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spingendo sulle spalle verso il basso si accorse che si formava subito una iperlordosi lombare (fig 2)
allora gli fece flettere gli arti inferiori per far sparire la retroversione del bacino ma si accorse che la
curva lombare spariva ma aumentava quella cervicale (fig 3)
2 questi muscoli sono troppo forti e troppo corti, come conseguenza del primo punto si rese conto
che questa organizzazione muscolare dove i muscoli adiacenti sommano la loro forza danno una
risultante superiore a quella richiesta. Questa affermazione si spiegò vedendo che non esiste
movimento senza contrazione della muscolatura posteriore e non esiste patologia non legata ad
una contrazione eccessiva di questa muscolatura.
Fisiologia muscolare
mezieres ha dimostrato che ogni muscolo lavora in catena muscolare e che non esiste movimento
che faccia intervenire un solo muscolo ma solo gruppi muscolari, inoltre ha dimostrato che ogni
muscolo non esercita la sua funzione solo dalla alla sua inserzione ma dal prolungamento di esse
con i muscoli contigui. Comportamento visco elastico del muscolo quando si stira un muscolo oltre
la sua lunghezza di riposo, appare una tensione che cresce rapidamente con l'allungamento, tradotto
matematicamente:
indice di deformazione=forza applicata / coefficente di elasticità X tempo
quindi più un muscolo è elastico più è alto il suo coefficiente di elasticità e quindi si deformerà più
facilmente, se un muscolo è accorciato avrà coefficente di elasticità è basso e prima si deformerà,
poi c'è il tempo.
Quando chiediamo un movimento dobbiamo cervare di vedere anche i compensi attuati anche in
lontananza (per esempio inclinando la testa dobbiamo vedere anche il torace, le spalle etc)
Sistemi recettoriali
Esistono 2 sistemi recettoriali importanti:
1 sistema esterocettore che raccoglie informazioni dall'esterno, fanno parte di questo sistema, la
vista e l'orecchio inetrno.
2 il sistema enterocettore che raccoglie informazioni dall'interno (visceri, muscoli, tendini, fasce
legamenti).
Innervazione sensitiva Importanti sono i fusi neuromuscolari che sono i veri controllori del tono
muscolare (quello stato di leggera tensione presente nei muscoli striati a riposo). Paralleli a questi
abbiamo i fusi a sacco e i fusi a catena. Le fibre a sacco innervate dalle fibre nervose mieliniche Ia
di grosso calibro e dalle fibre motorie gamma 1, le fibre a catena sono innervate da fibre mieliniche
II più sottili e dalle fibre motorie gamma 2 e poi abbiamo i corpuscoli del golgi innervati dalle fibre
mieliniche di tipo Ib