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L'APPARATO RIPRODUTTORE FEMMINILE

La vagina è l'organo sessuale ma anche l'organo del parto. Per le sue caratteristiche, l'utero è ll'organo della
gestazione, ma anche quello che consente l'espletamento del parto, quindi l'espulsione del feto.

Gli organi genitali esterni, che si trovano in una regione chiamata perineo (chiusura inferiore della cavità
addominale) sono costtituiti da strutture di origine cutanea, le grandi labbra e le piccole labbra, da strutture
di tipo erettile (clitoride e bulpide del vestibolo) e da strutture ghiandolari. Ovaie, tube e utero sono
localizzati all'interno della cavità pelvica, e in particolare in quella porzione della pelvi che prende il nome di
piccola pelvi, o piccolo bacino, circondata da pareti ossee.

L'utero e la vagina sono posti davanti al retto (l'ultima porzione dell'apparato digerente) e al di dietro della
vescica e dell'uretere, che sono la parte finale delle vie urinarie.

La tuba e l'ovaio non sono in comunicazione l'uno con l'altro.

L'apparato genitale femminile, così come quello maschile, presenta una notevole variabilità anche nel corso
della vita. Entrambi risultano formati, ma non funzionanti, dalla nascita fino alla pubertà; la loro
funzionalità inizia solo in corrispondenza di un periodo della vita chiamato pubertà. Fino ad allora si parla di
infanzia.

Nel sesso maschile, la funzionalità delle gonadi e delle vie genitali si mantiene, pur decrescendo, per tutta la
vita dell'individuo; nella donna, invecee, la maturità sessuale ha un periodo finito. Intorno ai cinquanta anni
di età, l'apparato riproduttore femminile va incontro ad una involuzione, o atrofia, che corrisponde al nome
di menopausa: si ha una perdita di funzionalità degli organi che costituiscono l'apparato riproduttore.

Ciò che consente di andare incontro alla prima mestruazione è un ormone chiamato leptina. Quest'ormone
viene prodotto dal tessuto adiposo come massa. La leptina ha questo effetto permissivo sullo svolgimento
di tutta quella catena di eventi che portano al menarca.

Le ovaie sono responsabili della produzione dei gameti e degli ormoni. I gameti femminili sono gli ovociti, o
oociti; i gameti maschili sono gli spermatozoi. Un'altra differenza tra i due sessi è che gli spermatozoi
vengono continuamente prodotti e rinnovati, mentre il numero massimo di oociti che una donna può avere
ce l'ha quando il feto si trova ancora nell'utero della mamma.

Nell'ovaio si trovano gli ovociti. Gli ovociti sono tra le più grosse cellule presenti nel corpo. Sono circa di 0,2
millimetri di diametro. Dentro l'ovaio, gli oociti non si trovano isolati, ma contenuti all'interno di una
struttura chiamata follicolo. Un follicolo ovarico è dato da una cellula uovo e da un rivestimento di cellule
epiteliali che gli stanno intorno.

Gli epiteli di rivestimento non sono vascolarizzati, per cui l'interno del follicolo dove si trova la cellula uovo
non riceve sangue e ossigeno. La nutrizione della cellula uovo viene garantita attraverso la diffusione della
membrana basale.
Ogni singolo ciclo ovarico comincia per convenzione al primo giorno della mestruazione. A livello dell'ovaio,
il primo giorno della mestruazione, comincia la maturazione di un certo numero di follicoli. Le fasi
maturative di un follicolo durano circa 14 giorni. Ogni cellula uovo si prepara per la gravidanza. Nei 14 giorni
in cui la cellula uovo matura, essa si accresce, ma si accresce globalmente il follicolo. Un follicolo maturo
arriva all'incirca ad un centimetro di diametro.

Non essendo vascolarizzato non può essere una struttura solida, ma è una sorta di vescicola; infatti,
l'epitelio follicolare prolifera, diventa più alto e si forma una sorta di cavità ripiena di liquidoo, cosicché il
follicolo che sta maturando diventa una sorta di vescicola. In questi 14 giorni si ha la maturazione del
follicolo. In parallelo alla formazione di questo vescicola, nel connettivo che sta intorno al follicolo si
organizza la prima ghiandola endocrina dell'ovaio. Il connettivo si organizza a formare delle teche, degli
involucri che producono ormoni sessuali, in particolar modo ormoni estrogeni, ancora più in particolare
estradiolo, che è il principale ormone di questa prima fase del ciclo.

