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M. De Seta
Cristalli: gli atomi sono disposti in maniera ordinata su scale spaziali macroscopiche
Policristalli: gli atomi sono disposti in maniera ordinata su scale spaziali microscopiche (m);
sono quindi costituiti da grani di cristalli orientati in modo casuale
Amorfi: gli atomi sono disposti in maniera disordinata, solo lordine locale mantenuto.
I solidi cristallini
Nel seguito ci occuperemo essenzialmente dei solidi cristallini. Vediamo quindi come sono disposti
gli atomi in solidi di questo tipo
Un cristallo ideale costituito da una infinita ripetizione di unit strutturali (un atomo o una base
di atomi) identiche. Tali unit strutturali sono disposte su un reticolo periodico di punti detto
reticolo di Bravais o reticolo diretto.
In tre dimensioni un reticolo di Bravais consiste dei punti R della forma:
R=n1a1+n2a2+n3a3 dove a1 , a2 ,a3 sono vettori primitivi del reticolo e n1 n2 n3 assumono tutti i
possibili valori interi.
In un cristallo reale, essendo il volume del solido finito, le unita strutturali si ripetono un numero
NR grande (in un solido di un centimetro cubico NR 1023) ma finito di volte. In altre parole i
possibili valori di R sono finiti in quanto n1 n2 n3 assumono valori interi ma limitati.
Come mostrato nella figura seguente un solido cristallino e quindi costituito dallinsieme di punti
R del reticolo e dalla base di atomi presente in ciascun punto R.
Esempi tra i pi comuni di reticoli e strutture cristalline sono riportate nella figura seguente.
SC (cubico semplice)
Lorigine delle bande di energia si pu capire ragionando come abbiamo fatto per le molecole.
Abbiamo visto che se avviciniamo tra loro due atomi uguali, i livelli energetici degeneri
corrispondenti a ciascun orbitale atomico centrato su uno dei due atomi, quando le funzioni donda
degli elettroni corrispondenti si sovrappongono, si separa in due livelli energetici uno legante e uno
antilegante.
Consideriamo un insieme di N atomi identici. Se gli atomi sono lontani, ciascun orbitale atomico
dar origine a un livello N volte degenere. Quando gli atomi si avvicinano tale livello si separa in N
livelli energetici come mostrato nella figura seguente.
Se consideriamo che un solido pu contenere circa 1023 atomi per cm3, possiamo capire come tali
livelli formino praticamente un continuo ossia una banda.
La formazione delle bande in un solido monoatomico (in cui la base di atomi in ciascun punto
reticolare e costituita da un singolo atomo) a partire dai livelli atomici schematizzata in funzione
della separazione tra gli atomi a nella figura seguente:
Osserviamo che:
In un cristallo si formano tante bande quanti sono i livelli atomici.
In un solido monoatomico (1 atomo per base) costituito, come nel caso dellesempio precedente,
da N atomi identici, in ogni banda ci sono N stati spaziali. Tenendo conto dello spin, ciascuna
banda puo quindi ospitare 2N elettroni.
Se il solido non e monoatomico ma e costituito da NR unita strutturali identiche ( composte
da una base di piu atomi) che si ripetono in forma periodica, in ogni banda ci sono NR stati
spaziali. Ciascuna banda puo ospitare 2 NR elettroni. La presenza di piu atomi nellunita
strutturale contribuisce a formare piu bande.
Le bande sono separate da gap di energia ossia regioni energetiche in cui non ci sono stati.
A parit di distanza interatomica i livelli pi profondi si separano meno dei livelli pi esterni in
quanto le loro funzioni donda atomiche sono pi localizzate e quindi la loro sovrapposizione
minore.
Quando la distanza interatomica decresce oltre un certo limite le bande derivanti da orbitali
atomici distinti cominciano a sovrapporsi. In tal caso una descrizione in cui si considera un
singolo orbitale atomico non pi adeguata ma nel metodo LCAO bisogna considerare
contemporaneamente pi orbitali atomici.
