MORALE
DEFINIZIONE IL TERMINE “SVILUPPO” E “LA PSICOLOGIA DELLO
SVILUPPO”
-Lo Sviluppo: come il processo di crescita e di differenziazione continuate nel tempo, risultato
della maturazione biologica e dell’interazione con l’ambiente.
-La psicologia dello sviluppo: come quel settore della psicologia che studia il processo di
sviluppo e di organizzazione dell’individuo dalla nascita fino all’età adulta.
-
3)Bisogni:
-I bisogni: tendenze innate della persona – da bere, da respirare, mangiare …
-I bisogni sono tendenze innate all’azione che derivano da una mancanza dell’organismo o da
potenzialità naturali inerenti (voán coù) all’uomo, che cercano esercizio o attualizzazione.
-Tale tendenze sono definite innate perché sono bisogni fondamentali inerenti all’uomo e non
sono determinati da modelli culturali o sociali.
Derivano da un deficit (=mancanza) dell’organismo, ossia vengono attivati da una
situazione fisiologica di carenza.
Derivano da potenzialità naturale, ossia da predisposizioni (khuynh höôùng thieân veà)
innati ad agire.
-Rulla elabora una lista di bisogni:
Accettazione sociale.
Affiliazione (söï saùp nhaäp),
Avvicinarsi ad una persona con cui si cambia il rapporto.
Aiuto agli altri.
Dipendenza affettiva.
Evitare il pericolo, dolore, sofferenza.
Gioco (attività dei bambini).
Sottomissione (rispetto)
Successo (conseguimento).
5)Sentimenti:
-Emozioni-sentimenti: ciò che colora il mondo:
Emozioni = Vissuti affettivi particolarmente intensi (maõnh lieät), dura per poco tempo:
Allegria, gioia, tristezza, invidia, gelosia, rabbia, angoscia, senso di colpa, rimorse (söï
chaâm chích).
Occorre educare le emozioni in sintonia con i valori oggettivi e con le loro ragioni.
Hanno una durata e una profondità psichica minore di quella dei sentimenti e sono
soggettivamente più violente dei sentimenti e meno controllati.
Sentimenti vengono definiti come vissuti affettivi primariamente caratterizzati da una
particolare stabilità, in quanto essenzialmente consapevoli e, al meno in parte controllabili dalla
persona.
6)Valori:
-È importante conoscere i bisogni delle persone, altrettanto importante è individuare i valori da
cui le persone sono guidate nel perseguire gli obiettivi e nel vivere le relazioni con gli altri.
-Possiamo definire i valori come ciò che sta più a cuore alla persona: ciò per cui vale la pena
vivere.
-Mentre i bisogni sono innati, i valori sono frutto di una scelta libera e responsabile, appresi in
qualche modo o semplicemente scoperti (Cencini e Manente). Se il bisogno è un concetto
immanente (voán coù, höõu coù), il valore è un concetto trascendente.
LA TEORIA PSICOANALITICO
(phaâm taâm hoïc = trattamento della psiconevrosi =loaïn thaàn kinh chöùc naêng) di
SIGMUND FREUD
SIGMUND FREUD (1856-1939):
-La psicoanalisi è legata al Sigmund Freud, medico ebreo, viene contatto con la letteratura
antica e moderna:
La psicoanalisi è un trattamento per gli psiconevrosi, poi diventa un sistema psicologico
generale.
La psicoanalisi può essere considerata (Lindzey, Thompson e Spring, 1988):
un metodo rivolto all’indagine dei processi psichici e basata sull’assunto che la vita
psichica sia prevalentemente caratterizzata da processi inconsci;
una tecnica terapeutica (pheùp chöõa beänh) che intende analizzare il tipo di difese e di
resistenze che la persona oppone nei confronti dei propri desideri, pensieri e tendenze inconsci
che sono alla base dei suoi disturbi psichici;
una teoria, in cui confluiscono i risultati delle osservazioni compiute sia in sede
psicoterapeutica (aâm lyù lieäu phaùp) sia quelli derivati dall’impegno del metodo
psicoanalitico in altri campi come l’arte, la religione, l’antropologia…
-Lui voleva essere osservatore un tipo di malattia mentale =ISTERIA (cuoàng loaïn) att un
trattamento = IPNOSI (söï thoâi mieân, giaác nguû nhaân taïo = una tecnica di rilassamento)
→ diventa uno stato mentale = Trans = trasferimento – L’unico contatto = voce del medico:
“Adesso, ritorniamo al passato, 10 anni fa …Tutti i comportamenti che hai fatto”.
