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QUALIFICA PROFESSIONALE

OPERATORE SOCIO SANITARIO

MODULO DI ANATOMIA

Ost Flavia Gentile

Dodicesima lezione
APPARATO
GENITALE
MASCHILE
APPARATO
GENITALE
FEMMINILE
APPARATO GENITALE
• L’apparato genitale maschile
• L’apparato genitale femminile
• Il ciclo riproduttivo femminile
• La gravidanza: lo sviluppo
• La gravidanza: i cambiamenti materni
• Il travaglio e il parto
APPARATO GENITALE MASCHILE

L’ apparato genitale maschile è costituito da


diversi organi:
• i testicoli;
• un sistema di dotti;
• le ghiandole sessuali annesse;
• strutture di supporto tra cui lo scroto e il pene.
APPARATO GENITALE MASCHILE
APPARATO GENITALE MASCHILE
• Lo scroto, o sacco scrotale, è un sacchetto che
contiene i testicoli, assicurando protezione e il
mantenimento di una temperatura adeguata (2-
3 °C inferiore rispetto a quella corporea).
• È rivestito da pelle lassa, da una guaina
connettivale e da muscolatura liscia.
APPARATO GENITALE MASCHILE
• I testicoli sono una coppia
di ghiandole di forma
ovoidale.
• sono ricoperti da una
rigida capsula bianca
fibrosa introflessa e divisa
in lobuli e in tubuli
seminiferi dove vengono
prodotti gli spermatozoi.
APPARATO GENITALE MASCHILE
• Nei tubuli
seminiferi sono
presenti anche sia le
cellule del Sertoli
che li nutrono e li
proteggono, sia le
cellule del Leydig
che secernono
testosterone.
APPARATO GENITALE MASCHILE

La spermatogenesi è il processo in cui gli


spermatidi maturano in spermatozoi e si divide
in tre fasi:
• meiosi I;
• meiosi II;
• spermiogenesi.
APPARATO GENITALE MASCHILE
APPARATO GENITALE MASCHILE
APPARATO GENITALE MASCHILE

• Ogni giorno nei testicoli vengono prodotti circa


300 milioni di spermatozoi che riescono a
sopravvivere nel tratto riproduttivo femminile fino
a circa 48 ore.
• Ogni cellula spermatica è costituita da
• una testa, contenente materiale nucleare;
• un acrosoma, cioè una vescicola piena di enzimi
che favoriscono la penetrazione nell’ovulo;
• una coda, utilizzata per la locomozione.
APPARATO GENITALE MASCHILE
APPARATO GENITALE MASCHILE
• All’inizio della pubertà, le
cellule neurosecretrici
dell’ipotalamo aumentano la
secrezione dell’ormone di
rilascio delle gonadotropine
(GnRH). Questo stimola
l’ipofisi a secernere l’ormone
luteinizzante (LH) e l’ormone
follicolo-stimolante (FSH).
APPARATO GENITALE MASCHILE
• L’LH stimola le cellule di
Leydig a secernere l’ormone
steroideo testosterone che
insieme all’FSH induce la
spermatogenesi. Infine le
cellule del Sertoli secernono
l’ormone inibina che
inibisce la secrezione di
FSH.
APPARATO GENITALE MASCHILE

• L’epididimo è un organo a forma di virgola


posto lungo il bordo posteriore del testicolo,
dotato di un dotto dell’epididimo strettamente
attorcigliato in cui avviene la maturazione
degli spermatozoi che qui acquisiscono
motilità e capacità di fecondazione.
APPARATO GENITALE MASCHILE

• All’estremità terminale, il dotto dell’epididimo


diventa meno convoluto e aumenta di diametro
prendendo il nome di dotto deferente.
• I dotti deferenti hanno la funzione di
immagazzinare gli spermatozoi mantenendoli
vitali per diversi mesi.
APPARATO GENITALE MASCHILE

• I dotti eiaculatori sono formati dall’unione dei


dotti deferenti e dalla confluenza con i dotti
provenienti dalle vescichette seminali. Hanno
la funzione di espellere lo sperma nell’uretra.
• L’uretra nell’uomo è il dotto terminale
dell’apparato genitale e funge da via di transito
sia per lo sperma sia per l’urina. Si apre
all’esterno tramite l’orifizio uretrale esterno.
APPARATO GENITALE MASCHILE

Mentre i dotti dell’apparato genitale maschile


immagazzinano e trasportano gli spermatozoi, le
ghiandole sessuali annesse secernono la
maggior parte della componente liquida dello
sperma. Esse sono:
• le vescichette seminali;
• la prostata;
• le ghiandole bulbouretali.
APPARATO GENITALE MASCHILE

• Le vescichette seminali sono una coppia di


sacchetti che secernono un fluido alcalino
viscoso in grado di neutralizzare l’acidità
dell’uretra maschile e del tratto genitale
femminile.
APPARATO GENITALE MASCHILE

