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LEZIONE 1 – GENERALITA’
Anatomia definisce quella scienza che studia le strutture del corpo umano. Parola anatomia si
riferisce etimologicamente ad un termine greco che significa tagliare, dissezionare.
Prima metà del 1600 si iniziano a fissare le competenze anatomiche, si sviluppano scuole di
medicina durante il tardo rinascimento. Si è dovuto aspettare il tardo rinascimento per praticare il
dissezionamento dei cadaveri per motivi religiosi.
Anatomia macroscopica lo studio delle grandi strutture del corpo, quelle visibili
Anatomia microscopica studio delle strutture che possono essere osservate con l’uso del
microscopio e include la citologia (studio delle cellule) e l’istologia (studio dei tessuti)
Due approcci nello studio anatomia macroscopica:
Anatomia regionale studiamo le relazioni tra le varie strutture del corpo umano in una
specifica regione del corpo umano
Anatomia sistematica anatomia raggruppata in gruppi di strutture che lavorano insieme
per ottenere una funzione particolare del corpo umano, un gruppo di strutture che
lavorano insieme per ottenere un'unica funzione
Fisiologia è studio scientifico della chimica e della fisica delle nostre strutture, riguarda la funzione
Per raggiungimento omeostasi, punto di equilibrio del nostro organismo per il mantenimento di un
ambiente in cui i processi di vita possano effettuarsi, molto correlata alla nostra funzione e alla
funzione fondamentale che ci permette di considerarci vivi
Per ottenere l’omeostasi l’organismo ha una serie di recettori che capiscono se ci si sta deviando
dell’omeostasi, i recettori allora inviano messaggio a centro di controllo che ordina una reazione
per riportare la deviazione ad un equilibrio.
Oltre al range dell’omeostasi si identificano dei processi patologici che se non vengono risolte
comprometteranno l’omeostasi e porteranno al decesso.
Dal punto di vista dell’organizzazione strutturale del copro umano, il nostro corpo può essere
pensato come un’architettura in cui delle piccole parti vengono usate per costituire delle cose più
ampie.
Ci sono 11 apparati nell’organismo umano
A cosa servono organi e apparati che andremo a studiare? Ognuno tende ad avere una funzione e
quindi avranno un ruolo fondamentale nella fisiologia del corpo umano ma tutta la vita umana può
essere riassunta in termini di poche funzioni che il nostro organismo esplica, che sono 6:
TERMINOLOGIA ANATOMICA
Il fine di questa terminologia specifica è quello di aumentare
la precisione con cui ci si riferisce alle parti anatomiche
Posizione anatomica corpo umano identificato e descritto
con le palme delle mani rivolte anteriormente e il corpo è in
posizione retta (si potranno identificare destra, sinistra,
prossimale, distale, inferiore, superiore)
Sezioni superficie bidimensionale di una struttura tridimensionale che viene tagliata con un
piano
Piano superficie immaginaria bidimensionale che passa attraverso il corpo:
1) sagittale: divide corpo in sx e dx
Medio sagittale: attraverso linea
mediana (in due equi parti) se no
parasagittale o longitudinale
2) Frontale o coronale: anteriore e
posteriore
3) Trasversi: superiore o inferiore
Le cavità possono essere ricoperte da membrana sierosa che serve a fare in modo che alcuni
organi possano muoversi liberamente all’interno di questa cavità. Cavità pericardica svolge questa
funzione per il cuore
Terminologia molto importante per tecniche di immagine per il nostro corpo (nel 400 e 500
descrizioni del nostro corpo da Da vinci e Vesalius) ma nel tardo 19’ secolo ci sono stati metodi
non chirurgici per guardare all’interno del corpo vivente
Esiste da sempre dal punto di vista filosofico una diversa idea di quanto il corpo umano sia
perfetto o meno, nel rinascimento il corpo umano viene rappresentato in maniera perfetta perché
il corpo umano rappresenta e viene creato a immagine e somiglianza di una divinità.
I dottori sanno da tempo che ci sono errori nell’ingegneristica del nostro organismo
Perché il nostro organismo è imperfetto? Perché non è stato creato da un ingegnere ma si è
evoluto attraverso degli adattamenti successivi di tutta una serie di predecessori fino ad
identificare i primati, in particolare le grandi scimmie che ancora ritroviamo sulla superficie
terrestre (gorilla, scimpanzè, orangotango, homo sapiens) adattamenti imperfetti
o Es. vene varicose sono il risultato di una ingegneristica imperfetta dei nostri vada venosi
con delle valvole che non reggono tutte le pressioni del nostro organismo dopo che ci
siamo evoluti in posizione eretta tutta la colonna sanguigna venosa pesa sulle valvole che
erano contenute in organismi quadrupedi. Le vene varicose sono figlie dell’evoluzione in
posizione eretta
o Es. defecazione emorroidi. L’essere umano è tuttora costretto a flettere le anche di 90
gradi per permettere la defecazione
o Es. ernia inguinale causata dall’aumento di pressione
o Es. dolori ad anche, ginocchia e colonna vertebrale
Trigliceridi sono i lipidi più abbondanti nel nostro organismo, una molecola di glicerolo con
tre acidi grassi
Fosfolipide composto da digliceride con un gruppo fosfato attaccato alla testa sulla
molecola, molecola anfipatica
Steroide composti da 4 anelli idrocarboniosi, più importante colesterolo
Alcuni sono essenziali
Funzioni:
strutturale membrane
energetica
ormonale
PROTEINE contengono azoto, più di 100 amminoacidi legati da legame peptidico, importante la
forma, alcune forma globulare, 20 amminoacidi che formano proteine
NUCLEOTIDI DNA, RNA. Rosalind Franklin fu la prima ad identificare la struttura a doppia elica
del DNA
Jacques Monod cerca di utilizzare le conoscenze della seconda metà del 900 per identificare dal
punto di vista filosofico un concetto estremamente importante, ovvero il fatto per cui quello che
noi siamo e in generale l’adattamento derivano da mutazioni nel nostro Dna che avvengono
accidentalmente. Noi siamo figli, la cellula, il nostro organismo sono figli di un processo
completamente casuale
Dal momento in cui la mutazione si è verificata verrà automaticamente e fedelmente tradotta e
replicata
Monod quindi opera una sintesi tra il caso che origina le mutazioni e il rigido determinismo che
opera nel meccanismo della selezione naturale nel momento in cui l’essere vivente mutatosi deve
mettere
La cellula
Ha una sua anatomia, le cellule umane sono eucariote (dotata di nucleo), eccetto i globuli
rossi
10-50 micron, eccezioni oocita, motoneuroni
Tutte le cellule al loro interno posseggono l’intero genoma
Ha diverse funzioni
Nella cellula eucariotica abbiamo il nucleo, mentre in quella procariotica abbiamo il materiale
genetico disperso nel citoplasma
Cellula procariotica
Cellula eucariotica
Mitocondri
Organello deputato al fabbisogno
energetico. Sede del ciclo di krebs e della
catena di trasporto degli elettroni. Sintesi
di ATP.
(glicolisi nel citosol)
Dotato di un proprio DNA. Trasmissione
per via materna.
