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I legami chimici

Il legame chimico si forma se gli atomi legati tra loro hanno un’energia minore degli
atomi separati. Se l’energia potenziale dei due atomi diminuisce, i due atomi si
uniscono formando il legame chimico. L’energia di legame è la quantità di energia che
è necessario fornire a una mole di sostanza per rompere i legami che tengono uniti
tutti i suoi atomi. Si misura in kj/mole.
I gas nobili e la regola dell’ottetto
I gas nobili hanno una configurazione elettronica caratterizzata da otto elettroni
esterni e sono costituiti da atomi isolati e hanno una reattività molto bassa. Un atomo
è particolarmente stabile quando ha otto elettroni nello strato di valenza.
I principali legami chimici (ionico, metallico e covalente) sono una conseguenza di tali
operazioni: quando formano un legame chimico gli atomi raggiungono la
configurazione elettronica esterna più stabile cedendo, prendendo oppure mettendo
in comune elettroni fino a completare l’ottetto o comunque fino a completare un
livello elettronico.
La valenza rappresenta il numero di elettroni che un atomo guadagna, perde o mette
in comune quando si lega con altri atomi.

Il legame ionico è dovuto alla forza di attrazione elettrostatica che tiene uniti i
cationi. La formazione del legame ionico non porta alla costruzione di molecole ma a
una struttura cristallina compatta, nella quale ciascuno ione è circondato da molti ioni
di carica opposta.
I metalli appartenenti ai gruppi I, II e III tendono a perdere elettroni e diventano
cationi raggiungendo la configurazione del gas nobile che precede il metallo.
I metalli appartenenti ai gruppi V, VI, VII tendono a prendere elettroni e si trasformano
in anioni.

Struttura dei composti ionici


Il reticolo cristallino è una struttura solida ordinata e ripetitiva che si può estendere
indefinitamente nelle 3 direzioni. Esso è un aggregato di cationi e anioni legati tra loro
dalle forze elettrostatiche. Si forma nei composti ionici allo stato solido detti anche
solidi ionici o cristalli ionici.

Il legame metallico è dovuto all’attrazione fra gli ioni metallici positivi e gli elettroni
mobili che li circondano. Il legame metallico è di tipo cooperativo. Gli ioni metallici
positivi si dispongono in modo regolare a formare un reticolo cristallino, caratterizzato
da strutture compatte in grado di ridurre al minimo gli spazi vuoti, e tutti gli elettroni
più esterni passano liberamente da un atomo all’altro. La nube elettronica (insieme di
elettroni di valenza) avvolge e tiene uniti tutti i cationi metallici del cristallo.

Il legame covalente si forma quando due atomi mettono in comune una o più coppie
di elettroni. In tale legame gli elettroni sono condivisi dai due nuclei positivi.
I legami covalenti multipli
Gli atomi possono raggiungere la configurazione stabile di un gas nobile condividendo
anche due o tre coppie di elettroni formando legami multipli: in questo caso i legami
covalenti che interessano i due atomi si dicono rispettivamente legame doppio e
legame triplo. La presenza di uno di questi legami si può dimostrare perché i legami
multipli sono più corti e forti di un legame singolo; quindi, è necessaria maggiore
energia per spezzarli.

Nel legame covalente dativo la coppia di elettroni comuni è fornita da uno solo
degli atomi partecipanti al legame. Questo evento si verifica quando un atomo ha già
raggiunto l’ottetto esterno; se possiede ancora una o più coppie libere di elettroni, può
comportarsi da donatore nei confronti di un atomo accettore.
I composti di coordinazione si originano quando un metallo, o uno ione metallico,
viene circondato da atomi donatori di elettroni, appartenenti a molecole o a ioni
negativi.

La scala di elettronegatività
Se due atomi identici sono uniti da legami covalenti, essi esercitano la stessa forza di
attrazione sugli elettroni di legame. Quindi il legame covalente sarà chiamato legame
covalente puro. Il centro delle cariche positive non coincide più con il centro delle
cariche negative, e si forma un dipolo (cioè una separazione di cariche).

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