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De Filippis

05-10-2022
Esame: orale

METODOLOGIA CLINICA
-> Sentirsi malato o meno dipende dalla reattività di ciascuno di noi ad un sintomo

"Medicina della persone" -> bisogna capire la persona che abbiamo davanti e non solo la
malattia, e quindi anche il trattamento sarà diverso a seconda della persona

Bisogna capire l'in uenza che una patologia da sullo statale d'animo della persona malata

Medicina della persona= medicina dell'anima + aspetto scienti co

"Curare"-> prendersi cura!

La malattia, quando esiste (= non tutti quelli che vanno dal medico sono malati!, la
malattia esiste quando ci sono segni clinici scienti camente provati e c'è il
coinvolgimento di quei segni sul paziente), si combatte con e per il paziente (= c'è anche
un'implicazione dal punto di vista ambientale-> ad esempio la scrivania del medico
rappresenta una sorta di barriera sica che si interpone tra paziente e medico, bisogna
cercare di evitare queste barriere e barriere di qualsiasi altro tipo)

Il paziente deve sentirsi umanamente compreso-> sensibilità.

La sicità ad esempio è importante-> ad esempio una mano sul braccio del paziente da
senso di vicinanza

La comprensione umana e/o la condivisione sono strumenti di cura al pari del bisturi,
della chemio e della radioterapia

"Sensibilità energetica"-> trasmissione della propria energia, bisogna saper dormire la


carica nell'ambito della positività

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NASO
Anatomia:

4 pareti:

-1 Inferiore

-2 laterali

-1 Superiore

Al centro c'è il setto nasale (parete mediale)

Ricordare in particolare

-turbinati (soprattutto inferiore)

-osti dei seni paranasali-> come comunicazione tra naso e le


strutture dei seni paranasali

-fessura olfattiva -> problematiche legate alla sensorialità olfattiva

-osti tubarici
OSTI= ori zi che collegano

Vascolarizzazione arteriosa importante

Es. Epistassi: patologia che da sanguinamento del naso

Struttura importante è data dai turbinati: strutture che hanno una


capacità di raccogliere al loro interno il sangue (strutture erettili) -> la
funzione è quella di ingrandirsi o rimpicciolirsi a seconda dell'esigenza, cioè
in base alla respirazione nasale

Il usso dell'aria nel naso deve essere laminare-> l'aria deve deve
accarezzare sia struttura del setto che del turbinato

Innervazione:

Il naso è innervato dal nervo vago (il nervo vago ha come territori di azione il naso, lo
stomaco e l'intestino)

Ipereccitabilià di questo nervo si ripercuote sugli apparati che innerva

È nervo che risponde a stimoli di ansia e agitazione-> nervo che risponde a elementi
endogeni = il naso quindi risponde sia a stimoli esterni che interni (interni perchè è
innervato da nervo vago)

Persona che respira male (disfunzione nasale): può essere per il setto nasale deviato, ma
anche la componente emotiva (es. Ansia) che si ripercuote sul nervo vago e quindi anche
sul naso (posso sistemare chirurgicamente e il setto, ma la persona può continuare a
respirare male)

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SENI PARANASALI: cavità pneumatiche piene d'aria che
rappresentano vere e proprie estro essioni delle fosse
nasali

Rinite è sempre rinosinusite-> le cavità nasali


comunicano con i seni paranasali (patologia del naso
è sempre patologia dei seni paranasali)

Continuità tra cavità nasale e seni è permessa da: osti + un


canale per il seno frontale

Presenza del dotto naso-lacrimale = nel naso


vengono raccolte le secrezioni dell'occhio->
secrezioni nasali + secrezioni dell'occhio
vengono poi deglutite

Secrezioni nasali: esistono ghiandole che


producono una secrezione che pulisce e
depura il naso da detriti: corpuscoli dell'aria e
da cellule di sfaldamento

Mucosa del naso formata cellule epiteliali ciliate e non ciliate

Ciglia-> favoriscono il decorso della secrezione che normalmente va verso il


rinofaringe=pulizia del naso

Azione nasale-> funzione della mucosa nasale:

-funzione ciliare

-secretoria

-vasomotoria (il turbinato si gon a per permettere di avere all'aria più tessuto con cui
entrare in contatto)

Queste tre funzioni garantiscono le funzioni nasali, che sono:

-respiratoria

-condizionamento dell'aria (riscaldamento + umidi cazione)

-detersione

*turbinati si gon ano in modo che ci sia più super cie a contatto con l'aria

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Attività ciliare-> le ciglia hanno attività importante, ma sono molto sensibili infatti l'aria
deve avere delle determinate caratteristiche:

-umidità relativa del 70% (aria inspirata) -> aria troppo secca le ciglia si bloccano

[Se umidità si abbassa al 50%: attività cigliare si blocca in 9 minuti]

-temperatura tra i 18 e 37 gradi-> se temperatura diminuisce cessano di lavorare le ciglia


(es. Ra reddore ci viene quando fa freddo)

La secrezione nasale è di tipo siero-mucoso ed è di 1 litro ogni 24 h (=tantissimo)

MUCO: è una riserva d'acqua e ha dentro enzimi litici e anche la presenza di emoglobine
di tipo A.

Caratteristiche:

-Aderenza

-Viscosità

-Elasticità

Ruolo del naso:

1. Difesa: contro agenti infettanti (virus e batteri)

2. Filtro per le vie respiratorie inferiori

3. Riduzione del carico di lavoro per gli altri sistemi di difesa (es. Tosse)

Funzioni nasali-paranasali:

-organo respiratorio

-organo di senso

-difesa sica, riscaldamento, umidi cazione ed immunologica dall'ambiente esterno

-produzione di suoni (cassa di risonanza) es. Tramite la voce di può scambiare una madre
e glia per la conformazione della cassa di risonanza

-funzione sessuale (più espressa ad esempio negli animali)

Cosa in uenza la respirazione nasale?

Per respirare dal naso ci vuole postura corretta-> posizione eretta, a nché l'aria entri dal
naso bisogna che una pressione negativa venga prodotta a livello polmonare (la gabbia
toracica deve espandersi).

Atteggiamento posturale è dipendente dallo stato psicologico di una persona.

La postura di una persona ci dice anche qualcosa sul suo stato psicologico

= non solo le malattie, ma anche lo stato psicologico in uenza la nostra postura e quindi
la nostra respirazione

Osservazione della persona + capacità introspettiva della persona = ci danno elementi


importanti per la riabilitazione

Funzione respiratoria-> l'aria ha un usso che è uenza to dalla postura

Zona etmoidale-> epitelio olfattivo -> abbiamo automatismi che mettiamo in atto per
aiutare la respirazione/annusare...ad esempio quando dobbiamo annusare qualcosa
tendiamo a metterci molto diritti con corpo e capo in modo da fare arrivare l'aria
all'epitelio olfattivo

*importanza dell'osservazione

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Svantaggi della respirazione buccale:

Se respiriamo con bocca aperta: respirazione è più rapida e meno profonda, il pre-
trattamento dell'aria è ridotta dell'80-90% + mancano tutti i ri essi regolatori a partenza
del naso di tutte le attività soprattutto immunologica

Funzioni nasali

• riscaldamento dell'aria

• umidi cazione dell'aria: umidità relativa nel rinofaringe 80-85% e nelle basse vie aeree
95-100%

• difensiva (generale + speci ca)

• risonanza

• olfattiva: i peluzzi olfattivi fanno già parte del snc + connessioni con corteccia
ippocampica= memoria! (Meccanismi che si possono mettere in atto per attutire odori
sgradevoli)

CICLO NASALE:

Periodiche alternanze del calibro delle fosse nasali che durano dai 30 minuti alle 7h

("Respira una narice alla volta")

Ci accorgiamo di questo ciclo solo quando siamo ra reddati

Perchè i turbinati che sono strutture erettili non rimangono gon e sempre, ma hanno
bisogno di fasi di riposo

Funzioni dei seni-paranasali:

Alleggerire massiccio facciale + funzione di risonanza

Costituiscono spazi dove viene riscaldata e umidi cata ulteriormente l'aria inspirata

Studio morfologico e funzionale nasale-> come viene studiato il naso e la capacità di


sentire gli odori

Il naso viene esplorato attraverso le bre ottiche

-Tc

-Risonanza

-Rinomanometria-> studia i ussi nasali

-Trasporto muco-ciliare -> sipuò studiare con altre modalità (ad esempio la velocità)

-Olfattometria = capacità di discriminare determinate sostanze (es.in uenza col ciclo


mestruale perché c'è componente ormonale che in uenza)

Interventi di chirurgia plastica del naso vanno a modi car si struttura esterna, ma anche
quella interna del naso

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ANATOMO-
FISIOLOGIA
DEL SISTEMA
UDITIVO
Ipoacusia trasmissiva (ovattamento
auricolare) -> sintomi orecchio esterno e
medio

Sintomo dell'orecchio interno->


ipoacusia, vertigini, acufene

-> corda tympani (ramo del nervo faciale, sta sulla nestra ovale)= porta sensibilità
gustativa ai 2/3 anteriori della lingua

-> nervo di Jacobson (deriva da glossofaringeo) -> oltre alla membrana timpanica, fa
parte di altre strutture che possono provocare dolore (e il medico può scambiarlo per
problema all'orecchio, ma invece è il nervo)

Derivando da glossofrangeo: spiega perchè posso avere otalgia (che può essere quindi
scambiata per patologia dell'orecchio) che però è determinata da ad esempio tumore del
rinofaringe, tumore della laringe o una tonsillite

Dolore che ha origine dall'orecchio si chiama otodinia, mentre otalgia è dolore che
ha altra origine, ma che viene percepito dalla persona come dolore all'orecchio

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ORECCHIO ESTERNO

Padiglione auricolare+ condotto uditivo esterno

Si comporta come un imbuto, convoglia i suoni che arrivano dall’esterno nel condotto
uditivo e ne trasmette le vibrazioni al timpano (se metto le mani sulle orecchie quando
non sento è come aumentare la super cie di convogliamento dei suoni all'interno del
condotto uditivo e poi alla membrana, come vela di barca raccoglie il vento e favorisce
movimento barca)

PADIGLIONE AURICOLARE: permette la localizzazione della


sorgente sonora

Il padiglione auricolare è costituito da:

Elice/Antielice

Trago/Antitrago

Conca

Fossa triangolare

Lobulo

In due padiglioni auricolari permettono localizzazione della sorgente sonora, permette di


distinguere i suoni (altrimenti se tutti i suoni arrivano a d un solo orecchio c'è grossissima
confusione)

Localizzazione della sorgente sonora-> solo se ho due orecchie che funzionano

Handicap sociale di una sordità monolaterale, è un handicap oltre che a livello periferico
(ci sento meno) anche a livello cognitivo globale (il cervello non è deputato a "sentire", ma
piuttosto a creare collegamenti tra le cose che sento, memorizzarle ecc..)

CONDOTTO UDITIVO ESTERNO


Il condotto uditivo esterno ha trasversale, obliqua in avanti e mediale.

Condotto uditivo esterno-> non è rettilineo per frenare quello che arriva, protegge

La cartilagine e l'osso (osso- timpanico-squama osso temporale) sono rivestiti da uno


strato cutaneo e da tessuto sottucutaneo che contiene il corpo delle ghiandole
ceruminose.
= ha funzione di risonanza: ampli ca di circa 15 dB

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ORECCHIO MEDIO

MEMBRANA TIMPANICA
La membrana timpanica è suddivisa in 4 quadranti:

Importante a livello medico in modo da poter


descrivere e localizzare ad esempio una
perforazione

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CASSA DEL TIMPANO
Rapporti anatomici:

Comunica con:

-Rinofaringe: attraverso la tuba di Eustachio

-Mastoide: attraverso aditus ad antrum

È contiguo a:

-n. Faciale: canale di Falloppio

-Labirinto: nestra ovale e nestra rotonda

-Meningi: tegmen tympani

-Golfo giugulare

-A. Carotide interna

La cassa del timpano si divide chirurgicamente in:

CAVITA’ MASTOIDE:
Apparato mastoideo (tessuto osseo pieno di aria) ha la stessa funzione dei seni paranasali
del naso quindi ogni otite media è un'otomastoidite
Orecchio medio e mastoide sono un tutt'uno

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TUBA DI EUSTACHIO:
La tuba uditiva di Eustachio è lunga circa 4 cm.

È in comunicazione con il naso

È suddivisa in:

-Parte bro-cartilaginea: porzione rinofaringea

-Parte ossea: porzione timpanica

-Istmo: porzione più ristretta del condotto

Muscoli che regolano l'apertura del lume tubarico:

-m tensore del velo del palato

-m elevatore del velo del palato

Dove esiste muscolo che si muove esiste possibilità di


riabilitare a livello muscolare

Funzioni della tuba:

-Ricambio aereo consente il mantenimento


dell’equilibrio pressorio nell’orecchio medio.

-Protezione dell’orecchio medio

Tuba Eustachio-> manda aria dal naso all'orecchio per


equilibrare pressione esterna da quella interna alla
cassa timpanica-> per assicurare motilità degli
ossicini. Normalmente la tuba è chiusa e si apre solo in
determinate situazioni (es, sbadiglio/deglutizione/
montagna)

La tuba chiuse è permette mantenimento


pressione, se tuba è aperta non c'è
ventilazione normale (c'è comunque
ipoacusia)

*Se pressioni non sono equilibrate c'è


possibilità di rottura membrana timpanica

VEGETAZIONII ADENOIDEE-> struttura di tipo linfatico


immunocompetente che si sviluppano nei bambini e si
ipetro zzano-> quando succede chiudono la tuba e provocano
otiti ricorrenti (Normalmente si risolvono entro i 7 nani di età, in
caso si va ad operare)

Nel bambino è più corta e


rettilinea= sono più frequenti i
processi in ammatori a partenza
dal naso. Crescendo si allunga e si ha maggior competenza
dei muscoli che regolano l'apertura

C'è possibilità di riabilitazione in questo ambito, inoltre


anche postura in uisce in questo ambito (es. Persona che
respira con bocca aperta c'è in uenza sulla muscolatura
(dove c'è muscolo si può riabilitare!)