Poich gli elettroni interni restano praticamente ancorati ai loro ioni, sono le bande originate dagli
elettroni di valenza che determinano le propriet fisiche dei solidi.
Esse possono essere o no completamente occupate dagli elettroni come mostrato nella fig. seguente.
Questo fatto, come vedremo in seguito, fa s che il solido sia isolante o metallico.
Infatti se un campo elettrico viene applicato a un solido gli elettroni potranno acquisire energia
extra solo se sono disponibili stati vuoti nellintervallo di energia fornito dal campo elettrico cio
allinterno della stessa banda. Se la banda piena lenergia del campo non pu essere trasferita agli
elettroni (il campo elettrico non riesce a far passare un elettrone da una banda allaltra superando la
gap di energia) e il solido ha un comportamento isolante.
Di conseguenza un solido potr avere un comportamento metallico soltanto se almeno una banda e
solo parzialmente occupata.
Poiche U(r) ha un andamento 1/r in prossimit dei vari ioni possiamo vedere che tale potenziale
tanto pi intenso quanto pi gli elettroni si muovono lungo la linea che contiene gli ioni. Su una
linea parallela a questa, le singolarit non sono pi presenti e il potenziale ha una forma corrugata
pi dolce.
Nei metalli, quali per esempio lAlluminio e il Rame elementari, gli elettroni pi esterni s e p degli
atomi perdono la loro identit atomica perch la loro estensione radiale grande o al limite
comparabile con la distanza interatomica. Di conseguenza gli elettroni difficilmente sentono il forte
potenziale di tipo atomico 1/r ma pi spesso sentiranno un debole potenziale corrugato.
9
In prima approssimazione si puo quindi considerare che gli elettroni si muovano in un potenziale
costante. Tale potenziale costante si pu ottenere mediando le cariche positive degli ioni in una
densit di carica uniforme che compensa la carica negativa degli elettroni.
Poich gli elettroni difficilmente possono uscire dal solido, sui bordi del solido stesso si pu
schematizzare il sistema con delle barriere di potenziale molto alte.
Il problema si riduce quindi a quello di un gas di elettroni in una scatola rappresentata dal volume
del solido. Se tale volume sufficientemente grande, le funzioni donda di singolo
1 ikr
elettrone sono onde piane k(r)=
e e la loro energia, trascurando il termine costante, ha una
V
2
2
2
! 2 (k x + k y + k z ) ! 2 k 2
=
.
relazione di dispersione parabolica del tipo E(k)=
2m
2m
L
a
k(x)=
eikx
L
In una catena composta da N atomi possiamo simulare il solido infinito chiudendo la catena su se
stessa come mostrato in figura.
1 = e ikL
Quindi k puo assumere solo valori discreti del tipo:
k=
2m 2m
=
(valori permessi di k)
L
Na
!2k 2
.
2m
Sappiamo dallapproccio di tipo LCAO, ma questa una caratteristica generale, che in ciascuna
banda del solido monoatomico sono presenti N stati spaziali. Di conseguenza i possibili valori di k
nella banda a energia pi bassa devono essere N. Quindi per descrivere una singola banda del solido
con il nostro modello di elettroni liberi dobbiamo limitare i valori di k nellintervallo - <k ,
a
a
che contiene gli N valori permessi
In una dimensione, la relazione di dispersione E(k)=
k=
2m
corrispondenti a m=0,1, 2, 3,, (N-1)/2,N/2
Na
In tal modo nella banda possono essere ospitati 2N elettroni corrispondenti agli N valori di k
permessi e ai due valori dello spin.
Lintervallo di valori di k - <k detta prima zona di Brillouin, e individua gli stati elettronici
a
a
della banda a energia pi bassa del nostro modello.
I valori di k parmessi al di fuori di tale intervallo individueranno gli stati elettronici appartenenti
alle successive bande del solido come mostrato nella figura seguente.
