La colonna
vertebrale
Impariamo ad amare
la nostra colonna vertebrale
Sede legale - Presidenza: 20121 Milano
Piazzale R. Morandi, 6 (tel. 02 40308.900)
Direzione Generale: 20162 Milano
Via C. Girola, 30 (tel. 02 40308.703)
Direzione Scientifica: 20148 Milano
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Servizio Comunicazione e Relazioni Esterne: 20121 Milano
Piazzale R. Morandi, 6 (tel. 02 40308.938)
A cura di:
Sara Gilardi
Barbara Conti
Unit operativa di rieducazione funzionale
del Centro S. Maria al Monte di Malnate
- Responsabile Dott. Fabio Trecate -
Quaderno a cura
del Coordinamento dei Centri per Gravi Cerebrolesioni Acquisite
Fondazione Don Gnocchi, 2011
Indice
Condividere la sofferenza
il primo passo terapeutico
Don Carlo Gnocchi
pag. 4
Prefazione
pag. 6
Introduzione
pag. 9
Indice
pag. 7
Cenni di anatomia
pag. 9
Il dolore vertebrale
pag. 12
pag. 12
pag. 13
pag. 18
pag. 21
pag. 39
pag. 53
pag. 70
Dal curare
al prendersi cura
Non esistono malattie, ma malati, cio un dato modo di ammalarsi proprio di ciascuno e corrispondente alla sua profonda
individualit somatica, umorale e psicologica. La grande abilit
del medico quella di riuscire a comprendere, o meglio a intuire, la personalit fisiologica di ciascun paziente.
Negli anni Cinquanta del secolo scorso don Carlo Gnocchi - oggi beato - aveva intravisto e denunciato con queste parole la possibile deriva della professione sanitaria. Unaffermazione che ben sottolinea la
sua concezione antropologica, protesa a considerare ciascun paziente
come un unicum, una parola detta da Dio una volta sola, per sempre, che necessita perci di una cura costante e sempre rinnovata, in
funzione delle sue tappe di guarigione e di recupero.
Un modo di considerare luomo e il servizio sociosanitario che esige
un impegno terapeutico a tutto campo e lelaborazione di un sapere
non univoco e non parcellizzato, messo a disposizione di tutti per la
difesa e la promozione della vita, sempre e comunque. Una sollecitudine per il malato che investe anche le buone relazioni che devono
intercorrere tra operatore sanitario e paziente, affinch la cura riesca
efficace e lunit della persona ne esca rafforzata.
Prefazione
Il dolore lombare si configura sempre come una complessa esperienza
percettiva, che comporta disagio fisico ed emotivo: ci si riflette sulla
qualit di vita delle persone e sulla collettivit in termini di spesa sanitaria e di mancata produttivit per assenza dal lavoro.
I dati di prevalenza sulle lombalgie fanno emergere un eccesso di incidenza e prevalenza nel personale di assistenza rispetto alla popolazione generale (17% vs 12%).
Sebbene leziologia del mal di schiena sia multifattoriale, una percentuale variabile tra il 30 ed il 40% degli episodi lombalgici riscontrabili
nel personale di assistenza da attribuire a manovre di mobilizzazione
dei pazienti.
Il problema poi particolarmente sentito nellambito delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) strutture tipo protetto, destinate ad
anziani non autosufficienti, la cui comorbilit e dipendenza sia psichica che fisica, sono tali da non consentirne una facile gestione a
domicilio.
In queste strutture lelevato carico assistenziale e la non sempre adeguata preparazione del personale da un punto di vista ergonomico,
rende indispensabili determinate iniziative indirizzate alla prevenzione
della lombalgia.
La letteratura pi recente sullargomento raccomanda lattuazione
precoce di misure a carattere rieducativo ed ergonomiche, con lo scopo proprio di evitare la cronicizzazione del problema.
Sebbene stiano emergendo prove a sostegno di un modello di trattamento specifico per la lombalgia, ancora molto varia la gamma
di pratiche terapeutiche ritenute genericamente valide per il mal di
schiena ed applicate nel contesto delle cosiddette Back School.
Questo dipende in parte da un iter diagnostico quasi mai omogeneo
e dalle difficolt nel realizzare studi controllati sulle diverse esperienze
messe in atto.
Pertanto, diffusa la sensazione che molti degli esercizi proposti spesso non abbiano un fondamento scientifico preciso ed esaustivo, che
ne giustifichino la scelta.
