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CHIMICA RIASSUNTI
Spettri a righe, legami chimici, regola dell'ottetto, legame ionico, legame covalente, polarit di legame, carica formale, carica parziale

Spettri a righe
Il laser una fonte di energia radiante particolare in quanto emette radiazioni caratterizzate da una
singola lunghezza d'onda. La radiazione costituita da una singola lunghezza d'onda chiamata
radiazione monocromatica. Tuttavia, le pi comuni fonti di radiazione, come le lampadine
producono una radiazione contenente molte lunghezze d'onda. Quando una radiazione colpisce un
prisma viene scomposta nelle lunghezze d'onda componenti, l'esempio pi familiare l'arcobaleno
formatosi grazie alla foschia che agisce come prisma nei confronti della luce solare, ogni riga di
colore corrisponde a una lunghezza d'onda.
Non tutte le fonti di radiazione produce uno spettro continuo, ma uno spettro a righe, composto solo
da alcuni tipi di lunghezze d'onda. Quando gli scienziati si trovarono per la prima volta difronte allo
spettro a righe dell'idrogeno furono affascinati dalla sua semplicit, si osservarono solo 4 righe dello
spettro.
Per spiegare questo fenomeno bisogna spiegare cosa succede quando un elettrone emette o viene
colpito da un onda elettromagnetica. Quando un elettrone viene colpito da un onda assorbe energia
e si posiziona su un orbitale ad energia maggiore, viceversa quando rilascia un onda
elettromagnetica si posiziona su un orbitale ad energia minore. Pi un elettrone accumula energia
per poi si posizionarsi a orbitali con minore energia e pi rilascer energia variando quindi la
lunghezza d'onda della radiazione emessa.

Legami Chimici
Il sale da cucina non altro che cloruro di sodio costituito da ioni, la sua struttura cristallina tenuta
insieme da legami ionici dovuti all'attrazione tra cariche di segno opposto. L'acqua consiste invece
di molecole, gli atomi di idrogeno ed ossigeno sono legati insieme mediante legami covalenti, cio
gli atomi condivido alcuni elettroni. Per separare le molecole in atomi abbiamo bisogno di fornire
energia alla molecola.
Per formare l'acqua molecola molto stabile abbiamo bisogno di molecole di ossigeno ed di idrogeno
in rapporto 1:2 rispettivamente, mentre se il rapporto fosse 1:1 otterremmo un composto altamente
reattivo: il radicale ossidrile, se il rapporto fosse 1:3 non otterremo nulla poich non esistono
molecole neutre con questo rapporto.
I metalli sono legati insieme grazie al fatto che alcuni elettroni sono relativamente liberi di
muoversi all'interno del solido costituendo cosi un legame metallico.
Nel legarsi insieme, gli atomi interagendo tra loro per formale un composto, si dispongono
spazialmente, questa disposizione tipica di ogni composto. Quindi non solo gli atomi sono
caratteristici di un composto, ma anche la forma lo .

CHIMICA RIASSUNTI
Spettri a righe, legami chimici, regola dell'ottetto, legame ionico, legame covalente, polarit di legame, carica formale, carica parziale

Regola dell'ottetto
Gli elettroni che sono direttamente coinvolti nel legame chimico sono detti elettroni di valenza e si
trovano nel guscio pi esterno dell'atomo.
Il Chimico G.N.Lewis introdusse un modo semplice per rappresentare questi elettroni durante le
trasformazioni chimiche, esso consiste nello scrivere il simbolo chimico dell'elettrone indicando
con un punto, posto su uno dei quattro lati (in alto, in basso, a destra, a sinistra) intorno al simbolo,
ogni elettrone di valenza.
I gas per stabilizzarsi spesso acquistano, perdono o condividono elettroni per raggiungere lo stesso
numero di elettroni del gas nobile pi vicino a loro. Dallo studio delle energie di ionizzazione e
affinit elettrica degli elementi, si avvince infatti che I gas nobili hanno un intorno elettronico molto
stabile e poich la maggior parte dei gas nobili ha otto elettroni sull'ultimo guscio si pu osservare
la regola dell'ottetto:
Gli atomi tendono a reagire per prendere, cedere o condividere elettroni fino a che non si
circondano di otto elettroni di valenza, che consiste nei livelli s e p pieni.

Legame ionico
Le sostanze ioniche si formano generalmente in seguito all'interazione tra un metallo e un non
metallo (esclusi I gas nobili).
Generalmente il non metallo, essendo molto pi elettronegativo del metallo (che a sua volta ha
energia di ionizzazione molto bassa), sottrae elettroni formando cosi ioni con carica negativa e
positiva rispettivamente che quindi si attraggono.
Con la simbologia di Lewis la formazione di un classico composto ionico, quale il cloruro di sodio,
risulta essere la seguente:

notare come entrambi seguano la regola dell'ottetto.


Le sostanze ioniche hanno diverse propriet che le caratterizzano: solitamente sono fragili con
elevati punti di fusione, spesso hanno una struttura cristallina sfaldabile.
Le reazioni per la formazione di composti ionici sono generalmente esotermiche, il motivo che
spiega questo rilascio di energia anche il motivo per cui i composti ionici si formano e sono
stabili: l'attrazione di cariche con segno opposto porta gli ioni a a posizionarsi vicini formando un
agglomerato o reticolo solido, rilasciando energia che serve per ionizzare il metallo.

