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“Membrana nera”: modello sperimentale per misurare le proprietà di
permeabilità di membrane sintetiche a diverso contenuto lipidico, costituito
da un doppio strato tra 2 soluzioni acquose, per valutare l’efficienza del
trasporto e la funzione dei vari costituenti

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Effetti della immersione in soluzione ipertonica e ipotonica di emazie
"mature" di mammifero

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a sinistra: doppi strati di molecole anfipatiche tendono a richiudersi in
strutture sferiche per isolare le regioni idrofobiche dagli ambienti polari e
raggiungere una configurazione energeticamente favorevole
a destra in basso: emolisi di globuli rossi “maturi” di Mammifero,
saldatura dei frammenti di membrana con orientamento concorde od
opposto a quello che presentavano nella cellula di partenza, con formazione di
vescicole diritte e rovesciate

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A destra è rappresentato il segmento transmembranale, conformato ad -
elica

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Tecnica del “freeze-fracture and etching” per lo studio della disposizione sulla
membrana delle proteine integrali

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Schema della tecnica SDS-PAGE.
Per l’azione del SDS (sodio dodecilsolfato) le proteine, contenute in una
soluzione, si denaturano, si “linearizzano” ed assumono una carica negativa
pertanto, collocandole su un apposito substrato, che funge da “setaccio
tridimensionale” molecolare (PAG: gel di poliacrilammide), a cui è collegato
un alimentatore che genera un campo elettrico, avviene la loro separazione
per elettroforesi (E).
Cioè le varie cariche negative ottenute sulle proteine le fanno spostare verso il
polo positivo in modo differenziale.
La diversa “migrazione” nelle suddette condizioni è dovuta al peso
molecolare di ogni tipo di proteina della miscela.
Il risultato finale consiste nella separazione dei vari polipeptidi di una
miscela, i quali “percorrono” distanze inversamente proporzionali al loro
peso molecolare e sono riconoscibili, previa opportuna colorazione, come
diverse bande (strisce di colore).

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a sinistra: SDS-PAGE delle proteine della membrana di un eritrocita di
Mammifero
a destra: rappresentazione schematica e micrografie elettroniche della
spettrina

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a sinistra: SDS-PAGE delle proteine della membrana di un eritrocita
“maturo” di Mammifero.
La posizione della banda della glicoforina nella corsia elettroforetica è
giustificata dalla forte componente in carboidrati (60% della massa) che questa
glicoproteina possiede
a destra: rappresentazione schematica della proteina della banda 3

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Proteine presenti in una porzione della membrana di un eritrocita “maturo” di
Mammifero

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Percorso intracellulare dal sito di sintesi (reticolo endoplasmatico granulare),
attraverso l’apparato di Golgi, fino alla destinazione di una glicoproteina (di
membrana) e sua inserzione sul plasmalemma. L’oligosaccaride legato alla
componente proteica nella glicoproteina rimane sempre rivolto sul versante
extracellulare, e ciò rappresenta un chiaro esempio di asimmetria del
plasmalemma.
E’ importante notare che l’orientamento dell’oligosaccaride è opposto sulla
membrana plasmatica rispetto alle membrane interne, e questa inversione di
orientamento è valida per tutte le componenti membranali. Anche i glicolipidi
del plasmalemma seguono lo stesso percorso intracellulare e mostrano un’
analoga inversione di orientamento sulla membrana plasmatica rispetto a
quello che presentano sulla membrana degli organuli citoplasmatici

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Esperimento degli eterocarionti per dimostrare la mobilità delle proteine
di membrana

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Tecnica FRAP.Le proteine di membrana di una cellula in coltura sono
legate ad un anticorpo reso fluorescente con un fluorocromo (es.
fluoresceina) o fuse con la proteina fluorescente verde GFP (Green
Fluorescent Protein). Osservate al microscopio a fluorescenza, risultano
uniformemente fluorescenti. Se viene sbiancata una piccola area della
membrana mediante un raggio laser, questa risulta evidente come una zona
non fluorescente subito dopo il trattamento, ma ritorna fluorescente dopo
breve tempo. Il risultato viene interpretato come la conseguenza di un
movimento di traslazione laterale di proteine fluorescenti vicine all’area
sbiancata, che hanno progressivamente sostituito quelle il cui fluorocromo era
stato spento dal laser

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Glicocalice: struttura extra cellulare, addossata alla membrana, costituita da
componenti glicoproteiche e glicolipidiche.
Il glicocalice:
1- media le interazioni cellula-cellula;
2- fornisce protezione alla cellula;
3-cotituisce barriera alle particelle che raggiungono la membrana;
4-lega fattori di regolazione che agiscono sulla superficie cellulare.
(da Karp)

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