• La prostata è una ghiandola a forma di


castagna che secerne un fluido lattiginoso,
leggermente acido, contenente diversi enzimi
che digeriscono le proteine, come l’antigene
prostatico specifico (PSA), oltre ad acido
citrico e fosfatasi acida.
APPARATO GENITALE MASCHILE

• Le ghiandole bulbouretrali hanno le


dimensioni di un pisello e durante la
stimolazione sessuale riversano nell’uretra una
sostanza alcalina che protegge gli spermatozoi
in transito dagli acidi presenti nell’urina che li
neutralizzerebbero.
APPARATO GENITALE MASCHILE

• Lo sperma è una miscela di spermatozoi e di


secrezioni prodotte dalle ghiandole annesse
contenente un numero variabile di
spermatozoi, da 50 a 150 milioni per ml.
• Contiene anche un antibiotico naturale che
può distruggere o limitare la diffusione di certi
batteri presenti sia nello sperma stesso che
nelle vie inferiori del tratto genitale femminile.
APPARATO GENITALE MASCHILE

Il pene contiene l’uretra ed è una via di transito


per lo sperma eiaculato e per l’urina secreta.
• La radice è la porzione più vicina all’addome.
• Il corpo, la porzione centrale, è costituito dai
due corpi cavernosi che affiancano il corpo
spugnoso centrale contenente l’uretra.
• L’estremità distale leggermente ingrossata è il
glande in cui si apre l’orifizio uretrale esterno.
APPARATO GENITALE MASCHILE

• Con l’eccitazione sessuale si verifica l’erezione,


cioè l’ingrossamento e l’indurimento del pene
causato dalla dilatazione delle arterie che fanno
affluire più sangue grazie agli impulsi nervosi
provenienti dal sistema parasimpatico.
• L’eiaculazione è la potente espulsione di sperma
dall’uretra verso l’esterno dovuta a un riflesso del
sistema simpatico coordinato dai segmenti
lombare e sacrale del midollo spinale.
APPARATO GENITALE FEMMINILE

• Gli organi dell’apparato genitale femminile


comprendono
• le ovaie;
• le tube uterine;
• l’utero;
• la vagina;
• genitali esterni, che nel loro insieme prendono il
nome di vulva;
• le ghiandole mammarie.
APPARATO GENITALE FEMMINILE
APPARATO GENITALE FEMMINILE

• Le ovaie sono un paio di organi che producono


gli ovociti secondari e ormoni quali
progesterone, estrogeni, inibina e relaxina.
• Sono ricoperte dall’epitelio germinativo al di
sotto del quale si trova la corticale, una regione
di tessuto connettivo denso contenente i follicoli
ovarici.
• Ogni follicolo consiste di un ovocita e di un
numero variabile di cellule follicolari che gli
forniscono nutrimento durante lo sviluppo.
APPARATO GENITALE FEMMINILE

• Il processo di accrescimento del follicolo


procede fino a diventare un follicolo maturo
(o di Graaf) grande e pieno di liquido, che si
romperà per espellere un ovocita secondario.
• Ciò che resta del follicolo dopo l’ovulazione si
trasforma nel corpo luteo secernente ormoni e
successivamente nel corpo albicante.
APPARATO GENITALE FEMMINILE
APPARATO GENITALE FEMMINILE

• Si definisce ovogenesi la formazione dei


gameti nelle ovaie.
• L’ovogenesi si svolge nella stessa sequenza
della spermatogenesi e passa attraverso la
meiosi e la maturazione.
APPARATO GENITALE FEMMINILE
APPARATO GENITALE FEMMINILE
APPARATO GENITALE FEMMINILE

• Ai lati dell’utero si trovano due tube uterine


(o trombe di Falloppio), che servono per gli
ovociti secondari come vie di transito dalle
ovaie all’utero.
• L’estremità imbutiforme di ciascuna tuba,
l’infundibolo, si apre presso le ovaie nella
cavità pelvica e termina in proiezioni
digitiformi chiamate fimbrie.
APPARATO GENITALE FEMMINILE
APPARATO GENITALE FEMMINILE

L’utero è l’organo di impianto di un ovulo


fecondato ed è la fonte del flusso mestruale se
non è avvenuta la fecondazione.
• Ha la forma di una pera rovesciata e consta di
tre parti
• fondo: la porzione superiore a forma di cupola;
• corpo: la porzione centrale più affusolata;
• cervice (o collo): una porzione terminale più
ristretta che sbocca nella vagina.
APPARATO GENITALE FEMMINILE

• Lo strato muscolare intermedio, il miometrio,


consiste di muscolatura liscia e le sue
contrazioni aiutano a espellere il bambino
durante il parto.
• La porzione più interna o endometrio è,
invece, una membrana mucosa che fornisce
nutrimento al feto in via di sviluppo oppure
che si sfalda ogni mese con la mestruazione.
APPARATO GENITALE FEMMINILE