Assente in alcuni tipi di cellule (eritrociti)
Perossisomi
Contengono enzimi che trasformano sostanze dannose
come i radicali liberi in ossigeno e acqua, funzione
detossificante di alcune sostanze chimiche
• Citoscheletro composto da 3 tipi di filamenti, responsabili della forma e struttura della
cellula, di tutto il traficking intracellulare di organelli e vescicole; della motilità, della
divisione.
• Microfilamenti: actina e miosina, responsabii della contrattilità. 6-7 nm
• Filamenti intermedi: desmoplachina, giunzioni cellulari, connessione. 10 nm
• Microtubuli: fuso mitotico, trasporto assonale. 25 nm
Sintesi proteica:
Codice genetico: triplette di basi azotate
1. Rottura della doppia elica
2. Lettura del codice e trasduzione in mRNA
3. Fuoriuscita dal nucleo
4. Lettura del mRNA da parte dei ribosomi
5. Traduzione del codice in aminoacidi
6. (aminoacidi trasportati da tRNA)
7. Creazione della catena polipeptidica
Mentre tutte le cellule somatiche contengono lo stesso identico genoma, diversi tipi di
cellule esprimono solo alcuni di quei geni in un dato momento. Queste differenze
nell'espressione genica determinano in ultima analisi le caratteristiche morfologiche e
fisiologiche uniche di una cellula.
Il meccanismo principale che determina quali geni saranno espressi e quali no è attraverso
l'uso di differenti proteine del fattore di trascrizione, che si legano al DNA e promuovono o
ostacolano la trascrizione di differenti geni. Attraverso l'azione di questi fattori di
trascrizione, le cellule si specializzano in uno delle centinaia di diversi tipi di cellule del
corpo umano.
Giunzioni cellulari
Gap junction: tessuto muscolare
Tight junction: adesione tra cellule
Giunzioni aderenti: adesione tra cellula e matrice, desmosoma
Tessuto epiteliale
Tessuto connettivo
Tessuto muscolare
Tessuto nervoso
Nel nostro corpo abbiamo
circa 200 tipi di cellule, la
struttura interna e la
qualità di DNA che la
cellula contiene è la stessa,
ma queste variano nella
forma e funzione
soprattutto per come si
organizzano a livello
tissutale
Da una singola cellula, abbiamo
milioni e milioni di cellule che
hanno la stessa traccia genetica
ma si organizzano in tessuti diversi, hanno un percorso di sviluppo diverso
Tipi di tessuto
Tessuto = un gruppo di cellule che si trovano insieme nel corpo, che condividono caratteristiche
morfologiche comuni e sono disposte in uno schema ordinato che realizza le funzioni del tessuto.
Molti tipi di cellule ma organizzati in 4 grandi categorie di tessuti:
1. epiteliale
2. connettivo
3. muscolo
4. nervoso
con funzioni specifiche che contribuiscono alla salute generale e al mantenimento del corpo.
Istologia studio microscopico di come si organizzano i tessuti e di che funzioni essi hanno
L'istologia è una scienza visiva, oltre che molto colorata, che viene studiata con l'aiuto di un
microscopio ottico.
I campioni preparati per l'esame vengono affettati sottilmente, posti su un vetrino, colorati con
una varietà di coloranti ed esaminati con un microscopio ottico tramite un raggio di luce che passa
attraverso i tessuti fissati sul vetrino
Gli aspetti più impegnativi e difficili dell'istologia: interpretazione di ciò che le sezioni istologiche
bidimensionali rappresentano in 3 dimensioni.
Sezioni istologiche = fette sottili e piatte di tessuti o organi fissi e colorati montati su vetrini piani.
sezioni normalmente composte da strutture cellulari, fibrose e tubolari tagliate su piani diversi,
possono essere visibili varietà di forme, dimensioni e strati, a seconda del piano di sezione.
Le strutture fibrose sono solide e si trovano nei tessuti connettivi, nervosi e muscolari.
Le strutture tubolari sono cave e rappresentano vari tipi di vasi sanguigni, vasi linfatici, dotti
ghiandolari e ghiandole del corpo.
Microscopio elettronico a trasmissione o scansione
A trasmissione, rivela elettroni che passano attraverso un campione dallo spessore molto
sottile e ci permette di identificare le strutture organulari delle cellule
A scansione, sfrutta gli elettroni che vengono respinti dalla zona del campione vicina alla
superficie per generare l’immagine
Ciliated and nonciliated cells Junctional complex
Lysosomes
LA MITOSI:
Durante la mitosi abbiamo la scomparsa del nucleo, la polarizzazione del contenuto che si è
duplicato, e il traporto dello stesso numero dei cromosomi ai due poli
Tissue
Membranes
Membrana tissutale = strato sottile o foglio di cellule che
copre l'esterno del corpo (ad esempio, la pelle), gli
organi (ad esempio, il pericardio), i passaggi interni che
portano all'esterno del corpo (ad esempio, i mesenteri
addominali), e il rivestimento delle cavità articolari
mobili.
2 tipi
1. Membrane del tessuto connettivo = formate
esclusivamente da tessuto connettivo, incapsulano
organi e rivestono le nostre articolazioni mobili
(membrana sinoviale)
2. Membrane epiteliali = composte da epitelio attaccato a uno strato di tessuto connettivo
I. membrane mucose (mucose) = rivestono le cavità del corpo e i passaggi cavi che si aprono
verso l'ambiente esterno e comprendono i tratti digerente, respiratorio, escretore e
riproduttivo. Mucoso, prodotto dalle ghiandole esocrine epiteliali, copre lo strato epiteliale.
Il tessuto connettivo sottostante, chiamato lamina propria, sostiene lo strato epiteliale.
II. membrana sierosa = composta da epitelio di derivazione mesodermica chiamato mesotelio
che è supportato da tessuto connettivo, linea cavità celomiche (non si aprono verso
l'esterno).
III. membrana cutanea (pelle) = membrana epiteliale squamosa stratificata che poggia sulla
parte superiore del tessuto connettivo.
Epithelial Tissue
= fogli di cellule essenzialmente grandi che coprono
tutte le superfici del corpo esposte al mondo
esterno + rivestono l'esterno degli organi + gran
parte del tessuto ghiandolare del corpo;
Condivide caratteristiche strutturali / funzionali:
altamente cellulare, con poca o nessuna
matrice extracellulare tra le cellule
giunzione cellulare = connessione
intercellulare specializzata tra la cellula
polarità = differenze di struttura e funzione
tra la superficie esposta o apicale della
cellula e la superficie basale
lamina basale = (una miscela di
glicoproteine e collagene) fornisce un sito di attacco per l'epitelio, separandolo dal tessuto
connettivo sottostante e si attacca a una lamina reticolare, che viene secreta dal tessuto
connettivo sottostante, formando una membrana basale che lo tiene insieme
quasi completamente avascolare
in grado di sostituire rapidamente le cellule danneggiate e morte
Epitelio ghiandolare:
Ghiandola = una struttura composta da una o più cellule modificate per sintetizzare e secernere
sostanze chimiche; la maggior parte delle ghiandole è costituita da gruppi di cellule epiteliali.
