Sei sulla pagina 1di 30

Primo nucleo tematico

Gli scambi gassosi e


il trasporto dei gas respiratori
Percorso di potenziamento-orientamento
“BIOLOGIA CON CURVATURA BIOMEDICA”
Seconda annualità

Prof.ssa Francesca Torretta


Le funzioni dell’apparato respiratorio
L’apparato respiratorio provvede ad assicurare in modo rapido
ed efficiente gli scambi gassosi tra il nostro organismo e l’aria.
Composizione dell’aria
L’aria è una miscela di gas in cui ciascun componente contribuisce alla
pressione totale.
La pressione atmosferica
A livello del mare si registra una pressione atmosferica di 1 atm (circa 1
kg/cm2) sufficiente a bilanciare una colonna d’acqua alta circa 10 m o una
colonna di mercurio (Hg) alta 760 mm.

4
Le miscele gassose
La pressione totale esercitata da una miscela gassosa, come l’aria, è uguale alla
somma delle pressioni parziali dei singoli gas che la compongono (legge di Dalton).
Ptotale = p1 + p2 + p3 + …

La pressione parziale è la
pressione esercitata da
ciascun gas costituente una
miscela, in assenza degli altri.
Diffusione e pressioni parziali
La pressione parziale di ogni gas è proporzionale alla sua concentrazione.

I valori delle pressioni parziali sono


molto importanti perché ciascun gas
presente nell’organismo tende a
diffondere dalle aree in cui la sua
pressione parziale è maggiore a
quelle in cui è minore.
Gli scambi gassosi nell’organismo avvengono in due fasi distinte:

Nella respirazione esterna


lo scambio di gas avviene tra l’aria
degli alveoli polmonari e il sangue
dei capillari polmonari.

Nella respirazione interna


lo scambio di gas avviene tra il
sangue dei capillari sistemici e le
cellule del corpo.
La respirazione esterna o
scambio gassoso polmonare
P O2 = 105 mmHg
Consiste : P CO2 =

• nella diffusione di O2 dall’aria alveolare


40 mmHg

(P= 105 mmHg) al sangue circolante nei P CO2 = P O2 =


capillari polmonari (P= 40 mmHg) 45 mmHg 40 mmHg

• nella diffusione di CO2 nella direzione


opposta, dal sangue dei capillari polmonari
(P= 45 mmHg) all’aria alveolare (P=40 mmHg)
Ogni gas diffonde in modo indipendente
In tal modo il sangue deossigenato giunto ai da un’area in cui la propria pressione
polmoni dal lato destro del cuore, viene parziale è maggiore a un’area in cui è
convertito in sangue ossigenato, che ritorna minore.
al lato sinistro del cuore.
L’ipossia: la carenza di ossigeno nel sangue
Alveolo normale

L'adeguata assunzione di ossigeno da parte del sangue che scorre nei capillari polmonari dipende
dalla pressione dell'aria racchiusa nelle sacche alveolari.
Se il valore della PO2 alveolare si riduce eccessivamente la diffusione dell'ossigeno dall'aria al sangue
risulta insufficiente ed insorge una pericolosa condizione nota come ipossia.
La pressione parziale dell’ossigeno nell'aria alveolare può diminuire:
• in alta quota (perché si riduce la pressione atmosferica → mal di montagna)
• in caso di ventilazione polmonare inadeguata dovuta a malattie polmonari come la bronchite
cronica ostruttiva, l'asma, le patologie polmonari fibrotiche, l'edema polmonare e l'enfisema.
L’ipossia d’alta quota:
il mal di montagna
•è una condizione patologica causata dal mancato
adattamento dell'organismo alle alte quote
•generalmente si verifica salendo a quote superiori
ai 2.000 metri s.l.m. soprattutto se l’ascesa avviene
in modo veloce senza un acclimatamento graduale.

Causa: con l’altitudine la pressione atmosferica totale diminuisce, con riduzione della
pressione parziale dell’ossigeno. Ciò determina una minore diffusione di ossigeno nel sangue
generando lo stato di ipossia.
Sintomi: fiato corto, affanno, nausea e vertigini, difficoltà di equilibrio, stanchezza e insonnia.
In alcuni casi gravi la sintomatologia può evolvere verso l'edema cerebrale d'alta quota,
caratterizzato da forte cefalea, vomito, incoordinazione nei movimenti volontari (atassia),
progressiva perdita di coscienza, fino alle manifestazioni più estreme con coma ed esito letale.
L’ipossia da malattie polmonari
può derivare da malattie che provocano La velocità di diffusione dell'ossigeno è infatti
-riduzione della superficie alveolare • direttamente proporzionale all'area della superficie
-ispessimento della parete degli alveoli alveolare disponibile
• inversamente proporzionale allo spessore della
membrana alveolare.

