Una svolta culturale Dopo la crisi la società era mutata rispetto all’epoca precedente, così in Italia si inizia a diffondere un nuovo modo di sentire e di intendere la vita. Si era creata una diversa sensibilità e c’è un senso di fiducia nelle capacità creative dell’uomo e in contrasto con la visione medievale. Così si sviluppò un nuovo movimento che aveva un nuovo atteggiamento nella cultura antica e patrimonio classico letterale. Nasce così l’umanesimo. Le città, motore della nuova cultura Questa cultura aveva le radici nelle autonomie cittadine, si diffonde soprattutto in Italia dove prosperavano le libere cittadine e che avevano gran intraprendenza economica. Avevano un’espressione nelle città e non nelle campagne. L’importanza della civiltà classica Ricevette molti impulsi dal maturo spirito laico e borghese che si era sviluppato negli anni e anche alla riscoperta della civiltà classica. Molti intellettuali andavano alla ricerca di testi antichi nei monasteri e biblioteche per uno studio. Grande impulso dai bizantini in fuga da Costantinopoli in seguito alla conquista ottomana, quindi si portarono con loro testi greci e manoscritti. Portarono la lingua greca antica. Invenzione della stampa L’invenzione della stampa favori la trasmissione della cultura e ad un rinnovamento. Ci fu una rivoluzione perché la carta costava meno della pergamena, la vera rivoluzione fu quando un tedesco Johannes Gutenberg mise appunto una macchina che stampava in tempi brevi, primo testo stampato=bibbia di Magonza. La stampa e la diffusione della cultura La stampa si impone definitivamente perché aumenta il numero delle persone alfabetizzate e di conseguenza di lettori, fu fondamentale per la riforma protestante e la diffusione delle opere di Lutero. Venezia centro tipografico più grande d’Europa. 9.2 I VALORI DELL’ UMANESIMO Una diversa visione dell’uomo L’uomo era profondamente attaccato ai beni materiali invece nella civiltà classica il sentimento morale era fondato sul concetto che l’uomo è artefice del proprio destino. Il cristianesimo pone l’accento sui limiti delle potenzialità umane. L’uomo è misura di tutte le cose Gli umanisti fecero una sintesi originale tra la concezione cristiana del mondo e della vita, e la tradizione classica: uomo artefice dal proprio destino è mosso verso la realtà ultraterrena. Se prima la grandezza dell’uomo risiedeva sull’origine divina ora invece risiedeva nell’uomo stesso, nelle sue doti di intelligenza e capacità. La cultura divenne una grande fonte di aspirazione. cultura umanistica basata sulle opere classiche considerate indispensabili per la formazione dell’uomo. Lo studio critico dei testi antichi gli umanisti leggevano i testi con un’altra visione, sia perché gli legava e essi ma anche per il rinato interesse filologico. Emblematico fu Lorenzo valla che dimostro che il testo con cui il papa aveva in possesso dei territori era falso. L’indagine della natura e il regno dell’uomo Con la fiducia nelle potenzialità umane spinse l’uomo a guardarsi intorno e cerca di individuare le leggi che regola la natura, l’universo e la vita umana facendo nascere uno spirito naturalistico. Un'altra cosa fu l’idea di progresso: cioè non si accettava più le cose in modo passivo ma anzi si cominciò a esaminare direttamente la realtà in base alle proprie capacità con spirito critico (la verità non era più vista come una cosa immutabile ma). Umanesimo elaborò una cultura che incoraggiava l’uomo a non rinunciare al mondo terreno. L’arte viene concepita in maniera di versa Verso la metà del 400, diventò una pratica non solo manuale ma anche intellettuale, raffinata e complessa, diventando così essa portatrice di valori (in quanto veicolo di conoscenza della natura e dell’uomo). Artedimensione scientifica Scienza e arte strettamente collegate alla matematica con la teoria della prospettiva 9.3 LA RIVALUTAZIONE DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA Il sapere meccanico Dato il grande interesse per la scienza e per la tecnica si verificano molti progressi in campo scientifico, fra i vari studiosi si distinse Leonardo da vinci: diceva che il sapere tecnico era il metodo per raggiungere la verità, attraverso esperimenti e osservazioni dirette. Lo sviluppo dell’astronomia e dell’anatomia Tra le varie scoperte scientifiche si approfondirono nuove discipline come l’anatomia, la medicina, l’astronomia. Si sviluppa l’astronomia grazie soprattutto a Niccolò Copernico. Mise fine al modello geocentrico dove la terra era circondata da pianeti che le giravano intorno, ed affermò la teoria eliocentrica cioè che il sole stava fermo e non la terra. Vesalio fece progressi nell’anatomia studiando il corpo umano dal vivo, sui cadaveri. La tecnologia al servizio della produzione Con l’aumento interesse per la tecnica e le arti meccaniche, le classi economicamente più potenti non puntano più sulle banche (a causa del precedente crollo) ma incrementano le attività commerciali e artigianali usufruendo di tecnologie più avanzate. Non c’era manodopera e per incrementare la manodopera ma senza aumentare i salari agli operai si punta sulla velocizzazione dei processi produttivi attraverso l’impego delle macchine. Il metallo sostituisce il legno La maggior parte delle macchine era in legno, così andavano in contro al deterioramento ed era meno resistente. Così si introducono le macchine metalliche, erano alimentate dalla forza umana o da animali o da acqua (così rimasero intatte per moltissimi anni). Cambieranno e divennero sempre più sofisticate, ci fu un solo cambiamento importante: dopo la rivoluzione industriale (il vapore). 9.4 LE CORTI RINASCIMETNALI LA CULTURA AL SERVIZIO DEL POTERE I nuovi centri del potere Luogo per eccellenza dell’umanesimo-rinascimentale fu la corte signorile. Es.: antico castello medievale diventa un palazzo signorile che diventa un centro amministrativo. Palazzo Ducale di Mantova era uno dei palazzi più belli d’Europa. Il mecenatismo I signori potenti si vollero circondare di persone colte come: artisti, letterati non solo per amore del potere ma per mostrare la potenza della propria casatamecenatismo: deriva da mecenate che era un consigliere imperiale di augusto e protettore delle arti e delle lettere. I signori si assicuravano il controllo sulla produzione culturale che quindi poteva servirgli per scopi propagandistici e autocelebrativi. Il nuovo ruolo dell’intellettuale Riscoperta della funzione dell’intellettuale nella società, preciso impegno civile e morale. Era il mezzo più adatto per educare l’uomo. C’è una rivalutazione di questa figura: non viene più emarginata (separato dalla società e dedito alla contemplazione) ma viene vista come una figura impegnata ed immerso nelle cose che lo circondano (rivalutazione della vita attiva, screditata quella contemplativa). La centralità delle corti L’intellettuale partecipava al consolidamento del potere e al prestigio del signore che in cambio trovava a corte tutte le risorse economiche per potersi dedicare allo studio. Lo stare nelle corti divenne un posto ambito tanto da provare a raggiungerlo a qualunque costo come: servilismo, ipocrisia. Una cultura elitaria Massa della popolazione rimase povera, la civiltà umanistica-rinascimentale era per gli aristocratici e riservata a pochi eletti (legata alle corti). Ciò non toglie che abbia posto le basi per un profondo cambiamento della società, soprattutto nell’ambito scientifico, affermazione di una visione laica del sapere.
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