(anno accademico 2009-10) Questo CD contiene files riguardanti argomenti selezionati delle lezioni del corso di Farmacologia e Farmacoterapia. Si raccomanda agli studenti (come pi volte sottolineato durante le lezioni) di usare questo materiale solo come aiuto/guida alla preparazione del relativo esame di Farmacologia e Farmacoterapia. Si rammenta, infatti, che lUSO dei TESTI di Farmacologia consigliati (ad esclusiva scelta dello studente) indispensabile per una corretta, utile e pi facile preparazione della materia. Si precisa che il programma completo per la preparazione dellesame sempre reperibile presso la segreteria della Sezione di Farmacologia. Gli studenti sono tenuti a svolgere tutti gli argomenti indicati nel programma anche se non compresi nel CD. Infine, si mettono in guardia gli studenti dalluso di fotocopie di materiale didattico (presunte stampe delle lezioni contenute nel cd) ABUSIVAMENTE vendute presso le copisterie.
Le figure utilizzate nelle lezioni sono quelle dei libri di testo consigliati o sono immagini copyright-free da siti web specializzati
MALATTIE NEURODEGENERATIVE
necrosi
apoptosi
Eccitotossicit
rilascio esagerato di glutammato stimolo eccentrico dei recettori NMDA Sovraccarico di calcio intracellulare
Stress ossidativo
fosforilazione ossidativa mitocondriale dalla sintesi di NO metabolismo dellacido arachidonico
Meccanismi delleccitotossicit
Bradicinesia - lentezza nellinizio e nellesecuzione dei movimenti volontari Rigidit - aumentato tono muscolare e resistenza ai movimenti passivi degli arti Tremore - si manifesta a riposo Instabilit posturale - alterazioni dellequilibrio Disturbi della deambulazione Tardivamente (dopo circa 10 anni di malattia conclamata) in alcuni pazienti si possono manifestare con elevata frequenza sintomi cognitivi (demenza) o depressivi
Neurochimica della malattia di Parkinson Perdita di neuroni dopaminergici nella pars compacta della
substantia nigra che proiettano al corpo striato; i sintomi non compaiono sinch i livelli di dopamina nel corpo striato non si riducono del 70-80%. Disequilibrio tra i livelli dei neurotrasmettitori acetilcolina e dopamina a livello dei gangli della base.
Situazione normale
Morbo di Parkinson
GLU
Neuroni inibitori
AC
GLU
D2 (-)
DA
GPE
GABA
D1 (+)
via diretta
Morbo di Parkinson
SNC
Morbo di Huntington
GABA
Via diretta: inibizione neuroni GABAergici pallido disinibizione del talamo: FACILITAZIONE MOVIMENTI Via indiretta: attivazione neuroni GABAergici pallido inibizione del talamo: INIBIZIONE MOVIMENTI Linnervazione dopaminergica dalla sostanza nera stimola la via diretta (recettori D1 eccitatori) e inibisce la via indiretta (recettori D2 inibitori), aumentando lattivit motoria I neuroni colinergici intrastriatali si oppongono agli effetti della dopamina Nel Morbo di Parkinson, scompare linnervazione dopaminergica e quindi si riduce lattivit motoria
Abbreviazioni: AC: acetilcolina; DA: dopamina; GLU: glutammato; CS: corpo striato; GPE: globo pallido esterno; GPI: globo pallido interno; SNC Sostanza nera pars compacta; SNR: sostanza nera pars reticolata; SNT: nucleo subtalamico; T: talamo
EZIOPATOGENESI DEL MORBO DI PARKINSON La causa primaria della selettiva degenerazione dei neuroni dopaminergici nella forma idiopatica non nota
IPOTESI MULTIFATTORIALE
IPOTESI MULTIFATTORIALE
Neuroni dopaminergici
FATTORI GENETICI
Nel 15% dei pazienti esiste storia familiare: ricerca dei geni coinvolti Mutazioni a carattere dominante sul cromosoma 4 sinucleina
sinucleina: componente dei corpi di Lewy nei neuroni degeneranti L'aggregazione patologica della proteina potrebbe essere responsabile di alterato trasporto neuronale e neurodegenerazione
FATTORI GENETICI
Mutazione a carattere recessivo sul cromosoma 6 nel 25 % dei pazienti con Parkinson giovanile Gene della Parkina: proteina coinvolta nella distruzione di proteine difettose Proteine degradate si legano alla ubiquitina, sono trasportate nei proteosomi e distrutte. Questo processo richiede tre fasi mediate da enzimi. Nei neuroni dopaminergici la terza fase mediata dalla Parkina. N.B. Non nota la proteina target della Parkina
