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NEUROSCIENZE AFFETTIVE ED EDUCAZIONE di IMMORDINO -

YANG
→ Neuroscienze→ studia l’evoluzione dei sistemi nervosi
→Neuroscienze affettive (strumenti preziosi per capire le nostre emozioni)→ ricerca sui
meccanismi neurali e cerebrali che si attivano in relazione all’insorgenza di processi
emotivo-affettivi e motivazionali
→ i meccanismi cerebrali sono alla base dei sentimenti, NON si deve distinguere tra
mente e cervello perché i sentimenti sono funzione del cervello. Mente e cervello
interagiscono sempre tra loro.
L’apprendimento è dinamico, sociale e dipendente dal contesto→ perché ci sono le
emozioni. Occorre considerare la centralità del loro ruolo nell’apprendimento→attraverso
l’esperienza le persone apprendono come dare dar senso alle proprie reazioni emotive.

PRIMA PARTE
(Cosa sono le sensazioni emotive e come le supporta il cervello?)

Cap 1 - Sento, dunque apprendo - La rilevanza delle neuroscienze affettive e


sociali per l’insegnamento
Recenti scoperte dimostrano connessioni tra funzioni cognitive ed emotive → entrambe
necessarie per gestire le interazioni nel mondo. Qualsiasi insegnante riconosce che le
emozioni e i sentimenti influenzano l’apprendimento degli studenti, così come le
condizioni fisiche. Si ritiene quindi che la relazione tra apprendimento, emozioni e
condizione fisica si intrecci con la nozione di apprendimento stesso.
RAGIONAMENTO, DECISIONI ED EMOZIONI: EVIDENZE DA PAZIENTI CON DANNI
CEREBRALI Negli anni Ottanta si sottovaluta il ruolo delle emozioni(perturbanti) nel

dirigere il comportamento considerando superiori i processi di apprendimento, linguaggio


e ragionamento (approccio top-down).
In seguito divenne evidente che il comportamento irrazionale di pazienti neurologici non
poteva essere spiegato solo con meccanismi cognitivi. In seguito a un danno al lobo
frontale → non sanno gestire le emozioni e quindi la vita quotidiana perchè: -insensibili
alle emozioni altrui
-violano norme sociali e morali
-incapaci di imparare dai loro errori.
→ perchè non sperimentano emozioni come vergogna, imbarazzo, senso di colpa.
- UNA PROSPETTIVA FISIOLOGICA ED EVOLUZIONISTICA SU EMOZIONI E COGNIZIONI:
DALLA RISPOSTE AUTOMATICHE ALLA MORALITÀ, AL RAGIONAMENTO SUPERIORE E
ALLA CULTURA

Le emozioni, quindi, sono un repertorio di conoscenze e azioni che consentono agli


individui di rispondere in modo adeguato a differenti situazioni.
- PENSIERO EMOTIVO: VERSO UNA CONCEZIONE EVIDENCE-BASED
Cognizione ed emozione sono considerate come due aspetti interrelati del
funzionamento umano. Il pensiero emotivo si riferisce all’ampia sovrapposizione tra
cognizione ed emozione; È nell’ambito del pensiero emotivo che si sviluppa la creatività
attraverso:
-modalità di riconoscimento di situazioni complesse
-risposte proporzionalmente innovative.

Cap 2 - Il riposo non è ozio - Le implicazioni del cervello a riposo sullo sviluppo
umano e sull’educazione
Importante è il Riposo che è diverso dall’ozio, e non solo l’eccessiva stimolazione
ambientale.
Le concezioni emergenti sul funzionamento del cervello rivelano che le reti neurali
responsabili del mantenimento dell’attenzione sull’ambiente si alternano con la
cosiddetta “modalità di default2” → rete neurale attivata durante il riposo o attività
passive (porta a elaborazione di ricordi,riflessioni).