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II banda
I banda
2
a
2
a
Lampiezza delle bande pu essere valutata facendo la differenza tra lenergia minima e massima.
! 2 2
12
Loccupazione degli stati dipende dalla temperatura. Essendo il numero di elettroni in una banda
estremamente elevato (1023 el/cm3) loccupazione dei livelli seguir le leggi della statistica.
Gli elettroni soddisfano la statistica di Fermi-Dirac.
Si definisce energia di Fermi EF lenergia dellultimo livello occupato dagli elettroni.
A T=0 K tutti i livelli con energia inferiore al livello di Fermi sono occupati e i livelli a energia
superiore sono vuoti. La probabilit di occupazione degli stati P(E) ha cio la forma a gradino
mostrata nel pannello (a) della seguente figura.
1
e
( E ) / KT
+1
dove il potenziale chimico che coincide con lenergia di Fermi a T=0. Landamento a T=1000K
mostrato nel pannello (b).
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Osserviamo che per la loro natura quantistica e fermionica gli elettroni hanno velocit molto
maggiori di quelle previste nel caso di un gas classico di particelle libere, in cui le velocit seguono
la distribuzione di Maxwell. Infatti per il principio di Pauli anche a T=0 gli elettroni vanno ad
occupare tutti gli stati con k allinterno della sfera di Fermi stati cui corrispondono velocit date da:
vk =
!k
1
k E(k ) =
!
m
14
15
1 = e ik x L x = e
ik y L y
= e ik z Lz
2m y
2m x
2m z
; k y=
; k z=
dove mx,y,z =0,1, 2, 3,..
Lx
Lz
Ly
A T=0 gli elettroni si disporranno negli stati a energia pi bassa secondo lo schema riportato nella
figura seguente.
16
! 2k F2
.
Lenergia sulla superficie della sfera proprio lenergia di Fermi EF=
2m
I valori di EF e kF in termini del numero di elettroni Ne si ottengono nella maniera seguente:
Il volume nello spazio k occupato da un singolo valore di k permesso k=[
2m x 2m y 2m z
;
]
;
Lx
Lz
Ly
( 2 ) 3
( 2 ) 3
=
V
Lx L yLz
Ne
la densit di elettroni.
V
! 2k F2 ! 2
=
(32n)2/3
2m
2m
vF =
!k F ! (3 2 n )1 / 3
=
m
m
Tenendo conto delle densit elettroniche (n1022-1023 el/cm3), valori tipici dellenergia e della
velocit di Fermi sono:
EF4-6 eV ; vF=1-2 x108 cm/sec.
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2
2
2
2
! 2k 2 ! k x + k y + k z
Nel caso di bande tipo elettrone libero in cui E(k)=
=
, la densit degli
2m
2m
stati vale:
V 2m
D(E)=
2 2 ! 2
3/ 2
Come abbiamo detto, D(E)dE il numero di stati con energia compresa E e E+dE.
Tale quantit sar pari al numero di stati presenti nella calotta sferica di raggio compreso tra k e
k+k dove k=
2m
dk
dE
e
k=
E
dE
=
dE ;
dE
dk
!2
K+k
k
E
E+E
Si ha allora :
2
2
2V 4k
2V 4k
2V 4mk
2V
D(E)dE= 2
dE =
dE =
=
k =
3
3 dE
3
2
3
2
( 2 )
( 2 )
( 2 ) ! k
( 2 ) !
( 2 ) 3
dk
m
V
Semplificando si ottiene:
4k 2
4m
2m
!2
!2
E
dE
3/ 2
V 2m
D(E)=
E
2 2 ! 2
Possiamo definire anche la densit degli stati per unit di volume g(E):
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g(E)=
1 2m
D( E )
=
V
2 2 ! 2
3/ 2
Una quantit importante da definire la densit degli stati occupati per unit di volume che data
da:
No(E)=g(E)f(E)
Come esempio reale riportiamo nella figura seguente la densit degli stati occupati per il rame (la
cui banda di valenza ben approssimata da una relazione di dispersione tipo elettrone libero) allo
zero assoluto e a T=1000K.