L'enfisema è una patologia polmonare La fibrosi polmonare comporta la deposizione di tessuto


degenerativa prevalentemente causata cicatriziale che aumenta lo spessore della membrana
dal fumo di sigaretta, distrugge gli alveolare. Il polmone affetto da fibrosi è poco elastico,
alveoli riducendo la superficie duro e ricoperto di cicatrici che "stritolano" gli alveoli,
disponibile per lo scambio di gas. impedendo una normale respirazione.
In entrambi i casi, viene rallentata la diffusione dell'ossigeno attraverso le pareti alveolari.
L’iperossia: l’eccesso di ossigeno
Se una carenza di ossigeno può provocare mal di testa, nausea e
persino la morte, anche l'eccesso di ossigeno può rivelarsi letale.
Un'esposizione prolungata all'ossigeno ad alte pressioni parziali è
tossica e può provocare, a seconda della pressione e del tempo di
esposizione, conseguenze a livello polmonare e neurologico.

Gli effetti polmonari includono perdita di capacità e danni ai


tessuti. Gli effetti neurologici possono comprendere
convulsioni, cecità e coma.

La medicina iperbarica studia la tossicità dell'ossigeno sul


corpo umano , i cui sintomi emergono in caso di iperossiemia
(concentrazione eccessiva di ossigeno nel sangue).
Tale condizione si può verificare durante le immersioni
subacquee a notevoli profondità o con miscele
respiratorie arricchite in ossigeno e nelle terapie iperbariche.
La respirazione interna o scambio gassoso sistemico
Durante la circolazione sistemica il
sangue ossigenato viene pompato
dal ventricolo sinistro nell’aorta e
tramite le arterie arriva ai capillari
sistemici.

Lo scambio di O2 e CO2 tra i capillari


sistemici e le cellule dei tessuti del
corpo costituisce la respirazione
interna.
• Anche nella respirazione interna O2
e CO2 diffondono a causa della
differenza di pressione parziale.
Respirazione interna
• L’ O2 diffonde dal sangue dei
capillari sistemici, dove la sua P CO2 =
P O2 =
40 mmHg
pressione parziale è maggiore (100 100 mmHg

mmHg) all’interno delle cellule dei


tessuti, dove la sua pressione
parziale è minore (40 mmHg)
poiché le cellule consumano O2 per
produrre ATP.
• La CO2 diffonde in direzione
opposta, dalle cellule in cui viene
prodotta di continuo (P=45 mmHg)
ai capillari sistemici (P=40 mmHg).
Il trasporto dei gas respiratori
Il sangue è il mezzo di trasporto dei gas respiratori tra i polmoni e i tessuti

98,5%
1,5%
Il trasporto dell’ossigeno
• L’ossigeno è relativamente insolubile nel plasma
sanguigno
• Alla pressione atmosferica normale in 100 ml di
plasma sono disciolti solo 0,3 ml di ossigeno
• Di norma solo una piccola frazione di O2 (1,5% )
viene trasportato in soluzione nel plasma
sanguigno
• La maggior parte (98,5% ) è legato alle molecole
di emoglobina, il pigmento respiratorio contenuto
nei globuli rossi: un eritrocita maturo ne trasporta
circa 265 milioni di molecole.
• È una proteina globulare
tetramerica, cioè formata da 4 L’emoglobina
subunità
• Ogni subunità comprende una
catena polipeptidica detta
globina e un gruppo prostetico
detto eme
• Le 4 catene polipeptidiche,
ciascuna di circa 150
amminoacidi, sono uguali a
due a due (2 globine alfa e due
beta) e sono legate da ponti
salini, interazioni idrofobiche e
legami a idrogeno
• Il gruppo eme è una L’emoglobina
complessa struttura ad anello
(protoporfirina) che
contiene al centro un atomo
di ferro.
• L’atomo di ferro forma in
totale 6 legami:
- 4 legami planari con gli atomi
di azoto al centro dell’anello
- 1 legame con l’azoto
dell’amminoacido istidina
(istidina)
- 1 legame disponibile per una
molecola di ossigeno.
L’ossiemoglobina
• Ogni molecola di emoglobina può
trasportare 4 molecole di ossigeno.
• L’Hb è una proteina allosterica, per cui il
legame tra un gruppo eme e una molecola
di ossigeno determina un cambiamento di
conformazione della proteina facilitando il
legame con ulteriori molecole di ossigeno
• La combinazione dell’Hb con l’ossigeno
forma tramite una reazione reversibile
l’ossiemoglobina (Hb-O2)

Hb + O2  Hb-O2
L’emoglobina fetale (emoglobina F o HbF)
• Rispetto all'emoglobina adulta, presenta
la catena beta sostituita da una catena
gamma
• Ha una maggiore affinità per l'ossigeno e
questo facilita il trasferimento di O2 dalla
madre al feto a livello della placenta.
• Successivamente alla nascita,
l'emoglobina fetale viene sostituita
dall'emoglobina adulta.
• Qualora invece permanga nell'individuo,
la sua maggiore affinità per l'ossigeno
causerà difficoltà a rilasciare ossigeno ai
tessuti periferici, con conseguente
rischio di ipossia.