1) Ghiandole endocrine una ghiandola senza condotti che rilascia secrezioni (ormoni)
direttamente nei tessuti e nei fluidi circostanti (endo- = "dentro"), che fanno parte del
sistema di regolazione
2) Ghiandole esocrine
ghiandola le cui secrezioni
escono attraverso un
condotto che si apre
direttamente, o
indirettamente, all'ambiente
esterno (eso- = “esterno”).
attraverso un condotto
tubolare che porta alla
superficie epiteliale
Struttura ghiandolare esocrina
Ghiandole esocrine classificate:
unicellulare = cellule singole
sparse (cellule caliciformi)
multicellulare (classificato per
struttura)
(vedi immagine a destra)
Metodi ghiandolari esocrini e tipi di secrezione
Ghiandole esocrine classificate in base a:
modalità di secrezione
natura delle sostanze rilasciate
Le ghiandole sebacee
Le ghiandole sebacee secernono oli che lubrificano e proteggono la pelle e sono ghiandole
olocrine (vengono distrutte dopo aver rilasciato il loro contenuto, si formano nuove cellule
ghiandolari per sostituire le cellule perse).
Connective Tissue:
Struttura generale del CT:
le cellule sono disperse in una matrice
matrice = una grande quantità di materiale extracellulare prodotto dalle cellule CT e svolge
un ruolo importante nel funzionamento
componente della matrice = sostanza fondamentale spesso incrociata da fibre proteiche
sostanza fondamentale generalmente fluida, ma può anche essere mineralizzata e solida
(ossa)
CT = ampia varietà di forme, ma tipicamente 3 componenti caratteristici: cellule, grandi
quantità di sostanza fondamentale amorfa e fibre proteiche.
Sostanza fondamentale:
Nel tessuto connettivo, la sostanza fondamentale è
una sostanza gelatinosa amorfa che circonda le
cellule. In un tessuto, le cellule sono circondate e
supportate da una matrice extracellulare. La
sostanza fondamentale tradizionalmente non
include le fibre (collagene e fibre elastiche), ma
include tutti gli altri componenti della matrice
extracellulare.
I componenti della sostanza fondamentale variano a
seconda del tessuto. La sostanza fondamentale è
composta principalmente da acqua,
glicosaminoglicani (in particolare ialuronano),
proteoglicani e glicoproteine. Di solito non è visibile sulle diapositive, perché viene perso durante il
processo di preparazione.
Funzioni dei tessuti connettivi
1) Sostiene e collega altri tessuti
2) Protezione (capsule fibrose e ossa che proteggono organi delicati e, ovviamente, il sistema
scheletrico).
3) Il trasporto di fluidi, nutrienti, rifiuti e messaggeri chimici è assicurato da tessuti connettivi
fluidi specializzati, come sangue e linfa.
4) Le cellule adipose immagazzinano l'energia in eccesso sotto forma di grasso e
contribuiscono all'isolamento termico del corpo.
Tessuto connettivo embrionale
Tutti i tessuti connettivi derivano dallo strato mesodermico dell'embrione.
Il primo tessuto connettivo che si sviluppa nell'embrione è il mesenchima, la linea di cellule
staminali da cui derivano successivamente tutti i tessuti connettivi. I cluster di cellule
mesenchimali sono sparsi in tutto il tessuto adulto e forniscono le cellule necessarie per la
sostituzione e la riparazione dopo una lesione del tessuto connettivo.
Un secondo tipo di tessuto connettivo embrionale si forma nel cordone ombelicale, chiamato
tessuto connettivo mucoso o gelatina di Wharton. Questo tessuto non è più presente dopo la
nascita, lasciando solo cellule mesenchimali sparse in tutto il corpo.
Classificazione dei CT
3 grandi categorie di CT sono classificate in base alle caratteristiche della loro sostanza
fondamentale e ai tipi di fibre presenti nella matrice
2) Il tessuto areolare = mostra poca specializzazione e riempie gli spazi tra le fibre muscolari,
circonda i vasi sanguigni e linfatici e sostiene gli organi nella cavità addominale. Il tessuto
areolare è alla base della maggior parte degli epiteli e rappresenta la componente del
tessuto connettivo delle membrane epiteliali.
3) Tessuto reticolare = struttura di supporto a rete per organi molli come tessuto linfatico,
milza e fegato.
2. Osso
la TC più dura con matrice extracellulare rigida contiene principalmente fibre di collagene
incorporate in una sostanza fondamentale mineralizzata contenente idrossiapatite. Gli osteociti si
trovano all'interno delle lacune. tessuto altamente vascolarizzato.
Fluid Connective Tissue:
= sangue e linfa dove le cellule circolano in una matrice extracellulare liquida
Descrizione: rete di fibre reticolari in un tipico loose ground substance; le cellule reticolari
giacciono sulla rete
Funzione: le fibre formano un interno morbido scheletro (stroma) che supporta altri tipi di cellule
compresi i globuli bianchi, mastociti e macrofagi.
Posizione: organi linfoidi (linfonodi, midollo osseo e milza).
Descrizione: principalmente parallela fibre di collagene; poche fibre elastiche; il tipo di cellula
principale è il fibroblasto.
Funzione: attacca i muscoli a ossa o muscoli; attacca le ossa alle ossa; resiste a grandi tensioni di
stress quando viene applicata la forza di trazione in una direzione.
Posizione: tendini, la maggior parte legamenti, aponeurosi.
Descrizione: principalmente collagene organizzato in modo irregolare fibre; alcune fibre elastiche;
il tipo di cellula principale è il fibroblasto
Funzione: in grado di resistere tensione esercitata in molte indicazioni; fornisce forza strutturale.
Posizione: capsule fibrose di organi e articolazioni; derma della pelle; sottomucosa del tratto
digestivo.
Riesci a riconoscerli?
Che tipo di tessuto è? Loose (areolar) connective tissue
Dove lo trovi nel corpo? Delicate thin layers between tissues, present in all mucous membranes
Muscle Tissue:
Caratterizzato da proprietà che consentono il movimento.
Le cellule muscolari sono eccitabili (= rispondono a uno stimolo) + contrattili (= possono
accorciarsi e generare una forza di trazione)
Alcuni movimenti muscolari sono volontari (= sotto controllo cosciente) altri involontari
(cioè contrazione della pupilla)
Classificato in 3 tipologie in base alla struttura e alla funzione
1) Il muscolo scheletrico (a) rende possibile la locomozione, le
espressioni facciali, la postura e altri movimenti volontari (40%
di massa corporea), partecipano all'omeostasi termica: i miociti
(da mioblasti, mesoderma) e il loro numero rimangono
relativamente costanti per tutta la vita. Disposto in fasci
circondati da tessuto connettivo striato (per l'alternanza
regolare delle proteine contrattili actina e miosina), con molti
nuclei schiacciati lungo le membrane (come risultato della
fusione dei molti mioblasti per formare ciascuna lunga fibra
muscolare).
