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PSICOLOGIA GENERALE

● La psicologia è una scienza che si occupa dei processi della mente, del
comportamento e delle relazioni.
● La psicologia è utile al ruolo infermieristico perché offre conoscenze e
strumenti per prendersi cura dei bisogni psicologici del paziente e per
prendersi cura di sé.
Alla base della psicologia ci sono delle domande “impossibili”, un po’ come
nella filosofia. La domanda di base è “chi sono io? Sono uguale o diverso
dagli altri? Come apprendiamo? La mente si può paragonare al computer?
Cosa sono le emozioni, sono positive o no? cosa voglio fare da grande?”
L’essere umano si è sempre posto queste domande, ha sempre cercato di
comprendere se stesso e il mondo che lo circondava, soprattutto in situazioni
che oltrepassavano la sua capacità di comprensione, come ad esempio la
malattia, la morte ecc... La psicologia scientifica a differenza di quella
filosofica, non si basa su opinioni soggettive o intuizione, ma utilizza un
metodo scientifico applicandolo allo studio del comportamento umano e
sociale.” La psicologia è una scienza che si occupa dei processi della mente,
del comportamento e delle relazioni umane con lo scopo di promuovere il
miglioramento della qualità della vita”. Ovviamente la psicologia ha bisogno di
ulteriori discipline scientifiche come, ad esempio, la biologia o la chimica.
La psicologia si sviluppa in diverse aree di studio
● Passaggi critici nel ciclo di vita (infanzia, adolescenza, coppia,
sessualità)
● Prevenzione e benessere (salute, stili di consumo, sicurezza,
violenza)
● Educazione e sviluppo (scuola, disturbi dell’apprendimento, processi
di formazione)
● Disturbi cognitivi (valutazione e riabilitazione neuropsicologica)
● Lavoro e organizzazione (selezione, testing e valutazione)
● Psicologia della giustizia

I metodi di ricerca in psicologia:


● L'introspezione, filone di ricerca che si basa sull’osservazione
soggettiva, tipica dei primi psicologi + narrazione psicologica. Questa
narrazione la ritroviamo anche nella Medicina narrativa. La capacità di
guardare all’interno è caratteristica essenziale della mente = metodo
ancora molto usato
● Il metodo scientifico ,basato su causa ed effetto→parte da una
domanda,fa delle ipotesi e fa degli esperimenti per dimostrare o no la
propria ipotesi.

Effetto spettatore: Latenè -Darley e fece un esperimento nel 1968


basandosi su un avvenimento accaduto, ovvero una ragazza venne uccisa
senza che nessuno dei testimoni(37 who saw murder didn’t call the police)
facesse nulla per evitare la tragedia. La loro ipotesi è che più grande è il
numero di spettatori ad un evento che richiede un comportamento solidale,
più i presenti percepiscono una divisione nella responsabilità di prestare aiuto.
Le persone tendono ad intervenire quando sono sole, mentre quando ci sono
altre persone scatta un meccanismo che fa diventare le persone come degli
spettatori, i quali pensano che sia inutile intervenire perché ci sarà qualcuno
che lo farà al posto suo. Questo vuol dire che quando ci sono tante persone in
un avvenimento non è un bene, perché si innescano dei meccanismi di
disumanizzazione (es: esperimento del fumo, quando si è soli ci si spaventa
e si esce dalla stanza, mentre se si è in molti e nessuno esce o si spaventa
non lo fai neanche tu). Più il gruppo è piccolo, meno è il tempo di azione,
come per esempio il chiamare i soccorsi, mentre più il gruppo è grande
maggiore è il tempo di soccorso. Questo porta ad una ignoranza pluralistica.
→metodo scientifico perché partono da una domanda + ipotesi + esperimento
Effetto Lucifero: esperimento controverso di P.Zambardo nel 1971 nella
prigione di Stanford, che si domanda cosa spinge le persone ad essere
cattive? Zambardo vuole far decadere l’ideologia che ci siano delle persone
cattive , perché sono nate così o perché sono dei delinquenti di natura, bensì
sostiene che tutti noi possediamo il male dentro di noi. Attraverso un
esperimento che simula i ruoli in una prigione, guardie e prigionieri, vuole
dimostrare che l’aggressività spesso è dovuta dal contesto in cui ci si trova.
Esperimento interrotto dopo solo 6 giorni, perché dimostra come una persona
possa fare delle cose a lui impensabili prima, questo vuol dire che la presenza
del male è in ognuno di noi. I meccanismi che stanno alla base di questi
comportamenti sono la deumanizzazione che riduce le persone a cose, la
diffusione di responsabilità, ovvero faccio quello che fanno gli altri e questo
porta alla eterodirezione e il conformismo. Questo esperimento può far
riflettere su alcune tragedie che hanno segnato la nostra storia, come ad
esempio i lager e nazisti.

