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ZITO LEZIONE 5 DEL 11/11/2021

MALATTIE NEOPLASTICHE (ONCOLOGICHE)

Quando si parla di neoplasia -> nuovo tessuto.

Si parla di un tessuto che ha delle caratteristiche diverse da un tessuto normale, cellule con caratteristiche
nuove, che hanno subito un cambiamento della struttura genomica, del gene.

Le cellule neoplastiche sono cellule in cui il DNA è modificato. Una cellula che vede modificare il proprio
patrimonio genico, è una cellula che va incontro ad una trasformazione, e ha bisogno di tempo. C’è una
trasformazione delle caratteristiche geniche, che non possiamo vedere ad occhio nudo, ma vediamo le
conseguenze fenotipiche.

Ci sono tantissime trasformazioni, ma queste cellule assumono caratteristiche diverse. Le cellule del nostro
organismo sono fatti in una maniera tale che quando si toccano, trasmettono un segnale di cessazione
della replicazione della cellula. Una cellula tumorale invece, come primo cambiamento va a eliminare
questo segnale di cessazione, quindi diventano cellule che si possono moltiplicare.

Si replicano in maniera autonoma, senza interrompersi. La parola Tumore deriva da tumefazione, perché si
crea quindi una specie di bozzo. Si perde anche tutte le regole che governano la vita cellulare, quindi la
cellula va avanti per conto suo, addirittura cambia finalità rispetto alla sua originalità.

L’autonomia moltiplicativa, uno degli elementi caratteristici di queste trasformazioni geniche. Si trasforma
a tal punto che vengono inibiti quei geni che ci proteggono da questa autonomia (ci sono dei geni che non
permettono alla cellula di “vivere” autonomamente)

Soprattutto, non ci sono sintomi clinici. E’ il meccanismo subdolo del tumore.

Sono 3 i principi di quella che viene chiamata oncogenesi -> ciò che dà avvio alla trasformazione di una
cellula.

1. INIZIAZIONE: avviene dentro una cellula perfettamente normale, in cui avvengono delle mutazioni
del suo patrimonio genico, e una cellula anormale diventa una cellula latente. In pratica ha tutte le
caratteristiche di una cellula normale però porta con sé delle mutazioni. Cosa succede?
Se un fattore di rischio per tumori a cui una persona è esposta (es il fumo di sigaretta), e poi ad un
certo punto non siamo più esposti (non fuma più), quella cellula che è mutata un po' ritorna nel
giro di poco tempo ad essere normale. Quindi è reversibile se si allontana il fattore di rischio.
Perdurando con il fattore di rischio si passa alla seconda fase.
2. PROMOZIONE: i cambi sul genoma si accumulano, provocano la produzione di sostanze
proliferative (stimolano il tumore); qui inizia a costituirsi del tessuto neoformato. Qui possono
intervenire gli screening e le diagnosi precoci. Ma bisogna trovarli questi tessuti.
3. PROGRESSIONE: non solo c’è un aumento di tutte le mutazioni, ma compaiono delle caratteristiche
tissutali del tutto nuovi (fenotipo metastasi, le cellule che perdono la capacità di rimanere aderenti
al tessuto origine, si staccano e vanno girando per tutto l’organismo. Questa è la FASE
METASTATICA.)

Ci sono dei tumori in cui viene inibito il senso della fame, in modo che possono utilizzare tutte le energie
dell’organismo, quindi queste persone in fasi avanzate cominciano a perdere appetito, rifiutare la carne.

Graduale progressione del danno del DNA che farà diventare la cellula autonoma.
Per ONCOGENI si intendono tutti quei fattori in grado di modificare il DNA di una cellula normale.

I tumori vengono distinti in BENIGNI e MALIGNI. Questa distinzione è legata alle caratteristiche e al
comportamento delle cellule trasformate, quanto è invasiva la loro azione.

TUMORE BENIGNO

Es la verruca della piscina è un tumore in cui le cellule mantengono alcune caratteristiche della cellula
normale, conservano la proprietà dell’accrescimento, e può andare incontro a ipertrofia (aumenta di
dimensione) o atrofia (si rimpicciolisce).

Le cellule dei tumori benigni possono agire anche sul tessuto connettivale, endotelio vascolare, ma la loro
caratteristica è che non invadono e non infiltrano i tessuti vicini, ma lo comprimono. Non hanno proprietà
invasiva e non danno metastasi.

