Sei sulla pagina 1di 15

LO SCHELETRO

Il sistema scheletrico dell'uomo è formato da circa 206 ossa di varie


dimensioni e forme, unite fra loro da articolazioni che permettono il
movimento.
Nell'uomo lo scheletro si trova sotto il derma e sotto i muscoli e per questo è
detto endoscheletro.

·       Funzioni

Lo scheletro svolge le seguenti funzioni:


1) Sostegno al nostro corpo
2) Protezione
3) Riserva di sali minerali
4) fabbrica le cellule del sangue
5) Permette l'ancoraggio dei muscoli e il movimento

Secondo la visione anatomica classica, lo scheletro dell'essere umano è


suddivisibile in: scheletro assile e scheletro appendicolare.
Lo scheletro assile è l'insieme delle ossa che costituiscono il cranio,
la colonna vertebrale e la gabbia toracica, più l'osso ioide e i tre ossicini
di ciascun orecchio (martello, incudine e staffa). In tutto, comprende 80
elementi ossei:

Le 22 ossa del cranio;

Le 26 ossa della colonna vertebrale, a patto di considerare le ossa del tratto


sacrale (o vertebre sacrali) un tutt'uno e costituenti il cosiddetto osso sacro (in
caso contrario, le ossa della colonna vertebrale sarebbero 33-34);

Le 25 ossa della gabbia toracica (12 paia di costole più lo sterno).

I già citati osso ioide e 3 ossicini di ciascun orecchio

 
·        Lo scheletro appendicolare

Lo scheletro appendicolare, invece, rappresenta l'insieme delle ossa che


formano la cintura scapolare (o cingolo scapolare), gli arti superiori,
la pelvi e gli arti inferiori. Nel complesso, include 126 elementi ossei:
Le 4 ossa del cingolo scapolare, che sono le 2 scapole e le 2 clavicole;

Le 3 ossa di ciascun arto superiore mano esclusa, che


sono omero, radio e ulna;

Le 27 ossa di ciascuna mano, che sono le ossa carpali, i metacarpi e


le falangi delle dita. Le due mani, quindi, contengono la bellezza di 54 ossa;

Le 2 ossa della pelvi, che sono le ossa iliache;

Le 4 ossa di ciascun arto inferiore piede escluso, che sono il femore, la rotula,


la tibia e il perone;

Le 26 ossa di ciascun piede, che sono le ossa tarsali, i metatarsi e le falangi


delle dita. I due piedi, pertanto, contribuiscono al numero totale delle ossa
dello scheletro con ben 52 elementi.

Arto superiore struttura:

Spalla (clavicola, scapola, testa dell’omero)

Braccio (omero)

Avambraccio (radio, ulna)

 Mano (carpo, metacarpo, falangi) è formata da 27 piccole ossa: 8


appartengono al carpo (polso), 5 al metacarpo (palmo della mano), 14 alle
falangi (3 per dito tranne per il pollice che ne contiene solo 2)

Il cingolo scapolare:

·        Scapola

·        Clavicola

·        Omero (testa-condilo e troclea)


La testa dell’omero si articola alla cavità glenoidea della scapola e l’epifisi
opposta presenta una parte laterale, detta condilo, che si articola con il radio e
una parte mediale, detta troclea, che si articola con l’ulna.

Arto inferiore
·        Bacino detto anche cingolo pelvico (ileo, ischio, pube) ->anca

• Coscia (femore, rotula) il femore si inserisce nel bacino in una fossa detta
acetabolo formando l’articolazione detta coxo-femorale o anca.

• L’epifisi distale termina con 2 condili che con tibia e rotula formano il
ginocchio.

• Gamba (tibia, perone)

• Piede: tarso (7), metatarso (5), falangi (14).

Articolazioni:

·        Fisse (sinartrosi): es. suture. In pratica non consentono alcun


movimento.

·        Semi mobili (anfiartrosi): es. dischi intervertebrali. Permettono piccoli


movimenti in tutte le direzioni.

·        Mobili (diatrosi): sono le più diffuse nel corpo umano (es. spalla,
gomito, polso). Consentono grande possibilità di movimento, a scapito però
della stabilità.

·       Scheletro assile

Lo scheletro assile costituisce l’asse portante del nostro corpo ed è costituito


dalle ossa della testa e del tronco (colonna vertebrale e gabbia toracica).

·       La testa
Le ossa della testa comprendono le ossa del cranio, in cui distinguiamo la
scatola cranica (neurocranio) e le ossa della faccia (splancnocranio), la
mandibola e l’osso ioide. Il cranio ha la funzione di proteggere l’encefalo
(cervello, cervelletto e tronco encefalico), è la sede di diversi organi sensoriali
(occhi, orecchie, naso e lingua) ospita il primo tratto del sistema digerente e di
quello respiratorio.

La scatola cranica è costituita da otto ossa, prevalentemente piatte articolate


tra loro tramite articolazioni fisse dette “suture”, dalla caratteristica forma che
delimitano e
proteggono la cavità cranica che contiene l’encefalo.