3) Muscolo cardiaco (pareti contrattili del cuore), cardiomiociti, anche cellule singole striate
tipicamente con un singolo nucleo situato centralmente, si contraggono sui propri ritmi
intrinseci senza alcuna stimolazione esterna e si attaccano l'un l'altro con giunzioni cellulari
specializzate = dischi intercalati (entrambi ancoranti giunzioni e gap junctions) fibre
muscolari cardiache lunghe e ramificate che sono, essenzialmente, un sincizio meccanico
ed elettrochimico con azioni sincronizzate che pompa il sangue sotto controllo involontario.
Nervous Tissue:
Eccitabile e in grado di inviare e ricevere segnali elettrochimici che forniscono informazioni
al corpo.
2 classi principali di cellule: neuroni (propagano le informazioni tramite impulsi
elettrochimici, chiamati potenziali d'azione, che sono biochimicamente legati al rilascio di
segnali chimici) e neuroglia (svolgono un ruolo essenziale nel supportare i neuroni e nel
modulare la loro propagazione delle informazioni)
Neuroni = morfologia distintiva ruolo di cellule conduttrici, con 3 parti:
1) il corpo cellulare comprende la maggior parte del citoplasma, degli organelli e del nucleo.
2) i dendriti si diramano dal corpo cellulare e appaiono come sottili estensioni.
3) una lunga "coda", l'assone, si estende dal corpo del neurone e può essere avvolta in uno
strato isolante noto come mielina, formato da cellule accessorie. La sinapsi è il divario tra le
cellule nervose, o tra una cellula nervosa e il suo bersaglio, ad esempio un muscolo o una
ghiandola, attraverso il quale viene trasmesso l'impulso da composti chimici noti come
neurotrasmettitori
Anatomia macroscopica
di un osso
struttura di un LONG BONE, 2 parti:
1) Diafisi: fusto tubolare che corre tra l’estremità
prossimale e distale dell'osso, dove la regione cava è
chiamata cavità midollare (riempita di midollo giallo) e le pareti sono composte da osso
compatto, denso e duro
2) Epifisi: sezione più ampia a ciascuna estremità dell'osso, piena di osso spugnoso (i suoi
spazi sono riempiti di midollo rosso)
Placca epifisaria (cartilagine di accrescimento): dove l'epifisi incontra la diafisi in corrispondenza
della metafisi, area ristretta contenente uno strato di cartilagine ialina (trasparente) in un osso in
crescita (all'inizio dell'età adulta, circa 18-21 anni, cartilagine sostituita da tessuto osseo).
Bone Markings
Le caratteristiche della superficie
ossea variano considerevolmente,
a seconda della funzione e della
posizione nel corpo 3 classi
generali di bone markings:
1) Articolazione: dove due superfici ossee si uniscono, conformandosi l'una all'altra, per
facilitare la funzione dell'articolazione
2) Sporgenza (projection): area di un osso che sporge sopra la superficie dell'osso, dove ci
sono i punti di attacco per tendini e legamenti, essendo un'indicazione delle forze
esercitate attraverso l'attaccamento all'osso
3) Foro: apertura o scanalatura nell'osso, che consente ai vasi sanguigni e ai nervi di entrare
nell'osso.
Cellule e tessuto osseo (istologia)
= un numero relativamente piccolo di cellule trincerate in una matrice di fibre di collagene che
forniscono una superficie per cristalli di sale inorganico (= fosfato di calcio e carbonato di calcio si
combinano per creare idrossiapatite, che incorpora altri sali inorganici come idrossido di
magnesio, fluoruro e solfato mentre cristallizza, o calcifica, sulle fibre di collagene) per aderire.
cristalli di idrossiapatite = durezza e resistenza
fibre di collagene = flessibilità
cellule = piccola quantità, ma cruciali per la funzione delle ossa
4 tipi di cellule:
osteoblasti,
osteociti,
cellule osteogeniche,
osteoclasti
1) osteoblasto = responsabile della formazione di nuovo osso, che si trova nelle porzioni in
crescita (periostio ed endostio), non dividendosi, ma sintetizzando matrice di collagene e
sali di calcio, che li intrappolano, diventando
2) osteocita = cellula primaria dell'osso maturo, situata in uno spazio chiamato lacuna,
mantiene la concentrazione minerale della matrice, priva di attività mitotica e comunicano
tra loro tramite lunghi processi citoplasmatici che si estendono nei canalicoli
3) cellula osteogenica = indifferenziata ad alta attività mitotica, presente negli strati profondi
del periostio e del midollo.
4) osteoclasto = responsabile del riassorbimento osseo, presente sulle superfici ossee,
multinucleato, originato da monociti e macrofagi
Natura dinamica dell'osso = si forma costantemente nuovo tessuto (osteoblasti) e l'osso vecchio,
danneggiato o non necessario viene dissolto (osteoclasti)
Osso compatto = più denso, più forte, che si trova sotto il periostio e nelle diafisi delle ossa lunghe,
dove fornisce supporto e protezione, essendo l'osteone la sua unità strutturale microscopica (=
anelli concentrici di matrice calcificata chiamati lamelle), i suoi vasi sanguigni, i nervi, e vasi linfatici
nel canale centrale, o canale di Havers, + canale perforante, canali di Volkmann, per estendersi al
periostio e all'endostio (osteociti situati all'interno delle lacune, che si trovano ai margini delle
lamelle adiacenti).
Osteone (= anelli concentrici di matrice calcificata chiamati lamelle)
L'osso spugnoso (spugnoso) contiene osteociti alloggiati in lacune, ma disposti in una rete simile a
un reticolo di punte della matrice chiamate trabecole (forme lungo linee di stress per fornire forza
all'osso), non in cerchi concentrici.
Rifornimento di sangue e nervi
L'osso spugnoso e la cavità midollare ricevono nutrimento
dalle arterie che passano attraverso l'osso compatto =
forame nutritivo (piccole aperture nella diafisi). Gli osteociti
nell'osso spugnoso sono nutriti dai vasi sanguigni del
periostio che penetrano nell'osso spugnoso e dal sangue
che circola nelle cavità del midollo. Quando il sangue passa
attraverso le cavità del midollo, viene raccolto dalle vene,
che poi escono dall'osso attraverso i forami. Oltre ai vasi
sanguigni, i nervi seguono gli stessi percorsi nell'osso dove
tendono a concentrarsi nelle regioni più metabolicamente
attive dell'osso.
Sistema scheletrico
Scheletro assiale = forma l'asse verticale del corpo, composto da: cranio, colonna vertebrale
(compreso il sacro e coccige), e la gabbia toracica, formata dalle costole e dallo sterno.
Scheletro appendicolare = tutte le ossa rimanenti che compongono gli arti superiori e arti inferiori.
Cranio
Cranio (skull) = struttura scheletrica della
testa, supporta il viso e protegge il cervello,
è suddiviso in ossa facciali + (scatola
cranica) cassa del cervello o volta cranica
Le ossa facciali sono alla base delle strutture del viso, formano la cavità nasale, racchiude i
bulbi oculari, e sostiene i denti delle mascelle superiore e inferiore.
