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Primo nucleo tematico

Gli organi dell’apparato respiratorio


Percorso di potenziamento-orientamento
“BIOLOGIA CON CURVATURA BIOMEDICA”
Seconda annualità
Prof.ssa Francesca Torretta
Le funzioni dell’apparato respiratorio
Per svolgere le proprie funzioni, le cellule
consumano di continuo ossigeno (O2).
L’ossigeno è essenziale per la respirazione cellulare,
il complesso di reazioni di ossidazione del glucosio e
di altre molecole organiche, che ha sede nei
mitocondri e che produce energia in forma di ATP.
Le reazioni del metabolismo cellulare sviluppano
diossido di carbonio (CO2) come prodotto di scarto.
Quest’ultimo deve essere rapidamente espulso
dall’organismo, in quanto il suo accumulo produce
acidità che può risultare tossica per le cellule.
L’apparato respiratorio provvede ad assicurare in
modo rapido ed efficiente gli scambi gassosi (O2 e
CO2 ) tra l’organismo e l’ambiente esterno.
Le tre fasi della respirazione polmonare
L’intero processo degli scambi gassosi nell’organismo avviene in tre passaggi:
1. la ventilazione polmonare 2. la respirazione esterna 3. la respirazione interna
o respirazione generale è lo scambio di gas che avviene tra è lo scambio di gas tra il sangue
è il flusso d’aria in entrata e in l’aria degli alveoli polmonari e il dei capillari sistemici e le cellule
uscita dai polmoni sangue dei capillari polmonari del corpo.
Gli organi dell’apparato respiratorio: suddivisione strutturale

vie aeree
Dal punto di vista anatomico superiori
l’apparato respiratorio può
essere suddiviso in due parti:
•Le vie aeree superiori: che
comprendono il naso, la
faringe e la laringe vie aeree
•Le vie aeree inferiori: che inferiori
includono la trachea, i
bronchi e i polmoni.
Gli organi dell’apparato respiratorio: suddivisione funzionale

Dal punto di vista fisiologico l’apparato respiratorio è


costituito da due tratti specializzati per la diversa funzione:

• La porzione di conduzione: è costituita da una serie di


cavità e canali interconnessi che conducono l’aria
all’interno del corpo (naso, faringe, laringe, trachea,
bronchi, bronchioli e bronchioli terminali)

• La porzione respiratoria: comprende i tessuti polmonari


dove avviene lo scambio dei gas col sangue (bronchioli
respiratori, dotti alveolari, sacchi alveolari e alveoli)
Le branche della medicina che si occupano
dell’apparato respiratorio:

L’OTORINOLARINGOIATRIA LA PNEUMOLOGIA
Si occupa della diagnosi e del Si occupa della diagnosi e del
trattamento delle malattie di trattamento delle malattie
orecchio, naso e gola polmonari
Le vie aeree superiori: il naso
Il naso esterno
• consiste di osso e cartilagine ricoperti di
pelle e tappezzati internamente da una
membrana mucosa
• presenta due aperture dette narici.

Le cavità o fosse nasali


• sono separate da una lamina verticale osteocartilaginea detta setto nasale (lamina
perpendicolare dell’osso etmoide, vomere e porzione cartilaginea)
• comunicano posteriormente col rinofaringe tramite due aperture dette coane.
Il naso
•Dalla parete laterale di ciascuna fossa nasale
sporgono tre formazioni in rilievo sostenute da
lamine ossee dette conche nasali o cornetti o
turbinati (superiore, medio, inferiore) che
consentono la formazione di tre depressioni
dette meati.
•Nei meati si trovano gli sbocchi di cavità ossee
dette seni paranasali.
•Nel meato superiore sbocca il seno sfenoidale;
nel meato medio si aprono il seno mascellare e il
seno frontale; il meato inferiore riceve lo sbocco
del condotto naso-lacrimale che mette in
comunicazione le cavità orbitaria e nasale.
I seni paranasali
I seni paranasali (frontale,
sfenoidale, mascellare ed
etmoidale) sono quattro paia di
cavità situate attorno al naso,
all'interno delle ossa facciali,
ricoperte da mucose che servono
a umidificare e riscaldare l'aria
inalata.
Sintomi
I seni paranasali sono collegati alla
cavità nasale attraverso piccoli orifizi
chiamati osti.
Questi vengono facilmente ostruiti a
causa di infiammazioni allergiche o
del comune raffreddore, ostacolando il
normale drenaggio del muco.
L'infiammazione delle mucose dei seni
porta allo sviluppo di una patologia
molto diffusa, la sinusite.
Mal di testa
La rinoplastica

