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· Funzioni
· Lo scheletro appendicolare
Braccio (omero)
Il cingolo scapolare:
· Scapola
· Clavicola
Arto inferiore
· Bacino detto anche cingolo pelvico (ileo, ischio, pube) ->anca
• Coscia (femore, rotula) il femore si inserisce nel bacino in una fossa detta
acetabolo formando l’articolazione detta coxo-femorale o anca.
• L’epifisi distale termina con 2 condili che con tibia e rotula formano il
ginocchio.
Articolazioni:
· Mobili (diatrosi): sono le più diffuse nel corpo umano (es. spalla,
gomito, polso). Consentono grande possibilità di movimento, a scapito però
della stabilità.
· La testa
Le ossa della testa comprendono le ossa del cranio, in cui distinguiamo la
scatola cranica (neurocranio) e le ossa della faccia (splancnocranio), la
mandibola e l’osso ioide. Il cranio ha la funzione di proteggere l’encefalo
(cervello, cervelletto e tronco encefalico), è la sede di diversi organi sensoriali
(occhi, orecchie, naso e lingua) ospita il primo tratto del sistema digerente e di
quello respiratorio.
Le ossa della faccia (14) proteggono e sostengono la parte iniziale delle vie
respiratorie e dell’apparato digerente. Sono tutte unite da articolazioni fisse
tranne la mandibola, unico osso mobile di tutta la testa.
spinale.
Apofisi spinosa e apofisi trasversa per l’inserzione dei muscoli.
La tipologia delle ossa piatte. Rientrano in tale categoria tutte le ossa di
spessore contenuto e aspetto laminare.
Malgrado l'esiguo spessore, le ossa piatte constano di due strati di tessuto
osseo: uno strato interno, che comprende tessuto osseo spugnoso e midollo
osseo, e uno strato esterno, che include tessuto osseo compatto.
Esempi classici di ossa piatte sono: le ossa del cranio, del bacino e dello
sterno e le scapole.
La tipologia delle ossa sesamoidi. Rientrano in tale categoria tutte le ossa
piccole, di forma tondeggiante e appiattiate.
Le ossa sesamoidi sono importanti per il rapporto che stabiliscono con
i tendini.
L'esempio più classico di osso sesamoide è la rotula del ginocchio.
· LA BICICLETTA
· I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni
della
circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a
due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su
unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra
dell’altro.
· I ciclisti devono avere libero l’uso delle braccia e delle mani e reggere il
manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni
momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la
massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.
· Ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti
norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.
· E’ vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo stesso
non sia appositamente costruito e attrezzato. E’ consentito tuttavia al
conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di età,
opportunamente assicurato con le attrezzature, di cui all’articolo 68, comma 5.
· Sui veicoli di cui al comma 6 non si possono trasportare più di quattro
persone adulte compresi i conducenti; è consentito anche il trasporto
contemporaneo di due bambini fino a dieci anni di età.
· I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono,
salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel
regolamento.
· IL PEDONE
· I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli
altri spazi per essi predisposti; qualora questi manchino, siano ingombri,
interrotti o insufficienti, devono circolare sul margine della carreggiata opposto
al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile
alla circolazione. Fuori dei centri abitati i pedoni hanno l’obbligo di circolare in
senso opposto a quello di marcia dei veicoli sulle carreggiate a due sensi di
marcia e sul margine destro rispetto alla direzione di marcia dei veicoli quando
si tratti di carreggiata a senso unico di circolazione. Da mezz’ora dopo il
tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere, ai pedoni che circolano
sulla carreggiata di strade esterne ai centri abitati, prive di illuminazione
pubblica, è fatto obbligo di marciare su unica fila.
· I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli
attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei soprapassaggi. Quando
questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento,
i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con
l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri.