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C.L. Stanfield
FISIOLOGIA – V Ed.
EdiSES
Potenziali graduati
I potenziali graduati possono propagarsi dal punto di stimolazione per
brevi distanze, in quanto sono eventi che si attenuano con la distanza dal
puto in cui si generano.
neuroni unipolari: sono presenti nella vita fetale. Nell’adulto sono rappresentati solo dai
neuroni sensitivi dell’olfatto e dai coni e bastoncelli della retina. Sono sprovvisti di dendrite e il
solo prolungamento, centrale al pirenoforo, funziona da assone.
neuroni pseudounipolari: sono neuroni con il pirenoforo a forma di goccia, dotati di un solo
prolungamento che, successivamente, si divide a T formando, così, un assone e un dendrite.
Tipico esempio sono i neuroni dei gangli sensitivi spinali e dei gangli sensitivi dei nervi cranici.
neuroni bipolari: il loro pirenoforo ha forma ellittica con due prolungamenti, l’assone e il
dendrite, posti ai poli della cellula. Li troviamo nel ganglio spirale, nel ganglio vestibolare e
nella retina.
neuroni multipolari: sono di forma poliedrica proprio perché dal pirenoforo si dipartono un
assone e due o più dendriti. Rappresentano il tipo di neurone più comune presente nel
tessuto nervoso.
Trasporto assonale
I neuroni presentano meccanismi di trasporto per mobilitare prodotti sia dal corpo cellulare al terminale
assonale (trasporto anterogrado), che dal terminale assonale al corpo cellulare (trasporto retrogrado).
Trasporto assonale
Il trasporto di vescicole dal
soma al terminale assonale
avviene grazie ai microtubuli
che si estendono per tutta la
lunghezza dell’assone e
svolgono il ruolo di «binari»
per le molecole trasportatrici.
Queste sono rappresentate
da chinesine e dineine, che,
utilizzando l’idrolisi di ATP,
essenzialmente
«camminano» sui «binari»
costituiti dai microtubuli.
Le chinesine intervengono
nel trasporto anterogrado, le
dineine nel trasporto
retrogrado.
Principali tipi di cellule gliali
2) Ripolarizzazione
.
Potenziale d’azione
3) Iperpolarizzazione postuma
Nel corso di tale fase la conduttanza al K+
rimane elevata per un breve periodo dopo
che il potenziale di membrana ha raggiunto il
proprio valore di riposo. Durante tale periodo
il potenziale di membrana è più negativo che
in condizioni di riposo, avvicinandosi al
potenziale di equilibrio del K+.
Quando i canali del K+ voltaggio dipendenti
si chiudono e si ripristina una normale
permeabilità al K+ il potenziale di membrana
ritorna al valore di riposo di –70 mV.
Potenziale d’azione con relative variazioni di
conduttanza al Na+ e al K+
La variazione del potenziale
di membrana, che
caratterizza le diverse fasi
del potenziale d’azione, è
dovuta a variazioni di
conduttanza al Na+ e al K+,
le quali a loro volta sono
dovute all’apertura e alla
chiusura, temporalmente
coordinate, dei canali
voltaggio-dipendenti per il
Na+ e per il K+.
Potenziale d’azione con relative variazioni di
conduttanza al Na+ e al K+
Il gate di attivazione è
responsabile
dell’apertura del canale
del Na+ durante la fase di
depolarizzazione, mentre
la porta di inattivazione è
responsabile della
chiusura dei canali del
Na+ durante la fase di
ripolarizzazione.
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FISIOLOGIA – V Ed.
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(a) Funzionamento dei canali per il Na+ voltaggio-dipendenti
Entrambi i gate si aprono e si chiudono in risposta a modificazioni del potenziale di
membrana e, in base alla posizione delle porte, il canale del Na+ può trovarsi in una
delle seguenti tre conformazioni:
(a) Gate di inattivazione aperto e gate di
attivazione chiuso: il canale si trova nella
depolarizzazione conformazione di chiuso ma attivabile.
Questa è la condizione di riposo per il
(b) neurone, in cui il canale del Na+ è in
posizione chiusa ma in grado di aprirsi in
risposta ad uno stimolo depolarizzante
soglia.
(c) (b) Gate di inattivazione aperto e gate di
attivazione aperto: il canale si trova nella
conformazione di aperto. Questa
conformazione si osserva durante la fase di
depolarizzazione.
