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180 158
149
116
120 100 97
mmHg
60 40 40
0
Atmosfera Trachea Alveoli Aria Sangue Sangue Tessuti
espirata arterioso venoso
60
46 46
40 40
32
mmHg
0,3 0,3
0
Atmosfera Trachea Alveoli Aria Sangue Sangue Tessuti
espirata arterioso venoso
Dipendenza delle pressioni alveolari di O2 e CO2
dalla ventilazione alveolare
Efficienza della diffusione attraverso la
membrana respiratoria
Lo scambio di gas a livello della membrana respiratoria è
efficiente per le seguenti cinque ragioni:
• Le differenze nelle pressioni parziali sui due lati della
membrana sono significative
• Le distanze percorse dai gas nel processo di diffusione
sono brevi
• I gas sono solubili nei lipidi
• L'area totale di scambio è ampia.
• Flusso di sangue e flusso d'aria sono coordinati. il
flusso ematico è maggiore attorno agli alveoli con i
valori di pO2 più elevati
ASSUNZIONE DEI GAS NEL SANGUE E
LORO TRASPORTO A DESTINAZIONE
• l’O2 e il CO2 hanno una solubilità limitata nel plasma sanguigno; per
esempio, 100 ml di plasma assorbono circa 0,3 ml di O2
• La limitata solubilità di questi gas è un problema, perché i tessuti
periferici necessitano di maggiori quantità di O2 e producono più
CO2 di quanto il plasma ne può assorbire e trasportare.
• Il problema è risolto dai globuli rossi, che prelevano molecole di O2
e CO2 in soluzione dal plasma e le legano (nel caso dell'O2) o le
usano per produrre composti solubili (nel caso del CO2). Poiché
queste reazioni rimuovono gas in soluzione dal plasma, nuovo gas
può diffondere nel sangue senza mai raggiungere un equilibrio. Il
punto chiave in queste reazioni è che esse sono temporanee e
completamente reversibili: quando le concentrazioni plasmatiche
di O2 o CO2 sono elevate, le molecole in eccesso sono assunte dai
globuli rossi; quando le concentrazioni plasmatiche iniziano a
scendere, i globuli rossi liberano le proprie riserve
TRASPORTO DELL'OSSIGENO
• 100 ml di sangue che lasciano i capillari alveolari portano con sé
circa 20 ml di ossigeno; di questa quantità, solo 0,3 ml (1,5%) circa
sono in soluzione, il rimanente (98,5%) è legato alle molecole di
emoglobina (Hb) e, specificamente, agli ioni ferro posti al centro
delle unità eme. Una molecola di emoglobina è formata da quattro
subunità proteiche globulari ciascuna contenente una unità eme;
ciascuna molecola di emoglobina può quindi legare quattro
molecole di O2 e formare ossiemoglobina
• Questo legame è reversibile e può essere riassunto nei termini:
Ciascun globulo rosso contiene circa 280 milioni di molecole di
emoglobina; poiché una molecola di emoglobina contiene quattro
unità eme, ciascun globulo rosso è potenzialmente in grado di tra
sportare più di un miliardo di molecole di O2
• La percentuale di unità eme che, in un dato momento, lega
molecole di O2 è detta saturazione dell'emoglobina. Se
tutte le molecole di emoglobina nel sangue fossero
completamente cariche di O2 , la saturazione sarebbe del
100%; se, in media, ogni molecola di emoglobina legasse
due molecole di O2 , la saturazione sarebbe del 50%.
• la conformazione e le proprietà funzionali di una proteina
possono cambiare in funzione di variazioni nell'ambiente
che la circonda. L'emoglobina non fa eccezione: ogni
variazione nella sua conformazione influenza il legame
dell'O2. In condizioni normali i fattori ambientali più
importanti che influiscono sull'emoglobina sono:
• la pO2 del sangue
• il pH del sangue
• la temperatura del sangue
• l'attività metabolica all'interno dei globuli rossi
Emoglobina e pO2
• La curva di saturazione dell'emoglobina con l'O2, o curva di
dissociazione dell'ossigeno dall'emoglobina, è un grafico che mette
in rapporto la saturazione dell'emoglobina e la pressione parziale di
O2
• Il legame e la dissociazione dell'ossigeno dall'emoglobina
rappresentano una tipica reazione reversibile, all'equilibrio, le
molecole di ossigeno si legano all'eme con la stessa velocità con cui
altre molecole di ossigeno se ne dissociano
• Se si aumenta la pO2 la reazione si sposta verso destra e più
ossigeno si lega all'emoglobina; se si diminuisce la pO2 la reazione si
sposta a sinistra e più ossigeno viene rilasciato dall'emoglobina. Il
grafico che esprime questa relazione è una curva piuttosto che una
retta, perché la conformazione della molecola di Hb varia
leggermente ogni qualvolta una molecola di ossigeno vi si lega e
questo cambia la sua affinità di legame per la successiva molecola di
ossigeno: la prima molecola di ossigeno che si lega all'emoglobina
rende più facile il legame della seconda e così via
• Poiché ciascuna molecola di ossigeno in arrivo aumenta
l'affinità dell'emoglobina per la successiva, la curva di
saturazione prende la forma illustrata nella figura
• La pendenza della curva è modesta finché la prima
molecola di ossigeno si lega alla proteina, quindi aumenta
rapidamente e infine si appiana quando la saturazione è
vicina al 100%.
Emoglobina e pH
• Quando il pH cala, la conformazione della molecola
di emoglobina si modifica e ne risulta un più facile
rilascio delle molecole di O2 cosicché la pendenza
della curva di saturazione dell'emoglobina cambia:
la saturazione diminuisce
• Ad esempio, ad una pO2 di 40 mm Hg la molecola
di emoglobina rilascia il 15% in più di ossigeno a
pH 7,2 che a pH 7,4. Questo effetto del pH sulla
curva di saturazione dell'emoglobina è detto
effetto Bohr.
• Il CO2 è il composto principalmente responsabile dell'effetto Bohr:
Quando CO2 diffonde nel sangue, passa rapidamente all'interno dei
globuli rossi; qui, un enzima detto anidrasi carbonica catalizza la
reazione fra CO2 e molecole d'acqua: Il prodotto di questa reazione
enzimatica, H2C03 (acido carbonico) si dissocia in uno ione idrogeno
(H+) e in un o ione bicarbonato (HC03-).
• La velocità di formazione dell'acido carbonico dipende dalla
quantità di biossido di carbonio in soluzione e questa, a sua volta,
dipende dalla pCO2 come detto in precedenza
• Quando la pCO2 cresce, la reazione procede da sinistra a destra e la
velocità di formazione dell'acido carbonico aumenta; gli ioni
idrogeno così prodotti diffondono fuori dai globuli rossi e il pH del
plasma diminuisce. Quando la pCO2 diminuisce, la reazione procede
da destra a sinistra e allora ioni idrogeno diffondono nei globuli
rossi aumentando così il pH del plasma
Emoglobina e temperatura