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SCHELETRO

Suddivisione dello scheletro in:

scheletro assile
scheletro appendicolare

Scheletro assile:

Cranio
Colonna vertebrale
Sterno
coste
SCHELETRO

Suddivisione dello scheletro in:

scheletro assile
scheletro appendicolare

Scheletro appendicolare:

arti superiori e inferiori.


Il cranio
costituisce una scatola solida che racchiude e protegge lencefalo,
gli organi di senso e le parti iniziali dei sistemi digerente e
respiratorio.
Le articolazioni tra le ossa del cranio sono immobili e costituiscono
le sinartrosi. Solo la mandibola e latlante (I vertebra cervicale) sono
collegate con unarticolazione mobile

La superficie esterna del cranio


fornisce unampia area per
linserzione
dei muscoli che muovono la testa,
gli occhi, la mandibola.
Essi consentono la mimica facciale
e la masticazione
Suddivisione del cranio in:

neurocranio, costituito da
ossa che delimitano la cavit
sede dellencefalo

splancnocranio o complesso
facciale, formato da ossa che
proteggono e sostengono le
parti iniziali delle vie digerenti
e respiratorie
Il neurocranio formato
da 8 ossa piatte: 2 pari e 4
impari e mediane

Lo splancnocranio o
cranio facciale formato
da 14 ossa : 12 pari e 2
impari
Ossa del neurocranio:

Ossa impari

frontale
sfenoide
etmoide
occipitale

Ossa pari

parietali
temporali
Lo splancnocranio formato da ossa che proteggono e sostengono
le parti iniziali delle vie digerenti e respiratorie.

Nell'essere umano lo splancnocranio costituito dalle 14 ossa


del volto:

Mascella (due)
Mandibola
Osso nasale (due)
Osso lacrimale (due)
Osso zigomatico (due)
Osso palatino (due)
Cornetto inferiore (due)
Vomere

(Osso joide)
Frontale Frontale
2 Parietali Etmoide
Occipitale (parte) Sfenoide
Sfenoide 2 Temporali
2 Temporali Occipitale
Visione superiore

Frontale

Parietale Parietale

Occipitale
Visione posteriore

parietale parietale

occipitale

temporale temporale
Visione laterale

frontale parietale

Sfenoide
(ala) temporale
occipitale
zigomatiche

meato acustico esterno


Visione anteriore

frontale parietale

sfenoide
temporale
o.nasali

mascella

mandibola
Cavit orbitarie
Presentano una forma di cono rovesciato, con apice rivolto
posteriormente. Esse sono formate da:

Osso frontale volta dellorbita


Osso sfenoide volta e parete laterale
Osso zigomatico parete laterale
Mascella pavimento
Osso lacrimale parete mediale
Etmoide parete mediale
Osso palatino parete mediale

Lorbita inoltre presenta aperture attraverso le quali alcune strutture possono comunicare con
altre cavit (condotto naso-lacrimale, forame ottico, fessure sup e inf. Per il transito di vasi e
nervi)
Cavit nasale
Si apre anteriormente con unapertura piriforme ed divisa dal setto nasale in 2 met, dx e
sx. il setto nasale costituito da una porzione anteriore cartilaginea e una posteriore ossea
formata dal vomere e dalla lamina perpendicolare delletmoide.

La parete interna presenta 3 lamine ossee, dette cornetti nasali, che aumentando la
superficie della cavit nasale, agevolano lumidificazione e il riscaldamento dellaria
inalata.
Molte ossa associate alle cavit
nasali presentano al loro interno
delle cavit denominate seni
paranasali che si aprono nelle
cavit nasali. (s. frontali,
mascellari, etmoidali e sfenoidali).
Gli umani posseggono molti seni paranasali, divisi in sottogruppi che
prendono il nome dalla posizione in cui giacciono i seni:

i seni mascellari, chiamati anche antri mascellari, sono i pi grandi e


giacciono all'interno delle ossa mascellari

i seni frontali sono situati a livello dell'omonima regione, nell'osso


frontale

i seni etmoidali, o cellette etmoidali, o cellule etmoidali, sono formati da


piccole cavit che si costituiscono all'interno dell'osso etmoide o tra
etmoide e frontale; sono distinguibili in anteriori e posteriori.

i seni sfenoidali, nell'osso sfenoide al centro del cranio, sotto la


ghiandola pituitaria.
Seni paranasali: funzioni biologiche

Il ruolo dei seni dibattuto. Sono state proposte queste funzioni:

far diminuire il peso delle ossa del cranio, specie quella della
faccia: la struttura delle ossa facciali importante, poich su esse si
appoggiano i numerosissimi muscoli che regolano le espressioni
facciali, strumento comunicativo
incrementare la risonanza della voce
fornire un cuscinetto per aumentare la resistenza delle ossa ai
colpi facciali
isolare dalle fluttuazioni rapide di temperatura che dall'esterno
giungono fino alla fossa nasale, le strutture sensibili come le radici
dei denti e gli occhi
umidificare e riscaldare l'aria inalata, mediante il meccanismo di
lento ricambio dell'aria contenuta nei seni
Comunicazione