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12-10-2022
CATENA DEGLI OSSICINI
MUSCOLI

- Stapedio: mantiene la sta a rigida senza farla muovere (sta a


quando si muove mette in movimento i liquidi dell'orecchio
interno) = e etto protettivo per i suoni che hanno determinata
intensità. È innervato dal n. Stapedio, ramo del faciale (7° n.c)

Es. Esame (impedenzometria) che studia motilità timpanica,


apertura tuba di Eustachio + ri essi cocleo-stapediali (=ri esso
naturale per cui un suono sopra la soglia fa stirare la sta a e la
irrigidisce per proteggere da un suono troppo forte)

Essere sottoposti a suoni troppo alti per un tempo limitato causa


danni all'orecchio interno (es. Discoteca causa danno
temporaneo alla coclea che dopo qualche ora si risolve grazie a
riposo acustico)

Persone invece che sono sottoposte a stress acustico cronico


(es. Industrie meccaniche, ecc..) porta danni anche permanenti

Il singolo elemento anatomico e il suo funzionamento è essenziale per capire quello che
dobbiamo avere nella testa per cercare di riabilitare le problematiche

- Tensore del timpano: il suo tendine di attacca al manico del martello


Innervato da un ramo del nervo pterigoideo interno, ramo del n. mandibolare

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Dinamica di trasmissione del suono: movimento
degli ossicini è un movimento meccanico che
poi si passa all'orecchio interno per ottenere
movimento delle cellule capellute nell'organo del
Corti dove viene passaggio da segnale
meccanico a elettrico che può essere usato dal
cervello (neuroni usano segnale elettrico)

Il segnale viene trasmesso al cervello grazie alla


depolarizzazione (delle cellule interne ed esterne
che muovono) e al passaggio del segnale nel
nervo acustico

Orecchio medio è accoppiatore d'impedenza

La funzione principale dell’orecchio medio è quella di trasferire e ampli care, mediante un


sistema di leve, l’energia vibratoria del suono da un mezzo aereo, l’aria, ai liquidi
dell’orecchio interno, agendo quindi come accoppiatore di impedenza

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ORECCHIO INTERNO

L’ Orecchio interno è diviso in:

-Labirinto osseo:
Coclea

Vestibolo

Canali semicircolari (laterale, superiore,posteriore)

-Labirinto membranoso
Condotto cocleare

Utricolo e sacculo

Canali semicircolari

Condotto e sacco endolinfatico

Liquidi endo-labirintici:

-Perilinfa: presente fra le pareti interne del labirinto osseo e le strutture membranose.

-Endolinfa: presente all’interno del labirinto membranoso

ORGANO DEL CORTI

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VIA

Onda viaggiante è di tipo meccanica

Cellule capellute che si muovono:


depolarizzazione

Fascio di nervo attivato porta la


sensazione uditiva attraverso le diverse
connessioni ( a livello del bulbo, ponte e
mesencefalo) alla corteccia nell'area 41-42
della circonvoluzione temporale traversa
dove avviene la decodi cazione del suono

Le informazioni che viaggiano da orecchio


dx e sx a livello del bulbo (nucleo cocleare
ventrale e dorsale) si incrociano

Da che parte proviene il suono? Il cervello


lo capisce tramite il ritardo, se un'orecchio
non funziona non riesce a capire da che
parte arriva il suono

VIA ACUSTICA EFFERENTE

Si può in qualche modo di dominare dal punto di vista corticale i suoni= in un ambiente
rumoroso possiamo concentrarci e quasi non sentire quello che ci sta attorno

Apparato di trasmissione: orecchio esterno + medio + interno (*anche se ipoacusia


dell'orecchio interno viene chiamata neurosensoriale-> sempre de cit di tipo elettrico.
Orecchio interno funziona sia meccanicamente (movimento nei liquidi) che elettricamente)

Ipoacusia trasmissiva vs neurosensoriale:

Esame audiometrico tonale-> esame basale dell'udito, si svolge con l'emissione di alcuni
toni inviati attraverso la via aerea (una cu a-> onda meccanica che urta contro il
timpano) + immissione di una vibrazione ossea (con le stesse caratteristiche di frequenza)
che mette in movimento direttamente i liquidi dell'orecchio interno

Es. Se c'è de cit di trasmissione nell'orecchio medio o esterno la via aerea è peggiore
della via ossea, perchè coclea funziona normalmente->ipoacusia trasmissiva (gap tra via
aerea e via ossea)

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Es. De cit a livello della coclea, ma non dell'apparato di trasmissione: il suono per via
aerea è sentito di meno, cioè uguale alla via ossea -> ipoacusia neurosensoriale

Esiste anche sordità di tipo misto (trasmissivo + sensoriale)

Onda dopo dopo la coclea passa all'....

Apparato di percezione:
-organo del Corti

-nervo VIII

-strutture centrali sottocorticali

-corteccia

Anche un problema di queste strutture provoca un danno: ipoacusie di tipo


neurosensoriale retrococleare (es. Neurinoma del nervo acustico) o problematiche
sull'interpretazione del messaggio vocale (la persona sente, ma non capisce)

Come si identi cano queste situazione? Con audiometria vocale (non tonale) invece di
usare toni puri si usano delle parole e si chiede al soggetto di rispondere che cosa ha
sentito (pane/cane, vino/tino)-> si calcola la percentuale delle parole giuste

Nervo ottavo-> convertitore digitale: manda bre a seconda della zona che è stata
eccitata

VIA ACUSTICA

SCHEMA A BLOCCHI DELL’APPARATO UDITIVO

-ORECCHIO ESTERNO= convogliatore attivo

-ORECCHIO MEDIO= accoppiatore d’impedenza

-COCLEA= convertitore analogico

-NERVO OTTAVO= convertitore digitale (perchè manda bre a seconda della zona che è
stata sollecitata, quindi a seconda della frequenza)

-SISTEMA NERVOSO CENTRALE = decodi catore

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ANATOMIA APPARATO
OTOVESTIBOLARE
ORECCHIO:

Sta nell'osso temporale che ha rapporti con articolazione


temporo-mandibolare

Nervo facciale passa all'interno dell'orecchio!

Vascolarizzazione: di tipo terminale (orecchio sta alla periferia)-> qualsiasi ostruzione


che venga anche nelle piccole arteriole porta ad un danno dell'orecchio = orecchio è
molto sensibile a danni di tipo vascolare

Muscoli dell'apparato cervicale possono interferire e provocare danno sia vestibolare che
dell'orecchio (perchè possono interferire con vascolarizzazione)

In alcune persone possono esserci delle protuberanze


ossee (esostosi) provocate dall'aria poiché osso
dell'orecchio è spugnoso ci possono essere delle
cellule che vengono a protudere all'interno del
condotto uditivo esterno (formazioni ossee rivestite da
pelle). Quando diventano troppo grandi possono
incidere nella trasmissione del suono o nella pulizia
naturale dell'orecchio che avviene tramite le ghiandole
ceruminose (orecchio è un canale a fondo cieco e
quindi produce secrezione che viaggia dalla
membrana timpanica no al padiglione auricolare)

Cavità cerebrale è molto vicina-> processo infettivo dell'orecchio medio (sopratutto


tramite la mastoide) può passare al cervello (tramite le meningi)

Ci sono delle otiti (colesteotomatose) che colpiscono oltre ai tessuti molli, anche l'osso:
se colpisce il canale di Falloppio (dove passa nervo facciale) -> si può provocare paralisi
del faciale

Giugulare -> a volte può essere protuberante all'interno dell'orecchio. Ci sono dei tumori
di questa struttura possono intaccare anche l'orecchio

Non sempre c'è relazione tra la sintomatologia/esame audiometrico e la pericolosità della


malattia (il fatto che senta benne, non è detto che non abbia malattia grave)

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All'interno dell'orecchio medio c'è il canale carotideo-> non è raro che sia completamene
scoperta la carotide: trovare struttura pulsante non è una patologia, ma la carotide

Impianto cocleare: viene messo tra il nervo faciale e la corda tympani (le cellule della
mastoide sono quelle che vengono fresate per permettere l'impianto cocleare)

Nel condotto uditivo interno passano:

-nervo cocleare

-nervo faciale

-2 nervi vestibolari

Possibili sintomi di un neurinoma dell'acustico: ipoacusia, acufene, vertigini (vertigini sono


tardive perchè tumore cresce lentamente), possibile paralisi del faciale

Arteria carotide interna e rapporto con la tuba!

Otosclerosi: blocco della sta a per un processo di riassorbimento e


deposizione di osso = sta a non si muove più: si toglie la sta a e si
mette protesi in modo da ricostruire la possibilità di trasmettere il
suono

Sta a: situata tra promontorio e nervo faciale (può essere scoperto


o all'interno della nestra ovale rendendo più di cile eventuali
interventi)

ORECCHIO 3D:

https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/multimedia/3dmodel/orecchio-medio-e-
orecchio-interno

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-martello -> tensore del timpano

-incudine

-sta a -> nestra ovale + stapedio

-corda tympani

-nervo faciale (canale di Falloppio), cocleare , vestibolare

- nestra ovale e rotonda

-mastoide

-condotto uditivo interno

(Vena Giugulare, carotide interna)

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SEMEIOTICA AUDIO-
VESTIBOLARE
Scienza che studia i segni clinici, in questo caso segni clinici AUDIOLOGICI

Si fa attraverso:

• Anamnesi

• Otoscopia / Otomicroscopia

• Esame obiettivo ORL completo: necessario per inquadrare l'orecchio (anche in relazione
alle altre strutture con cui è collegato)

• Esami bioumorali

– Emocromo+formula (esame sangue)

– Pro lobiochimicocompleto

– VES

– Sierologia (Virus,ecc)

– Screeningi percoagulabilità: orecchio è molto vascolarizzato e


un'ipercoagualabilità potrebbe spiegare alcune problematiche

• Diapason: strumento che vibra ed emette un suono e una vibrazione: la vibrazione si fa


sentire al paziente in vari punti (es. Vertice del capo, mento, orecchio,...) e si chiede
paziente dove sente la vibrazione (a seconda di dove sente abbiamo delle informazioni)

• Esami strumentali (audiometria, impedenzometria, ecc)

• Imaging (TC, RMN)

• Timpanotomia esplorativa: si analizza di fatto cosa è successo all'orecchio medio= alzo


il timpano e vedo cosa c'è nell'anatomia dell'orecchio

OTODINIA: dolore dell'orecchio a partire dall'orecchio stesso

Nervo vago: uno de nervi che innerva l'orecchio

Cosa può provocare otodinia, patologie che possono provocare dolore


all'orecchio

• PATOLOGIE DELL'ORECCHIO ESTERNO:

-meningite: in ammazione solo della membrana timpanica

-otite: in ammazione di membrana timpanica + cassa timpanica

-pericondrite: cartilagine che riveste l'orecchio è soggetta a in ammazione del


pericondrio che la riveste

-herpes: virus che provoca delle vescicole e da paralisi del faciale e ipoacusia
-eczema: otite esterna cronica (=lesione cronica della pelle localizzato all'orecchio)

-otoematoma

-dermatosi

-otomicosi: funghi

-miringite bollose ematica: bolle miste a sangue della membrana timpanica

-neoplasie orecchio esterno

Esempi:

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• PATOLOGIE DELL'ORECCHIO MEDIO:

-OMA (otite media acuta)

-OMC (otite media cronica) riacutizzata

-otomastoidite

-trauma cranico: emotimpano (emoraggia tra i foglietti che compongono la membrana


timpanica)

-barotrauma: trauma dovuto a sbalzi di pressione (es. Sub, aereo) -> membrana
timpanica può perforarsi

-neoplasie

Esempi:

*esisotno anche colesteatomi congeniti

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Otite media acuta: le complicanze di otodinia
Cause extracraniche:

• Otomastoidite acuta

• Ascesso di Bezold: ascesso mastoideo che scende verso il collo, tipico dei bambini
quando mastoidite si propaga verso il collo

• Paralisi del nervo Facciale

• Labirintite: compromissione del labirinto (che comprende anche la coclea= orecchio


interno)

Cause intracraniche

• Meningite otogena

• Ascesso cerebrale (temporale/cerebellare)

• Ascesso extradurale: tra orecchio e dura madre (processo infettivo che viaggiano nelle
strutture vascolari e provocano danni altrove)

• Trombo ebite del seno laterale

*Otomastoidite: una volta venivano operate adesso si usa l'antibiotico terapia

Sintomi che possono essere presenti in..

OTALGIA = attraverso il nervo di Jacobson possiamo avere male all'orecchio a partenza


di in ammazione di cavo orale faringe, laringe + per collo e faccia (parotiti, ...)