È una procedura chirurgica che consente di


modificare la forma del naso esterno.
Oltre che per ragioni estetiche, viene
effettuata in caso di fratture nasali o
deviazioni del setto nasale.
L’ipertrofia dei turbinati
Alcuni soggetti presentano un aumento
di volume dei turbinati che impedisce la
normale respirazione nasale.
Il paziente, in questo caso, riferisce
ostruzione nasale con respirazione a
bocca aperta, conseguente secchezza
delle fauci e possibile russamento
notturno.
Trattamento: chirurgico tradizionale o
laser.
Le funzioni delle strutture nasali

Le strutture nasali interne


hanno diverse funzioni:
•Filtrazione, riscaldamento e
umidificazione dell’aria inspirata
•Rilevamento degli stimoli
olfattivi
•Modulazione delle vibrazioni
dei suoni espressivi
Il percorso dell’aria nella cavità nasale
• Quando l’aria entra nelle narici incontra una fitta
peluria che intrappola le particelle di polvere più
grossolane (filtrazione).
• La cavità nasale e le conche nasali sono rivestite
da mucosa fittamente irrorata da capillari il cui
sangue serve a riscaldare l’aria inspirata.
• La mucosa nasale è formata da cellule di epitelio
cilindrico ciliato pseudostratificato e da cellule
caliciformi che secernono muco per umidificare
l’aria inalata e per depurarla intrappolando
particelle estranee.
La mucosa nasale
• Le ciglia convogliano il muco carico di residui
verso la faringe, dove viene deglutito.
La funzione olfattiva
Nella parte superiore delle cavità nasali si trovano i recettori olfattivi
che rivestono i meati superiori e il setto adiacente permettendo la
percezione degli odori (epitelio olfattivo).
Le vie aeree superiori: la faringe
• La faringe (gola) è un condotto muscolare
imbutiforme comune agli apparati respiratorio e
digerente.
• Oltre ad essere una via di transito per aria e cibo,
ospita le tonsille faringee, organi linfoghiandolari
con funzione antinfettiva e immunitaria.
• In realtà le tonsille si trovano in diverse zone del
cavo orale e della gola: le tonsille faringee sono
dette adenoidi.
La faringe
La faringe può essere suddivisa in tre
porzioni:
• La porzione inferiore, in continuità
con la laringe, è la laringofaringe
che si collega anche con l’esofago.
• La porzione intermedia è
l’orofaringe.
• La parte superiore detta rinofaringe
( o nasofaringe) è collegata alle due
coane e si collega anche all’orecchio
medio tramite le tube di Eustachio.
Le tube o trombe di
Eustachio
Devono il nome all’anatomista del XVI secolo
Bartolomeo Eustachi che le descrisse per
primo.
La loro funzione è triplice:
• consentono il passaggio di aria dalla faringe
verso l’orecchio medio, permettendo la
corretta compensazione della pressione ai
due lati della membrana timpanica per una
buona funzionalità uditiva
• drenano le secrezioni (muco) del cavo
timpanico verso la faringe, per la loro
eliminazione
• evitano il passaggio di agenti patogeni
all'orecchio medio dalla faringe (uno dei
principali veicoli di germi, in quanto via di
transito per cibo e aria).
La laringe
•La laringe è un organo cavo a forma di piramide triangolare, costituito di
cartilagine rivestita di mucosa, che connette la faringe alla trachea.
•A differenza della faringe, un organo prevalentemente muscolare, è costituita
da otto cartilagini rigide, tra cui:
•La cartilagine tiroidea, forma la parete
anteriore della laringe, più pronunciata nei
maschi a causa dell’influenza degli ormoni
androgeni durante la pubertà, è detta
«Pomo di Adamo».
•Le cartilagini aritenoidi si ancorano alle
corde vocali e ai muscoli faringei.
• La cartilagine cricoide è un anello
cartilagineo connesso con la prima
cartilagine tracheale.
L’epiglottide
•È una lamina di cartilagine
elastica ricoperta da epitelio
presente nella laringe.
• Durante la deglutizione
l’epiglottide si abbassa
chiudendo l’ingresso della
laringe, in modo da impedire
che il cibo transiti nelle vie