Si aprono all'interno delle cavit nasali tramite delle aperture, i


meati, situati al di sotto di processi ossei detti cornetti (superiore,
medio ed inferiore). Rispettivamente si aprono:

con il meato superiore, sotto il cornetto superiore, le cellette


etmoidali posteriori e il seno sfenoidale.
con il meato medio, sotto il cornetto medio, i seni frontali e
mascellari, le cellette etmoidali anteriori
con il meato inferiore, sotto l'omonimo cornetto, si apre invece il
canale naso-lacrimale che mette in comunicazione la cavit orbitaria
con quella nasale.
Le ossa del neurocranio nel loro insieme delimitano la cavit del cranio rivestita
internamente da una membrana fibrosa che si chiama dura madre, questa in
continuit con laracnoide e la pia madre che rivestono lencefalo e tutte insieme
costituiscono le meningi.
La base della cavit presenta delle fosse definibili in base alla posizione:

fossa cranica anteriore

fossa cranica media

fossa cranica posteriore


Le fosse craniche si formano in
relazione alle espansioni
dellencefalo:

la fossa cranica anteriore accoglie


i lobi frontali dellencefalo

la fossa cranica media accoglie i


lobi temporali

la fossa cranica posteriore accoglie


i lobi occipitali, il cervelletto e la
parte posteriore del tronco
cerebrale
4- Osso occipitale, un osso piatto, impari mediano, situato
posteriormente. Esso costituisce la base e la parete posteriore del
cranio e presenta un foro che consente il passaggio del midollo
spinale, foro occipitale o forame magno

Losso occipitale comprende un corpo (o base), due parti


laterali, o condiloidee e la squama, tutti circondano il grande foro.
I condili occipitali sono processi che si articolano con latlante, la
prima vertebra cervicale.
Sulla faccia endocranica (concava) dell osso occipitale si osservano le
fosse cerebrali (superiori) e le fosse cerebellari (inferiori)
squama

Canale condiloideo clivo

Eminenza crociata con


corpo protuberanza occ. Interna.
1- Osso frontale
E un osso piatto, impari.
Forma lo scheletro della fronte,
la volta del cranio e delle orbite 1
e la parte anteriore della base
del cranio 2 2

Losso frontale esternamente 3


formato dalla squama (1), 4
dalle bozze frontali (2),dalle 5
arcate sopraccigliari (3), dai
margini sopraorbitari (4) e dai
processi zigomatici (5)

Scavati nello spessore dellosso, vi sono


i seni frontali, cavit comunicanti
con le cavit nasali che contengono aria
.
Cresta frontale

Spina nasale
Losso Frontale si articola con le due Parietali attraverso la sutura
coronale, con le grandi ali dello sfenoide e componenti dello
splancnocranio

F P

S
Z
2- Osso sfenoide
Lo Sfenoide un osso impari e mediano che presenta una
forma paragonabile ad una farfalla, con un corpo piccolo e delle
ali prominenti. Il corpo si connette anteriormente con letmoide
e posteriormente con loccipitale.

*
*

*
Processi caratteristici dello sfenoide sono le 2 grandi ali e le 2 piccole
ali e i processi pterigoidei. Nel corpo si osserva la sella turcica, una
depressione mediana che accoglie lipofisi.
Losso sfenoide si articola anteriormente con il frontale e letmoide, lateralmente
con le parietali e le temporali, posteriormente con loccipitale. Forma inoltre la parte
posteriore della volta delle cavit nasali e la parte posteriore delle cavit orbitarie.
attraversato dal nervo mascellare
attraversato dal nervo mandibolare e dallarteria piccola meningea
3-etmoide: un osso impari, mediano, irregolare, posto anteriormente
allo sfenoide; prende parte alla costituzione della base del cranio, delle
fosse nasali e del setto nasale e delle cavit orbitali.
E un osso fragile e leggero

Lamina cribrosa

Letmoide formato da due porzioni laminari fra loro perpendicolari,


la lamina cribrosa e la lamina perpendicolare con una prominenza, la
crista galli e da due masse laterali , i labirinti che comprendono delle
cavit, definite seni etmoidali e delle sporgenze laterali, definite
cornetti.
i cornetti o conche nasali superiori e medie, sono lamine
accartocciate, poste lateralmente alle masse etmoidali, che
hanno la funzione di rallentare, riscaldare e purificare laria in
entrata, prima che raggiunga le successive vie respiratorie

Alla crista galli si attaccano le meningi, rivestimenti


dellencefalo;

i seni e i cornetti sono tappezzati da una tonaca mucosa in


continuit con lepitelio delle cavit nasali.
5- Le ossa parietali sono piatte, pari e simmetriche, di forma
quadrangolare e formano la gran parte della parete latero-dorsale
della scatola cranica.

p
F

S T O
6- Le ossa temporali sono pari e simmetriche, costituiscono parte
della superficie laterale e inferiore del cranio. Sono ossa piuttosto
complesse.

Losso temporale formato


dalla squama, una porzione
laterale piatta ed espansa, da
una porzione petrosa che
contiene lorecchio interno,
dal meato acustico esterno e
dai processi: mastoideo,
zigomatico e stiloideo.
Tra questi ultimi due processi Il processo mastoideo contiene
si trova la fossa mandibolare le celle mastoidee che sono in
che serve per larticolazione comunicazione con lorecchio
con la mandibola. medio e contengono aria
Lo splancnocranio formato da ossa che proteggono e sostengono
le parti iniziali delle vie digerenti e respiratorie.