+ nevralgie

Diagnosi di erenziale importante è: otite e se non è otite bisogna capire cosa ha


provocato otalgia

Possono essere patologie di:

• cavo orale

(glossiti, stomatiti, carie dentarie, ulcere, k lingua/pavimento orale)

• faringe

(adenotonsilliti, ascesso peritonsillare, esiti di adenotonsillectomia, corpi estranei,k


tonsilla/rino/oro/ipofaringe)

• laringe

(laringiti, k sovraglottici)

•faccia e collo

(parotite, processi in ammatori/degenerativi dell’ATM, colpo di frusta)

•Nevralgie del V, VII, IX, X

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PRURITO
Sintomo di orecchio esterno

• Dermatite eczematosa/Psoriasi

• Otite esterna purulenta/Otomicosi

• OMC con otorrea persistente

• Dermatite seborroica del cuoio capelluto

• Malattie sistemiche (DM, IRC, Epatopatie)

• Malattie psichiche

OTORREA
=secrezione a partenza dall'orecchio

• Otite esterna acuta

• Otite esterna maligna

• OMA purulenta

• OMC aspeci ca

• OMC speci ca ( TBC, Lue, Actinomicosi)

• OMC colesteatomatosa

OTORRAGIA

=secrezione di tipo ematico (sangue nell'orecchio)

• Traumatica:

- Lacerazioni di CUE/MT

- Barotrauma con perforazione della MT

- Fratture di Temporale, Base cranio, ATM

• In ammatoria:

- Miringite bolloso emorragica

- Otite esterna

- OMA/OMC riacutizzata

• Neoplastiche:

-Neoplasie epiteliali/connettivali di orecchio esterno/medio

-Glomo timpano-giugulare

OTOLIQUORREA

Se si è fratturato osso temporale il liquor che è a livello del cervello lo ritroviamo


nell'orecchio medio

- Post-traumatica

- Iatrogena

- Osteomieliti base cranio

- Neoplasie base cranio

- Spontanea idiopatica (pregressi traumi):pregresso trauma che non ha inizialmente e


provocato otoliquorrea, ma che d'improvviso inizia

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ESAMI STRUMENTALI per valutazione ipoacusia:

TEST SOGGETTIVI

• Audiometria tonale

• Audiometria vocale

• Audiometria infantile

• Diapason

TEST OGGETTIVI

• Impedenzometria

• Potenziali evocati uditivi (ABR)

• Elettrococleogra a

• Emissioni otoacustiche

• Imaging

Valutazione globale della Funzione Uditiva

Funzione uditiva periferica

(Audiologo – ORL)

Funzione uditiva centrale

(di interesse relativamente nuovo, approccio multidisciplinare, neuropsicologo,


logopedista)

Audiometrica
tonale:
Blu sx

Rossa dx

Ri esso cocleo-stapediale: compare a 70 decibel sopra la soglia >(nello schema al centro


le linee in basso indicano valutazione di questo ri esso)

Caratteristica tipica di ipoacusia neurosensoriale: DISTORSIONE SONORA (fenomeno di


recruitment)-> comparsa del ri esso ad una soglia inferiore ai 70 decibel

Se si aumenta l'intensità sonora in questa persona non gli si fa grosso favore nel senso
che non ha miglioramento dell'udito ma di distorsione sonora

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Audiometria vocale:

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PATOLOGIA DELL'ORECCHIO ESTERNO

• Patologia malformativa

• Corpi estranei (nel condotto uditivo esterno che altera le funzioni normali dell'orecchio;
es. Bambino che si mette qualcosa nell'orecchio, ...)

• Patologia in ammatoria

• Patologia traumatica

• Patologia neoplastica

PATOLOGIA MALFORMATIVA
- stola: comunicazione tra una parte e l'esterno

-aplasia: assenza dell'orecchio

-atresia: restringimento dell'orecchio

-stenosi del condotto uditivo esterno: riduzioni del calibro del condotto
uditivo esterno

CORPI ESTRANEI
• tappo di cerume:

sintomatologia-> ipoacusia trasmissiva, problemi alla sensibilità spaziale (vertigini,


interferenza con i meccanismi sollecitazione periferica inerenti l'apparato
dell'equilibrio), può esserci acufene (a seconda della dimensione del tappo di
cerume), dolore (quando provoca infezione: quando si è inserito in una una
minuscola lesione del condotto e quindi provoca infezione. Lesioni possono essere
provocate anche direttamente dalla persona che cerca di levarsi il tappo da solo in
strumenti o ad esempio lavando l'orecchio non sapendo dosare la pressione e non
conoscendo la condizione interna dell'orecchio)

Sono molto frequenti i danni sulla membrana timpanica provocati dal lavaggio
dell'orecchio nel tentativo di estrarre il tappo di cerume (sia da parte del paziente
che del medico). Le perforazioni traumatiche tendono a chiedersi spontaneamente

Otomicroscopia: per estrarre il tappo, viene risucchiato tramite un aspiratore o un


gancio che lo estrae

• corpi estranei inanimati

• corpi estranei animati: insetti che possono penetrare e rimanere ingabbiati

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PATOLOGIA INFIAMMATORIA
• Otite esterna acuta: in ammazione della pelle-> patologia di
tipo dermatologica, la pelle poggia direttamente sull'osso e
sulla cartilagine (non c'è tessuto sottocutaneo). È facile che
spontaneamente creiamo delle piccole lesioni (es.
Semplicemente grattandoci) che in condizioni particolari
possono non guarire (es. In piscina, infatti aumentano
d'estate, oppure mare se è un po' inquinato) ECCESSIVA
UMIDITÀ'= CRESCITA BATTERICA

Piccola lesione + infezione che proviene dall'ambiente = otite

Sintomi:

• Prurito

• Secrezioni purulente

• Ipoacusia trasmissiva

• Sensazione di fullness e pressione

*subacuta= quadro intermedio tra acuta e cronica

Otite acuta, cronica, subacuta

• L’otite esterna cronica quando la durata dell’infezione è > 4 settimane o quando vi sono
> 4 episodi/anno

• Foruncolo del condotto uditivo esterno: a partenza da una ghiandola o dai follicoli dei
peli

Il foruncolo provoca la stessa sintomatologia di un'otite esterna: dolore (otodinia è un


dolore molto acuto), ecc...il foruncolo però al contrario dell'otite non provoca ipoacusia
(perchè non bloccherà mai il condotto)

• Otite esterna maligna/complicata: colpisce individui che hanno determinate


caratteristiche:

1. Persone adulte soprattutto in età geriatrica (dai 65 anni in su)

2. Normalmente persona diabetica

3. Squilibrio di tipo immunologico/stato immunitario (causato dal diabete)

4. Presenza di un tipo di agente infettivo (Pseudomonas aeruginoso)

Può propagasi anche a livello dell'osso e vascolare e raggiungere il cervello (facilità di


penetrazione nei tessuti limitro ) -> può causare morte

Dobbiamo essere in grado di diagnosticare -> tc, risonanza magnetica (anche con mezzi
di contrasto)

Un sintomo particolare di questa patologia, non presente in altre otiti esterne: aumento
del dolore durante la notte-> dovuto alla stasi in posizione stesa
Ha caratteristiche comuni con una neoplasia -> diagnosi di erenziale = deve essere fatta
biopsia della lesione

• Colesteatoma (tasca ripiena di epitelio) del condotto uditivo esterno: le lesioni che
provoca sono molto più limitate di quelle provocate nell'orecchio medio perché non è in
diretto contatto con il cervello

• Secrezione/otorrea

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PATOLOGIA TRAUMATICA
Es. Cotton ock, dito, ecc... schia o o pallonata tendono a provocare lesioni del timpano
e non del condotto esterno

• Ematomi del condotto uditivo esterno

• Lesioni del condotto uditivo esterno da frattura condiloidea: il condilo è in diretto


con ne con la parete anteriore del condotto uditivo esterno

• Frattura longitudinale della piramide del temporale

PATOLOGIA NEOPLASTICA
• Benigna

cisti congenite e acquisite-> ammassi epiteliali

adenoma->neoplasie a partenza di ghiandole

esostosi-> rigon amento dovuta ala pressione

osteomi-> sono provocate da formazione di osso

displasie brose-> fenomeno di tipo cellulare con deposito di nuove cellule


istiocitoma

broma

• Maligne (carcinomi a cellule squamose, carcinomi adenoidi-cistico, melanoma)

Diagnosi di erenziale di carcinoma: otite esterna acuta e maligna

Si fa sia con la biopsia, che tramite la sintomatologia

Es. Se quadro clinico è di un paziente giovane l'otite esterna maligna si esclude perchè è
tipica delle persone anziane, quindi si pensa più facilmente che sia un carcinoma

Es. Dolore notturno o meno

Il tipo di tumore dipende dal tipo di tessuto, per l'orecchio ad esempio: carcinomi
(epitelio), adenomi (ghiandole)

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19-10-2022
PATOLOGIA ORECCHIO MEDIO

• Patologia malformativa

• Patologia in ammatoria

• Patologia traumatica

• Patologia neoplastica

Otosclerosi -> patologia non solo dell'orecchio medio, è malattia particolare i cui sintomi
sono sintomi dell'orecchio medio (è malattia che colpisce tutta la coclea)

PATOLOGIA MALFORMATIVA
• Alterata ventilazione dell'orecchio medio per malformazione (es. Schisai palatale->
coinvolge l'orecchio medio, ma non è patologie dell'orecchio medio)

• Colesteatoma congenito -> in ammazione epiteliale che provoca iperplasia delle cellule
epiteliali e una formazione del Colesteatoma che ha caratteristiche di in ammazione
non solo limitato ai tessuti molli, ma anche all'osso-> potenziale possibilità di
espansione (potenzialmente pericolosa perchè l'orecchio è nell'osso temporale->
cranio-> cervello)

• Malformazione della catena ossiculare: gli ossicini possono essere ossi cati, non avere
articolazioni, essere malformati, ecc.. (può provocare ipoacusia trasmissiva, di che
grado?...

Componente trasmissiva massima complessiva di orecchio esterno+ medio): 30-40


dB (=massima potenzialità di ipoacusia trasmissiva)

Modalità di trasmissione del suono che arriva per via aerea avviene non solo per le
strutture dell'orecchio, ma anche grazie a trasmissione tramite l'osso

La valenza dell'osso è attorno aI 40 decibel (se escludo tutte le strutture dell'orecchio


continuo a sentire attorno ai 40 dB)

La maggiore responsabilità della conduzione è data dalla super cie del timpano rispetto
alla nestra ovale ("imbuto")

+ condotto uditivo esterno + padiglione auricolare

+ Catena ossiculare vale intorno ai 10/15 decibel -> l'insieme degli ossicini serve per
ampli care (ma solo di 10-15 dB)= data la particolare necessità che l'uomo ha di usare
l'orecchio

-> ogni parte dell'orecchio + osso ha una sua valenza!

PATOLOGIA INFIAMMATORIA
• Flogosi acute

Classi cazione delle otiti medie acute (=insorgenza rapida, improvvisamente e può durare
4 settimane)

1. otite media acuta a timpano chiuso (=senza perforazione):

-Senza secrezione

-Con secrezione (secretiva-essudativa): sierosa o mucosa

2. otite media acuta con perforazione timpanica:

-Senza secrezione

-Con secrezione: sierosa, mucosa o purulenta

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*purulenta= c'è presenza di batteri (infezione) e l'organismo tende a liberarsene->
necessità dell'organismo di far uscire fuori (=liberare cavità chiusa) il contenuto
dannoso = processo spontaneo dell'organismo

Una volta perforato l'orecchio si deve prestare attenzione agli esiti di questa
perforazione: è scomparsa sintomatologia (bambino non sente più dolore), ma la
perforazione si è rimarginata? È necessario un controllo a distanza!

*sierosa o mucosa= in ammazione non batterica, quindi timpano può rimanere


chiuso: non c'è alterazione anatomica (che invece c'è quando si perfora la
membrana)

Se il timpano rimane pieno di secrezione: dolore + ipoacusia

Per risolvere: antibiotico + cortisone. Se non si risolve faccio buco con ago sul
timpano=secrezione esce e posso aspirare il contenuto (paziente sta meglio e
ricomincia a sentire)

(Non metto drenaggio transtimpanico perchè altero funzione dell'orecchio che non
prende più aria dalla Tuba, causo un'apertura che non gli permette di lavarsi
l'orecchio per tot tempo, rischio di causare danni all'epitelio, ecc...il drenaggio a
volte viene fatto erroneamente per l'utilità temporale che ha il drenaggio senza
considerare altri fattori esterni-> è una condotta terapeutica non razionale, salvo i
casi in cui deve essere messo davvero un drenaggio ad esempio quando la
ventilazione è compromessa, es. Schisi palatale, trattamento radio-chemio terapici
sul massiccio facciale)

L'attenzione in generale va ssata sul problema globale: quindi bisogna anche


considerare dove vive quella persone, come viene gestita, lavoro (unicità della persona)
ecc...

Con le otiti medie è importante un controllo a distanza!

• Flogosi croniche

Classi cazione delle otiti medie croniche (=perdura oltre le 8 settimane)-> sono 3

1. otite media cronica semplice a timpano chiuso: sono condizioni che non

Es. Otite media acuta che non si risolve nel tempo

Es. Disfunzione tubarica

Sintomatologia: principalmente ipoacusia-> causata da disfunzione tubarica


(alterata ventilazione dell'orecchio)

Continuo ad avere ipoacusia, ma non ho sintomo acuto (= siccome manifestazione


non è acuta non ho eccessiva retrazione o distensione della membrana timpanica)-
> orecchio che non funziona perchè non adeguatamente ventilato

Con sequenze anastomosi-patologiche: danno a carico della catena ossiculare che


non muovendosi più acquisisce una rigidità delle articolazioni no ad una sclerosi:
non si muovono più= danno cronica sulla catena ossiculare

Per quello si interviene precocemente anche con drenaggio timpanico, oppure si


insiste sulle capacità terapeutiche concentrata sulla funzione nasale in modo che
riesca a tenere in esercizio la catena ossiculare

2. otite media cronica semplice con perforazione timpanica:

-Senza secrezione (=in quel momento l'orecchio non è in ammato). In termini di


percentuali è molo di cile da avere: in 1 solo caso-> perforazione traumatica della
membrana timpanica

-Con secrezione: sierosa, mucosa, purulenta.

