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I legami chimici

Il legame chimico si forma se gli atomi legati tra loro hanno un’ energia minore degli atomi separati.
Se l’energia potenziale dei due atomi diminuisce, i due atomi si uniscono formando il legame chimico
(principio dell’energia potenziale minima). Se invece l’energia potenziale aumenta, il tentativo di unione
fallisce e gli atomi non si legano tra di loro.

L’energia di legame è la quantità di energia che è necessaria fornire a una mole di sostanza non per i
legami che tengono uniti tutti i suoi atomi (u = kJ/mol, più è grande l’energia di legame tanto è più stabile
il legame che unisce gli atomi).

La regola dell’ottetto:
Un atomo è particolarmente stabile quando ha otto elettroni nello strato di valenza → rappresenta il
numero di elettroni che un atomo guadagna, perde o mette in comune quando si lega con altri atomi (=
numero di legami che è in grado di formare).

Il legame ionico è un'attrazione elettrostatica che si instaura tra due ioni di carica elettrica opposta, ossia
un catione (ione positivo) ed un anione (ione negativo). Questo tipo di legame si instaura tra un metallo
(elemento poco elettronegativo) ed un non metallo (elemento molto elettronegativo). La formazione del
legame ionico non porta alla costruzione di molecole ma ha una struttura cristallina compatta, nella quale
ciascuno ione è circondato da molti ioni di carica opposta.

Il reticolo cristallino (es di NaCl) è una struttura solida e ordinata che si può estendere nelle tre direzioni
perché qualsiasi ioni sulla superficie del cristallo può attirare altri ioni. I composti ionici sono buoni
conduttori di elettricità e il passaggio di essa è dovuto al movimento degli anioni (-) verso il polo positivo e
dei cationi (+) verso il polo negativo. Allo stato solido non possono condurre energia.

Il legame metallico è di tipo cooperativo. Gli ioni metallici positivi si dispongono in modo regolare a
formare un reticolo cristallino, strutture in grado di ridurre al minimo gli spazi vuoti, e tutti gli elettroni più
esterni passano liberamente da un atomo all’altro. La nube elettronica avvolge e tiene uniti tutti i cationi
metallici del cristallo. Il legame metallico è dovuto all’attrazione fra gli ioni metallici positivi e gli elettroni
mobili che li circondano.
La forza del legame metallico aumenta perché aumenta la carica nucleare.

Il legame covalente è un legame chimico in cui ogni atomo mette in comune uno o più elettroni. Si forma
tra atomi con elettronegatività uguale o comparabile. Nel legame covalente gli atomi condividono una
coppia di elettroni o più coppie detti doppietti, per raggiungere la configurazione dell'ottetto. Il legame può
essere rappresentato con la struttura di Lewis (puntini/lineette).

I legami covalenti multipli


Quando vengono condivisi due o tre coppie di elettroni, si formano legami covalenti doppi o tripli (multipli)

Il legame covalente dativo


Nel legame covalente dativo, la coppia di elettroni comuni è fornita da uno solo degli atomi partecipanti al
legame → questo si verifica quando un atomo ha già raggiunto l’ottetto esterno; se possiede ancora uno
o più coppie libere di elettroni, può comportarsi da donatore nei confronti di un atomo accettore.
È rappresentato da una freccia. Il legame dativo è importante perché giustifica la formazione di una
categoria di composti chiamati complessi o composto di coordinazione → i composti di coordinazione si
originano quando un metallo, o uno ione metallico, viene circondato da atomi donatori di elettroni,
appartenenti a molecole o a ioni negativi.
La scala di elettronegatività e i legami

leg. covalente puro 0,4 leg. covalente polare 1,9 leg. covalente ionico
|--------------------------|-------------------------------------|----------------------—--------|

legame covalente puro→ quando gli atomi coinvolti nel legame appartengono allo stesso elemento
chimico. In questo caso infatti la differenza di elettronegatività tra i due atomi è nulla.
legame covalente polare→ legame chimico in cui due atomi mettono in comune delle coppie di elettroni.

I legami tra gli elementi


atomi dei metalli → legami metallici
atomi dei non-metalli → legami covalenti
atomi dei non-metalli uguali → legame covalente puro
atomi dei non-metalli diversi → legame covalente polare
metalli e non-metalli → legami ionici

La struttura di Lewis
1. stabilire l’atomo centrale (quello con elettronegatività minore) e disporre i simboli degli altri atomi in
base alla simmetria
2. contare gli elettroni di valenza di tutti gli atomi coinvolti
3. posizionare una coppia di elettroni tra ogni coppia di atomi legati
4. completare gli ottetti degli atomi legati intorno all’atomo centrale
5. disporre gli elettroni rimanenti sull’atomo centrale
6. se l’atomo centrale non raggiunge l’ottetto, disegnare doppi o tripli legami
7. verificare di aver utilizzato il numero corretto di atomi di elettroni di valenza

semplici punti da ricordare:


- l’idrogeno forma un solo legame, il carbonio quattro, l’azoto tre e l’ossigeno due
- gli atomi coinvolti nei legami multipli sono C, N, O e S
-considerare sempre prima i legami singoli, poi eventuali legami multipli
-molecole o ioni isoelettronici, cioè con lo stesso numero di elettroni di valenza, sono spesso
isostrutturali, hanno cioè la stessa struttura

La forma delle molecole


Molte proprietà delle sostanze dipendono non solo dalla combinazione di atomi o dal loro numero, ma
anche da come questi si dispongono nello spazio. Per descrivere la forma delle molecole è necessario
definire dei parametri come:
-lunghezza di legame→ distanza che intercorre tra i nuclei dei due atomi uniti da un legame covalente
-angolo di legame→ angolo formato dagli assi che congiungono i nuclei degli atomi legati

Intorno all’atomo centrale della molecola si distribuiscono coppie elettroniche che si dividono in: coppie
elettroniche di legame (elettroni non appartenenti all’atomo centrale), e coppie elettroniche libere o
solitario (elettroni dell’atomo centrale).

La teoria VSEPR
Questa teoria è detta teoria della repulsione delle coppie di elettroni del guscio di valenza. I principi
fondamentali sono:
- la disposizione degli atomi di una molecola dipende dal numero totale di coppie elettroniche, libere e
condivise
- poiché coppie elettroniche di uguale segno si respingono, esse si collocano alla maggiore distanza
possibile l’una dall’altra
Legami covalenti sigma (σ) e pi greco (π). Quando l’orbitale di un atomo si sovrappone all’orbitale di un
altro atomo, si forma un legame covalente, con la compartecipazione di una coppia di elettroni.

Nel caso di sovrapposizione di due orbitali s, si forma un legame molto forte, detto legame sigma (σ), che
può essere formato anche dalla sovrapposizione di un orbitale s con un orbitale p. Quando si
sovrappongono due orbitali p, le possibilità esistenti sono due:
-se i due orbitali p si sovrappongono lungo il loro asse principale, si forma un legame σ;
-se i due orbitali p si sovrappongono lateralmente, con i loro assi disposti paralleli, formano un legame pi
greco (π).

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