E, daltronde, la metodologia utile a valutare gli esercizi pi idonei
rimane l EMG, ma non cos semplice effettuare misurazioni elettromiografiche sui muscoli pi profondi del rachide (psoas, quadrato
dei lombi).
Inoltre occorre tener conto del fatto che allorigine dellinsufficienza o
6
Introduzione
Il mal di schiena (rachialgia), a seconda di dove si manifesta, viene
definito lombalgia a livello lombare (nella parte bassa della schiena),
dorsalgia a livello dorsale (sotto o tra le scapole) e cervicalgia a livello
cervicale (nella zona del collo).
Prima di tutto importante sapere che le cause di una rachialgia
possono essere molteplici. molto difficile fare una diagnosi precisa;
sono poche, infatti, le volte in cui si riesce a diagnosticare la causa del
dolore con certezza scientifica.
Il mal di schiena pu essere causato da fattori meccanici, fattori psicosociali, fattori economici, posture e movimenti scorretti, forma fisica
scadente, sovrappeso, obesit, fumo, stress e fattori psicologici.
molto importante consultare il medico e lo specialista quando il
dolore persiste, ma importante essere dei pazienti attivi perch la
terapia deve iniziare dalla nostra intenzione di reagire.
La nostra Scuola della schiena (o Back-School) una scuola attiva e
ha come obiettivo linsegnamento del corretto utilizzo della colonna.
Si prefigge, infatti, di agire sui fattori di rischio in modo da essere
efficace non solo nella cura del sintomo, ma anche nella prevenzione delle ricadute, evitando di azionare il meccanismo che provoca il
malessere.
In linea con quanto espresso dalla Carta dei Valori della Fondazione
Don Gnocchi, questo libretto intende essere un contributo nella direzione di una sempre maggiore attenzione ai bisogni degli Operatori
nel loro ambito di lavoro.
Lquipe
La colonna vertebrale
Cenni di anatomia
La colonna vertebrale, detta anche rachide, costruita dalla sovrapposizione di piccole ossa, le vertebre.
Il numero delle vertebre che costituiscono la colonna pu essere 33
o 34. (Fig. 1)
Fig. 1
7 cervicali
12 dorsali
5 lombari
5 sacrali (che formano losso sacro)
Vista posteriormente la colonna appare DIRITTA mentre, vista di profilo, presenta 4 CURVE FISIOLOGICHE:
lordosi cervicale
cifosi dorsale
lordosi lombare
curva sacrale
Fig. 2
lordosi cervicale
cifosi dorsale
nucleo polposo
anello fibroso
lordosi lombare
curva sacrale
nervo spinale
midollo spinale
ernia discale
10
la cui funzione quella di sopportare ed ammortizzare le sollecitazioni in compressione dovute alla forza di gravit ( Fig. 2).
disco intervertebrale
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La colonna vertebrale
Fig. 5
meningi
Il dolore vertebrale
corpi vertebrali
radici nervose
disco intervertebrale
CONSIGLI PRATICI
- Per alleviare il dolore opportuno sdraiarsi supini con le ginocchia piegate, eventualmente sostenute da un cuscino.
- Il riposo a letto non deve essere prolungato, anzi preferibile,
compatibilmente con il dolore, riprendere le normali attivit di
vita, compreso il lavoro.
- Utilizzare i corsetti solo in fase acuta e per breve tempo, per
evitare lindebolimento dei muscoli, rigidit e una dipendenza
psicologica.
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La colonna vertebrale
Come prevenire
il mal di schiena
Consigli preventivi
Il riposo notturno
Le posizioni migliori da poter utilizzare a letto sono:
supina con un eventuale cuscino sotto le ginocchia
sul fianco con un eventuale cuscino tra le gambe e le ginocchia
flesse.
prona (posizione peggiore) con un cuscino sotto la pancia per diminuire liperlordosi lombare che si crea in questa posizione (fig. 6).
Non esiste in realt una posizione ideale per tutti. E il dolore a guidare
la persona nella scelta della postura pi adatta alle proprie esigenze.
Limportante utilizzare una rete sufficientemente rigida per consentire di mantenere le curve fisiologiche, un materasso che non si deformi e che si accordi alla rete che lo sostiene (ideale un materasso
in lattice o ortopedico con molle insacchettate) e un cuscino che
consenta di mantenere il capo allineato al resto del corpo.
no
si
no
no
no
si
si
si
si
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La colonna vertebrale
Non lavorare a lungo con le braccia sollevate ma crearsi un appoggio per gli avambracci.