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Perforazione in orecchio medio cronicizzato:

Nell'orecchio medio c'è epitelio piatto monostrati cato e fa parte del sistema
anatomico della respirazione (collegato all'albero respiratorio che si difende
dall'aria in questo modo: secrezione trasportata dalle ciglia e prodotta dalle
ghiandole) -> stesso meccanismo avveniente nell'orecchio, ma il suo epitelio viene
sostituito (=metaplasia) da epitelio ghiandolare che ha capacità di produrre
secreto e di pulire l'orecchio = la perforazione ha funzione protettiva

Metaplasia-> fa si che cambino tutte le strategie terapeutiche che mettiamo in atto


per curare otite media cronica (nessun farmaco modi ca l'atteggiamento di
difendersi e di cambiare epitelio, unica strategia è quella chirurgica: pulizia
dell'orecchio medio e della mastoide, che ha stesso contenuto dell'orecchio
medio, e la ricostituzione con impianto della membrana timpanica)

Antibiotico serve solo per guarire dall'invenzione, ma se il timpano rimane


perforato non serve a niente perchè continuerà a espellere secrezione

*Perforazione ci permette di vedere all'interno dell'orecchio medio, quindi


situazione della cassa timpanica

*otite acuta: intervento medico e riabilitativo

*otite cronica: intervento chirurgico

3. otite media cronica colesteatomatosa

Attacco dell'osso rende ancora più improcrastinabile l'intervento chirurgico


(strutture da salvaguardare: osso, nervo facciale, evitare che provochi stole che
danno problema uditivo se aggrediscono coclea, ma anche di tipo vertiginoso
(=labirintizzazione)

Intervento chirurgico nel più breve tempo possibile (non è tumore, ma è


in ammazione in loco sfavorevole)

Condizioni che possono favorire la cronicizzazione di eventi acuti:

• malformazione, es. Palatoschisi

• disordini cranio facciali (sindromi malformative globali)

• sindrome di Down

• disfunzione ciliare

• immunodisfunzione:

-AIDS

-steroidi (es. Cortisone) -> in alcune patologie devono essere assunti cronicamente

-chemioterapia

-IgG de cienza

• ostruzione:

-tuba di Eustachio* (=mucosa che riveste sia la parte rinofaringea della tuba è
mucosa di tipo respiratorio: disfunzione delle strutture nasali in uiscono con il
funzionamento)

-ipertro a adenoidi (in generale problematiche che si sviluppano a carico di


strutture dell'anello di Waldeyer)

-tumori rinofaringei

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TUBA DI EUSTACHIO*

Nei bambini: porzione ossea è più lunga con inclinazione di angolo di 10°, ori zio
nasofaringeo di 4-5mm, l'istmo è più largo,= più predisposizione all'entrata di germi->
frequenza più alta delle problematiche dell'orecchio medio nel bambino (possono
provocare handicap importante per il bambino, es. Ipoacusia). Risoluzione di
problematica fondamentale per lo sviluppo del bambino!

Nell'adulto: 2/3 anteriori è cartilaginea, il 1/3 posteriore è ossea, angolo di inclinazione 45°
(=sfavorisce ingresso di germi e secrezioni), istmo di riduce perchè abbiamo più
cartilagine (=quindi più capacità che sia un ori cio sensibile alla muscolatura, agli
atteggiamenti posturali, alla muscolatura orofacciale), ori zio nasofaringeo di 8-9mm

Funzionalità nasale: alcuni atteggiamenti che hanno una partenza anche da


atteggiamento psicologico o a livello neuropsicologico possono in uenzare in modo
negativo lo sviluppo della funzione e dell'anatomia (es. Persona ingobbita)

-usualmente è chiusa

-si apre nella deglutizione, sbadiglio, starnuto

-apertura riguarda la è porzione cartilaginea

-muscolo tensore velo del palato: responsabile della sua apertura attiva

Funzioni:

-protezione dei suoni e secreti nasofaringei

-clearance delle secrezioni OM

- ventilazione (regolazione pressoria) dell’orecchio medio

Microbiologia: (antibiotico terapia)

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Virologia:

-RSV - virus sinciziale (74%)

-rhinovirus

-parain uenza virus

-in uenza virus

-covid

Riassumendo...

Diagnosi: di erenze tra acuta e cronica

• OM Acuta:
-innalzamento febbrile (perchè corpo si sta
difendendo-> dare subito la Tachipirina signi ca abbattere la prima difesa immunitaria del
bambino: il bambino si sta difendendo dall'otite con la febbre, sta combattendo contro
l'aggressore!) *bisogna saper distinguere i sintomi della malattia e della difesa

-otalgia-> a volte le mamme vanno a comprare in farmacia delle gocce di tipo anestetico
che spengono il dolore: sto curando il sintomo dell'otite, non l'otite stessa!!

-ipoacusia

-otorrea

Otite media acuta che evolve in perforazione timpanica non necessariamente la causa è
di tipo infettivo, ad esempio ci sono i barotraumi= antibiotico non serve a niente perchè la
causa non è infezione, l'antibiotico al massimo serve per evitare che batteri arrivano
nell'orecchio da altre parti del corpo. Devo valutare la terapia in base alla persona che ho
davanti: es. Se persona è un agricoltore che lavora in un ambiente polveroso allora
probabilmente l'antibiotico è necessario per proteggere dall'arrivo di batteri dall'esterno,
ma ad esempio se è persona che sta spesso in casa e non è ad alto rischio non ne vale la
pena dare l'antibiotico (= " cura della persona, non della malattia")

• OM Cronica:
-spesso asintomatica (non c'è dolore= perchè o c'è perforazione della membrana quindi
non c'è distensione delle membrana, o nel caso di un timpano chiuso non c'è lo stesso
una sua distensione o retroazione). Il paziente non avendo più i sintomi può non
accorgersi di avere otite media cronica

-ipoacusia

-possibile otorrea: dovuta a infezione batterica o maggior attività di tipo ghiandolare

(La secrezione può essere drenata attraverso la tuba . Tuba ha anche funzione di
drenaggio!)

Come si fa la diagnosi:

• otomicroscopia è il gold standard (paziente disteso): visualizzazione della MT

-colore (la MT dovrebbe essere trasparente): opacità, giallo (purulenta), blu (quando non
c'è aria o è retratta), rosso (versamento in atto o recente-> MT iperemica)

-posizione: bombata, retratta

-mobilità (posso valutaria ad esempio se mentre guardo l'orecchio chiedo al paziente di


fare la manovra di tappare il naso e so are internamente): normale, ipomobile, neg
pressione

-patologie associate: perforazione, colesteatoma, retraction pockets ("tasche di


restrizione": parte della membrana timpanica che è retratta rispetto alla MT-> sono a
carico della pars accida; ci danno informazioni sulla ventilazione e sulla cronicizzazione
dell'ipoventilazione perchè si formano quando c'è cronica insu cienza di questo tipo).
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Retrazione della pars accida e delle tasche provoca una migrazione dell'epitelio verso
l'orecchio medio-> una delle teorie che viene più viene messa in atto per spiegare
formazione del colestetatoma

*colestetatoma: retrazione epitelio-> si forma ammasso epiteliale nell'orecchio medio

Teoria preventiva del colesteatoma: alcuni chirurghi operano la tasca di restrizione prima
che si formi il colesteatoma . Ma prevenzione primaria sarebbe la funzionalità nasale

*Otoendoscopia: permette di avere visualizzazione della membrana timpanica.


L'immagine si vede su un monitor quindi guardando il monitor non controlliamo il
movimento del paziente che invece si può fare con otomicroscopia

Per fare fotogra a è meglio otoendoscopia, ma per fare diagnosi clinica l'otomicroscopia
(si ha più controllo del paziente)

• esame otorinolaringoiatrico completo

DIAGNOSI DIFFERENZIALE IPOACUSIE TRASMISSIVE

-patologie dell'orecchio esterno

-patologie dell'orecchio medio

-Otosclerosi

Esami per valutare ipoacusia trasmissiva

-audiometria tonale
-impedenzometria
-rifelessi cocleo-stapediali

Tutte le ipoacusie trasmissive hanno alterazione tra via aerea e via ossea e una variazione
dell'impedenzometria + timpanogramma spostato sui valori negativi oppure è piatto

Nella sola Otosclerosi: audiometrica tonale ha gap di via aerea e via ossea,
timpanogramma normale + assenza di ri essi cocleo-stapediali (=situazione unica nelle
ipoacusia trasmissive-> ci fa fare diagnosi di otosclerosi)

TERAPIA-OM RICORRENTE

-chemiopro lassi: farmaci che prevengono ricorrenza (antibiotico: terapia periodica)


oppure è meglio fare crenoterapia: terapia termale (inalazione-> usso di aria termale, le
acque migliori sono quelle solforose che tendono ad asciugare le secrezioni, che viene
respirato; insu azione endotubarica: attraverso cateterino in lato verso il naso viene
mandata aria termale verso tuba di Eustachio, la risoluzione è abbastanza immediata)

-adenoidectomia (eliminazione dell'ostacolo meccanico)

-miringotomia (timpanocentesi)

Drenaggio transtimpanico

TERAPIA- OMA

• Antibiotici

• Lavaggieterapianasale

– Se associata ipoacusia, vertigini,

• Antibiotici+steroidi

– prednisone 1 mg/kg day x 7 gg

– varicella?

• +/-Miringotomia

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VACCINO TERAPIA:

-pneumococcal vaccine

-h. In uenza

-morezzellas cataharallis

Diagnostica:

-anamnesi

-esame obiettivo (otomicroscopia)

-semiologia strumentale: audiometria tonale e empedenzometria, audiometria vocale, TC


dell'orecchio medio, rocche, mastoidi, RMN)

*Atelettasia: adesione della membrana timpanica al promontorio

COLESTEATOMA

Può essere

-congenito-> Aree epiteliali cheratinizzate a livello dell’orecchio medio

-acquisito -> Invaginazione della membrana timpanica o Invasione epiteliale

COMPLICANZE OTITI MEDIE CRONICHE

-intracraniche:

• Meningiti 49%

• Ascessi cerebrali (> temporali)

• Ascessi cerebellari

• Ascessi extradurali

• Trombosi del seno laterale

-extracraniche:

• Ascessi subperiostei (mastoidei e di Bezold)

• Paralisi del VII n.c.

• Labirintiche ( stola labirintica nel 10% dei colesteatomi)

• (Artrite ATM à anchilosi ATM) *anchilosi= problematica dell'articolazione stessa

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26-10-2022
PATOLOGIA TRAUMATICA
-perforazione timpanica

-emotimpano

-discontinuità della catena ossiculare

-frattura longitudinale della rocca petrosa

Esempi di cause: schia , botte, pugni, cotton ock o oggetti in lati dal bambino in modo
più o meno violento, barotrauma (es. Sub-> deve essere capace di equilibrare pressione
del timpano con quella esterna), traumi cranici (possono dare discontinuità della catena
ossiculare o della coclea)

*le orecchie si puliscono da sole

[Problematiche medico legali. Es. Perforazione della membrana timpanica in seguito a


percosse= abbiamo obbligo di fare denuncia all'autorità competente perchè
è lesione d'organo]

Lesione traumatica (foto 1): presenza di sangue=perforazione recente, si


vede ossicino incudine + tendine dello stapedio, mucosa che riveste
promontorio è normale (non c'è metaplasia= è perforazione recente) ->

Foto 2: Versamento sangue nei foglietti della membrana timpanica:


emotimpano

PATOLOGIA NEOPLASTICA
-benigni (adenoma)

-a comportamento incerto (paraganglioma, carcinoide, papillomi


invertito)

-maligna (adenocarcinoma, tumori metastatici da altre zone)

Foto 1: tumore vascolare

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TERAPIA CHIRURGICA OMC (Cronica!!!) = togliere infezione e in ammazione
(=eradicazione patologia) e rimettere anatomia il più normale possibile (Ricostruzione
della MT + Sicura connessione della MT all’orecchio interno)

• Miringoplastica-> rifacimento solo della membrana timpanica

• Ricostruzione della catena ossiculare

• Timpanoplastica chiusa: si interviene sia sulla membrana timpanica che sull'orecchio


medio che sulla mastoide

• Timpanoplastica aperta: si interviene sia sulla membrana timpanica che sull'orecchio


medio che sulla mastoide

*La timpanoplastica per otite media cronica prevede sempre la mastoidectomia

• Mastoidectomia semplice

• Mastoidectomia radicale

*una volta si faceva molto spesso, adesso con gli antibiotici è raro operare per infezioni
che si sono di use alla mastoide

• Atticotomia anteriore transcanalare

MIRINGOPLASTICA

Per rifare orecchio medio si preleva fascia muscolare che il muscolo temporale: viene
trapiantata al posto del timpano (si in la fascia sotto membrana timpanica)

1. Incisione retroauricolare

2. Prelievo della fascia del muscolo temporale

3. Preparazione dei margini della perforazione

4. Posizionamento underlay della fascia

5. Ribaltamento del lembo timpano-meatale

RICOSTRUZIONE CATENA OSSICULARE

TIMPANOPLASTICA

SLIDE....solo per curiosità

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OTOSCLEROSI

=malattia a trasmissione familiare che comporta un riarrangiamento osseo in particolare


intorno alla platina della sta a (= che quindi non ha più la possibilità di muoversi)->
ipoacusia trasmissiva

Dalla membrana timpanica non si nota nulla, qualche volta è


descritto che si vede una macchia rossastra a livello della
nestra ovale -> che indica processo attivo di deposito di osso

Ma la membrana timpanica è normale

DIAGNOSI: deve esserci

1 sordità trasmissiva -> esame audiometrico: via aerea bassa


(c'è un gap tra via aera e ossea)

2. normale movimento delle MT -> ipendenzometria e


timpanometria sono normali

3. assenza dei ri essi cocleo-stapediali (perchè sta a non si


muove)

