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Rappresentazione della funzione d’onda Y

Per l’elettrone:

anche se Y non ha significato fisico, Y2 rappresenta la probabilità di


trovare l’elettrone in una determinata posizione.

Per il principio di indeterminazione di Heisenberg non sarà possibile


determinarne la posizione, bensì solo la probabilità di trovarsi in una data
regione dello spazio quando possiede un dato contenuto energetico.

Rappresentazione grafica della funzione d’onda


Orbitale atomico 1s n=1, l=0, m=0

Y2(r) distribuzione di probabilità


probabilità di trovare l’elettrone in un punto a
distanza r dal nucleo decresce asintoticamente
con r

distribuzione di probabilità radiale


probabilità di trovare l’elettrone in un guscio
sferico di raggio r e spessore dr, di volume
4pr2dr. Nello stato fondamentale la probabilità
è max per r = 0.53 Å (a0, raggio di Bohr)

y
z

x Rappresentazione della distribuzione di


carica nell’orbitale 1s

orbitale centrosimmetrico
Rappresentazione grafica della funzione d’onda

La rappresentazione diretta della forma dell’orbitale si


ottiene riportando il contorno (superficie limite) entro il
quale si ha la maggior parte della carica totale (per
convenzione ciò corrisponde al 90%)

y
z

x l’orbitale 1s ha simmetria sferica


Orbitali atomici 2s e 3s n=2, l=0, m=0
n=3, l=0, m=0

piano nodale

Distribuzione di probabilità radiale per l’orbitale 2s

Gli orbitali 2s, 3s, ns hanno 1, 2, (n-1) superfici nodali (o nodi


radiali) nelle quali si annulla la funzione d’onda e la probabilità di
trovare l’elettrone è nulla
Rappresentazione orbitali atomici 2s e 3s

2s: 3s:
n=2, l=0, m=0 n=3, l=0, m=0

Sfere nodali
Sfera nodale
Superfici limite degli orbitali atomici 2p (l = 1)
n=2 l=1 m = -1; 0; +1

Orbitale 2pz Orbitale 2px Orbitale 2py


n=2, l=1, m= -1 n=2, l=1, m= +1 n=2, l=1, m= 0
orientato lungo l’asse z orientato lungo l’asse x orientato lungo l’asse y
piano nodale xy piano nodale yz piano nodale xz

Gli orbitali p hanno un piano nodale passante per il nucleo che divide
la regione di densità elettronica in due metà
Gli orbitali p hanno un piano nodale passante per il nucleo che divide
la regione di densità elettronica in due metà:

I tre orbitali p :
Superfici limite degli orbitali atomici d (l = 2)

n=3 l=2 m=-2; -1; 0; +1; +2


Superfici limite degli orbitali atomici f (l = 3)

n=4 l=3 m=-3; -2; -1; 0; +1; +2; +3


Energia degli orbitali per l’atomo di idrogeno
Energia

Nell’atomo di idrogeno l’energia


degli orbitali dipende solo da n:
orbitali degeneri
Energia degli orbitali atomici
atomi idrogenoidi atomi polielettronici

Sono degeneri orbitali


con uguale n ed l
(es. 2p, 3d, ecc.)

Negli atomi polielettronici sottolivelli diversi di uno stesso livello


hanno energie diverse: l’energia degli orbitali dipende da n e da l.
Energia degli orbitali
atomici in funzione del
numero atomico

4s, 3d,
Il modello quantomeccanico negli atomi polielettronici
La presenza di più di un elettrone impone un limite sul numero di
elettroni permessi in un orbitale ed una più complessa sequenza
delle energie degli orbitali.
Lo stato di un elettrone è definito dai 4 numeri quantici

Costruzione della configurazione elettronica di un atomo: “Aufbau”


Principio di minima energia: gli elettroni tendono a collocarsi negli
orbitali disponibili a più bassa energia.
Principio di esclusione (Pauli, 1925): in un atomo non possono
coesistere elettroni aventi tutti e quattro i numeri quantici uguali,
ovvero ogni orbitale non può essere occupato da più di due elettroni
che differiscono per il valore di spin (opposto, antiparallelo).
Principio di massima molteplicità (Hund, 1925): gli elettroni
tendono a collocarsi con spin parallelo nel massimo di orbitali
degeneri disponibili
Rappresentazione schematica degli orbitali e
configurazione elettronica fondamentale degli atomi

Esempio: C 6 elettroni da collocare negli opportuni orbitali:

E
2p
2s

1s

n. elettroni
Simbologia nlx 1s2 2s2 2p2 simbolo orbitale
Configurazione elettronica degli elementi nello stato fondamentale

Z atomo conf. stato fondamentale


1 H 1s1
2 He 1s2
3 Li 1s22s1 [He] 2s1
4 Be 1s22s2 [He] 2s2
5 B 1s22s22p1 [He] 2s22p1
6 C 1s22s22p2 [He] 2s22p2
7 N 1s22s22p3 [He] 2s22p3
8 O 1s22s22p4 [He] 2s22p4
9 F 1s22s22p5 [He] 2s22p5
10 Ne 1s22s22p6 [He] 2s22p6
11 Na 1s22s22p63s1 [Ne] 3s1
elettroni esterni o
[elettroni interni] di valenza

6 C 1s22s22p2 [He] 2s22p2


7 N 1s22s22p3 [He] 2s22p3
8 O 1s22s22p4 [He] 2s22p4
9 F 1s22s22p5 [He] 2s22p5
10 Ne 1s22s22p6 [He] 2s22p6
11 Na 1s22s22p63s1 [Ne] 3s1
ordine di riempimento: inversioni

L’energia degli orbitale dipende da n ed in parte da l

Sono degeneri (stessa energia) solo orbitali aventi lo stesso l

Sperimentalmente si è trovato che il riempimento degli orbitali


in atomi polielettronici avviene secondo la seguente sequenza:

1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s, 4d …


ordine di riempimento:

regola della diagonale:

...in altre parole:


gli elettroni sono assegnati agli orbitali secondo il valore crescente
di: (n + l);
per i sottolivelli con uguale valore di (n + l) gli elettroni sono
assegnati al sottolivello con n minore.
Alcune eccezioni al principio Aufbau:
i sottogruppi d ed f semioccupati o completamente occupati
godono di extra-stabilità. Es.:

configurazione secondo Aufbau configurazione reale

Cr 1s22s22p63s23p63d44s2 1s22s22p63s23p63d54s1
Cu 1s22s22p63s23p63d94s2 1s22s22p63s23p63d104s1
TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI
International Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC)
TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI
International Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC)
Configurazione elettronica degli elementi
Z simbolo atomo neutro catione
1 H 1s1 1° periodo –
2 He 1s2 (2 elementi) 1s1
blocco 3 Li [He] 2s1 1s2
s 4 Be [He] 2s2 [He] 2s1
5 B [He] 2s2 2p1 [He] 2s2
6 C [He] 2s2 2p2 2° periodo [He] 2s2 2p1
blocco 7 N [He] 2s2 2p3 (8 elementi) [He] 2s2 2p2
p
8 O [He] 2s2 2p4 [He] 2s2 2p3
9 F [He] 2s2 2p5 [He] 2s2 2p4
10 Ne [He] 2s2 2p6 [He] 2s2 2p 5
blocco 11 Na [Ne] 3s1 [He] 2s2 2p6
s 12 Mg [Ne] 3s2 [Ne] 3s1
13 Al [Ne] 3s2 3p1 [Ne] 3s2
14 Si [Ne] 3s2 3p2 3° periodo [Ne] 3s2 3p1
blocco 15 P [Ne] 3s2 3p3 (8 elementi) [Ne] 3s2 3p2
p 16 S [Ne] 3s2 3p4 [Ne] 3s2 3p3
17 Cl [Ne] 3s2 3p5 [Ne] 3s2 3p4
18 Ar [Ne] 3s2 3p6 [Ne] 3s2 3p5
Configurazione elettronica degli elementi - 4° periodo (18 elementi)
Z simbolo atomo neutro catione
blocco 19 K [Ar] 4s1 [Ne] 3s2 3p6
s 20 Ca [Ar] 4s2 [Ar] 4s1
21 Sc [Ar] 3d1 4s2 [Ar] 3d1 4s1
22 Ti [Ar] 3d2 4s2 [Ar] 3d2 4s1
23 V [Ar] 3d3 4s2 [Ar] 3d4
24 Cr [Ar] 3d5 4s1 1° serie [Ar] 3d5
blocco 25 Mn [Ar] 3d5 4s2 di transizione [Ar] 3d5 4s1
d 26 Fe [Ar] 3d6 4s2 [Ar] 3d6 4s1
27 Co [Ar] 3d7 4s2 [Ar] 3d8
28 Ni [Ar] 3d8 4s2 [Ar] 3d9
29 Cu [Ar] 3d10 4s1 [Ar] 3d10
30 Zn [Ar] 3d10 4s2 [Ar] 3d10 4s1
31 Ga [Ar] 3d10 4s2 4p1 [Ar] 3d10 4s2
32 Ge [Ar] 3d10 4s2 4p2 [Ar] 3d10 4s2 4p1
blocco 33 As [Ar] 3d10 4s2 4p3 [Ar] 3d10 4s2 4p2
p 34 Se [Ar] 3d10 4s2 4p4 [Ar] 3d10 4s2 4p3
35 Br [Ar] 3d10 4s2 4p5 [Ar] 3d10 4s2 4p4
36 Kr [Ar] 3d10 4s2 4p6 [Ar] 3d10 4s2 4p5
Configurazione elettronica degli elementi - 5° periodo (18 elementi)

