TIROSINA
TIROSINA IDROSSILASI
DOPA (DIIDROSSIFENILALANINA)
DOPADECARBOSSILASI
DOPAMINA
DOPAMINAbeta IDROSSILASI
NORADRENALINA
FENILETANOLAMMINA
N-METIL TRANSFERASI
ADRENALINA
Consideriamo la dopamina:
DOPAMINA
MAO-A
COMT
ACIDO DIIDROSSIFENILACETICO
(DOPAC)
3-METOSSITIRAMINA
COMT
MAO-B
ACIDO OMOVANILLICO
Si osserva che il DOPAC un metabolita pre-sinaptico, ottenuto dal metabolismo della
dopamina ricaptata;
la 3-metossitiramina si forma nel vallo sinaptico ed essendo pi liposolubile, entra nel
neurone post-sinaptico.
Il metabolita finale comunque l'acido omovanillico.
[NOTA]: l'acido omovanillico viene dosato nel liquor dei pazienti affetti da morbo di
Parkinson: esso presente a concentrazioni pi basse della norma.
Per poter studiare il turnover di questa molecola, come espressione dell'attivit
dopaminergica cerebrale, si somministra il probenecid, un farmaco bloccante del
trasportatore dei metaboliti acidi dal liquor al sangue: la velocit di accumulo del
metabolita direttamente proporzionale all'immissione nel liquor del metabolita
stesso.
Nel Parkinson vi una prima fase di compenso, in cui c' ancora un 20% dei neuroni
dopaminergici funzionanti, con prevalenza della via metabolica delle MAO-A, seguita
da una seconda fase di scompenso, in cui tutti in neuroni della via nigrostriatale sono
morti e dove prevale la via metabolica delle MAO-B, motivo per cui alcuni farmaci per
la terapia del Parkinson sono inibitori delle MAO-B, anche se possiedono un'efficacia
relativa.
SISTEMI NORADRENERGICI
Le catecolamine svolgono un ruolo importante a livello del Sistema Nervoso Simpatico:
esse vengono liberate dai neuroni post-gangliare.
Da ricordare il fatto che il neurotrasmettitore in tutte le fibre pre-gangliari (sia del
simpatico che del parasimpatico) l'Acetilcolina (che interagisce con recettori di tipo
nicotinico).
La noradrenalina viene rilasciata dalle terminazioni simpatiche che innervano:
cuore
vasi sanguigni
muscolatura liscia bronchiale
muscolatura liscia gastrointestinale
muscolatura liscia urogenitale
muscolatura intrinseca dell'occhio
muscoli piloerettori
ghiandole salivari e lacrimali
rene
fegato
Ancora, adrenalina e noradrenalina sono prodotte e secrete dalle cellule cromaffini
della midollare del surrene, innervata da fibre colinergiche. Il rapporto A:NA=4:1.
A livello del SNC, il locus coeruleus contiene il 43% dei neuroni noradrenergici
cerebrali che proiettano in modo diffuso a tutta la corteccia.
Il sistema tegmentale laterale d proiezioni con fibre discendenti sui neuroni pregangliari del midollo spinale e della catena laterale del simpatico.
RECETTORI ADRENERGICI
recettori
- 1 (A, B, C, D) sono associati tramite proteine Gq alla FOSFOLIPASI C.
La loro stimolazione provoca:
- aumento di inositolo trifosfato (IP 3)
attivazione
della
- aumento di diacil-glicerolo (DAG)
PROTEINA
CHINASI C (PKC)
Effetti risultanti:
- contrazione muscolatura liscia vascolare
vascocostrizione arteriole coronarie
arteriole cutanee
vene
- aumento tono degli sfinteri gastrointestinali
- rilasciamento muscolatura liscia gastrointestinale: riduzione
della motilit
- contrazione dello sfintere e del trigono vescicale
- midriasi
- 2
(A, B, C)
attivazione comporta
una riduzione della adenilato ciclasi con conseguente
abbassamento dei livelli di cAMP;
inoltre provoca un aumento dell'efflusso di K e un blocco
dell'influsso di Ca;
il recettore 2B inibisce in modo diretto l'attivit di canali per il
Ca voltaggio-dipendenti.