Le ossa della faccia (14) proteggono e sostengono la parte iniziale delle vie
respiratorie e dell’apparato digerente. Sono tutte unite da articolazioni fisse
tranne la mandibola, unico osso mobile di tutta la testa.

·       La Colonna Vertebrale

La colonna vertebrale, o rachide, è la struttura ossea che:

Percorre verticalmente il centro della schiena;

Costituisce l'asse portante del corpo umano;

Ospita a protegge il midollo spinale (il quale, con l'encefalo, compone


il sistema nervoso centrale).

Partendo dall'apice, la colonna vertebrale è suddivisibile in 5 segmenti (o


tratti): il segmento cervicale, il s. toracico, il s. lombare, il s. sacrale e il s.
coccigeo;

La colonna vertebrale è composta da 33-34 ossa irregolari sovrapposte,


chiamate vertebre, le quali sono separate tra di loro da una sottile struttura di
fibrocartilagine denominata disco intervertebrale;

Le vertebre toraciche sono le 12 vertebre che compongono il segmento


toracico della colonna vertebrale, interponendosi tra le 7 vertebre cervicali e le
5 vertebre lombari.

§  Una vertebra è formata da:

§  Corpo: parte più avanzata e si articola con le vertebre superiori e inferiori.

§  Arco posteriore: parte posteriore.

§  Foro vertebrale: forma il canale vertebrale dove passa il midollo

spinale.
Apofisi spinosa e apofisi trasversa per l’inserzione dei muscoli.

Le vertebre toraciche hanno il compito di proteggere il midollo spinale toracico


e contribuire alla formazione della gabbia toracica, attraverso l'ancoraggio
delle costole.

Delle 33-34 vertebre costituenti il rachide, 7 appartengono al tratto cervicale,


12 al tratto toracico, 5 al tratto lombare, 5 al tratto sacrale e 4/5 al tratto
coccigeo.

·       Gabbia Toracica


La gabbia toracica è il contenitore osseo che protegge cuore e polmoni e,
grazie alle contrazioni dei muscoli respiratori, permette la respirazione
polmonare. 

È formata da 12 paia di costole, ossa piatte, sottili e incurvate ad arco,


articolate posteriormente con le 12 vertebre dorsali e anteriormente con lo
sterno tramite le cartilagini costali.

Lo scheletro assile è collegato allo scheletro degli arti attraverso il cinto


scapolare (arti superiori) e il cinto pelvico (arti inferiori).

·       TIPI DI OSSA DELLO SCHELETRO

In base a forma e dimensioni, gli anatomisti distinguono le ossa dello


scheletro umano in almeno 6 tipologie differenti, che sono:

 La tipologia delle ossa lunghe. Appartengono a tale categoria tutte le ossa


in cui la lunghezza prevale su larghezza e spessore. Le ossa lunghe si
distinguono per una parte centrale stretta, chiamata diafisi o corpo, e per due
estremità voluminose, chiamate epifisi.
All'interno delle ossa lunghe, per la precisione all'interno della diafisi, risiede
il midollo osseo, la cui funzione sarà presa in considerazione nel capitolo
dedicato alle funzioni dello scheletro.
Il tessuto osseo che costituisce le ossa lunghe è, in genere, molto compatto.
Esempi tipici di ossa lunghe sono: l'omero, l'ulna, il radio, il femore, la tibia, il
perone e la clavicola.

 La tipologia delle ossa corte (o brevi). Appartengono a tale categoria le


ossa in cui lunghezza e diametro si equivalgono.
Le ossa corte (o brevi) presentano una composizione particolare: tessuto
osseo spugnoso, internamente, e tessuto osseo compatto, esternamente.
Esempi tipici di ossa corte (o brevi) sono: le ossa del polso, il calcagno e le
vertebre.

 La tipologia delle ossa piatte. Rientrano in tale categoria tutte le ossa di
spessore contenuto e aspetto laminare.
Malgrado l'esiguo spessore, le ossa piatte constano di due strati di tessuto
osseo: uno strato interno, che comprende tessuto osseo spugnoso e midollo
osseo, e uno strato esterno, che include tessuto osseo compatto.
Esempi classici di ossa piatte sono: le ossa del cranio, del bacino e dello
sterno e le scapole.

 La tipologia delle ossa irregolari. Appartengono a tale categoria le ossa di


forma irregolare, di cui è difficile riportare una descrizione.
Due esempi di ossa irregolari sono l'etmoide e la sfenoide, due ossa del
splancnocranio.

 La tipologia delle ossa sesamoidi. Rientrano in tale categoria tutte le ossa
piccole, di forma tondeggiante e appiattiate.
Le ossa sesamoidi sono importanti per il rapporto che stabiliscono con
i tendini.
L'esempio più classico di osso sesamoide è la rotula del ginocchio.

 La tipologia delle ossa wormiane o suturali. Appartengono a tale categoria


le ossa piatte e di forma indefinita, che si trovano tra le suture delle ossa del
cranio.

