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GIORGIO

GURRERA
giorgio.unimedtest@gmail.com
Prima di iniziare la trattazione di questa scienza
per molti di voi “oscura”, dobbiamo trovare la
cura per alcune “Sindromi”…

1) Sindrome del Professore


2) Sindrome dell’ Amanuense
3) Sindrome delle X
TEORIE ATOMICHE

Sin dall’antichità l’uomo si è chiesto:


Sino a quando posso dividere un oggetto?
Quanto piccolo lo posso ridurre?

Da Democrito (460-370 a.C.), che descrisse un primo


completo e coerente sistema materialistico, secondo cui
esistono gli “atomi” (dal greco a-tomos = indivisibile)
immersi in uno spazio vuoto,

e fino a John Dalton (1766-1844), scienziato inglese,


fondatore dell’atomistica chimica moderna,

queste domande avevano risposte “filosofiche”.


Il primo modello atomico, basato su dati sperimentali, fu
proposto per la prima volta nel 1900 da Joseph John
Thomson (1856 - 1940), fisico britannico, premio Nobel nel
1906 per la fisica.

Egli formulò un modello atomico secondo cui le particelle di
carica negativa (gli elettroni) erano immerse in una massa
gelatinosa di carica positiva.
Tale modello è noto anche come modello atomico a
“panettone” o ad “anguria”.
Qualche anno più tardi, il fisico neo-zelandese Ernest Rutherford
(1871 – 1937), premio Nobel nel 1908 per la Chimica, formulò un nuovo
modello atomico, grazie al famoso esperimento di bombardamento di
una lamina d’oro con particelle positive (particelle a provenienti dalla
disintegrazione dell’uranio inserito in un contenitore di piombo).

Dai da^ sperimentali o_enu^, Rutherford capì che la
maggior parte della materia è vuota, e la quasi totalità
della massa atomica risiede nella parte centrale,
chiamata “nucleo atomico”.
Ecco perché più del 99 % delle particelle α che colpivano
la lamina, passavano inalterate.

Dato che gli ele_roni girano intorno al nucleo, così come i


piane^ girano intorno al sole, tale modello è noto come
“modello atomico planetario”.
Secondo Rutherford gli elettroni, che giravano intorno al nucleo
carico positivamente, potevano assumere qualsiasi energia e
distanza dal nucleo.

Tale modello atomico, molto semplice ed intuitivo (perché


collegabile al sistema solare), ebbe vita breve.

Infatti, secondo le leggi della fisica classica, quando una particella


carica negativamente ruota intorno a una carica positivamente, deve
perdere energia e quindi rallentare sino a “cadere” sul nucleo
positivo.

Secondo questa visione, tutta la materia dovrebbe annullarsi entro


pochi secondi!!!

Ma la materia è stabile, e noi... parliamo di CHIMICA!


Un giovane scienziato danese, Niels Bohr (1885 – 1962),
premio Nobel per la fisica nel 1922, si avvalse della teoria
dei quanti ideata qualche anno prima da Planck, per
risolvere tali problemi.

Bohr enunciò tre postulati:

1) Un elettrone in un atomo può trovarsi SOLO a certe


distanze dal nucleo (e quindi possiede SOLO certe
energie), cioè si può muovere SOLO su alcune orbite,
dette “stati stazionari” (quello a bassa energia si chiama
stato fondamentale, mentre gli altri si definiscono stati
eccitati). L’atomo è quantizzato.
2) Quando l’ele_rone si trova in uno stato stazionario
(le cui orbite sono circolari o ellinche), esso non
assorbe né emette energia.

3) Se l’elettrone assorbe una certa quantità di energia


passa dallo stato fondamentale ad uno eccitato; se
invece passa da uno stato eccitato a quello
fondamentale, emette energia, sempre sottoforma di
calore, luce, ecc.
(M – 2005)
In base al modello atomico di Bohr, quando un
elettrone passa da uno stato fondamentale ad uno
stato eccitato, l’atomo:
A) Emette una radiazione luminosa
B) Emette energia
C) Si raffredda
D) Perde un protone
E) Acquista energia
Vi presento l’atomo!
La massa di un protone è 1.
La massa di un neutrone è 1.