Effetti risultanti:
- i recettori 2 sono fondamentalmente autorecettori presinaptici inibitori,
attivati da alte concentrazioni di NA (feedback negativo)
recettori
Esistono 3 tipi di questo recettore. Tutti si accoppiano con una proteina Gs e
attivano la adenilato ciclasi con conseguente aumento della formazione di
cAMP: ci porta ad aumento dell'attivit della chinasi cAMP-dipendente con
conseguente alterazione dello stato di fosforilazione e funzionalit di diverse
proteine cellulari. Inoltre la proteina Gs pu favorire l'attivazione dei canali al
calcio voltaggio-dipendenti nella membrana plasmatica dei muscoli scheletrici e
cardiaco.
- 1
positivo
- rene: nell'apparato iuxtaglomerulare, mediano l'effetto
stimolatorio della noradrenalina
sulla secrezione di renina.
- 2
- 3
FARMACI SIMPATICOMIMETICI
AGONISTI dei RECETTORI 1
fenilefrina
midofrina
mefentermina
metarominolo
Sono indicati per ottenere:
vasocostrizione periferica innalzamento della pressione
arteriosa.
Produce un riflesso vagale che induce bradicardia sinusale, effetto
neutralizzabile con la somministrazione di atropina (antagonista dei
recettori muscarinici).
impiegati nel trattamento dello shock emodinamico
decongestione nasale. I recettori 1 sono presenti nei vasi venosi di
capacitanza dei tessuti nasali.
impiegati nel trattamento di riniti allergiche, vasomotorie ed infettive
utilizzati per ottenere midriasi pupillare, attraverso collirio (vengono
pi facilmente impiegati colliri anticolinergici, come atropina e
scopolamina)
AGONISTI dei RECETTORI 2
clonidina
guanfacina
guanabenz
La clonidina il capostipite dei farmaci selettivi 2 agonisti; gli altri due sono
suoi derivati, dotati di maggiore selettivit; sono impiegati nel trattamento
dell'ipertensione arteriosa.
Essi provocano un effetto di riduzione della pressione arteriosa, in quanto
si legano ai recettori 2 presenti a livello dei neuroni noradrenergici del tronco
encefalico: essendo autorecettori inibitori, il risultato una inibizione della
secrezione di noradrenalina.
Effetti collaterali:
secchezza delle fauci
sedazione
apraclonidina
brimonidina
tizanidina
isoproterenolo
dobutamina
metaproterenolo
albuterolo
salbutamolo
salmeterolo
formoterolo
Sono tutti farmaci indicati per il trattamento dell'asma e della patologia broncoostruttiva cronica (BPCO) in genere.
Stimolando i recettori 2 sulla mucosa bronchiale, provocano rilasciamento della
FARMACI SIMPATICOLITICI
ANTAGONISTI dei RECETTORI 1 SELETTIVI
L'indicazione terapeutica clinicamente pi importante di questa classe di farmaci il
trattamento dell'ipertensione arteriosa e dell'ipertrofia prostatica benigna.
I farmaci principali sono:
prazosina
terazosina
dossazosina
Le azioni farmacologiche sono mediate dal blocco dei recettori 1 a livello delle
arteriole e delle vene con conseguente:
riduzione delle resistenze periferiche
EFFETTO
riduzione del ritorno venoso al cuore
ANTIPERTENSIVO
ANTAGONISTI dei RECETTORI 1/2
Sono utilizzati nel trattamento del feocromocitoma.
I principali farmaci appartenenti a questa classe sono:
fenobenzamina
fentolamina
tolazina
Formano un legame covalente: blocco irreversibile di tutti i recettori -adrenergici:
blocco 1 vasodilatazione aumento della gittata cardiaca come riflesso
(favorito anche dal blocco degli 2)
le catecolamine possono stimolare solo i recettori : lo stimolo dei 2 a livello
dei vasi vasodilatazione con riduzione della pressione arteriosa
E' una terapia provvisoria, in attesa della terapia chirurgica.