·        Tessuto connettivo


Il sistema scheletrico è formato da due tipi di tessuto connettivo:
1) Il tessuto cartilagineo
2) Il tessuto osseo
Il tessuto cartilagineo è un tessuto consistente ma flessibile, senza vasi
sanguigni e nervi, formato da collagene, una sostanza organica, presente
nelle articolazioni.
Il tessuto osseo invece è rigido ma nello stesso tempo elastico e leggero. La
sua rigidità è data dalla presenza di sali di calcio e di fosforo e di magnesio,
l'elasticità è dovuta alla presenza di osseina e di acqua e la leggerezza è
dovuta alla particolare struttura interna del tessuto osseo formata da una
sostanza spugnosa, dove moltissime trabecole sono disposte in modo da
formare un'impalcatura forte e leggera nello stesso tempo. La parte esterna,
detta corticale, è invece compatta ed è ricca di vasi sanguigni e di
terminazioni nervose che permettono all'osso di crescere.
Nella cavità delle ossa è presente il midollo osseo, che produce le cellule del
sangue. La superficie di un osso è di solito liscia, ma presenta delle piccole
appendici o irregolarità su cui si inseriscono i tendini e i legamenti.
Nel punto in cui le ossa si articolano tra loro sono rivestire da una cartilagine
articolare.
Tutte le ossa sono rivestite da una membrana, il periostio, la cui funzione è
quella di proteggere, nutrire, accrescere e riparare.

Le ossa in base alla loro forma si dividono in:


1) ossa lunghe
2) corte
3) piatte

Lo scheletro a sua volta è diviso in:


1) scheletro del capo
2) del tronco
3) degli arti collegati tra loro da un asse portante: la colonna vertebrale.
Infine, la colonna vertebrale è formata da 33 o 34 ossa corte chiamate
vertebre:
1) 7 cervicali
2) 12 toraciche
3) lombari
4) sacrali
5) 5 coccigee, saldate tra loro per formare il coccige.
 

·        LA BICICLETTA

·        I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni
della
circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a
due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su
unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra
dell’altro.

·        I ciclisti devono avere libero l’uso delle braccia e delle mani e reggere il
manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni
momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la
massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.
 
·        Ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti
norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.

·         I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni


della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono
assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune
prudenza.

·        E’ vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo stesso
non sia appositamente costruito e attrezzato. E’ consentito tuttavia al
conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di età,
opportunamente assicurato con le attrezzature, di cui all’articolo 68, comma 5.

·         I velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre


persone oltre al conducente devono essere condotti, se a più di due ruote
simmetriche, solo da quest’ultimo.

·         Sui veicoli di cui al comma 6 non si possono trasportare più di quattro
persone adulte compresi i conducenti; è consentito anche il trasporto
contemporaneo di due bambini fino a dieci anni di età.

·        I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono,
salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel
regolamento.

 
 

·        IL PEDONE
·        I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli
altri spazi per essi predisposti; qualora questi manchino, siano ingombri,
interrotti o insufficienti, devono circolare sul margine della carreggiata opposto
al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile
alla circolazione. Fuori dei centri abitati i pedoni hanno l’obbligo di circolare in
senso opposto a quello di marcia dei veicoli sulle carreggiate a due sensi di
marcia e sul margine destro rispetto alla direzione di marcia dei veicoli quando
si tratti di carreggiata a senso unico di circolazione. Da mezz’ora dopo il
tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere, ai pedoni che circolano
sulla carreggiata di strade esterne ai centri abitati, prive di illuminazione
pubblica, è fatto obbligo di marciare su unica fila.
·         I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli
attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei soprapassaggi. Quando
questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento,
i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con
l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri.

·        È vietato ai pedoni attraversare diagonalmente le intersezioni; è inoltre


vietato attraversare le piazze e i larghi al di fuori degli attraversamenti
pedonali, qualora esistano, anche se sono a distanza superiore a quella
indicata nel comma 2. 

·         È vietato ai pedoni sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di


necessità; è, altresì, vietato, sostando in gruppo sui marciapiedi, sulle
banchine o presso gli attraversamenti pedonali, causare intralcio al transito
normale degli altri pedoni.

·        I pedoni che si accingono ad attraversare la carreggiata in zona


sprovvista di attraversamenti pedonali devono dare la precedenza ai
conducenti. 

·          È vietato ai pedoni effettuare l’attraversamento stradale passando


anteriormente agli autobus, filoveicoli e tram in sosta alle fermate.

·          Le macchine per uso di bambini o di persone invalide, anche se


asservite da motore, con le limitazioni di cui all’art. 46, possono circolare sulle
parti della strada riservate ai pedoni, secondo le modalità stabilite dagli enti
proprietari delle strade ai sensi degli articoli 6 e 7. 

·          La circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura


è vietata sulla carreggiata delle strade. 

·         È vietato effettuare sulle carreggiate giochi, allenamenti e


manifestazioni sportive non autorizzate. Sugli spazi riservati ai pedoni è
vietato usare tavole, pattini od altri acceleratori di andatura che possano
creare situazioni di pericolo per gli altri utenti.

Potrebbero piacerti anche