Sei sulla pagina 1di 2

9.

1 L’UMANESIMO E LA RISCOPERTA DEI CLASSICI


Una svolta culturale
Dopo la crisi la società era mutata rispetto all’epoca precedente, così in Italia si inizia a diffondere un nuovo
modo di sentire e di intendere la vita. Si era creata una diversa sensibilità e c’è un senso di fiducia nelle
capacità creative dell’uomo e in contrasto con la visione medievale. Così si sviluppò un nuovo movimento
che aveva un nuovo atteggiamento nella cultura antica e patrimonio classico letterale. Nasce così
l’umanesimo.
Le città, motore della nuova cultura
Questa cultura aveva le radici nelle autonomie cittadine, si diffonde soprattutto in Italia dove prosperavano
le libere cittadine e che avevano gran intraprendenza economica. Avevano un’espressione nelle città e non
nelle campagne.
L’importanza della civiltà classica
Ricevette molti impulsi dal maturo spirito laico e borghese che si era sviluppato negli anni e anche alla
riscoperta della civiltà classica. Molti intellettuali andavano alla ricerca di testi antichi nei monasteri e
biblioteche per uno studio. Grande impulso dai bizantini in fuga da Costantinopoli in seguito alla conquista
ottomana, quindi si portarono con loro testi greci e manoscritti. Portarono la lingua greca antica.
Invenzione della stampa
L’invenzione della stampa favori la trasmissione della cultura e ad un rinnovamento. Ci fu una rivoluzione
perché la carta costava meno della pergamena, la vera rivoluzione fu quando un tedesco Johannes
Gutenberg mise appunto una macchina che stampava in tempi brevi, primo testo stampato=bibbia di
Magonza.
La stampa e la diffusione della cultura
La stampa si impone definitivamente perché aumenta il numero delle persone alfabetizzate e di
conseguenza di lettori, fu fondamentale per la riforma protestante e la diffusione delle opere di Lutero.
Venezia centro tipografico più grande d’Europa.
9.2 I VALORI DELL’ UMANESIMO
Una diversa visione dell’uomo
L’uomo era profondamente attaccato ai beni materiali invece nella civiltà classica il sentimento morale era
fondato sul concetto che l’uomo è artefice del proprio destino. Il cristianesimo pone l’accento sui limiti delle
potenzialità umane.
L’uomo è misura di tutte le cose
Gli umanisti fecero una sintesi originale tra la concezione cristiana del mondo e della vita, e la tradizione
classica: uomo artefice dal proprio destino è mosso verso la realtà ultraterrena.
Se prima la grandezza dell’uomo risiedeva sull’origine divina ora invece risiedeva nell’uomo stesso, nelle sue
doti di intelligenza e capacità.
La cultura divenne una grande fonte di aspirazione. cultura umanistica basata sulle opere classiche
considerate indispensabili per la formazione dell’uomo.
Lo studio critico dei testi antichi
gli umanisti leggevano i testi con un’altra visione, sia perché gli legava e essi ma anche per il rinato interesse
filologico. Emblematico fu Lorenzo valla che dimostro che il testo con cui il papa aveva in possesso dei
territori era falso.
L’indagine della natura e il regno dell’uomo
Con la fiducia nelle potenzialità umane spinse l’uomo a guardarsi intorno e cerca di individuare le leggi che
regola la natura, l’universo e la vita umana facendo nascere uno spirito naturalistico.
Un'altra cosa fu l’idea di progresso: cioè non si accettava più le cose in modo passivo ma anzi si cominciò a
esaminare direttamente la realtà in base alle proprie capacità con spirito critico (la verità non era più vista
come una cosa immutabile ma). Umanesimo elaborò una cultura che incoraggiava l’uomo a non rinunciare
al mondo terreno.
L’arte viene concepita in maniera di versa
Verso la metà del 400, diventò una pratica non solo manuale ma anche intellettuale, raffinata e complessa,
diventando così essa portatrice di valori (in quanto veicolo di conoscenza della natura e dell’uomo).
