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L’OMEOSTASI

L’omeostasi e l’equilibrio fisico-chimico


La capacità dell'organismo di mantenere le condizioni
relativamente stabili nell’ambiente interno è chiamata omeostasi.
L’equilibrio fisico-chimico interno è costantemente minacciato
sia dall’ambiente esterno sia dall’attività metabolica delle cellule
del corpo. Le variabili più importanti da mantenere in equilibrio
sono: la temperatura, l’equilibrio idrosalino, l’apporto dei
nutrienti essenziali,lo scambio dei gas respiratori, la pressione e il
volume del sangue, l’eliminazione delle sostanze di scarto
tossico.
I meccanismi dell’omeostasi
Il sistema di controllo dell’omeostasi comprende sempre
recettore, un centro di regolazione e un effettore.
il recettore è un sensore che percepisce l’informazione relativa a
un determinato fattore e l’ambiente esterno interno invia un
segnale al sistema regolatore;
il centro di regolazione analizza le informazioni ricevute
confrontandole con il valore di riferimento da mantenere, se
riscontra un’alterazione invia un comando all’effettore;
L’effettore agisce modificando l’ambiente interno in base alle
richieste del centro di regolazione.
Nei sistemi biologici l’effettore non si limita a realizzare la
risposta, ma ogni volta invia un segnale di ritorno al centro di
controllo. Tale processo, chiamato retroazione o Feedback,
influenza a sua volta le attività del sistema regolatore, inibendola
(feedback negativo) o potenziandola (feedback positivo).
La regolazione della temperatura corporea
Gli esseri umani sono endotermi: possono regolare la loro temperatura corporea in modo da mantenerla abbastanza
costante. Nell’ambiente esterno la temperatura varia in un intervallo molto più ampio; per questo motivo il nostro corpo
deve continuamente adattarsi a ciò che accade all’esterno. Ricordiamo che esistono quattro possibili vie per lo scambio di
calore tra il corpo e l’ambiente.
Irraggiamento: questa modalità di trasferimento del calore si verifica da oggetti più caldi ad oggetti più freddi attraverso lo
scambio di radiazione infrarossa.
Conduzione: mettendo a contatto di oggetti a differenti temperature si verifica la conduzione.
Convezione: i trasferimenti di calore per convezione sono tipici dei fluidi e avvengono grazie agli spostamenti delle
particelle.
Evaporazione: questo tipo di scambio termico si verifica quando l’acqua evapora da una superficie.
Gli organismi endotermi regolano la temperatura corporea sia agendo sulle modalità di scambio sia regolando la
produzione interna di calore. Le strategie adottate sono diverse in relazione alle variazioni temperatura.
Quando la variazione della temperatura corporea non è eccessiva, è sufficiente modificare il flusso di sangue diretto verso
la cute, aumentandolo o riducendolo. Quando la temperatura interna si abbassa in modo considerevole, la produzione di
calore cresce accelerando la velocità del metabolismo cellulare e
aumentando l’attività muscolare. Quando la temperatura sale il corpo
umano aumenta la dispersione del calore sudando.
Il termostato dei vertebrati
I meccanismi di termoregolazione e gli adattamenti che abbiamo descritto
funzionano attraverso un sistema regolatore che integra informazioni
provenienti dall’ambiente e dall’organismo invia comandi che regolano la
temperatura corporea. Questo sistema regolatore può essere considerato
come un termostato. Dove si trova il termostato dei vertebrati? Il centro
integrativo principale situata alla base del cervello, in una struttura
chiamata ipotalamo. L’ipotalamo registra le variazioni di temperatura
grazie a un sistema di recettori: quando la temperatura supera il valore
impostato, attiva le risposte opportune per invertire la variazione.
LA RIGENERAZIONE TISSUTALE E LE CELLULE STAMINALI
La capacità rigenerativa dei tessuti
Le cellule che muoiono possono essere sostituite grazie alla
rigenerazione dei tessuti.la capacità rigenerativa dei tessuti dipende da
due fattori diversi: la presenza del tessuto di cellule indifferenziate
chiamate cellule staminali; la presenza di segnali che stimolano o
bloccano la divisione per mitosi e il differenziamento delle staminali.
Le cellule staminali hanno potenzialità diverse
le cellule staminali sono i precursori di tutte le cellule che compongono
gli organi di un individuo. Entrano in gioco principalmente in due
occasioni: durante lo sviluppo l’accrescimento; quando le cellule dei
tessuti sono danneggiate o usurate. Tutte le cellule staminali hanno le
seguenti caratteristiche: non svolgono un’attività specifica all’interno
dell’organismo; sono in grado di riprodursi molte volte dando origine a
cellule identiche a se stesse; si trasformano in cellule con funzioni
specifiche
le cellule staminali vengono classificate in quattro gruppi principali, in base alle loro caratteristiche.
staminali unipotenti, che possono dare origine a un solo tipo di cellula.
staminali multipotente, che possono dare origine ad alcuni tipi di cellule.
staminali pluripotenti, che originano molti tipi di cellule.
staminali totipotenti, che danno origine a tutte le possibili cellule di un organismo.
Le staminali adulte
Nell’adulto, le staminali si dividono producendo altre cellule che si differenziano per sostituire le cellule morte e mantenere
l’integrità dei tessuti. La potenzialità degenerativa del tessuto dipende innanzitutto dal numero di cellule staminali presenti
e da specifici segnali.
LA BIOLOGIA DEL CANCRO