(c) Gate di inattivazione chiuso e gate di
attivazione aperto: il canale si trova nella
conformazione di chiuso e inattivabile.
Questa è la conformazione che caratterizza
la fase di ripolarizzazione.
La porta di inattivazione rimane chiusa
finché il potenziale di membrana non ritorna
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FISIOLOGIA – V Ed. ad un valore prossimo al potenziale di
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riposo.
(a) Funzionamento dei canali per il Na+ voltaggio-dipendenti
Entrambi i gate si aprono e si chiudono in risposta a modificazioni del potenziale di
membrana e, in base alla posizione delle porte, il canale del Na+ può trovarsi in una
delle seguenti tre conformazioni:
(c) Gate di inattivazione chiuso e gate di
attivazione aperto: il canale si trova nella
depolarizzazione conformazione di chiuso e inattivabile.
Questa è la conformazione che caratterizza
(b) la fase di ripolarizzazione.
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(a) Funzionamento dei canali per il Na+ voltaggio-dipendenti
L’apertura della porta di inattivazione è un processo rigenerativo, in
quanto rigenera a sua volta l’apertura della porta di attivazione di altri
canali del Na+.
Infatti, all’inizio la depolarizzazione
depolarizzazione soglia determina l’apertura di pochi
(b) canali del Na+, con conseguente
afflusso di Na+ nella cellula.
Ciò causa la depolarizzazione
della membrana e causa l’apertura
(c) di ulteriori canali del Na+, portando
ad un maggiore afflusso di Na+ e
ad una maggiore
depolarizzazione.
Questo feedback positivo si
arresta quando la porta di
inattivazione si chiude.
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Canali del Na+ voltaggio dipendenti
la gate di inattivazione
Canali del Na+ voltaggio dipendenti
I canali del Na+ sono costituiti da una grossa sub-unità α che si associa ad altre proteine, come le sub-
unità β.
La subunità α forma il cuore del canale e funziona per sè stessa.
La sub-unità-α ha quattro domini ripetuti (I, II, III, IV) e ognuno contiene sei regioni trans-membrana (da
S1 a S6).
Il filtro di selettività del canale è determinato dall’ansa P di ogni dominio che riveste in lato interno del
canale.
Canali del Na+ voltaggio dipendenti
La regione S4 di ogni domino, altamente conservata, agisce come sensore di voltaggio del
canale. La sensibilità al voltaggio della regione S4 è dovuta all’elevata presenza di aminoacidi
positivi (in particolare arginina). Quando vengono stimolati da una depolarizzazione della
membrana, questa regione si muove verso il lato esterno influenzando il gate di attivazione e
facendo sì che il canale diventi permeabile agli ioni.
Il gate di attivazione è a sua volta l’estensione, verso il lume del canale, del segmento S6 di
ciascun dominio. Le 4 gates che a riposo (canale chiuso) si incrociano chiudendo il canale,
quando interviene l’apertura vengono ribaltate all’esterno e rendono così possibile l’accesso
agli ioni.
Canali del Na+ voltaggio dipendenti
Il gate di inattivazione è rappresentato da una porzione citoplasmatica del canale (ansa che
connette i domini III e IV) che occlude il poro legandosi ad una regione adiacente (il sito di
attracco). Il sito di attracco a sua volta è costituito da regioni multiple comprendenti l’ansa
citoplasmatica che connette S4 a S5 dei domini III e IV e l’estremità citoplasmatica di S6 nel
dominio IV. Anch’esso è dotato di amminoacidi carichi positivamente che lo rendono sensibile
al voltaggio.
Canali per il K+ voltaggio-dipendenti
Sono costituiti da 4 subunità disposte in cerchio a
formare il canale. Ogni subunità è composta da 6
segmenti transmenbrana.
q=ixt
Reobase e cronassia
La reobase è la minima intensità di uno stimolo elettrico, applicata per un tempo molto
lungo a una fibra nervosa o muscolare, capace di produrre un potenziale d'azione. Il tempo
necessario per produrre un impulso con una corrente di intensità doppia della reobase è
detto cronoassia e fornisce una misura della eccitabilità della fibra. Cronassia è la misura
dell’eccitabilità (espressa in millesimi di secondo) di un tessuto stimolato mediante corrente
continua. Più piccolo è il tempo di cronassia di un tessuto, più esso è eccitabile.
Accomodazione della soglia
Impedire il riverbero dei segnali che devono essere propagati in una sola
direzione (antidromica) senza poter tornare indietro