Nell'essere umano lo splancnocranio costituito dalle 14 ossa


del volto:

Mascella (due)
Mandibola
Osso nasale (due)
Osso lacrimale (due)
Osso zigomatico (due)
Osso palatino (due)
Cornetto inferiore (due)
Vomere

(Osso joide)
1-processo frontale; 2-
faccia orbitale;
3-foro zigomatico-
orbitale;
4-faccia laterale;
5-processo temporale.
1-sulcus lacrimalis; 2-
crista lacrimalis
posterior; 3-hamulus
lacrimalis.
LE OSSA LACRIMALI
SI TROVANO SUBITO
DIETRO I PROCESSI
FRONTALI DEL
MASCELLARE E
PARTECIPANO A
FORMARE LE CAVITA
ORBITARIE.
vomere

Il vomere ha due facce e quattro margini; le facce sono


caratterizzate da piccoli solchi per il decorso dei vasi sanguigni e su
ciascuna di esse si ha il solco nasopalatino, che decorre
obliquamente dall'alto verso il basso postero-anteriormente. Esso
ospita l'omonimo nervo e vasi sanguigni relativi (arterie e vene
nasopalatine).
Il margine superiore, pi spesso, presenta un solco profondo, delimitato
lateralmente da un'ala ossea orizzontale. Esso riceve il rostro dello sfenoide,
articolandosi con esso. Le ali, invece, contattano posteriormente i processi vaginali
delle lamine pterogoidee mediali dello sfenoide e anteriormente i processi
sfenoidali delle ossa palatine.
Il margine inferiore si va ad articolare con la cresta formata, lungo la linea
mediana, dalle lamine orizzontali delle ossa palatine e dai processi palatini delle
ossa mascellari.
Il margine anteriore il pi lungo e si porta in basso e in avanti. Nella sua parte
superiore congiunto con la lamina perpendicolare dell'etmoide, mentre verso il
basso incavato ad accogliere la cartilagine del setto nasale.
Il margine posteriore, infine, libero e concavo posteriormente, separando le
aperture dorsali delle fosse nasali (coane). Cranialmente spesso e bifido,
caudalmente sottile.
1-processo frontale; 2-
margine lacrimale; 3-solco
lacrimale; 4-seno mascellare;
5-facies nasalis corporis
maxillae; 6-sulco palatino; 7-
processo alveolare; 8-
processo palatino; 9-canale
incisivo; 10-spina nasale
anteriore; 11-cresta concale;
12-cresta etmoidale.
Le ossa palatine hanno forma di L avendo una porzione verticale e
una porzione orizzontale che forma la parte posteriore del palato
duro; collaborano anche alla delimitazione delle cavit orbitarie e
delle fosse nasali.

Le ossa palatine contribuiscono alla


formazione del palato duro nella
porzione posteriore
La mandibola o mascella inferiore,
un osso impari mediano, il pi
cospicuo osso dello splancnocranio.
Presenta un corpo, orizzontale che
forma il mento, e due rami, porzioni
verticali, che la collegano attraverso i
processi condiloidei con losso
temporale per formare larticolazione
temporo-mandibolare
1 2
1-processo
3 coronoideo;

2-processo
condiloideo;

3-foramen
mandibulae;
Dal margine superiore del corpo verso lalto si estende il processo alveolare in cui
sono scavati gli alveoli che portano i denti dellarcata inferiore.

L articolazione temporo-mandibolare unarticolazione sinoviale tra la fossa


mandibolare del temporale e il processo condiloideo della mandibola con
interposizione di un disco fibrocartilagineo;
la capsula articolare che la circonda piuttosto lassa per consentire un ampia apertura
della cavit orale, perci pu accadere che un movimento brusco ne provochi la
dislocazione
struttura dei denti
1-corpus ossis hyoidei; 2-cornu major; 3-
cornu minor.
Colonna vertebrale o rachide

1) Sostiene il peso della testa e del tronco

2) Protegge il M.S.

3) Permette ai nervi spinali di fuoriuscire dal canale vertebrale

4) Offre un punto di inserzione ai muscoli

5) Permette il movimento della testa e del tronco


7 vertebre cervicali

12 vertebre toraciche

5 vertebre lombari

5 vertebre sacrali

4-5 vertebre coccigee


lordosi

cifosi

lordosi

cifosi
Le patologie strutturali della colonna vertebrale possono essere:

Scoliosi: determinata dalla rotazione laterale della colonna vertebrale e della gabbia
toracica.

Ipercifosi: comunemente conosciuta come gobba, appare come un aumento della


curvatura normale a convessit posteriore

Iperlordosi: appare come un aumento della curvatura normale a convessit anteriore.


caratteri generali delle vertebre
Corpo vertebrale

Peduncolo

Arco
Lamina

Processi trasversi

Processi articolari

Processi spinosi
caratteri generali delle vertebre
Corpo vertebrale

Peduncolo

Arco
Lamina

Processi trasversi

Processi articolari

Processi spinosi
caratteristiche vertebre cervicali
Corpi vertebrali molto piccoli

Processo spinoso spesso bifido

Presenza del forame trasversario

Ampio forame midollare


Atlante Epistrofeo o Asse
Ginglimo laterale o trocoide: superficie a segmento di cilindro

( lasse del segmento di cilindro parallelo


o coincidente con lasse longitudinale dellosso)

Movimenti: rotazione
caratteristiche delle vertebre toraciche

Corpi vertebrali pi sviluppati

Processo spinoso lungo e rivolto verso il basso

Presenza di semi-faccette sul corpo vertebrale


(teste delle coste)

Presenza di faccette articolari sui processi


trasversi per i tubercoli delle coste (I-X)
coste
caratteristiche vertebre lombari

Corpi vertebrali molto voluminosi

Processo spinoso a forma di lamine quadrangolari

Processi articolari superiori rivolti medialmente

Processi articolari inferiori rivolti lateralmente

Presenza di processi costiformi (processi trasversi)


caratteristiche osso sacro
Faccia anteriore o pelvica (evidenti linee trasversali e
forami sacrali anteriori)

Faccia posteriore o dorsale con cresta sacrale


mediana (evidenti forami sacrali posteriori)

Parti laterali ( faccia auricolare)

Base (corpo I vertebra, ali del sacro e processi articolari


rivolti verso lalto)

Apice (corni del sacro)


Anteriore Posteriore
caratteristiche del coccige

Base (faccetta articolare per larticolazione con la V


vertebra sacrale, presenza di 2 corna corrispondenti ai
processi articolari)

