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Mitocondri

e metabolismo energetico

I mitocondri sono organelli presenti nel citoplasma delle cellule


eucariotiche. Possono presentare forme e dimensioni molto diverse tra
loro, ma per lo pi sono allungati, a forma di sigaro. Sono mobili e tendono
a localizzarsi nei siti di massima richiesta energetica. Il loro numero nelle
cellule molto variabile: le cellule epatiche contengono circa 2000
mitocondri, mentre le cellule inattive ne contengono molto pochi.
Nei globuli rossi i mitocondri sono assenti. Tali cellule ricavano energia da processi di glicolisi.

Struttura dei mitocondri

Ogni mitocondrio circondato da una membrana a due strati; la membrana


esterna relativamente permeabile e contiene enzimi che convertono alcuni
substrati lipidici in molecole che possono essere metabolizzate nei mitocondri; la
membrana interna ripiegata nelle cosiddette creste che occupano la cavit
interna, riempita di una sostanza amorfa chiamata matrice. La membrana
mitocondriale interna strettamente accostata a quella esterna, da cui separata
da uno stretto spazio intermembranoso che si estende in ogni cresta.

Struttura dei mitocondri

I mitocondri sono considerati organuli semiautonomi


Essi, infatti, riescono a sintetizzare alcune delle proteine di
cui

necessitano;

inoltre,

vanno

incontro

ad

autoreplicazione mediante un processo che analogo alla


divisione dei batteri.
Nei mitocondri ci sono anche DNA ed RNA polimerasi e
ribosomi (mitoribosomi).

La matrice mitocondriale
Ha consistenza gelatinosa a causa della concentrazione elevata di proteine
idrosolubili (circa 500 mg/ml).
Essa contiene, infatti, numerosi enzimi, ribosomi 70 S (pi piccoli di quelli
presenti nel resto della cellula) e molecole di DNA circolare a doppio filamento.

Limmagine a sinistra mostra i ribosomi presenti nella matrice mitocondriale,


visibili come piccoli punti neri. Per visualizzare la struttura circolare del DNA,
mostrata dallimmagine a destra (TEM), necessario estrarlo opportunamente.

Origine del genoma mitocondriale:


teoria endosimbiotica
Il DNA mitocondriale deriva, probabilmente, dallendosimbiosi
di un procariote in una cellula precursore degli eucarioti.
Dopo lendocitosi, parte dei geni procariotici sono stati trasferiti
al protoeucariote, lasciando un genoma mitocondriale ridotto.

Origine del genoma mitocondriale:


biogenesi ed evoluzione
Teoria Endosimbiotica
Le prove a favore di tale teoria sono:
1) DNA ad anello;
2) somiglianza tra le costanti di sedimentazione;
3) sensibilit ad alcuni antibiotici (sensibili al cloroanfenicolo e non sensibili alla
cicloesimmide);
4) somiglianza tra la sequenza aa della superossidodismutasi con lenzima batterico
e non con quella degli Eucarioti.
Teoria alternativa
Afferma che il genoma mitocondriale sia derivato dalla segregazione, entro unarea
delimitata da una membrana, di una parte del DNA nucleare adibita a codificare per
proteine incapaci di attraversare le membrane mitocondriali. Ci sarebbe accaduto
in un Eucariote primitivo in coincidenza o subito dopo la divergenza tra Procarioti ed
Eucarioti, il che giustifica le caratteristiche procariotiche degli acidi nucleici
mitocondriali.

Il genoma mitocondriale
sotto forma di molecole circolari, non legate a proteine, agganciate alla membrana
delle creste mitocondriali. Le molecole sono presenti in numero differente per ogni
mitocondrio.
Possiede 37 geni codificanti per:
2 RNA ribosomiali (rRNA)*,
22 RNA di trasporto (tRNA)* e
13 proteine che fanno parte dei complessi enzimatici deputati alla fosforilazione
ossidativa.
da notare, comunque, che il numero di geni presenti nel DNA mitocondriale
variabile a seconda delle specie.
Tutte le altre proteine presenti nel mitocondrio (per la fosforilazione ossidativa e per
il metabolismo

dei mitocondri) derivano da geni nucleari i cui prodotti vengono

appositamente trasportati.
* =per la traduzione allinterno del mitocondrio

Il DNA mitocondriale (mtDNA) umano stato interamente sequenziato

Le proteine e gli RNAs codificati da


ciascuno dei due filamenti sono mostrati
separatamente.

La

trascrizione

del

filamento esterno (H) si verifica in senso


orario e quella del filamento interno (L)
in senso antiorario.

Nessuno dei geni del mtDNA di


mammifero contiene introni.

Ciclo vitale e biogenesi


Dopo una breve fase di accrescimento, si dividono in
mitocondri pi piccoli.
Vita media: 9-10 giorni negli epatociti di ratto, 5-6 giorni nel
cuore di ratto.
Una volta invecchiati sono eliminati mediante autofagia:
prima, sono inglobati nella membrana del RER e poi
degradati ad opera degli enzimi litici lisosomiali.

Il ciclo vitale dei mitocondri: duplicazione

I mitocondri si moltiplicano come le cellule batteriche.


Dopo una prima fase di accrescimento, vanno
incontro a fissione. Questo meccanismo implica la
formazione di un solco che interessa prima la
membrana esterna e, successivamente, quella
interna. Infine, i due mitocondri figli si separano. I
mitocondri devono, parallelamente, replicare il loro
DNA.

Il ciclo vitale dei mitocondri


Spesso i nuovi mitocondri si moltiplicano in centri ricchi di proteine, poliribosomi ed
altro materiale necessario per la loro produzione.
Questimmagine, ottenuta al microscopio elettronico a trasmissione, mostra uno di
questi centri dove sono visibili dei clusters di mitocondri.