respiratorie.
Le manovre di disostruzione La manovra prende il
nome dal medico
Se durante la deglutizione si verifica un errato statunitense Henry Jay
funzionamento dell’epiglottide, il cibo non si dirige Heimlich, che per primo
verso l’esofago ma verso la trachea, ostruendo le la descrisse nel 1974.
vie respiratorie.
Di norma per liberare le vie aeree è sufficiente
qualche colpo di tosse.
In caso di soffocamento invece occorre una
repentina manovra di disostruzione.
• Utilizzando le mani si esercita una pressione
sotto il diaframma
• Si determina in tal modo la compressione
dei polmoni provocando una pressione su
qualsiasi oggetto si trovi nella trachea, con lo
scopo di determinarne l'espulsione
La laringe è l’organo della fonazione
•Nella porzione mediana della laringe, detta
glottide, si trovano le corde vocali.
•Si tratta di due lamine di tessuto elastico che
vibrano producendo suoni quando sono
attraversate dall’aria diretta dai polmoni verso
l’esterno.
•Le corde vocali maschili e femminili hanno
diversa lunghezza e spessore: ciò causa una
differenza nel tono della voce.
• Le voci maschili sono più basse a causa delle
corde più lunghe e più spesse. Sopra le corde vocali vere, si trova un paio di
pieghe della mucosa dette corde vocali false,
•I bambini sino alla pubertà hanno corde vocali che trattengono l’aria contro la pressione nella
sottili e molto più corte di quelle dei adulti (voci cavità toracica.
bianche).
Le vie aeree inferiori: la trachea
•È un condotto tubulare posto
davanti all’esofago
• a sua parete è sostenuta da 16 -20
anelli di cartilagine a forma di C
impilati l’uno sull’altro, ricoperti da
una mucosa di epitelio ciliato
cilindrico pseudostratificato
• la parte posteriore di ciascun anello
è costituita solo da una membrana
muscolare a contatto con l’esofago
che, in tal modo, può espandersi
durante il passaggio del cibo.
I bronchi
La trachea si biforca a livello della quinta vertebra
toracica, dando origine ai bronchi principali
destro e sinistro, i quali a loro volta si
suddividono in ramificazioni di calibro sempre
minore formando l’albero bronchiale.
• I bronchi principali sono sostenuti
da anelli incompleti di
cartilagine e sono ricoperti
internamente da epitelio ciliato
cilindrico pseudostratificato.
• Man mano che il diametro dei
bronchi diminuisce, gli anelli di
cartilagine vengono sostituiti da
lamine cartilaginee che
scompaiono del tutto nei
bronchioli.
• Via via che la componente cartilaginea diminuisce, nei bronchi
aumenta la muscolatura liscia, costituita da fascetti disposti a
spirale che circondano la parete.
• La contrazione e il rilassamento del tessuto muscolare liscio
modificano la resistenza al flusso d’aria:

quando l’organismo necessita di un maggior apporto di ossigeno

la muscolatura liscia si rilassa

i bronchi si dilatano

aumenta il flusso d’ aria in entrata


Alcune sostanze possono far Muscolatura
contrarre la muscolatura liscia liscia rilassata
Muscolatura
liscia contratta
producendo broncocostrizione,
una parziale occlusione delle vie
respiratorie tipica dell’asma
bronchiale.
•I bronchi e i bronchioli sono rivestiti
internamente da cellule epiteliali
ciliate intercalate a cellule caliciformi
mucipare.
• Il muco ricopre l’epitelio e trattiene le
particelle estranee entrate con l’aria.
• Il movimento delle ciglia vibratili crea
una corrente che spinge il muco e le
particelle che contiene verso la faringe
dove vengono deglutiti.
I polmoni
• Sono due organi spugnosi posti
nella cavità toracica e separati
da uno spazio detto mediastino
occupato dal cuore e da altre
strutture (esofago, timo, trachea
e bronchi principali, dotto
toracico, aorta e altri vasi).
• Hanno un peso medio di 0,6 kg.
• Il loro volume è occupato
principalmente da aria.
La pleura
• Ciascun polmone è avvolto da una sottile
membrana sierosa a doppio strato detta
pleura.