1+2+3 = essenziali per fare diagnosi di otoscleorosi

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Epidemiologia:

-è più presente nella razza caucasica rispetto all'Asia e Africa e Nativi americani (perchè è
trasmissione di tipo genetico)

- è presente il doppio nelle donne rispetto all'uomo (2:1)-> in uenza di tipo ormonale

- C'è aumento durante la gravidanza e l'allattamento-> causa ormonale (operare donna


prima che abbia bambini e che il quadro diventi inoperabile)

- Prevalentemente bilaterale

È malattia operabile quindi si deve operare ad esempio in donna prima che abbia
bambino o allatti

Evoluzione:

A-inizialmente piccolo gap


trasmissivo presente sulle frequenze
gravi

B-poi gap completamente trasmissivo


su tutte le frequenze

C-cala sia via aerea che via ossea


(quando c'è calo via ossea importante
l'intervento è vano perchè anche se
cambio la sta a con una protesi e il
sistema trasmissivo riprende a
funzionare...ho poco guadagno)

Esempi:

*2000 hertz: parlato

Se posso portare 2000 hertz almneo


a 35 dB allora vale la pena operare =
perchè allora la persona sente

Altrimenti si mette protesi acustica,


impianto cocleare

In C-> A 2000 Hertz: se opero e


aggiungo 60 dB = non ne vale la pena
perchè sono più alti i rischi che i
bene ci (perchè è proprio la coclea a non funzionare) che potrei ottenere (es. Se cercando
aspirare sangue aspiro anche liquido del labirinto=divento sordo, oppure posso avere
paralisi del facciale)

*2000 hz frequenza fondamentale per l'intelleziione delle parole

(In arancione= quello che dovrei operare

Blu=livello che raggiungerei con l'operazione)

Protesi di sordità con competente trasmissiva in particolare: vanno bene perchè hanno
minore componente di distorsione sonora (che c'è invece nelle ipoacusie
neurosensoriale-> fenomeno del recruitment)

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Operazione: per sostituire/ripristinare funzione della sta a

A-> STAPEDECTOMIA: si fa incisione, si alza il timpano= i vede corda tympani, incudine e


la platina della sta a (non si vede completamente nestra rotonda) -> si rompe osso per
visualizzare la sede dell'intervento. Si tagli tendine del muscolo stapedio

B-> STAPEDOTOMIA

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PATOLOGIA ORECCHIO INTERNO

IPOACUSIE NEUROSENSORIALI DELL'ADULTO-> causa handicap sociale importante


(spesso con riabilitazione protesica non ci sono risultati brillanti)

Cause di ipoacusie neurosensoriali:

-presbiacusia: invecchiamento della persona, della coclea e del cervello

-tecnopatie e sordità da rumore -> sono sempre bilaterali (ci sono di erenze tra persona
colpita da rumore improvviso e persona che invece lavora tutti i giorni in ambiente
rumoroso)

-infettive: virus (soprattutto quelli erpetici), anche cause batteriche

-farmaci: "ototossici"

-otiti croniche e colesteatoma

-traumi

-patologie sistemiche: patologie dell'organismo (es. Diabete-> comporta


microangiopatia= orecchio interno-> degenerazione di tipo neurosensoriale)

-malattie autoimmuni: fenomeno antigene-anticorpo a livello dell'orecchio g

-sordità improvvise: vengono a determinarsi rapidamente in pieno benessere-> dovuto a


virus, tossicità (sopratutto alimentari, nelle nostre zone->gamberetti), problematiche
vascolari. Generalmente sono monolaterali

-patologie neurologiche

-patologie ematologiche

-patologie delle ossa

-patologie endocraniche (ormonale)

-neoplasie

Nel bambino: le ipoacusie neurosensoriali sono le sordità infantili

PRESBIACUSIA

=non è malattia perchè è andamento siologico della persona

È una problematica che accompagna le stagioni più avanzate della nostra vita, la vita
media si è allungata e quindi anche questo problema perchè organismo non è più giovane
(è stato usurato dal suo stesso metabolismo e dalla sua stessa vita)

Ognuno invecchia in modo diverso= anche presbiacusia ha carattere diverso a seconda


della persona e della vita che ha vissuto

PRESBIACUSIA = SORDITA’ DA SENESCENZA

In uenzata da:

-diabete (problematica di tipo dismetabolico)

-cause vascolari

-obesità -> intesa dal punto di vista metabolico che danneggia anche tutti gli altri organi

-esposizione a rumore-> da degenerazione a partire dall'esposizione al rumore

È problematica solo di tipo uditivo (periferico) o comporta anche lesioni a livello centrale?

Degenerazione è di tipo centrale e poi si somma la perdita delle cellule ciliate che è di
tipo periferico (le due componenti si sommano)

In persone di erenti possiamo avere stesa soglia uditiva, ma manifestazioni diverse a


seconda del livello cognitivo

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Posso valutarlo tramite:

-audiometria tonale

-audiometrica vocale

Aggravamento vocale rispetto a tonale= problematica di tipo cognitivo/centrale


="dissociazione tono-verbale" (=i toni li senti in una certa maniera, le vocali le senti
in modo più alterato= problema centrale)

Dipendenza del nostro cervello dalla capacità uditiva: una ridotta capacità uditiva da un
decadimento cognitivo importante e l'instaurarsi di una demenza è 5 volte maggiore nei
soggetti che hanno ipoacusia -> diretta dipendenza tra la capacità uditiva conservata o
migliorata attraverso riabilitazione (protesico e logopedico) e la conservazione di una
corretta attività cognitiva

È quindi:

-problema della persona (non solo uditivo/orecchio)

-problematica del funzionamento globale della persona

Per il cervello l'organo più importante è l'udito (bambino sordo non si sviluppa a livello
cognitivo, mentre bambino cieco si)

[ipoacusia monolaterale: cervello di questa persona è abilitato ad avere trasmissione


uditiva parziale, in ambiente normale il suo cervello è attento solo a sentire/capire le
parole e non ad integrare ecc...-> è azione molto faticosa (come quando cerchiamo di
capire/sentire una lingua straniera)

Mentre cervello normale: integra quello che sente con le conoscenze (perchè il sentire è
automatico.

Problema uditivo non deve essere visto solo a livello dell'udito del parlato, ma anche
dei danni che provoca a livello cognitivo-> bisogna avere considerazione particolare
di questa problematica = anche perchè popolazione sta diventando "sempre più
vecchia" )]

RIABILITAZIONE: fare attenzione all'aspetto cognitivo!

*il non sentire è visto male dalla società vs chi non vede viene sempre aiutato ad esempio

(Chi porta gli occhiali non è visto male, chi porta apparecchio acustico si)

Età normalmente associata: 65 anni

Sintomatologia:

-perdita neurosensoriale: alzando intensità si sente meglio ma no ad un certo livello, poi


ad intensità troppo alte si sente peggio

-distorsione della voce

-possono essere accompagnati da acufeni

-sordità centrale -> "declino delle capacità cognitive"

Si caratterizza con una particolare sordità -> caduta sulle frequenze acute (sordità con
curva discendente) mentre si emettono quelle medie e gravi

Si comincia a perdere precocemente una certa percentuale -> non ha insorgenza


improvvisa (già dai 20-30 anni)

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PERDITA DELLA SOGLIA UDITIVA CON L’ETA’ a 2000 e 4000 HZ

Fattori endogeni

Fattori esogeni

=più ci teniamo alla nostra salute sica, igiene ambientale, attività sica, e meglio
riusciamo a governare questa ubiquitaria problematica

Fattori esogeni:

Tossici

-Farmaci che aumentano decadimento della soglia audiometrica:

-farmaci antimicotici

-diuretici e antibiotici

-fumo: monossido di carbonio + nicotina

PROBLEMATICHE TECNOPATICHE

-monossido di carbonio, Pb, Arsenico, toluene, xilene

- danno da rumore: cellule ciliate e di sostegno giro basale + danno neuroni

Oggi siamo tutti un po' "ipoacusici"-> il nostro modo di vivere in società industriale è
caratterizzato da mondo rumoroso e un invecchiamento sempre maggiore

Quella che è la normale soglia uditiva oggi, una volta poteva essere anche patologica.
Ormai riteniamo nella norma ipoacusie che una volta venivano invece segnalate.

Questo è dovuto a caratteristiche socio-ambientali: auto, tra co, aerei, scoppi, petardi,...

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SORDITÀ IMPROVVISE:

Sono molto frequenti. Cause:

-infezioni virali

-occlusione vasale

-traumi cocleare

-idrope endolinfatica = aumento della pressione dei liquidi endolabirintici (sia per labirinto
anteriore che posteriore)

-infezioni batteriche

-tumori

-rumore acuto (scoppio)

-malattie autoimmuni

-patologie neurologiche

-farmaci

È un'emergenza clinica -> una sordità insorta improvvisamente deve essere approfondita
in ambiente ospedaliero per terapia precoce cosi ha più possibilità di avere e etto
positivo

Sordità improvvisa:
-Approfondimento diagnostico
-Terapia

IPOACUSIE TECNOPATICHE

Danno acustico da rumore: de cit uditivo che si instaura in seguito ad un'esposizione a


rumore elevato: un rumore è elevato quando è 70-85 dB sopra la soglia (meccanismo di
difesa di orecchio interno)

Malattia che viene riconosciuto dal punto di vista assicurativo dalle aziende che
producono rumore: rumore sopra soglia di 85 dB

ELEMENTI CHE CAUSANO DANNO:

-intensità

-durata: 8 ore lavorative

-tipo (impulsivo -> più grave perchè meccanismi di difesa dell'orecchio con questo tipo di
suono non riescono ad attivarsi; o continuo)

-sensibilità individuale (può variare nel tempo, anche legata ad assunzione di farmaci che
la abbassano. Es. Persona che prende Tachipirina pur di andare in discoteca è persona
che abbassa la sua soglia di protezione ed è maggiormente esposta)

Come si manifesta?

-si istaura nel tempo: immediatamente all'esposizione del suono abbiamo una "deriva di
soglia temporanea"

Col ripetersi si questi danni rumorosi si crea danno irreversibile sulle cellule capellute e si
ha "deriva di soglia permanente"

Per capire importanza del danno da rumore, Regola dei 3 dB:


-servono 80 db per 10 anni per 8 ore al giorno per causare questo danno

-se esposizione è a 83 db -> bastano 4 ore al giorno per avere stesso danno

-se 86 dB -> bastano 2 ore al giorno per avere stesso danno

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Cambiamento di percezione è minimo, ma impatto di pressione sonora/energia sulle
cellule capellute dell'orecchio interno è molto alto

Riusciamo a capire incremento e decremento dell'intensità che ci viene somministrata


nell'esame audiometrico se c'è una di erenza di 5 dB tra i suoni (soglia di erenziale
minima che viene discriminata da ognuno di noi). Ma bastano 3 dB per raddoppiare
pressione sonora che crea danno: minime variazioni sono importanti!

Perchè intensità la misuriamo in dB che è scala logaritmica!

L'azione nociva del danno uditivo è legata all'energia sonora assorbita cioè integrata nel
tempo.

Se raddoppiamo energia sonora e dimezzando il tempo di esposizione l'azione nociva del


rumore è identi cata in quanto rimane invariata l'energia sonora assorbita.

Livello sonoro equivalente inteso come intensità media e cace nel tempo considerato

Una volta si diceva che colpiva prevalentemente gli uomini: perchè gli uomini erano adibiti
a lavorazione rumorose rispetto alle donne, quando hanno iniziato a d andare nelle
industrie meccaniche anche le donne si è visto che il sesso non è una discriminante per
tecnopatie

Altri meccanismi che interferiscono nell' acquisizione di danno per esposizione al rumore:

-alcool: è vasodilatatore e quindi accentua il danno

-rigidità della catena ossiculare (es. Timpanosclerosi): anche se questo meccanismo non
funziona il suono viene comunque trasmesso anche dalla via ossea = danno è uguale

-perforazioni timpaniche: stessa cosa

-ipoacusie neurosensoriali

-farmaci ototossici

Sintomatologia:

I° stadio:

-ovattamento

-acufeni

-ipoacusia neurosensoriale bilaterale

II° stadio:

-si sente meno (ipoacusia neurosensoriale bilaterale)

-acufeni spesso accentuate

DIAGNOSI: (chiede solo tonale e vocale)

Studio audiometrico

-Tonale, vocale, automatica (automatica: test tonale in cui individuo doveva conoscere il
suono schiacciando lui stesso un pulsante per produrre il suono e doveva rilasciare il
pulsante quando lo sentiva e quando non lo sentiva più doveva ripremere-> si avevano
dei diagrammi diversi rispetto a chi simulava di avere problema per essere pagato di più e
coloro che invece avevano realmente il problema =si usavano per sgamare i furbi!)

-Speciale: test soglie ripetute

*Una volta si faceva anche esame: tramite voce ritardata: lettura di un testo con voce
ritardata-> se leggo con voce ritardata balbetto mentre parlo, mentre uno sordo non lo
sente e quindi continua a parlare normalmente (anche qui si sgamavano i furbi)

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-impedenzometria: ci da visione un po' più allargata del problema -> perchè abbiamo
soglia dei ri essi cocleo-stapediali (che arriva a 70 dB sopra la soglia) : indirettamente si
può capire se c'è o meno sordità in funzione della soglia audiometrica (anche se nelle
ipoacusie neurosensoriali più gravi c'è il fenomeno del recruitment)

-potenziali evocati:

ABR

MLR

SVR

PREVENZIONE:

-screening uditivo (tengo sotto controllo popolazione che è esposta a rumore e cerco
soggetti più a rischio)-> non è prevenzione sull'insorgenza del problema

-riduzione delle rumorosità ambientale (es. Diminuire rimbalzo del suon)

-protezione individuale (tappi, cu e, caschi)

AUDIOMETRIA TONALE: curve


caratteristiche

Incisura sui 4000 Hertz -> danno diretto


alle cellule cigliate della nestra ovale

Il danno si estende sopratutto con


esposizione al rumore negli anni, no a
quando il soggetto non si accorge di aver
perso udito: quando iniziano ad essere
intaccati i 2000 Hertz (si perde capacità
di caprire alcune parole)

NEURINOMA DELL'ACUSTICO

=Neoformazione benigna per natura, subdola per sede, che comprime le strutture
nervose.