Apice (incurvato in avanti)


SCHELETRO DEL TORACE
SCHELETRO DEL TORACE

Il torace un complesso osteo-artro-muscolare, posto tra collo e addome, che


costituisce una gabbia protettiva per numerosi organi. La gabbia toracica, oltre
alle funzioni protettive nei confronti dei polmoni, del cuore e dei grossi vasi,
della trachea, dei bronchi e dellesofago, grazie alle sue caratteristiche di
semirigidit, capace di aumentare o diminuire di volume durante le fasi della
respirazione. Essa costituita dalle vertebre toraciche, dalle coste e le loro
cartilagini e dallo sterno. Nelladulto il torace risulta essere leggermente
appiattito in senso antero-posteriore, per cui pi esteso trasversalmente che non
sagittalmente. Lapertura superiore della gabbia toracica (o apice) reniforme:
il diametro sagittale misura allincirca 5 cm, mentre quello trasverso una decina
di cm. Essa occupata sui lati dallapice dei polmoni e nella parte mediana dalla
trachea, dai grossi vasi e dallesofago.
Lapertura inferiore (o base) presenta dimensioni maggiori rispetto alla
precedente e guarda verso gli organi contenuti nella cavit addominale, quali
fegato stomaco e milza.
Lo sterno un osso piatto, impari e mediano che chiude
anteriormente la gabbia toracica. Si estende dallalto verso il basso
dal livello della terza alla nona vertebra toracica ed costituito da
tre segmenti che in senso cranio-caudale sono: il manubrio, il
corpo e il processo xifoideo. Queste tre porzioni sono unite tra
loro per mezzo di fibrocartilagini (sinfisi) o fuse per sincondrosi
che nel tempo ossificano dando luogo ad una sinostosi. Lo sterno
presenta una faccia anteriore, una posteriore, due margini (destro e
sinistro), unestremit superiore o base e unestremit inferiore o
apice. La faccia anteriore leggermente convessa e presenta una
serie di linee trasversali residuo dei punti di saldatura dei segmenti
che primitivamente costituivano lo sterno. Il manubrio forma con
il corpo dello sterno un angolo sporgente in avanti, pi o meno
accentuato a seconda dei soggetti, detto angolo di Louis. La
faccia posteriore pianeggiante.
Lestremit superiore o base, che corrisponde al margine superiore del
manubrio, presenta una incisura mediana poco accentuata, detta incisura
o fossetta giugulare, lateralmente alla quale sono presenti due faccette
articolari, dette incisure clavicolari, a livello delle quali si articolano le
due clavicole. Lestremit inferiore, o apice, presenta un processo
appuntito o talvolta bifido detto processo xifoideo. I margini laterali,
destro e sinistro, presentano sette faccette articolari a livello delle quali
si articolano le estremit anteriori (sternali) delle prime sette coste.
Le coste, in numero di 12 paia, assieme
alle vertebre e allo sterno circoscrivono la
gabbia toracica. Esse si articolano
posteriormente con le vertebre toraciche ed
anteriormente con lo sterno mediante le
cartilagini costali.
Le prime sette coste sono dette coste vere o
coste sternali perch ciascuna si unisce allo
sterno mediante la propria cartilagine
sternale; le coste VIII,IX e X sono dette
coste spurie o false o asternali in quanti si
uniscono allo sterno mediante la cartilagine
sternale della VII costa.
Questo tratto cartilagineo prende il nome di arcata costale e costituisce, da un lato e
dallaltro dello sterno, il contorno inferiore della gabbia toracica. Le coste XI e XII
sono dette fluttuanti perch con la loro estremit anteriore terminano liberamente
non raggiungendo lo schermo.
coste
Le coste sono costituite da un corpo che termina con due estremit: una anteriore, detta
sternale e una posteriore detta vertebrale. Lestremit posteriore possiede un ingrossamento,
denominato testa o capitello, a cui fa seguito una porzione ristretta, il collo, diretto lateralmente e
indietro, oltre il quale presente un rilievo, denominato tubercolo della costa, che segna il punto
di passaggio tra il corpo e il collo. Anteriormente al tubercolo, la costa si piega bruscamente in
avanti formando un angolo, detto angolo costale, sede frequente di fratture.
La prima costa corta, ha un corpo ampio, un raggio di curvatura breve e
passa al di sotto della clavicola; langolo costale coincide con il tubercolo. Essa
si articola posteriormente soltanto con la fossetta costale superiore del corpo
della prima vertebra toracica. Il corpo largo e appiattito dallalto verso il
basso per cui si riconosce una faccia superiore ed una inferiore, un margine
mediale concavo ed uno laterale convesso.
La prima cartilagine costale, di tutte la pi larga e la pi corta. Essa si dirige
in basso verso lo sterno, articolandosi in corrispondenza del margine laterale del
manubrio sternale.
La seconda costa lunga circa il doppio della prima costa, pur conservando
alcune delle caratteristiche di questa. Le facce sono rivolte lateralmente e
medialmente. Sulla met della faccia laterale, si osserva una cresta sulla quale
si inseriscono i muscoli dentato anteriore e scaleno posteriore. Langolo costale,
come nella prima costa, corrisponde con il tubercolo.
Le coste XI e XII sono meno sviluppate delle altre. Langolo costale poco
pronunciato o del tutto assente e la testa ha ununica faccetta articolare perch
si articola con un sola vertebra. Il tubercolo costale non mostra faccette
articolari.
Articolazioni del torace