ANTAGONISTI dei RECETTORI
Gli effetti terapeutici pi importanti dei beta-bloccanti sono quelli cardiovascolari:
interagendo con i 1 cardiaci, ne impediscono l'interazione con le catecolamine con
conseguente
riduzione di forza di contrazione
riduzione della gittata
SISTEMI DOPAMINERGICI
La dopamina una molecola fondamentale per la nostra vita: ha infatti molte funzioni
e un ruolo di primo piano, nonostante non sia uno dei neurotrasmettitori maggiori, in
termini quantitativi.
L'importanza della dopamina rivelata dalle patologie che vedono alla base
alterazioni dei sistemi dopaminergici.
la dopamina risulta anche coinvolta nelle fasi maniacali del disturbo bipolare
ed ha un ruolo anche nella depressione (insieme alle altre amine,
Noradrenalina e Serotonina);
a) il SISTEMA NIGROSTRIATALE
Neuroni dopaminergici proiettano dall'area 9 nella pars compacta della substantia
nigra (SNc) ai nuclei Caudato e Putamen, che nell'insieme formano il Corpo Striato.
Lo Striato rappresenta il nucleo di afferenza di un circuito di nuclei, denominati nel loro
insieme Nuclei della Base.
I nuclei della base sono: Caudato/Putamen, Globus Pallidus esterno (GPe), Nucleo
Subtalamico di Luys, Globus Pallidus interno (GPi).
Il GPi rappresenta il nucleo di uscita di questo complesso circuito.
Tutti questi nuclei presentano neuroni GABAergici, per cui le proiezioni che inviano
sono di natura inibitoria; unica eccezione il Nucleo Subtalamico, le cui proiezioni
sono invece di natura eccitatoria.
Allo striato giungono proiezioni eccitatorie da parte della corteccia: come se la
corteccia, una volta programmato il movimento, inviasse una copia del programma,
prima di inviare l'impulso attraverso la via piramidale (cortico-spinale), ai nuclei della
base: il loro scopo quello di elaborare una facilitazione al movimento programmato
che, attraverso una stazione talamica, viene inviata di rimando alla corteccia.
Quindi: al Caudato/Putamen arrivano impulsi eccitatori dalla corteccia, e allo stesso
tempo arriva una innervazione dopaminergica tonica, basale da parte della SNc.
Per quanto riguarda la innervazione dopaminergica, a livello del Caudato/Putamen,
esistono due tipi di terminazioni:
una presenta recettori dopaminergici di tipo D1, stimolatori, che sono presenti
sulle membrane dei neuroni dello striato che danno origine alla cosidetta via
diretta;
una presenta recettori dopaminergici di tipo D2, inibitori, che sono presenti
sulle membrane dei neuroni dello striato che danno origine alla cosidetta via
indiretta;
Detto questo, se andiamo ad analizzare entrambe le vie del circuito, notiamo che:
la stimolazione della via diretta porta ad una facilitazione del movimento
la stimolazione della via indiretta porta ad una inibizione del movimento
Sappiamo per che il tono dopaminergico, fisiologicamente, sempre presente; inoltre
sappiamo che la dopamina liberata, interagendo con i recettori
D1 della via diretta, provoca una stimolazione della via diretta con conseguente
facilitazione del movimento;
D2 della via indiretta, provoca una inibizione della via indiretta con conseguente
inibizione dell'inibizione del movimento = facilitazione del movimento
VIA DIRETTA:
SNc
E
CORTEX
D1
Caudato/Putamen
GPi
TALAMO
VIA INDIRETTA:
SNc
E
D2
CORTEX
N.Subtalamico
Caudato/Putamen
GPe
E
TALAMO
GPi
recettori D1-like
sono i recettori D1 e D5;
la loro stimolazione provoca:
- aumento di cAMP
- aumento di attivit della FOSFOLIPASI C
ne risulta un effetto stimolatorio.
Recettori D2-like
sono i recettori D2, D3, D4;
la loro stimolazione provoca:
- riduzione di cAMP
- aumentato efflusso di K
- ridotto influsso di Ca
ne risulta un effetto inibitodio
Alcune tesi sostengono che la dopamina si liberi dalla midollare del surrene e, liberata
in circolo, possa agire da ormone circolante e quindi avere funzioni precise. Tale ipotesi
non sarebbe per corretta: i livelli ematici sono troppo bassi per esercitare una
funzione; in pi, questi recettori periferici non presentano un'affinit elevata per la
dopamina.