a)Prima topica:
- La mente viene divisa in 3 parti – l’inconscio come “sostantivo” (troïng yeáu, lôùn lao),
poiché il conscio, il preinconscio e l’inconscio vengono considerati sistemi psichici
differenziali della mente. Questa divisione nella prima topica, è costruita a partire dal processo
di rimozione (xua ñuoåi, thuû tieâu), da cui prenderebbe consistenza (ñoä chaéc) l’inconscio:
Inconscio (pensieri, ricordi, istinti sessuali – cioè tutti vengono rifiutati dalla coscienza)
→ ES:
Traumi (chaán thöônh veà tình caûm),
Istinti sessuali,
Fantasia,
Ricordi piacevoli.
Ha un’energia molto attiva – spingono alla coscienza – si manifesta attr:
Sogni.
Associazioni libere.
Molto più ampio di ciò che siamo consapevoli (conscio).
Inconscio – grande evoluzione che porta Freud ad essere intenzionale sistemare una
teoria che spiega funzionamento del comportamento dell’uomo.
Pre nconscio (una fase prima del addormentamento).
Conscio (consapevolezza) → IO
a)Secondo topica:
- Il termine inconscio è utilizzato non come soggettivo – ma come “aggettivo”, p/c non si
riferisce più a un sistema psichico differenziato come nella prima topica – ma ad una qualità
che caratterizza oltre all’Es, anche parte dell’IO e del Super-Io:
ES (Eros o Id) = istinto sessuale, la sede del libido (duïc tình) – istinto di vita – motive
verso comportamento di vita.
IO (o Ego) = è unità che controlla l’espressione dell’energia istintuale in relazione alle
possibilità concrete che ha l’organismo di soddisfare il bisogno. Nell’IO una parte conscia e una
parte inconscia:
IO cosciente = il controllo motorio,
IO inconscio = censura onirica e i processi di rimozione – Il linguaggio è una
funzione dell’IO e i contenuti inconsci diventano preconsci per mezzo delle parole.
SUPER-IO (o Super-Ego) = valori appresi, modelli di comportamento. Il Super-Io è la
voce della coscienza morale, dei sensi di colpa, della ricerca della perfezione e dei valori.
Si può dire che ES individua il piacevole e lo spiacevole – IO il reale e l’irreale e il SUPER-
IO il buono e il cattivo.
- L’ES e la teoria delle pulsioni (thuùc ñaåy, boác ñoàng):
Dal contenuto dell’ES – Feud formula una dottrina generale delle pulsioni in cui la libido
si esprime attr zone erogene (nhaïy kích thích tình duïc) ognuna delle quali rappresenta una fase
della sua evoluzione (gli stadi dello sviluppo psicosessuale = taâm sinh duïc). Lo sviluppo
della libido può svolgersi naturalmente o subire arresti per l’interferenza della fissazione o della
regressione che arrestano lo sviluppo psichico o lo riportano a fasi precedenti, con conseguente
formazione di sintomi nevrotici:
Eros = istinto sessuale – istinto di vita.
Thanatos = istinti aggressivo – istinto di morte.
La teoria si fonda su 2 principi:
Principio del piacere
Principio di realtà
Secondo Freud, bambino dalla nascita è dominato da una struttura di personalità
(dall’Es) - fonte originaria di tutte le motivazioni e dell’energia; egli cerca di realizzare
quest’energia senza preoccuparsi di ciò che è realizzabile o socialmente approvabile. Il suo
modo di funzionamento è regolato dal Principio del piacere, che cerca la gratificazione
immediata e completa delle pulsioni. Ma findai primi mesi di vita questi tentativi di ottenere
una gratificazione immediata sono frustrati o puniti. Queste espressioni contribuiscono alla
formazione dell’IO, che è governato dal principio di realtà.
- L’IO e meccanismo di difesa:
Meccanismi di difesa:
L’io, orientato verso la realtà del mondo circostante, è la chiave dell’adattamento,
L’io utilizza l’angoscia di fronte al pericolo del mondo intero, inoltre organizza dei
meccanismi di difesa che consentono di contemperare (ñieàu ñoä, coù chöøng möïc) le esigenze
dell’Es con quelle del mondo esterno.