Di solito unilaterale

Ha origine dalle cellule della guaina mielinica di Schwan.

Ipoacusia che non dipende da coclea (cellule capellute), ma dal nervo acustico
retrococleare

= tumore benigno che colpisce o nervo acustico o nero vestibolare e allargandosi va a


comprimere il nervo acustico se fa parte del vestibolare, oppure è dell'acustico inizia a
non trasmettere bene

Tumore deve essere tolto perchè provoca sordità, paralisi del facciale o coinvolgere
anche altri nervi cranici

Diagnosi di ipoacusia neurosensoriale retrococleare è importante

Quindi oltre a fare audiometrica e impedenzometria bisogna fare anche i potenziali uditivi
evocati (ABR)

Con avvento della tc e della risonanza magnetica esame di potenziali viene usato meno
(perchè ci possono essere falsi positivi con ABR)

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3 fasi di manifestazione:

-otologica pura

-otoneurologica (problematiche uditive + vertigini)

-Ponto-cerebellare

Caratteristiche dell' ipoacusia provocata da neurinoma:

1. Fase otologica pura

-non ha distorsione sonora (= ipoacusia senza recruitment)

-cefalea gravativa

-acufeni transitori

2. Fase otoneurologica

-Sordità percettiva monolaterale

-Nistagmo spontaneo con componente verticale (manifestazione tipica, tramite movimenti


degli occhi, della presenza di vertigini)

3. Fase ponto-cerebellare

-Sintomatologia prevalentemente neurologica

ACUFENI

= PERCEZIONI SONORE IN ASSENZA DI UN SUONO (in assenza di stimolazione


siologica dei recettori cocleari)

Di cilmente ci sono acufeni misurabili (solo quelle di origine vascolare molto rare)

È sintomo che non si può quanti care in maniera oggettiva e misurare se non
soggettivamente con le risposte dell'individuo

Caratteristiche:

-tonalità acuta (più spesso)

-caratteristiche di rumore complesso: sono più toni, cambiano nel tempo e possono
essere contemporanei più suoni

-spesso accompagnati da ipoacusia

Per studiare acufene si parte dall'ambito più misurabile: l'ipoacusia

Classi cazione: cause

• Causa otogena:

-orecchio esterno: tappo di cerume-> preme sulla membrana timpanica e provoca


peso a livello della catena ossiculare e quindi dell'orecchio interno

-orecchio medio: processi in ammatori, traumi e fratture, otosclerosi

-orecchio interno: sordità improvvisa, otosclerosi, sindromi menieriformi

-via acustica: neurinoma dell'acustico, traumi cranici, malattie neurologiche


(sclerosi a placche), alcuni tumori

*acufene non può essere sintomo trascurabile perchè può essere provocato
da molte cose alcune anche pericolose (es. Tumori)

• Cause extra-otogene:

-Tossiche dovute ai medicamenti (farmaci ototossici)

-Intossicazioni professionali e voluttuarie: anilima, benzolo, fosforo, piombo,

nicotina, cocaina, ca è, alcool

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-trauma acustico: fuori dall'orecchio ma provoca acufene

-malattie dismetaboliche: fuori dall'orecchio ma provoca acufene

-apparato circolatorio: ipertensione, ipotensione, arteriosclerosi

-malattie organi ematopoietici;: anemia

-psicogeni: allucinazioni uditive

Cosa si può fare per riabilitare persona a etta da acufene?

È molto di cile perchè componente psicotica è molto associata ad acufene

In ambito specialistico infatti molti medici non vogliono trattare acufeni

Dal punto di vista riabilitativo in realtà si può fare abbastanza:

-dimensione di coscienza dell'individuo (individuo deve sapere di cosa si sta trattando)

-individuare da dove arriva la problematica

-si può esercitare la capacità di "estraniare" rumori (meccanismi di protezione


dell'orecchio) -> una sorta di apparecchi acustici che mettono suoni competitivi
all'acufene, così cervello sviluppa una sorta di difesa dall'acufene e dal suono

Noi stessi siamo coscienti che in alcuni momenti alcuni suoni ci danno più fastidio
rispetto ad altri -> es. Termostato del frigorifero che funziona sempre a volte lo sentiamo
mentre altre volte no (lo sentiamo quando siamo più concentrati, quando siamo più
nervosi, ecc...). Ci possono essere problematiche che possono è essere esaltate
esclusivamente dal nostro atteggiamento, quindi modi care il nostro atteggiamento nei
confronti delle acufeni può essere una strategia importante: in ambito riabilitativo un
training improntato in ambito neuropsicologico e periferico può essere ottima
soluzione.

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16-11-2022

RIABILITAZIONE DELLE
IPOACUSIE
"Adoperare il linguaggio non solo per comunicare, ma anche curare"

Scegliendo le parole e avendo a cuore la comunicazione come il mezzo per raggiungere


la persone che. A noi si rivolge per essere aiutata

Come intervenire?

-ip. trasmissiva: approccio medico + chirurgico + protesico

-ip. neurosensoriale: approccio chirurgico (es. Neurinoma dell'acustico) + riabilitativo


protesico + impianto cocleare

Ipoacusia=

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OMS: di erenza tra menomazione, disabilità e handicap

Impairment / menomazione: qualsiasi perdita o anormalità di una struttura o di una funzione siologica,
anatomica oppure psicologica. Nel caso della perdita di una capacità psicologica si tende, invece di usarle
il termine menomazione, a parlare di “disturbo”. È una menomazione la mancanza di una gamba sin dalla
nascita, o la perdita di un arto a causa di un incidente, ma è una menomazione, per esempio, anche la
perdita di capacità linguistica derivante da un’ischemia. Però è un “impairment” anche, in senso più ampio,
un disturbo dello spettro autistico o un disturbo schizofrenico.


Disabilities / disabilità: è la limitazione o perdita della capacità di e ettuare un’attività nel modo o nei limiti
considerati normali per un essere umano. Rappresenta quindi la conseguenza pratica della menomazione e,
di conseguenza, indica lo svantaggio personale che la persona disabile vive espresso in ciò che è in grado
di fare o meno. Da una menomazione, presente già alla nascita o che subentra nel corso della vita, di tipo
sico può comportare una di coltà di movimento, mentre una menomazione di tipo psichico genera una
disabilità di tipo relazionale, comunicativa, comportamentale, ecc.


Handicap: indica lo svantaggio sociale, vissuto da una persona a seguito di una disabilità o menomazione,
che limita o impedisce l'adempimento di un ruolo normale per un dato individuo in funzione di età, sesso e
fattori culturali e sociali. L'handicap riguarda il valore attribuito ad una situazione od esperienza individuale
quando essa si allontana dalla norma. Quindi, l’handicap si riscontra solo nel caso in cui le condizioni
esterne siano ad ostacolo alla vita della persona.

IPOACUSIA= HANDICAP

Fattori che condizionano la comunicazione:

1. Messaggio: intensità di erogazione durata, ridondanza, contenuto fonemico, ...

2. Ambiente che veicola il messaggio: distorsione, riverbero, rumore competitivo

3. Colui che in via il messaggio: articolazione, velocità di colloquio, modulazione voce,


condensa temporale delle parole, ecc.,.

4. Colui che riceve il messaggio: memoria, attenzione, concentrazione, capacità di


decodi ca, allenamento e motivazione all'ascolto

1+2 = identi cazione

3+4 = interpretazione

De cit uditivo:
Quando si instaura un de cit uditivo, si ha un’alterazione del processo di identi cazione
ed interpretazione del messaggio verbale = COMPROMISSIONE della COMUNICAZIONE
VERBALE

Il de cit uditivo è un ostacolo alla comunicazione verbale portando il soggetto alla


rinuncia all'ascolto e quindi inevitabilmente porta ad uno stato di depressione e
isolamento (persona "sola", senza contatto con il mondo) in cui la persona diventa
consapevole di essere sorda

Sono stati codi cati 4 gradi si so erenza:

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Per il bambino ipoacusia causa ritardo/perdita dello sviluppo psico-intellettivo del
bambino

Intervento protesico: se de cit supera soglia di 50 dB: perchè incide sulla discriminazione
verbale e quindi incide sui rapporti sociali; in altri casi ad esempio con de cit
dell'attenzione di può fare protesi anche prima dei 50 dB, dipende quindi dalle situazioni
(N.B conversazione-> intensità media 40 dB)

Non tenere conto solo di dati clinici e audiometrici, ma anche della vita del paziente (il
suo stato psicologico, gli ambienti che frequenta) e dei suoi rapporti con il mondo.
Quindi valutare:

-Motivazione del soggetto di migliorare il proprio handicap

-Accettazione psicologica del sussidio protesico: impegno del paziente nella vita sociale
(movente di rilevanza fondamentale perché si sottoponga alle indagini che l’applicazione
protesica richiede e superi i fastidi che l’apparecchio comporta, non solo per le
implicazioni estetiche, ma anche per la sua regolazione nelle varie condizioni di ascolto e
per la manutenzione) + problemi di carattere estetico (anche se oggi sono molto piccole,
ma maggiore è la piccolezza della protesi e minore è l'accettazione della società-> è
come se si cercasse sempre di nasconderla. Handicap uditivo invece è reale e ha de cit
gravi)

-Adeguatezza della protesi acustica a ripristinare condizioni di ascolto tali da giusti care
l'impiego, scegliere protesi giusta in base al tipo di ipoacusia e al tipo di protesi. (non
bisogna abusare, ma nemmeno mettere protesi quando persona non è capace di usarla
-> Es. Se paziente e ha già de cit cognitivo, la spesa per la protesi acustica potrebbe
risultare inutile)

+ valutare anche l'ambiente, i luoghi di vita del paziente (es. Scuola-> molte persone che
parlano, rumore)

Oltre alla gravità del de cit va considerato anche:

-patogenesi del danno -> in uenza le condizioni di ascolto (es. Trasmissiva vs


neurosensoriale)

-modalità di insorgenza o evoluzione dell'ipoacusia (se è già stabile o tende ad un


peggioramento)

-andamento della curva audiometrica (audiometria vocale)

-tipo di lavoro svolto dal paziente

-età del paziente (età avanzata aggrava le conseguenze dell'ipoacusia)

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Proprietà tecniche del prodotto: quello che è necessario che venga acquisito con protesi
(cose che interessano relativamente il logopedista)

1. guadagno elettro-acustico: grado di ampli cazione che la protesi deve erogare per
consentire un soddisfacente recupero della funzionalità uditiva del paziente

2. banda di frequenza da ampli care: Necessaria la correzione della curva audiometrica,


ampli cando l’uscita del suono alle diverse frequenze in misura proporzionale al relativo
de cit

3. Regolazione dell'uscita massima: La possibilità di variare il livello massimo di intensità


del segnale ampli cato dalle protesi (uscita massima) è importante in caso di fenomeni
distorsivi rilevanti

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Fenomeni distorsivi...
-Recruitment : intolleranza più o meno rilevante per i suoni di elevata intensità (a causa
della sua eventuale presenza il paziente, quando il segnale sonoro subisce un incremento
consistente, avverte una sensazione di fastidio superiore a quella che si ha nei soggetti
con normale funzionalità uditiva; questo e etto si riscontra soprattutto nelle ipoacusie
neurosensoriali di tipo cocleare)

-Adattamento: assuefazione ai suoni continui di particolare intensità, per cui il paziente


lamenta una progressiva attenuazione del segnale sonoro; questo e etto è per lo più
caratteristico delle ipoacusie neurosensoriali di tipo retrococleare.

Per limitare gli e etti di distorsione esistono mezzi elettronici:

-Sistemi ad attacco istantaneo

Peak clipping

Peak rounding

-Sistemi ad attacco ritardato: l’ampli cazione avviene non linearmente ;stimoli di bassa
intensità vengono ampli cati in misura maggiore rispetto a quelli con intensità elevata

=Ampli cazione del suono (della parola) non produce parola simile a quella che un
soggetto normoacusico percepisce. C'è sempre alterazione

La voce che il paziente protesizzazato emette lui la sente in modo diverso

=protesi acustica non va usata quando si vuole, ma andrebbe portata sempre in modo
che diventi automatico e normale per il cervello sentire in quel modo

Obiettivo: riabilitazione della comunicazione (= riabilitazione della persone nella sua


complessità: apparato uditivo non è staccato da quello cognitivo)
Rischio maggiore del non utilizzo della protesi acustica-> socialità, pericoli, ma il declino
cognitivo è il rischio maggiore (= cervello ha bisogno del suono delle parole per
funzionare, altrimenti produce modalità di funzionamento che comportano incapacità
cognitiva. Demenza di veri ca in maniera esponenzialmente importante con la sordità. Le
persone sorde hanno rischio di demenza 5 volte maggiore)

Funzione importante del cervello: trasdurre il messaggio che arriva dall'orecchio con i
suoni in concetti, esperienze, memoria -> questo è quello che fa funzionare in modo
corretto la nostra capacità cognitiva

*non è necessaria una protesi che produca un suono che la persona ritenga come
normale, l'importante è che si risolva de cit uditivo (a prescindere da come sente le
parole, che non sappiamo come le percepisce, siamo sicuri le percepisca in modo
diverso da normoudente)-> e quindi evitare il problema del declino cognitivo... è il cervello
che dobbiamo cercare di conservare il più possibile.

