2. DIFFERENZA TRA SINAPSI CHIMICA E SINAPSI ELETTRICA
Le sinapsi elettriche permettono la trasmissione dei messaggi tra un neurone ed un altro mediante giunzioni comunicanti. Le sinapsi chimiche funzionano mediante il rilascio di neurotrasmettitori che attivano meccanismi trasduzionali nelle cellule bersaglio. Le sinapsi elettriche sono presenti tra neuroni e tra neuroni e cellule gliali. A livello di queste sinapsi le membrane cellulari adiacenti sono collegate mediante gap junction, in modo tale che un potenziale elettrico si possa propagare direttamente ad una cellula adiacente grazie al flusso di ioni attraverso tali giunzioni. ⇒ Le sinapsi elettriche permettono una rapida comunicazione tra neuroni adiacenti, sincronizzandone l’attività elettrica. La comunicazione, sia unidirezionale che bidirezionale, può essere sia eccitatoria che inibitoria in quanto la corrente può essere sia depolarizzante che iperpolarizzante. Nella sinapsi chimica, un neurone secerne un neurotrasmettitore nello spazio extracellulare in risposta ad un potenziale d’azione che arriva alla sua terminazione sinaptica. Il neurotrasmettitore si lega successivamente ad un recettore presente sulla membrana cellulare di una seconda cellula, in modo tale da dar luogo ad un segnale elettrico che potrà o meno generare un potenziale d’azione. Un neurone può formare sinapsi con altri neuroni o con cellule effettrici (come quelle muscolari o ghiandolari). Il primo neurone che trasmette segnali al secondo, è definito neurone presinaptico; il secondo neurone è detto neurone postsinaptico. Il piccolo spazio interposto tra i due neuroni è detto fessura sinaptica. La trasmissione del segnale attraverso una sinapsi è unidirezionale. Le sinapsi possono essere classificate anche in base ai rapporti che si creano tra il terminale assonico presinaptico e il neurone postsinaptico: si avranno sinapsi assodendritiche, assosomatiche o assoassoniche. Una volta rilasciato nella fessura sinaptica, il neurotrasmettitore diffonde rapidamente attraverso lo spazio sinaptico per legarsi ai recettori posizionati sulla membrana postsinaptica. ⇒ L’interazione recettore-neurotrasmettitore produce una risposta a livello postsinaptico attraverso un meccanismo di trasduzione del segnale. Il terminale assonico del neurone presinaptico contiene numerose vescicole legate alla membrana presinaptica, le vescicole sinaptiche, che contengono le molecole di neurotrasmettitore. 3. PERCHE’ LA SINAPSI CHIMICA E’ UN TIPO DI SINAPSI RAPIDA? 4. DESCRIVI L’OSMOSI E LA PRESSIONE OSMOTICA L’osmosi è il flusso di qualsiasi solvente attraverso una membrana semipermeabile che si genera in risposta ad una differenza di potenziale chimico tra i due lati della membrana. A livello fisiologico si traduce come il flusso di acqua attraverso una membrana (cellulare), secondo il proprio gradiente di concentrazione. La direzione del flusso passivo di acqua all’interno o all’esterno di una cellula dipende dalla direzione del gradiente di concentrazione attraverso la membrana plasmatica. Nell’osmosi, l’acqua si muove da basse concentrazioni di soluto verso alte concentrazioni. La pressione osmotica (π) è la pressione idrostatica necessaria a impedire lo spostamento di un solvente puro in una sua soluzione attraverso una membrana semipermeabile (dalla soluzione meno concentrata alla soluzione più concentrata). Di conseguenza, quando l’acqua si muove per osmosi da basse concentrazioni di soluto verso alte concentrazioni (quindi secondo il proprio gradiente di concentrazione), l’acqua si muove contro un gradiente di pressione osmotica. 5. GABA, GLICINA E GLUTAMMATO: CHE TIPI DI MESSAGGERI SONO E QUAL E’ LA LORO ATTIVITA’? 