumono geometria tetraedrica con i legami disposti a 109,5°
l'uno dall'altro.
Presenta questa geometria il metano (CH4).
 Molecole ,con tre legami e una coppia di elettroni solitaria
sull'atomo centrale (molecole con formula generica AX3E),
assumono geometria piramidale (derivata dalla geometria
tetraedrica). A causa della maggior repulsione della coppia
solitaria sulle coppie di legame, l'angolo di legame risulta essere
inferiore a 109,5°.
Presenta questa geometria la molecola dell'ammoniaca
NH3 nella quale gli angoli di legame sono di 107,3°.
 Molecole, con due legami e due coppie di elettroni
solitarie sull'atomo centrale (molecole con formula
generica AX2E2), assumono geometria
angolata (derivata dalla geometria tetraedrica). Le
due coppie solitarie occupano due vertici del tetraedro
ed esercitando una forte repulsione nei confronti degli
elettroni di legame, comprimono l'angolo di legame a
valori inferiori rispetto a quelli caratteristici della
geometria piramidale.
Presenta questa geometria la molecola dell'acqua H2O
nella quale gli angoli di legame sono di 104,5°.
Molecola tetraedrica

Molecola piramidale

Molecola angolata
Perché una molecola sia polare, cioè abbia una
parte parzialmente carica positivamente e una
parte parzialmente carica negativamente a
causa di uno squilibrio di elettroni verso gli
atomi più elettronegativi, occorre:
 La presenza di uno o più legami covalenti
polari
 La giusta geometria molecolare
Entrambi questi fattori infatti portano la
molecola a comportarsi come un dipolo
elettrico.
APOLARE POLARE

APOLARI POLARE
POLARE
 LEGAMI DIPOLO-DIPOLO : si formano tra le parti di
polarità opposta di molecole polari con dipoli
elettrici permanenti. (Fig 1) es: acetone
 FORZE DI LONDON: si formano tra le polarità
opposte di dipoli elettrici temporanei che si
vengono a formare in molecole apolari.(Fig2) es:
esano
 LEGAME IDROGENO: si forma tra l’idrogeno
parzialmente positivo, perché legato ad un atomo
molto elettronegativo di una molecola, e l’atomo
parzialmente negativo di una seconda molecola. Es
acqua, etanolo… (può essere anche intramolecolare
es proteine, DNA).(Fig 3 )
Fig 2

Fig 3
Fig 1
 Solidi ionici (KCl)
 Solidi covalenti (diamante,grafite)
 Solidi molecolari (ghiaccio)
 Solidi metallici (metalli e leghe)
Solido ionico
Solido covalente
Solido molecolare
Solido metallico

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