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Normativa vigente
Il Decreto 81 del 2008 definisce movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un
carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare
che comportino, tra l’altro, rischi di lesioni dorso-lombari (ovvero, lesioni a carico delle strutture ossee tendinee
nervose e vascolari a livello dorso-lombare).
Il Datore di lavoro l’obbligo di informare, formare ed addestrare i lavoratori su tutti i rischi relativi alla movimentazione
manuale dei carichi.
Ai fini della valutazione del rischio, il Datore di Lavoro è obbligato ad eseguire specifiche indagini finalizzate alla
quantificazione di tali rischi e alla individuazione di misure preventive e protettive da adottare. Nel caso specifico, per
le diverse tipologie di movimentazione manuale dei carichi, si utilizzano le norme ISO 11228-1, ISO 11228-2, e la ISO
11228-3.
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La movimentazione manuale dei carichi
Quando è necessario movimentare manualmente un carico, bisogna agire sempre con molta attenzione seguendo alcune
regole di sicurezza, per evitare danni temporanei o anche permanenti alla colonna vertebrale.
Di fondamentale importanza è la conoscenza degli elementi di rischio nel sollevamento manuale di un carico.
Dopo aver valutato le caratteristiche del carico, lo sforzo fisico richiesto, le caratteristiche dell’ambiente di lavoro, bisogna
avvicinarsi il più possibile all'oggetto, piegare le ginocchia e afferrarlo saldamente.
Ricordate: 25 chilogrammi di peso lontano dal corpo e con la schiena incurvata diventano per le vostre vertebre quasi
400 chilogrammi!
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La movimentazione manuale dei carichi
– Carico collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza
dal tronco o con una torsione del tronco
Il tipo di attività
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La movimentazione manuale dei carichi
Fattori individuali
Fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente, il lavoratore può correre un rischio nei seguenti casi:
Di norma, il peso limite raccomandato, espresso in kg, è stabilito in rapporto al genere ed all’età:
uomini 15
inferiore a 18
donne 10
uomini 25
da 18 a 45
donne 20
uomini 20
superiore a 45
donne 15
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La movimentazione manuale dei carichi
Regole utili
Se devi sollevare, trasportare e depositare il carico a terra, fallo con la schiena in posizione
diritta. Lo sforzo si ripartisce sui dischi intervertebrali in modo uniforme, al contrario provoca
uno schiacciamento
Afferra il carico con il palmo delle mani e con la schiena dritta, flettendo le gambe!
Durante il trasporto, tieni il carico vicino al corpo e ad una altezza compresa tra la testa e le
ginocchia!
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La movimentazione manuale dei carichi
Regole utili
Il trasporto di carichi a spalla è sempre sconsigliato, perché fa assumere al tronco una posizione scorretta! Nel caso in
cui non possa fare altrimenti, non inarcare la schiena!
Quando due o più addetti intervengono insieme per sollevare, trasportare e posare a terra un carico, occorre che i loro
movimenti siano coordinati ed eseguiti contemporaneamente.
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La movimentazione manuale dei carichi
Posizionare i piedi accanto al carico, piegando il tronco sopra l’oggetto da trasportare (se ciò non fosse
possibile, tenere il corpo molto vicino al carico);
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La movimentazione manuale dei carichi
Spingere e tirare
È importante che queste operazioni siano svolte sfruttando il peso del corpo: se spingete, piegate il corpo in
avanti; se tirate, piegate il corpo all’indietro;
Abbiate una presa sufficiente a terra per potervi piegare in avanti o all’indietro con il corpo;
I sistemi di movimentazione siano dotati di maniglie o impugnature per consentire all’operatore di esercitare
una forza con le mani; la maniglia deve trovarsi a metà altezza tra la spalla e la vita perché l’operatore
possa spingere o tirare il carico mantenendo una posizione corretta e neutrale;
I sistemi di movimentazione siano sottoposti regolarmente a manutenzione, in modo che le ruote abbiano le
dimensioni giuste e si muovano senza incepparsi;
Da evitare
Schiena piegata
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La movimentazione manuale dei carichi
Rischio da movimenti ripetitivi
È noto da tempo che eseguire determinate operazioni in maniera ripetitiva può sollecitare strutture ossee, articolari e
muscolari, tendinee, nervose e vascolari, determinando col tempo l’insorgenza di veri e propri quadri invalidanti.
I gesti lavorativi compiuti con gli arti superiori sono elemento di rischio quando:
– Sono frequenti, rapidamente ripetuti, uguali a se stessi per lunghi periodi del turno di lavoro
– Richiedono sviluppo di forza manuale
– Comportano posture incongrue del segmento dell’arto superiore
– Non sono alternati con periodi di recupero o riposo
Il rischio da movimenti ripetitivi interessa espressamente gli arti superiori e, quindi, tutti quei movimenti connessi all’utilizzo
della mani, polsi, gomiti e spalle.
I "movimenti ripetitivi" sono presenti quando esistono all'interno dell'azienda attività lavorative che comportano l'effettuazione
dello stesso movimento o insieme di movimenti degli arti superiori ad intervalli di qualche secondo, per un certo periodo di
tempo più o meno prolungato.
Definizione
Un lavoro viene definito “ripetitivo” quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:
Bassi carichi con massa fino a 3 Kg;
lavoro ad alta frequenza (maggiore di 10 movimenti al minuto) ripetuto per più del 50% della durata del lavoro
ripetizione quasi identica di movimenti delle dita, mani o braccia ogni pochi secondi
uso intenso di dita, mano, polso
movimenti ripetuti di braccio/spalla (movimenti regolari con alcune pause o in modo quasi continuativo del braccio).
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La movimentazione manuale dei carichi
Rischi potenziali
Le attività lavorative che comportano rischi potenziali per la salute relativi al sollevamento di carichi e all’esecuzione di
movimenti ripetitivi, valutate all’interno dei punti vendita, sono:
– Spinta e traino del transpallet manuale durante la movimentazione della merce dal deposito all’area vendita
– Sistema di flessibilità del personale con rotazione nello svolgimento di tutte le attività lavorative previste dal profilo di
mansione omogenea
– Riduzione delle attività di movimentazione manuale dei carichi, per quanto possibile, a cura del personale di sesso
femminile (soprattutto per movimentazioni che riguardano i pesi maggiori e le condizioni più critiche)
– Esecuzione delle movimentazioni dei carichi maggiori del peso limite da parte di n 2 operatori contemporaneamente
– Incremento del numero di casse aperte nelle fasce orarie e nei giorni più critici
– Utilizzo di codici a barre delle merci pesanti, al fine di evitare la loro movimentazione manuale lasciandole nel carrello
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