TEMPI DELLA PROTESIZZAZIONE per un'adeguata riabilitazione della comunicazione

• DIAGNOSI:

-Individuare soggetti che possono trarre bene cio dalla protesizzazione

Pertinenza medica: accertamenti clinici e strumentali per de nire il grado e diagnosi


causale di sordità

-Tempo del rapporto medico-paziente

• APPLICAZIONE:

Tempo tecnico, di pertinenza prevalentemente dell’Audioprotesista.

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-Selezione delle protesi ampli cazione rispetto monoaurale)

-Applicazione binaurale (direzionalità, profondità di campo, minore ampli cazione


rispetto monoaurale)

-Protesi retroauricolari (> potenza e > essibilità di regolazione) Vs protesi


endoaurali (> accettazione estetica)

-Regolazione della protesi

-Assistenza da parte di software speci ci, richiede l’immissione dei dati relativi alla
sordità del paziente, in primis della soglia tonale.

• VERIFICA

-La protesi è in grado di fornire il massimo (quantità e qualità) che il residuo uditivo e le
condizioni di processamento centrale possono utilizzare?

-L’intelligibilità del parlato è di cile nelle condizioni ambientali diverse (cattiva qualità dei
suoni, interferenza rumorose, ambiente acusticamente inadatti)?

-La protesi, inevitabilmente, distorce la percezione uditiva del soggetto. Tali distorsioni
sono state calibrate in maniera da non risultare inutili o dannose per l’udito residuo?

-Le regolazioni protesiche sono e ettuabili in un ampio campo di variazione?

IMPIANTO COCLEARE:

Porta informazione sonora direttamente a livello della coclea (saltando sistema di


trasmissione e recezione dell'orecchio interno)

In presenza di un de cit uditivo, la funzione più spesso danneggiata è quella cocleare,


che, in caso di ipoacusia profonda, non può eseguire la trasduzione

del suono in impulso elettrico.

L’impianto cocleare è in grado di by-passare questo naturale processo di conversione

sonora, andando a stimolare direttamente il nervo uditivo con impulsi elettrici

UNICO INTERVENTO CHIRURGICO IN GRADO DI RESTAURARE UN UDITO (UTILE) IN


PERSONE CON IPOACUSIA PROFONDA.

È formato da:

1. Microfono

2. Processo di elaborazione del suono

3. Elettrodi intracocleari

-> si entra dalla cassa timpanica per mettere l'impianto

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*tranquillizzare il paziente sul fatto che ci sono tantissime protesi: non rimarrà sordo =
tenere conto i della paura (dell'impatto psicologico del paziente)

Indicazioni all’impianto cocleare

È utile in tutti quei casi in cui la coclea risulti così danneggiata da non essere più in grado
di trasmettere al nervo cocleare quantità e qualità sonore su cienti per la comprensione
del parlato, nemmeno se ampli cate da un apparecchio acustico di potenza.

Adulti:
• Perdita uditiva neurosensoriale bilaterale di grado severo profondo (maggiore di 70 dB
con guadagno uditivo scarso o assente dall’uso di protesi per almeno 6 mesi)

• Psicologicamente adeguato

• Non controindicazioni anatomiche

• Non controindicazioni mediche

Bambini
• Più di 12 mesi

• Perdita età uditiva neurosensoriale bilaterale di grado severo-profondo (PTA di 90 dB o

maggiore nell’orecchio udente)

uditive linguaggio

anatomiche

• Non signi cativo guadagno dall'uso di protesi uditive (utilizzo e ettivo per almeno 5
mesi)

• Includibilità di gruppo di riabilitazione udito/linguaggio

• Non controindicazioni mediche o anatomiche

• Genitori motivati

Controindicazioni all'impianto cocleare:

• Perdita uditiva riabilitabile con protesi acustica

• Ritardo mentale, psicosi, disfunzioni cerebrali organiche

• Patologia attiva dell’orecchio medio (ora non più: Petrosectomia subtotale)

• Evidenze TC di agenesia cocleare o malformazioni del CUI (atresia dell’VIII n.c.)

• Labyrinthitis ossi cans

• Mancata motivazione all’intervento

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LA VERTIGINE
LA VERTIGINE È UN SINTOMO, NON UNA MALATTIA
È sintomo di tante condizioni morbose

De nizione di vertigine:

=LA VERTIGINE E’ UN DISTURBO DELL’EQUILIBRIO

NON E’ SEMPLICE DEFINIRE COSA SI DEBBA INTENDERE PER “EQUILIBRIO”

=Illusoria sensazione di movimento del corpo o dello spazio che ci circonda dovuta a
con itto tra le informazioni provenienti dai recettori periferici o ad una erronea
interpretazione centrale di esse

=Qualsiasi eccezione di movimento in assenza di reale movimento

=ERRATA SENSAZIONE DI POSIZIONE NELLO SPAZIO O ERRATA SENSAZIONE DI


MOVIMENTO CARATTERIZZATA DA:

senso di rotazione dell’ambiente senso di rotazione del capo

instabilità, disequilibrio, sbandamento, ecc

Equilibrio: benessere del soggetto nello spazio in cui si trova e che si esplica con corretto
mantenimento della postura e con esatta sensazione soggettiva della posizione del
proprio corpo nello spazio che ci circonda (es. Persona in aereo: è in movimento, ma
rimane in equilibrio)

TALE CONTROLLO SI ESPLICA CON UNA SERIE DI ATTIVITA’ MOTORIE


(ANTIGRAVITARIE E OCULOMOTORIE) CHE CONSENTONO DI OTTENERE SEMPRE LA
MIGLIORE REAZIONE IN PRESENZA DI STIMOLI GRAVITAZIONALI

O ACCELERATORI LINEARI O ROTATORI

Equilibrio e postura:

Il cervello riceve informazioni sulla posizione e sul movimento della testa e del copro
rispio etto allo spazio e le manda in tempo reale a:

-muscoli scheletrici

-muscoli selettrici antigravitazionali

-muscoli oculari

-cervelletto

-corteccia

Se mi muovo tutto il mio copro adegua a seconda dei miei movimenti informazioni che
vanno automaticamente a muscoli, occhi, ecc...

Mantenimento dell'equilibrio è possibile grazie a collaborazione di più organi di senso


proprio e esterocettivi:

-vista
-tatto (pressione, stiramento, vibrazione)
-udito -> es. Ci da informazioni su quello che ci sta dietro vs vista avanti

-apparato vestibolare-> da informazione sui movimenti della testa rispetto al resto del
corpo

-apparato propriocettivo muscolare articolare e tendineo

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*tutte coordinate dal cervello a nché persona sia in equilibrio spaziale e posturale->

meccanismo molto complesso

Equilibrio non è solo apparato vestibolare!

Molti sistemi coinvolti: tante patologie possono causare vertigini

Nell’ambito del sistema generale di controllo della postura, dell’equilibrio e della


programmazione dei movimenti volontari e involontari, il sistema vestibolare
(cervello): Sistema vestibolare del cervello:
1. Misura accelerazioni lineari con sistema otolitico

2. Misura le accelerazioni angolari con sistema dei canali semicircolari

3. Controlla e compensa direttamente i movimenti oculari, per aumentare l’e cienza del
ri esso di ssazione (sistema vestibolare centrale: proiezioni ascendenti vestibolo-
oculomotri)

4. Modula il tono dei muscoli scheletrici, in particolare del collo per il controllo della
posizione della testa (sistema vestibolare centrale: proiezioni discendenti vestibolo-
spinali)

Utricolo-sacculo-canali semicircolari:

Accelerazioni angolari controllo movimenti oculari -> Arco ri esso vestibolo-oculomotore


(muovendo il capo anche gli occhi si muovono attraverso sistema vestibolare periferico:
gli occhi si muovono in modo automatico perchè è un arco ri esso)

Accelerazioni lineari mantenimento della postura-> Arco ri esso vestibolo-spinale (se


sono in posizione precaria riguardo la mia postura-> arrivano informazioni che mi
consentono di mantenere la postura)

Arco ri esso vestibolo-oculomotore:


Permette un movimento in direzione opposta dei globi oculari
permettendo la visione

Se gli occhi seguissero passivamente il movimento della testa


l’immagine del mondo esterno scivolerebbe sulla retina
(="oscillopsia": non vedere sse le immagini)

->serve per mantenere ssazione dello sguardo

Dall'apparato vestibolare periferico (nervi che trasmettono


sensazione tattile, la vostra, gli impulsi neuromuscolare,
tendinei) vengono immessi nella via vestibolare centrale (=nuclei
vestibolari)-> nuclei oculomotori del tronco encefalico no alla
corteccia (che ci da la sensazione)

ARCO RIFLESSO VESTIBOLO-OCULOMOTORE

Il principale segno clinico in una persona a etta da


problematica di tipo vertiginoso è l'espressione di movimenti
particolari dell'occhio: occhio non rimane fermo, ma ha come
delle scosse ("nistagmo")

Come si manifestano queste proiezioni vestibolari ai nuclei


oculomotori? Con modalità sinergica: per mantenere sso lo sguardo, muscoli..

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=Impulsi labirintici regolano i movimenti oculari in modo sinergico: contrazione dei
muscoli agonisti ed il rilasciamento degli antagonis

ARCO RIFLESSO VESTIBOLO-SPINALE

Permette di mantenere l’equilibrio riportando il baricentro all’interno della base di


appoggio

Quando il capo è sottoposto ad un’accelerazione lineare si osservano modi cazioni


posturali opportune

-> Automaticamente il cervello modi ca le attività muscolari (es. In autobus che frena
improvvisamente il cervello automaticamente modi ca postura e mi viene da
aggrapparmi)

SISTEMA VESTIBOLARE PERIFERICO


Sistema vestibolare periferico contribuisce all'orientamento spaziale e al
mantenimento di una corretta posizione degli occhi durante i movimenti della testa
Se si alterano queste funzioni:

-VERTIGINE

-INSTABILITA’

-NISTAGMO

Es. Tossicosi alcolica

Tra tutti questi organi di senso l’unico deputato esclusivamente al controllo dell’equilibrio
è quello vestibolare

L’apparato vestibolare è costituito da:

Utricolo-Sacculo) (sensibili ad accelerazioni lineari e


forza di gravità) e 3 Canali Semicircolari (sensibili alle
accelerazioni angolari)

SIGNIFICATO FUNZIONALE DELL’ORGANO


VESTIBOLARE:

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NISTAGMO:

Alterata funzione dei due emisistemi vestibolari (che stabilizzano movimenti oculari)->
provoca comparsa di deviazione coniugata dei globi oculari verso il lato ipofunzionale

Arrivano impulsi diversi dai due vestiboli e si genera il nistagmo

LABIRINTO POSTERIORE:

Deviazioni segnmentario-toniche: non corretto mantenimento della postura (es. Paziente


seduto con occhi chiusi: gli faccio stendere le braccia in avanti e queste braccia iniziano a
spostarsi, il paziente e non si rende conto)

VERTIGINE:

Vertigine: allucinazione di movimento oggettiva o soggettiva

Ci possono essere allucinazioni di tipo vestibolari (="vertigini psicogene", es. Vertigine


guardare da 12° piano) -> in questo persone ci sono organi deputati alle vertigini che
lavorano più degli altri: es. Vista, es. Mal d'auto -> la persona sta male perchè non riesce
a coordinare le varie informazioni che sono comunque alterate se mi sto muovendo

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Sintomi:

-vera vertigine (vertigo)

-pre-sincope

-disequilibrio

-altri tipi di vertigine (es. Cinetosi, di tipo psicologico, oculare quando c'è apparato visivo
che ha alcune problematiche, multisensoriali)

Tipi di vertigine:

• Vertigine oggettiva: senso di rotazione dell'ambiente -> è data da problematiche che


hanno rapida insorgenza ("vertigine improvvisa"). È data da asimmetria funzionale dei
due emisistemi

È quasi sempre di origine periferica e a volte si associa a lesione dei nuclei vestibolari (in
questo caso si associa a altri sintomi neurologici) e assume caratteri di vertigine. A
carattere centrale

È intensa

Ha durata variabile: da minuti ad alcuni giorni


Si associa a disturbi neurovegetativi (nausea, vomito, sudorazione, diarrea)

• Vertigine soggettiva: senso di rotazione sella persona rispetto all'ambiente

• altri disturbi dell'equilibrio: insorgenza lenta o progressiva. È dovuta a patologia


centrale o extravestibolare

Raramente sono molto intensi

Possono essere di durata variabile (da secondi a permanenti)

INQUADRAMENTO CLINICO VERTIGINI

Richiede spesso una collaborazione multidisciplinare

1. Anamnesi

2. Funzioni cardiovascolari:

ECG, polso, PAO e test per ipotensione ortostatica,

auscultazione cuore e vasi collo, Ecocardiogramma, Holter pressorio, EcoDoppler TSA,

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3. Sistema locomotore:

caratteristiche della marcia, motilità articolare, tensione muscolare cervicale

4. Valutazione sistema vestibolare e audiometria

L’anamnesi generale ed otoneurologica è la fase più importante dell’iter diagnostico

1.Epoca di inizio, numero di episodi, ricorrenza

2.Durata di ogni singola crisi acuta e modalità di risoluzione

• Parossistica (qualche decina di secondi)

• Acuta (da 20 minuti a pochi giorni)

• Sub-continua (diversi giorni o settimane anche se non continuativamente)

• Cronica o persistente (continua per periodi prolungati)

Vertigine di tipo periferico vs centrale: si capisce in base ai segni clinici

Vertigine centrale può essere scarsa a livello di vertigine, ma si accompagna ad altri


sintomi quali cefalea, dipoplia, perdita di coscienza -> quando sono presenti questi
segni dobbiamo prendere provvedimenti drastici perchè può avere conseguenze
pericolose (es. Danni cerebrali)