DOMANDA TRABOCCHETTO -> QUALI METASTASI DANNO I TUMORI BENIGNI? NON DANNO METASTASI.

I tumori benigni una volta esportati non tendono a riformarsi, basta che la rimozione sia totale.

TUMORE MALIGNO

Le cellule sono diverse dalla cellula originale. Differenze in caratteristiche morfologiche, funzionali e
comportamentali. Questa proprietà si chiama ATIPIA, sono cellule ATIPICHE.

Queste cellule tendono a sostituirsi alle cellule normali. Un tumore maligno sostituisce il tessuto da dove ha
preso origine. Le terapie hanno come obiettivo quello di ridurre la proliferazione cellulare.

Questo tessuto neoplastico maligno, perde la capacità di rimanere adese le une alle altre, e si staccano. Se
sono situate vicino ad un vaso prendono la via del sangue e si diffondono. Questo ovviamente va a
peggiorare la prognosi. Quando ci sono metastasi in genere è inutile rimuovere il tumore. “In genere”,
perché adesso le terapie sono molto avanzate, quindi è soggettiva la cosa.

Provocano un decadimento organico dell’individuo che aboliscono il senso di fame. Attraverso la


produzione dei fattori tumorali, opera queste trasformazioni. Anche mangiando si perde peso, perché si
perde massa magra, oltre che grassa -> questo fenomeno si chiama CACHESSIA.

ASPETTO EPIDEMIOLOGICO

Dobbiamo fare distinzione tra tumore del maschio e tumore della femmina.

FREQUENZA

Il tumore della femmina più frequente è quello della mammella, nel maschio è il tumore della prostata.
Sono dei tumori differenti, legati al sesso.

Anche se differenti, dal punto di vista biologico sono comuni nel meccanismo patogenetico, si curano con lo
stesso farmaco, perché colpiscono gli stessi recettori per gli estrogeni.

I tumori più frequenti sono oltre questi: il tumore del polmone, su cui oggi non abbiamo un vero esame di
screening. In molti ospedali, le persone che si ricoverano si fanno anche un RX al torace, perché può
permettere di vedere qualcosa.

Poi abbiamo il tumore dell’intestino, che più o meno ha la stessa incidenza ( i nuovi casi insorti nell’anno). E
poi altri tumori, melanoma della cute con incidenza bassa; le leucemie , che interessa la popolazione molto
giovanile.
MORTALITA’

Il tumore più mortale, è il tumore del polmone, in entrambi i sessi.

La mortalità si misura vedendo quante persone sono ancora vive dopo 5 anni dalla diagnosi. La guarigione si
vede alla fine del 5 anno dalla diagnosi, terapia e inizio controlli. Questo si chiama FOLLOW UP
ONCOLOGICO.

Tumore della mammella: prima si moriva per questo tumore. Oggi grazie alla prevenzione siamo appunto
in grado di prevenire il tumore prima della fase clinica. Si effettuano screening sulle donne sane. Oggi si da
una prospettiva vera e autentica.

Tumore della prostata: tumore maligno che cresce lentamente, tempo sufficientemente lungo per poterlo
curare eventualmente, anche chirurgicamente.

In assenza di lesione tumorale, se io alla mammografia trovo qualche cosa, la prima cosa da fare è
asportare 1 o 2 linfonodi dall’ascella. Vanno analizzati al microscopio, se io vedo in quel linfonodo vedo
delle cellule neoplastiche, io devo asportare la mammella. Questi si chiamano LINFONODI SENTINELLA.

Questo tumore crea delle metastasi prima che il tumore si veda.

DIFFERENZA DI CASI DI TUMORE IN PAESI SVILUPPATI E IN VIA DI SVILUPPO

Paesi sviluppati: polmoni e prostata.

Paesi in via di sviluppo: hanno come alimento base i cereali e il riso; il riso li si mangia molto bollito, quindi
scotta molto, quando viene mangiato si formano delle microlesioni da ustioni nell’esofago, quindi questo
può portare a patologie come il tumore dell’esofago. Molto sviluppato è il tumore del colon.

Un tumore anche importante è quello della cervice uterina. Arriva e la donna non si accorge di niente.

