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Il processo di spermatogenesi
La spermatogenesi avviene nel testicolo, formato da compartimenti piramidali chiamati lobuli. Ciascun lobulo accoglie
alcuni condotti ripiegati su se stessi i tubuli seminiferi che confluiscono nell’epididimo.
L’epididimo è la sede di deposito e maturazione del disturbato dai che poi proseguono lungo il dotto deferente che li
porterà al pene. Il testicolo è costituito per il 20% da tessuto connettivo e per l’80% da tubuli seminiferi.
il tessuto connettivo circonda ciascun tubulo seminiferi raccoglie le cellule di Leydig che secernono testosterone;
I tubuli seminiferi sono costituiti da un epitelio formato da cellule somatiche, dette cellule di Sertoli che avvolgono le
cellule germinali in via di sviluppo e gli forniscono nutrimento durante la spermatogenesi.
il processo di spermatogenesi avviene in diverse fasi:
1. le cellule germinali staminali maschili sono gli spermatogoni posti sulla membrana basale del tubulo.
2. ogni spermatogonio si divide per mitosi generando un altro spermatogonio che rimane nell’epitelio del tubulo
assicurando una riserva stabile di cellule germinali, e uno spermatocita primario.
3. lo spermatocita si sposta verso il lume del tubulo va incontro alla prima divisione meiotica e forma due
spermatociti secondari aploidi
4. I due spermatociti secondari completano la seconda divisione meiotica originando quattro spermatidi aploidi
5. gli spermatidi migrano verso il lume dei tubuli seminiferi passano nell’epididimo dove completano il
differenziamento e si trasformano in spermatozoi. Il loro nucleo diviene più compatto e gran parte del citoplasma viene
eliminato. Nel frattempo si forma un flagello che si accorda alla testa cioè il corpo cellulare mediante il segmento
intermedio e il collo.
Il processo di oogenesi
L’oogenesi prende avvio dagli oogoni, cellule staminali diploidi presente nelle gonadi degli embrioni di sesso femminile.
Queste cellule non si trovano nelle ovaie di una bambina o di una donna adulta; gli oogoni già durante la vita embrionale
si trasformano in oociti primari. Gli oociti primari sono cellule diploidi ferme allo stadio di profase della prima divisione
mediotica. Alla nascita ogni follicolo ovarico contiene un solo oocita primario, che rimane inattivo fino alla pubertà.
Poiché i follicoli maturano uno per volta alcuni oociti primari possono rimanere in profase uno fino alla menopausa senza
proseguire oltre questo stadio. Nel corso della lunga profase un oocita primario si accresce notevolmente a seguito di un
aumento della produzione di ribosomi, RNA, organuli e molecole energetiche. In questa fase l’oocita immagazzina al suo
interno tutte le riserve di cui la cellula uovo matura avrà bisogno per sopravvivere ed effettuare le prime divisioni dopo la
fecondazione. Il nucleo dell’oocita primario completa la prima divisione meiotica portandosi in prossimità della superficie
cellulare. Le due cellule che ne derivano ricevano quantità di citoplasma molto diverse. Nel caso dell’oogenesi la cellula
che alla fine della prima divisione meiotica riceve gran parte del citoplasma diventa l’oocita secondario mentre quella che
ne riceve di meno forma il globulo polare primario.
1. l’oocita secondario è una cellula aploide con cromosomi formati da due cromatidi. Essa viene espulsa dall’ovaia e
passa nell’ovidotto 20 si trova nella massa base della meiosi II.
2. l’oocita secondario può vivere circa 72 ore. Se in quel lasso di tempo non viene fecondato esso degenera e muore
senza portare a termine la meiosi. La seconda divisione meiotica avviene solo se si verifica la fecondazione.
3. anche la seconda divisione meiotica del grosso oocita secondario comporta una ripartizione ineguale del
citoplasma: una delle due cellule formano un’ootide che infine diventa la cellula uovo matura mentre l’altro dà origine a
un globulo polare secondario che viene espulso e degenera
4. dopo l’ovulazione le cellule follicolari continuano a proliferare e formano il cosiddetto corpo luteo che produce
estrogeni e progesterone per circa due settimane.
5. il risultato della oogenesi è la formazione di un’unica cellula uovo per ogni oocita primario che hai intrapreso la
meiosi.questa cellula ha ereditato tutto il citoplasma dell’oocita primario dal momento che i globuli polari eliminano solo
cromosomi in eccesso.
Spermatogenesi e oogensi
La spermatogenesi e l’oogenesi producono risultati molto
diversi.
La spermatogenesi produce quattro spermatozoi per ogni
spermatocita primario mentre l’oogenesi porta una sola
cellula uovo per ogni oocita primario.
La spermatogenesi si completa sempre, mentre l’oogenesi si
arresta quasi sempre lo stadio di oocita secondario
La spermatogenesi è un processo continuo che interessa un
grandissimo numero di spermatogoni, che si dividono
indipendentemente dagli altri; gli spermatogoni non si
esauriscono perché ogni mitosi produce oltre allo
spermatocita primario anche una cellula staminale.
L’oogenesi al contrario è un processo ciclico e ogni ciclo
(ovarico) comporta l’attivazione di un solo follicolo.
La spermatogenesi inizia con la pubertà e prosegue per tutta
la vita. Alla nascita nelle femmine non sono presenti oogoni
per cui l’oogenesi avviene in un arco di tempo limitato e
riguarda solamente un numero ridotto di oociti.
Il funzionamento dell’apparato riproduttore
L’organogenesi e la neurulazione
Dopo la fase di gastrulazione, durante la quale si differenziano
i foglietti embrionali e si abbozza la placenta, cominciano a
formarsi i vari organi. A otto settimane, l’embrione umano
viene clinicamente e legalmente considerato un feto. Questa
distinzione viene fatta soltanto per la nostra specie non per gli
altri mammiferi. Durante l’organogenesi, molti organi e
apparati si sviluppano contemporaneamente e in modo
coordinato. Un processo precoce dell’organogenesi è la
formazione del sistema nervoso o neurolazione. Subito dopo la
gastrulazione, nell’embrione compaiono due nuove strutture,
infatti durante la neurolazione: dal mesoderma si sviluppa un
cordone di tessuto connettivo la notocorda; essa fornisce
sostegno strutturale all’embrione e in seguito sarà sostituita
dalla colonna vertebrale. L’ectoderma sovrastante la notocorda
si ispessisce a formare una placca neurale; i bordi della placca
continuano a ispessirsi originando le pieghe neurali che si
sollevano e poi si fondono formando il tubo neurale. Nella sua parte anteriore il tubo neurale forma delle
protuberanze da cui avrà origine l’encefalo; la porzione rimanente diverrà il midollo spinale.
La segmentazione corporea
Quando si forma il tubo neurale, il mesoderma si raggruppa lungo i lati della notocorda formando blocchi
separati di segmenti definiti somiti. I somiti producono cellule da cui prendono origine le vertebre, le coste, i
muscoli del tronco e degli arti e lo strato inferiore dell’epidermide. Anche i nervi che connettono l’encefalo e il
midollo spinale con i vari tessuti organi hanno un’organizzazione segmentale, i somiti contribuiscono a dirigere
la formazione di questi nervi, sebbene essi non siano di origine mesodermica. Quando il tubo neurale si chiude,
le cellule adiacenti alla linea di fusione si separano e migrano internamente, tra l’epidermide e i somiti e anche
tra quest’ultimi. Queste cellule della cresta neurale migrano verso l’esterno e regolano lo sviluppo delle
connessioni tra il sistema nervoso centrale e il resto del corpo.