Meccanismi di difesa sono:
Sublimazione (laøm thaêng hoa) – consente di spostare la pulsione sessuale ad una
meta più nobile, smascherando completamente le origini delle della motivazione alla persona
stessa Es: la pulsione sessuale può essere canalizzata nel creare ipere artistiche.
Rimozione (söï taåu tröø, xoùa boû) - mettere a parte, dimenticare ricordi e
sentimenti che possono provocare angoscia.
Proiezione (söï phoùng ra, söï baén ra) – proiettiamo sull’altro tutto negativo che
abbiamo noi Es: Superiore può proiettare e attribuire a altri la propria ostilità (phaûn ñoái, thuø
ñòch), ossia può convincersi che sia il superiore ad essere arrabbiato → Persona non riesce a
vedere parte oscura dentro di sé – agisce, sta buttando sugli altri ciò che di lui.
Formazione reattiva (phaûn öùng laïi) – come la proiezione che consente
all’individuo di scaricare la tensione prodotta dai pensieri rimossi = L’IO trasforma le
motivazioni rimossi nel loro esalto contrario Es: al posto dell’ostilità reale che una persona può
sentire verso un’altra persona, dimostra, invece, un’amicizia tale da compiacerlo in tutto.
Razionalizzazione (giaûi thích duy lyù) – si verifica quando una persona gratifica una
pulsione inconscia, ma ne offre una spiegazione socialmente accettabile, che smaschera il
motivo reale Es: un giovane che si iscrive ad un corso di lingue orientali e razionalizza questa
scelta dicendo di volerne sapere di più sui giapponesi – nella realtà è innamorato di una ragazza
si è iscritta allo stesso corso.
Jung:
- Jung sostiene la necessità di soddisfare l’archetipo religiosi nell’individuo p/c le religiosità è
una dimensione positiva della personalità e la sua mancanza è causa di nevrosi.
- Dio non è prodotta dall’esperienza individuale della persona – neanche proiezione
sostitutiva del Padre terreno (Freud),
- Jung = Padre terreno è la prima incarnazione dell’immagine archetipo del Padre ultraterreno
(al di là) – che già preesiste ereditariamente nel bambino = un’immagine depositata (tích tröõ)
nella memoria inconscia collettiva, memoria della specie umana- Dio si manifesta come
un’orma (daáu veát, veát tích), come un sigillo preesistente nella psiche umana.
In sintesi: Il Padre carnale rende presente ciò che già nell’archetipo, nello spirito dell’uomo,
cioè rende visibile ciò che esiste nella mente dell’uomo = Dio → Religione = è una nevrosi
positiva.
LA PSICOLOGIA UMANISTICA
(Nasce negli Stati Uniti di America (1960). La Psicologia umanistica è una corrente di
pensiero che si contrappone alla psicoanalisi e anche al comportamentismo (corrente riduttiva
che considera l’uomo quasi come un animale)
2)Carl Rogers:
-Carl Rogers ha una concezione positiva dell’individuo, questo denominato da Rogers come
l’organismo, tende in maniera naturale alla propria realizzazione.
-Più importante nella sua teoria, sia per quanto riguarda lo sviluppo della personalità, sia per
l’importanza che ha nel processo terapeutico (pheùp chöõa beänh).
-Secondo lui, ogni individuo vive in un mondo di esperienza di cui è il centro. Questo mondo
costituisce il suo campo percettivo: campo fenomenico della persona. All’interno di questo
mondo ogni organismo cerca la soddisfazione dei propri bisogni. Dall’interazione con il mondo
dell’esperienza prende a costituirsi la struttura del Sé o concetto di Sé, che è una configurazione
dinamica, ma coerente di percezioni e di relazioni:
Il concetto di Sé subisce l’influenza delle valutazioni e dei giudizi (condizioni di valori)
formulate da altre persone, soprattutto dai genitori.
Tra il processo organistico di valutazione e i valori esterni introiettati (cioè assunti dentro
di sé), può esserci conflitto → difficoltà ad essere pienamente se stessi. Quando le esperienze
reali sono sostituite da valori assunti da altri → aumenta il conflitto tra il concetto di Sé e
l’organismo → Conseguenza = l’inganno del Sé ci rende insoddisfatti e inquieti, come se non
sapessimo che siamo e che cosa vogliamo, continuamente minacciati dai nostri veri sentimenti.
L’individuo è tanto più “sano”, quanto più il suo Sé è dinamico e capace di sostituire il
suo sistema di valori con svalutazioni e rivalutazioni in base al fluire (tieán trình, doøng chaûy)
dell’esperienza.