Oggi abbiamo lo screening del PAP test.

Questo tumore colpisce le persone di religione musulmane, perché non possono farsi visitare.

FATTORI DI RISCHIO GENERALI

Il rischio di tumori aumentano con l’età;

la razza, ci sono tumori che colpiscono soprattutto la razza bianca, altri la razza nera;

il sesso;

la geografia: ad esempio in Europa ci si prende la mononucleosi da un virus, ma è guaribile; lo stesso virus,


in Africa, la malattia che provoca è un linfoma di Burkit, del sistema linfatico. Questo perché subisce delle
mutazioni;

la dieta, alcuni cibi nella cottura rompono dei legami e diventano ossidanti, cioè sono in grado di modificare
il DNA;

fattori genetici, si ereditano in fattori predisponenti, se in una famiglia ci sono stati questi tumori, i
consanguinei dovrebbero farsi un controllo, possono diventare più soggetti;

ambienti, fattori ambientali.


FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI

Virus, che agiscono sul DNA. Es tumore del fegato con il virus dell’ Epatite; HPV papilloma virus della
cervice uterina, virus trasmesso dal maschio soprattutto per scarsa igiene; EBV batterio causa dell’ulcera,
malattia infiammatoria che si cura con antibiotico. Questo se rimane nello stomaco può provocare
dall’inizio un tumore dello stomaco;

batteri

Radiazioni ionizzanti -> Esposizione al sole, influenza la mutazione di DNA soprattutto nei bambini e
neonati. Il colorito rosso che prendiamo è un’infiammazione, questa può danneggiare il DNA. Il fototipo più
protetto è quello che ha i capelli scuri, occhi e pelle scura. Quello meno protetto sono i fototipi biondi o
capelli rossi.

Fumo -> ci sono tanti meccanismi che provocano il tumore, l’infiammazione cronica, la bronchite. Il fumo
produce delle sostanze antiossidanti che stimolano la proliferazione cellulare, che hanno un’azione
cancerogena.

Alcol -> E’ associato al rischio di tumore, aumenta la produzione di antiossidanti. Aumenta l’assorbimento
del ferro. Questo è un micro metallo strano, noi dobbiamo raggiungere una giusta quantità, perché tutto
quel ferro viene trasformato, ma solo la quantità che utilizza, tutto il resto del ferro si deposita e il deposito
di ferro è cancerogeno.

Intossicazioni

Gli studi ci dicono che se noi rimuoviamo i fattori di rischio specifici, noi potremmo prevenire il 70% dei
tumori.

DIETA

Tutti i tumori più importanti sono dieta-correlati. Com’è bilanciata la dieta è il problema. Noi dovremmo
mangiare più verdura, più frutta, più cereali. Preferire il pesce alla carne, perché la concentrazione dei
grassi saturi è molto bassa.

Ci sono degli alimenti che hanno questa capacità di proteggerci dai tumori. Es i vegetariani, mangiano
pochissima carne, mangiano soprattutto uova, broccoli , cavolo, carote, tutte le radici rosse. Questi vegetali,
tutto ciò che è cavolo è protettivo, esercita una capacità di protezione dai tumori.

Cellula neoplastica -> si produce una cellula diversa

Sulla base della caratteristica del tessuto colpito dalla trasformazione neoplastica, noi distinguiamo i tumori
benigni e maligni, sulla base del tumore che colpisce soprattutto la cellula epiteliale, connettivale e
ematiche. Possono colpire diversi tipi di tessuto.

Per i tumori benigni la tumefazione è localizzata alla cellula, non si espande, non prolifera, comprime. I
problemi clinici quando questa crescita è eccessiva, sono dati dal fatto che questa cellula appunto, ostruisce
e comprime.

Alcuni tumori benigni possono trasformarsi in tumori maligni (polipo)

Tumori maligni: crescita rapida, invasività e tendenza a formazione di metastasi. Il tessuto maligno non
somiglia al tessuto di origine. La superficie del tumore si può ulcerare con conseguente perdita di sangue.
Possono produrre degli ormoni completamente diversi da quelli dell’organo. Si possono produrre tumori
paraneoplastici, tumori che stanno in altri organi, con altre funzioni.

CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI

TUMORI Epiteliali Connettivo


Benigni Papilloma Angioma - Lipoma

Maligni Carcinoma Sarcoma


Adenocarcinoma
(ghiandola)

Il suffisso -oma, nelle parole elencate sopra significano Tumore.

PROGNOSI DI UN TUMORE

Scoperto un tumore, fatto la diagnosi, scelto la terapia, comincia una fase di controllo 2-5 anni ( 5 perché i
tumori più maligni è ancora vivo il 5% della popolazione).

Uno dei tumori più maligni è il melanoma, altamente maligno. Oggi è possibile curarlo con un farmaco che
ha un costo stratosferico.

C’è un altro aspetto, il grado di differenziazione del tumore: meno differenziato è il tumore, più è difficile
curarlo. Differenziato è riferito alle atipie geniche -> Più è atipico più è difficile curarlo.

Invece quando è differenziato sai dove indirizzare la terapia.

Lo stadio del tumore è dato dal sistema TNM (come si classificano i tumori, permette di capire l’indice
prognostico)

Un tumore maligno che non da metastasi è un tumore gestibile, oltre no.

Dato che l’assorbimento viene attraverso l’intestino, molte metastasi, attraverso la vena porta, arriva al
fegato. Raggiunge anche molto velocemente i linfonodi (come tumore alla mammella, vengono colpiti i
linfonodi sentinella; idem nel pancreas). Ci sono alcuni tumori particolari, dove le cellule cadono nel
peritoneo, e quindi danno una proliferazione sul peritoneo, queste metastasi sono gravi, producono una
grande quantità di liquido che si ripone nell’addome di queste persone.

Le mammelle metastatizzano soprattutto a livello delle ossa; Il polmone metastatizzano dappertutto, anche
a livello del cervello; il colon retto, e testicolo metastatizzano sul fegato e polmone.

SISTEMA TNM -> DOMANDA ESAME CHE COS’E’ IL SISTEMA TNM DI CLASSIFICAZIONE?

Ci riferiamo alla misura della diffusione del tumore.

T -> tumore primitivo, in genere legata alla dimensione del tumore; dopo la T va messo un numero che va a
seconda del tipo di tumore dell’organo in cui ha origine. In genere quelli più gravi sono dal 2 in poi. Non
dovrebbe mai superare i 2 cm di grandezza.

N -> sta per Linfonodo in inglese, si riferisce al numero o interessamento dei linfonodi

M -> metastasi, la dimensione delle metastasi a distanza


Un tumore della mammella T1 N0 M0 -> vuol dire che è un tumore di grandezza 1, con zero diffusione nei
linfonodi e zero metastasi.

E’ un modo ottimo per classificare il tumore per diffusione. Es tumore alla mammella T2 si deve già pensare
di intervenire.

TUMORE CERVICE UTERINA

Colpisce una fascia di donne fino ai 50 anni, tumore che nel mondo è in marcata evoluzione perché oggi si
fa tanta prevenzione. I fattori di rischio sono avere più partner, oggi è importante fare il vaccino del
papillomavirus. L’elemento di prevenzione più importante è il PAP test, perché può rilevare delle forme
pretumorali e quindi si può intervenire subito.

TUMORE DEL COLON RETTO

Tumore frequente ai paesi sviluppati, è strettamente collegato alla dieta, soprattutto povera di verdura e
frutta e ricca di grassi. Es la mela ha la capacità di assorbire le sostanze ossidanti.

Fattori di rischio: età dai 50 in poi; dalla familiarità; dalla presenza di polipi. Le poliposi intestinali hanno un
andamento familiare, lo scopo è rimuoverli.

La prevenzione è ovviamente una dieta, praticare attività fisica. Esiste anche possibilità di diagnosi precoce
andando a cercare i segni microscopici del sangue nelle feci. L’esame consigliabile è una colonscopia.

TUMORE DELLA PELLE

Tumore di alcune cellule particolari della nostra pelle, che si chiamano melanociti, che non sono cellule
dell’epitelio, ma cellule di origine celebrale, che contiene una sostanza (la melanina), che si attiva ai raggi
solari. Le persone con fototipo chiaro, lentiggini occhi chiari, hanno pochi melanociti. Può capitare che
questi si attivano, si trasformano, e diventano dei tumori molto violenti.

Fattori di rischio: il neo, il neo che comincia a prudere è un segno. E’ importante fare una mappatura dei
nei.