• Lo strato più esterno ancorato alla parete


della cavità toracica e al diaframma è
chiamato pleura parietale.

• Lo strato più interno, adeso ai polmoni, si


chiama pleura viscerale.
La pleurite è l’infiammazione acuta o cronica
• Tra la pleura parietale e la viscerale è della pleura, spesso causata da un’infezione virale o
presente la cavità pleurica contenente un batterica.
velo di liquido pleurico lubrificante secreto È percepita come un forte dolore al petto, provocato
dalle membrane che ne facilita lo dallo strofinio della duplice membrana infiammata
ogni volta che i polmoni si espandono per respirare.
scorrimento durante la respirazione.
Lo pneumotorace
È una condizione patologica dovuta alla presenza di aria
all'interno della cavità pleurica, che determina il collasso del
polmone con gravi disturbi della respirazione e forte
dolore durante l'atto respiratorio.

Si possono identificare diversi tipi di pneumotorace:


1.Pneumotorace spontaneo primario: frequente nei
giovani, nei quali il collasso del polmone può comparire
all’improvviso, senza un preciso motivo.
2.Pneumotorace spontaneo secondario: colpisce soggetti
con malattie polmonari (es. enfisema, fibrosi cistica).
3. Pneumotorace traumatico: frutto di lesioni traumatiche,
come fratture delle costole, tagli o fori di proiettile.
• I polmoni si estendono dal diaframma fino circa
alle clavicole, anteriormente si appoggiano alle
costole.
• La parte inferiore di ciascun polmone si chiama
base, quella superiore apice.
• Sono organi pari ma asimmetrici: il polmone
sinistro è più piccolo rispetto al destro per la
presenta della fossa cardiaca.
• Il polmone sinistro è diviso in due lobi,
superiore e inferiore, da un solco detto scissura
obliqua.
• Il polmone destro presenta due scissure
(orizzontale e obliqua) che lo dividono in tre
lobi: superiore, medio e inferiore, ogni lobo
ospita un bronco secondario (bronco lobare).
•Ciascun lobo polmonare è diviso in
porzioni più piccole (zone) rifornite da
un bronco terziario.
•Una ulteriore suddivisione delle zone
produce piccoli compartimenti
chiamati lobuli polmonari ciascuno
contenente:
- arteriole
- venule
- vasi linfatici
- 5-7 bronchioli terminali.
•Ogni bronchiolo terminale si
suddivide in ramificazioni
microscopiche chiamate bronchioli
respiratori, a loro volta ramificati in
diversi dotti alveolari.
•I dotti alveolari terminano in
grappoli di piccole sacche detti sacchi
alveolari costituite dagli alveoli.
Struttura degli alveoli polmonari
Ogni alveolo:
• ha un diametro di 0.1-0.2 mm
• è circondato da una fitta rete di capillari sanguigni
• è collegato agli alveoli adiacenti da pori alveolari
La sottile parete alveolare che permette gli scambi
gassosi per diffusione è formata da epitelio squamoso
semplice costituito da:
• cellule alveolari
• cellule ghiandolari che secernono il liquido alveolare
che mantiene umida la superficie di contatto fra
cellule e aria e contiene il surfactante, una miscela di
fosfolipidi e lipoproteine che riduce la tendenza degli
alveoli a collassare
• macrofagi alveolari, fagociti che rimuovono dallo
spazio alveolare polveri sottili e detriti.
La membrana respiratoria
I polmoni contengono circa 300 milioni di
alveoli per una superficie respiratoria media di
70 m2 (40 volte la superficie esterna del
corpo).
Il passaggio per diffusione dei gas fra sangue e
spazi alveolari avviene attraverso il sottile
spessore (solo 0,5 micron) della membrana
respiratoria, formata dai seguenti strati:
• Epitelio della parete alveolare
• Lamina basale dell’epitelio alveolare
• Lamina basale dell’endotelio del capillare
• Endotelio del capillare

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