SENSAZIONE E PERCEZIONE: il nostro cervello percepisce le


differenze,come per esempio percepisce subito una persona con un handicap.
Solo attraverso l’attenzione avviene la percezione.
● La sensazione è l’attivazione di uno o più organi di senso da parte di
uno stimolo interno(es. persone sopravvissute a stupri, terremoti,
attacchi terroristici ecc..)→ esterno che ci permettono di percepire in
modo soggettivo determinate situazioni.
● La percezione è l’organizzazione da parte del cervello dello stimolo
che è stato prima provato. Essa è un qualcosa altamente soggettivo,
poiché la percezione è tanto più grande/più forte quanto è la situazione
per una determinata persona--es una persona che teme un probabile
incendio, quando entrerà in una stanza cercherà di trovare le uscite di
emergenza. La percezione ovviamente riguarda anche una persona
malata, la quale potrebbe avere un riflesso incondizionato che porta
ad avere dei sintomi che lei associa ad una determinata situazione; es:
una persona che fa la chemio, andando in ospedale vomita, e il vomito
non per forza è dato dalla chemio,bensì magari dal vedere l’infermiere
ecc.. →percezione non solo dei 5 sensi,bensì anche la ricostruzione del
nostro cervello di alcuni avvenimenti.
Santiago ramòn cajal fu il primo a parlare di plasticità per descrivere il
potenziale adattativo del cervello all’ambiente. Questo si può
perfettamente vedere nel riflesso incondizionato, attraverso il quale il
nostro neurone cambia.

Modello basato sul paziente e non più sul medico o sulla diagnosi. Questo
comporta a pensare al paziente come un essere complesso, il quale ha un
passato, ha un vissuto importante che va tenuto in considerazione. Attenzione
però al contatto emotivo, il quale ci deve essere, ma non deve prendere il
sopravvento, perchè se no chi è che aiuta? chi è che guida la situazione?

● Soglia assoluta: minor intensità di uno stimolo utile affinché esso sia
percepito. Iniziale,sopra la quale iniziamo a rilevare lo stimolo;
terminale, sopra la quale lo stimolo non è più percepito.
● soglia differenziale: minima quantità di cambiamento nell'intensità di
uno stimolo perché sia percepito diverso da uno stimolo di confronto
(differenza appena percepibile)

● legge di Weber: l’incremento di stimolazione necessario per
distinguere due stimoli è proporzionale all’intensità dello stimolo. Due
stimoli diversi, quanto devono essere diversi per essere percepiti? Se
un sapore ha forza 3 per poter sentire l’altro sapore esso deve essere
più forte del primo, quindi dovrebbe avere una forza 4
● legge di Fechner: incrementi uguali appaiono più piccoli contro uno
sfondo di grandi dimensioni. Più alzo il rumore di fondo, più l’altro
rumore deve distinguersi per poter essere percepito

ORGANIZZAZIONE CEREBRALE : organo diviso in cortecce/zone che si


occupano di diverse funzioni.

REGOLARE LE EMOZIONI;GLI STATI DI TENSIONE E STRESS:


L’arousal è una scala che ci permette di capire quale è il nostro livello di
agitazione/ansia. L’arousal è il momento migliore e questa scala misura
elementi come la pressione, il battito cardiaco,la tensione muscolare, la
respirazione e la conduzione della pelle.
Il livello di arousal è direttamente proporzionale alla prestazione che stiamo
facendo---infatti mentre dormiamo il livello di arousal è praticamente nullo,
mentre abbiamo un momento ottimale nel punto della giornata in cui siamo più
svegli. Questo livello di arousal però può essere condizionato da fattori
esterni, come ad esempio l’ansia, la quale non per forza ci fa performare al
meglio.
Per poter raggiungere il nostro arousal ci sono delle tecniche per affrontare
ansia e stress, come ad esempio:
● respiro consapevole; la respirazione è il modo più semplice per
riprendere il controllo e riequilibrarsi. La principale tecnica è quella
dell'espirazione
● rilassamento frazionato di Jacobson; pratica che insegna a contrarre
i muscoli o gruppi di muscoli prima di rilassarli, questo grazie
all’attenzione che viene posta dentro di noi. Bisogna spostare
l’attenzione a determinate parti del corpo, come ad esempio i piedi, i
quali prima vanno contratti poi bisogna rilassarli.
● training mentale; -tronco cerebrale rettili e mammiferi parte più
primitiva, -sistema limbico ruolo nell’elaborazione delle emozioni +
amigdala, area del cervello che influisce di più quando si ha paura.
-corteccia cerebrale, divisa in 4 lobi differente: lobi frontali sincronizzano
tutte le attività.
L’amigdala non sempre sa distinguere bene gli impulsi della paura,
poiché questi segnali arrivano prima ad essa rispetto che alla corteccia,
quindi noi non sempre abbiamo delle reazioni razionali. Il training
mentale permette all'impulso della paura di arrivare anche alla
corteccia cerebrale e non di fermarsi solo all’amigdala ,per poter
prendere delle decisioni razionali e sensati. La prima tecnica è imporsi
dei piccoli obiettivi, come ad esempio “cosa faccio fino a
mezzogiorno? cosa faccio nel pomeriggio” così da poter tranquillizzare
la tua amigdala. La seconda è la visualizzazione di quello che devi
fare, percorri tutti i punti che poi dovrai realizzare. La terza tecnica è il
self-talk,attraverso la quale tu parli con te stesso e ti rassicuri,
attraverso frasi come “tu puoi farcela, tu sei forte”. L’ultima tecnica è
l’espirazione lunga, la quale aiuta il rilassamento.
● visualizzazioni; prima di fare qualcosa, pensi a tutto quello che devi
fare calcolando anche tutti gli imprevisti, in modo che tu non vada poi in
ansia.
● mindfulness; prestare attenzione a qualcosa intenzionalmente nel
momento del presente e in un modo non giudicante, senza che la
nostra mente possa vagare. Il primo esercizio di mindfulness potrebbe
essere bere un caffè senza pensare ad altro, senza che la mente possa
divagare, pensando solo al caffè, al suo gusto, al suo odore e alla tua
mano. John Kabat Zinn primo medico che porta la meditazione nei
suoi reparti e ai suoi pazienti con dolori cronici. La pratica di
mindfulness può essere informale( compiere azioni quotidiane in
consapevolezza), oppure formali, nei quali devi frequentare dei
protocolli

L’EVOLUZIONE DEL PROCESSO DI CURA: psicologia, dal greco psiche,


ovvero cura dell’anima. La cura,tutt’oggi, è riservata:
● medicina;interesse per il pathos,passione o malattia
● filosofia; nella Grecia classica le scuole filosofiche erano scuole di vita
● religioni; la religione cristiana assorbì molte pratiche dalle scuole
filosofiche greche
● occultisti;potenze che agiscono oltre la natura
● psicologia scientifica; è nata rendendosi autonoma in particolare da
due discipline: la filosofia e la neurofisiologia.La psicologia da sola non
può spiegare sempre il comportamento dell’uomo. Si differenzia dalla
psicologia ingenua,basata sulle esperienze personali e sul buon senso.
Relazione tra mente e corpo sul piano naturalistico.