L'ipofisi produce l'ormone tiroideo, che va a produrre, in collaborazione con i follicoli, l'estradiolo. L'ipofisi
produce anche l'ormone luteinizzante, che va aprovocare la rottura del follicolo e la fuoriuscita della cellula
uovo, che viene liberata dall'ovaio. L'estremità entra nella tuba uterina. A questo punto, una cellula uovo
uvulata ha soltanto 48 ore di sopravvivenza, quindi non può sopravvivere ulteriormente.

La cellula uovo viene dunque catturata dalla tuba uterina, dove può andare incontro o no a maturazione.

In una struttura senza vasi sanguigni, dopo che si è rotta la parete del follicolo, entrano vasi sanguigni. Il
vecchio follicolo, sotto l'azione dell'ormone LH, va incontro ad una trasformazione: si trasforma in una
nuova ghiandola endocrina che prende il nome di corpo luteo, questa volta solida. Il corpo luteo produce
ancora estrogeni in piccola quantità e soprattutto l'ormone della seconda parte del ciclo, che si chiama
progesterone.

Intervengono una serie di meccanismi involutivi così il corpo luteo regredisce, smette di produrre
progesterone, si trova in una condizione come quella di partenza per cui a livello uterino avvengono una
serie di fenomeni che portano alla nuova mestruazione, mentre nell'ovaio può iniziare un nuovo ciclo.

Dunque, il ciclo ovarico è costituito da tre fasi: una fase preovulatoria, una fase ovulatoria e una fase
postovulatoria, che sono maturazione del follicolo, rottura del follicolo e fuoriuscita della cellula uovo,
formazione del corpo luteo e sua successiva regressione. Ad ogni ciclo ovarico, nell'ovaio cominciano a
maturare un numero variabile di cellule uovo, ma di queste soltanto una narriva alla maturazione, mentre
le altre vanno incontro a regressione. Il corpo luteo, quando smette di funzionare, va incontro anche lui a
regressione.

La tuba uterina è un condotto che dall'ovaio porta verso il centro della piccola pelvi. E' un condotto dove
avviene la fecondazione. Nella porzione all'interno della tua si formano le condizioni ideali affinchè possa
avvenire l'incontro tra lo sspermatozoo e la cellula uovo. L a cellula uovo viene aspirata dalla tuba e portata
verso l'interno; inizia così una lenta progressione.

La cellula uovo percorre la tuba uterina e viene aiutata in questo suo percorso dalla presenza di ciglia sulla
superficie epiteliale, ma anche la presenza di cellule che hanno un secreto e hanno una funzione trofica. Le
ciglia battono dall'ovaio verso l'utero. Questo implica un'ulteriore difficoltà per lo spermatozoo, che deve
andare contro corrente.
Al centro della piccola pelvi si trova l'utero, l'organo dove sboccano le tube uterine. L'utero ha la forma e le
dimensioni di una pera rovesciata, con la parte più ristretta che guarda verso il basso e la parte più slargata
che guarda verso l'alto. Si trova tra il retto, posteriormente, e la vescica, anteriormente. Normalmente
poggia sulla vescica che gli sta davanti. In condizioni di riposo di una donna non gravida, il fondo dell'utero
si trova all'altezza del margine superiore della sinfisi pubica, quindi è scarsamente visibile.

Al termine della gravidanza l'utero arriva a livello del processo sifoideo dello sterno. E' un organo
particolare, cavo, che deve avere una grossa mobilità, poichè deve avere libertà di espandersi, una volta
che all'interno si trova lo zigote. Deve quindi garantire che l'ambiente sia idoneo per lo sviluppo
embrionale.

Perciò la parete dell'utero è una parete muscolare, che consente al momento del parto, tramite la
contrazione, l'espulsione del feto.

Nell'utero si distinguono un fondo, la parte alta, e un collo o cervice, che è la parte alta. Il collo sporge
all'interno della vagina e dev'essere per forza il punto forte dell'utero, quello che sta chiuso fino al
momento giusto, perchè se si espandesse come la parte opposta non potrebbe avere luogo la gravidanza.
Internamente la parete dell'utero è rivestita da una tonaca mucosa che è particolare.