2° serie
di transizione
Configurazione elettronica degli elementi - 6° periodo (32 elementi)

2° serie
di transizione
lantanidi
Configurazione elettronica degli elementi - 6° periodo

3° serie di transizione
Configurazione elettronica degli elementi - 7° periodo

4° serie
di transizione

attinidi

transuranici
(artificiali)
TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI
Secondo la International Union of Pure and Applied Chemistry
(IUPAC)
P Gruppo Gas Nobili
E
1
I Blocco s Blocco p
R II
I III IV V VI VII
O2
D Blocco d Blocco f
O
3
III IV A V VI VII VIII I B II

6
7

N
u
m. Peso *
A Atomico
t
o 29 63,546 * *
m Cu
i
c Rame
o Simbolo
La Tavola Periodica (Dmitri Mendeleev, 1869)
Mendeleev osservò che le proprietà degli elementi allora noti variavano in modo
periodico al variare della loro massa atomica (PA).*
Ne derivò una classificazione, disponendo gli elementi nelle caselle di una
tabella, in ordine crescente di massa atomica, in modo tale che
• lungo le righe (periodi) le proprietà variassero periodicamente in modo
(approssimativamente) continuo e regolare,
• lungo le colonne (gruppi) le proprietà fossero simili.
Mendeleev propose che alcuni dei PA noti allora (ben 17) fossero errati e dunque
determinati elementi dovessero avere una posizione diversa, nella tavola
periodica, rispetto a quella assegnata sulla base del PA: in molti casi ebbe
ragione, in altri no (cfr. tellurio, Te, PA = 128 u.m.a. e iodio, I, PA = 127 u.m.a),
in quanto la periodicità era dettata non già dalla massa atomica PA, quanto dal
numero atomico Z. Seppe inoltre quali caselle non occupare, in attesa della
scoperta di nuovi elementi. Di alcuni di essi fu in grado di predire, con un
discreto grado di accuratezza, le proprietà (ekasilicio, germanio, Ge).

* Non era ancora noto il numero atomico Z: non si conosceva la struttura intima
della materia (Moseley, 1923)
Periodicità delle configurazioni elettroniche
Z simbolo configurazione periodo
1 H 1s1 1° gruppo 1
3 Li [He] 2s1 2°
11 Na [Ne] 3s1 3°
19 K [Ar] 4s1 4°
37 Rb [Kr] 5s1 5°
55 Cs [Xe] 6s1 6°
87 Fr [Rn] 7s1 7°

Z simbolo configurazione periodo


6 C [He] 2s2 2p2 2°
14 Si [Ne] 3s2 3p2 3°
gruppo 14
32 Ge [Ar] 3d10 4s2 4p2 4°
50 Sn [Kr] 4d10 5s2 5p2 5°
82 Pb [Xe] 4f14 5d10 6s2 6p2 6°
Configurazione elettronica e proprietà degli elementi

❑ Le proprietà chimiche degli elementi dipendono dalla capacità


degli atomi di interagire con altri atomi
❑ le interazioni tra atomi avvengono attraverso gli elettroni
esterni (elettroni di valenza), e dunque le proprietà chimiche degli
elementi dipendono dalla configurazione elettronica esterna.
❑ la configurazione elettronica esterna per gli elementi
appartenenti allo stesso gruppo si ripete con una determinata
periodicità, anche le proprietà chimiche variano con la stessa
periodicità (proprietà periodiche)
❑ le proprietà degli elementi in un gruppo si ripetono, sono simili
Proprietà Periodiche

❑ Raggi atomici
❑ Raggi Metallici
❑ Raggi Ionici
❑ Energie di Ionizzazione
❑ Affinità Elettroniche
❑ Elettronegatività
Carica Nucleare Effettiva

