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CHI SIAMO?

CHE COSA SIAMO? DOVE STIAMO ANDANDO?

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QUALI OBIETTIVI ?

•Stimolare la curiosità
•Riflessione
•Sperimentazione

1.riduzione medicinali
2.consapevolezza e fiducia delle
potenzialità reattive del proprio corpo
3.autostima
4.sperimentazione.
COME VENGONO MEMORIZZATE LE ESPERIENZE?

 Il cervello umano utilizza tutti i 5 sensi (vista, udito,


gusto, olfatto e tatto);

 nel processo di memorizzazione la vista è il senso che


predomina poiché viene utilizzato per l’80-85%;

 Il cervello utilizza altri metodi che incidono sulla qualità e


quindi la durata della memorizzazione, in particolare la
ripetitività, l’associazione e l’emotività.
MA CHI SIAMO?

 Siamo il frutto dei condizionamenti imposti dalle regole della società,


dalla religione, dalla educazione scolastica.

Noi siamo le nostre esperienze


 Con le esperienze ci siamo costruiti le nostre convinzioni, le certezze
e i valori che determinano il nostro comportamento; ognuno di noi è
quindi diverso dagli altri in quanto ha vissuto le situazioni in modo
del tutto personale;

 Tutto ciò che facciamo, le nostre scelte quotidiane - compreso il


mangiare, il vestire, la scelta dei colori, la scelta delle amicizie, le
nostre simpatie, antipatie, il nostro atteggiarsi in genere è frutto del
nostro vissuto e cioè dei ricordi immagazzinati nel nostro cervello.
 La mente non distingue la realtà dalla fantasia.
 Dimostrato da tanti studiosi e oggi confermata anche
dalla strumentazione moderna;
 l’attività cerebrale, infatti, viene verificata invitando
un gruppo di persone a guardare delle cose ovvero
oggetti che successivamente vengono ricordati
usando l’immaginazione, ad occhi chiusi.
 Il risultato è che l’attività del cervello è stata
riscontrata esattamente la stessa della precedente,
la stessa regione del cervello e nella stessa misura
di quando si guardava.
LA PNL LAVORA SULLE SENSAZIONI

E IN CHE MODO QUESTE SONO

GENERATE NEL CORPO


 il principale scopo della PNL è capire come
funziona il cervello per permettere di
usarlo al meglio.
 quando sai come usare il cervello, puoi
anche scegliere per cosa usarlo.
 ogni esperienza e ogni attività umana sono
frutto di un processo di apprendimento.
Scoprire questo processo ti permette di
replicarlo o di migliorarlo.
LE EMOZIONI (= spingere fuori) SONO FORME DI ENERGIA SVILUPPATA DAL
PENSIERO IN RISPOSTA A STIMOLI INTERNI ED ESTERNI AL CORPO

DETERMINANO GLI STATI D’ANIMO


POSSONO ESSERE:
positive e si scaricano nel
mondo interno → gioia di vivere

positive e si convogliano nel


mondo esterno → disponibilità, gioia
negative o conflittuali scaricano nel mondo
, e si

interno → psicosomatosi, tachicardia, sudorazione, pianto, riso


"isterico", tensione, melanconia, ansia, angoscia, depressione

negative o conflittuali e si veicolano al mondo


esterno → violenza, tensione, collera, ostilità di vario genere
Il nostro comportamento è condizionato da ciò che rileviamo con i nostri sensi e reagiamo in
base a quello che abbiamo memorizzato provando le sensazioni e le emozioni legate al
ricordo

NOI SIAMO LE EMOZIONI

……………. ecc.
caratteristiche e effetti

1. sono reazioni
2. sono di breve durata
3. provocano cambiamenti: fisiologici

comportamentali

psicologici

.
“Un’emozione è una risposta automatica del corpo a una determinata situazione
(Rabbia, paura, tristezza, sorpresa, attesa, disgusto, accettazione, allegria, vergogna, ansia,
rassegnazione, gelosia, speranza, perdono, offesa, nostalgia, rimorso, delusione)

Proviamo invece un sentimento quando percepiamo consapevolmente tali


emozioni, come gioia o come vergogna.