● Strutturalismo: misurazioni del comportamento come se fosse
un concetto di fisica,di matematica.La psicologia scientifica
nasce nel 1879 a Lipsia da Wundt→laboratorio
● Funzionalismo:corrente che nasce in america, che si distacca
dal strutturalismo, si basa sulle teorie evoluzionistiche di
Darwin,quindi si basa sull’adattamento.
● Comportamentismo: basato sull’esperimento del cane,il quale
associa il rumore del campanello al fatto che sia l’ora di
nutrirsi→riflesso condizionato. Nasce in russia con Pavlov e poi
proseguite da Watson negli USA 1913
● Gestalt: il triangolo di Kanizsa, ci permette di capire come noi
vediamo le figure (molto usato nel design). Nasce a berlino e il
motto è “il tutto è più delle singole parti”→ricordati la foto della
vecchia o della nuora,ognuno di noi percepisce cose diverse
● Cognitivismo: nasce negli anni 60’ negli USA e studia i processi
cognitivi→pone al centro dell’indagine ciò che il
comportamentismo aveva tagliato fuori dai confini della psicologia
definendola come la black box,ovvero la mente. Studia ciò che
avviene prima dell’output,ossia tutti i processi mentali che portano
ad un determinato comportamento. La mente è un elaboratore di
informazioni=macchina intelligente.
● Psicoanalisi: Freud con “l’interpretazione dei sogni” divisione tra
l’Io consapevole e inconscio→basata sull'interpretazione dei
processi mentali inconsci: questi ultimi vengono ricondotti a livello
cosciente tramite la relazione che si stabilisce tra terapeuta e
paziente, il quale è così in grado di riconoscerli e controllarli.
● Neuroscienze: relazione tra aree del cervello e stati psicologici. I
campi di applicazione sono molti e molto differenziati(dalla
genetica,all’economia). Fondatore è Golgi. Le neuroscienze
cognitive vanno dal basso all’alto,ovvero parte dai meccanismi
neurologici che stanno alla base del comportamento per arrivare
ad elementi più alti; è esattamente il contrario della psicologia che
invece va dall’alto verso il basso→UNA NON ESCLUDE
L’ALTRA,bensì esse lavorano assieme.
● Interazionismo: corrente che studia le interazioni tra le persone;
come una persona possa cambiare il suo comportamento in base
alla situazione in cui si trova
PROSPETTIVE TEORICHE SULLE EMOZIONI: ex-movere, ovvero qualcosa
che fa muovere.→attraverso la neuroscienza,noi possiamo sapere cosa
succede nel nostro cervello quando ci emozioniamo. Il cervello è diviso in 3
zone:
1. cervello emotivo/limbico dove si sviluppa la memoria e le emozioni
2. cervello rettiliano, ed è quello che ci fa sopravvivere
3. cervello razionale/corteccia dove si sviluppa l’intelligenza,creatività e
ideali
La serenità e l’energia provengono dall’uso armonico di tutti i tre cervelli.→a
volte però le nostre emozioni non arrivano alla corteccia,ovvero alla parte
razionale e quindi anche se ti autoconvinci del fatto che qualcosa non sia
pericoloso,poi in realtà il tuo corpo si comporta diversamente.
Il regolo emotivo ci dice che nel corso della nostra giornata dobbiamo stare
nel mezzo tra l’umore nero e l’umore euforico→bisogna saperle gestire
Emozioni: azioni o movimenti, in larga misura pubblici,ossia visibili ad
altri,che si manifestano nei volti,nella voce e nei comportamenti
specifici.Prima viene l’emozione nel corpo e poi il sentimento nella mente: il
sentimento è la consapevolezza dell’emozione→le emozioni hanno un ruolo
adattivo

Teoria bifattoriale delle emozioni: attivazione fisiologica (arousal) diffusa e


aspecifica dell’organismo. Le emozioni sono sempre accompagnate da
cambiamenti fisiologici. Poi ho un riconoscimento cognitivo attraverso il quale
do una attribuzione, un etichettamento. Appraisal→ diversi possono
rispondere con emozioni diverse agli stessi stimoli.→l’attivazione fisiologica
esiste anche e soprattutto se le emozioni non vengono espresse

Le emozioni di base sono emozioni universali e innate e possiamo capirle


dalle microespressioni, pensa al film inside out (Paul Ekman )

1. tristezza
2. disprezzo
3. sorpresa →
4. rabbia
5. disgusto
6. paura
Paul Ekman è uno scienziato che si è basato sullo studio delle espressioni
facciali per poterle poi collegare ad una determinata emozione. Grazie ai suoi
studi e alle sue scoperte, lui è diventato un consulente dell'FBI per capire se
qualcuno mente (guarda attraverso un vetro,senza sentire quello che dicono);
ricordati video Lie to me nel quale Paul scopre dove è stata messa una
bomba attraverso la microespressione del terrorista.