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La presenza di gap di energia tra le diverse bande pero una caratteristica generale dei solidi.
Lo stesso risultato si ottiene infatti anche in un approccio opposto in cui si considera leffetto di un
potenziale periodico debole sui livelli di energia di elettrone libero.
Le energia elettroniche che si ottengono con un approccio di questo tipo nel caso di un solido
unidimensionale sono riportate nella seguente figura.
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Si pu vedere che:
Lenergia degli stati elettronici presenta delle discontinuit in corrispondenza dei valori di
n
k=
che nel modello a elettroni liberi individuano gli estremi delle regioni dello spazio k
a
corrispondenti alle diverse bande (in ciascuna delle quali sono contenuti N stati spaziali e quindi
N valori di k permessi).
Infatti la differenza di cammino ottico tra le due onde riflesse sar 2ka= 2n . Tale interferenza
costruttiva d origine a un onda riflessa di ampiezza uguale a quella dellonda che viaggia in
direzione opposta.
n
In altre parole, quando la condizione k=
. soddisfatta, unonda progressiva in una direzione
a
eikx presto riflessa e quindi viaggia in direzione opposta e-ikx. Ogni successiva riflessione inverte
nuovamente la direzione di propagazione. Lunica soluzione indipendente dal tempo formata da
onde stazionarie del tipo:
n
x).
+ (eikx +e-ikx)=2cos(kx)=2cos(
a
n
- (eikx -e-ikx)=2sin(kx)=2isin( x).
a
La gap di energia deriva dal fatto che le due onde stazionarie corrispondono a diversi valori
dellenergia.
Infatti alle due soluzioni stazionarie corrispondono a densit di carica diverse come mostrato nella
figura seguente:
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Mentre la densit di carica di un onda progressiva pura eikx costante ((x)=|(x)|21), alle due
soluzioni stazionarie corrispondono densit di carica modulate e diverse tra loro:
n
+(x)=|+(x)|2cos2( x).
a
n
-(x)=|-(x)|2sin2( x).
a
Osserviamo che, quando x=ma, cio nella posizione in cui si trovano gli ioni, +(x)=|+(x)|2
presenta un massimo mentre -(x)=|-(x)|2 presenta un minimo.
Se confrontiamo tali distribuzioni di carica elettronica con il potenziale prodotto dagli ioni ci
rendiamo conto che:
un elettrone nello stato +(x) risentir maggiormente del potenziale attrattivo degli ioni in
quanto ha una probabilit maggiore di trovarsi vicino al sito reticolare. La sua energia sar
quindi minore dellenergia di un elettrone che si trova in un onda progressiva pura (x) eikx
un elettrone nello stato -(x) al contrario risentir meno del potenziale attrattivo degli ioni e
quindi la sua energia sar maggiore.
Si capisce allora che se le energie negli stati +(x) e - (x) differiscono di una quantit Eg, nello
n
schema a bande, in corrispondenza dei vettori donda k=
, si avr una gap di energia Eg .
a
23
V
La legge di Ohm V=RI, verificata sperimentalmente in diversi materiali, suggerisce una
proporzionalit tra forza (campo elettrico) e velocit (intensit di corrente) degli elettroni nei solidi.
Tale proporzionalit stata formalizzata inizialmente mediante il semplice modello di Drude.
In tale modello, puramente classico, si ipotizza che:
In base alle ipotesi fatte, tra un urto e laltro lelettrone viene accelerato dalla forza generata dal
campo elettrico in direzione opposta a questo:
a=-
eE
m
A tale accelerazione corrisponde una velocit di drift in direzione opposta al campo elettrico
acquisita nel tempo tra due urti pari a:
vd=-
eE
m
L incremento di velocit la stessa per tutti gli elettroni. Se nella banda vi sono n elettroni per
unit di volume la densit di corrente sar:
J=-nevd =
ne 2 E
m
Osserviamo che tale espressione ha la forma della legge di Ohm in quanto la densit di corrente
risulta proporzionale al campo elettrico applicato.
