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1 Caratteristiche siche dello stimolo sonoro

Suono: prodotto di un qualsiasi corpo vibrante immerso in un corpo elastico come l’aria o l’acqua.

Il corpo vibrante determina un’oscillazione delle molecole del mezzo che lo circonda che vanno
incontro ad una condensazione seguita da una rarefazione Ciò che si trasmette è una variazione
di pressione che ha un andamento sinusoidale nel tempo.

L’onda sonora ha 3 caratteristiche

1 La frequenza che si misura in cicli al secondo o Hertz (Hz) Frequenza dello stimolo sonoro è
correlata all'altezza del tono: alte frequente- >tono alto, basse frequenze->tono basso

Ohm-> sistema uditivo esegue un'analisi di Fourier Analisi di Fourier-> scompone l’onda in onde
semplici di frequenza minore no ad arrivare alla “fondamentale”.

2 L’ampiezza è l’intensità del suono Distanza tra il picco dell’onda e il punto di minor pressione Si
misura in decibel-> unità di rapporto tra 2 misure di pressione.

3 Il timbro dipende dalla forma della curva Fluttuazioni della pressione dell’aria che costituiscono
lo stimolo sonoro possono essere:

Periodiche-> percezioni musicali.

Aperiodiche-> rumore.

I suoni sono composti da diverse frequenze simultanee

2 Concetti fondamentali di psico sica uditiva

Soglia assoluta d’intensità-> intensità minima che l’orecchio può discriminare rispetto al rumore di
fondo esterno o generato internamente, varia a seconda della frequenza

Determinando la soglia assoluta per toni di varia frequenza si ottiene una curva audiometrica

L’orecchio umano è molto sensibile alle frequenze tra i 1000 e i 5000 Hz Ogni specie ha la sua
curva audiometrica

3 Il sistema uditivo periferico

L'orecchio esterno Comprende l'orecchio e i neuroni primari le cui bre formano il nervo cocleare

L’orecchio è composto da

1 Orecchio esterno: padiglione auricolare e meato acustico esterno.

2 Orecchio medio: membrana del timpano e della catena degli ossicini con strutture annesse.

3 Orecchio interno: coclea Funzione delle componenti non nervose-> trasformare le vibrazioni
dell’aria causate da uno stimolo sonoro in una variazione di pressione nei uidi dell'orecchio
interno, che a loro volta fungono da stimolo per i recettori cocleari.

Porzione esterna e media conducono aria ai uidi dell'orecchio interno

Il suono è condotto attraverso il meato acustico esterno-> fa vibrare la membrana timpanica.

Queste vibrazioni sono trasferite all'orecchio interno tramite gli ossicini dell’orecchio medio.

L’ultimo di questi, la sta a si articola con la membrana della nestra ovale, la cui vibrazione mette
in movimento vibratorio i uidi della coclea.

La coclea-> membrana basilare fondamentale nell’analisi del suono e nella sua conversione in
codice del Sistema Nervoso.

Questo codice raggiunge la parte della corteccia cerebrale devoluta all’analisi dei segnali uditivi.

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L'orecchio esterno è composto da padiglione auricolare e meato acustico esterno.

Le convoluzioni sono fondamentali per la percezione della direzione del suono e per dare la
sensazione che il suono proviene fuori dalla testa Testa+padiglione auricolare+meato acustico
esterno->modi cano il campo sonoro in modo da ottenere un guadagno di 20db riguardo le
frequenze importanti per l’uomo.

4 Il sistema uditivo periferico

L'orecchio medio costituito da una cavità scavata nell’osso temporale del cranio che comunica
con il naso-faringe per mezzo della tuba di Eustachio

Per il resto separata dall’area esterna dalla membrana timpanica e dalla parete ossea
dell’orecchio interno internamente Tuba di Eustachio-> permette alla pressione dell’aria interna
dell'orecchio medio di eguagliare la pressione atmosferica, si apre con la deglutizione.

Il timpano è una membrana di colore madreperlacea e di forma conica alla quale è attaccato il
primo elemento della catena degli ossicini, il martello.

Catena degli ossicini-> Testa rotonda del martello collegata all’incudine Estremità più lunga
dell’incudine si collega alla sta a con l'articolazione discobasale della sta a che è in contatto con
la nestra ovale

Movimento della membrana timpanica comporta la vibrazione della sta a

La Vibrazione sta a si trasmette ai uidi della coclea grazie all’elasticità della membrana della
nestra ovale 4/5 neuroni sono interposti, nei circuiti più semplici, fra i recettori cocleari e la
corteccia uditiva primaria

Ciascuna stazione intermedia opera delle modi cazioni all’input periferico

Ricchezza di comunicazioni a livello centrale fra le a erenze provenienti dai due orecchi.

Il Percorso dei neuroni è lineare ma anche circolare, infatti sono tutti legati fra loro

Nucleo cocleare-> primo approdo delle bre del nervo acustico Diviso in 3 parti: nucleo cocleare
ventrale anteriore, nucleo cocleare ventrale posteriore, nucleo cocleare dorsale.

Nel N. cocleare ci sono 3 rappresentazioni complete della membrana basilare della coclea
Secondo neurone uditivo che ha il corpo cellulare nel nucleo cocleare può portare il suo assone in
3 vie: via dorsale ascendente, via intermedia, stria ventrale -Complesso Olivare superiore->
seconda stazione principale delle vie uditive, consiste in una serie di nuclei Rappresenta la prima
sede dove si uniscono le informazioni dai 2 orecchi, le cellule confrontano le informazioni
provenienti dai 2 orecchi come: asimmetrie di tempo e di erenze di intensità.

Il processo di spazializzazione -Lemnisco laterale -Collicolo inferiore -Cenicolato mediale->


stazione talamica del s. uditivo, diviso in 3 parti: ventrale, dorsale, mediale

8 Corteccia uditiva primaria

5 aree secondarie corticali distinte in aree primarie, aree secondarie e terziarie Zona corticale si
trova nel giro di Heschi, all’interno della scissura di Silvio nel lobo temporale

Organizzazione di 2 tipi: topotonica e per bande funzionali

9 E etti delle lesioni delle vie uditive centrali


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La lesione bilaterale e/o completa della corteccia uditiva non dà de cit apprezzabili nelle
fondamentali soglie psico siche uditive Mentre si trovano de cit severi nella localizzazione
spaziale del suono e nella discriminazione degli aspetti temporali del segnale acustico

10 Aree uditive associative ed aree legate al linguaggio

Informazione uditiva va incontro ad un processo di progressiva elaborazione a partire dall'area


uditiva e a mano a mano, che viene trasmessa attraversa le aree adiacenti alla primaria, e da qui
alle aree associative Il sistema uditivo è devoluto alla comprensione del linguaggio e le aree
associative uditive sono impegnate in tale funzione.

L’organizzazione cerebrale relativa al linguaggio è asimmetrica Per il 95% delle persone


l’elaborazione del linguaggio avviene nell'emisfero sinistro.

Patologia varia in base all'area colpita: es. lesione area di Werniche-> afasia di Werniche.

Disturbo comprensione del linguaggio, produzione normale per ritmo, melodia e ricchezza ma
l'ordine delle parole è sbagliato Questo indica la presenza di un’area uditiva associativa Es.
lesione area di Broca-> afasia di Broca:

Disturbo degli aspetti produttivi del linguaggio, mentre la comprensione è buona Questo indica
che le aree di elaborazione sono separate dalle aree associative.
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