Prof. CREA = Rogers – Maturazione come tendenza attualizzante:
Promotore della crescita nel suo organismo = tendenza fondamentale ad attualizzare,
mantenere, accrescere le proprie esperienze.
Maturazione = integrare tutte le proprie esperienze di vita – Costruzione di una sana
struttura di Sé = esperienza che egli attribuisce direttamente a se in quanto oggetto di
coscienza.
PSICOLOGIA COGNITIVISTA
1)Nascita della psicologia cognitivista:
-G. A. Kelly, pubblicando The Psychology of Personal Constructs (1955), propose una teoria
della personalità da cui si sviluppò l’approcio terapeutico che va sotto il nome di psicoterapia
dei costrutti-personali, dove “costrutto” viene definito “l’unità elementare di conoscenza”.
-Nasce da autori americani = BECK & ELLIS:
Ellis (1962), la terapia razionale-emotiva, che rappresenta il primo esempio di
psicoterapia cognitivo-razionalista.
Beck (1976)sviluppò un modello psicoterapeutico che presenta alcune analogie con quello
di Ellis, a cui dette il nome di psicoterapia cognitiva.
Le proposte di Ellis e Beck centrano la loro attenzione sui contenuti e sui processi di
pensiero che, connessi con la sfera delle emozioni, sono responsabili delle situazioni di disturbo
psichico – Le reazioni emotive individuali sono considerate come il risultato del processo di
elaborazione cognitiva.
4)Analisi transazionale (söï saép xeáp) e gli stati dell’Io: Eric Berne:
- La teoriadi Berne prende avvio da quel fecondo terreno di studi che ha evidenziato come il
bambino per vivere e per rispondere adeguatamente alla propria crescita abbia bisogno di
intrecciare (quaán vaøo nhau) relazioni significativi con un altro essere umano (Erikson 1959)
che gli permetta di sviluppare le potenzialità fondamentali di intimità, di consapevolezza, di
spontaneità – Da queste relazioni primarie ha inizio lo sviluppo dell’individuo come “essere in
relazione”; altre relazioni, più o meno importanti, seguiranno questa iniziale che rimane però
paradigmatica.
- L’insieme dei gesti e dei comportamenti, che ognuno sviluppa nei vari contesti di vita e le
cui motivazioni profonde appoggiano sulla relazione primaria, costituisce il quadro delle
transazioni – In qualunque contesto sociale infatti, prima o poi, ognuno dà segni di
riconoscimento agli altri (stimolo transazionale) e gli altri inevitabilmente reagiscono in
qualche modo (reazione transazionale): “L’osservazione dell’attività spontanea, condotta in
maniera particolarmente produttiva in certi gruppi di psicoterapia, rivela che ogni tanto le
persone mutano atteggiamento, punto di vista, voce, vocabolario e altri aspetti del
comportamento. Insieme con il comportamento spesso cambia anche il modo di sentire”
(N^Berne, 1971, 251). All’insieme dei sentimenti e dei comportamenti, che differiscono nelle
diverse situazioni e momenti, viene dato il nome di stati dell’Io. Berne ne parla la prima volta
nel 1957 e il rappresenta con 3 cerchi sovrapposti.
- Dal punto di vista fenomenologico per stato dell’Io si intende un sistema coerente di
pensieri riferiti a un determinato soggetto; operativamente come un insieme coerente di modelli
di comportamento.
5)Riconoscere i propri stati dell’Io:
- Quando mi comporto, penso e sento come facevo quando ero bambino, si dice che sono
nello stato dell’Io Bambino.
- Quando mi comporto, penso e sento in modi che ho copiato dai genitori o da figure
genitoriali, si dice che sono nello stato dell’Io Genitore.
- Quando infine mi comporto, penso e sento in modi che sono una risposta diretta qui-e-ora
a quello che succede intorno a me, utilizzando tutte le capacità che ho da persona adulta, si dice
che sono nello stato dell’Io adulto.
- Se mettiamo insieme i 3 stati dell’Io, otteniamo il modello della personalità chiamato
modello degli stati dell’Io.