6. LE PROTEINE COME SI MUOVONO DALL’INTERNO ALL’ESTERNO DELLA CELLULA E VICEVERSA? DESCRIVI BREVEMENTE IL PROCESSO Le macromolecole come le proteine presenti nel liquido extracellulare entrano nella cellula tramite la formazione di vescicole, che si originano a livello della membrana plasmatica, denominate endosomi, mediante un processo chiamato endocitosi. Nell’esocitosi, il processo inverso, le macromolecole presenti all’interno della cellula vengono impacchettate in vescicole secretorie che fondendo con la membrana plasmatica rilasciano il loro contenuto nel liquido interstiziale. Entrambi questi processi richiedono apporto di energia. Trasporto di molecole nelle cellule per endocitosi. Esistono tre forme di endocitosi: - Fagocitosi: una cellula utilizza movimenti ameboidi per estendere la membrana plasmatica attorno ad una particella presente nel fluido extracellulare per formare una vescicola fagocitica, chiamata fagosoma, nel citoplasma. Come conseguenza, la particella e parte del fluido extracellulare si troveranno all’interno della vescicola, nel citoplasma. All’interno della cellula, la membrana del fagosoma si fonde con la membrana di un lisosoma formando un fagolisosoma, che espone la particella inglobata all’azione proteolitica degli enzimi lisosomiali. - Endocitosi mediata da recettore: la membrana plasmatica si invagina a formare una vescicola. E’ un processo specifico che si verifica grazie alla presenza di proteine di membrana che agiscono come recettori riconoscendo e legando specifiche sostanze presenti nel fluido extracellulare. La porzione di membrana plasmatica che formerà la vescicola è rivestita da una proteina chiamata clatrina. L’invaginazione della membrana è chiamata fossetta rivestita, in corrispondenza della quale si forma una vescicola ricoperta di clatrina e che conterrà i recettori e le particelle ad esse legate. La vescicola perde il suo rivestimento proteico e si fonde con un lisosoma formando un endolisosoma. Gli enzimi lisosomiali degraderanno quindi le sostanze trasportate all’interno della cellula. Trasporto di molecole all’esterno delle cellule per esocitosi. Una vescicola all’interno della cellula si fonde con la membrana plasmatica e libera il suo contenuto nell’ambiente extracellulare. L’esocitosi ha tre funzioni: 1. aggiungere componenti alla membrana plasmatica 2. riciclare recettori precedentemente rimossi dalla membrana mediante endocitosi 3. secernere specifiche sostanze all’esterno della cellula Le macromolecole attraversano le cellule epiteliali mediante un processo chiamato transcitosi, che coinvolge sia l’endocitosi che l’esocitosi. Una grossa molecola è assorbita dalla cellula per endocitosi, ma la vescicola endocitotica non si fonde con i lisosomi. La vescicola attraversa la cellula fino a raggiungere il lato opposto dove si fonde con la membrana plasmatica e rilascia il suo contenuto all’esterno per esocitosi
7. COME VIENE ALLONTANATO IL NEUROTRASMETTITORE DALLA FESSURA
SINAPTICA? Il legame del neurotrasmettitore con il recettore è un evento breve e reversibile. Se i neurotrasmettitori rimanessero stabilmente presenti nella fessura sinaptica, indurrebbero un eccessivo prolungamento della risposta postsinaptica del neurone. Alcune molecole di neurotrasmettitore sono degradate da specifici enzimi che possono essere localizzati sulla membrana postsinaptica, su quella presinaptica, sulla membrana plasmatica di cellule gliali vicine. Altre molecole possono essere attivamente trasportate a ritroso nel neurone presinaptico da cui erano state rilasciate, processo noto come ricaptazione (reuptake). Una volta all’interno del neurone, tali molecole di neurotrasmettitore vengono degradate. Altre molecole di neurotrasmettitore vengono allontanate dalla regione postsinaptica mediante diffusione nel liquido extracellulare. 8. DESCRIVI LA LEGGE DI FICK 9. DIFFERENZE TRA I CANALI IONICI 10. DESCRIVI I VARI TIPI DI CANALI 11. DANDO UNO STIMOLO SOTTO SOGLIA AD UN NEURONE, E METTENDO UN ELETTRODO A META’ DELL’ASSONE, COSA REGISTRA L’ELETTRODO? MOTIVA LA RISPOSTA 12. DESCRIVI I POTENZIALI GRADUATI E I POTENZIALI D’AZIONE I potenziali graduati rappresentano piccoli segnali elettrici che agiscono a breve distanza, poiché diminuiscono di ampiezza man mano che ci si allontana dal sito della loro genesi. Queste piccole modificazioni del potenziale di membrana si verificano quando i canali ionici si aprono o si chiudono in risposta ad uno stimolo che agisce sulla cellula. Ì potenziali graduati