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I miceti o funghi, comprendono i lieviti che sono i funghi unicellulari, e le muffe che sono i funghi
pluricellulari. Sono microrganismi estremamente importanti, di grande interesse sia pratico che
scientifico per i microbiologi. Dal punto di vista metabolico sono eterotrofi, ovvero non sono in
grado di sintetizzare sostanze organiche autonomamente.
Saprofiti: la maggior parte dei miceti vivono nell’ambiente nutrendosi di materiale organico
Parassiti: possono sfruttare un organismo ospite, vegetale o animale, per ottenere
l’energia necessaria per la loro crescita e la riproduzione
Abbiamo molte varietà di funghi ma solamente 100 sono stati censiti sono implicabili nella
patologia umana e causano quelle che vengono definite malattie micotiche o micosi.
Non sono importanti solo per la medicina ma sono importanti da un punto di vista industriale, infatti
vengono utilizzati nella produzione del vino, della birra, del pane e dei formaggi. Inoltre sono anche
importanti produttori sia di antibiotici, e anche per la trasformazione degli steroidi e per la
produzione degli insetticidi.
I miceti hanno una struttura eucariotica e delle dimensioni cellulari circa 20 – 50 volte superiori
rispetto alla cellula batterica.
Batteri Miceti
Volume cellulare Procarioti: 0.5 – 2.0µm Lieviti: 20- 50 µm
Eucarioti: 2- 200 µm Muffe: variabile
nucleo Procariotico Circondato dalla membrana
nucleare, presenta i pori
nucleari
citoplasma Nessun organulo Contiene mitocondri, RE
Membrana citoplasmatica Non contiene steroli Steroli
Parete cellulare Peptidoglicani e assenza di Chitina, glucani, mannani,
chitina, glucani e mannani assenza di peptidoglicani
metabolismo Anaerobi obbligati e facoltativi, Eterotrofi, aerobi o anaerobi
aerobi, eterotrofi e autotrofi facoltativi
Sensibilità ai chemioterapici Sono sensibili Non sono sensibili
dimorfismo Assenza tranne rare eccezioni Caratteristica distintiva
( spore e clamidie)
Nei batteri abbiamo un singolo cromosoma detto cromomeo batterico aploide, nel caso dei
funghi possiamo avere più cromosomi, e possiamo avere anche una certa variabilità nell’ ambito
dei cromosomi.
Nel citoplasma dei miceti sono presenti i mitocondri compartimentati, circondati quindi sempre
dalla membrana,e inoltre si nota la presenza del reticolo endoplasmatico la membrana
citoplasmatica contiene steroli mentre nei batteri gli steroli non erano presenti.
Nei batteri nella parete abbiamo il peptidoglicano, ovvero il classico dimero n-acetilglucosammina
legato all’ n-acetilmuramico. La parete dei miceti è formata da una struttura che si chiama chitina,
polimero di n-acetilglucosammina legato da legami beta 1,4-glicosidici.
Come metabolismo sono eterotrofi, sono sia aerobi che anaerobi facoltativi, seppur non si
conoscano anaerobi in senso stretto, che invece sono presenti tra i batteri.
I miceti non sono sensibili agli antibiotici, malgrado ne siano produttori, ma sono sensibili agli
antimicotici. Hanno una particolare caratteristica che è quella del dimorfismo cioè vi sono certi
funghi che assumono una doppia caratteristica, passando dalla forma filamentosa (muffa) a quella
unicellulare (lievito) in base a variazioni ambientali in particolar modo a variazioni della
temperatura.
Nei miceti possono essere presenti i vacuoli, l’apparato del Golgi, il reticolo endoplasmatico. Alcuni
miceti possono essere capsulati, quindi possiedono una capsula polisaccaridica anche molto
abbondante che, come abbiamo visto nei batteri, rappresenterà un segno di patogeniticità, ad
esempio il criptococcusneoformans, è un micete capsulato. La parete costituita da n-
acetilglucosammina legato all’ n-acetilmuranico è condensata da glucani e mannani. I glucani sono
polimeri di glucosio caratterizzati da legami beta 1,6 e beta 1,3, e i mannani sono i polimeri del
mannosio.
Il corpo di un micete prende il nome di tallo. Il tallo puo’ essere pluricellulare e in questo caso
viene chiamato micelio es muffe o unicellulare nei lieviti.
Il micelio che costituisce il corpo del fungo pluricellulare si distingue un micelio aereo, e un
micelio vegetativo. Il micelio aereo è quello deputato alla funzione riproduttiva, il micelio
vegetativo invece è quello che viene immerso nel terreno ed è deputato all’assorbimento delle
sostanze nutritive.
Per capire la struttura di un micelio dobbiamo paragonarlo ad un albero, quindi il fungo è un albero,
la parte aerea ovvero i rami le foglie e i frutti rappresenta il micelio aereo che produrrà le spore dei
funghi che rappresentano la modalità di riproduzione dei funghi, mentre le radici dell’albero
rappresentano il micelio sommerso ovvero il micelio vegetativo quello deputato all’assorbimento
delle sostanze nutritive. Questo vale per le muffe, quindi per i miceti pluricellulari.
Nel caso in cui dovessimo avere i lieviti unicellulari il corpo corrisponderebbe alla blastospora,
ovvero al tallo, quindi anche se il corpo si divide formerà una sorta di pseudo micelio, che in realtà
non sarà un micelio vero perché non avremo un micelio formato da più cellule, ma ogni cellula è
un’entità distinta.
Nei miceti unicellulari non essendo la divisione cellulare totale, ma rimanendo le spore adese è
come se si formasse una sorta di pseudo-micelio, che non essendo un reale micelio non presenta
continuità tra le varie cellule interne, bensì presenta solo un rapporto di contiguità, infatti le cellule
potranno anche essere vicine ma rimarrà sempre un micete unicellulare.
I lieviti si riproducono per germinazione per mezzo di spore che prendono il nome di blastospore.
Quando un lievito si deve riprodurre si forma una specie di gemma all’estremità di una spora,
questa gemma aumenta di volume fino a quando non si stacca la cellula figlia e si forma una
cicatrice del distacco. Le spore possono essere sessuali o asessuali. Nei miceti si alternano
riproduzione asessuata e riproduzione sessuata. Quando i funghi hanno soltanto la riproduzione
asessuale vengono definiti imperfetti. Mentre quando i funghi presentano tutti e due i tipi di
riproduzione vengono definiti perfetti o telomorfici.
Nelle ascospore e nelle basidiospore il materiale genetico viene riversato dall’organo genitale
maschile all’organo genitale femminile e la meiosi avviene in un asco. L’asco è una cellula a forma
di sacco tubolare. Nella sommità dell’asco si differenziano le ife ascogene e da queste ife
ascogene in seguito ai processi di meiosi si produrranno le spore che andranno ad assicurare il
perpetuarsi della specie.
Stessa cosa per il basidiomicete soltanto che la struttura specializzata alla formazione dello zigote
prenderà il nome di basidioforo o basidiospora.
PATOLOGIE
La micosi è un evento accidentale. In genere l’organismo umano è molto resistente alle micosi.
Possiamo distinguere tre le micosi quelle endogene e quelle esogene.
Le micosi endogene sono quelle che si generano a partire dall’interno, quindi sono generalmente
dei funghi commensali ad esempio delle prime vie respiratorie, che si sviluppano più del normale
e questo sviluppo abnorme del micete si traduce nell’evento accidentale.
Le micosi esogene sono quelle infezioni che provengono dall’ambiente esterno e possono essere
distinte in:
superficiali,(ES. micosi delle unghia) determinano una scarsa reattività nell’ospite poiché
essendo superficiali non si ha il diretto contatto con la via sistemica e quindi la reazione
immunitaria è scarsa;
cutanee (dermatofiti) che causano le infezioni che invadono l’epidermide e gli annessi
cutanei;
sottocutanee, entrano a contatto con l’uomo attraverso le lesioni sottocutanee ad esempio
lo sporotrichumschenckii che provoca la sporotricosi;
viscerali ad esempio la candida e il criptococcusneoformans che invadendo le mucose
provoca una forte risposta immunitaria. (inalazione spore)
Per i soggetti debilitati sono più debilitati e sarà la probabilità di prendere infezioni. Fattori
predisponenti all’insorgenza delle micosi sono, terapia antibiotiche ad ampio spettro, la
sudorazione eccessiva, Il diabete,l’AIDS, i trapianti o i pazienti sottoposti a chemioterapia. Può
capitare l’insorgenza di una candidosi in seguito di una terapia antibiotica duratura nel tempo.
1. cutanea,è un infezione di tipo fungino causata da funghi del tipo candida e più tipicamente
da candida albicans, ad esempio la dermatite da pannolino che è caratterizzatasi da delle
chiazze, poi abbiamo l’olissi.
2. mucocutanee ( solitamente delle aree genitali );
3. mucosali;
4. Forme disseminate.
L’organismo si oppone all’invasione del micete e le risposte immunitarie alle micosi sono di 3
tipi:
I protozoi sono organismi mobili grazie alla presenza di flagelli, ciglia o pseudopodi(amabe).
PLASMODIUM
La Malaria crea da 300 a 500 milioni di casi all’anno, con circa 3 milioni di morti quindi è una
patologia che ha un impatto molto grande considerando il fatto che molte vittime sono i bambini.
Il vettore che trasmette questo parassita è una zanzara, ma è stato dimostrato che può essere
trasmesso anche tramite trasfusioni.
CICLO BIOLOGICO DELLA MALARIA
Questa infetta l’uomo durante il cosiddetto
pasto di sangue (la puntura), trasmettendo
all’uomo i plasmodi nello stato di sporozoiti.
Gli sporozoiti entrano quindi nel circolo
sanguigno, migrando verso il fegato e
infettandone le cellule, al cui interno si
moltiplicano asessualmente per diversi
giorni (ciclo schizogonico epatico,
asintomatico), differenziandosi nello stadio
di merozoiti e causando alla fine la rottura
degli epatociti. Riversati così nel circolo
sanguigno, i merozoiti infettano i globuli
rossi, continuando la moltiplicazione
asessuata. Periodicamente, i globuli rossi si
rompono e rilasciano nel sangue altri
merozoiti pronti a infettare altri globuli
rossi. A questo punto la zanzara che ripunge
l’uomo riesce a riprendere queste forme
vegetative che si sono differenziate in
gametofiti maschili e femminili, quindi
quando la zanzara acquisisce gli
spermatociti nell’intestino della zanzara i
gametofiti maschili e femminili si fondono e
si formano gli sporozoiti maturi che poi
andranno a localizzarsi al livello delle
ghiandole salivari della zanzara e verranno
iniettate attraverso una puntura in un altro
uomo. L’uomo in questo caso non
rappresenta l’ospite definitivo del protozoo,
bensì l’ospite intermedio dal momento che
l’ospite definitiva è la zanzara.
Diagnosi: ricerca nel sangue del plasmodium
Il ciclo eritrocitario, ovvero quello che avviene all’interno del globulo rosso è quello che ci consente
di fare la diagnosi della malaria poiché ci consente di mettere in evidenza quella forma anulare che
ci dice che un determinato individuo è infetto e ci permette di fare la diagnosi.
TOXOPLASAMOSI
Agli apicomplexa appartiene anche il Toxoplasma Gondii che ci interessa perché fa parte degli
agenti TORC sono quegli agenti la cui valutazione immunitaria durante la gravidanza è più
importante. Queste infezioni se dovessero essere contratte dal bambino questo andrebbe incontro
a delle malattie molto gravi.
Il gatto si infetta ingerendo la carne cruda contentente le cisti di questo protozoo, che sono delle
oocisti sporulate.
2. La seconda fase, nella quale il parassita si riproduce solo in maniera asessuata può aver
luogo in ogni animale a sangue caldo, mammiferi (incluso lo stesso gatto) o uccelli. Anche
questi ospiti intermedi si possono infettare o da oocisti sporulate presenti nelle feci o dal
consumo di carne cruda o poco cotta di animali parassitati: il parassita passa la barriera
intestinale grazie a delle cisterne dette micronemie che riescono a bucare le gap
junctions e, presumibilmente veicolato da macrofagi, invade per via ematogena cellule di
svariati tessuti, le quali formano una serie cosiddetta di vacuoli parassitofori. All'interno di
questo vacuolo Toxoplasma gondii si propaga in una serie di divisioni binarie (circa 3 o 4)
finché la cellula infetta non scoppia. Questa forma di replicazione veloce e asessuata di
Toxoplasma gondii è chiamata tachizoite. Di norma dopo questa prima fase l'ospite
acquisisce una certa immunità e questo determina la comparsa di una forma riproduttiva
lenta, detta bradizoite perché gli anticorpi prodotti limitano l'invasività. I vacuoli
del bradizoite possono formare cisti nel tessuto degli ospiti infetti (soprattutto nei muscoli e
nel cervello) e possono impiegare anni a svilupparsi definitivamente. La resistenza agli
antibiotici varia, ma le cisti sono molto difficili da rimuovere interamente. Il sistema
immunitario dell'ospite non scopre queste cisti, mentre le tachizoiti libere vengono
efficientemente debellate dalla risposta immunitaria.
LA LEISHMANIA
La leishmania è un emoflagellato , è un parassita intracellulare obbligato nei macrofagi e
nelle cellule dendritiche, sono state identificate circa 30 specie anche se in Italia la specie
prevalente è la leishmania infantum e anche questo protozoo si presenta con un ciclo
vitale sotto due forme:
– l'amastigote: presente nel reticolo endoplasmatico del fegato, milza, degli animali
vertebrati del cane, volpe e uomo.
– promastigote:, presente nel tubo digerente dei vettori;
generalmente sono sempre presenti sotto due forme: una forma che è tipica dell'ospite
intermedio e una forma che è tipica dell'ospite definitivo. Queste due forme si alternano
durante il ciclo biologico.
Il ciclo biologico:
la zanzare si infettano con gli amastigoti che sono presenti nel sangue degli animali infetti,
succede che nell'intestino della zanzara cambia la forma vegetativa degli amastigoti e si
trasformano in promastigoti e successivamente durante la puntura di un nuovo vertebrato
vengono rigurgitate attraverso la proboscide e iniettate nell'ospite nuovo, l'uomo, ospite
occasionale, e si trasformano di nuovo in amastigote e ricomincia il ciclo e da questo si
hanno le varie forme della Leishmania.
Sintomatologia:
– ha un periodo di incubazione lungo, può arrivare addirittura fino a 8 mesi , caratterizzati
da una triade di sintomi fisici che sono febbre, pallore, e facile faticabilità.
Diagnosi:
sierologica, alla ricerca di anticorpi specifici nei confronti della Leishmania
bio-molecolare, con ricerca degli acidi nucleici nel sangue di soggetti infetti.
GLI ELMINTI
Sono organismi visibili ad occhio nudo, eucariotici, sono pluricellulari e più sviluppati
rispetto gli altri, caratterizzati dalla presenza di sistema nervoso, di un apparati circolatorio,
apparato digerente, apparato riproduttivo ed escretorio.
Gli elminti sono distribuiti in:
platelminti vermi piatti
nematodi vermi cilindrici
I platelminti, o vermi piatti,: e si dividono in
trematodi : (tra i quali fascicola epatica e lo Schistosoma)
cestodi o tenie.
Fasciola epatica: sono delle larve infestanti che vengono ingerite con l'acqua,
infestano l'acqua, le ingeriamo attraverso la mucosa del parenchima epatico e si
vanno a infiltrare dentro il parenchima epatico dove si sviluppa il verme adulto e si
va a localizzare nel fegato. A questo punto il verme adulto elimina le uova che
verranno eliminate con le feci e quindi verranno trasmesse nell'ambiente esterno.
Nell'ambiente esterno in particolare dalle larve si svilupperà un viracidio che avrà
come ospite intermedio una chiocciola di acqua dolce e poi queste larve
continueranno il loro ciclo nell'acqua da cui noi ci infestiamo.
I cestodi dei vermi piatti fanno parte le tenie, il famoso verme solitario, la tenia è
caratterizzata nell'avere una testa, SPOLCE, e un corpo nastriforme, formato da tanti
segmenti che si chiamano PROGOTTIDI. IL tenia si chiama verme solitario perchè
soltanto uno può trovarsi all'interno dell'intestino, può raggiungere lunghezze di metri e
generalmente lo spolce si attacca all'intestino grazie alle ventose e si fissa e succede che
la mobilità intestinale nonostante che con le feci vengano eliminate le proglottidi (che
contengono gli organi riproduttivi)ma la testa resta adesa all'intestino e quindi il verme si
rigenera e per eliminare questa parassitosi non è semplice.
STERILLIZZAZIONE E DISINFEZIONE
Per sterilizzazione ci si propone l’eliminazione di tutti i micro organismi su una
determinata superficie, mentre per disinfezione ci si propone l’abbattimento della carica
microtica, quindi significa che quando noi parliamo di sterilizzazione noi eliminiamo tutti i
micro organismi sia patogeni che non patogeni, con la disinfezione eliminiamo quelli
patogeni, quindi abbattiamo la carica microtica sostanzialmente. Quindi se parliamo di
disinfezione non è detto che vengano eliminati tutti i micoorganismi presenti su quella
determinata superficie.
Il lavaggio è una pratica che viene effettuata sia nella sterilizzazione che nella
disinfezione poiché consiste nella rimozione di tutto il materiale organico presente a
contatto con altre sostanze.
Quando parliamo di antisepsi ci riferiamo all’eliminazione di microorganismi patogeni
dalla cute e dai tessuti.
Un altro metodo che usa il calore è tyndalizzazione e viene anche chiamato metodo di
riscaldamento frazionato, prevede che la sostanza che andiamo a sterilizzare sia
sottoposta a 3/5 cicli con una temperatura di circa 80°C a distanza di 24h l’una dall’altra.
Successivamente incubiamo a 37°C per vedere se ci sono delle forme ad esempio delle
spore che non sono state distrutte dal trattamento potrebbero germinare, queste spore
germinano diventando più sensibili e facciamo il secondo trattamento e cosi via fino a
quando si riescono a distruggere tutte le forme vegetative che residuano. Considerando
che i microorganismi hanno una sensibilità diversa alle varie temperature.
Fra i disinfettanti chimici abbiamo una serie di sostanze che possiamo utilizzare per la
disinfezione, quelle che usiamo in ambito ospedaliero fanno parte a questo genere di
sostanze e sono il fenolo, gli aldeidi, gli alcoli, i perossidi etc..
tra gli agenti chimici ad esempio sono sterilizzanti la forma aldeide e l'ossido di etilene e
non è efficace sulle spore la glutaraldeide al 2% perchè non è sterilizzante ma
disinfettante, uno stesso disinfettante se fatto in maniera concentrata o meno può
comportare un'azione diversa. Mentre hanno bassa attività e in genere vengono definiti
antisettici solo se esplicano l'attività sul virus senza essere in grado di agire su spore
eliminando tutte le forme viventi.
ESEMPIO:
le Aldeidi determinano la denaturazione delle proteine l 'alchilazione delle proteine.
Agiscono uccidendo le proteine attraverso la denaturazione. La forma aldeide viene
utilizzata anche per la preparazione dei vaccini perchè i vaccini vengono inattivati con
formalina e il limite più importante di queste aldeidi è rappresentato dalla oncogenicità dei
vapori che sono oncogeni, uno dei disinfettanti che viene usato per la disinfezione delle
stanze è il LISOFORM che agisce denaturando le proteine. Un altro esempio di aldeide è
la glutaraldeide che viene usata per la disinfezione degli strumenti ad esempio endoscopi
e ha una serie di vantaggi tra cui quello di non la capacità sterilizzante diminuita dalla
presenza di sostanze organiche anche se però è altamente tossica e cancerogena,
l'impiego deve essere fatto in determinate condizioni.
Altro agente sterilizzante è l'ossido di etilene, fornisce l'alchilazione dei gruppi amminici
e sulfidrilici e viene utilizzato negli endoscopi ma per essere utilizzato presuppone l'uso di
cabine opportune. E prima di riutilizzare lo strumento dopo il trattamento con ossido di
etilene deve essere fatto evaporare. Un altro disinfettante sono i fenoli che vengono
utilizzati per l'erezione di micro batteri, di agenti responsabili della TBC perchè i fenoli
utilizzano lipidi. I micro batteri presentano una parete molto ricca di cere e i fenoli sono in
grado di solubilizzare queste cere e quindi sono utilizzati come pratica di
sterilizzazione/disinfezione nei confronti di questi microorganismi. Hanno un elevato gradi
di tossicità e tra l'altro hanno anche un odore sgradevole e fastidioso ma nonostante
questo sono stati utilizzati per un antisettico per il lavaggio chirurgico delle mani esa-
clorofene . Viene utilizzato anche negli spray per la gola come antisettico locale il tutto a
concentrazioni minime. Gli alogeni, il cloro e la candeggina, i composti più utilizzati sono
quelli dello iodio e di sodio, il composto del sodio non è altro che l'amuchina o la
candeggina nelle varie forme e i composti dello iodio sotto forma di soluzione idro alcolica
al 7% di cintura di iodio, disinfettante antisettico che si utilizza per la cute e i tessuti. Gli
alcoli agiscono provocando l'alterazione delle membrane biologiche perchè provocano lo
scompaginamento delle membrane biologiche, sotto forma di etanolo, isopropanolo e
metanolo, sciogliendo lo strato biochimico delle membrane. In particolare sull'envelop
virale, generalmente vengono utilizzate in forma denaturata al 70% e vengono inibiti dalla
presenza di sostanze organiche. Non hanno un buon potere sterilizzante.
Derivati dei metalli pesanti (mercurio cromo). I perossidi (acqua ossigenata) che
disponibile in varie soluzioni dal 3 al 30%. devono la loro azioni micro-biocida capacità di
liberare ossigeno allo stato nascente, sotto forma di ossigeno molecolare.