Possiamo ricavare lespressione della conducibilit definita come
J ne 2
= =
m
E
e la resistivit elettrica
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1
m
= 2
ne
A(k)
k
k
k
Per il principio di indeterminazione la posizione di tale pacchetto donda e quindi dellelettrone sar
1
definita a meno di un x
k
Una pittura classica tipo il modello di Drude pu estendersi a tale caso se:
1) k<<kF perch limpulso dellelettrone sia ben definito
2) x minore di:
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libero cammino degli elettroni e (distanza media percorsa tra due urti). Questultima condizione
possibile perch risulta in molti casi e>> 1/kF.
Sotto tali condizioni il campo esterno d origine a forze classiche ordinarie nellequazione del moto
che descrive levoluzione della posizione e del vettore donda del pacchetto.
Con cosa collidono gli elettroni?
Nel modello originario di Drude si pensava che il tempo di rilassamento fosse determinato dagli
urti degli elettroni con gli ioni del reticolo.
Tale ipotesi sembrava confermata dalla stima fatta a temperatura ambiente al tempo di Drude del
libero cammino medio e degli elettroni che risultava dellordine della distanza interatomica.
Stime pi accurate del libero cammino medio e misure effettuate a temperature piu basse
forniscono viceversa valori di e molto piu grandi, in contrasto con lipotesi che gli urti siano
dovuti agli ioni del reticolo.
Successivamente con lo sviluppo della teoria semiclassica del trasporto degli elettroni di Bloch nei
cristalli si cap che il tempo di rilassamento dovuto alle collisioni degli elettroni di Bloch non
con il reticolo periodico di ioni ma con le imperfezioni del reticolo stesso.
Tali imperfezioni sono dovute sia alla presenza di vacanze o atomi diversi nella struttura cristallina,
sia al movimento vibrazionale degli ioni
Infatti, anche in un solido perfetto, gli ioni, a temperature T0, non restano fissi nelle loro posizioni
di equilibrio. Essi infatti vibrano intorno alle loro posizioni di equilibrio come avviene nelle
molecole. A un certo tempo t la posizione degli ioni non sar quindi perfettamente periodica, come
mostrato nella figura seguente:
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La deformazione sar tanto pi grande quanto maggiore la temperatura. Per questo il tempo di
scattering, dovuto in maggior parte a temperature non vicine a T=0 agli urti con i fononi, decresce
allaumentare della temperatura e con esso il libero cammino medio degli elettroni.
1020Diamond
1010Germanium
(
m)
100 -
Copper
10-100
100
200
Temperature (K)
300
Questo comportamento dovuto al fatto che le bande piene non contribuiscono alla conducibilit
elettrica. Infattise un campo elettrico viene applicato a un solido gli elettroni potranno acquisire
energia extra solo se sono disponibili stati vuoti nellintervallo di energia fornito dal campo
elettrico, ossia nella stessa banda.
Se una o pi bande sono parzialmente occupate a T=0, cio nello stato fondamentale, il solido ha
una conducibilit elettrica non nulla anche a T=0 ed un metallo.
Viceversa un solido in cui nello stato fondamentale (a T=0) tutte le bande sono piene un isolante o
un semiconduttore.
27
La differenza tra isolante e semiconduttore sta nel valore della gap di energia tra lultima banda
piena e la prima banda vuota.
In tal caso il solido un semiconduttore. La probabilit che elettroni della banda di conduzione
vengano eccitati termicamente nella banda di valenza ha un andamento esponenziale del tipo:
Eg
2 KT
ne
. Pertanto tale trasferimento tanto pi efficiente e pu avvenire a temperature tanto
pi basse quanto pi piccola la energia di gap tra le due bande.