• La vagina è un canale muscolare elastico che


si estende dall’esterno del corpo femminile
fino alla cervice uterina.
• Ha il compito di accogliere il pene durante i
rapporti sessuali, costituisce la via di uscita del
flusso mestruale ed è il condotto attraverso cui
transita il bambino durante il parto.
APPARATO GENITALE FEMMINILE

• Il perineo è l’area posta fra le cosce e le


natiche presente in entrambi i sessi in cui si
collocano i genitali esterni e l’ano.
• Col nome di vulva si indicano i genitali
femminili esterni che comprendono le grandi
labbra, le piccole labbra, il clitoride, e per i
genitali maschili, il prepuzio e il glande.
APPARATO GENITALE FEMMINILE

• Le ghiandole mammarie, poste sul torace,


sono ghiandole sudoripare modificate per la
produzione di latte. Ogni mammella presenta
una sporgenza pigmentata chiamata capezzolo
circondata da un’area circolare di pelle
pigmentata detta areola.
• Internamente ogni ghiandola mammaria si
presenta suddivisa in lobi disposti radialmente.
APPARATO GENITALE FEMMINILE
APPARATO GENITALE FEMMINILE
• Internamente ogni ghiandola mammaria si
presenta suddivisa in lobi disposti
radialmente.
• La funzione delle ghiandole è la lattazione
ovvero la sintesi, l’escrezione e l’emissione
di latte associate alla gravidanza e al parto.
IL CICLO RIPRODUTTIVO
FEMMINILE
• Il ciclo ovarico comprende una serie di eventi
che si svolge nelle ovaie durante e dopo la
maturazione di un ovocita.
• Il ciclo uterino (o mestruale), controllato dagli
ormoni steroidei rilasciati dalle ovaie, si
svolge a livello dell’endometrio uterino in
modo che sia pronto all’eventuale impianto di
un ovulo fecondato e quindi alla gravidanza.
IL CICLO RIPRODUTTIVO
FEMMINILE
IL CICLO RIPRODUTTIVO
FEMMINILE
• L’ormone rilasciante le gonadotropine
(GnRH), secreto dall’ipotalamo, controlla il
ciclo ovarico e quello uterino inducendo il
rilascio di
• ormone follicolo-stimolante (FSH): avvia lo
sviluppo del follicolo e la secrezione di
estrogeni dal follicolo;
• ormone luteinizzante (LH) induce l’ovulazione
e promuove la formazione del corpo luteo.
IL CICLO RIPRODUTTIVO
FEMMINILE
Gli estrogeni:
• promuovono lo sviluppo e il mantenimento
delle strutture riproduttive femminili;
• stimolano la sintesi proteica;
• abbassano il tasso di colesterolo.
IL CICLO RIPRODUTTIVO
FEMMINILE
• Progesterone: insieme agli estrogeni
prepara e mantiene l’endometrio per
l’impianto di un ovulo fecondato e per
predisporre le ghiandole mammarie alla
secrezione di latte.
• Relaxina: rilassa le pareti uterine
diminuendo le contrazioni del miometrio.
• Inibina: inibisce la secrezione dell’FSH e
dell’LH.
IL CICLO RIPRODUTTIVO
FEMMINILE
• Fase mestruale (o mestruazione): dura circa 5
giorni durante i quali vengono eliminati
sangue e cellule in sfaldamento dei tessuti
dell’endometrio.
• Fase preovulatoria: è il periodo compreso fra
la fine della mestruazione e l’ovulazione. Sotto
l’influsso dell’FSH nelle ovaie diversi follicoli
crescono finché uno solo diventa il follicolo
dominante.
IL CICLO RIPRODUTTIVO
FEMMINILE
• Fase ovulatoria: con l’ovulazione, si verifica
la rottura del follicolo maturo e l’espulsione di
un ovocita secondario nella cavità pelvica.
• Fase postovulatoria: dopo l’ovulazione il
follicolo maturo collassa sotto lo stimolo
dell’LH, le restanti cellule follicolari si
ingrossano e vanno a formare il corpo luteo
(fase luteinica).
IL CICLO RIPRODUTTIVO
FEMMINILE
• Se l’ovocita non è stato fecondato, il corpo
luteo permane per due settimane e poi
degenera in corpo albicante.
• Se, invece, l’ovocita viene fecondato, il corpo
luteo persiste oltre le due settimane e viene
mantenuto dalla gonadotropina corionica
umana (HCG).
LA GRAVIDANZA: LO SVILUPPO