20
Il legame ossigeno-emoglobina
La combinazione dell’O2 con l’emoglobina, così
come la sua separazione, dipendono dal valore della
sua pressione parziale nel plasma circostante

Nei capillari alveolari, l’elevata Nei tessuti, la bassa pressione parziale dell’O2
pressione parziale dell’O2 dell’aria (40 mmHg) dovuta al suo continuo consumo
(160 mmHg) nelle attività metaboliche

favorisce la combinazione di grandi determina il rilascio dell’ O2 da parte


quantità di O2 con l’Hb delle molecole di Hb
che si satura completamente quando la e la sua diffusione dal plasma al liquido
PO2 nel sangue raggiunge i 100 mmHg interstiziale e infine alle cellule tissutali
In sintesi…

Tale sistema compensa automaticamente


le richieste di O2 dei tessuti:
In seguito ad una intensa attività fisica
il tessuto utilizza più O2

la pressione parziale dell’O2diminuisce

l’Hb libera una maggiore quantità di O2


Altri fattori che influenzano il legame Hb-O2

Biossido di
carbonio L’Hb rilascia più ossigeno quando il
Fattori chimici sangue scorre in tessuti
metabolicamente attivi, come i
pH tessuti muscolari durante l’attività
fisica, che producono:
• notevoli quantità di CO2
• molto calore (che riscaldando il
Fattori fisici Temperatura sangue favorisce il rilascio di
ossigeno).
Il legame Hb-O2 è influenzato dal pH (effetto Bohr)

• Quando la concentrazione degli ioni


H+ aumenta (il pH diminuisce),
l’affinità dell’ Hb per l’O2 diminuisce
e viene rilasciato più ossigeno con
conseguente spostamento verso
destra della curva di saturazione
• Ad es. nel corso del metabolismo
anaerobio delle fibre muscolari, la
produzione di acido lattico
determina un abbassamento del pH
che favorisce il rilascio di ossigeno.
L’intossicazione da monossido di carbonio

Monossido
di carbonio

Eritrocita Emoglobina

Carbossiemoglobina
(composto stabile)
L’emoglobina non può trasportare O2

Anossia

Perdita di coscienza

Morte
Il trasporto del
diossido di carbonio
nel sangue

Il diossido di carbonio viene trasportato in tre forme principali:


•Il 7% disciolto in soluzione nel plasma sanguigno
•Il 23% legato all’emoglobina
•Il 70% sotto forma di ioni bicarbonato (HCO3-)
Il trasporto di CO2: la carbaminoemoglobina
Sebbene il diossido di carbonio rispetto all’ossigeno sia un gas più solubile nel
plasma (7% disciolto), la maggior parte di esso diffonde all’interno dei globuli
rossi, dove il 23% circa si lega all’emoglobina.
La molecola di CO2 non si lega però all'eme ma ai gruppi amminici della parte
proteica dell'emoglobina (le catene α e β) formando dei gruppi carbaminici
(—NHCOOH) per mezzo della seguente reazione:

CO2 + emoglobina-NH3+ → emoglobina-NHCOOH + H+


(Carbaminoemoglobina)

27
La curva di saturazione del CO2: l’effetto Haldane
Il trasporto di diossido di carbonio
Il rimanente 70% del CO2 , una volta entrato nei globuli rossi, reagisce con
l’acqua per formare acido carbonico.
L’acido carbonico è un acido debole che si ionizza secondo la reazione:

La reazione del diossido di carbonio con l’acqua è


catalizzata dall’enzima anidrasi carbonica (o
carbonato deidratasi), presente nei globuli rossi.

29
Gli scambi di diossido di carbonio
Questa reazione reversibile può procedere in entrambe le direzioni, in base alla pressione
parziale del CO2 nel sangue.

Nei tessuti la pressione parziale del CO2 è


alta: l’equilibrio chimico è spostato a destra
portando alla formazione di ioni bicarbonato e
ioni idrogeno.
Nei polmoni la pressione parziale del CO2 è
bassa: l’equilibrio è spostato a sinistra, l’acido
carbonico si dissocia per formare CO2 e acqua.
Il CO2 diffonde poi dal plasma verso gli alveoli
ed esce dai polmoni con l’aria espirata.

Potrebbero piacerti anche