- Cambiamenti degli stati dell’Io nel caso di Fratel James: Per comprendere come gli stati
dell’Io intervengono nei comportamenti quotidiani, proponiamo il seguente esempio:
Fratel James, economo di una comunità religiosa sta guidando l’automobile lungo una
strada trafficata, dopo avere fatto spese per la sua comunità. Secondo per secondo osserva la
posizione e la velocità degli altri veicoli intorno a lui, guarda i cartelli stradali, controlla la
propria auto in relazione a ciò che succede intorno a lui, qui e ora. Fratel James è nel suo stato
dell’Io Adulto.
In quel momento un altro automobilista sorpassa Fr.James e gli taglia bruscamente la
strada. Per una frazione di secondo Fr. James teme che le 2 auto si scontrino. Rallenta così da
evitare l’urto. Per tutto questo arco di tempo è rimasto nello stato dell’Io Adulto. La sua
sensazione di paura è stata una reazione adeguata al pericolo qui-e-ora che ha aiutato il suo
corpo a reagire più rapidamente (quickly)così da evitare una collisione.
Ora, mentre l’altra auto si allontano rapidamente, Fr. James scuote la testa e fa una
smorfia (söï nhaên maët) con la bocca in segno di disapprovazione. Rivolto a chi gli sta accanto
dice: “A certa gente bisognerebbe togliere la patene! In questo momento Fr. James si è portato
nello stato dell’Io Genitore. Quando era piccolo si era seduto spesso accanto al papà mentre
guidava, e …
6)Cosa intende per stati dell’Io:
- Uno stato dell’Io è uno schema uniforme di sensazione e di esperienza direttamente
collegato a un corrispondente schema uniforme di comportamento. Lo stato dell’Io è definitivo
da una combinazione di emozione e di esperienze che si verificano uniformemente insieme.
- Questo ci porta a un punto più generale. Per analizzare in modo corretto QUALSIASI
TRANSAZIONE è importante considerare i segnali non verbali altrochè le parole.
- Ricordate l’esempio della formatrice che chiede alla novizia dove è la camicetta? Se
leggiamo semplicemente le parole essa sembrava da Adulto ad Adulto. Unendovi i segnali non
verbali si è invece dimostrata essere uno scambio da Genitore a Bambino. Avremmo potuto
riscrivere le stesse parole con degli insieme diversi di segnali non verbali ottenendo ogni volta
un tipo di transazione diverso.
- Nessun tipo di transazione è “buono” o “cattivo” in se stesso. Quando si vuole mantenere
un flusso di comunicazione prevedibilmente fluido, è importante mantenere parallele le
transazioni. Se trovate che la vostra comunicazione con una persona è spesso zoppicante e
fastidiosa, verificate se voi e l’altro non incrociate spesso le vostre transazioni. In caso
affermativo, decidete di appianare (san baèng) i vostri scambi evitando gli incroci.
Sviluppo affettivo: dalla vita psichica pre-natale alla relazione madre-bambino nello
sviluppo psichico del bambino
- Vita psichica prenatale:
Secondo Bowlby: il bambino nell’utero (daï con, töû cung) già possiede un’unità
biologica-psicologica. Sviluppa i sensi = tatto xuùc giaùc, udito, sistema visivo, l’odorato
(khöùu giaùc, il gusto vò giaùc.
Il feto (baøo thai) è un soggetto attivo in continua interazione (taùc ñoäng qua laïi)
con la madre e con l’ambiente circostante, è un essere che percepisce, memorizza, apprende e
manifesta il proprio comportamento con tratti individualizzati ben definiti.
- Relazione madre bambino:
Relazione madre-bambino:
La madre è determinante nello sviluppo della vita psichica del bambino (vicinanza,
attenzione, secondo quello che riceve sarà determinante nella formazione della sua
personalità).
Concetto di simbios (coäng sinh) M. Mahler – Rapporto simbiotico con la madre e le
prime comunicazioni ed esperienze con l’ambiente interno ed esterno al corpo materno
modellano la sua dimensione emozionale. Quella della gravidanza (söï coù thai) è il tempo in
cui si pongono le basi del futuro benessere o malessere del bambino e dell’adulto.
Dalla relazione simbiotica alla separazione individuazione secondo Mahler: ci sono 3 tappe:
Autismo normale (beänh töï kyû, beänh taâm thaàn nghieâm troïng, ñaëc bieät laø
cuûa treû em, khi ngöôøi ta khoâng coøn coù theå giao tieáp hoaëc xaây döïng moái quan heä
vôùi ngöôøi khaùc) = dalla nascita sino all’inizio del secondo mese in cui il neonato (baby) è
protetto da eccessive stimolazioni,, in una situazione analoga a quella pre-natale, quando era nel
grembo della madre – In questa frase il neonato è fondamentale una realtà fisiologica, mentre
psicologicamente non è ancora nato.