Far s che il piano dappoggio sia ad unaltezza adeguata, a livello
dei gomiti.
Se la sedia troppo alta procurare un poggiapiedi in modo che
anche e ginocchia siano flesse a 90.
Se c lo schienale appoggiarvi bene la parte bassa della schiena.
Fig. 11
no
si
Fig. 9
no
no
no
Se si deve viaggiare per lunghi periodi, interrompere la guida almeno ogni 2 ore per fare quattro passi ed eseguire alcuni esercizi di
stretching;
Non inclinare troppo lo schienale;
Appoggiare bene la schiena e il collo al sedile;
Tenere i gomiti leggermente flessi evitando la guida sportiva a
braccia tese che tende ad affaticare i muscoli delle spalle.
Fig. 10
Fig. 12
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no
si
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La colonna vertebrale
no
si
no
si
si
Fig. 15
no
18
si
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La colonna vertebrale
si
Respirazione diaframmatica:
Inspirare (tirare dentro) profondamente laria dal naso gonfiando
la pancia
Espirare (soffiare fuori) lentamente laria dalla bocca a labbra socchiuse sgonfiando laddome.
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1) Posizione di base
Non sovraccaricare un solo lato tenendo il peso solo da una parte
per non sollecitare in modo asimmetrico i dischi intervertebrali;
Distribuire i pesi in ugual misura su entrambi i lati.
si
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La colonna vertebrale
Inspirare
Espirando, flettere (avvicinare) una gamba al petto (tenendola con
le due mani)
Contemporaneamente estendere la gamba controlaterale tenendo
il piede a martello cercando di schiacciare il ginocchio verso il tappetino
Trattenere la posizione per 4-5 secondi
Riportare la gamba a terra estesa
Ripetere con laltra gamba
22
Inspirare
Espirando flettere una gamba e subito dopo laltra al petto
Tenere entrambi gli arti con le mani per 4-5 secondi
Riportare le gambe piegate a terra sempre muovendole una dopo
laltra per non inarcare la schiena
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La colonna vertebrale
Inspirare
Espirando sollevare il sedere dal tappetino senza inarcare la schiena
(ponte)
Tenere la posizione per 4-5 secondi
Tornare alla posizione di partenza
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Eseguire la bicicletta lentamente mantenendo le gambe in centro non troppo lontane da s (ATTENZIONE A NON INARCARE LA
SCHIENA)
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La colonna vertebrale
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La colonna vertebrale
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La colonna vertebrale
Esercizio di estenzione
Questo esercizio di estensione della colonna vertebrale molto utile
dopo aver mantenuto una posizione fissa per lungo tempo (posizione
seduta o flessa in avanti).
(softgym)
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La colonna vertebrale
Inspirare
Espirando sollevare il sedere dal tappetino senza inarcare la schiena
Tenere la posizione per 4-5 secondi tenendo collo e spalle rilassati
Tornare alla posizione di partenza
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La colonna vertebrale
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Espirando, sollevare il busto (contraendo i muscoli addominali) portando le mani verso le ginocchia
Prendere la palla
Tornare lentamente alla posizione di partenza portando le braccia
indietro
Riportare la palla in mezzo alle gambe sollevando il busto
Ripetere 5-10 volte
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La colonna vertebrale
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9) Posizione di partenza:
seduto sui talloni, palla tra le mani
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La colonna vertebrale
Esercizio di stretching
per i polsi
Dopo aver eseguito gli esercizi a 4 zampe con la palla, utile effettuare un esercizio di stretching dei muscoli estensori del polso che
vengono molto sollecitati.
Appoggiare il dorso delle mani sulle cosce
Flettere leggermente i polsi mettendo in tensione i muscoli del dorso
della mano (muscoli estensori)
Mantenere la posizione per 20-30 secondi
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Annotazioni
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La colonna vertebrale
Gli esercizi da noi proposti hanno lo scopo di mantenere la mobilit del rachide cervicale e delle spalle e permettere una tonificazione
muscolare.
Ripetere gli esercizi lentamente cercando di associarli alla respirazione
diaframmatica, possibilmente davanti allo specchio per autocorreggersi.
