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Mezieres prese una pz con rigidità bilaterale delle spalle e ipercifosi dorsale, decise di lavorare in

decupito supino (fig 1)

spingendo sulle spalle verso il basso si accorse che si formava subito una iperlordosi lombare (fig 2)

allora gli fece flettere gli arti inferiori per far sparire la retroversione del bacino ma si accorse che la
curva lombare spariva ma aumentava quella cervicale (fig 3)

mezieres dedusse che:


1 i vari muscoli dorsali si comportano come uno solo (e lo spieghò vedento che anatomicamente i
muscoli del dorso si intrecciavano e intersecavano )

2 questi muscoli sono troppo forti e troppo corti, come conseguenza del primo punto si rese conto
che questa organizzazione muscolare dove i muscoli adiacenti sommano la loro forza danno una
risultante superiore a quella richiesta. Questa affermazione si spiegò vedendo che non esiste
movimento senza contrazione della muscolatura posteriore e non esiste patologia non legata ad
una contrazione eccessiva di questa muscolatura.

3 qualsiasi azione localizzata sia in allungamento che in accorciamento provoca istantaneamente


l'accorciamento della muscolatura. Questa osservazione arriva dal fatto che: qualsiasi
modificazione della lunghezza di un elemento del sistema muscolare produce una trazione sulle
inserzioni prossimali dell'elemento successivo. X es se facciamo sollevare le gambe tese ad un pz
faticherà molto ammeno che non flette le ginocchia, se si bloccano queste in estensione il pz
solleverà il bacino.

4 qualsiasi impedimento all'allungamento provoca istantaneamente delle latero-flessioni e delle


rotazioni del rachide e degli arti, questo dovuto al fatto che le inserzioni prossimali e distali non
sono rettilinee ma obliquedando effetti di latero-flessione e rotazione. I muscoli sono poliarticolari
quindi svolgono movimenti pluridirezionali (flessori in senso anteriore o posteriore,lateroflessori,
rotatori interni o esterni), se ne viene impedito uno si manifesta l'altro. Per esempio prendiamo
semitendinoso e semimembranoso che sono flessori e intrarotatori, se viene bloccata la flessione
essi agiranno da intrarotatori. Ricordiamoci inoltre che i pronatori e i rotatori interni sono nella
scala filogenetica più antichi e quindi più sviluppati rispetto ai supinatori e rotatori esterni.

5 l'allungamento, la derotazione e il dolore provocano tutti un blocco in ispirazione (diaframma


alto, coste in ispirazione con dorsali ad esse collegate) che crea una lordosi dorsale e quindi
accorciamento posteriore. Il diaframma perciò assume ruolo fondamentale perchè se non lo
liberiamo in espirazione ogni allungamento della catena posteriore sarà vana.

Fisiologia muscolare
mezieres ha dimostrato che ogni muscolo lavora in catena muscolare e che non esiste movimento
che faccia intervenire un solo muscolo ma solo gruppi muscolari, inoltre ha dimostrato che ogni
muscolo non esercita la sua funzione solo dalla alla sua inserzione ma dal prolungamento di esse
con i muscoli contigui. Comportamento visco elastico del muscolo quando si stira un muscolo oltre
la sua lunghezza di riposo, appare una tensione che cresce rapidamente con l'allungamento, tradotto
matematicamente:
indice di deformazione=forza applicata / coefficente di elasticità X tempo
quindi più un muscolo è elastico più è alto il suo coefficiente di elasticità e quindi si deformerà più
facilmente, se un muscolo è accorciato avrà coefficente di elasticità è basso e prima si deformerà,
poi c'è il tempo.

Quando chiediamo un movimento dobbiamo cervare di vedere anche i compensi attuati anche in
lontananza (per esempio inclinando la testa dobbiamo vedere anche il torace, le spalle etc)

Stratching analitico: l'allungamento ottenuti con lo stratching classico è un allungamento fittizio,


perchè 1 lo streatching determina un allungamento dei sarcomeri preesistente provocando un
allungamento fittizio del muscolo che si perderà presto con il riposo. 2 un allungamneto settoriale
che non sia associato ad un allungamento globale sarà elaborato dai centri superiori come elemento
destabilizzante della postura perciò i centri superiori si organizzeranno per ristabilire l'equilibrio
precedente o creare una nuova postura adattata a quel muscolo.
E' dunque fondamentale allungare contemporaneamente tutti i muscoli che costituiscono la catena
muscolare attraverso delle posture eccentriche, mettendo cioè in tensione le due estremità della
catena, edeffettuare delle contrazioni isometriche (queste ci permettono di lavorare il tessuto
connettivo profondo). Questa procedura, bilancerà il connettivo e formando sarcomeri in serie,
ridurrà stabilmente la resistenza passiva muscolare, rendendo i muscoli realmente lunghi, elastici e
fusiformi.

Sistemi recettoriali
Esistono 2 sistemi recettoriali importanti:
1 sistema esterocettore che raccoglie informazioni dall'esterno, fanno parte di questo sistema, la
vista e l'orecchio inetrno.
2 il sistema enterocettore che raccoglie informazioni dall'interno (visceri, muscoli, tendini, fasce
legamenti).
Innervazione sensitiva Importanti sono i fusi neuromuscolari che sono i veri controllori del tono
muscolare (quello stato di leggera tensione presente nei muscoli striati a riposo). Paralleli a questi
abbiamo i fusi a sacco e i fusi a catena. Le fibre a sacco innervate dalle fibre nervose mieliniche Ia
di grosso calibro e dalle fibre motorie gamma 1, le fibre a catena sono innervate da fibre mieliniche
II più sottili e dalle fibre motorie gamma 2 e poi abbiamo i corpuscoli del golgi innervati dalle fibre
mieliniche di tipo Ib

PAGINA 13 RIFLESSO MIOTATICO INVERSO

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