Mutazione rallenta tale degradazione e le proteine alterate si accumulano nelle cellule, con azioni tossiche e liberazione di radicali liberi
Altra mutazione identificata nel gene della ubiquitina-idrolasi (Ubiquitin-carboxy-terminal-hydrolase-L1; UCHL1)
UCHL1: PINK1:
Individui con morbo di Parkinson monogenico presentano sintomi veri simili al MP idiopatico, ma linsorgenza dei sintomi avviene spesso ad un et precoce. Non sempre sono presenti i corpi di Lewy (PARK8). L-sinucleina la principale proteina costituente dei corpi di Lewy. La parkin e la UCHL1 sono coinvolte nella degradazione fisiologica delle proteine. Mutazioni in PINK1 alterano la funzione mitocondriale. La proteina DJ1 sembra coinvolta nello stress ossidativo e/o nei livelli di sinucleina
FATTORI AMBIENTALI
NO CASI DI PARKINSON PRIMA DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE N.B. Aumento della vita media progressione del processo di invecchiamento! 1983 casi di Parkinson da MPTP contaminante di eroina di sintesi (meteridina). CO, Cianuro, Mn, pesticidi clorurati, rotenone, virus MPTP (1-metil 4-fenil 1,2,3,6-tetraidro-piridina) viene captato da cellule gliali e trasformato in MPP+ che viene rilasciato ed entra nei neuroni dopaminergici via trasportatore della dopamina MPP+ inibisce il complesso I della catena respiratoria mitocondriale (NADHdeidrogenasi): Inibizione fosforilazione ossidativa ATP Aumento perossidazione lipidica N.B. Pazienti con Parkinson idiopatico 30-40% riduzione attivit e quantit del complesso I.
INVECCHIAMENTO
Perdita naturale di neuroni Danno DNA mitocondriale Riduzione produzione di antiossidanti Maggiore vulnerabilit allo stress ossidativo
Substrato per ulteriore ossidazione. Formazione di specie ossigeno Reattive e reazione di Fenton con il ferro contenuto nei neuroni dopaminergici della substantia nigra
TERAPIA FARMACOLOGICA
Stimolare la trasmissione dopaminergica Ristabilire equilibrio tra dopamina e acetilcolina
TERAPIA FARMACOLOGICA
Efficace nel controllare i sintomi, migliorare la qualit della vita e prolungare la vita media dei malati Non arresta la progressione della malattia
L-dopa Agonisti recettoriali dopaminergici Inibitori MAO Inibitori COMT Antagonisti recettori colinergici Amantadina Antagonisti recettore A2 adenosina Antiossidanti Antiinfiammatori
acido omovanillico
LEVODOPA
La levodopa un precursore della dopamina capace di attraversare la barriera emato-encefalica
L-DOPA
Farmaco che ha rivoluzionato il trattamento del morbo di Parkinson Migliora la qualit della vita (riducendo i sintomi) Prolunga la vita media del malato Meccanismo dazione L-dopa supera la barriera ematoencefalica grazie al trasportatore degli AA aromatici A livello del neurone dopaminergico viene trasformata in dopamina, mediante decarbossilasi degli AA aromatici Aumento dei livelli di dopamina: Riduzione sintomi (rigidit tremori etc) Durata d'azione superiore alla emivita della L-dopa (T1/2 1-3 ore) perch viene trasformata in dopamina e conservata nelle vescicole sinaptiche Aumento dei livelli neurodegenerazione di dopamina contrasta gli effetti dovuti alla
FARMACOCINETICA
Rapidamente assorbita a livello intestinale (sistema di trasporto AA aromatici): assorbimento variabile in funzione di AA nella dieta, pH, tempo di svuotamento etc. Rapidamente decarbossilata da enzimi (decarbossilasi) della mucosa intestinale o di altri tessuti 1% raggiunge il sistema nervoso centrale. Scarso effetto terapeutico
effetti collaterali
G.I., nausea Ipotensione ortostatica Aritmie cardiache Questi inconvenienti sono ridotti con la co-somministrazione di L-dopa e di un inibitore della dopa-decarbossilasi periferica quali carbidopa o benserazide Sinemet 25 mg L-dopa/100 carbidopa
FARMACOCINETICA