Un elettrone è 1836 volte più piccolo di un protone,


per cui la sua massa è trascurabile!

La massa di un atomo è concentrata nel NUCLEO.


COME SI DESCRIVE UN ATOMO?

A – Z = Neutroni

N.B.: ogni elemento chimico è caratterizzato da un solo


valore di Z. Elementi diversi avranno numeri atomici
diversi!
(M – 2000)
Il numero di massa di un atomo è 27; il numero atomico è 13; i
neutroni contenuti nel nucleo sono:
A) 20
B) 13
C) 8
D) 14
E) 40

(M – 1998)
Un atomo neutro contiene 13 protoni, 13 elettroni e 14
neutroni; il peso atomico è circa:
A) 26
B) 40
C) 13
D) 27
E) 14
Ma….si possono vedere gli atomi ?
Guardate cosa ha fatto l’IBM (non solo stampanti..)!
E guardate ancora cosa hanno fatto all’università di
Berkeley, California..
Elemento: sostanza semplice costituita da atomi con lo stesso
numero atomico (Z).
Due o più atomi di uno stesso elemento con lo stesso numero
atomico (Z) e diverso numero di massa (A) si definiscono
ISOTOPI.

Due o più isotopi di uno stesso elemento differiscono tra loro


SOLO per il numero di NEUTRONI.

Gli isotopi sono definiti nel seguente modo: nome proprio


dell'elemento base seguito dal numero di massa (es:
Carbonio 12 o Carbonio 14).
Gli elementi osservabili e manipolabili su scala umana sono
agglomerati di diversi isotopi dello stesso elemento base.
Il cloro, ad esempio, è una miscela di due isotopi: 35Cl e 37Cl.
ISOTOPI DELL’IDROGENO (H)
(V – 2018)
Gli isotopi 235 e 239 dell’uranio sono diversi perché:
A) il primo possiede quattro protoni in meno
B) il primo possiede due protoni e due neutroni in meno
C) il primo possiede quattro neutroni in meno
D) il primo possiede quattro elettroni in meno
E) il primo possiede due protoni e due elettroni in meno
(Professioni sanitarie Udine – 2010)
Il processo di “arricchimento dell’uranio” consiste:
A) nell’aumentare la percentuale dell’isotopo 235 rispetto
all’isotopo 238
B) nell’aggiungere alla miscela degli isotopi 235 e 238 l’isotopo
239
C) nel trasformare l’isotopo 235 nell’isotopo 238
D) nel trasformare l’isotopo 238 nell’isotopo 235
E) nell’aumentare la percentuale dell’isotopo 238 rispetto
all’isotopo 235
(V – 2016; M – 2000)
La differenza tra gli isotopi 18 e 16 dell’ossigeno consiste nel fatto
che:
A) Il primo possiede due protoni in più
B) Il primo possiede due protoni in meno
C) Il primo possiede due neutroni in più
D) Il secondo possiede due neutroni in più
E) Il primo possiede due elettroni in più
(M – 2014)
L'elemento idrogeno ha tre diversi isotopi: 1H, 2H e 3H. Il numero
atomico dell'idrogeno è 1. Considerando un singolo atomo per
ciascun isotopo, quale delle seguenti affermazioni è corretta?
A) 3H ha un protone, un neutrone e un elettrone
B) 3H ha il triplo dei protoni di 1H
C) 2H ha il doppio dei neutroni di 1H
D) 1H ha la metà degli elettroni di 2H
E) 3H ha il doppio dei neutroni di 2H
(M – 2009)
Gli isotopi di uno stesso elemento hanno:
A) Stesso numero di elettroni ma diverso numero di protoni
B) Stesso numero atomico, ma diverso numero di massa
C) Stesso numero di elettroni, ma diverso numero di protoni
D) Stesso numero di massa, ma diverso numero atomico
E) Stesso numero atomico e stesso numero di massa