Gli elettroni di un generico strato n vengono attratti dal nucleo, di


carica Z, a meno della schermatura dovuta agli elettroni
eventualmente presenti negli strati più interni (si trascura, in prima
approssimazione, l’influenza degli elettroni dello stesso strato).
Ogni elettrone risente dunque di una carica nucleare media,
“attenuata”, definita carica nucleare effettiva Zeff:

Zeff: = Z – s
s = costante di schermo
dipende dalla presenza di elettroni negli strati più interni.
I raggi (atomico, ionico…) sono funzione di Zeff, non di Z
Raggi atomici (blocchi s e p)

Scendendo nel gruppo


il raggio atomico aumenta
per gli elettroni di
valenza:
•cresce la loro distanza
dal nucleo;
•aumenta la schermatura
effettuata dagli e- interni
sul nucleo.

Lungo un periodo da
sinistra a destra il raggio
atomico diminuisce:
a) cresce Zeff;
b) gli e- aggiunti nello stesso
livello non contribuiscono
ad aumentare la schermatura
degli e interni

(pm)
Periodicità dell’energia di prima ionizzazione

atomo(g) → ione+(g) + e-
L’Energia di Ionizzazione (EI) è la minima energia necessaria per rimuovere un
elettrone da un qualsiasi sistema (atomo, molecola) e portarlo a distanza infinita.

Li Na K Rb Cs
Le configurazioni elettroniche in cui si hanno livelli o sottolivelli
completamente pieni o pieni a metà risultano particolarmente stabili

Massimi assoluti:
He, Ne, Ar: configurazioni ad ottetto

Be → B (o Mg→Al), si passa dalla


N configurazione ns2 e inizia il riempimento
O degli orbitali np, a contenuto energetico
H lievemente superiore rispetto agli ns:
C
Be diminuzione dell’EI.
N → O (P→S) si passa dlla
B configurazione ns2np3, ove i tre e- degli
orbitali p occupano un orbitale ciascuno, e
Li inizia il ‘doppio’ riempimento degli
orbitali p: la repulsione inter-elettronica
aumenta e l’EI decresce.
Periodicità dell’energia di prima ionizzazione:
relazione con la configurazione elettronica di valenza

Z atomo conf. stato fondamentale

2 He 1s2
3 Li 1s22s1 [He] 2s1
4 Be 1s22s2 [He] 2s2
5 B 1s22s22p1 [He] 2s22p1
… … … …
7 N 1s22s22p3 [He] 2s22p4
8 O 1s22s22p4 [He] 2s22p4
9 F 1s22s22p5 [He] 2s22p5
10 Ne 1s22s22p6 [He] 2s22p6
11 Na 1s22s22p63s1 [Ne] 3s1
Periodicità dell’affinità elettronica

Si definisce affinità elettronica (AE) l’energia in gioco nella


formazione di un anione a partire da un atomo isolato e gassoso.
è associata al processo:
X(g) + e- → X-(g) + AE
È una misura della capacità dell'atomo di acquistare elettroni (di
ridursi)
Hanno valori negativi di AE gli elementi con elevata
elettronegatività.
- +
periodo
+
gruppo
-
Elettronegatività:
Capacità di un atomo, facente parte di una molecola, di attrarre gli
elettroni di legame verso di sé (L. Pauling, 1931)
Andamento nella Tavola Periodica
- + periodo

+
gruppo
-
Alcune considerazioni di carattere generale su EI e AE:

❑ I gas nobili hanno energie di ionizzazione molto alte e affinità


elettronica positiva: la loro tendenza è quella di non cedere e non
acquistare elettroni;
❑ i gas nobili sono perciò inerti, la configurazione ns2np6
rappresenta una configurazione particolarmente stabile;
❑ la tendenza degli atomi è quella di raggiungere lo stato a minor
energia, ovvero la configurazione stabile dei gas nobili

❑ I metalli dei gruppi 1 (alcalini), 2 (alcalino-terrosi) e 3 hanno


basso EI e bassa (o positiva) AE; raggiungono la configurazione
elettronica stabile del gas nobile che li precede cedendo elettroni
(formano cationi)
❑ Gli elementi dei gruppi 16 (calcogeni) e 17 (alogeni) hanno alto
EI e alta AE; raggiungono la configurazione elettronica stabile del
gas nobile che li segue acquistando elettroni (formano anioni)

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