Possono essere divise in due gruppi


principali:

quelle anteriori, tra le parti dello sterno,


tra le cartilagini costali e lo sterno e tra le
diverse cartilagini costali;

quelle posteriori, delle articolazioni


costo-vertebrali.
Articolazioni costo-vertebrali

Le articolazioni costo-vertebrali sfruttano due punti, uno fra la


testa della costa e 2 corpi di vertebre adiacenti, laltro fra il
tubercolo della costa e il processo trasverso della vertebra,
dando origine ad una doppia artrodia. A livello dei corpi
vertebrali, le due faccette sono rivestite di cartilagine articolare
separata dalla fibrocartilagine del disco intervertebrale, che
prende contatto con la cresta costale. Fanno eccezione le
articolazioni della prima e delle ultime due coste, artrodie
semplici, in quanto si stabiliscono tra la costa ed un solo corpo
vertebrale del livello corrispondente.
I mezzi di unione sono dati dalla capsula articolare e dal
legamento interarticolare della testa, fra loro strettamente
aderenti. Tale legamento divide la cavit articolare in due parti,
ciascuna delle quali rivestita con una membrana sinoviale
propria. Il legamento manca nelle artrodie semplici.
Larticolazione costo-trasversaria unartrodia che si stabilisce
fra i tubercoli delle prime 10 coste e i processi trasversi delle
vertebre corrispondenti. Manca a livello delle ultime due coste,
in quanto prive di tubercolo. Le superfici articolari sono
rivestite di cartilagine ialina e, i mezzi dunione, sono dati dalla
capsula articolare e da alcuni legamenti a distanza. La
membrana sinoviale tappezza la faccia interna dello strato
fibroso.
Le articolazioni costo-vertebrali consentono movimenti di
elevazione ed abbassamento delle coste, rilevanti ai fini della
funzione respiratoria.
Articolazioni sterno-costali
Sono cos definite le articolazioni in essere fra le
estremit anteriori delle prime sette cartilagini
costali e le incisure laterali poste ai margini dello
sterno. Sono artrodie semplici o doppie, ad
eccezione della prima cartilagine costale che non
rappresenta una vera e propria articolazione. La
superficie articolare delle cartilagini costali
offerta da due faccette convergenti a cuneo, sul
margine laterale dello sterno sono presenti delle
due faccette piane, inclinate in modo da formare
unincisura per il cuneo cartilagineo. I mezzi
dunione sono forniti dalla capsula articolare e dal
legamento interarticolare sterno-costale.
Articolazioni intercondrali
Sono rapporti articolari che si svolgono tra cartilagini costali contigue. Si distinguono in due
tipi, uno quello stabilito tra le estremit mediali dell8, 9 e 10 cartilagine costale e quelle
sovrastanti a mezzo di fasci fibrosi; laltro quello che si riscontra tra i margini contigui della 6
e 7, 7 ed 8, 8 e 9 cartilagine costale. In questultimo caso, i mezzi dunione, sono dati da una
capsula articolare dipendenza del pericondrio.

Articolazioni sternali
Si distinguono in superiore ed inferiore e
uniscono rispettivamente il manubrio
sternale al corpo sternale e questultimo al
processo xifoideo. La prima una sinfisi,
tenuta insieme dallinterposizione di una
fibrocartilagine, rinforzata da legamenti
periferici dati dal periostio; la seconda
una sincondrosi che, nelladulto, pu
trasformarsi in una sinostosi.
Lo scheletro dellarto superiore comprende:

Lo scheletro del cingolo superiore (o cingolo scapolare


o toracico o semplicemente spalla)

Lo scheletro del braccio, costituito dallomero

Lo scheletro dellavambraccio costituito dal radio


lateralmente e dallulna medialmente

Lo scheletro della mano, costituito dalle ossa del carpo,


del metacarpo e delle falangi.
SCAPOLA

Una faccia anteriore o


costale, leggermente
concava, percorsa da
rilievi (creste) obliqui
per inserzioni
muscolari.
Una faccia posteriore, dalla quale,
nella porzione superiore, si stacca
una grossa sporgenza triangolare,
denominata spina della scapola,
che termina lateralmente con un
robusto processo detto acromion
che alla sua estremit presenta una
faccetta articolare per la clavicola
(articolazione acromion-
clavicolare). La spina divide la
faccia posteriore in due fosse, una
sovraspinata e una sottospinata,
che accolgono rispettivamente il
muscolo sovra e sotto-spinato.
Le due facce sono delimitate da
margini e da angoli. Si distingue:

Un margine superiore
sottile che presenta nella
sua parte laterale una
incisura scapolare,
lateralmente alla quale si
solleva un robusto
processo osseo detto
processo coracoideo
Un angolo inferiore che
corrisponde al punto di
incontro del margine laterale e
di quello mediale.
Le due facce sono delimitate
da margini e da angoli. Si
distingue:
Un margine mediale, detto
vertebrale, perch guarda
verso la colonna vertebrale

Un margine laterale, detto


Tuberosit
ascellare, che presenta al di sottoglenoidea
sotto della cavit glenoidea,
una piccola superficie rugosa
(tuberosit sottoglenoidea)
sulla quale si inserisce il capo
lungo del muscolo tricipite.
Un angolo laterale della
scapola che corrisponde al
punto dincontro del margine
laterale con quello superiore.
Presenta una superficie
ovalare detta cavit
glenoidea della scapola, nella
quale si articola la testa
Tuberosit
dellomero. La cavit
sottoglenoidea
glenoidea separata dal corpo
della scapola da una ristretta
superficie circolare detta collo
della scapola.
E un osso pari situato tra sterno e scapola, sviluppato in lunghezza, anche se dal
punto di vista strutturale un osso piatto in quanto costituito da osso spugnoso
rivestito da un astuccio di osso compatto ed privo di cavit midollare.