Fase simbiotica = oltre 2 anni (corrisponde allo stadio pre-oggettuale di Spitz),
rappresenta il prototipo delle future relazioni umane. Il bambino si abitua progressivamente al
rapporto con la realtà sino a conquistare una propria identità. In questa frase avviene la nascita
psicologica del bambino all’interno di una ipotetica membrana (maøng) simbiotica e
l’atteggiamento to empatico della madre ne prepara la successiva autonomia.
Separazione-individuazione = la relazione simbiotica evolve (môû ra)
progressivamente in relazione oggettuale,portando all’acquisizione dell’identità. Questa frase, a
sua volta, prevede 4 ulteriori sottofasi:
a) Differenziazione (il bambino comincia a differenziare il proprio corpo da quello
della madre ed, esplorando il volto della madre, mostra interesse verso l’estero).
b) Sperimentazione (il bambino si protende sempre più verso l’esplorazione del
mondo esterno rimanendo, però, la madre il suo centro di riferimento).
c) Riavvicinamento (il bambino manifesta atteggiamento caratteristico che traduce
l’esigenza di un rapporto particolare con la madre, al tempo stesso, il desiderio di esserne
separato. Sono le caratteristiche crisi di riavvicinamento che testimoniano un’a,bivalenza che
solo in seguito, contemporaneamente alla stabilizzazione (oån ñònh) delle relazioni, verrà
sviluppata).
d) Costanza dell’oggetto (con il raggiungimento della costanza dell’oggetto, si
pongono le condizioni per avviare (daàn daàn tôùi) un processo nel quale lo sviluppo delle
funzioni dell’Io si accompagna al consolidamento dell’identità personale).
Disturbi d’Ansia – un fenomeno diffuso e frequente, una reazione dell’organismo (cô theå)
allo stress. 2 forme più diffuse = la fobia (aùm aûnh, noãi sôï haõi) e i disturbi ossessivo-
compulsivi (aùm aûnh-eùp buoäc, coù xu höôùng eùp buoäc):
- La fobia (aùm aûnh, noãi sôï haõi):
È una paura sproporzionata (thieáu caân ñoái, khoâng tyû leä) rispetto alla valutazione
oggettiva del pericolo presente in una situazione:
Uscire di casa da soli,
Viaggiare in autobus,
Andare in luoghi dove non si può essere soccorsi.
Può essere causata dal timore verso un essere vivente, un oggetto, un evento o una
situazione.
La paura può crescere fino all’attacco di panico (crisi cardiaca più o meno grave),
accompagnata da ansia che diventa generalizzata, con sensazione di la messere fisico e mentale.
- I disturbi ossessivo-compulsivi (aùm aûnh-eùp buoäc, coù xu höôùng eùp buoäc):
Uno stato d’ansia caratterizzato da pensieri ricorrenti (trôû laïi luoân, taùi dieãn ñeàu
ñaën, coù ñònh kyø) (le ossessioni) e atti persistenti (dai daüng lieân tuïc) (le compulsioni).
DSM-IV indica seguenti criteri diagnostici (trieäu chöùng):
Ossessioni (aùm aûnh): idee, pensieri, immagini ricorrenti e intrusivi (trôû laïi luoân, taùi
dieãn ñeàu ñaën, coù ñònh kyø- xaâm nhaäp) – La persona riconosce che sono frutto della sua
mente e cerca di sopprimere (=abolire: thuû tieâu, baõi boû) tali pensieri.
Compulsioni(comportamenti ripetitivi es = lavarsi le mani, riordinare)–Le ossessioni
compulsioni causano disagio e notevole perdita di tempo, influiscono sulla vita della persona.
Disturbi dell’Umore – L’umore è lo stato emotivo di base che da tono (ñe doïa) alla vita
psichica. I disturbi dell’umore sono caratterizzati dalla presenza, prevalenza (öu theá) o
alternanza di 2 sintomi fondamentali: depressione (chaùn naûn, thaát voïng) ed euforia (nieàm
vui veû, hoà hôûi), attorno ai quali si organizzano gli altri sintomi:
- La mania (chöùng ñieân, chöùng cuôøng, tính gaøn, tính kyø quaëc):
Il malato si presenta iperattivo (hieáu ñoäng thaùi quaù), irritabile (deã caùu kænh, deã
caûm öùng) e facilmente distraibile (laõng trí), euforico (phaán chaán, phaán khôûi, hoan hæ),
spesso minaccioso e violente.