Artedimensione scientifica
Scienza e arte strettamente collegate alla matematica con la teoria della prospettiva
9.3 LA RIVALUTAZIONE DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
Il sapere meccanico
Dato il grande interesse per la scienza e per la tecnica si verificano molti progressi in campo scientifico, fra i
vari studiosi si distinse Leonardo da vinci: diceva che il sapere tecnico era il metodo per raggiungere la
verità, attraverso esperimenti e osservazioni dirette.
Lo sviluppo dell’astronomia e dell’anatomia
Tra le varie scoperte scientifiche si approfondirono nuove discipline come l’anatomia, la medicina,
l’astronomia. Si sviluppa l’astronomia grazie soprattutto a Niccolò Copernico. Mise fine al modello
geocentrico dove la terra era circondata da pianeti che le giravano intorno, ed affermò la teoria eliocentrica
cioè che il sole stava fermo e non la terra. Vesalio fece progressi nell’anatomia studiando il corpo umano dal
vivo, sui cadaveri.
La tecnologia al servizio della produzione
Con l’aumento interesse per la tecnica e le arti meccaniche, le classi economicamente più potenti non
puntano più sulle banche (a causa del precedente crollo) ma incrementano le attività commerciali e
artigianali usufruendo di tecnologie più avanzate. Non c’era manodopera e per incrementare la
manodopera ma senza aumentare i salari agli operai si punta sulla velocizzazione dei processi produttivi
attraverso l’impego delle macchine.
Il metallo sostituisce il legno
La maggior parte delle macchine era in legno, così andavano in contro al deterioramento ed era meno
resistente. Così si introducono le macchine metalliche, erano alimentate dalla forza umana o da animali o da
acqua (così rimasero intatte per moltissimi anni). Cambieranno e divennero sempre più sofisticate, ci fu un
solo cambiamento importante: dopo la rivoluzione industriale (il vapore).
9.4 LE CORTI RINASCIMETNALI LA CULTURA AL SERVIZIO DEL POTERE
I nuovi centri del potere
Luogo per eccellenza dell’umanesimo-rinascimentale fu la corte signorile. Es.: antico castello medievale
diventa un palazzo signorile che diventa un centro amministrativo. Palazzo Ducale di Mantova era uno dei
palazzi più belli d’Europa.
Il mecenatismo
I signori potenti si vollero circondare di persone colte come: artisti, letterati non solo per amore del potere
ma per mostrare la potenza della propria casatamecenatismo: deriva da mecenate che era un consigliere
imperiale di augusto e protettore delle arti e delle lettere. I signori si assicuravano il controllo sulla
produzione culturale che quindi poteva servirgli per scopi propagandistici e autocelebrativi.
Il nuovo ruolo dell’intellettuale
Riscoperta della funzione dell’intellettuale nella società, preciso impegno civile e morale. Era il mezzo più
adatto per educare l’uomo. C’è una rivalutazione di questa figura: non viene più emarginata (separato dalla
società e dedito alla contemplazione) ma viene vista come una figura impegnata ed immerso nelle cose che
lo circondano (rivalutazione della vita attiva, screditata quella contemplativa).
La centralità delle corti
L’intellettuale partecipava al consolidamento del potere e al prestigio del signore che in cambio trovava a
corte tutte le risorse economiche per potersi dedicare allo studio. Lo stare nelle corti divenne un posto
ambito tanto da provare a raggiungerlo a qualunque costo come: servilismo, ipocrisia.
Una cultura elitaria
Massa della popolazione rimase povera, la civiltà umanistica-rinascimentale era per gli aristocratici e
riservata a pochi eletti (legata alle corti). Ciò non toglie che abbia posto le basi per un profondo
cambiamento della società, soprattutto nell’ambito scientifico, affermazione di una visione laica del sapere.

Potrebbero piacerti anche