Che cos’è il cancro


Il cancro è una delle malattie più difficili con cui si misuri la medicina. La sua
origine risale alla comparsa dei primi organismi pluricellulari ed è quindi una
patologia che è sempre stata presente nella storia della nostra specie. Il cancro
è una malattia diversa da quella infettive per almeno due ragioni: con la parola
cancro sono indicate centinaia di patologie che possono presentarsi in modo
diverso in ciascun paziente che possono variare anche nel decorso; le cellule
che formano i tumori sono molto simili a quelle sane, per cui non è sempre
semplice identificarle e curarle. Nella maggioranza dei casi un cancro deriva
da una cellula normale che si è trasformata in una cellula tumorale, perdendo
alcune delle caratteristiche morfologiche e funzionali e diventando capaci di
crescere in fretta delle altre cellule dell’organismo. Ogni tipo di cellula può dare origine a un tumore. Nell’organismo
umano adulto si trovano circa 200 tipi di cellule diverse, ognuna delle quali può potenzialmente dare origine a un tumore. I
Tumori più comuni sono i carcinomi che derivano dai tessuti epiteliali, come quello della mammella o del colon. Un po’
meno frequenti sono i tumori ematopoietici che derivano dalle cellule del sangue; vengono poi sarcomi, che si originano
dai tessuti muscolari e dei tessuti connettivi come il tessuto adiposo, osseo e cartilagineo; infine troviamo i tumori che si
sviluppano in alcune parti del sistema nervoso, per esempio i gliomi. in genere i tumori sono suddivisi in benigni, se
restano localizzati nel punto in cui si sono sviluppati, e maligni, se sono in grado di dare luogo alle metastasi, colonie del
tumore che raggiungono altre parti del corpo anche molto distanti dalla sede il tumore primitivo.
Le dieci caratteristiche comuni a tutti i tumori
tutti i tipi di tumore hanno alcune caratteristiche biologiche comuni, diverse da quelle delle cellule sane:
1. sono insensibili ai segnali di crescita
2. sono insensibili ai segnali che bloccano la
crescita
3. non attivano la morte cellulare programmata
(apoptosi) elimina le cellule danneggiate
4. hanno un potenziale riproduttivo illimitato
5. inducono l’angiogenesi, cioè il processo con
cui si formano i nuovi vasi sanguigni necessari al
tumore per ricevere ossigeno e nutrienti
6. invadono gli altri tessuti e producono
metastasi
7. hanno un metabolismo alterato
8. sfuggono al controllo del sistema
immunitario
9. hanno un DNA instabile
10. sono stimolate dall’infiammazione
Il paesaggio genomico del cancro
negli ultimi vent’anni gli scienziati hanno letto l’intero corredo dei geni di centinaia di tumori diversi e vi hanno trovato
almeno 300.000 mutazioni. Le mutazioni cancerogene possono avvenire nelle cellule somatiche oppure nelle cellule della
linea germinale; nel primo caso si parla di tumori sporadici, nel secondo di tumori ereditari. In modo diretto o indiretto
offrono un vantaggio selettivo alla crescita delle cellule in cui risiedono, se invertendo il funzionamento di particolari
segnali e danneggiando la traduzione fresine molto diversi tra loro.alcuni esempi proteine sono: TGF-B legato al
differenziamento cellulare: Notch implicata nello sviluppo dell’embrione; APC coinvolta nei processi di anticoagulazione e
infiammazione; Stat implicata nel controllo dello sviluppo del sistema immunitario. Normalmente, l’identità di una cellula
è controllata in almeno tre modi: guidandola verso la sopravvivenza o l’apoptosi; permettendole di dividersi o di restare
quiescente; mantenendo l’integrità del suo genoma.
Oncogeni e oncosopressori
Nel genoma, oncogéni e oncosoppressori regolano il ciclo cellulare e possono contribuire alla trasformazione maligna
delle cellule. Gli oncogéni sono i geni che «premono l’acceleratore» per stimolare la divisione cellulare. I geni
oncosoppressori «tirano il freno» per inibirla.
Le cause del cancro
Le mutazioni del DNA che possono portare una crescita tumorale
sono indotte da diversi fattori che interagiscono tra loro.
I fattori esterni o ambientali che possono indurre mutazioni nel
DNA sono detti mutageni: quando esistono elementi sufficienti per
ritenere che un mutageno possa provocare il cancro, tali sostanza
viene definita cancerogeno.
I fattori di predisposizione ereditaria compleanno mutazioni di uno o
più geni trasmesse dai genitori ai figli.
I fattori casuali come gli errori nella replicazione del DNA che si
verificano durante la divisione cellulare.
Diverse condizoni favoriscono lo sviluppo del cancro
Per fare in modo che una cellula tumorale attecchisca nel tessuto di
origine che formi metastasi in altri distretti del corpo occorre che il microambiente che circonda tale cellula sia permissivo
o quanto meno tollerante alle perturbazioni interne. L’organismo umano è ricco di sistemi di controllo che rilevano le più
piccole variazioni. Questi meccanismi di difesa si sono affermati nell’evoluzione per la capacità di avvertire fin dal primo
istante i traumi infezioni. In tal caso, si attivano i meccanismi di riparazione cellulare che liberano specifiche molecole
segnale allo scopo di eliminare eventuali invasori o riparare il tessuto danneggiato.lo spiegamento di forze è ciò che si
chiama infiammazione.quando il tentativo non è successo, l’infiammazione da cosa diventa cronica e si instaura uno stato
di emergenza continua capace di creare un ambiente alterato e favorevole al cancro.

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