Com stato dimostrato che il materiale in queste regioni serve per sintetizzare le
proteine mitocondriali?

Affinch i mitocondri possano dividersi


sono necessarie specifiche proteine

Uno studio condotto da Sorgo e Yaffe


nel 1994 ha mostrato il risultato della
rimozione, dal citosol, di una proteina
destinata alla membrana esterna dei
mitocondri, chiamata MDM10.
Questa immagine mostra il risultato.
I mitocondri risultano in grado di
produrre membrane ed enzimi della
matrice, tuttavia, la fissione non
possibile. Ci determina la formazione
di un mitocondrio gigante.

Composizione chimica dei mitocondri:

proteine (65-70%);

lipidi (25-30%);
nucleotidi (ATP, ADP, NAD+, FAD);
ioni (Na+, Ca++, Mg++).
La membrana mitocondriale esterna simile a quella del RE
e contiene il 40/50% di lipidi (fosfolipidifosfatidilcolina),
contro il 21% presente in quella interna. La membrana
mitocondriale interna (simile alla membrana plasmatica dei
batteri) contiene cardiolipina ed quasi del tutto priva di
colesterolo.

Le membrane del mitocondrio


Le due membrane mitocondriali presentano differenti propriet dovute alla
loro diversa composizione.
La membrana esterna composta per il 50% di lipidi e per il resto presenta
svariati enzimi dalle molteplici attivit tra cui: l'ossidazione dell'adrenalina,
l'allungamento degli acidi grassi e la degradazione del triptofano. Essa
contiene, inoltre, porine: canali proteici transmembrana, non selettivi. Ci fa
s che la membrana esterna sia assai permeabile e permetta il passaggio di
molecole di massa fino a 6000 Da.

La membrana interna
Rappresenta la principale barriera tra il
citosol

gli

enzimi

della

matrice

mitocondriale. Ha un elevato contenuto di


proteine enzimatiche e forma delle estese
estroflessioni.
Queste proteine costituiscono gli enzimi
della catena respiratoria, in grado di
operare reazioni di ossidoriduzione di un
substrato organico, di ridurlo in CO2 e H2O
con consumo di O2.
Lenergia ricavata convertita in ATP alla
fine del processo definito fosforilazione
ossidativa.

Il mitocondrio in grado di svolgere molteplici funzioni


La pi importante tra esse consiste nell'estrarre energia dai
substrati

organici

(lipidi

carboidrati)

per

adenosintrifosfato (ATP).
Gli altri processi in cui il mitocondrio interviene sono:
apoptosi,
regolazione del ciclo cellulare,
regolazione dello stato redox della cellula,
sintesi dell'eme,
sintesi del colesterolo,
produzione di calore.

produrre

I mitocondri sono fondamentali nel metabolismo cellulare

Ma cosa si intende per metabolismo cellulare?


un processo fondamentale necessario per la vita di ogni organismo ed
costituito da due fasi: anabolismo e catabolismo.
Lanabolismo comprende le reazioni endoergoniche, biosintetiche.
Il catabolismo comprende solo le esoergoniche, di degradazione.
Queste ultime rappresentano il metabolismo energetico, mentre quelle
anaboliche rappresentano il metabolismo biosintetico.

Mitocondri e metabolismo ossidativo


I mitocondri si introducono nellambito delle reazioni cataboliche, intervenendo
quando, zuccheri, proteine e lipidi sono gi stati demoliti in unit carboniose pi
semplici e con produzione di una certa quantit di ATP. Dalla demolizione di tali
molecole vengono prodotti anche equivalenti riducenti che vengono trasportati dal
NAD+ (Nicotinamide Adenin Dinucleotide) e dal FAD (Flavin Adenin Dinucleotide), i
quali passano dalla forma ossidata a quella ridotta: NADH + H+ e FADH2.
I mitocondri rastrellano le molecole di ADP e le ricaricano ad ATP.
Tutte le molecole organiche portano ad Acetil-CoA. DallAcetil-CoA in poi
intervengono i mitocondri.

Dalla scissione dei legami C-C e dei legami C-H deriva energia, grazie a questi tre
processi:
1) Glicolisi
2) Ciclo di Krebs
3) Fosforilazione ossidativa.

GLICOLISI
Si verifica nel citoplasma.

costituita da una serie di


reazioni nel corso delle quali la
molecola di glucosio viene
scissa in 2 molecole di acido
piruvico; si producono anche 2
ATP e 2 NADH + H+, in due
reazioni redox.

La respirazione
aerobica
Lacido piruvico che si
formato con la
glicolisi, grazie al
complesso della
piruvico deidrogenasi
(3 enzimi e 5
coenzimi) viene
trasformato in
NADH+H+ in presenza
di O2.
Se non presente
lO2, lacido piruvico ha
un altro destino: si
forma lacido lattico in
presenza di LDH
(lattico deidrogenasi),
in modo da consentire
la riossidazione del
NADH+H+.
Nel metabolismo
aerobio si ottiene la
maggior parte di ATP.

Ciclo di Krebs
LAcetil CoA reagisce
con lossalacetato e si
verificano,
successivamente,
diverse reazioni redox
che costituiscono il ciclo
di Krebs. Lacido citrico
che si forma dalla prima
reazione viene poi
nuovamente convertito
in ossalacetato. Nel
corso di tali reazioni si
producono 3 NADH + H+
e 1 FADH2: questo lo
scopo del ciclo di Krebs.
Si produce anche CO2.

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