Respirazione diaframmatica:
1) Posizione di base
Seduto su uno sgabello senza braccioli e senza schienale
Mantenere la schiena diritta
Appoggiare bene i piedi al pavimento leggermente divaricati
Testa diritta e sguardo rivolto in avanti
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La colonna vertebrale
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Inspirare
Espirando, ruotare lentamente il capo a sinistra
Mantenere la posizione per 5 secondi
Ritornare alla posizione di partenza
Inspirare
Espirando, ruotare lentamente il capo a destra
Mantenere la posizione per 5 secondi
Ritornare alla posizione di partenza
Inspirare
Espirando, inclinare il capo a destra avvicinando lorecchio alla spalla
(conservare lo sguardo in avanti)
Mantenere la posizione per 5 secondi
Ritornare alla posizione di partenza
Inspirare
Espirando, inclinare il capo a sinistra allo stesso modo
Mantenere la posizione per 5 secondi
Ritornare alla posizione di partenza
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La colonna vertebrale
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Inspirare
Porre la mano destra sullorecchio sinistro passando col braccio sopra la testa
Espirando, inclinare il capo a destra avvicinando lorecchio alla spalla
(conservare lo sguardo in avanti) mettendo in tensione la muscolatura
laterale del collo
Mantenere la posizione per almeno 10 secondi
Ritornare alla posizione di partenza
Ripetere lesercizio dallaltra parte
Ritornare alla posizione di partenza
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Appendice
ALCUNE SEMPLICI REGOLE
Annotazioni
Informazioni e colloqui
I medici di reparto ricevono quotidianamente i famigliari presso lo studio medico negli orari
riportati negli avvisi affissi allingresso del reparto di degenza.
Si consiglia di approfittare degli orari di ricevimento messi a disposizione evitando di richiedere
informazioni sbrigative nellincrociare i medici ed il personale di reparto nei corridoi o in altri
spazi comuni.
Si consiglia di favorire la diffusione delle informazioni mediche allinterno della famiglia e della
cerchia degli amici. Si evita in tal modo che vengano richieste da pi parti le medesime informazioni.
Gli orari di visita sono affissi allingresso del reparti di degenza. Orari differenti possono essere
concordati, in casi selezionati, con la caposala.
Negli orari di visita, evitare assolutamente di affollare le camere di degenza, alternandosi al
capezzale del proprio congiunto.
Evitare di stazionare nei corridoi di reparto, arrecando disturbo ai pazienti ed intralciando il
lavoro degli operatori sanitari.
Utilizzare, per la salutare socializzazione, gli spazi comuni esterni al reparto.
La richiesta di certificati sanitari pu essere inoltrata alla Segreteria Medica e/o al medico di
reparto. La richiesta, salvo condizioni di particolare urgenza, verr evasa in seconda giornata.
Nursing del paziente
Ogni giorno il personale OSA provvede alla toilette dei pazienti a letto o in bagno assistito.
buona norma che il famigliare partecipi ad attivit di toilette come rasatura, taglio dei capelli,
esecuzione di pedicure o manicure.
Consegnare al personale OSA gli effetti personali del paziente (shampoo, deodoranti, asciugamani e biancheria ) in quantit sufficiente.
Prediligere indumenti larghi, di taglia superiore a quella abituale del proprio caro. Capi di abbigliamento stretti possono facilitare lesioni da decubito e rendono loperazione di vestizione
poco confortevole per paziente e operatori.
I capi di abbigliamento richiesti sono: pigiami, magliette intime, tute da ginnastica, scarpe da
tennis o pantofole chiuse.
