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Il Rinascimento

Il termine “Rinascimento” indica la stagione letteraria, artistica, filosofica e scientifica nata in Italia tra
il 1400 e 1500. Giorgio Vasari è stato il primo ad utilizzare il termine rinascita.
I caratteri principali del Rinascimento sono:
 L’amore per il mondo classico (latino e greco). Gli uomini vissuti nel periodo rinascimentale si
sentivano molto legati alla civiltà classica, mentre consideravano il Medioevo un periodo di
barbarie e decadenza.

 La consapevolezza del valore dell’uomo, ritenuto capace di creare il proprio destino attraverso la
ragione.

È con l’Umanesimo (movimento culturale) che incomincia il Rinascimento, cioè la riscoperta della
cultura dell'antichità classica greco-romana. Gli artisti rinascimentali si sentirono di dover competere
con gli Antichi, di raggiungerli nella grandezza e, se possibile, anche di superarli. Dallo studio della
civiltà classica si deduce che l’arte dei Greci e dei Romani era naturalistica. È Firenze la città in cui
inizialmente la nuova arte rinascimentale si manifesta e gli artisti fiorentini ne sono considerati i
fondatori. Mutano anche i soggetti, perché accanto ai soggetti sacri si affiancano quelli profani. Si
diffonde poi il genere del ritratto: sovrani, condottieri, nobili e mercanti, si fanno ritrarre con le loro
famiglie oppure da soli, ritornando al l’intenzione di mettere l’uomo al centro di ogni cosa. Lo scopo è
quello di mostrare la loro potenza, la ricchezza, il coraggio e il proprio amore per la cultura. L’artista
prima era considerato un artigiano che imparava le tecniche del maestro. Ora è un intellettuale, perché
oltre a imparare una tecnica, studia l’anatomia, le scienze, la matematica, la geometria.

La prospettiva

La prospettiva è un procedimento che permette di raffigurare oggetti reali così come li vediamo nello
spazio. Anche prima del ‘400 si usava il termine prospettiva ma si faceva riferimento a un procedimento
intuitivo. Nel ‘400 invece gli artisti utilizzano questa tecnica in modo scientifico basato su leggi
matematiche e geometriche.

Per applicare la prospettiva è necessario che si verifichino alcune condizioni:


 Che esista qualcosa da rappresentare (oggetto)
 Che qualcuno lo stia guardando (l’osservatore)
 Che si conosca la posizione esatta dell’osservatore rispetto all’oggetto
 Che ci sia un supporto su cui disegnare. Immaginando questo supporto come una pellicola
trasparente (quadro prospettico) posta tra l’oggetto da rappresentare e chi osserva. Si suppone
quindi che dall’occhio dell’osservatore partano dei raggi che vanno a circondare l’oggetto
(piramide visiva)

In una prospettiva:
 L’occhio dell’osservatore si chiama punto di vista
 Il punto del dipinto in cui convergono tutte le linee perpendicolari al quadro è il punto di fuga.
 La linea dell’orizzonte è quella che passa attraverso il punto di fuga.

Le regole geometriche della prospettiva furono scoperte da Filippo Brunelleschi.

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