(O – 2007)
La differenza tra l’isotopo 125 e 131 dello Iodio dipende dal fatto
che:
A) l’isotopo 131 possiede 6 elettroni in più rispetto all’isotopo 125
B) l’isotopo 131 possiede 6 protoni in più rispetto all’isotopo 125
C) l’isotopo 131 possiede 6 neutroni in più rispetto all’isotopo 125
D) l’isotopo 125 possiede 6 protoni in più rispetto all’isotopo 131
E) l’isotopo 125 possiede 6 neutroni in più rispetto all’isotopo 131
(V – 2007)
I due nuclidi 14 e 12 del carbonio si distinguono
perché il primo possiede:
A) due protoni in meno
B) due protoni in più
C) due neutroni in più
D) due nucleoni in meno
E) due elettroni in più

Con il termine “Nuclide” si indica ciascuna specie


atomica caratterizzata da un determinato numero
atomico (Z) e da un determinato numero di massa (A).
ORBITALE
Quella regione dello spazio attorno al nucleo atomico dove è
massima la probabilità di trovare un elettrone ( Principio di
Indeterminazione di Heisenberg).
(Professioni Sanitarie Catania – 2015)
L’orbitale è la soluzione di una funzione:
A) di stato
B) Esponenziale
C) d’onda
D) logaritmica
E) razionale
(Professioni Sanitarie Catania – 2015)
Che cos'è un positrone?
A) Una particella con la massa di un elettrone e carica
positiva
B) Un’onda elettromagnetica ad alta frequenza priva di carica
C) Un elettrone con massa raddoppiata
D) Una particella con la massa di un neutrone e carica positiva
E) Una particella con la massa di un protone e carica negativa
L'antimateria è la materia costituita da antiparticelle,
corrispondenti per massa alle particelle della materia
ordinaria, ma aventi, ad esempio, carica elettrica di segno
opposto.
Quando una particella e un'antiparticella vengono a contatto
si assiste al fenomeno dell'annichilazione, ovvero si ha la
trasformazione della materia coinvolta in radiazione
elettromagnetica sotto forma di fotoni ad alta energia.
NUMERI QUANTICI
Per descrivere al meglio la posizione di un elettrone all’interno orbitale
si utilizzano delle “coordinate”: i numeri quantici.

n= numero quantico principale Indica l’energia e le dimensioni


n=1,2,3… dell’orbitale

L= numero quantico secondario


(angolare o azimutale) Indica la forma degli orbitali
L= 0,1,…n-1

m= numero quantico magnetico


-L ≤ m ≤ +L Indica il numero degli orbitali e loro
orientazione nello spazio

m s = numero quantico di spin Indica il verso di rotazione degli


m s = ± ½ elettroni attorno al proprio asse
(M – 2018)
Quale delle seguenti rappresenta una possibile terna
di numeri quantici?
A) n= 0; l= 1; m= –1;
B) n= 1; l= 0; m= 1;
C) n= 2; l= 2; m= –2;
D) n= 3; l= 2; m= –1;
E) n= 4; l= –2; m= –1;
(M – 2016; V – 2001)
Il numero quantico di spin:
A) ha sempre il valore (n-1), dove n rappresenta il numero quantico
principale
B) può assumere tutti i valori interi da n a -n, zero compreso
C) fornisce indicazioni sulla distanza dell'elettrone dal nucleo
D) fornisce indicazioni sul verso della rotazione dell'elettrone intorno al
proprio asse
E) fornisce indicazioni sul tipo di orbitale in cui l'elettrone è contenuto

(M – 2004 )
Il numero quantico secondario di un elettrone:
A) fornisce indicazioni sul tipo di orbitale in cui l’elettrone è contenuto
B) ha sempre il valore del numero quantico principale diminuito di una
unità
C) fornisce indicazioni sulla distanza media dell’elettrone dal nucleo
D) può avere i valori +1/2 e -1/2
E) può essere positivo o negativo
CONFIGURAZIONE ELETTRONICA DELL’ATOMO
È la descrizione della disposizione degli elettroni negli orbitali di un
atomo. Segue tre principi fondamentali:

1) Principio di Aufbau (o “della costruzione”): Si riempiono prima


gli orbitali a minore e poi a quelli a maggiore energia.
2) Principio di esclusione di Pauli: gli elettroni che si trovano
nello stesso orbitale hanno spin opposto à un orbitale può
contenere al massimo 2 elettroni!
3) Principio della massima molteplicità o regola di Hund: Gli
elettroni occupano tutti gli orbitali di uno stesso livello,
disponendosi prima con spin parallelo e poi con spin opposto.

Orbitali degeneri: orbitali con la stessa energia (es: i 3 orbitali “3p”


o i 5 orbitali “3d”).
PRINCIPIO DI AUFBAU
L'ordine di riempimento degli orbitali può essere ricordato
seguendo la regola della diagonale:

s= 2 elettroni
p= 6 elettroni
d= 10 elettroni
f= 14 elettroni
(O – 2003)
Il numero massimo di elettroni contenuto negli orbitali di tipo
f, s, d è rispettivamente:
A) 14, 2, 10
B) 10, 14, 2
C) 2, 10, 14
D) 7, 1, 5
E) 5, 2, 10
(M – 1998)
Quanti elettroni possono essere contenuti al massimo in un
orbitale?
A) 2
B) 8
C) 18
D) 32
E) dipende dal tipo dell'orbitale
(M – 2003)
Il numero massimo di elettroni contenuto in un orbitale 5f è :
A) 10
B) 14
C) 2
D) 6
E) 1

(O – 2007; O - 2001)
Qual è il numero massimo di elettroni che possono essere
contenuti in tutti gli orbitali 4d di un atomo?
A) 4
B) 8
C) 10
D) Non esiste numero massimo
E) 12
Scriviamo la configurazione elettronica di un atomo…

4 elettroni à 1s22s2
5 elettroni à 1s22s22p1
6 elettroni à 1s22s22p2
8 elettroni à 1s22s22p4
10 elettroni à 1s22s22p6
12 elettroni à 1s22s22p63s2

In chimica si è interessati alla configurazione elettronica,


non al nucleo atomico.
In particolare, si è interessati non a tutti gli elettroni, ma a
quelli «più esterni», ovvero agli elettroni che si trovano
nell’ultimo livello energetico non completamente pieno.
(V – 2011)
Quale tra le seguenti configurazioni elettroniche è
corretta?
A) 1s22s22p63s43p2
B) 1s22s22p62d4
C) 1s22s22p63s23p64s2
D) 1s22s22p63s23p7
E) 1s22s22p83s2
IONE
È un atomo che ha perso o acquistato un elettrone.

Se un atomo acquista un elettrone diventa negativo e si definisce


Anione (A ⎯);
Se un atomo perde un elettrone diventa positivo e si definisce
Catione (A+).
In base al numero di elettroni scambiati si possono ottenere ioni
monovalenti, bivalenti, trivalenti.

Ioni monovalenti importanti:


• H+ : idrogenione, ione idrogeno o protone;
• H⎯ : ione idruro.
(O – 2002)
Quanti elettroni, protoni, neutroni ha, nell’ordine, lo ione H-:
A) 1 1 0
B) 0 1 1
C) 2 1 1
D) 2 1 0
E) 1 1 2

(V – 2003)
Se un atomo di idrogeno acquista un elettrone, si forma
un ione:
A) Idruro
B) Idrossonio
C) Idronio
D) Idrogenuro
E) Idrogenato
<<Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura>>
L’arte della guerra, Sun Tzu

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