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Caratteristiche degli amminoacidi che possono far parte di una catena
polipeptidica e loro modalita’ di legame all’interno della catena stessa
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Legame peptidico, formazione di un polipeptide, strutture primaria e di ordine
superiore delle proteine
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Livelli di ripiegamento gerarchici delle proteine
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Caratteristiche strutturali delle molecole lipidiche (principalmente dei lipidi di
membrana)
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Attività del DNA: replicazione e trascrizione
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Relazione fondamentale tra le attività cellulari: il DNA reca l’informazione
genetica in forma codificata in un codice a quattro lettere.
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Struttura e composizione in rRNA di ribosomi procariotici ed eucariotici (in
alto); maturazione del trascritto primario di rRNA nel nucleolo delle cellule
eucariotiche (in basso a destra)
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Fasi del processo di traduzione
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Cellula procariotica e cellula eucariotica
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Morfologie di batteri e dimensioni
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D: ricostruzione della morfologia della membrana e della parete nei batteri
Gram+ e Gram-
E: punto di emergenza di un flagello, composto dalla proteina flagellina, dalla
superficie batterica (a sinistra); un pilo, appendice batterica in rapporto con
fenomeni di parasessualità (coniugazione batterica)
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Meccanismo di trasporto di molecole attraverso lo spazio periplasmatico in un
betterio Gram- fino a proteine vettrici di membrana. Le porine presenti sulla
“membrana” esterna sono proteine canalizzate che permettono il passaggio di
soluti in modo sostanzialmente aspecifico (da non confondere con le
“acquaporine”, presenti sulla membrana plasmatica sia di Procarioti che di
Eucarioti, proteine che, per la loro conformazione e disposizione degli
amminoacidi, permettono solo il passaggio di molecole d’acqua, una per volta
in fila indiana, mentre sono assolutamente impermeabili agli ioni di qualunque
tipo e dimensione, compreso H+, in quanto normalmente idratato come H3O+.
Alcune acquaporine possono invece consentire il passaggio di piccole
molecole neutre)
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Riproduzione di un batterio
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Cellula animale
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Cellula vegetale. Le differenze principali rispetto a quella animale: presenza di parete, di un
vacuolo e di plastidi (cloroplasti).
Il vacuolo è una grossa vescicola interna, che svolge importanti funzioni nell’ambito della
cellula vegetale: funzione di riserva (accumulo di proteine e serbatoio di ioni); funzione litica,
con mobilitazione di proteine e carboidrati degradati tramite gli enzimi idrolitici contenuti nel
vacuolo, che in tal modo svolge funzioni di tipo lisosomale in una cellula in cui i lisosomi
mancano; segregazione dei prodotti secondari del metabolismo (funzione di serbatoio di
accumulo di rifiuti); intervento nel mantenimento dell ’ equilibrio ionico e regolazione
dell’osmosi, tramite le acquaporine presenti nella membrana vacuolare (tonoplasto).
I plastidi sono organelli esclusivi delle cellule vegetali. Nelle piante verdi, che costituiscono
organismi autotrofi, cioè in grado di fabbricarsi autonomamente i composti organici necessari,
i più rappresentati e funzionalmente più rilevanti sono i cloroplasti, implicati nella fotosintesi
clorofilliana.La fotosintesi clorofilliana è l’insieme delle reazioni durante le quali le piante
verdi producono sostanze organiche - principalmente carboidrati - a partire dall'anidride
carbonica e dall’acqua, in presenza di luce. Questa serie di reazioni chimiche rientra nei
processi anabolici (sintesi) dei carboidrati ed è del tutto opposta ai processi inversi di
catabolisi (ossidazione). Mediante la clorofilla, la luce solare permette di trasformare CO2 e
acqua in glucosio (C6H12O6), fondamentale per la vita della pianta. Come sottoprodotto della
reazione si hanno 6 molecole di Ossigeno che la pianta libera nell' atmosfera grazie agli stomi
delle sue foglie.
La parete delle cellule vegetali viene deposta in tre strati successivi e diversi tra loro: la
lamella mediana, la parete primaria, la parete secondaria. I costituenti sono: cellulosa,
emicellulose e pectine
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Ultrastruttura di una cellula eucariotica animale
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Cellule diversamente differenziate sviluppano organuli diversi, in rapporto alle
funzioni che sono chiamate a svolgere
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