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POLO LOMBARDIA 2
Direttore: dott. Maurizio Ripamonti
Responsabile attivit sanitarie e assistenziali:
dott. Roberto Caprioli
MILANO
Istituto Palazzolo-Don Gnocchi
Via Don Luigi Palazzolo 21
Nucleo di Accoglienza per Persone
in Stato Vegetativo
Responsabile medico:
dott.ssa Guya Devalle
Letti dedicati: 30
Tel. 02 3970.3605 - 02 3970.3618
Fax 02 3970.3602
Email: gdevalle@dongnocchi.it
POLO LOMBARDIA 1
Direttore: dott. Diego Maltagliati
Responsabile attivit sanitarie, assistenziali
e socioeducative: dott. Marco Triulzi
SALICE TERME (Pavia)
Centro S. Maria alle Fonti
Viale Luigi Mangiagalli 52
Nucleo di Accoglienza per Persone
in Stato Vegetativo
Responsabile medico:
dott.ssa Ilaria Fontana
Letti dedicati: 10
Tel. 0383 945.611
Fax 0383 945.678
Email: info.salice@dongnocchi.it
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POLO LOMBARDIA 3
Direttore: dott. Tiberio Boldrini
Responsabile attivit sanitarie, assistenziali
e socioeducative: dott. Mauro Ricca
POLO PIEMONTE-LIGURIA
Direttore: dott. Carlo Sironi
Responsabile attivit sanitarie e assistenziali:
dott. Giorgio Martiny
ROVATO (Brescia)
Centro E. Spalenza - Don Gnocchi
Largo Paolo VI
Unit Operativa
per Gravi Cerebrolesioni Acquisite
Responsabile medico: dott. Mauro Ricca
Ricovero ordinario e day hospital:
8 posti letto per alta intensit di cura
7 posti letto per media intensit di cura
Tel. 030 7245.400 - Fax 030 7245.350
Email: info.rovato@dongnocchi.it
Unit Operativa
per Gravi Cerebrolesioni Acquisite
Direttore medico: dott. Marco Forni
Responsabile medico U.O.:
dott.ssa Manuela Diverio
Letti dedicati:
16 di Alta Specialit Riabilitativa
Tel. 0187 604.807/40/44
Fax 0187 604.826/20
Email: mforni@dongnocchi.it - mdiverio@dongnocchi.it
POLO PIEMONTE-LIGURIA
Direttore: dott. Carlo Sironi
Responsabile attivit sanitarie e assistenziali:
dott. Giorgio Martiny
TORINO
Presidio Ausiliatrice-Don Gnocchi
Via Amedeo Peyron 42
Unit Operativa
per Gravi Cerebrolesioni Acquisite
Responsabile medico: dott. Rocco Rossini
Letti dedicati:
25 in degenza ordinaria
25 in day hospital
Tel. 011 630.3311
Fax 011 4375.834
Email: info.to.ausiliatrice@dongnocchi.it
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IL FONDATORE
LOPERA
Istituita per assicurare cura, riabilitazione e integrazione sociale ai mutilatini, vittime della barbarie della guerra, la Fondazione ha progressivamente ampliato nel tempo il proprio raggio dazione.
Oggi nei Centri della Fondazione sono accolti, curati, assistiti:
Nel gennaio del 43, durante limmane tragedia della ritirata del contingente italiano, si salva miracolosamente. Ed in quei giorni che,
assistendo gli alpini feriti e morenti e raccogliendone le ultime volont,
matura in lui lidea di realizzare una grande opera di carit, che trover
compimento, a guerra finita, nella Fondazione Pro Juventute.
Muore il 28 febbraio 1956. Lultimo suo gesto profetico la donazione delle cornee a due ragazzi non vedenti quando ancora in Italia il
trapianto dorgani non era regolato da apposite leggi.
Intensa, oltre a quella sanitario-riabilitativa, socio-assistenziale e socioeducativa, lattivit di ricerca scientifica e di formazione ai pi diversi
livelli.
Riconosciuta Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico,
segnatamente per i Centri di Milano e Firenze, oggi la Fondazione Don
Gnocchi conta oltre 5400 operatori tra personale dipendente e collaboratori professionali, per i quali sono approntati costanti programmi
di formazione e aggiornamento.
Le prestazioni sono erogate in regime di accreditamento con il Servizio
Sanitario Nazionale in una trentina di Centri, raggruppati in otto
Poli territoriali in nove Regioni, con 3807 posti letto di degenza
piena e day hospital.
Ogni giorno accedono alle strutture della Fondazione Don
Gnocchi quasi diecimila persone.
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Back-School.
La colonna
vertebrale
Impariamo ad amare
la nostra colonna vertebrale
Sede legale - Presidenza: 20121 Milano
Piazzale R. Morandi, 6 (tel. 02 40308.900)
Direzione Generale: 20162 Milano
Via C. Girola, 30 (tel. 02 40308.703)
Direzione Scientifica: 20148 Milano
Via A. Capecelatro, 66 (tel. 02 40308.564)
Servizio Comunicazione e Relazioni Esterne: 20121 Milano
Piazzale R. Morandi, 6 (tel. 02 40308.938)
A cura di:
Sara Gilardi
Barbara Conti
Unit operativa di rieducazione funzionale
del Centro S. Maria al Monte di Malnate
- Responsabile Dott. Fabio Trecate -
Quaderno a cura
del Coordinamento dei Centri per Gravi Cerebrolesioni Acquisite
Fondazione Don Gnocchi, 2011