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Legame covalente
la gran parte di atomi si lega agli altri attraverso il legame covalente, ogni legame ha caratteristiche
chimico-fisiche totalmente distinte. Gli atomi che si legano tramite questo legame metto in
condivisione gli atomi raggiungendo cosi la stabilit elettronica.
Quando due atomi si avvicinano, tra loro
agiscono interazioni elettrostatiche (nuclei si
respingono, elettroni si respingono, nuclei e
elettroni si attraggono). Calcolando la densit
elettronica per la molecola si scopre che tra i
due nuclei c' un addensamento elettronico
notevole, questo addensamento provoca
l'attrazione dei nuclei ad esso, e stabilizza la molecola.
Generalmente nella struttura di Lewis si indica un una linea le coppie di elettroni condivise e con I
punti gli elettroni non condivisi.

La condivisione di una coppia di elettroni detta legame singolo, tuttavia in molte molecole per
raggiungere l'ottetto completo gli atomi condividono pi coppie di elettroni, se condividono due
coppie si dice legame doppio, se ne condividono 3 si dice legame triplo. Questo influisce molto
sulla stabilit della molecole: pi coppie di elettroni si condividono pi il legame diventa stabile e le
distanze tra I due atomi si accorciano.

Polarit di legame
quando due atomi identici si uniscono le loro coppie elettroniche devono essere ugualmente divise,
mentre se prendiamo un composto ionico non ce condivisione di atomi poich gli elettroni vengono
trasferiti.
Introduciamo il concetto di polarit di legame per descrivere la condivisione degli elettroni tra
atomi. Un legame covalente non polare uno di quelli in cui, gli atomi che prendono parte al
legame, condividono in maniera uguale gli elettroni; in un legame covalente polare invece uno dei
due atomi esercita un'attrazione maggiore sulla coppia di elettroni, se la differenza d'attrazione
significativa si forma un legame ionico.
Possiamo usare la differenza di elettronegativit tra due atomi per attribuire la giusta polarit al loro
legame.
Se consideriamo ad esempio la molecola F2 la differenza di elettronegativit risulta essere: 4-4=0
cio I due nuclei attraggono gli atomi con la stessa intensit.

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Diversa invece la molecola HF la differenza di elettronegativit diversa da zero la


distribuzione non equilibrata. Lasciando quindi una parziale carica positiva.

Indichiamo con: + carica parziale positiva , carica parzile negativa.


Se considerassimo invece LiF la differenza di elettronegativit sarebbe tale da sostare l'elettrone
totalmente nel campo del fluoro e formare cosi due ioni.
Questi esempi portano a una sola conclusione:
maggiore la differenza elettronegativa tra due atomi, pi polare sar il loro legame.

Carica formale
In qualche caso possiamo rappresentare diverse strutture di Lewis che obbediscono tutte alla regola
dell'ottetto, ma non tutte queste strutture hanno una disposizione degli elettroni corretta o comunque
prossima alla realt. Per capire quale struttura sia ragionevole uno dei metodi calcolare la carica
formale.
la carica formale di ogni atomo la carica che avrebbe l'atomo se tutti gli atomi della
molecola avessero la stessa elettronegativit.
Il cui calcolo si effettua nel seguente modo:

gli elettroni di non legame sono assegnati all'atomo su cui si trovano;

per qualsiasi tipo di legame (singolo, doppio, triplo), met elettroni sono assegnati a ciascun
atomo che ne prende parte.

Si calcola la carica sottraendo il numero di elettroni assegnati all'atomo dal numero di elettroni
di valenza nell'atomo isolato.

N.B.

se si calcola la carica formale di uno ione, essa eguaglia la carica dello ione steso!
mentre per una molecola neutra la carica formale sar pari a zero.

Per scegliere quindi quale struttura meglio rappresenta la molecola, in generale, si procede nel
seguente modo:

si sceglie la struttura quale porta cariche formali prossime a zero;

si sceglie la struttura quale le cariche negative sono posizionate su atomi pi elettronegativi.

Carica parziale
n il numero di ossidazione, n la carica formale danno delle cariche reali degli atomi: i numeri di
ossidazione sovrastimano il ruolo dell'elettronegativit, mentre la carica formale lo ignora
completamente.

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Tuttavia sembra ragionevole che gli elettroni, in un legame, debbano essere suddivisi in accordo
con l'elettronegativit.
la carica parziale di un atomo determinata dalla differenza di elettronegativit tra gli
atomi che partecipano al legame.
conoscendo due elementi generici A e B che formano un legame, e le relative elettronegativit
(EA ,EB) le cariche parziali si calcola nel seguente modo:
A =e di valenza di Ae di non legame di Ae di legame

EA
EA+ EB

B=e di valenza di Be di non legame di Be di legame

EB
EB + E A

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Autore: Sebastian Lusenti


Fonti: Fondamenti di chimica terza edizione (autori: Brown Lemay Bursten Murphy Woodward);
Universit degli Studi di Brescia, slide chimica 2015.

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