• La gravidanza è la sequenza di eventi che


hanno inizio con la fecondazione e procedono
con l’impianto dell’embrione nella parete
uterina, lo sviluppo embrionale e poi fetale e
sfociano nella nascita.
LA GRAVIDANZA: LO SVILUPPO
• Con la fecondazione il materiale genetico
dell’ovulo e dello spermatozoo si fondono a
formare un nucleo diploide.
• Dopo che uno spermatozoo è penetrato al suo
interno, l’ovocita secondario completa la
meiosi II dividendosi in un ovulo maturo più
grande e in un corpo polare più piccolo
destinato a disintegrarsi.
LA GRAVIDANZA: LO SVILUPPO
LA GRAVIDANZA: LO SVILUPPO
Poco dopo la
fecondazione, lo zigote
va incontro a una serie di
divisioni mitotiche
(segmentazione) fino a
formare una morula che
procede verso l’impianto
nell’endometrio uterino.
LA GRAVIDANZA: LO SVILUPPO
Successivamente tale
sferula prende il nome di
blastocisti dove è possibile
distinguere una massa
cellulare interna, da cui si
svilupperà l’embrione vero
e proprio, e un trofoblasto
corrispondente alla
porzione fetale della
placenta.
LA GRAVIDANZA: LO SVILUPPO
Durante la seconda settimana di gravidanza le
cellule della massa cellulare interna si differenziano
in due strati, l’ipoblasto e l’epiblasto, al cui
interno si formerà la cavità amniotica.
LA GRAVIDANZA: LO SVILUPPO
Gastrulazione: il disco embrionale si trasforma da
bi a trilaminare, con tre strati germinativi detti
endoderma, mesoderma ed ectoderma. La parete
del sacco vitellino forma una tasca vascolarizzata
chiamata allantoide.
LA GRAVIDANZA: LO SVILUPPO
• Nel frattempo si assiste alla formazione dei
villi coriali, proiezioni digitiformi contenenti i
vasi sanguigni fetali.
• La placenta consente il passaggio di nutrienti
e ossigeno dal sangue materno a quello fetale.
La connessione diretta tra placenta ed
embrione è costituita dal cordone ombelicale.
LA GRAVIDANZA: LO SVILUPPO
LA GRAVIDANZA:
I CAMBIAMENTI MATERNI
• Nei primi 3-4 mesi di gestazione il corpo luteo
dell’ovario continua la secrezione di
progesterone ed estrogeni che mantengono
inalterato il rivestimento uterino e preparano le
ghiandole mammarie alla lattazione.
• Il corion secerne nel sangue la gonadotropina
corionica (HCG), che stimola il corpo luteo a
mantenere la produzione di ormoni.
LA GRAVIDANZA:
I CAMBIAMENTI MATERNI
• La relaxina aumenta l’elasticità della sinfisi
pubica e contribuisce alla dilatazione della
cervice uterina durante il parto.
• L’ormone lattogeno placentare (HPL)
predispone le ghiandole mammarie alla
lattazione.
• L’ormone rilasciante la corticotropina (CRH)
stabilisce il momento della nascita e aumenta la
secrezione del cortisolo, necessario per la
maturazione dei polmoni fetali.
LA GRAVIDANZA:
I CAMBIAMENTI MATERNI
• Con il procedere della gravidanza, le
dimensioni dell’utero aumentano
progressivamente.
• Il seno si ingrandisce preparandosi alla
lattazione.
• Il volume del sangue circolante, la gittata
cardiaca, il ritmo cardiaco aumentano per
soddisfare il bisogno del feto di ossigeno e
nutrienti.
LA GRAVIDANZA:
I CAMBIAMENTI MATERNI
• Il travaglio è il processo durante il quale il
feto viene espulso dall’utero attraverso la
vagina al momento del parto.
• L’aumentato livello di estrogeni inibisce
l’effetto del progesterone dando avvio alle
contrazioni della parete uterina.
IL TRAVAGLIO E IL PARTO
Il travaglio si suddivide in tre fasi:
• dilatazione: caratterizzata dalle contrazioni
dell’utero, dalla rottura del sacco amniotico e
dalla dilatazione completa della cervice;
• espulsione del feto;
• espulsione della placenta.
IL TRAVAGLIO E IL PARTO
• La lattazione è definita come l’insieme della
produzione e dell’emissione di latte da parte
delle ghiandole mammarie.
• Il principale ormone coinvolto nella
produzione lattea è la prolattina (PRL).
• Lo stimolo principale al mantenimento della
produzione è la suzione del capezzolo da parte
del neonato.
IL TRAVAGLIO E IL PARTO
• Nei primi giorni dopo il parto, le ghiandole
mammarie producono il colostro, un liquido
denso e giallastro ricco di anticorpi e fattori
protettivi per il neonato.
• Il latte materno, invece, è una soluzione
sterile che contiene i nutrienti necessari e
sufficienti allo sviluppo del bambino nei primi
tre mesi.

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