GUARDARE FUORI E GUARDARSI DENTRO: LA SCOPERTA DI RETI CEREBRALI


COMPLEMENTARI

Possiamo distinguere due reti del cervello:


-Task Positive Network: rete che si attiva quando si svolgono compiti, coinvolge
l’attenzione verso il mondo → “guardare fuori”.
-Task Negative Network o “stato di riposo”; l’attività in queste regioni si intensifica
durante il riposo passivo. Questo sistema viene chiamato “guardarsi dentro”.
I due sistemi si alternano e sono indipendenti.
→ Differenze individuali nel funzionamento socio emotivo: l’efficienza con cui un cervello
alterna l’attività di DM e quella dell’attenzione verso l’esterno sembrano essere associate
alla salute psicologica. Un funzionamento del DM atipico è connesso:
-alla schizofrenia (alto livello DM)
-dell’autismo (basso livello DM)
COSA FA LA MENTE QUANDO IL CERVELLO SI “RIPOSA”? I RICORDI, LE PREVISIONI, LE
EMOZIONI E IL “SÉ” MENTALE

Quando una persona si disimpegna da un comportamento diretto ad un obiettivo esterno,


la sua mente non è inattiva, ma si parla di mind wandering (vagare con la mente),-->
richiamo di ricordi, fantasie, flusso dinamico di pensieri.
LO SVILUPPO PSICOLOGICO SANO RICHIEDE OPPORTUNITÀ E COMPETENZE PER
“GUARDARSI DENTRO?”

Bisogna insegnare ai bambini a guardarsi dentro e a prendersi un “metamomento” in


cui → valutare in maniera riflessiva i propri ricordi e sentimenti e pianificare di
conseguenza il proprio comportamento in maniera adeguata.

Prove emergenti sugli effetti dell’uso intensivo dei social media: La prevalenza tra i
giovani dell’utilizzo sbagliato dei social media ha causato→ preoccupazione riguardo
all’influenza sullo sviluppo delle competenze sociali che questa dipendenza dalla
comunicazione mediata digitalmente può avere. Se i giovani fanno un uso eccessivo dei
social media, i ragazzi sviluppano un’attenzione minore verso aspetti concreti rispetto a
quelli astratti.

RIFLESSIONE INTERIORE COSTRUTTIVA


Si usa il termine “riflessione interiore costruttiva” → sottolinea l’importanza di
momenti di riposo per dare significato alle nozioni che si apprendono in modo da
sviluppare → Riflessività Morale
Es. MARSHMALLOW TEST→ se i bambini di 4 anni non mangiano una caramella subito,
ma aspettano 15 minuti ne riceveranno un'ulteriore→ alcuni riflessivi altri no

Cap 3 - Le implicazioni delle neuroscienze affettive e sociali per l’educazione


LE NEUROSCIENZE SOCIALI E AFFETTIVE E L’EDUCAZIONE

L’apprendimento sociale è un grande motore per lo sviluppo, consiste nell’impararre


osservando e imitando gli altri.
Le emozioni, come la rabbia, la paura, la felicità e la tristezza, sono→ processi cognitivi
e fisiologici che coinvolgono sia il corpo sia la mente.
Nell’apprendimento sono coinvolti sia il corpo sia il cervello.
SECONDA PARTE
Cap 4 - LE BASI NEUROSCIENTIFICHE DELL’APPRENDIMENTO

OLTRE I NEURO-MITI: MENTE, CERVELLO ED EDUCAZIONE COME CAMPO DI STUDIO


INTERDISCIPLINARE
Tutto il comportamento e l’apprendimento umano hanno origine nel cervello.
Studi sul cervello e apprendimento dimostrano una relazione tra neuroscienze ed
educazione.
Un nuovo campo di studi: “Mente, Cervello ed Educazione” studia la mente umana:
-irrorazione del cervello mentre si pensa
-attività elettrica del cervello
-modifica anatomia e struttura del cervello

LE COMPETENZE SCOLASTICHE SONO SUPPORTATE DA RETI NEURALI SPECIALIZZATE

L’avvento del neuroimaging → una varietà di tecniche di ricerca che riguardano la


misurazione e la mappatura della fisiologia e della struttura del cervello. Esse hanno
accelerato la comprensione dei neuroscienziati riguardo al funzionamento del cervello.
L'Apprendimento scolastico è sostenuto e guidato da Reti Neurali Specifiche:
-Reti neurali per la matematica:
-Reti neurali per la lettura:
Ma non bisogna trascurare le Emozioni perché agiscono da modulatori e facilitatori di
memoria e apprendimento.
→ L’apprendimento è quindi influenzato da stati emotivi e fisici
→ Le emozioni:
-motivano ad apprendere
-aiutano nella risoluzione dei problemi
-aiutano nella presa di decisioni
Sono legate anche a memoria e attenzione entrambe utili per costruire la propria realtà.

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