Cassa cerebrale arrotondata circonda e protegge il cervello e ospita le strutture
dell'orecchio medio e interno
Consiste di 22 ossa singole [21 immobili e unite in una unità singola + 22 ° osso, mandibola
(mascella inferiore), unico osso mobile del cranio]
Vista anteriore del cranio
Orbita = orbita ossea che ospita bulbo oculare e i muscoli che muovono il bulbo oculare o aprono
la palpebra superiore (margine superiore dell'orbita anteriore= margine sopraorbitario situato
vicino al punto medio del margine sopraorbitale, è una piccola apertura chiamata forame
sopraorbitario, che fornisce il passaggio di un nervo sensoriale alla pelle della fronte; sotto l'orbita
= forame infraorbitario, è il punto di emergenza per un nervo sensoriale che funge da nervo di
riferimento per la parte della faccia anteriore sotto l'orbita).
Cavità nasale = divisa a metà dal setto nasale (porzione superiore formata da un osso piatto
perpendicolare chiamato osso etmoide e la parte inferiore è l’osso vomero), ogni lato della cavità
nasale è triangolare, con un ampio spazio inf. che si restringe sup. (guardando nella cavità nasale,
ci sono 3 placche ossee sporgenti da ogni parete laterale= più grande di questi essendo inf. Nasale
coane (concha), un osso indipendente del cranio + situato appena sopra l'inf. concha, concha
nasale medio, che fa parte di osso etmoide + terza lamina ossea, anche parte dell'osso etmoide,
sup. nasale concha, molto più piccola e fuori dalla vista, sopra il centro concha, situato appena
piatto laterale a perpendicolare, in alto narice).
Conca
Anatomia della cavità nasale in un bambino di 13
anni. La tomografia coronale mostra il setto nasale
e le coane lateralmente a destra e a sinistra (media
e inferiore turbinati (asterischi)) e lamelle verticali
del turbinato medio attaccato al cribriform piastra
(freccia).
Vista laterale del cranio
Le ossa della scatola cranica consistono in otto segmenti ossei, che includono i parietali e i
temporali che sono pari (quattro) e gli altri quattro sono dispari e sono il frontale, l’occipitale, lo
sfenoidale e l’etmoidale
Osso parietale = forma la maggior parte del lato laterale superiore del cranio, essendo le ossa
accoppiate, con le ossa parietali destra e sinistra che si uniscono nella parte superiore del cranio.
Ogni osso parietale è anche delimitato anteriormente dall'osso frontale, inferiormente dall'osso
temporale e posteriormente dall'osso occipitale.
Osso temporale
= forma la parte laterale inferiore del cranio, così chiamata perché
quest'area della testa (la tempia) è dove i capelli tipicamente diventano
prima grigi, indicando il passare del tempo.
suddivisa in 4 regioni: 1 appiattita, la porzione superiore è la porzione
squamosa, 2 sotto quest'area, la formica sporgente è un processo
zigomatico che forma la porzione di palo dell'arco zigomatico, 3
posteriormente è la porzione mastoide dell'osso temporale (sporgente inf
da questa regione è una grande prominenza, il processo mastoideo, che
funge da sito di attacco muscolare, può essere facilmente sentito sul lato
della testa appena dietro il lobo dell'orecchio), 4 all'interno del cranio, la
porzione petrosa di ciascun osso temporale forma il prominente, cresta
petrosa orientata diagonalmente nel pavimento della cavità cranica (situata
all'interno di piccole cavità che ospitano le strutture dell'orecchio medio e
interno
Punti di riferimento importanti dell'osso temporale:
Osso frontale = singolo osso che forma la fronte: sulla linea mediana della formica, tra le
sopracciglia, leggera depressione chiamata glabella
• forma anche il margine sopraorbitario dell'orbita: vicino al centro di questo margine,
forame sopraorbitario (= apertura che fornisce il passaggio di un nervo sensoriale alla
fronte); ispessito appena sopra ogni margine sopraorbitario, formando arcate sopracciliari
arrotondate, situate appena dietro le sopracciglia e generalmente più grandi nei maschi.
• all'interno della cavità cranica, si estende posteriormente in una regione appiattita
formando sia il tetto dell'orbita sottostante che il pavimento della cavità cranica della
formica sopra
Osso occipitale = singolo perno di formazione dell'osso. cranio e base del perno della cavità
cranica (sulla superficie esterna, sulla linea mediana del perno, una piccola protuberanza chiamata
protuberanza occipitale esterna, che funge da sito di attacco per un legamento del collo
posteriore)
• sulla base contiene un'ampia apertura del forame magno, che consente il passaggio del
midollo spinale
• su entrambi i lati del forame magno è presente un condilo occipitale di forma ovale. Questi
condili formano articolazioni con la prima vertebra cervicale e quindi supportano il cranio
sopra la colonna vertebrale.
Osso sfenoidale
= osso singolo e complesso del cranio centrale: osso "chiave di volta", che si unisce a quasi ogni
altro osso del cranio e forma gran parte della base del cranio centrale + che si estende
lateralmente per contribuire ai lati
• all'interno della cavità cranica, le ali destra e inferiore dell'osso sfenoidale, che
assomigliano alle ali di un uccello in volo, formano il labbro di una cresta prominente che
segna il confine tra la fossa cranica anteriore e quella media.
• sella turcica ("Turkish saddle") situata sulla linea mediana della fossa cranica media: la
depressione arrotondata nel pavimento della sella turcica è la fossa ipofisaria (ipofisaria),
che ospita la ghiandola pituitaria (ipofisaria) delle dimensioni di un pisello
le ali maggiori dell'osso sfenoidale si estendono lateralmente su entrambi i lati dalla sella
turcica, dove formano il pavimento anteriore della fossa cranica media e meglio visibili
all'esterno del cranio laterale, dove forma un'area rettangolare immediatamente anteriore
alla porzione squamosa dell'osso temporale.
Sull'aspetto inf del cranio, ciascuna metà dell'osso sfenoidale forma due sottili placche
ossee orientate verticalmente: placca pterigoideo mediale e laterale (pterigoideo = "a
forma di ala"), che formano pareti laterali posteriori della cavità nasale e servono da
attaccamento siti per i muscoli masticatori che riempiono lo spazio infratemporale e
agiscono sulla mandibola.
Osso etmoidale = singolo osso mediano che forma il tetto e le pareti laterali della cavità nasale
superiore, la porzione superiore del setto nasale e contribuisce alla parete mediale dell'orbita
• All'interno del cranio, forma anche una porzione di pavimento della cavità cranica della
formica
• All'interno della cavità nasale, la placca perpendicolare dell'osso etmoide forma la porzione
superiore del setto nasale. L'osso etmoide forma anche le pareti laterali della cavità nasale
superiore. Si estendono da ciascuna parete laterale la conca nasale superiore e la conca
nasale media, che sono proiezioni sottili e curve che si estendono nella cavità nasale
• Nella cavità cranica, forma una piccola area sulla linea mediana nel pavimento della fossa
cranica anteriore (forma anche lo stretto tetto della cavità nasale sottostante) composta da
due parti, la crista galli ("cresta o cresta di gallo") è una piccola proiezione ossea verso l'alto
situata sulla linea mediana) e placche cribri (cribrum = "setaccio", una piccola area
appiattita con numerose piccole aperture chiamate forami olfattivi, piccoli rami nervosi
dalle aree olfattive della cavità nasale passano attraverso queste aperture per entrare il
cervello.)