Se la energia di gap grande (>2 eV), i portatori non vengono eccitati termicamente (con
probabilit significative) fino a temperature cos alte che si ha prima la fusione del solido. Il
solido quindi un isolante.
Dal grafico della resistivit in funzione della temperatura si vede anche che metalli e semiconduttori
hanno un comportamento opposto: mentre la resistivit dei metalli aumenta allaumentare della
temperatura quella dei semiconduttori diminuisce allaumentare della temperatura.
Questo diverso comportamento dovuto al fatto che:
in un metallo il numero di portatori praticamente indipendente dalla temperatura; la
dipendenza della resistivit dalla temperatura dovuta allandamento del tempo di scattering
che decresce con la temperatura.
in un semiconduttore il numero di portatori aumenta fortemente allaumentare della temperatura
e questo prevale sullandamento del tempo di scattering.
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1
(2
n
3
)(n
r ra
a
+
+
+
H2
2
m
dx
(U
)x
con U(x)=U(x+na)
Le funzioni donda di Bloch saranno del tipo:
k(x)= eikxuk(x)
Osserviamo che se il potenziale cristallino nullo le uk(x)=costante e le funzioni donda sono le
onde piane.
Leffetto del potenziale periodico schematizzato nella figura in cui sono riportate alcune delle
funzioni k(x) di un sistema lineare a otto ioni:
30
aa
k
<
Si puo vedere che leffetto del potenziale periodico proprio quello di modulare lampiezza
dellonda di Bloch a cui si puo comunque associare una lunghezza donda =2/k.
Si noti pero che k dellonda di Bloch non limpulso dellelettrone (diviso !) . Infatti in un
cristallo il momento dellelettrone (p/!) non una quantit conservata in quanto lHamiltoniana non
ha una completa invarianza per traslazioni (solo per traslazioni discrete).
Poich k interviene nei principi di conservazione per processi di collisione degli elettroni nei
cristalli, viene chiamato momento cristallino dellelettrone di Bloch.
Dato il teorema di Bloch, gli stati elettronici di un cristallo e le loro energie possono essere quindi
classificate in termini del numero quantico k.
In una dimensione avremo:
Hk(x)=E(k)k(x)
k(x)= eikxuk(x)
Osserviamo che il valore di k pu essere ristretto a una zona limitata dello spazio reciproco (spazio
k) detta prima zona di Brillouin. In una dimensione la prima zona di Brillouin corrisponde
allintervallo:
+
+
k
ikx
e(n
aienm
nma
an a
)m
x
nma
enx
i1
2
k=k+
Ma un onda di Bloch con vettore donda k di questa forma ha la stessa simmetria traslazionale di
un onda di Bloch di vettore donda k.
Infatti:
k(x)= eikxuk(x)=
uk (x) =
uk (x)
uk (x+ma)=
uk (x+ma)=
Vediamo allora che lo stato k(x) invece di essere classificato in termini di un valore del momento
cristallino al di fuori della prima zona di Brillouin, pu essere classificato da due numeri quantici k
e n con k ristretto alla prima zona di Brillouin.
Questa procedura conosciuta come schema della zona ridotta. Le energie corrispondenti a valori
di k al di fuori della prima zona di Brillouin, vengono traslati allinterno di questa come
schematizzato nella seguente figura.
Per ogni valore di k nella prima zona di Brillouin si hanno infiniti stati di Bloch e
corrispondentemente autovalori di energia che possono essere classificati con un indice di banda n.
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Na
L
a
xL
yL
k
zL
x
zy
<k
, k pu
assumere N valori.
In tre dimensioni avremo:
;
I valori permessi di k nella prima zona di Brillouin saranno sempre NR = numero di unita strutturali
elementari di cui e costituito il solido. Se il solido monoatomico i possibili valori di k saranno
uguali al numero N di atomi di cui e composto il solido (NR=N)
In ciascuna banda n di energia En(k) sono quindi presenti 2NR stati corrispondenti agli N R valori di
k e ai due possibili stati di spin dellelettrone.
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