INTELLIGENZA EMOTIVA:l’intelligenza emotiva è quella forma di uso


intelligente delle emozioni che ci permette di distinguerci dagli animali, perché
noi possiamo:
1. riconoscere le emozioni,nei pensieri e nel corpo
2. nominarle,trovare le parole per dirle
3. regolarle in se stessi
4. provare empatia
5. conspevolezza
6. padronanza di sé
7. automotivazione

LA MEMORIA: tecniche per migliorare la memoria


1. tecnica della parola chiave
2. organizzazione
3. prendere appunti efficaci
4. pratica e ripetizioni
5. mnemotecniche:creare storie, tecnica dei loci (es: pensare a delle
cose nel loro spazio)
Il nostro cervello è plastico “use or loose “ attraverso l’esercizio.la motivazione
e la ripetizione può migliorare la memoria

La memoria è intesa come la capacità che l'organismo possiede di acquisire
e trattenere informazioni nel breve,medio e lungo termine. →”Siamo ciò che
siamo in virtù di ciò che abbiamo imparato e che ricordiamo”
L’ippocampo (cervello limbico)è il governatore del cervello emotivo perché
connette le emozioni alla memoria di cui è il guardiano. Si occupa della
funzione di selezionare le informazioni da trasferire nella memoria a lungo
termine,ne deriva che l’apprendimento e l’oblio sono notevolmente influenzate
dalle emozioni positive e negative (pensa al film Inside out). Un atteggiamento
positivo può nascere spontaneamente, grazie alla autoconvinzione. La
lumaca Aplysia; Kandel era convinto che decifrare la costruzione dei ricordi
sarebbe stata la chiave per capire la nostra essenza. Noi siamo per quello che
ricordiamo. Tutto è memorizzato dentro di noi, ma spesso lo dimentichiamo.Grazie
all’Aplysia californica, Kandel scoprì che il nostro apprendimento non avviene
modificando i neuroni, bensì rinforzando le sinapsi cioè le connessioni tra i neuroni o
costituendone di nuove. Inoltre il rimodellamento delle sinapsi dipende dalla
variazione dell’espressione genica.

Le fasi del ricordo:


1. acquisizione e codificazione: ricezione dello stimolo e traduzione +
modificazione delle sinapsi dopo il ricordo.
2. ritenzione :stabilizzo l'informazione
3. immagazzinamento
4. recupero

I processi della memoria a lungo termine:


1. codifica :ricezione dello stimolo e traduzione in rappresentazione
interna stabile e registrabile in memoria →qualcuno parla, ma tu senti
solo un rumore di sottofondo, non ti concentri. Più è codificata
un’azione, maggiore sarà la facilità di ricordarla
2. consolidamento: trasformazione della memoria appena appresa in
forma stabile →la ripetizione è una forma di consolidamento
3. conservazione :può essere illimitata nel tempo, è immagazzinata in
diverse aree del cervello
4. richiamo/recupero: riemersione a livello della consapevolezza
dell’informazione precedentemente archiviata →non sempre è facile il
richiamo

Memorizzare: i ricordi non sono statici, ma subiscono trasformazioni→la


memoria cambia nel tempo
1. memoria a breve termine(MBT), ovvero sono quelle informazioni che
scompaiono in breve tempo, poiché non vengono trovati sistemi di
memorizzazione particolari→es: numeri telefonici
2. memoria a lungo termine (MLT) contiene un elevatissimo numero di
informazioni conservandole a tempo indeterminato. →memoria
dichiarativa, semantica, episodica, implicita, procedurale è quella che
dura di più(es:saper andare in bicicletta)