GLi ormoni prodotti dall'ovaia vanno a influenzare l'utero. Come si è detto, l'utero ha una tonaca muscolare
importante per l'espansione dell'orgao e per lo svolgimento del parto, ma ha anche una tonaca mucosa, in
cui il prodotto del concepimento va ad annidarsi. La tonaca mucosa deve essere estremamente trofica,
quindi si deve riformare ad ogni ciclo ovarico; deve quindi avere un'attività ciclica che prende il nome di
ciclo uterino, o ciclo mestruale.

Nella fase preovulatoria la mucosa uterina si ricostituisce sotto l'azione degli estrogeni prodotti dal follicolo
in via di maturazione. Gli estrogeni fanno riparare e proliferare la mucosa uterina, poi abbiamo l'ovulazione.
Trascorre all'incirca una settimana di tmepo prima che lo zigote vada a impiantarsi nell'utero. In questa
settimana, la mucosa uterina che si è riparata e ha proliferato è diventata funzionale per far arrivare
l'embrione.

A livello dell'ovaio si forma il corpo luteo, che produce il progesterone, che ha effetti sulla mucosa uterina in
modo da renderla interfunzionante e pronta per l'annidamento dello zigote. La mucosa va in necrosi e si
prepara per la mestruazione successiva, per cui, quando il corpo luteo smette di funzionare si ha la
degenerazione della mucosa dell'endometrio e il ciclo può ricominciare con la mestruazione. Ecco che ad
ogni ciclo uterino abbiamo il totale rinnovo della mucosa uterina, che si deve dunque preparare per
l'accoglimento dello zigote fecondato.

Il collo o cervice si impianta nel canale vaginale ma deve rappresentare il punto fermo dell'utero. Perchè il
parto possa avvenire bisogna che la muscolatura della tuba uterina si rilasci e il collo si apra. La cervice
entra nel condotto vaginale. L'utero, così come l'ovaia, va incontro a notevoli modificazioni nel corso della
vita della donna. A livello uterino è sempre possibile distinguere se una donna è nullipara (non ha mai
partorito) o multipara/pluripara (cioè ha partorito almeno una volta).

Due settimane dopo il parto, l'utero ritorna alle sue dimensioni naturali. L'espletamento di un parto per via
naturale porta sempre e comunque delle modificazioni a livello uterino e del perineo.
La vagina è un muscolo membranoso e ha una tonaca mucosa diversa da quella dell'utero. Ha la funzione
sia di organo del rapporto sessuale, sia di organo canale del parto.

APPARATO GENITALE MASCHILE

Le vie genitali maschili prendono il nome di vie spermatiche. Così come quello femminile, le funzioni
dell'apparato riproduttore maschile sono rappresentate dalla funzione riproduttiva dei gameti e dalla
funzione endocrina.

L'apparato genitale maschile ha la sua localizzazione anch'esso a livello del bacino. Tuttavia c'è una
particolarità: le gonadi (i testicoli), invece di trovarsi all'interno della cavità addominale, hanno la
lorolocalizzazione all'esterno di questa cavità, in una sacca chiamata scroto, situata nel perineo anteriore (la
regione che costituisce la chiusura della cavità addomico-pelvica) a livello della radice delle coste.

Le vie spermatiche sono localizzate in una serie di condotti: l'epididimo (che sta sopra e dietro al testicolo,
dentro lo scroto), il canale deferente (dietro la vescica) e l'uretra. All'apparato genitale maschile sono
annesse delle ghiandole, le vescichette seminali, che si trovano anch'esse dietro la vescica. Il loro dotto si
unisce a quello del canale deferente. All'apparato genitale maschile è annessa anche la prostata, che viene
attraversata dall'uretra e dal dotto proveniente dal canale deferente.

L'uretra maschile e l'uretra femminile differiscono non solo per dimensioni e forma, ma anche
concettualmente.: l'uretra femminile è un condotto di pochi centimetri che fornisce il passaggio all'urina;
l'uretra maschile è un condotto più lungo ed è un condotto comune, perchè dà passaggio non solo all'urina,
ma anche agli spermatozoi e al liquido seminale.