TUMORE DELLA MAMMELLA

Rappresenta quasi il 30% dei tumori della donna, sviluppato nei paesi dell’Europa e nord America.

Fattori di rischio: età (più si va avanti negli anni e peggio è); per tutta la fase riproduttiva della donna, c’è
questo rischio collegato alla presenza degli ormoni ovarici, il rischio maggiore è dato da quelle che hanno
un ciclo molto lungo, un ritardo della menopausa; familiarità materna e paterna (il padre se ha avuto il
tumore alla prostata può essere un rischio perché hanno lo stesso recettore).

E’ molto ridotto di incidenza, ma è un tumore maligno che da metastasi.

Maggiore è il numero delle gravidanze, maggiore è la probabilità che NON si sviluppi questo tumore. Una
protezione la svolge l’allattamento al seno.

La ricerca di un nodulo mammario sospetto -> per una donna avere un nodulo mammario è una cosa
comune, soprattutto nel ciclo. Ma non è un nodulo del tessuto epiteliale, ma nei dotti. Questo si chiama
MASTOPATIA CISTICA BENIGNA, che poi si riduce. Il nodulo sospetto è il nodulo che non fa male, perché
interessa il parenchima della ghiandola.

Un metodo importante è l’autopalpazione. E dopo i 40 anni la Mammografia, ma una persona che ha un


nodulo positivo alla mammografia non dice se ha il tumore o no, deve solo sottoporsi ad altri controlli.
TUMORE DEL POLMONE

Il più frequente, e anche il più mortale. Il fattore di rischio più importante è collegato al fumo di sigaretta.
Colpisce un organo che non è innervato quindi non darà mai dolore. Si scopre per caso.

In genere comincia con una lastra ai polmoni, perché ho una bronchite e scopro che ho una macchia sul
polmone. Questo tumore aumenta nelle donne, sono più sensibili agli effetti negativi del fumo di sigaretta.

Non esiste un vero e proprio test di screening. Tra i fattori di rischio: anche il fumo passivo, soprattutto nei
bambini. Anche chi smette di fumare mantiene per una 10ina danni lo stesso rischio di fumare.

C’è un esame particolare, un tipo di TAC chiamato spirale, dove il magnete gira attorno dentro il tubo, dove
la macchina ricostruisce ciò che c’è dentro in maniera tridimensionale. Questo permette di vedere cose in
più rispetto ad una TAC normale, ma costa tantissimo.

TUMORE DELLA PROSTATA

Più invecchia la popolazione, più aumenta la probabilità. E’ un tumore maligno, ma si può fare prevenzione,
perché è un tumore che cresce molto lentamente, il contrario del melanoma che cresce in pochi mesi.

Quindi si può fare ottima terapia. Età, familiarità, dieta sono fattori di rischio. Anche il venire a contatto con
sostanze tossiche (es amianto). E’ anche legato agli estrogeni.

Diagnosi precoce -> rilevando una particolare sostanza che si chiama antigene prostatico specifico PSA.
Quando è elevato, significa che c’è del tessuto tumorale. La possibilità di guarigione è completa.

SCREENING

Parola inglese che significa selezionare, rastrellare. Individua quei soggetti che possono avere un rischio.
Per essere valido deve essere SENSIBILE (che individua veramente le persone che hanno un problema) e
SPECIFICO (non individui delle persone che sono falsi positivi). Non tutti i test superano questa valutazione
statistica.

I test su cui è sicuro il valore dello screening sono la mammella (mammografia), cervice uterina (PAP
test), colon retto (sangue occulto nelle feci), prostata (PSA). DOMANDA DI ESAME!!!!

Tutti questi esami per il nostro Sistema Sanitario sono gratuiti, vieni chiamato dalle asl. Conviene di più
lavorare sulle persone sane che su quelle malate.

ELENCO DI COMPORTAMENTI VIRTUOSI, con cui possiamo abbassare il rischio:

Sono stili di vita da assumere, comportamenti per prevenire i tumori.

1. Non fumare
2. Evitare obesità
3. Attività fisica
4. Non bere alcolici
5. Non esporsi al sole
6. Nei e noduli, stare attenti
7. Tra i 25 e i 64 anni fare PAP TEST, valutare il sangue occulto nelle feci
8. Vaccinazioni contro Epatite B

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