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ED EMPATIA
Per lungo tempo, la tendenza dominante nel sistema di istruzione è stata quella di
prediligere principi lineari e curriculari, ignorando la complessità degli esseri umani e
la loro peculiarità.
Oggi, grazie a numerosi studi, è stato dimostrato quanto è importante l’aspetto
emotivo e affettivo nella comunicazione, nell’interazione sociale, nell’apprendimento
scolastico, perché si considera l’essere umano come una totalità di razionalità ed
emotività, che in quest’ottica deve essere educato e deve imparare ad apprendere.
In questo senso, particolare importanza hanno le indicazioni che pervengono al
sistema italiano d’istruzione da organismi sovrannazionali → cfr. Raccomandazioni
UE 2006-2018, Life Skills dell’ONU 1992
L’emozione influisce sul processo di apprendimento in quanto agisce come guida
nella presa di decisioni e nella formulazione delle idee.
L’importanza cruciale che rivestono le emozioni nell’apprendimento è messa in
evidenza anche dal collegamento che c’è tra le stesse emozioni e la memoria.
Infatti, le emozioni giocano un importante ruolo nei processi cognitivi legati alla
memoria, in quanto, la forza dei ricordi, dipende dal grado di attivazione emozionale
indotto dall’apprendimento → eventi/esperienze vissute con una partecipazione
emotiva di livello medio-alto vengono catalogati nella nostra mente come
“importanti” grazie al coinvolgimento di strutture cerebrali che fanno parte del
sistema limbico (amigdala e corteccia orbito-frontale) e hanno una buona probabilità
di venire successivamente ricordati.
A fronte di quanto appena esposto, la didattica, per essere efficace, deve
includere la dimensione emozionale ed i suoi processi, ponendo massima attenzione
allo spazio interiore, alla valorizzazione di ogni forma di diversità e alla formazione di
essere umani completi in un clima di libera espressione.
Per questo una didattica emotiva diventa un’occasione per ampliare il ruolo della
scuola: una scuola che fa entrare le emozioni in classe, che prende atto della loro
naturale presenza, diventa un’istituzione che si impegna su un fronte ampio, i cui
obiettivi non riguardano solo l’istruzione in senso stretto, ma la formazione umana.
Trasformare le emozioni in risorsa consente all’insegnante/docente una serie di
vantaggi preziosi, tra i quali:
▪ sintonia nella relazione formatore-allievo;
▪ lavoro più significativo;
▪ coinvolgimento dell’alunno/studente;
▪ partecipazione attiva e collaborativa;
▪ apprendimento personale e condiviso;
▪ clima di gruppo favorevole all’apprendimento e allo sviluppo di relazioni.
consapevolezza di sé;
gestione di sé;
consapevolezza sociale;
gestione del rapporti Interpersonali.
AUTOSTIMA
LA MOTIVAZIONE
La parola motivazione indica ciò che porta ad un individuo a compiere una certa
azione. La persona motivata ha un obiettivo e prova dunque stati d'attrazione,
d'irrequietezza, di tensione verso l’obiettivo stesso. Tuttavia, questa osservazione
non permette di cogliere la motivazione di un individuo ma solo indizi di essa nel suo
comportamento.
CONSAPEVOLEZZA SOCIALE
Provare empatia per qualcuno significa: comprendere le emozioni che sta vivendo
e viverle a propria volta, capendo le sue ragioni e le sue intenzioni; vuol dire creare
nel proprio mondo interiore uno spazio su misura per accogliere il mondo dell’altro.
Lo studio dell’empatia ha interessato diverse aree della psicologia. Provare
empatia significa mettersi nei panni degli altri e condividere lo stato emotivo in
maniera vicaria: provare una emozione uguale o simile a quella dell’altro, con la
consapevolezza che la causa del proprio vissuto è l’emozione dell’altro.
L’ empatia è una capacità fondamentale per la costruzione di relazioni
interpersonali positive e la promozione di comportamenti pro sociali:
TEORICI DELL’EMPATIA
HOFFMAN
Esiste un
significativo legame
emozione-evento.
Ciò vale per le
emozioni di tristezza,
ma anche per le
emozioni
“complesse”, come
imbarazzo, invidia,
gelosia.
Possiamo
affermare che certi
tipi di eventi sono
prototipici di certe
emozioni: la perdita
suscita tristezza, il
pericolo la paura etc.
I legami evento-
emozione sono
probabilistici e non
assoluti: è l’evento
come percepito a
provocare emozione
e no l’evento in sé.
Appreso che le emozioni altro non sono che stati mentali e fisiologici associati a
modificazioni psicologiche e a stimoli interni o esterni, naturali o appresi, possiamo
proseguire la trattazione analizzando le principali teorie riguardanti le emozioni.
NB: Consultare la dispensa sulle Metodologie didattiche per approfondirne i singoli aspetti.