Il testicolo produce gli spermatozoi, che sono emessi all'esterno dall'uretra. Gli spermatozoi prodotti dal
testicolo, una volta rilasciati, sono perfetti da un punto di vista morfologico se vengono infilati dentro una
cellula uovo, ma non sono autonommi; per diventare autonomi devono andare incontro ad un processo di
maturazione. Gran parte della maturazione avviene nell'epididimo, ma agli spermatozoi si aggiunge anche il
secreto proveniente dalla prostata. Durante lo sviluppo embrionale, il testicolo non si origina all'interno
dello scroto, ma così come l'ovaio si origina a livello della parete addominale posteriore. Nel corso dello
sviluppo embrionale il testicolo migra nella sua posizione, e peer farlo deve uscire dalla cavità addominale e
entrare in una posizione sottocutanea, attraversando la parete addominale a livello del tessuto muscolare.
E' come se il testicolo si facesse strada tra i muscoli dell'adddome attraversando la regione inguinale, in cui
si trova una via che il testicolo percorre per andare a localizzarsi all'interno dello scroto. Il testicolo si trova
nello scroto e non nella cavità addominale poichè nella cavità addominale c'è una temperatura troppo alta
e la spermatogenesi non potrebbe avvenire; non solo, ma se il testicolo non scende durante il percorso può
diventare una sede preferenziale per l'insorgenza di tumori. Dunque, all'incirca al settimo mese della
gravidanza il testicolo si incanala nella cavità addominale e raggiunge, al momento del parto, la sua sede.

Il testicolo è avvolto da un muscolo che prende il nome di cremastere, una sorta di involucro per il testicolo
stesso. Questo muscolo svolge un ruolo importante per regolare la posizione dei testicoli in base alla
temperatura. Infatti, affinchè la spermatogenesi avvenga, è necessario che ci sia una temperatura inferiore
di almeno due gradi rispetto alla temperatura naturale che c'è nel corpo; il cremastere fa avvicinare o
allontanare il testicolo a seconda della temperatura corporea. Ecco perchè quando un bambino ha la febbre
lo scroto tende ad essere più rilasciato, e i testicoli tendono ad allontanarsi dalla parete addominale; questo
viene impedito dal cremastere, che riporta i testicoli nelle vicinanze della parete addominale per
recuperare calore.

Il testicolo è la sede dove vengono prodotte le cellule germinali maschili. A differenza dell'ovaio, il testicolo
funziona per tutta la vita dell'individuo: inizia a funzionare al momento della pubertà e si mantiene per
tutta la vita dell'individuo, magari decrescendo.

Il testicolo è un organo ovoidale che ha all'esterno una sorta di sacca di membrana fibrosa densa, chiamata
tonaca albuginea; questo nome si deve al fatto che biancastra, poichè è molto ricca di fibre collagene ed è
piuttosto robusta e poco elastica. Da questo rivestimento esterno partono dei setti che dividono il testicolo
in una serie di compartimenti. All'interno di questi coli spermatozoi vanno incontro a una grossa
modificazione morfologica. Nel testicolo, mpartimenti si trovano fintamente stipati dei tubuli, che sono
tubuli seminiferi; essi iniziano solitamente a fondo cieco. Hanno un andamento molto convoluto e sono
responsabili della produzione degli spermatozoi. L'epitelio che riveste questi tubuli è un epitelio
germinativo, cioè quello che è responsabile della produzione di spermatozoi.

Questi tubuli sono rivestiti da un epitelio molto alto in cui avviene il fenomeno della meiosi. Da una cellula
diploide si formano quattro spermatozoi aploidi. L'epitelio di questi tubuli è costituito dalle fasi maturative
delle cellule germinali, e da un altro tipo di cellule, che sono uan sorta edi nutrici degli spermatozoi: si
chiamano cellule di Sertoli e hanno una serie di funzioni, tra le quali la funzione trofica nei confronti degli
spermatozoi. Nel segmento intermedio lo spermatozoo è pieno di mitocondri che forniscono energia,
mentre il flagello, ossia la coda dello spermatozoo, si muove grazie all'azione dei mitocondri e fa sì che lo
spermatozoo proceda. Quando si incontra con la cellula uovo i due nuclei si fondono.

Quando la loro maturazione morfologica è completata, gli spermatozoi si staccano dalla superficie
epiteliale, vanno nel lume e a questo punto comincia il loro cmamino

Gli spermatozoi sono destinati alla maturazione nelle vie spermatiche e quindi devono essere capaci di
fecondare (capacitazione). Il loro destino ulteriore è quello di essere emessi all'esterno. L'emissione può
essere passiva (tramite eiaculazione, con emissione di un gran numero di spermatozoi) oppure
un'emissione lenta e modesta (una fuoriuscita di spermatozoi in piccola quantità nell'intervallo
dell'eiaculazione). Molti spermatozoi degenerano però durante il percorso; quelli che degenerano vengono
fagocitati dall'epitelio o dai macrofagi.