Le emozioni sono dunque inconsapevoli,


i sentimenti sono consapevoli.
Una importante ricerca

Nel 1970 iniziò una importante ricerca che aveva lo scopo di capire come l’oppio e
l’eroina si legavano al cervello

Si scoprì in che modo la mente e il corpo erano interconnessi e come le


emozioni si potevano manifestare in tutto il corpo.
Il sistema limbico è la parte del cervello sede delle emozioni e sensazioni nonché della
memoria e dell’apprendimento, gli studi attuali hanno dimostrato che tale sede non è
più localizzata nel cervello ma risulta distribuita in tutto il corpo.

componenti principali del sistema limbico:

1.amigdala
L’amigdala memorizza solo lo stato emozionale

Quando l’amigdala confronta l’esperienza corrente con le esperienze del


passato e ne trova una qualche associazione, anche vagamente analoga,
attiva immediatamente il meccanismo di difesa memorizzato

2. ipotalamo controlla i meccanismi omeostatici (regolazione dei processi vitali)


 L’amigdala riceve i messaggi sensoriali
attraverso il talamo ed analizza le
esperienze come una sentinella
psicologica preoccupandosi di sapere se
l’esperienza, dal punto di vista emotivo, è
pericolosa (è qualcosa che odio?, che mi
ferisce?, che temo?).
 Se riscontra qualche pericolo reagisce
mandando messaggi di crisi a tutte le
parti del cervello. Se l’avvenimento è
vissuto in modo esasperato si potranno
avere ansia, panico, fobie, ecc.
 Il talamo, contestualmente al messaggio
inviato all’amigdala, invia gli stessi dati
anche alla neocorteccia perché siano
valutati razionalmente, il processo è più
lento, infatti l’organismo risulta già attivato
per reagire al pericolo incombente
(attivazione sistema simpatico), dopo
l’elaborazione da parte della neocorteccia
viene formulata una risposta che
normalmente tende a riequilibrare la prima
reazione.
 Quando l’amigdala confronta l’esperienza corrente
con le esperienze del passato e ne trova una
qualche associazione, anche vagamente
analoga, attiva immediatamente il
meccanismo dell’abitudine, già prima di
verificare la reale consistenza.
 I biscotti e il barattolo di nutella, ad esempio,
sono mezzi che servono per provare benessere
momentaneo, ma dopo? È come se si tornasse
alla realtà e ci si sente sazi, gonfi e più
appesantiti anche dai sensi di colpa che si
provano.
 Gli stati d’animo possono scatenare reazioni
indipendenti dal pensiero razionale.
Lo studio avanzato della ricerca portò a scoprire che il legame neuropeptide/recettore era il meccanismo
più utilizzato dall’organismo per comunicare

· Nei primi anni erano stati individuati circa 60 recettori diversi e altrettanti neuropeptidi (oggi ne sono stati
individuati più di 100).

Fino agli anni ’60 si pensava che la comunicazione tra cervello e organi avvenisse con il sistema
della sinapsi, ora lo studio aveva dimostrato che l’organismo utilizzava i recettori e i neuropeptidi come
via di comunicazione principale per regolare le funzioni vitali del corpo (incidenza pari al 95%). Solo il
rimanente 5% viene utilizzato dal sistema nervoso (sinapsi), il sistema endocrino (con la produzione si
ormoni) e il sistema immunitario (con la produzione di monociti);
altre zone di forte concentrazione lungo i punti in cui entrano e vengono elaborate le prime
informazioni sensoriali (nella parte posteriore del midollo spinale dove convergono le sensazioni corporee in entrata dei sensori
corporei) ed in particolare all’altezza delle ghiandole endocrine ;

la mappatura ha evidenziato :

agli stimoli interni ed esterni il sistema nervoso reagisce producendo neuropeptidi


sia a livello del cervello che nelle zone del midollo spinale

Ogni neuropeptide, e il suo relativo recettore, ha una particolare e


specifica funzione (diminuire la sensazione di dolore, regolare la fame,la sete, l’attivazione
muscolare, ecc.)
Quindi la regolazione dei processi vitali non è svolta solamente dal cervello ma da un
meccanismo diffuso in tutto il corpo

(è come se il cervello fosse distribuito lungo tutto il corpo. Affermazione da


sempre riconosciuta nella cultura orientale…vedi la medicina cinese, i
chakra, il buddismo, ecc.);

 Le prove condotte in tal senso, ma anche la pratica quotidiana e gli esperimenti condotti dalla psicologia e da
altre branche della scienza, dimostrano che gli stati d’animo possono influenzare il decorso della malattia anche in
maniera molto incisiva e che le emozioni positive, invece, sono responsabili del nostro benessere;
 Quelle negative (rabbia, rancore, odio, ecc.) possono determinare, se ripetute nel tempo, la stabile
memorizzazione dei collegamenti sinapsici che risulteranno difficili da rimuovere e corrispondenti effetti
sull’attivazione del sistema simpatico influenzando anche la postura e i lineamenti facciali che alterano
l’espressione naturale.
Il sistema utilizzato dal cervello tramite i neuropeptidi è molto simile a quello
del sistema endocrino e del sistema immunitario:

Sistema endocrino
L’ipotalamo riceve gli stimoli dai vari sensori, se rileva dati inadeguati, trasmette il comando all’ipofisi perché produca ormoni
(messaggeri) che a loro volta stimolano le ghiandole endocrine a produrre altri ormoni per la regolazione della disfunzione individuata
dall’ipotalamo.
Lo studio ha riscontrato che gli ormoni vengono prodotti anche dal cervello e sempre concentrati nella regione dell’ipotalamo e
dell’amigdala (es: l’insulina, l’angiotensina);
ATTIVITA’ SINTETICA DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE

IPOFISI
 Rigenerazione cellulare

TIROIDE/PARATIROIDI

controllano la velocità delle reazioni chimiche
 Controllo livello del calcio (agisce sulla:
coagulazione, le ossa, i nervi e i muscoli)
SURRENALI
PANCREAS Regolano:
 Produce: Insulina per limitare lo zucchero nel  Frequenza del cuore
sangue  Pressione sanguigna
 Glucagone stimola il fegato a produrre  Trasformano i carboidrati in glicogeno
zucchero (glicogeno=riserva zuccheri)  Controllano il sodio e il potassio

GONADI TIMO
 (testicoli e ovaie) Sotto il diretto controllo  Porta a maturazione le cellule linfociti (difesa
dell’ipofisi, regolano l’attività sessuale
organismo da agenti estranei)

PITEALE
 Produce melatonina che regola il ritomo
sonno-veglia
Sistema immunitario
Come noto il sistema immunitario produce molecole che contrastano la malattia.
Decidono quale parte del corpo sono formate da cellule tumorali - per essere eliminate – e quali, invece, da riparare,
ingeriscono gli organismi estranei, guariscono le ferite e riparano i tessuti.
Cominciano la loro vita nel midollo spinale, si diffondono nelle vene ed arterie.
Si orientano in base a sensori chimici, quando arrivano sufficientemente vicino a un neuropeptide compatibile si
avvicinano, per attrazione chimica, e si legano.

E’ stato provato che queste molecole hanno nelle loro membrane,


tutti i tipi di recettori individuati
e quindi anche quelli dell’emozione presenti nel sistema limbico; considerata l’alta
concentrazione è logico pensare
che il percorso dei monociti (globuli bianchi più voluminosi) possa venire influenzato dai
neuropeptidi delle emozioni.
Le cellule del sistema immunitario producono i neuropeptidi e quindi oltre a controllare l’integrità dei tessuti, producono
sostanze per controllare l’umore.
Altre ricerche hanno confermato che esiste una comunicazione bidirezionale
tra il cervello, il sistema endocrino e il sistema immunitario e i loro organi.

Tutto ciò prova che il sistema di comunicazione delle informazioni (rete) è collegata e regolato dal sistema Nervoso, Endocrino
e Immunitario.

SI AFFRONTANO I PROCESSI DELLA VITA SOTTO UNA NUOVA VISIONE LA neuroendocrinoimmunologia


La mente detiene le informazioni che trasferisce al cervello ed al corpo i quali diventano lo
strumento fisico utilizzato per la trasmissione delle informazioni.

Anche la fisica quantica (lo studio del mondo atomico - ormai studiata e riconosciuta da circa
cent’anni-),
E’ alla fisica quantica che dobbiamo le maggiori scoperte ottenute negli ultimi decenni (laser,
magnetoterapia, computer, TV al plasma, ecc.) ed in particolare le risultanze degli esperimenti
conducono ed avvalorano quanto


 con i nuovi e potenti microscopi, infatti, è stato possibile osservare meglio la
composizione dell’atomo e si è scoperto, ad esempio, che le microparticelle
di cui è composto l’atomo sono più di 100 e che l’elettrone sparisce e
ricompare in presenza dell’ osservatore;
 in altro esperimento è stato rilevato che l’elettrone spinto contro una barriera
con 2 fessure, si divide e la supera passando in entrambi le fessure:
assume lo stato di onda energetica e si ricompatta successivamente: è
l’incertezza dell’osservatore (in quale fessura passerà l’elettrone?);

 altri studi hanno rilevato che non esiste alcuna parte fisica dell’osservatore
che abbia una qualche influenza sull’elettrone e si è concluso, pertanto,
che l’unica forza presente fosse quella del pensiero. Forza
apparentemente limitata per potersi manifestare nel nostro mondo, ma
evidentemente sufficiente a influenzare il mondo atomico e quindi
molecolare e cellulare: il pensiero può modificare lo stato
Lourdes Grazie Amore dopo discorso Hitler

Tramite gli esperimenti svolti dallo studioso giapponese Masaru Emoto effettuati su
campioni di acqua distillata raffreddata e resa cristallo di ghiaccio, si è evidenziato che
l’acqua cambia in modo radicale la sua cristallizzazione in funzione delle parole
pronunciate davanti ad essa. Il campo elettromagnetico trasportato dalla pressione
sonora e/o irradiato dal cervello, e' in funzione anche della QUALITA' delle PAROLE.
vedi anche recenti conferme effettuate da parte del chimico svizzero Louis Rey;

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