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PARTE 1
La tecnica vocale può essere definita come l’uso consapevole dei fattori
essenziali per l’emissione del suono artistico. In generale affinchè ci sia
qualsiasi emissione sonora sono necessarie:
- Una sorgente di energia (i polmoni) costituita dal processo di
RESPIRAZIONE responsabile dell’intensità (volume) del suono
- Una sorgente di suono (la laringe) costituita dal meccanismo di
FONAZIONE responsabile dell’altezza (frequenza) del suono
- Una sorgente di timbro (il vocal tract) costituita dal processo di
RISONANZA responsabile delle caratteristiche timbriche della
voce (equalizzazione)
POWER – SOURCE – FILTER sono le 3 componenti della produzione
del suono ed la loro interazione mira ad una condizione di equilibrio
dinamico per il raggiungimento del controllo degli atti espiratori (come il
canto).
RESPIRAZIONE COSTO-DIAFRAMMATICA
INDICAZIONI GENERALI
Nella vocalità artistica è necessario un flusso aereo quantitativamente e
qualitativamente idoneo e una modalità di controllo dell’aria molto
accurata. La respirazione del cantante è una respirazione costo
diaframmatica (il diaframma si abbassa, lo stomaco si protende e le
costole si espandono); ad ogni inspirazione profonda segue un controllo
volontario della risalita del diaframma (attuato grazie alla muscolatura
addominale e dorsale) che consente di dosare la pressione dell’aria in
uscita in modo da permettere di controllare l’emissione dei suoni. Ci
sono due momenti distinti dell’atto respiratorio che bisogna
comprendere: per appoggio si intende l’espansione del diaframma nella
fase di inspirazione e che continua durante l’atto vocale; per sostegno si
intende l’azione muscolare di contrazione e rilascio che sostiene il
diaframma nella fase dell’espirazione. Il primo meccanismo è associato
all’atto dell’attacco vocale, mentre il secondo all’atto dell’emissione
vocale vera e propria.
Il diaframma è un muscolo impari, cupoliforme e appiattito, che separa
la cavità toracica da quella addominale. Quando si contrae amplia la
cavità toracica appiattendo la convessità superiore e perciò funge da
muscolo inspiratorio e la sua contrazione aumenta la pressione
addominale. È un muscolo involontario ma la sua attività di rilascio è
attivata nel meccanismo del sostegno grazie alla muscolatura dorsale e
addominale.
NOTE
Esercizi per la sensibilizzazione del corpo alla respirazione costo-
diaframmatica
1. GROUNDING: In piedi, gambe leggermente piegate, piedi
fortemente piazzati a terra, mani intorno al torace, respirare
profondamente allargando solamente la parte alta del torace.
Abbassare di qualche centimetro la posizione spostando la
respirazione in corrispondenza delle mani e ancora spostare verso
la fine della gabbia toracica e espirare come per spingere le mani
fuori. Infine appoggiare le mani sul bacino e respirare come per
allargarlo. Questa posizione serve solo per sensibilizzare i luoghi
della respirazione e portarla da quella toracica (errata nel canto) a
quella costo diaframmatica.
Le corde vocali sono quattro, due false (superiori) e due vere (inferiori).
Le corde vocali vere sono ripiegature della mucosa laringea, spesse, di
colore bianco perla paragonabili a due elastici, rivestiti da muscolo e
mucosa, posizionati su un piano orizzontale e connessi anteriormente
alla cartilagine tiroide e posteriormente alle due cartilagini aritenoidi, in
grado di ruotare su se stesse e di slittare medialmente l’una verso l’altra.
La corda vocale è costituita:
1) da una sistema legamentoso (legamento vocale), vera struttura
portante;
2) da un legamento elastico, al quale si deve la capacità di sopportare
uno stress tensionale(ogni incremento di frequenza è dovuto infatti a un
aumento di lunghezza cordale)e di scaricare il trauma che le corde
ricevono nel momento del reciproco avvicinamento;
3) da un muscolo molto potente: il muscolo tiroaritenoideo;
L’apertura triangolare che si genera tra loro e dalla quale avviene il
passaggio dell’aria è detta glottide. Le corde vocali dall’avanti
all’indietro divergono, disegnando in inspirazione una V a vertice
anteriore. È proprio questa situazione anatomica che rende possibile, a
seguito della rotazione della aritenoide sul proprio asse, lo spostamento
medio laterale della corda.
Durante la respirazione tranquilla le corde vocali sono al massimo della
loro apertura, l’aria transita, in entrata e in uscita, silenziosamente.
Quando ci prepariamo a fonare le corde vengono addotte, cioè
avvicinate alla linea mediana, grazie alla contrazione del muscolo
tiroaritenoideo. È questo improvviso ostacolo, trovato dall’aria in uscita
dalla trachea, che permette la nascita della vibrazione e la produzione
della voce. All’esterno della scatola laringea è posizionato un muscolo,
chiamato cricotiroideo, in grado, contraendosi, di far basculare la
cartilagine tiroide sulla sottostante cartilagine cricoide. Tale movimento
produce un allungamento della corda, un incremento della sua tensione
longitudinale e una riduzione della sua massa.
CICLO VIBRATORIO
Lo scorrimento della mucosa rispetto al legamento vocale costituisce la
vibrazione e avviene quando nell’espirazione, la corrente d’aria che
fuoriesce incontra lo sbarramento volontario delle corde vocali attuato
dai muscoli intrinseci della laringe (che modificano la natura delle corde)
e da quelli estrinseci (che modificano la posizione della laringe).
Quando la pressione sottoglottica vince le resistenze della glottide, il
ciclo vibratorio inizia e con aggiustamenti continui si mantiene fino alla
fine della corrente d’aria.