La clavicola costituita da un corpo, da unestremit mediale e una laterale: Il


corpo, quasi cilindrico, si presenta incurvato a forma di S allungata; lestremit
mediale presenta una faccetta articolare mediante la quale si articola con il
manubrio sternale (articolazione sterno-clavicolare); lestremit laterale presenta
una faccia articolare per lacromion scapolare (articolazione acromion-clavicolare).
Lepifisi prossimale presenta la testa
dellomero a forma di segmento di
sfera, rivestita da cartilagine, che si
articola con la cavit glenoidea della
scapola. E delimitata
perifericamente da un solco circolare
detto collo anatomico. Lateralmente
al collo anatomico presente una
prominenza detta grande tuberosit
o tubercolo maggiore sulla cui
sommit sono ben visibili tre faccette
sulle quali si inseriscono da dietro in
avanti i muscoli sovraspinato,
sottospinato e piccolo rotondo.
Medialmente e in basso rispetto alla
grande tuberosit si trova la piccola
tuberosit o tubercolo minore sul
quale si inserisce il muscolo
sottoscapolare. Queste due tuberosit
delimitano la doccia bicipitale.
Lestremit distale dellomero appare appiattita e presenta una superficie che si
articola con le epifisi prossimali delle due ossa dellavambraccio. Tale
superficie corrisponde medialmente alla troclea, lateralmente al condilo. La
troclea ha forma di puleggia e si articola con lincisura sigmoidea dellulna.
Al di sopra della troclea, anteriormente si ha la fossetta coronoidea, che
durante i movimenti di flessione dellavambraccio sul braccio, accoglie il
processo coronoideo dellulna. Posteriormente invece, al di sopra della
troclea, si ha una fossetta pi profonda detta olecranica, nella quale si colloca
il becco dellolecrano dellulna durante lestensione dellavambraccio. Sul
margine mediale dellepifisi distale, al di sopra della troclea si ha un rilievo
detto epicondilo mediale o epitroclea.
Il condilo una
prominenza sferica
che si articola con il
capitello (o testa) del
radio. Anteriormente
al di sopra del condilo
si ha una fossetta detta
fossetta condiloidea,
mentre lungo il
margine laterale
dellepifisi distale,
sempre al di sopra del
condilo, si ha un
rilievo detto
epicondilo laterale.
La diafisi, regolarmente
cilindrica nella porzione
superiore, assume forma
prismatico-triangolare
nella porzione inferiore.
Inoltre, questultima,
risulta torta sul suo asse.
La faccia antero-mediale
della diafisi presenta una
doccia longitudinale che
discende dalla estremit
superiore dellosso
delimitata nella parte alta
da due tuberosit che in
basso diventano due
labbri. Tale doccia detta
doccia o solco bicipitale
perch vi passa il tendine
del capo lungo del
muscolo bicipite
La faccia antero-laterale
della diafisi omerale
presenta poco al di sopra
della sua parte media, una
superficie rugosa detta
tuberosit deltoidea, in
quanto su di essa si inserisce
il muscolo deltoide.