Ma perchè si dimentica?
1. mancato utilizzo
2. malattie
3. strategia di recupero non coerenti con la codifica
4. condizioni emotive,blocco e rimozione
5. presenza di grandi quantità di informazioni
LINGUAGGIO: ”la parola è medicina alle malattie degli uomini” →la parola è
l’arma più potente, ma ha anche uno straordinario potere su di noi esseri
umani.
“parole come vecchie prostitute che tutti usano spesso male”→ci sono delle
parole vuote, abuso di parole le quali non hanno senso e separano le parole
dalla realtà.
Il linguaggio è una capacità ed è irreprimibile, viene inventato se non esiste un
modello→solo il linguaggio ci distingue dagli altri essere viventi. L’evoluzione
del linguaggio è qualcosa di complesso e ci sono molte scienze che lo
analizzano. Il linguaggio è qualcosa di innato, nel senso che i nostri cervelli
contengono una sorta di dispositivo per l’acquisizione di quest’ultimo
(grammatica universale di Chomsky). Probabilmente il linguaggio nasce
dalle cure materne →a 12 mesi inizia a parlare e a 3 anni è un genio della
grammatica. Parlare non è solo attraverso la voce,bensì noi parliamo con tutto
il corpo.→”i limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo”
1. comunicazione come cooperazione: le parole hanno due compiti:
trasmettere informazioni e preservare o rinegoziare i nostri legami con il
prossimo. I nostri scambi verbali sono sforzi di collaborazione. Nella
conversazione si coopera,presuppone un interlocutore cooperativo e
non antagonista→parlarsi vuol dire collaborare.
2. effetto cornice: descrivere un’azione in un modo o nell’altro→es: il
20% dei pazienti muore; l’80% sopravvive. Questo ci permette di capire
che ci sono delle cornici di speranza o disperazione.
3. carità interpretativa: richiamo ad una comuna base di intesa anche tra
chi parte da presupposti diverse→bisogna cooperare con tutti, che
siano pazienti, che siano colleghi ecc..
4. metafore:accrescono il potere espressivo del linguaggio,che permette
a tutti di capire cose anche complesse/complicate→" un anticorpo è una
serratura per una chiave”
5. narrazione: attraverso il racconto di altre persone, una persona può
ritrovare/perdere la speranza
6. parole tabù:tutte le lingue possiedono parole cariche emotivamente
che non si possono pronunciare in una conversazione.Tutti usiamo in
alcune circostanze il turpiloquio (dire parolacce) però ha una funzione
catartica
7. ignoranza razionale: scegliamo di non sapere le cose perché
prevediamo che avrebbe un effetto incontrollabile sulle nostre
emozioni→es: un paziente si rifiuta di sapere la verità sulla sua
patologia

In conclusione, bisogna preparare e scegliere con cura le parole che noi
utilizziamo

LA COMUNICAZIONE: comunicare con efficacia,ovvero capire e farsi capire


è una operazione terribilmente complicata,forse la più complicata che il nostro
cervello riesce a fare. Ci sono dei concetti di base nella comunicazione
1. Ogni comportamento è comunicazione.Non si può non comunicare.
2. Comunicazione non verbale, ovvero si comunica in modi diversi,con
canali non verbali, tipo attraverso la postura, la mimica,la gestualità, la
distanza interpersonale(la posizione nello spazio,per poter mantenere
una distanza di sicurezza→prossemica), il tono e l’abbigliamento.
3. Comunicazione paraverbale che si basa sul tono di voce, il quale
dona molte informazioni sulla persona che sta chiamando.

La comunicazione non verbale è la prima che


apprendiamo.

Teoria di Mclean: secondo questa teoria il nostro cervello si è formato a


strati; ovvero cervello inferiore e superiore.
Teoria di sperry: il cervello umano è suddiviso in due emisferi
1. emisfero sinistro: logica,pensiero strutturato, schematizzare,
razionalità e pensiero sequenziale
2. emisfero destro: emotività,visione dell’insieme, creatività,pensiero
creativo e comunicazione non verbale

SOFT SKILLS: pensa al questionario che abbiamo fatto.Le soft skills


potrebbero essere definite come le competenze naturali che possono essere
applicate a diversi settori ed essere sfruttate in vari contesti lavorativi.
● soft skills cognitive: sono le abilità che esprimono il nostro modo di
ragionare, apprendere e analizzare
● soft skills relazionali: ovvero le competenze relative ai rapporti
interpersonali. Rientrano tra queste anche le capacità comunicative
● soft skills realizzative: riguardano il modo in cui mettiamo in pratica le
nostre idee. Parliamo di competenze organizzative, time management,
proattività, attitudine al raggiungimento degli obiettivi
● soft skills manageriali: sono le competenze che mettiamo in campo
quando ricopriamo il ruolo di leader o responsabili.

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