Un esempio classico di recettori ancestrali il D2 pre-sinaptico nei terminali
noradrenergici e, pi di rado, nei colinergici. Questi recettori (facenti parte quindi del
sistema nervoso autonomo) non sono normalmente stimolati dalla dopamina:
somministrando per un farmaco dopamino D2-agonista ci sono reazioni vegetative
ben precise di inibizione del rilascio di noradrenalina cos come con un D2-antagonista
si ha un aumento del rilascio di noradrenalina.
Altro esempio il cervelletto che non normalmente innervato dalla dopamina (tanto
che usato come area di riferimento quando serve avere un bianco, ovvero un
tessuto che non contenga NT), tuttavia presenta un trasportatore specifico per la
dopamina.
Queste dimostrazioni fanno pensare che ci siano residui ancestrali e che quindi
filogeneticamente la dopamina avesse ruoli maggiori di quanti la noradrenalina ricopra
ad oggi nell'uomo.
apomorfina
presenta una struttura simile a quella della dopamina; un potente agonista dei
recettori dopaminergici D1 e D2.
Viene somministrata per via sottocutanea: inutilizzabile per via orale, in quanto il
metabolismo di primo passaggio ne riduce drasticamente la biodisponibilit.
Presenta una emivita di 20-25 minuti: tale anche la durata della sua efficacia
farmacologica, che inizia dopo 3-4 minuti dalla somministrazione.
A differenza della dopamina, l'apomorfina lipofila, cosa che le permette di
attraversare la barriera ematoencefalica.
Per le sue propriet emetiche viene somministrata assieme al domperidone, farmaco
antagonista dei recettori D2, incapace per di attraversare la barriera
ematoencefalica: in questo modo non interferisce con l'apomorfina a livello del SNC,
dal momento che il centro del vomito si trova al di fuori di tale barriera, nella CTZ
(chemoreceptor trigger zone).
Per la brevit e rapidit della sua azione, l'apomorfina trova un suo impiego razionale
come trattamento di stabilizzazione dei pazienti Parkinsoniani che vanno incontro a
fenoldopam
doxepamina
bromocriptina
pergolide
pramixepolo
ropinirolo
Sono altri farmaci agonisti dopaminergici utilizzati nella terapia del morbo di
Parkinson.
INDIRETTI
cocaina e anfetamina
L-DOPA
E' inutile somministrare tirosina, perch l'enzima tirosina idrossilasi gi saturato dalle
elevate conentrazione dell'aminoacido.
Si pu per dare L-DOPA: esso viene trasportato per mezzo di specifiche proteine
attraverso la barriera ematoencefalica.
Sulla L-DOPA agisce l'enzima DOPA decarbossilasi, che la converte in dopamina.
Nel Parkinson tutti i neuroni della via nigrostriatale sono morti, pertanto prevale
l'attivit delle MAO-B che si trovano a livello post-sinaptico (mentre le MAO-A sono a
livello presinaptico)
aloperidolo
clorpromazina
Hanno elevata affinit per D2, cos che bastano dosaggi nell'ordine di nmoli per
ottenere l'effetto farmaocologico
clozapina
La clozapina invece meno specifica per D2 (lega anche 2 e 5-HT 2A) e richiede quindi
dosi maggiori, come 50-100 mg/die.
Tutti i neurolettici, per, bloccano sia D2 sia D3: parte della loro efficacia potrebbe
essere quindi mediata dal blocco di D3 (D3 particolarmente, seppure comunque
poco, espresso nell'area mesolimbica)
DOPAMINERGICI INDIRETTI
-metiltirosina
compete con la tirosina per il sito attivo della tirosina idrossilasi: ne risulta una
riduzione di L-DOPA e quindi una riduzione di dopamina
reserpina
blocca l'immagazzinamento
vescicolari.
E' un antipsicotico
vescicolare
della
dopamina,
mediato
da
carriers
benserazide e carbidopa