La faccia posteriore
percorsa in senso medio-
laterale da un solco
spiraliforme, detto solco di
torsione o solco del nervo
radiale, lungo il quale
decorre il nervo radiale.
Il radio un osso lungo che, situato
lateralmente allulna, costituisce
assieme a questa, lo scheletro
dellavambraccio. Tra le due ossa, in
corrispondenza della loro diafisi, si
interpone uno spazio denominato
interosseo colmato da una membrana
fibrosa interossea (sindesmosi).
Il radio presenta una diafisi e due
epifisi: una prossimale e una
distale. La diafisi ha forma
prismatico-triangolare mentre
lepifisi prossimale presenta una
testa, denominata capitello
radiale, la cui faccia superiore,
detta fossa o cavit glenoidea del
radio, si articola con il condilo
dellomero. Inoltre, la
circonferenza della testa rivestita
di cartilagine articolare e si
articola con lepifisi prossimale
dellulna (articolazione radio-
ulnare prossimale). Subito al di
sotto del capitello, il radio si
restringe a formare il collo.
Al limite tra lepifisi prossimale e
la diafisi presente un rilievo
denominato tuberosit bicipitale
del radio sul quale si impianta il
tendine distale del muscolo
bicipite.
Lepifisi distale presenta forma
piramidale e con la sua faccia
inferiore si articola con losso
scafoide e semilunare del carpo.
Lateralmente lepifisi radiale si
prolunga in un processo osseo
detto processo stiloideo del radio,
mentre sulla faccia mediale si nota
una faccetta articolare, detta
incisura ulnare, a livello della quale
si realizza larticolazione radio-
ulnare distale.
Lulna un osso lungo
situato medialmente
rispetto al radio.
Anchesso presenta
una diafisi e due
epifisi. La diafisi
dellulna presenta una
forma prismatico-
triangolare nella sua
parte superiore,
cilindrica in quella
inferiore.
Lepifisi prossimale presenta una
robusta prominenza detta olecrano,
la cui estremit superiore
appuntita e viene denominata becco
dellolecrano. Nei movimenti di
estensione il becco dellolecrano va
a collocarsi nella fossetta
olecranica.
La faccia anteriore dellepifisi
prossimale si presenta liscia e
incavata e forma la incisura
semilunare che si articola con la
troclea omerale. Anteriormente
lolecrano si continua in un rilievo
triangolare detto processo
coronoideo che nei movimenti di
flessione dellavambraccio si spinge
nella fossetta coronoidea
dellomero. Sul lato esterno
dellepifisi prossimale dellulna
presente una faccetta articolare a
livello della quale si instaura
larticolazione con la testa del radio.
Lepifisi distale prende il nome di
testa o capitello dellulna. Nella sua
parte mediale si osserva un rilievo
appuntito detto processo stiloideo
dellulna. Il contorno della testa
rivestito di cartilagine e con la sua
parte laterale (circonferenza
articolare) si articola con il radio.
Ossa del carpo. Il carpo costituito da 8 ossa corte, dalla forma cuboidea,
disposte in due file: una prossimale e una distale. La fila prossimale
costituita in senso latero-mediale dallo scafoide, dal semilunare, dal
piramidale e dal pisiforme. La fila distale, sempre in senso latero-mediale,
costituita da trapezio, trapezioide, grande osso (o capitato) e uncinato (detto
cos perch sulla faccia palmare presenta un rilievo, luncino)
Le ossa del metacarpo sono
5, sono denominate I, II, III,
IV, V metacarpale
procedendo sempre in senso
latero-mediale. Si tratta di
ossa lunghe nelle quali si
distingue una diafisi e due
epifisi. Lepifisi prossimale,
detta base, presenta una o
pi faccette articolare
mediante le quali si articola
con le ossa carpali distali. L
epifisi distale, detta testa,
convessa e si articola con la
falange prossimale.
Lo scheletro delle dita
formato dalle falangi. Le dita,
partendo dal lato radiale,
vengono denominate pollice,
indice, medio, anulare e
mignolo, ovvero I, II, III, IV
e V dito. Ogni dito ha 3
falangi, una prossimale o
basale, una media e una
distale o ungueale. Il pollice
possiede solo due falangi,
una prossimale e una distale.
La base delle falangi si
articola con lestremit
distale delle ossa metacarpali.
Il bacino o pelvi la struttura
ossea situata alla estremit
bacino
caudale della spina dorsale,
con funzione di trasferimento
del peso corporeo della parte
superiore del corpo sullo
scheletro degli arti inferiori.
Esso contribuisce inoltre,
assieme ai muscoli perineali e
addominali, al sostegno degli
organi addominali mentre
assieme ai muscoli delle
gambe contribuisce alla
locomozione.
Il bacino formato dall'articolazione di:
due ossa dellanca, che si articolano tra loro sulla linea mediana
mediante la sinfisi pubica.
un osso sacro, che chiude posteriormente il bacino e si articola ai lati
con le due anche.
un coccige, che articolandosi con l'osso sacro chiude posteriormente la
porzione inferiore del bacino ricevendo l'attacco di importanti muscoli e
legamenti.
Sulla superficie interna presente
un caratteristico restringimento di
forma ovalo-circolare, detto stretto
superiore del bacino, che permette
di suddividere il bacino in una
porzione superiore, detta grande
pelvi ed una inferiore detta piccola
pelvi.
Le pareti della grande pelvi sono
formate dalle ampie superfici delle
fosse iliache delle ossa dell'anca. Le
pareti della piccola pelvi sono invece
formate posteriormente dalla
superficie anteriore dell'osso sacro e
del coccige, anteriormente dalla
superficie posteriore del pube e
lateralmente dalla superficie mediale
dell'ischio e del ramo del pube.
Losso dellanca un osso piatto, pari e
simmetrico, costituito dalla fusione di
tre parti:
ileo
ischio
Pube

Lileo possiede un corpo che fornisce


lateralmente la superficie articolare per
il femore (acetabolo o cavit cotiloidea)
e unala, superiormente, sulla quale
poggia parte dei visceri addominali. Il
margine superiore costituisce la cresta
iliaca. Medialmente si articola con la
faccia auricolare del sacro mediante
unartrodia.
Lischio, prende parte, come lileo, alla
formazione della cavit articolare per il
femore, costituendo lacetabolo.
Presenta la forma di una C aperta
anteriormente che nella parte posteriore
forma la tuberosit ischiatica,
superiormente alla quale si trova la spina
ischiatica.