Può fare a meno di dormire e mangiare per più giorni.
L’episodio maniacale è sempre preceduto (come bifore) o seguito da un episodio
depressivo. Può condurre a fenomeni di deterioramento (laøm hö hoûng) cognitivo e avvicinarsi
alla patologia schizofrenica.
- Depressione
Tristezza profonda, desiderio di morte.
Depressioni sono collegate a malattie organiche come arteriosclerosi (chöùng sô cöùng
ñoäng maïch), tumori celebrali (böôùu naõo).
Depressioni endogene (noäi sinh) apparentemente non sono collegate a fattori esterni, e
si presentano a volte alternate a stati di euforia .
Depressioni psicogene (baét nguoàn töø taâm lyù) sono conseguenza di eventi come la
morte di una persona…
- Disturbi bipolari(2 cöïc, löôõng cöïc): avvicendamento (xen keû, thay phieân, luaân
phieân) di episodi depressivi e maniacali, intervallati khoaûng troáng ôû giöõa da periodi con
umore normale. I tempi di alternanza (xen keû) possono essere rapidi (mau choùng, leï) oppure
durare anche un anno. Può essere legato a fattori ereditari, o a frustrazioni (laøm hoûng, laøm
maát taùc duïng) subite specialmente nell’infanzia, o a perdete continue.
Disturbi di Personalità
- Comprende diverse forme di disadattamento (söï ñieàu chænh sai, ñieàu chænh khoâng aên
khôùp).
- I disturbi di personalità sono condizioni patologiche con rilevanza clinica (beänh). Perché
l’alterazione (thay ñoåi) di personalità viene considerata disturbo, deve essere duratura, radicata
nel soggetto, provocare sofferenza e compromettere (gaây nguy hieåm, gaây haïi) le prestazioni
(thöïc hiieän) sociali.
- Il DSM-IV distingue:
Gruppo A: bizzarro-eccentrico (laäp do, kyø quaùi) (paranoie (beänh hoang töôûng),
schizoide (taâm thaàn phaân lieät), schizotipico) persone strane eccentriche (kyø cuïc, quaùi
gôõ).
Gruppo B: drammatico-emotivo (deã xuùc caûm) (Antisociali (phaûn xaõ hoäi, khoù
gaàn guõi), Borderline, Istrionico (ñaïo ñöùc giaû, coù veû ñoùng kòch) e narsistico) persone
emotive imprevedibili (khoâng theå ñoaùn tröôùc ñöôïc, thay ñoåi, khoâng oån ñònh).
Gruppo C: ansioso-timoroso (khaéc khoaûi, lo aâu, nhuùc nhaùt, sôï seät) (Evitante,
Dipendente, Ossessivo-compulsivo aùm aûnh, coù xu höôùng eùp buoäc) persone ansiose
paurose.
Che cosa è la farmacoterapia? ramo della farmacologia (khoa döôïc lyù) che studia gli effetti
terapeutici (pheùp chöõa beänh) dei farmaci (döôïc, duøng thuoác):
- È una terapia (pheùp chöõa beänh, söï ñieàu trò) che mediante mezzi chimici (farmaci),
cerca di correggere i comportamenti, i pensieri o gli stati di umore patologici di una persona.
- Distinguiamo questi farmaci psicoterapeutici (taâm lyù lieäu phaùp):
Ansiolitici e ipnotici (thuoác nguû, thoâi mieân): Contro l’ansia (lo aâu, lo laéng),
l’insonia. Possono creare assuefazione (söï laøm cho quen, thoùi nghieän).
Antipsicotici: Per curare casi acuti (nghieâm troïng) di schizofrenia (taâm thaàn phaân
lieät) e per prevenire (thaáy tröôùc, bieát tröôùc) la ricomparsa (söï taùi dieãn) di sintomi
psicotici (chöùng loaïn thaàn kinh) negli schizofrenici.
Antidepressivi (thuoác choáng suy nhöôïc): Sono molti efficaci ma è necessario fare una
diagnosi accurata (caån thaän).
Antimaniacali: Per ottenere un rapido (nhanh choùng) controllo dei sintomi (litio =
hoaù hoïc = Lithi).