• le porzioni laterali si trovano tra l'orbita e la cavità nasale superiore, e quindi formano la
parete della cavità nasale laterale e una porzione della parete dell'orbita mediale
= 14 ossa (sei ossa accoppiate: mascella superiore, palatina, zigomatica, conca nasale nasale,
lacrimale e inferiore e due ossa spaiate: vomere e mandibola) che formano la mascella superiore e
inferiore, il naso, la cavità nasale e il setto nasale e l'orbita .
Osso mascellare = (mascella, plurale = mascelle), forma la mascella superiore, gran parte del
palato duro, il pavimento mediale dell'orbita e la base laterale del naso. Il margine inferiore curvo
dell'osso mascellare che forma la mascella superiore e contiene i denti superiori è il processo
alveolare della mascella. Sulla mascella anteriore, appena sotto l'orbita, si trova il forame
infraorbitario. Questo è il punto di uscita di un nervo sensoriale che fornisce il naso, il labbro
superiore e la guancia anteriore. Sul cranio inferiore, si può vedere il processo palatino di ciascun
osso mascellare che si unisce sulla linea mediana per formare i tre quarti anteriori del palato duro.
Il palato duro è la placca ossea che forma il tetto della bocca e il pavimento della cavità nasale,
separando la cavità orale e nasale.
Osso palatino = coppia di ossa di forma irregolare, che contribuiscono alle pareti laterali della
cavità nasale e alla parete mediale di ciascuna orbita e al palato duro.
Osso zigomatico = appaiato, che forma gran parte della parete laterale dell'orbita e dei margini
laterale-inferiore dell'apertura orbitale della formica
Osso nasale = due piccole ossa che si articolano (si uniscono) l'una con l'altra per formare la base
ossea (ponte) del naso, supportando anche cartilagini del naso
Osso lacrimale = piccolo osso rettangolare, che forma la formica., parete mediale dell'orbita, che
forma una depressione superficiale chiamata fossa lacrimale
Inferior Nasal Conchae = placca ossea curva che sporge nello spazio della cavità nasale dalla parete
laterale inferiore
Vomer Bone = forma triangolare spaiata, che forma la parte posteriore-inferiore del setto nasale
Orbita
Setto nasale
Fossa cranica
Osso ioide
= osso indipendente che non entra in contatto con nessun
altro osso e quindi non fa parte del cranio.
• È un piccolo osso a forma di U situato nella parte
superiore del collo vicino al livello dell'inf mandibola,
con le punte del perno a “U” puntato.
• funge da base per la lingua in alto ed è attaccata alla
laringe in basso e al perno della faringe.
• è tenuto in posizione da una serie di piccoli muscoli
che si attaccano ad esso dall'alto o dal basso.
Colonna vertebrale
VC, noto anche come colonna vertebrale (spinal column or spine)= consiste in una sequenza di
vertebre (singolare = vertebra), ciascuna delle quali è separata e unita da un disco intervertebrale.
vertebre + dischi intervertebrali = VC [colonna flessibile che sostiene testa, collo e corpo,
consentendo i loro movimenti e proteggendo anche il midollo spinale, che passa lungo la schiena
attraverso le aperture nelle vertebre]
I. Il corpo è la porzione anteriore di ciascuna vertebra, che sostiene il peso corporeo, quindi
aumenta progressivamente di dimensioni e spessore scendendo lungo la VC: i corpi delle
vertebre adiacenti sono separati e fortemente uniti da un disco intervertebrale.
II. L'arco vertebrale forma la porzione di palo di ciascuna vertebra, composta da 4 parti,
peduncoli destro e sinistro + lamine destra e sinistra. Ogni peduncolo forma uno dei lati
laterali dell'arco vertebrale e sono ancorati al lato del palo del corpo vertebrale. Ogni
lamina fa parte del tetto del palo dell'arco vertebrale.
La grande apertura tra l'arco vertebrale e il corpo è il forame vertebrale, che contiene il midollo
spinale. Nella colonna vertebrale intatta, i forami vertebrali di tutte le vertebre si allineano per
formare il canale vertebrale (spinale), che funge da protezione ossea e passaggio per il midollo
spinale lungo la schiena. Quando le vertebre sono allineate insieme nella colonna vertebrale, le
tacche ai margini dei peduncoli delle vertebre adiacenti formano insieme un forame
intervertebrale, l'apertura attraverso la quale esce un nervo spinale dalla colonna vertebrale
I corpi delle vertebre adiacenti sono separati e uniti da un disco intervertebrale, che fornisce
imbottitura e consente i movimenti tra le vertebre adiacenti. il disco è costituito da uno strato
esterno fibroso chiamato anulus fibrosus e da un centro gelatinoso chiamato nucleo polposo.
Il forame intervertebrale è l'apertura formata tra le vertebre adiacenti per l'uscita di un nervo
spinale.
C2 chiamato asse, che funge da asse per la rotazione quando si gira la testa verso destra o verso
sinistra, somigliante alle tipiche vertebre C per molti aspetti, ma facilmente distinguibile dalle tane
(processo odontoideo = proiezione ossea che si estende verso l'alto dal corpo vertebrale e si
unisce con l'aspetto interno dell'arco anteriore atlante, dove è tenuto in posizione dal legamento
trasverso)
Vertebre toraciche
i corpi delle vertebre T sono più grandi di C: caratteristica per un tipico midT è il processo spinoso,
lungo con un pronunciato angolo verso il basso che fa sovrapporre la successiva vertebra inf;
processi sup articolari delle vertebre toraciche faccia ant e inf post; siti di articolazione aggiuntivi,
ciascuno chiamato sfaccettatura, dove la costola è attaccata [= 2 sfaccettature situate sui lati lat
del corpo, chiamate faccetta costale (costale = "costola"), essendo per l'articolazione con la testa
(estremità) di una costola + faccetta aggiuntiva situata su processo trasversale per articolazione
con tubercolo di una costola].
Vertebra lombare
Le vertebre L portano la maggior quantità di peso corporeo e sono quindi caratterizzate dalle
grandi dimensioni e spessore del corpo vertebrale: processi trasversali brevi e un processo spinoso
corto e smussato che proietta posteriormente; i processi articolari sono ampi, con il sup rivolto
all'indietro e il sup rivolto in avanti.
Il passaggio inf attraverso il sacro è un tunnel osseo chiamato canale sacrale, che termina nello
iato sacrale vicino all'estremità inf di S; Le superfici delle formiche e dei perni hanno una serie di
aperture accoppiate chiamate forami sacrali (singolare = forame) che si collegano al canale sacrale.
Ciascuna di queste aperture è chiamata forame sacrale post (dorsale) o forame sacrale formica
(ventrale). Queste aperture consentono
ai rami della formica e del palo dei nervi
spinali sacrali di uscire dall'osso sacro; Il
processo suparticolare del sacro, uno dei
quali si trova su entrambi i lati
dell'apertura sup del canale sacrale, si
articola con i processi articolari inf dalla
L5.