LIMITI DELLA TERAPIA CON L-DOPA/CARBIDOPA Inizialmente la posologia di 3 volte al giorno e, sebbene il farmaco abbia una breve emivita, tale quantit sufficiente per garantire livelli adeguati di dopamina nei neuroni. Con la progressione della neurodegenerazione si osserva: Minore durata dell'effetto e rapida ricomparsa dei sintomi (durata di circa 1-2 ore) Fenomeno on/off: rapide fluttuazioni tra periodi di efficacia (on) e di inefficacia (off) del farmaco Parzialmente controllati: Aumentando la dose Riducendo l'intervallo tra le somministrazioni Comparsa di discinesia tardiva e di distonia (grave e disabilitante) 60-80% pazienti 1) Elevati livelli plasmatici di L-dopa o alle sue brusche variazioni 2) Adattamenti ai livelli plasmatici di L-dopa; Adattamento recettoriale; Alterazioni neuronali
Necessit di mantenere costanti i livelli plasmatici di L-dopa con formulazioni a rilascio continuo
LIMITI DELLA TERAPIA CON L-DOPA/CARBIDOPA Comparsa di stati psicotici con allucinazione, confusione, disfunzioni cognitive Da trattare con antipsicotici atipici quali la Clozapina Possibile aggravamento della neurodegenerazione dovuto ad una stimolazione del metabolismo dopamina Aumento produzione radicali ossigeno N.B. Tendenza a ritardare l'inizio della terapia con L-dopa
Agonisti dopaminergici
VANTAGGI Non utilizzano la via biochimica della dopamina Non necessitano della funzionalit del sistema dopaminergico Azione selettiva su alcuni tipi di recettori Bromocriptina e Pergolide In associazione con L-dopa/carbidopa per controllare on/off e discinesia Agonisti di seconda generazione Carbegolina (lunga emivita 60 ore) Ropirinolo Pramipexolo Anche in monoterapia nei trattamenti iniziali Minori effetti discinetici EFFETTI COLLATERALI Discinesia tardiva (meno rispetto alla L-dopa e minori con i nuovi agonisti) Ipotensione Allucinazioni e psicosi Effetti ergot-simili (Fibrosi pleuropolmonare e retroperitoneale, Eritromialgia, Vasospasmo delle dita)
MALATTIE DI PARKINSON: AGONISTI DOPAMINERGICI Vantaggi rispetto alla Levodopa: non necessitano attivazione metabolica e quindi neuroni funzionanti non aumentano il catabolismo della dopamina, sorgente di radicali liberi responsabili dello stress ossidativo possono essere selettivi per recettori striatali con ridotti effetti avversi durata dazione maggiore, permettendo di ridurre gli effetti avversi di fine dose
Nome generico Framacodinamica Posologia Bromocriptina agonista D2 antag. parziale D1 Farmacocinetica Effetti avversi ipotensione ortostatica nausea, cefalea discenesia allucinazioni
Pergolide Pramipexolo
3 x 2-3 mg monoterapia in fase iniziale con levodopa negli stadi avanzati 1.5-4.5 mg
Elevato legame plasmatico Id. Escrezione urine/feci (50/50) Legame plasmatico 20% Metabolismo nullo Escrezione nelle urine Emivita 8-14 ore meglio tollerato disturbi del sonno
ropinirolo
Id.
INIBITORI MAO-B
La MAO-B la forma di monoaminossidasi predominante nello striato e deputata alla degradazione della dopamina SELEGILINA (o deprenyl): inibitore selettivo ed irreversibile di MAO-B. Alle dosi terapeutiche (<10 mg/die) non inibisce le MAO-A
VANTAGGI Non interferisce con la ossidazione di altre catecolamine Non richiede restrizioni nella dieta poich la tiramina contenuta nei cibi viene degradata dalla MAO-A Inoltre la selegilina potrebbe rallentare la progressione neurodegenerativa interferendo con lo stress ossidativo Aumenta livelli dopamina riducendone la degradazione Blocca la reazione che causa tossicit
N.B. Protegge gli animali da esperimento dal Parkinson indotto da MPP+
INIBITORI MAO-B
Usi clinici Trattamento precoce della patologia (ritarda l'evoluzione e la fase Ldopa dipendente) In associazione con L-dopa per prolungare l'efficacia; Vantaggi dubbi!!! Ridurre leffetto wearing off della L-DOPA. Effetti collaterali: Disturbi cognitivi e motori Ansia ed insonnia da metaboliti
Amfetamina e Metamfetamina
RASAGILINA
ANTAGONISTI MUSCARINICI
Farmaci che riducono la funzione colinergica Esercitano la loro azione correggendo il relativo eccesso di attivit colinergica che si verifica in seguito al deficit di DA. Sono molto meno efficaci della L-DOPA. Sono controindicati nei pazienti anziani, soprattutto in presenza di disturbi cognitivi. Sono utili principalmente nelle forme di Parkinson iatrogeno (indotto da farmaci antipsicotici).