Mentre quando vertigine è molto forte si può stare un po' più tranquilli -> è vertigine
periferica: si può tranquillamente aspettare e capire, non c'è pericolo di vita. Perchè è
sicuro che vertigine periferica se ne andrà vs vertigine centrale può restare perenne

Periferica: se ne va perchè è il cervello a tenere conto d tutte le a erenze e quando non


ha corretta a erenza da vestibolo rispetto ad un altro inizialmente sta male, ma poi
innesca meccanismi di compenso-> non tiene più conto delle a erenze non corrette

Vertigine periferica ha compenso indipendentemente dal fatto che quel vestibolo torni o
meno a funzionare correttamente -> da distorsione periferica si riesce a venirne fuori

Sintomi associati alla vertigine:

-Neurologici: cefalea, parestesie, de cit di forza, disturbi cerebellari Annebbiamento della


vista, fosfeni, astenia, cadute

-Disturbi uditivi: ovattamento, auricolare ed ipoacusia, acufeni,

-Fattori scatenanti: cambiamenti di posizione, passaggio dal clino all’ortostatismo,


coricarsi a letto o cambiare decubito

INQUADRAMENTO CLINICO: NISTAGMO

Nistagmo spontaneo:

-periferico:

-unidirezionale

-occhi si muovono sul piano orizzontale

-ritmico

-inibito dalla ssazione

-assenti altri segni neurologici

-centrale:

-bidirezionale multiplo (non sempre sullo stesso piano)

-rotatorio, verticale

-aritmico

-non inibito da ssazione

-grave instabilità con facili cadute-> problema che sicuramente riguarda il cervello
che non ha avuto possibilità di dominare quella situazione e paziente è caduto vs

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quando c'è vertigine periferica paziente e non cade mai perchè è il cervello che
controlla e trova meccanismi di compenso)

-generalmente presenti altri segni neurologici (cefalea, dipoplia, perdita di


coscienza)

*prova di Romberg e Barret

Riassumendo:

Ny periferico:
•Orizzontale puro od orizzontale

rotatorio

•Unidirezionale, non cambia mai direzione e batte dal lato opposto della lesione

•Si attenua con la ssazione

•Instabilità unidirezionale, ma mantenuta la stazione eretta

•Assenti altri segni neurologici

Ny centrale:
•Tutte le direzioni, anche verticale o rotatorio puro, multidirezionale

•Non si attenua con la ssazione

•Grave instabilità con facili cadute-> vertigini con cadute sono sempre di origine
centrale perchè' c'entra il cervello!!!)

•Generalmente presenti altri segni neurologici (cefalea, diplopia, perdita di coscienza)

Di cile la diagnosi nelle prime 24-48 ore!!

Escludere condizioni a rischio di vita:

-infarto miocardio acuto

-infezioni a cute

-ictus e TIA (=attacco ischemico transitorio-> dura pochi minuti e c'è vertigine quindi
bisogna fare diagnosi di erenziale importante perchè TIA può evolvere in ictus importante
con tempo)

-aritmia cardiaca

-emorragia gastrointestinale

Malattie che possono causare vertigine:

• VPPB

• Neuronite vestibolare

• Malattia di Ménière

• Labirintite

• Fistola perilinfatica


Oltre dei segni clinici, va valutata l'evoluzione temporale della vertigine per fare diagnosi
clinica

Vertigini presenti anche in età infantile (anche se in percentuale minore): sopratutto


vertigine emicranica-> sostituito sintomatologico dell' emicrania è la vertigine

Età adulta:

-prevalenza di vertigine parossistica benigna VPPB

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VPPB: vertigine parossistica benigna

=è la forma più frequente di vertigine

-Benigna-> perchè vertigini possono scomparire nel tempo

-Fastidio che danno è circoscritto a circa 1 minuto

Vertigine è provocata dai movimenti del capo (es. Persona normalmente girandosi nel
letto avverte vertigine)

-È provocata daigli otoconi presenti nei canali semicircolari che is staccano dalla
posizione che occupano e vanno a muoversi provocando vertigine (=Causata dalla
presenza di otoliti staccatisi dalla macula dell’utricolo all’interno dei canali semicircolari)

-può essere idiopatica o più raramente post traumatica: dovuta a traumi, di tipo cranico,
ma anche sportivi minori, colpo di frusta

-si risolve spontaneamente o tramite delle manovre riabilitative che accelerano la


scomparsa della sintomatologia ("manovre liberatorie")

-Elevata tendenza alla recidiva, soprattutto negli anziani

Sono vertigini che spesso vengono diagnosticate anche


liberalmente, il paziente riferisce al medico che la vertigine è
comparsa quando muoveva il capo

Sono squilibri che molto spesso hanno origine vascolare

La diagnosi di VPPB è diagnosi che ha una sovrastima e


soprattutto è diagnosi che molto spesso espone paziente ad
una super cialità di indagini con la pericolosità che non venga
trovata una causa sottostante molto più pericolosa-> non
bisogna pensare solo e subito a VPPB quando paziente dice di
avere vertigini

Vertigine: sintomo che fa paura al paziente perchè toglie


capacità di muoversi e di essere indipendente

Quando persona ha vertigine tende di rimanere immobile


perchè se si muove ha paura che si manifesti il sintomo

Mentre è proprio il movimento che riabilita la vertigine perchè


si mettono in moto meccanismi di compenso ("manovre
liberatorie")

Vertigine è sintomo per cui non si viene più ricoverati perchè


medicina ha fatto passi avanti

VERTIGINE EMICRANICA

Emicranie che vengono a provocare vertigine, ma che sono non dovute a squilibrio di tipo
vestibolare periferico, ma ad una problematica di tipo vascolare con de cit secondario del
vestibolo

Dura al massimo una giornata, ma solitamente 7-8 ore

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NEVRITE VESTIBOLARE O VESTIBOLOPATIA
IMPROVVISA

Grave crisi vertiginosa che si manifesta improvvisamente (esordio improvviso) e che dura
24 ore e si accompagna a nausea e vomito

*tempo di durata della vertigine ci instrada sul tipo della patologia e sulla diagnosi

-Grave di coltà nel mantenere stazione eretta con atassia nella marcia (camminare a
gambe aperte)

-Non è accompagnata da ipoacusia (ad eccezione se è accompagnata dal nevrite del


nervo cocleare)

-Presenza di nistagmo spontaneo orizzontale, unidirezionale, nei primi gg

-Otoscopia normale -

-Assenza di altri segni e sintomi neurologici

= è il quadro tipico di una vertigine periferica

-unilaterale: Decubito a letto sul anco dell’orecchio sano

Il paziente ha meno vertigine se sta fermo e disteso con l’orecchio colpito verso
l’alto

Lateropulsione in Romberg verso il lato dell’orecchio leso

- deviazione nella marcia

- deviazioni segmentario-toniche

guarisce per e etto del compenso centrale, tuttavia il 20% dei pazienti lamenta aun
persistente disequilibrio con oscillopsia ed atassia soprattutto al buio (senso questi 20%
hanno problemi a livello cerebrale che impediscono il compenso)

-bilaterale: più raramente

Ma sintomi più importanti e invalidanti. Il compenso averrà ma a spese di una iper


valutazione di tutti gli altri sensi (vista, tatto, udito, apparato muscolo-scheletrico).
Questi pazienti se sono al buono avranno moltissimi problemi

Cause delle forme bilaterali:

•Ototossicità, alcool. solventi, sostanze stupefacenti, esiti di meningite

EZIOLOGIA:

-VIRALE (herpes simplex)

-VASCOLARE (ischemica: perché apparato vestibolare è molto periferico quindi può


essere soggetto a ischemia molto facilmente)

-TOSSICA (tossicosi di tipo alimentare)

-forma idiopatica (non si riesce a trovare causa)

Cause principali in base all'età:

Giovani: virale e tossica

Anziani: vascolari

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LABIRINTITE POST-TRAUMATICA

Traumi che prendono il cranio: lesioni a livello dell'apparato vestibolare con conseguente
sintomatologia vertiginosa

LABIRINTITE INFETTIVA

Es. Migrazione di batteri da otite media-> penetrano nella nestra rotonda a livello
dell'orecchio interno e quindi del vestibolo

MALATTIA DI MENIERE

Comprende tutti i segni clinici propri audiologici: TRIADE SINTOMATOLOGICA

-ipoacusia uttuante

-vertigini

-acufeni

*Attacchi periodici

Causa=idrope (aumento pressione) endolinfatica (dei liquidi presenti nell'orecchio) =


distensione del labirinto membranoso

Ha insorgenza acuta e durata che va da 15 minuti alle 2-3 ore


Pz sta molto male, non sente e ha vertigine periferica (violenta)

Patogenesi:

-ridotta capacità di eliminare perilinfa


Da cosa è causato?

-disturbo vascolare?

-ostruzione del dotto-endolinfatico?

-disfunzione del sacco endolinfatico?

Attualmente si tende a dare maggiore causa ad un difetto di riassorbimento dovuto a


spasmo di tipo venoso, dei vasi che raccolgono->creano ingorgo di liquido e quindi
distensione degli stessi vasi

(Elenco sono tutte possibilità, non se ne è certi)

-infezioni: batteriche, virali

-disturbo immunitario

-alterazione genetica

-malformazione dell'orecchio interno

-aumentata produzione di endolinfa, perchè


-Iperassunzione idrica -> è stato assodato che non può essere

-Stress-> cause che molto spesso viene chiamata in causa Incide sulla sistema
vascolare alterando il riassorbimento venoso

Frequenza delle crisi può essere molto diversa a seconda del paziente (anche 1
volta l'anno)-> solitamente maggior frequenza in quei pazienti che hanno paura di
questa malattia, stress ecc..tale è la paura che avvengano queste vertigini che le
persone stanno sempre in ansia ("gatto che si morde la coda")

-condizioni climatiche

-traumi

-interventi sull'orecchio

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Cosa è più fastidioso tra la triade sintomatologia?

Le acufeni permangono anche nei periodi intercrisi

Vertigine scompare nelle fasi di intercrisi e nel tempo tende a sparire perchè fenomeni di
compenso prevalgono

Ipoacusia: inizialmente scompare, ma con aumentare del tempo le cellule iniziano ad


avere so erenza costante e ipoacusia diventa neurosensoriale

Storia naturale malattia:

Malattia compare nella seconda decade di vita e compare nella quinta decade di vita

Dopo quinta decade: rimane ipoacusia e le acufeni. Rarissimamente rimane la vertigine

Meniere descrisse questa malattia come "la vertigine scompare quando l'orecchio muore"

Rimane ipoacusia neurosensoriale sulle stesse frequenze cioè attorno ai 40-50 dB), è raro
che avviene degenerazione dell'ipoacusa (paziente non diventa anacusico)

-> pazienti si sottopongono a


impianto cocleare

Diagnosi: malattia meniere:

-possibile:

-probabile:

-de nita:

-certa: segni clinici + reperto


istopatologico

All'inizio sordità è: gra co

Ipoacusia neurosensoriale
prevalente sui toni gravi e
assente su quelli acuti

Alla base della terapia medica c'è la dieta iposodica (privo di sale) per diminuire ritenzione
di liquidi + farmaci vasodilatatori + usare cortisone perchè ha compente anti ogistica e
può ripristinare un corretto funzionamento a livello vasale (dei microvasi dell'orecchio) +
spiegare genesi al pz-> se buona collaborazione ta medico e paziente c'è migliore
prognosi

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Ad ogni comparsa di vertigini il paziente va in pronto soccorso dove riceve cortisone e
diuretico -> ma crisi di Meniere passa indipendentemente dalla terapia quindi non ha
senso andare sempre in ospedale

Paziente di sente "malato" perchè riceve terapia, ma in questo caso non serve ->
paziente si sente ammalto, gli fa paura, ansia, stress-> riacutizzazione delle crisi

*grossa componente emotiva comporta questa malattia

Alcuni trattamenti possono essere di tipo chirurgico perchè richiesti dal pz che non vuole
più alcuna crisi

FISTOLA PERILINFATICA

-> buco tra orecchio medio e interno causato da (orecchio medio e interno sono in
continuità a livello di nestra ovale e rotonda con fuoriuscita di perilinfa):

-otiti

-traumi (anche barotrauma, oltre che sub anche starnuto forte. Voli aerei, vomito, starnuti)

-colesteatoma

-iatrogeno (post stapedectomia)

Continuità tra orecchio medio e interno-> comparsa di vertigine periferica

Sopratutto provocati dall'attività sica (quando c'è aumento della pressione)

Possono essere compagnate da sintomi cocleare: ipoacusia e acufeni

Quadro clinico:

• andamento temporale: sintomi ad insorgenza acuta o subdola con aumento di intensità


nell’arco della giornata ed esacerbati da attività sica

• sindrome armonica periferica

• disequilibrio

• sintomi cocleari (80%): acufeni e ipoacusia percettivi sulle basse frequenze; talvolta
mista (coinvolgimento catena ossiculare)

Diagnosi: tramite test, ma con la comparsa di imaging (tc e RMN) sono stati quasi
abbandonanti

LABIRINTITE o FISTOLA LABIRINTICA

Infezione di origine batterica, virale, micotica, degli spazi e delle strutture membranose di
coclea e labirinto vestibolare

Sintomi:

• vertigine: sindrome vestibolare armonica

• ipoacusia-anacusia monolaterale

• otoscopia: OMA - colesteatoma

• febbre, compromissione generale

Complicanze:

• meningite

• encefalite

• ascesso cerebellare

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Eziologia:

• Virale

• Batterica

• Post-traumatica

• Post-chirurgica

È una progressiva invasione di origine batterica -> è un'evoluzione negativa di


un'intenzione

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