Coccige, (tailbone)= derivato dalla
fusione di 4 vertebre coccigee molto
piccole, si articola con la punta inf del
sacro, non sostiene il peso in posizione
eretta, ma può ricevere un po' di peso
corporeo quando è seduto.
Dischi intervertebrali e legamenti della colonna vertebrale
Corpi di vertebre adiacenti fortemente ancorati tra loro da un disco intervertebrale [=
struttura che fornisce imbottitura tra le ossa durante il carico e poiché può cambiare
forma, consentendo anche il movimento tra le vertebre]
Sebbene la quantità totale di movimento disponibile tra 2 vertebre adiacenti sia piccola,
quando questi movimenti vengono sommati lungo l'intera lunghezza della VC, possono
essere prodotti movimenti del corpo di grandi dimensioni].
Anche i legamenti che si estendono per tutta la lunghezza del VC contribuiscono al suo
sostegno e alla stabilità complessivi
Dischi intervertebrali
ID = cuscinetto fibrocartilagineo che riempie lo spazio tra i corpi vertebrali adiacenti,
ancorato ai corpi delle sue vertebre adiacenti, unendoli così fortemente e fornendo anche
l'imbottitura tra le vertebre durante il carico. Per questo motivo, ID sottile nella regione C e
più spesso nella regione L, che porta il peso corporeo maggiore: in totale, IDs rappresenta
circa il 25% dell'altezza del corpo tra la parte superiore del bacino e la base del cranio; sono
anche flessibili e possono cambiare forma per consentire i movimenti del VC.
ogni ID è composto da 2 parti: 1 anulus fibrosus è lo strato esterno duro e fibroso del disco,
che forma un cerchio (anulus = “ring” o “circle”) saldamente ancorato ai margini esterni dei
corpi vertebrali adiacenti; 2 all'interno del nucleo polposo, costituito da un materiale più
morbido, più gelatinoso, con un alto contenuto di acqua che serve a resistere alla
compressione e quindi importante per il carico: con l'aumentare dell'età, il contenuto di
acqua del nucleo polposo diminuisce gradualmente, facendo sì che il disco diventano più
sottili, diminuendo leggermente l'altezza del corpo totale e riducono la flessibilità e la
gamma di movimento del disco, rendendo più difficile la flessione.
La natura gelatinosa del nucleo polposo consente inoltre all'ID di cambiare forma quando una
vertebra oscilla lateralmente o avanti e indietro rispetto alle sue vicine durante i movimenti di VC.
Pertanto, piegarsi in avanti provoca la compressione anteriore. porzione del disco ma espansione
del disco posteriore. Se l'anulus fibrosus posteriore è indebolito a causa di una lesione o
dell'aumento dell'età, la pressione esercitata sul disco quando si piega in avanti e si solleva un
oggetto pesante può far sporgere posteriormente il nucleo polposo attraverso l'anulus fibrosus,
provocando un'ernia del disco ("rottura" o disco "scivolato") e compressione di un nervo spinale,
con conseguente dolore e / o debolezza muscolare nelle regioni del corpo fornite da quel nervo.
Sterno
3 parti: manubrio, corpo, processo xifoideo.
Tacca giugulare (soprasternale) = bordo poco profondo a forma di U nella parte superiore del
manubrio + tacca clavicolare = depressione poco profonda situata su entrambi i lati ai margini
laterali superiori del manubrio; anche le prime costole si attaccano al manubrio.
Le costole 2-7 si attaccano al corpo sternale.
Costole
= 12 paia di osso curvo e appiattito che contribuisce alla parete del torace, articolandosi
posteriormente con le vertebre toraciche T1 – T12, e la maggior parte si attacca allo sterno tramite
le cartilagini costali.
Tibia + Fibula
Tarsal + metatarsal bones + phalanges
a. Giunti fibrosi (strutturali) = ossa adiacenti direttamente collegate tra loro da tessuto
connettivo fibroso (quindi le ossa non hanno una cavità articolare tra di loro) con uno
spazio tra le ossa stretto o largo. 3 tipi:
sutura = articolazione fibrosa stretta che si trova tra la maggior parte delle ossa del
cranio
syndesmosis = ossa più ampiamente separate ma tenute insieme da una stretta
fascia di tessuto connettivo fibroso chiamata legamento o un ampio foglio di
tessuto connettivo chiamato membrana interossea (tra le regioni del fusto delle
ossa lunghe dell'avambraccio e della gamba)
gomphosis = articolazione fibrosa stretta tra le radici di un dente e il
Sutura: = tutte le articolazioni delle ossa del cranio, ad eccezione della mandibola, sono
unite tra loro da un'articolazione fibrosa chiamata sutura. Il tessuto connettivo fibroso che si
trova in corrispondenza di una sutura ("per legare o cucire") unisce fortemente le ossa del
cranio adiacenti e quindi aiuta a proteggere il
cervello e formare il viso. Negli adulti, le ossa del
cranio sono strettamente opposte e il tessuto
connettivo fibroso riempie lo stretto spazio tra le
ossa. La sutura è spesso contorta, formando
un'unione stretta che impedisce la maggior parte
dei movimenti tra le ossa. (Funzionalmente
classificato come sinartrosi, sebbene alcune suture
possano consentire leggeri movimenti tra le ossa
craniche).
Syndesmosis: = tipo di articolazione fibrosa in cui 2 ossa parallele sono unite tra loro da
tessuto connettivo fibroso: lo spazio tra le ossa può essere stretto, con ossa unite da
legamenti, o largo e riempito da un ampio foglio di tessuto connettivo chiamato membrana
interossea. Le sindesmie che si trovano nell'avambraccio e nella gamba servono per unire le
ossa parallele e prevenirne la separazione: tuttavia, una sindesmosi non impedisce tutti i
movimenti tra le ossa, e quindi questo tipo di articolazione fibrosa è funzionalmente
classificata come anfiartrosi.
Gomphosis: = articolazione fibrosa specializzata che fissa la radice di un dente nella sua cavità
ossea all'interno dell'osso mascellare (mascella superiore) o mandibola (mascella inferiore),
nota anche come articolazione a piolo e cavità.
