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La ventilazione polmonare
la ventilazione polmonare è consentita dall’azione dei muscoli respiratori: il diaframma e i muscoli intercostali, essa
comprende due fasi. L’inspirazione quando l’aria entra nei polmoni e l’espirazione quando l’aria esce dai polmoni.
L’inspirazione inizia con la contrazione del diaframma che si appiattisce e si abbassa espandendo la cavità toracica questo
movimento provoca l’aumento del volume dei polmoni.la contrazione del diaframma è responsabile del 75% dell’aria che
inspiriamo.in seguito si contraggono i muscoli intercostali esterni che trascinano le coste verso l’alto e verso l’esterno
ampliando ulteriormente il torace.quando i polmoni espandono durante l'inspirazione l’aria che si trova a loro interno si
trova occupare un volume maggiore.l’espirazione ha inizio quando il diaframma e i muscoli intercostali esterni si
rilasciano a causa del ritorno elastico della parete toracica e dei polmoni che tendono a ritornare alle condizioni iniziali
dopo essere stati stirati.
L’espirazione diventa attiva grazie all’azione dei muscoli intercostali interni.questi muscoli diminuiscono il volume della
cavità toracica premendo le coste basse verso l’interno e incrementando la quantità di aria espirata.se la cavità toracica
viene perforata si verifica uno pneumotorace c’è un accumulo di aria nella cavità pleurica.
I volumi polmonari
I polmoni si sono evoluti nei primi vertebrati partendo da sacchi aeriferi Che si erano originati da diramazioni del tratto
digerente. I polmoni mantengono una forma simile a sacchi a fondo cieco e dato che non possono mai essere
completamente vuoti i fisiologi suddividono i volumi d’aria che i polmoni possono contenere.
il volume corrente è la quantità d’aria che viene immobilizzata durante un normale atto respiratorio.
il volume di riserva inspiratorio è il volume d’aria che si può ancora introdurre dopo una inspirazione normale
il volume di riserva espiratorio corrisponde alla quantità massima d’aria che può essere espulsa forzatamente dopo
un’espirazione a riposo.
il volume residuo è l’aria che rimane nei polmoni dopo un’espirazione forzata.
La spirometria è il test più comune per misurare il volume di aria inspirata ed espirata. La capacità respiratoria
corrisponde alla somma di più volumi, la capacità vitale e quella polmonare.
la capacità vitale corrisponde alla somma del volume corrente del volume di riserva espiratoria e del volume di riserva
espiratoria, costituisce la massima quantità di aria che un individuo può mobilizzare partendo da un’espirazione forzata e
arrivando a un’espirazione forzata.nelle donne è di circa 3200 ml negli uomini 4800 ml.
la capacità polmonare corrisponde alla capacità vitale più il volume residuo cioè al massimo volume di aria che può
essere contenuta dai polmoni e oscilla tra i 4200 e 6000 ml.
Con il termine ventilazione polmonare si intende la quantità di aria che entra nei polmoni in un minuto e che corrisponde
al prodotto della frequenza respiratoria per il volume corrente.