possono essere prodotti da neurotrasmettitori che si legano a recettori sulla membrana del neurone a livello del corpo cellulare o dei dendriti oppure possono generarsi in seguito a uno stimolo sensoriale che agisce su un recettore sensoriale associato alla terminazione periferica di un neurone afferente. L'ampiezza della variazione del potenziale di membrana viene graduata in funzione dell'intensità dello stimolo: uno stimolo debole produce un piccolo cambiamento del potenziale di membrana, mentre uno stimolo più intenso provoca una variazione di potenziale di maggiore ampiezza. Un potenziale graduato può propagarsi dal punto di stimolazione per brevi distanze, in quanto è un evento che si attenua con la distanza dal punto in cui si genera: quando si genera una variazione di potenziale di membrana in un punto specifico, questa variazione genera una differenza di potenziale sia nel liquido intracellulare che in quello extracellulare, inducendo una corrente in questi fluidi. Questa modalità di conduzione delle variazioni di potenziale per movimento passivo di cariche è definita conduzione elettronica. All'allontanarsi del potenziale graduato dal sito di stimolazione, la corrente scorre in un'ampia area di membrana e una parte viene dispersa attraverso la membrana stessa. Come conseguenza, l'ampiezza della variazione del potenziale di membrana diminuisce all'aumentare della distanza dal punto di stimolazione. Alcuni potenziali graduati sono depolarizzanti altri iperpolarizzanti, è ciò dipende dal tipo di neurone stimolato e dal tipo di canale ionico che si apre o si chiude in risposta allo stimolo. I potenziali graduati generano un potenziale d'azione se depolarizzanti la membrana fino ad un valore di potenziale di membrana critico, definito valore soglia, che deve essere raggiunto o superato per generare il potenziale d'azione. Pertanto, potenziali graduati che generano depolarizzazione vengono considerati eccitatori, mentre potenziali che causano iperpolarizzazione sono considerati inibitori. In genere, un singolo potenziale graduato non ha ampiezza sufficiente per determinare l'insorgenza di un potenziale d'azione. Se i potenziali graduati si sovrappongono, possono sommarsi tra loro spazialmente e temporalmente. Nella sommazione temporale, gli stimoli si succedono tanto rapidamente che il potenziale graduato associato ad uno stimolo non si estingue prima dell'arrivo del successivo, così che gli effetti dei potenziali graduati si possono sommare. Nella sommazione spaziale, gli effetti degli stimoli provenienti da aree del neurone vicine danno origine a potenziali graduati che, se contemporanei, si sommano tra loro. I potenziali d'azione rappresentano ampi segnali elettrici che si propagano per lunghe distanze. Si generano nelle membrane delle cellule eccitabili in risposta a potenziali graduati che raggiungono il valore soglia. Durante un potenziale d'azione si verifica un'ampia e rapida depolarizzazione, durante la quale la polarità del potenziale di membrana si inverte e per un breve periodo di tempo il potenziale di membrana diventa positivo. Una volta iniziato, a differenza del potenziale graduato, il potenziale d'azione si propaga per tutta la lunghezza dell'azione senza alcun decremento della propria ampiezza. Un potenziale d'azione in un neurone consta di tre fasi distinte: 1. Depolarizzazione. La prima fase consta di una rapida depolarizzazione, durante la quale il potenziale di membrana passa dal valore di riposo di -70mV a +30mV. Questa depolarizzazione è determinata da un rapido e brusco aumento della permeabilità al Na+, che determina un incremento dell'ingresso di questo ione nella cellula conseguente all'elevato gradiente elettrochimico. A causa dell'elevata permeabilità al sodio, il potenziale di membrana tende ad avvicinarsi al potenziale di equilibrio di tale ione (+60mV). 2. Ripolarizzazione 13. COS’E’ IL PERIODO REFRATTARIO? 14. PERCHE’ IL SODIO QUANDO ESCE HA BISOGNO DI ENERGIA? 15. PARLA DEI RECETTORI INTRACELLULARI 16. DESCRIVI LE VARIE TIPOLOGIE DI RECETTORI 17. FAI UN ESEMPIO DI TRASPORTO FACILITATO