Tra le pareti ossee dell'alveolo e la radice del dente vi sono numerose brevi bande di tessuto
connettivo denso, ciascuna delle quali è chiamata legamento parodontale. A causa
dell'immobilità la gomfosi è classificata funzionalmente come sinartrosi.
b. Giunti cartilaginei (strutturali) = ossa adiacenti unite dalla cartilagine, un tipo di tessuto
connettivo resistente ma flessibile, privo di una cavità articolare 2 tipi di articolazioni
cartilaginee:
sincondrosi = le ossa sono unite dalla cartilagine ialina (anche luoghi in cui l'osso è
unito a una struttura cartilaginea, come tra l'estremità anteriore di una costola e la
cartilagine costale della gabbia toracica)
sinfisi = ossa unite da fibrocartilagine
Cartilagine: caratteristiche
o Sviluppa dal mesenchima e consiste di cellule, fibre di tessuto connettivo e sostanza
fondamentale
o Nonvascolare, ottiene i nutrienti attraverso la diffusione attraverso le fibre del tessuto
connettivo a terra e la sostanza di base
o Svolge numerose funzioni di supporto
o Le cellule includono condrociti e condroblasti
o 3 tipi di cartilagine:
hyaline
elastico
fibrocartilagine
Pericondrio:
Cellule cartilaginee
1) Hyaline Cartilage:
Più comune nel corpo e funge da modello scheletrico per
la maggior parte delle ossa
Nelle ossa in via di sviluppo, cartilagine presente nelle
placche epifisarie per la crescita ossea in lunghezza
Sostituito dall'osso durante l'ossificazione endocondrale
Contiene fibrille di collagene di tipo II, che non si vedono
nelle sezioni istologiche a causa di un indice di riflessione
simile a quello della sostanza fondamentale
Negli adulti, presente sulle superfici articolari delle ossa,
estremità delle costole, naso, laringe, trachea e bronchi
La cartilagine ialina articolare ha una struttura complessa formata da diversi strati di cellule. I suoi
componenti principali sono l'acqua, il collagene di tipo II e i proteoglicani. Nella zona più alta (zona
tangenziale) i condrociti sono piccoli e rotondi e le fibre di collagene sono orientate
parallelamente alla superficie. Nella zona più profonda (radiale) i condrociti sono più grandi e
disposti in colonne verticali e anche le fibre di collagene hanno un orientamento più verticale. La
zona più profonda contiene cartilagine calcificata che separa la cartilagine ialina dall'osso
subcondrale
2) Elastic Cartilage:
Contiene fibre elastiche ramificate in matrice ed è
altamente flessibile
Trovato nell'orecchio esterno, nel tubo uditivo,
nell'epiglottide e nella laringe
3) Fibrocartilage:
Riempito con fasci densi di fibre di collagene di tipo I che si
alternano alla matrice cartilaginea
Fornisce resistenza alla trazione, sopporta il peso e resiste
alla compressione
Trovato nei dischi intervertebrali, nella sinfisi pubica e in
alcune articolazioni
Cartilaginous joints (structural)
1. Synchondrosis= ossa unite insieme dalla cartilagine ialina, o dove l'osso è unito alla
cartilagine ialina; può essere:
temporaneo = placca epifisaria (cartilagine di accrescimento) di un osso lungo in
crescita, cioè la regione della cartilagine ialina in crescita che unisce la diafisi
(stelo) dell'osso all'epifisi (estremità dell'osso) [l'allungamento osseo implica la
crescita della cartilagine della placca epifisaria e la sua sostituzione con l'osso:
per molti anni durante la crescita infantile, i tassi di crescita della cartilagine e di
formazione dell'osso sono uguali e quindi la placca epifisaria non cambia nello
spessore complessivo mentre l'osso si allunga, durante la tarda adolescenza e
all'inizio dei 20 anni, la crescita della cartilagine rallenta e alla fine si ferma la
placca epifisaria viene quindi completamente sostituita dall'osso e le porzioni di
diafisi ed epifisi dell'osso si fondono insieme per formare un singolo osso adulto.
Questa fusione di diafisi ed epifisi = sinostosi. Una volta che ciò si verifica,
l'allungamento delle ossa cessa.]
permanente = si trova nella gabbia toracica, come la prima articolazione
sternocostale, dove la prima costola è ancorata al manubrio dalla sua cartilagine
costale. (Le articolazioni delle restanti cartilagini costali allo sterno sono tutte
articolazioni sinoviali.) Si formano sincondrosi aggiuntive dove l'estremità
anteriore delle altre 11 costole è unita alla sua cartilagine costale. [A differenza
delle sincondrosi temporanee della placca epifisaria, queste sincondrosi
permanenti conservano la loro cartilagine ialina e quindi non si ossificano con
l'età]
A causa della mancanza di movimento tra l'osso e la cartilagine, sia le sincondrosi
temporanee che quelle permanenti sono classificate funzionalmente come
sinartrosi.
2. Symphysis = articolazione cartilaginea dove le ossa sono unite da fibrocartilagine (=
molto forte perché contiene numerosi fasci di fibre di collagene spesse, conferendole
così una capacità molto maggiore di resistere alle forze di trazione e flessione rispetto
alla cartilagine ialina) dando capacità di unire fortemente le ossa adiacenti, ma
consentendo comunque che si verifichi un movimento limitato quindi
funzionalmente classificato come anfiartrosi.
Lo spazio che separa le ossa alla sinfisi può essere stretto (sinfisi pubica: le parti
pubiche delle ossa dell'anca destra e sinistra del bacino sono unite insieme dalla
fibrocartilagine attraverso uno spazio stretto e l'articolazione manubriosternale: la
fibrocartilagine unisce il manubrio e le parti del corpo dello sterno ) o largo (sinfisi
intervertebrale tra corpi di vertebre adiacenti della colonna vertebrale: uno spesso
cuscinetto di fibrocartilagine chiamato disco intervertebrale unisce fortemente le
vertebre adiacenti riempiendo lo spazio tra di loro la larghezza della sinfisi
intervertebrale consente piccoli movimenti tra le vertebre adiacenti e fornisce
ammortizzazione tra le vertebre)
4) Saddle Joint = entrambe le superfici di articolazione per le ossa hanno una forma a sella,
che è concava in una direzione e convessa
nell'altra, consentendo a 2 ossa di adattarsi
insieme come un cavaliere seduto su una sella
o funzionalmente classificato come
articolazioni biassiali.
o Esempio:
1. prima articolazione
carpometacarpale, tra il trapezio (un
osso carpale) e il primo osso
metacarpale alla base del pollice
(fornendo la capacità del pollice di
allontanarsi dal palmo della mano
lungo due piani, quindi, il pollice può
muoversi all'interno dello stesso piano
del palmo della mano, oppure può
sporgere anteriormente,
perpendicolare al palmo: questo
movimento della prima articolazione carpometacarpale è ciò che conferisce
all'uomo i loro distintivi pollici “opponibili”
2. articolazione sternoclavicolare
5) Plane Joint = (articolazione scorrevole) le superfici articolari delle ossa sono piatte o
leggermente curve e di circa le stesse dimensioni, consentendo alle ossa di scivolare l'una
contro l'altra, con un movimento generalmente piccolo e strettamente vincolato dai
legamenti circostanti.
o in base solo alla loro forma,
possono consentire movimenti
multipli, inclusa la rotazione,
essendo quindi funzionalmente
classificati come articolazione
multiassiale (tuttavia, non tutti i
movimenti disponibili per ogni
articolazione piana a causa delle
limitazioni poste su di essa dai
legamenti o dalle ossa vicine,
quindi, a seconda delle specifiche
articolazione, un'articolazione piana
può esibire solo un singolo tipo di
movimento o più movimenti).
o esempi:
1. tra le ossa carpali (articolazioni intercarpali) del polso o le ossa tarsali
(articolazioni intertarsali) del piede,
2. tra la clavicola e l'acromion della scapola (articolazione acromioclavicolare),
3. tra i processi sup e infarticolare delle vertebre adiacenti (articolazioni
zigapofisarie).