ANTAGONISTI MUSCARINICI
Triesifenidile Biperidina Difenidramina cloridrato. Prociclidina Orfenadina Primi farmaci antiparkinson utilizzati!
Tutti i recettori muscarinici sono presenti nello striato (M1-M5) Modulazione della trasmissione dopaminergica e colinergica mediante meccanismi presinaptici (eterorecettori inibitori) e postsinaptici USI CLINICI Modesta azione antiparkinson nello stadio iniziale Efficace controllo di alcuni sintomi neurovegetativi (salivazione e incontinenza urinaria) Trattamento del Parkinson da antipsicotici In associazione con L-dopa EFFETTI COLLATERALI Sedazione, confusione mentale, problemi cognitivi Stipsi, visione offuscata, ritenzione urinaria
Terapie neurochirurgiche Talamotomia, pallidotomia, nucleotomia subtalamica Stimolazione cerebrale profonda: talamo, pallido, nucleo subtalamico Trapianti di cellule nervose o geneticamente modificate
MORBO DI ALZHEIMER
Descritto dal dott. Alos Alzheimer, medico tedesco, nel 1907.
SINTOMI
Perdita di memoria Ripetizioni di domande Difficolt a partecipare a discussioni Incapacit a mantenere unazione sostenuta Incapacit a ritrovare la strada per il proprio domicilio Difficolt crescente a riconoscere visi familiari Perdita totale di autonomia
MORBO DI ALZHEIMER
50 % della popolazione 40 30 20 10 0
47,8 18,7 3
65-74 75-84 Et 85-
La prevalenza del morbo di Alzheimer aumenta con let Rappresenta il 5070 % dei casi di demenza senile
Ci sono anche casi di morbo di Alzheimer precoce, spesso di carattere familiare, suggerendo una causa genetica
2025 22 milioni
MORBO DI ALZHEIMER
Lanalisi post-mortem lunico modo per accertare la diagnosi
Numerosi neuroni dellippocampo e della corteccia cerebrale sono distrutti. La maggioranza di questi neuroni sono neuroni colinergici
MORBO DI ALZHEIMER
N
MORBO DI ALZHEIMER
proteina Tau
microtubuli intracellulari
fosfatasi
chinasi
microtubuli disorganizzati
Antiacetilcolinesterasi (anti-AChE)
ANTIACETILCOLINESTERASI tacrina reversibile primo farmaco utilizzato poco selettiva molti effetti collaterali reversibile e non-competitivo anti-AchE. molto selettivo (AChE>BuChE)
donepezil
rivastigmina
reversibile non selettiva (AChE = BuChE) selettiva per il SNC maggior durata di azione reversibile selettiva (AChE>BuChE) in grado di attivare i recettori nicotinici centrali
Galantamina
Leffetto pi significativo di questi farmaci la stabilizzazione della funzione cognitiva per almeno 1 anno nel 50 % dei pazienti ed almeno 2 anni nel 20% dei pazienti. Il 50 % dei pazienti che non rispondono ad un primo anti-AChE presentano una risposta positiva ad un secondo anti-AChE.
ANTIACETILCOLINESTERASI - farmacocinetica
Picco plasmatico 1-2 ore Legame alle proteine plasmatiche Metabolismo Eliminazione 55% citP450 urine
Epatossicit della tacrina Alterazione dei livelli plasmatici di enzimi epatici Gli effetti collaterali periferici dei farmaci anti-AchE sono numerosi e a volta severi. Luso della tacrina si limita al 30% dei pazienti
Buona tolerabilit Effetti collaterali pi frequenti: agitazione, confusione, emicrania, costipazione, allucinazioni
Migliora le funzioni cognitive ed il comportamento nei pazienti con demenza moderata e severa
donepezil rivastigmina
galantamina memantina