Nel margine posteriore del testicolo si trova una zona, chiamata mediastino del testicolo, dove si ha l'inizio
delle vie spermatiche: qui non si ha più maturazione di spermatozoi, ma soltanto trasporto di spermatozoi.
In questa zona si chiama un sistema di canali vascolizzati a rete che prende il nome di rete testis (del
testicolo). Dalla rete testis inizia l'epididimo. L'epididmo ha tre zone: una testa, un corpo e una coda.

La testa è quella che viene subito dopo la rete testis, e ha tutta una serie di piccoli condotti ancora molto
convoluti. Qui avvengono fenomeni biochimici che portano alla fagocitazione, quindi alla capacità del
testicolo di fecondare. Poi c'è il corpo dell'epididimo, un unico condotto molto contorto e avvolto su se
stesso; poi la coda dell'epididimo è un unico condotto più voluminoso. Dalla coda dell'epididimo parte il
canale deferente, che sale, riveste la parete addominale e va incontro a tutto il percorso.
La strada che gli spermatozoi devono fare è diversa a seconda dei diversi tratti. Una volta arrivato alla fine
dei tubuli seminiferi e alla rete testis, lo spermatozoo impiega 20 giorni per compiere questa strada;
percorre la testa e il corpo dell'epididimo. Per quel che riguarda la coda dell'epididimo, sappiamo che gli
spermatozoi vengono prodotti continuamente e tra una eiaculazione e l'altra devono avere un posto dove
sostare; questo posto è appunto rappresentato dalla coda dell'epididimo, dove si mantengono vivi e pronti.
Questa zona in cui gli spermatozoi sostano è chiamata zona di parcheggio.

Il canale deferente, invece, che ha un diametro di qualche centimetro, fa parte delle cosiddette vie a
traffico veloce, dove ci sono delle contrazioni robuste e profonde che consentono l'eiaculazione.

Le vescichette seminali sono due ghiandole, destra e sinistra, annesse all'apparato genitale maschile. Esse
producono un secreto, un liquido seminale, chiamato sperma. Lo sperma è costituito in minima parte da
spermatozoi (circa il 10%); il 60% dal liquido seminale è rappresentato dal secreto delle vescichette
seminali, rilasciato anche questo solo al momento dell'eiaculazione. Il secreto delle vescichette seminali ha
una sorta di funzione trofica, poichè contiene zuccheri, enzimi e prostaglandine, tutta una serie di fattori
che aiutano lo spermatozoo durante il percorso. Il 60% delle sostanze trofiche è fornito dalle vescichette
seminali, mentre un altro 30% è fornito dall'altra ghiandola annessa all'apparato genitale maschile, la
prostata. La prostata e le vescichette seminali, al momento dell'eiaculazione, rilasciano il loro secreto, che
dev'essere riversato all'interno dell'uretra.

L'uretra è un condotto che nasce dalla vescica urinaria, però viene raggiunto nel sesso maschile dopo un po'
dal condotto del canale deferente la prostata immette al suo interno il suo secreto, quindi l'uretra
attraversa la prostata; dopo di che entra nella composizione dell'organo sessuale maschile, il pene.

Il pene ha una conformazione particolare, poichè costituito da un tessuto chiamato tessuto erettile. E'
costituito da due corpi cavernosi originati dalla superficie del bacino, che si riuniscono tra loro; al di sotto di
questi, anche l'uretra si circonda da un tessuto simile, chiamato corpo spongioso dell'uretra. Questi corpi,
cavernoso e spongioso, sono avvolti da delle fasce delle tonache e vanno a costituire il pene. Il corpo
spongioso dell'uretra, nella sua porzione temrinale, si espande a costituire il glande del pene.

Il pene è un organo erettile. Questo significa che all'interno dei corpi cavernosi ci sono delle lacune
vascolari. A seguito di stimolazione nervosa di vario genere si ha un afflusso maggiore di sangue e di corpi
cavernosi. Riempiendosi di sangue, i corpi cavernosi si ingorgano e il deflusso da queste lacune vascolari
viene come inibito. Questo è il meccanismo dell'erezione che consente lo svolgimento del rapporto
sessuale. Al termine del rapporto si ha il rilasciamento della componente muscolari e le lacune arrivano as
svuotarsi.

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