Il pube, costituisce la porzione antero-


inferiore dellacetabolo. Presenta la
forma di una C aperta posteriormente
che si salda con lischio e con lileo. I
due rami controlaterali si articolano sul
piano sagittale per mezzo di una sinfisi.
Il femore l'osso lungo che
costituisce lo scheletro della coscia:
un osso dell'arto inferiore, il pi
lungo, robusto e largo del corpo
dell'uomo ed connesso al bacino
attraverso una estremit arrotondata
chiamata "testa" e alla tibia,
un'articolazione del ginocchio,
tramite un'altra estremit con due
rilievi sporgenti ossia i condilli
femorali
L'epifisi prossimale del femore caratterizzata dalla grossa testa
del femore, a forma circolare e rivestita quasi interamente da
cartilagine articolare, tranne che nella fossetta, dove prende
inserzione il ligamento rotondo del femore, che serve a mantenere
in posizione l'articolazione coxofemorale. La testa poggia sul collo
anatomico del femore. In posizione latero-inferiore e latero-
superiore rispetto all'inizio del collo si trovano rispettivamente il
piccolo trocantere e il grande trocantere, sporgenze ossee sulle
quali prendono inserzione dei muscoli (come l'ileo-psoas).
La diafisi, o corpo del femore, risulta
risulta cilindrica ma si allarga a cono
appiattito inferiormente ed percorsa da
una linea sporgente, la linea aspra.
Questa, in corrispondenza della metafisi
prossimale si biforca, dando origine alla
tuberosit glutea (vi si inserisce il
muscolo grande gluteo) e alla linea
pettinea (vi si inserisce il muscolo
pettineo). La biforcazione in prossimit
della metafisi distale d origine ad una
regione depressa, chiamata faccia
poplitea. In prossimit di questa faccia
scorrono i vasi poplitei, che hanno la
caratteristica di avere le arterie pi
superficiali rispetto alle vene.
L'epifisi distale del femore presenta, posteriormente, due grosse
superfici ossee convesse, i condili femorali (uno mediale, l'altro
laterale). I condili, rivestiti di cartilagine articolare, fanno parte
della complessa articolazione del ginocchio. Tra i due condili vi
uno spazio, la fossa intercondiloidea. Anteriormente, i due condili
convergono nel formare la superficie patellare, per l'articolazione
con la patella.
Larticolazione femoro-rotulea
composta dalla rotula e dal femore;
il tendine dequadricipite si inserisce
sulla rotula, l muscolo mentre il
tendine rotuleo unisce la rotula alla
tibia . La rotula scorre allinterno di
un solco nel femore, chiamato
troclea . La rotula e la troclea sono
ricoperte da cartilagine articolare, il
rivestimento liscio di ogni
articolazione del corpo umano.
La tibia si trova, assieme
all'osso peroneale, nell'arto
inferiore, al di sotto
dell'articolazione del
ginocchio, nel segmento
anatomico che nell'uomo
conosciuto come gamba.
Nell'uomo pi spessa e
lunga del perone e si trova
medialmente rispetto ad
esso.
Si tratta di un osso lungo che
presenta un corpo a sezione
triangolare il cui margine
piuttosto affilato (cresta
anteriore). Esso si articola
superiormente con il femore e
la patella mediante
l'articolazione del ginocchio,
supero-medialmente con il
perone cos come infero-
medialmente ed inferiormente
con l'astragalo.
Possiede due epifisi, delle
quali la prossimale pi
spessa e ampia rispetto alla
distale.
Lestremit prossimale, avente forma di
piramide rovesciata, presenta anteriormente
la tuberosit tibiale per il tendine del
muscolo quadricipite femorale. Sulla faccia
posteriore visibile la linea poplitea a
livello della quale si inserisce il muscolo
popliteo.
La base dellepifisi prossimale provvista di sue facce articolare che si
articolano con i condili del femore. Esse sono separate da un rilievo denonimato
eminenza intercondiloidea.

Lepifisi distale presenta


una sporgenza mediale
denominata malleolo.
Inferiormente presente
una faccia articolare
(troclea) per lastragalo
che si prolunga
medialmente verso il
basso. Lateralmente
lepifisi distale possiede
una superficie
articolare (artrodia)
per il malleolo del
perone.
La fibula (o perone) un osso lungo, pi sottile della tibia rispet-to
alla quale laterale, formato da un corpo (diafisi) e da due
estremit.
Il corpo rettilineo e ha forma prismatica triangolare.

Lestremit prossimale
(testa) si articola con il
condilo laterale della tibia
(ma non compresa
nellarticolazione del
ginocchio)
lestremit distale presenta un
rigonfiamento, il malleolo laterale,
dotato di una faccia articolare
disposta inferiormente, per
larticolazione con losso del
piede detto astragalo. La presenza
dei due malleoli di tibia e perone,
costituisce la cosiddetta pinza
malleolare dellarticolazione con
lastragalo. Lestremit distale
presenta anche una faccetta
articolare, per la articolazione
distale con tibia.
Lo scheletro del piede costituito
dall'articolazione di 26 ossa (28 se
si comprendono le ossa sesamoidi
costanti del piede). Tale numero
pu tuttavia variare da persona a
persona per la presenza di uno o
pi sesamoidi incostanti o di alcune
ossa dette ossa accessorie del piede.
Lo scheletro del piede pu inoltre
essere suddiviso, analogamente a
quanto avviene per lo scheletro
della mano, in tre gruppi di ossa
con caratteristiche simili. Tali
gruppi sono il tarso, il metatarso e
le falangi.
Il tarso, che contribuisce a
formare lo scheletro della
caviglia e del tallone. Nel tarso
si distinguono due file di ossa,
delle quali una, detta fila
prossimale o fila posteriore del
tarso, formata dallastragalo
e dal calcagno, e l'altra, detta
fila distale o fila anteriore,
formata, procedendo in senso
medio-laterale lungo un piano
coronale, dalle tre ossa
cuneiformi, dall'osso scafoide
del piede e dall'osso cuboide.

Tutte le ossa del tarso sono ossa brevi che presentano un asse maggiore rivolto
in senso antero-posteriore. Fa eccezione solo l'osso navicolare il cui asse
maggiore rivolto in senso medio-laterale.
Il metatarso, che contribuisce
a formare la met anteriore del
piede, costituito da 5 ossa
dette ossa metatarsali che
fungono da tramite tra il tarso e
le falangi che compongono lo
scheletro delle dita del piede.
Le ossa metatarsali sono ossa
lunghe nelle quali si
distinguono due epifisi, delle
quali una prossimale ed una
distale, e una diafisi. Le diafisi
delle ossa metatarsali si
presentano curve con
convessit rivolta verso il dorso
del piede ed concavit rivolta
verso la pianta del piede,
contribuendo cos, assieme alle
ossa del tarso, alla formazione
della volta plantare del piede.
Le falangi del piede sono infine 14 piccole ossa lunghe che
contribuiscono, analogamente alle falangi della mano, le
dita del piede. Fatta eccezione per l'alluce, che come il
pollice formato da due sole falangi, tutte le dita del piede
sono formate da tre falangi. Tuttavia raramente possibile
osservare individui nei quali anche il quinto dito del piede
possiede solo due falangi. Rispetto alla mano le falangi del
piede sono molto pi brevi, schiacciate in senso latero-
laterale, convesse dorsalmente e concave plantarmente.
Caratteristica delle falangi intermedie del piede quella di
avere un'epifisi distale costituita da una troclea, che si
articola con l'epifisi prossimale delle falangi distali

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